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Regia di William Wyler. Un film Da vedere 1942 con Walter PidgeonGreer GarsonTeresa WrightMay WhittyHelmut DantineHenry TraversCast completo Titolo originale: Mrs Miniver. Genere Drammatico – USA1942durata 134 minuti. – MYmonetro 3,45 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Siamo in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale. La signora Miniver è un’intrepida madre di famiglia che in assenza del figlio soldato e poi anche del marito si arrabatta per la sopravvivenza, sotto i bombardamenti, dei figli e della nuora.

Mrs. Miniver (1942) on IMDb
I Mitchell contro le macchine | La recensione del film animato di M. Rianda  e J. Rowe (su Netflix) - Il Cineocchio

Regia di Michael RiandaJeff Rowe. Un film con Maya RudolphDanny McBrideAbbi JacobsonEric AndréMichael RiandaCast completo Titolo originale: The Mitchells vs. the Machines. Genere Animazione – USA2021durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti

Il viaggio della famiglia Mitchell viene interrotto da una rivolta tecnologica che minaccia l’umanità. I dispositivi elettronici che le persone amano – dai telefoni alle macchine che si guidano da sole, fino a una nuova linea di robot personali – si ribellano. Con l’aiuto di due robot malfunzionanti e il cucciolo sovrappeso della famiglia, i Mitchell dovranno superare i propri problemi e collaborare per salvare se stessi e il mondo.

The Mitchells vs. the Machines (2021) on IMDb

Regia di Ben Affleck. Un film Da vedere 2023 con Matt DamonBen AffleckJason BatemanMarlon WayansChris MessinaCast completo Titolo originale: Air. Genere BiograficoDrammatico, – USA2023, Uscita cinema giovedì 6 aprile 2023 distribuito da Warner Bros Italia. Oggi tra i film al cinema in 28 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,51 su 28 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È il 1984, Reagan sta alla Casa Bianca, la Apple lancia il suo primo Macintosh e Michael Jordan deve ancora mettere piede su un parquet NBA. Ma con quale scarpe? Converse e Adidas si spartiscono il mercato delle squadre in cima alle Conference, delle stelle sui poster e dei senior universitari. Nike, l’azienda che prende il nome dalla dea della vittoria e che nessuno sa pronunciare, arranca molto più indietro. E per Phil Knight, suo co-fondatore e runner al college e nell’anima, non può andare bene.

È per questo che da qualche tempo ha assunto nella divisione basket Sonny Vaccaro, talent scout che ha varcato i palazzetti liceali e universitari di mezzi Stati Uniti, dove ha stretto la mano a tutti i coach, agli assistenti e ai giocatori a cui è riuscito ad arrivare. L’obiettivo è uno e soltanto uno, firmare la prossima star NBA sulla rampa di lancio verso il tabellone. L’obiettivo, in vista del draft del 1984, quello con in lista Hakeem Olajuwon, Charles Barkley, John Stockton e – perché no? – Oscar Schmidt, è uno e soltanto uno: Michael Jeffrey Jordan, da Brooklyn, New York, junior di North Carolina. The GOAT

Air (2023) on IMDb

Regia di David Anspaugh. Un film con Barbara HersheyGene HackmanDennis HopperChelcie Ross. Titolo originale: Hoosiers. Genere Commedia – USA1986durata 113 minuti. – MYmonetro 2,41 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un ex allenatore di pallacanestro, un po’ stazzonato dalla vita, accetta di diventare trainer di una squadra di un college. Dapprima circondato da diffidenza e ostilità, riesce poi a conquistare la fiducia di giocatori e professori e a vincere il campionato regionale. 

Hoosiers (1986) on IMDb

Regia di Robert Z. Leonard. Un film Da vedere 1936 con William PowellReginald OwenMyrna LoyFrank MorganLuise RainerFanny BriceCast completo Titolo originale: The Great Ziegfeld. Genere Biografico – USA1936durata 180 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita romanzesca e romanzata di Ziegfeld, l’inventore della rivista americana. Dopo un difficile inizio giunge finalmente a Broadway, dove ottiene un successo strepitoso. 

The Great Ziegfeld (1936) on IMDb

I subita li ho aggiunti traducendoli con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Frank Lloyd. Un film Da vedere 1933 con Herbert MundinUrsula JeansClive BrookDiana WynyardUna O’Connor. Titolo originale: Cavalcade. Genere Commedia – USA1933durata 110 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Basato su una pièce di successo di Noel Coward, il film racconta la saga di due famiglie inglesi, i Marryots e i Bridges, in un arco di trenta anni che va dall’inizio del secolo XX alla vigilia avvento del nazismo in Germania. I Marryots sono una famiglia benestante e altolocata, mentre i Bridges appartengono alle classi popolari. Attraverso gli occhi di Jane e Robert Marryot vediamo gli avvenimenti che hanno contraddistinto questa epoca: la guerra anglo boera, la tragedia del Titanic, la morte della regina Vittoria, la grande guerra, l’età del jazz. Grande e suntuoso affresco di una generazione corredato da un messaggio pacifista e antimilitarista. Malgrado una certa indulgenza al mélo, la regia riesce a confezionare una storia solida e toccante. Il film vinse meritatamente l’Oscar.

Cavalcade (1933) on IMDb

Regia di Wesley Ruggles. Un film con Richard DixIrene DunneEdna May OliverEstelle TaylorNance O’Neil. Titolo originale: Cimarron. Genere Western – USA1931durata 130 minuti. – MYmonetro 2,61 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il film racconta la vita di alcune famiglie di coloni in Oklahoma, dagli anni Novanta alla prima guerra mondiale. 

Cimarron (1931) on IMDb

Un film di Frank Lloyd. Con Clark GableFranchot ToneCharles LaughtonMovita Titolo originale Mutiny on the BountyDrammaticob/n durata 132 min. – USA 1935.

Secolo diciottesimo. Stanchi di sopportare le crudeltà del loro feroce capitano, i marinai del Bounty, una nave inglese, si ribellano e lo abbandonano, con i suoi fedeli, su una scialuppa in mare aperto. Il capitano, riuscito a salvarsi, parte alla ricerca degli ammutinati, riesce a trovarne alcuni e li fa condannare a morte. Essi però ottengono in extremis la grazia sovrana. Gli altri ribelli sfuggiti alla cattura si sono nel frattempo stabiliti in un’isoletta del Pacifico, che diventerà la loro nuova patria. Uno dei più grandi successi cinematografici degli anni Trenta. Superbo Charles Laughton nella parte del tremendo capitano: divenne da allora il più famoso cattivo dello schermo. Della celebre storia venne girata un’altra versione nel 1962, diretta da Lewis Milestone e interpretata da Marlon Brando e Trevor Howard.

Mutiny on the Bounty (1935) on IMDb
Grand Hotel (1932 film) - Wikipedia

Un film di Edmund Goulding. Con Greta Garbo, John Barrymore, Joan Crawford, Lionel Barrymore, Wallace Beery. Drammatico, b/n durata 113′ min. – USA 1932. MYMONETRO Grand Hotel * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gente che va, gente che viene in un grande albergo di Berlino dove sembra che non succeda mai niente. Succedono, invece, molte cose, in un intreccio fitto sapientemente omogeneo per merito di William A. Drake che, con la supervisione di Irving Thalberg, ha adattato con brio un best seller (1929) della austriaca Vicki Baum. Rivisto oggi, è evidente che la buccia è umoristica ma la polpa drammatica, anzi melodrammatica. 5 i personaggi principali, i primi 5 del cast. Pur non essendo un film “della” Garbo, ma “con” la Garbo, la diva lascia il suo segno, soprattutto nel magnifico controllo del suo corpo di danzatrice. Ammirevoli i 2 Barrymore: John, falso barone e ladro-gentiluomo, sotto le righe; e Lionel, patetico travet, sopra le righe. Caso raro di un lungometraggio che vinse soltanto l’Oscar per il miglior film. Tipico prodotto della M-G-M. Lo si vede anche dal bianconero di William (Bill) Daniels e dalle scene e i costumi di Cedric Gibbons. Ritenuto per decenni un abile prodotto commerciale, il romanzo è stato rivalutato nel primo 2000 come si vede anche dalla nuova traduzione di Mario Rubino del 2010 edita da Sellerio.

 Grand Hotel
(1932) on IMDb

Un film di John Ford. Con John Wayne, Thomas Mitchell, John Carradine, George Bancroft, Andy Devine. Titolo originale Stagecoach. Western, b/n durata 97′ min. – USA 1939. MYMONETRO Ombre rosse * * * * 1/2 valutazione media: 4,59 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Intorno al 1880 una diligenza parte con sette passeggeri da Tonto diretta a Lordsburg, nel Nuovo Messico, attraverso un territorio occupato dagli Apaches di Geronimo. Per la strada sale Ringo, ricercato per un delitto che non ha commesso. Dovrà vedersela con i fratelli Plummer, i veri responsabili del crimine di cui è accusato. Sceneggiato da Dudley Nichols sulla base del racconto Stage to Lordsburg di Ernest Haycox (ispirato a Boule de suif di Maupassant), è forse _ almeno in Italia per due generazioni di critici e di cinefili _ il western più famoso e amato di tutti i tempi. Questo “Grand Hotel” su ruote, come fu definito sul New Yorker, si presta a letture di ogni genere, come ogni classico. Ebbe 5 nomination agli Oscar e ne vinse 2: Mitchell (attore non protagonista) e la musica, che attinge al folclore americano. Il western precedente di Ford è del 1926.

Stagecoach (1939) on IMDb
Dune (1984 film) - Wikipedia

Regia di David Lynch. Un film con José FerrerSilvana ManganoKyle MacLachlanSean YoungStingJürgen ProchnowCast completo Genere Fantastico – USA1984durata 104 minuti. – MYmonetro 3,21 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nell’anno 10191 l’Imperatore delle Galassie destina il desertico pianeta Dune _ abitato dal popolo dei Fremen e ambito dai rapaci Hakkonen perché vi si trova la “spezia”, alimento che conferisce poteri preternaturali _ alla famiglia degli Atreides. Paul, ultimo erede con la madre Ramallo, insegna ai Fremen l’arte del combattimento per opporsi agli Hakkonen. Per 40 milioni di dollari, ispirandosi a un romanzo di Frank Herbert, Lynch ha fatto un film fantastico d’autore, farraginoso, squilibrato, qua e là enigmatico nello sviluppo della vicenda, talvolta geniale. Pittoresca galleria di personaggi. Memorabili i vermoni di Carlo Rambaldi e la fotografia di Freddie Francis. Prodotto da Dino e Raffaella De Laurentiis, esiste anche in un’edizione TV di 190′, montata a dispetto di Lynch che fece togliere la sua firma, sostituita da quella dell’ubiquo Allen Smithee. Stracciato da quasi tutti i critici anglofobi e da molti europei. Grande insuccesso di pubblico.

Dettagli sulla versione Alternative:

Spicediver (il nickname con cui si firma), si è assunto il compito di recuperare tutti gli spezzoni delle scene eliminate e di reinserirli nel film, rimontando l’intera pellicola secondo logica, correggendo diversi errori e restaurando anche il colore e la colonna sonora.

Il risultato di questo impegno è un magnifico film finalmente completo e certo più comprensibile, che surclassa le versioni precedenti, tanto quella cinematografica da poco rieditata in spettacolare Blu-ray – ma sempre mutilata

Dune (1984) on IMDb
Risultati immagini per dune il destino dell'universo

Un film di John Harrison. Con William HurtAlec NewmanIan McNeiceGiancarlo GianniniSaskia Reeves. continua» Fantascienzadurata 273 min. – USA, Canada, Germania 2000.

Nell’anno 10191 la galassia è completamente popolata dall’uomo, che si sposta da un pianeta all’altro grazie alle facoltà psicocinetiche dei piloti della Gilda spaziale, sviluppate da una droga, il melange, che può essere raccolta su un solo pianeta in tutto l’universo: l’arido e sabbioso Arrakis, soprannominato “Dune”. In un complesso gioco di potere, l’imperatore Shaddam IV alterna la concessione dello sfruttamento di Arrakis tra le varie casate della sua corte. Quando nel controllo di Dune subentra il duca Leto il giusto, capo della famiglia Atreides, il crudele barone Harkonnen, con il segreto appoggio dall’imperatore, trama la sua rovina. Un attacco a tradimento stermina il clan ed all’eccidio scampa soltanto Paul, il figlio di Leto. Fuggendo nel deserto di Arrakis, il giovane si imbatte nei Fremen, reietto popolo delle sabbie, che vive nell’attesa di un misterioso salvatore, preannunciato da una profezia. Col nome di Muad’Dib, Paul assume il comando dei Fremen, guidandoli alla vittoria nella lotta contro gli Harkonnen, che si sono impadroniti di Dune, e finirà per rivelarsi il Kwisatz Haderach delle profezie, l’essere supremo cui tutti, compreso lo stesso imperatore, dovranno inchinarsi.

Nuova trasposizione del bestseller di Herbert, che gode del vantaggio di svilupparsi nell’arco di tre puntate Tv, di circa un’ora ciascuna. La maggiore lunghezza ha permesso un approccio più razionale ed approfondito alle tematiche del ponderoso romanzo, consentendo di rappresentare più compiutamente il quadro politico, economico e sociale in cui si snoda la vicenda, rendendola in definitiva più comprensibile a quella parte di pubblico che non conosce l’opera letteraria. Splendida la fotografia di Vittorio Storaro e molto curate le scenografie, considerato anche il budget a disposizione. Improponibile invece il confronto con il cast assolutamente stellare del Dune di Lynch, eccezion fatta per William Hurt/Duca Leto, e Giancarlo Giannini/ Padisha Shaddam IV, nei ruoli che furono rispettivamente di Jürgen Prochnow e José Ferrer. Distribuito anche con il titolo Frank Herbert’s Dune, e in Germania come Frank Herbert’s Dune – Der Wüstenplanet.

Dune (2000) on IMDb

Regia di Frank Pavich. Un film Da vedere 2013 con Alejandro JodorowskyMichel SeydouxH.R. GigerChris Foss (II)Brontis JodorowskyCast completo Genere Documentario, – USA2013durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 6 settembre 2021 distribuito da ValmynWanted. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,53 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Nel 1975 dopo il successo di nicchia di El Topo e quello più clamoroso (specie in Europa) di La montagna sacra Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi di Frank Herbert. Il suo Dune, doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto (e ottenuto!) la partecipazione di un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. A preproduzione finita e storyboard completo però è mancato il completamento del finanziamento da Hollywood e il film non si è mai fatto. Almeno non nella maniera in cui Jodorowsky l’aveva immaginato.

Come ricorda il regista Nicolas Winding Refn, amico personale di Alejandro Jodorowsky intervistato per il documentario, è impossibile determinare quanto e come sarebbe cambiato il concetto di blockbuster se alla fine degli anni ’70, quando questo tipo di modalità produttiva stava emergendo, il punto di riferimento del cinema d’intrattenimento fosse diventato il Dune immaginato dal regista messicano invece del Guerre Stellari di George Lucas.

Per anni questo Dune mai girato è stato l’oggetto definitivo del desiderio cinefilo, assieme al noto librone contenente tutto il film scena per scena, illustrato da Moebius, con gli inserti di costumi e scenografie di Giger. Il manualone è la base dalla quale Jodorowsky rievoca oggi il suo film, raccontando per filo e per segno come sarebbe dovuto essere ma soprattutto rievocando l’incredibile storia di come sia partita e poi naufragata questa produzione, come abbia convinto quelle incredibili personalità a lavorare con lui e come li abbia stimolati per due anni a dare il meglio su un progetto che non si è mai fatto.

Il risultato è un documentario esilarante, in cui Frank Pavich, è molto bravo a scandire l’esuberanza dell’84enne Jodorowsky, alternandola con i bozzetti e le interviste agli altri interpreti dell’avventura, condendo i resoconti di come sarebbero state girate le scene con la visualizzazione (più o meno animata) dei disegni che furono fatti all’epoca.

Un lavoro di montaggio acuto e ritmato che mette il cineasta in seconda posizione per far emergere Jodorowsky, grandissimo interprete di se stesso e narratore dalla splendida capacità di trasmettere la passione e l’intensità di una ricerca totalmente folle, che procede per aneddoti tra l’improbabile e l’incredibile. Forse l’unica possibile maniera di analizzare a freddo come nasca l’arte.

Jodorowsky's Dune (2013) on IMDb
Locandina italiana I figli degli uomini

Un film di Alfonso Cuarón. Con Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine, Chiwetel Ejiofor, Charlie Hunnam. Titolo originale Children of Men. Drammatico, durata 114 min. – Gran Bretagna, USA 2006. uscita venerdì 17 novembre 2006. MYMONETRO I figli degli uomini * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 119 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


2027. In un futuro non troppo distante, in cui il mondo non può più procreare, l’Inghilterra rimane unica zona franca, per non confrontarsi con le guerriglie urbane. Theo (Clive Owen), rapito da Julian (Julanne Moore), una donna attivista amata in passato, ha una grande responsabilità. Dovrà condurre salva una giovane donna fino a un santuario sul mare, e dare la possibilità al mondo di evitare l’estinzione.
Sulla linea degli scrittori utopistici e futuristici, P.D.James ha scritto il romanzo da cui è tratto il film, in cui Cuaròn fin dalle prime sequenze ci illustra un mondo grigio, oppressivo, incolore, fra il pre-industriale (le costruzioni e i palazzi sembrano proprio quelli della “industrial revolution”), e il post-atomico, (per la scarsità di vegetazione). Londra appare come non cambiata, se non per i mercati ai bordi delle strade e gli autobus a due piani completamente scrostati dal tempo. In questo ambiente senza profondità si muovono i protagonisti. Ne sono una conferma gli stereotipi del multirazzialismo e del multilinguistico (quello che sarà non è per forza diverso da quello che è oggi). Nel panorama così definito, la macchina da presa segue Theo-Clive Owen in tutte le situazioni, come un inviato di guerra in una visione quasi documentaristico-soggettiva del futuro per acuire il senso di chiuso, di claustrofobia, e di mancanza di certezze. Ne è un esempio la guerriglia che, all’esterno della zona franca, appare come uno spaccato del conflitto jugoslavo, dove tutti sparano a tutti, e un proiettile vagante ha il potere di cambiare il personale futuro (la sequenza dei carrarmati che colpiscono una palazzina, è una scena di guerra impressionante). Per antitesi, la speranza di vita, rinascita di un “nuovo mondo”, è l’unica apertura del film all’ottimismo, in un percorso al buio, in cui il caso regna sulle esistenze di tutti. Children of Men è un film corale, è dell’umanità, (si propone raramente come singolo, per esempio nel caso dello scienziato Justice, Michael Caine, eremita per scelta ai bordi della società), perchè il futuro della terra non è dellindividuo singolo. È semplicemente globale.

Children of Men (2006) on IMDb
Carnival of Souls (1962) - IMDb

Un film di Herk Harvey. Con Candace HilligossSidney BergerFrances FeistHerk HarveyStan Levitt. continua» Titolo originale Carnival of SoulsHorrordurata 78 min. – USA 1962.

Graziosa e abile suonatrice d’organo sembra essere l’unica sopravvissuta di un incidente d’auto in cui muoiono annegate due sue amiche. Dopo essersi ripresa, abbandona la cittadina in cui vive, accettando un lavoro presso la parrocchia di un altra città dove inizia a soffrire di strane e terrificanti visioni ed avvertire una misteriosa attrazione per i vicini ruderi di un’antica fiera circense abbandonata.

Carnival of Souls (1962) on IMDb

Un film di Michael Winner. Con Charles Bronson, Hope Lange, Vincent Gardenia, William Redfield Titolo originale Death Wish. Drammatico, durata 93 min. – USA 1974. MYMONETRO Il giustiziere della notte * * * - - valutazione media: 3,06 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Paul Kersey è un architetto cui alcuni balordi, penetrati nella sua abitazione, uccidono la moglie e violentano la figlia. Nell’animo dell’uomo esploderà un furore vendicativo che si rivolgerà verso chiunque ai suoi occhi rappresenti un pericolo per la società. Prende l’abitudine di girare armato in luoghi pericolosi e nel cuore della notte. Non gli è difficile fare brutti incontri, che risolverà quasi sempre uccidendo chi tenta di rapinarlo o importunarlo. La polizia è sulle sue tracce, non per fini di giustizia, ma per una mal riposta inaccettabilità del sovvertimento dei ruoli. Ma Paul Kersey riuscirà a eludere il pericolo di essere arrestato e si trasferirà in un’altra località, dove potrà proseguire la sua discutibile opera di giustizia. Campione di incassi e di quella che viene definita la maggioranza silenziosa.

 Il giustiziere della notte
(1974) on IMDb
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La trilogia qatsi è un nome informale dato a tre film prodotti e diretti da Godfrey Reggio. Le musiche sono di Philip Glass.

I titoli dei tre film sono parole della lingua Hopi, nella quale “qatsi” significa “vita”.
Sul blog trovate anche i singoli post dei film.

Koyaanisqatsi (1982) on IMDb
Prime Video: Ghost World

Un film di Terry Zwigoff. Con Thora Birch, Scarlett Johansson, Steve Buscemi, Brad Renfro, Illeana Douglas. Drammatico, durata 111 min. – USA, Gran Bretagna 2001. MYMONETRO Ghost World * * * 1/2 - valutazione media: 3,53 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due adolescenti alle prese con la crescita, ed i conseguenti miti ed ossessioni. Il film, invece, è alle prese con l’icona American Beauty, al quale si rifà, almeno nei suoi tratti giovanilistici. Qualche sprazzo d’originalità e la grottesca e divertente figura “fuori dal coro” di Steve Buscemi.

Ghost World (2001) on IMDb
Va' E Uccidi (Restaurato In Hd) - DVD.it

Un film di John Frankenheimer. Con Frank Sinatra, Janet Leigh, Laurence Harvey, James Gregory, Angela Lansbury. Titolo originale The Manchurian Candidate. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 126′ min. – USA 1962.

Dal romanzo The Manchurian Candidate (1959) di Richard Condon, sceneggiato da George Axelrod: subìto il lavaggio del cervello da parte dei comunisti, un sergente americano rientra dalla Corea trasformato in sicario telecomandato per un attentato politico che potrebbe sovvertire la situazione degli USA. Snobbato ai suoi tempi da 9 critici su 10, attaccato da destra e da sinistra, ma rivalutato più tardi (e non soltanto perché anticipa la fine tragica dei Kennedy) e persino ridistribuito nel 1987. Per l’allucinata costruzione e gli effetti barocchi, a mezza strada tra Hitchcock e Welles, questo thriller fantapolitico può riuscire anche divertente al suo livello di corrosiva satira politica. Squadra di attori di prim’ordine. Rifatto nel 2004 da J. Demme col titolo The Manchurian Candidate.

The Manchurian Candidate (1962) on IMDb
Locandina Il cervello di Donovan

Un film di Felix E. Feist. Con Lew AyresGene EvansNancy ReaganSteve BrodieLisa Howard (IV). continua» Titolo originale Donovan’s BrainThrillerdurata 81 min. – USA 1953.

L’aereo che trasporta William Donovan, ricco uomo d’affari, si schianta nei pressi del laboratorio del dottor Cory. Trasportato in fin di vita nello studio del medico l’uomo è sottoposto ad un difficile intervento che tuttavia non dà i risultati sperati. Cory che insieme alla moglie Jan e al dottor Schratt ha già sperimentato la possibilità di mantenere in vita cervelli trapiantati di scimmie, decide di sottoporre Donovan ad un analogo trapianto per prolungarne la vita cerebrale. In gran segreto il cervello del milionario viene asportato e conservato in una speciale apparecchiatura. Le strumentazioni rivelano ben presto che il cervello risponde al trattamento e che è in grado di riprendere la propria attività. Inebriato dal successo Cory non esita di entrare in contatto telepatico con quello che resta di Donovan ed apprende così lati oscuri di una personalità priva di qualsiasi scrupolo, violenta e vendicativa.
Rispetto ad altre pellicole horror e di fantamedicina degli anni ’50, Donovan’s Brain prospetta un uso assai spregiudicato della scienza: anche se il dottor Cory si ritiene uno studioso animato da alti ideali – a suo dire, i trapianti effettuati sulle scimmie dovrebbero contribuire al bene dell’umanità -, l’impiego che egli fa del proprio sapere viene di fatto piegato ed asservito alle spietate ragioni del potere economico. Felix Feist mette in scena una buona trasposizione del romanzo di Siodmak avvalendosi di attori ben calati nelle parti. Lew Ayres torna – dopo il dottor Kildare e certamente con intenti meno leciti – ad indossare il camice bianco del medico e al suo fianco è il bravo caratterista Gene Evans, attore sobrio spesso poco considerato. Nel ruolo di Jan figura Nancy Davis, futura moglie del presidente Ronald Reagan.Il film è un remake della Signora e il mostro.

Donovan's Brain (1953) on IMDb