Category: USA


Regia di Robert Wise. Un film Da vedere 1965 con Julie AndrewsChristopher PlummerEleanor ParkerRichard HaydnPeggy WoodAnna LeeCast completo Titolo originale: The Sound of Music. Genere Musicale – USA1965durata 174 minuti. – MYmonetro 3,84 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Salisburgo, nel 1938, Maria, un’orfana entrata da poco come novizia in un convento di suore ha, per l’epoca, una vivacità tale da lasciare qualche dubbio su una reale vocazione. La madre superiora decide quindi di farle fare un periodo di attività all’esterno come istitutrice dei sette figli di un rigido e vedovo comandante di Marina. I giovani, dopo un’iniziale diffidenza, si legheranno a lei mentre il padre, in procinto di risposarsi, comincerà ad interrogarsi su cosa provi per Maria.

The Sound of Music (1965) on IMDb

Regia di George Cukor. Un film Da vedere 1964 con Rex HarrisonGladys CooperWilfrid Hyde-WhiteAudrey HepburnStanley Holloway. Genere Commedia musicale – USA1964durata 170 minuti. – MYmonetro 4,04 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La sceneggiatura è ispirata al testo teatrale Pigmalione di George Bernard Shaw. Una incolta e rozza fioraia viene trasformata da uno studioso, in seguito alla scommessa con un amico, in una fanciulla raffinata e perfettamente a suo agio nei salotti dell’alta società. A esperimento concluso, la ragazza non sa tornare al vecchio lavoro e inoltre si è innamorata perdutamente del suo insegnante. Anche lui si renderà conto di amarla quando lei lo lascerà, per disperazione, e farà in modo di ritrovarla e tenerla per sempre con sé.

My Fair Lady (1964) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Richard Denning, Richard Carlson, Julie Adams, Whit Bissell, Bernie Gozier. Titolo originale Creature from the Black Lagoon. Fantascienza, Ratings: Kids+13, b/n durata 79′ min. – USA 1954. MYMONETRO Il mostro della laguna nera * * 1/2 - - valutazione media: 2,65 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una spedizione di cui fanno parte due promessi sposi parte per il Rio delle Amazzoni dov’è stata segnalata la presenza di un misterioso animale preistorico. Il mostro anfibio è catturato, ma fugge. Molti morti. Piccolo film culto per i fan del genere. Ebbe tanto successo che ne generò altri due: La vendetta del mostro (1955) e Terrore sul mondo (1956). Spavento e horror in giuste dosi con risvolti di simpatia per la creatura e sottintesi erotici. Magnifiche riprese subacquee. Trucchi ottimi per quell’epoca. Girato in 3D.

 Il mostro della laguna nera
(1954) on IMDb
Il bacio della donna ragno (anniversary edition): Amazon.it: William Hurt,  Sonia Braga, Raul Julia, Miriam Pires, Jose' Lewgoy, Hector Babenco,  William Hurt, Sonia Braga: Film e TV

Un film di Hector Babenco. Con William Hurt, Raul Julia, Sonia Braga, José Lewgoy, Nuno Leal Maria. Titolo originale Kiss of the Spider Woman. Drammatico, durata 119′ min. – USA, Brasile 1985. MYMONETRO Il bacio della donna ragno * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1976) di Manuel Puig: in un carcere brasiliano Molina, omosessuale condannato per corruzione di minorenne, è in cella con Valentin, politico ribelle. Si vorrebbe usare il primo per avere informazioni dal secondo. Intanto gli racconta i film che hanno deliziato la sua giovinezza. Tra i due si produce uno scambio. Il lato debole del film è la visualizzazione dei racconti (con S. Braga); la sua forza nel rapporto tra i due personaggi, nel clima di morbida ambiguità che si crea tra loro, nella valentia dei due interpreti. Messinscena teatraleggiante su una sceneggiatura di L. Schrader. Premiato a Cannes, W. Hurt vinse anche un Oscar. Efebo d’oro 1986.

Kiss of the Spider Woman (1985) on IMDb

Regia di Vincente Minnelli. Un film Da vedere 1951 con Nina FochGene KellyLeslie CaronOscar LevantGeorges GuétaryCast completo Titolo originale: An american in Paris. Genere Musical, – USA1951durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 9 giugno 2016 distribuito da Cinema. – MYmonetro 4,46 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Jerry Mulligan, finita la guerra, è rimasto a Parigi per dipingere. Vive in un localino dove il letto e il tavolino rientrano nel soffitto e nella parete e va a esporre i quadri, che nessuno compra, a Montparnasse. Viene abbordato da una ricca, attempata americana che gli compra un quadro. Ma poi conosce la giovane e graziosa commessa della quale si innamora, senza sapere che la ragazza sta per sposare il suo amico Paul. Un altro personaggio è il musicista-genio (Levant), che suona tutti gli strumenti dell’orchestra. Alla fine tutto va a posto. L’amore trionfa.
Sulla base di questa trama quasi banale, “alla musical”, Minnelli regista e Kelly ballerino-cantante-attore-coreografo, costruiscono non solo un capolavoro del cinema, ma un’opera composita che figura benissimo nell’arte del Novecento. Naturalmente è determinante la musica di George Gershwin che compose forse la sua più importante sinfonia, fatta apposta per far brillare le prerogative del cinema.
Tutte le canzoni (cantate oltre che da Kelly anche dallo “chansonnier” Paul Guétary, idolo parigino) sono classici indimenticabili. La Metro, nella realizzazione di questi film, era molto rigorosa e generosa, assumeva i più bravi consulenti da ogni parte del mondo. I balletti di Kelly sono studiati in scenografie che si richiamano ai grandi quadri impressionisti (Renoir e Monet soprattutto) e a Toulouse-Lautrec. Il numero centrale viene considerato un capolavoro anche dai grandi coreografi del balletto classico, come Béjard. Naturalmente la tendenza di Minnelli, in quasi tutti i suoi film, era una certa concessione al kitch, che nel musical quasi non andrebbe considerato “caduta”, ma valore aggiunto.
Il film è uno dei più premiati nella storia degli Oscar, ben sei. Va detto che il musical è l’unica forma d’arte tutta e solo americana. Molto spesso Hollywood ha attribuito Oscar a film musicali (GigiMy Fair LadyTutti insieme appassionatamenteOliver!West Side Story). L’anno dopo lo stesso gruppo produttivo (solo il regista Donen sostituì Minnelli) realizzò Cantando sotto la pioggia che… rimase senza Oscar pur essendo per certi versi più intelligente e con maggiore vedibilità a posteriori. Questa “tardiva” stagione del musical prodotta da Arthur Freed (Sette spose per sette fratelliSpettacolo di varietàBaciami Kate! e altri) rappresenta una punta qualitativa altissima del cinema, che poteva contare ancora sulle belle ingenuità indispensabili, sostenute da una tecnica ormai perfezionata.

An American in Paris (1951) on IMDb

Regia di John Ford. Un film Da vedere 1956 con John WayneNatalie WoodWard BondJeffrey HunterVera MilesJohn QualenCast completo Titolo originale: The Searchers. Genere Western – USA1956durata 119 minuti. – MYmonetro 4,06 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1868: la guerra civile è finita da tre anni ed Ethan (Wayne) torna a casa. Viene accolto dalla famiglia del fratello. Qualche giorno dopo, con un gruppo di coloni partecipa a una battuta contro una banda di indiani. Nel frattempo la famiglia di suo fratello viene trucidata, tranne una nipotina di pochi anni che viene rapita dagli indiani. Insieme al giovane Martin (J. H.) Ethan comincia la ricerca, che durerà dieci anni. Alla fine trova la ragazza che è diventata un’indiana. Ethan è sul punto di ucciderla, ma all’ultimo momento si ravvede e la porta a casa. Il film è considerato un capolavoro persino dalla grande critica ufficiale, che ha sempre ritenuto il western un genere minore e troppo popolare. Nella più recente classifica stilata da critici di tutto il mondo Sentieri selvaggi è addirittura al quarto posto. In realtà Ford aveva realizzato altri capolavori, più puliti e rigorosi, come Ombre rosse e Sfida infernale, ma Sentieri selvaggi presenta un versante “intellettuale” e spurgato del mito che lo fa preferire (da “quella” critica appunto) ai precedenti titoli, più ingenui e allineati a una morale più rassicurante e “bonariamente” manichea. Si tratta comunque di un grande film che dibatte i grandi temi fordiani e ne aggiunge altri. Wayne non era mai stato così negativo e isterico: l’attore si piacque tanto che diede a suo figlio, nato in quei giorni, il nome di Ethan. Wayne e il giovane compagno percorrono territori e stagioni, nel deserto, nella neve, fra gli indiani, i banditi, i piccoli e grandi paesi, guidati da una notizia, da un sentito dire. Ciclicamente tornano a casa, sempre più stanchi e delusi, ma ripartono e continuano a cercare la ragazza. Faticano a oltranza per la propria identità e coerenza.

The Searchers (1956) on IMDb
Locandina italiana Argo

Un film di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber. Titolo originale Argo. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 120 min. – USA 2012. – Warner Bros Italia uscita giovedì 8 novembre 2012. MYMONETRO Argo * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su 131 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l’ambasciata americana di Teheran fu presa d’assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell’ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto.
Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall’esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l’illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c’era l’intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell’ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film.
Il titolo del finto film in questione era Argo.

Argo (2012) on IMDb

Regia di Wes Craven. Un film con John SaxonNick CorriAmanda WyssJohnny DeppRobert EnglundDavid AndrewsCast completo Titolo originale: A Nightmare on Elm Street. Genere Horror, – USA1984durata 92 minuti. Uscita cinema sabato 31 ottobre 2015 distribuito da The Space Cinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 3,21 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo nero (Englund) con un guanto munito di lame entra nei sogni dei ragazzi di una cittadina americana, e da lì può uccidere. È il film più famoso di Craven, che l’ha anche diretto, un vero caso nella storia dell’horror in bilico sullo splatter . Intessuto “di riferimenti simbolici alle paure dell’infanzia, alle difficoltà di crescere in comunità basate sull’ipocrisia, la falsità, l’odio […]. Il sogno americano è diventato (definitivamente) un incubo” (F. Cacchiari). 1° film del 21enne Depp.

 Nightmare
(1981) on IMDb

Regia di Tommy Wiseau. Un film con Tommy WiseauGreg SesteroJuliette DaniellePhilip HaldimanCarolyn MinnottCast completo Titolo originale: The Room. Genere Drammatico – USA2003durata 99 minuti.

La storia ruota attorno al triangolo amoroso tra il protagonista Johnny (Tommy Wiseau), Lisa, sua fidanzata e futura moglie, e Mark, il suo migliore amico. Una parte consistente del film è dedicata a sotto-trame che hanno poco a che fare con la storia principale e che per la maggior parte non vengono concluse. Stando a Tommy Wiseau, il titolo del film si riferisce al fatto che una stanza, Room in inglese, è un luogo in cui possono succedere cose belle o brutte.

Originariamente distribuito solo in un numero limitato di sale in California, il film venne immediatamente stroncato dalla critica, venendo definito uno dei peggiori film mai realizzati. Ross Morin, professore di studi cinematografici, lo definì “il Quarto potere dei film brutti”, termine poi riutilizzato da alcuni critici. Col passare del tempo, The Room acquistò lo status di film cult grazie alla sua trama inconcludente e piena di buchi e alla bizzarra performance di Tommy Wiseau.

Nel 2017 è balzato all’attenzione del grande pubblico grazie al film The Disaster Artist, basato sull’omonimo libro scritto da Greg Sestero riguardante la realizzazione del film e il suo rapporto con Tommy Wiseau.

The Room (2003) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano, i subita li ho aggiunti traducendoli con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di James Franco. Un film Da vedere 2017 con James FrancoDave FrancoSeth RogenAlison BrieAri GraynorJacki WeaverCast completo Titolo originale: The Disaster Artist. Genere CommediaDrammatico, – USA2017durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 22 febbraio 2018 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,18 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Greg è un aspirante attore, ancora incapace di lasciarsi andare, che rimane affascinato, durante una lezione, dalla libertà d’espressione e dalla carica emotiva di uno strano tizio di nome Tommy Wiseau. Greg diventa così il primo amico che Tommy abbia mai avuto e i due partono per cercare fortuna verso Los Angeles. Ma la fortuna è merce rara, e il sogno di fare cinema brucia dentro di loro, al punto che i due partoriscono l’idea folle di The Room: un film scritto diretto interpretato e prodotto da Tommy, passato alla cronaca come il film più brutto della storia del cinema.

The Disaster Artist (2017) on IMDb

Prima di vedere questo film consiglio di guardare “The Room

Regia di Robert Rossen. Un film con Mercedes McCambridgeJohn IrelandJohn DerekBroderick CrawfordJoanne Dru. Genere Drammatico – USA1949durata 109 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,09 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ascesa e caduta di Willie Stark, demagogo del Sud che, di origini modeste, si dà alla politica, diventa governatore dello Stato e senatore con il voto popolare. Per attuare un programma di opere pubbliche ricorre agli stessi metodi di corruzione e sopraffazione, denunciando i quali aveva sconfitto i suoi ricchi avversari politici. Tratto da un romanzo (1946) premio Pulitzer di Robert Penn Warren, sceneggiato dal regista/produttore per la Columbia, il personaggio, leggermente camuffato, è il ritratto di Huey Long, governatore della Louisiana che fu ucciso da una sua vittima nel 1935. Imperniato sul tema del potere che corrompe e sull’ambiguità della condizione umana, è un ammirevole saggio psicologico in forma di melodramma. Vibrante esempio di realismo sociale, fu girato (fotografia: Burnett Guffey) per intero in esterni naturali, fatto raro in quell’epoca. Ebbe una trentina di premi tra cui 3 Oscar (film, Crawford, McCambridge) su 7 candidature.

 Tutti gli uomini del re
(1949) on IMDb
Locandina Barriera invisibile

Un film di Elia Kazan. Con Gregory PeckDorothy McGuireCeleste HolmJane WyattJohn Garfield. continua» Titolo originale Gentleman’s AgreementDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 118 min. – USA 1947.

Per svolgere adeguatamente un’indagine sull’antisemitismo in America, un giornalista, dietro consiglio della fidanzata, si finge ebreo. Cozza inevitabilmente contro la “barriera invisibile” che si interpone tra gli appartenenti a quella razza e un certo tipo di società. Kazan svolge il suo compito onestamente, dando al film l’impronta di un documento sulle condizioni di vita degli ebrei Usa. Gregory Peck (definito dal regista uno zero di bell’aspetto) è bravo ma impersonale. Meglio di Gregory Peck recitano Dorothy McGuire e John Garfield. Il successo avuto dal film è dovuto più alla nobiltà dell’assunto che al suo intrinseco valore.

Gentleman's Agreement (1947) on IMDb

Regia di William Wyler. Un film Da vedere 1946 con Fredric MarchDana AndrewsVirginia MayoMyrna LoyTeresa WrightHarold RussellCast completo Titolo originale: The Best Years of Our Lives. Genere Drammatico – USA1946durata 172 minuti. – MYmonetro 4,40 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Film determinante e riformatore: girava la pagina della guerra. Il problema dei reduci era colosssale. I giovani tornavano dal Pacifico e dall’Europa e portavano cambiamenti. Avevano visto cose diverse e rientravano in un paese diverso. Il reinserimento era difficile, per i soldati e per chi era rimasto a casa. Il produttore Samuel Goldwyn, attentissimo ai grandi fatti, e il regista William Wyler, la firma più sicura di Hollywood, affrontarono un tema davvero ricco: i milioni di storie individuali, vere e proprie sceneggiature bell’e pronte, e il grande desiderio di cambiamento che si porta una guerra. Lavorando febbrilmente per non farsi sorpassare dai fatti reali, e prendendo spunto da un libro di Mackinley Kantor non eccelso, la produzione costruì un film che rappresentò quel problema come nessun altro titolo sarebbe mai riuscito a fare. È la storia di un caporale (March), un soldato (Russell) e un ufficiale (Andrews) che tornano nella loro cittadina di provincia. March è accolto dalla moglie (uno dei più begli abbracci del cinema) e dai due figli. Ma tutto sommato il trauma che vive è superabile, è stato soprattutto un problema di lontananza. Il resto è rimasto quasi com’era. Dana Andrews aveva sposato una ragazza appena conosciuta, irrequieta e capricciosa. Al ritorno il matrimonio va subito a rotoli. Ma non era vero amore se lui si innamora della figlia di March. Il terzo reduce era un autentico mutilato di guerra, Harold Russell, che aveva due protesi invece delle mani. Wyler lo aveva visto in un documentario, Diario di un sergente, e aveva intuito le sue qualità di attore. Russell si rivelò talmente bravo da meritare l’Oscar, che all’inizio degli anni Novanta è stato costretto a mettere all’asta per necessità. Il suo personaggio riesce, con grandi sofferenze, a reinserirsi, grazie anche alla buona volontà di tutti, soprattutto della sua fidanzata. Il film commosse il mondo e ottenne ben sette Oscar (fra gli altri al film, al regista, a March e al compositore Friedhofer). Il romanzo di Kantor non prevedeva il lieto fine e Wyler era orientato ad aderire allo storia originale, ma, come spesso accadeva, da Washington arrivò l’invito per il lieto fine: non era davvero il caso di demoralizzare ulteriormente tutti quei giovani già carichi di problemi. Inaspettatamente l’ottimista e spensierata Hollywood si trovava immersa in problemi veri e dolorosi. Il cinema stava per diventare qualcosa di più di una spensierata evasione.

The Best Years of Our Lives (1946) on IMDb
Risultato immagini per Giorni Perduti

Un film di Billy Wilder. Con Howard Da SilvaRay MillandJane WymanFrank FaylenDoris Dowling. continua» Titolo originale The Lost WeekendDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 101 min. – USA 1945.

Danny Berman è un alcolizzato quasi senza speranza. Sarebbe uno scrittore, ma naturalmente non ha la lucidità per fare qualcosa di buono. Sopravvive grazie al fratello che lo ospita e lo cura, e all’amore di una ragazza quasi masochista che gli perdona tutto e lo sostiene in tutti i modi. Nel suo quotidiano Danny ha un solo scopo: procurarsi liquori, con ogni mezzo. Ha messo a punto delle strategie geniali: come farsi dare dieci dollari dalla governante, come nascondere le bottiglie, come ottenere credito al bar, come sfruttare la simpatia di una donna. Naturalmente la situazione peggiora, la spirale è irreversibile. Lo si capisce quando Danny va a riscattare una pistola che aveva precedentemente impegnato. Ma, ancora una volta, l’amore della sua ragazza lo salva. Danny si riscatterà tornando a scrivere. La sua sofferenza personale sarà praticamente il soggetto del film. In prospettiva l’argomento potrebbe essere quasi una metafora della droga. Il problema alcool, per quanto presente, può essere considerato nei film obsoleto, ma allora Giorni perduti sconvolse non solo gli alcolizzati. L’efficacia impressionante del linguaggio di Wilder costrinse tutti a considerare il problema. Fra le sequenze fondamentali, mai più ripetibili, il delirio di Milland che vede scarafaggi e pipistrelli uscire da un buco nella parete. Wilder non si preoccupò di fare mediazioni a favore del pubblico, cercò di raccontare la realtà in modo crudo, quasi violento, in una chiave realistica quasi europea, con una sola eccezione: il finale davvero troppo “lieto”. Wilder lavorò alla sceneggiatura col suo scrittore preferito, Charles Brackett, sulla base del romanzo di Charles Jackson. Oscar come miglior film. Wilder ottenne la statuetta come regista e sceneggiatore. E anche Milland ebbe il premio come attore protagonista.

Regia di Todd Haynes. Un film con Julianne MooreXander BerkeleyPeter Friedman. Genere Drammatico – USA1995durata 116 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una ricca signora di San Fernando (Los Angeles) soffre di asma da inquinamento e, a poco a poco, si aggrava al punto di cadere in uno stato psichico e mentale patologico. Angosciosa allegoria sull’ambiente asettico, artefatto della civiltà industriale in cui viviamo ma anche sul vuoto, sull’insoddisfazione che ne deriva. T. Haynes – anche sceneggiatore – trascina lo spettatore dalla casa e dalla vita impersonale della protagonista fino alla segregazione nell’involucro finale misterioso e spaventoso, attraverso un progressivo rifiuto di oggetti di consumo. Senza speranza. Un po’ catatonico. L’interpretazione di J. Moore è magistrale.

 Safe
(1995) on IMDb

Un film di Robert Florey. Con Peter LorreRobert AldaVictor FrancenAndrea King Titolo originale The Beast with Five FingersGiallob/n durata 88 min. – USA 1946.

Un grande pianista riesce ancora a suonare con la sola mano destra (l’altra è paralizzata). L’uomo muore lo stesso giorno in cui ha fatto testamento a favore della bella Giulia, una semplice infermiera. Da quel momento succede di tutto: muore il notaio che ha redatto il testamento, si sente suonare nella notte il piano, viene amputata la mano destra al cadavere del pianista.

The Beast with Five Fingers (1946) on IMDb

Regia di Irving RapperWilliam Dieterle. Un film Da vedere 1937 con Paul MuniGale SondergaardJoseph SchildkrautGloria HoldenRobert WarwickCast completo Titolo originale: The Life of Emile Zola. Genere Storico – USA1937durata 117 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,46 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Grande produzione della Warner Bros e secondo film biografico di Paul Muni premiato con l’Oscar. Il film narra la vita di Emile Zola (Paul Muni). Il punto focale del film è il ruolo di Zola nella vicenda del capitano Dreyfuss, accusato di tradimento e imprigionato nell’isola del Diavolo. Il famoso manifesto J’accuse costa a Zola una condanna giudiziaria che lo costringe a fuggire in Inghilterra. Da oltremanica continua a battersi per la liberazione di Dreyfuss e per la condanna dei vertici militari che avevano orchestrato l’accusa contro il capitano ebreo. La campagna di Zola ha successo, ma prima che possa incontrare il liberato Dreyfuss, lo scrittore muore in un banale incidente. Curioso il fatto che nel film non si fai mai alcun cenno al fatto che contro Dreyfuss agì un fortisssimo sentimento antisemita da parte della classe dirigente francese. Negli anni ’30 Hollywood evitò accuratamente questo argomento e questo film ne è una testimonianza.

The Life of Emile Zola (1937) on IMDb

Film introvabile, ho aggiunto i subita traducendoli con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

La canzone di Broadway (1929) (DVD) - DVD - Film di Harry Beaumont Commedia  | IBS

Un film di Harry Beaumont. Con Bessie Love, Anita Page, Charles King, Eddie Kane, Ray Cooke Titolo originale The Broadway Melody. Musicale, durata 110 min. – USA 1929.

Un film davvero delizioso: una trama divertente ma con qualche (ottimo!) momento di pathos; delle attrici spiritose, vivaci ma dotate anche di grande temperamento drammatico, Bessie Love e Anita Page, un’ottima regia e delle musiche eccezionali, brillanti e orecchiabilissime! La trama di questo film ha dell’eccezionale: una spumeggiante storia brillante che annovera però momenti di grande intensità! La storia è quella di due sorelle, Hank e Queenie Mahoney, che vogliono sfondare a Broadway come ballerine e per questo si fanno aiutare dal fidanzato di Hank, il cantante e ballerino Eddie Kerns, che però mostra evidenti attenzioni per la sorella della sua ragazza. Questa però si lascia abbindolare da un milionario approfittatore che ha conosciuto dietro le quinte del palcoscenico dove ha riscosso grande successo come sostituta di una delle soubrette principali. Alla fine Queenie si accorgerà del vero amore che ha Eddie nei suoi confronti e Hank accetterà la situazione con serenità. Grandi lodi al regista Harry Beaumont, che ha diretto con stile ed eleganza due delle migliori attrici della vecchia Hollywood, Bessie Love e Anita Page, e ha saputo realizzare un film brillante con qualche tinta drammatica, senza però cadere nella retorica e senza dimenticare l’ “happy ending” finale. Il film vinse il premio Oscar.

The Broadway Melody (1929) on IMDb
LIFE Casablanca: The Most Beloved Movie of All Time : The Editors of LIFE:  Amazon.it: Libri

Un film di Michael Curtiz. Con Humphrey Bogart, Ingrid Bergman, Paul Henreid, Claude Rains, Peter Lorre. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 102′ min. – USA 1942. MYMONETRO Casablanca * * * * 1/2 valutazione media: 4,76 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

S’incontrano nel principale porto del Marocco nel 1941 poliziotti francesi, spie naziste, fuoriusciti antifascisti, avventurieri di rango, piccoli sciacalli. L’americano Rick Blaine, proprietario di un bar, aiuta Ilsa, la donna che amava (e ama ancora) e suo marito, perseguitato politico, a lasciare in aereo la città. Film mitico sul quale il tempo sembra non avere presa, oggetto di culto per le giovani generazioni di mezzo mondo, amalgama perfetto di toni, generi, archetipi e stereotipi dell’immaginario collettivo, memorabile galleria di personaggi grandi e piccoli. È la più sottile opera di propaganda antinazista realizzata durante la guerra e la più decisiva eccezione alla teoria del cinema d’autore. Ebbe 3 Oscar (film, regia, sceneggiatura). La sua fonte è Everybody Comes to Rick’s, testo teatrale di Murray Burnett e Joan Allison che non era mai stato messo in scena e che fu sceneggiato dai Julius J. (1909-2000) & Philip G. (1909-52) Epstein e Howard Koch. Uscito in Italia verso la fine del 1945 in una versione censurata nei dialoghi per opera di qualche funzionario, presumibilmente ex fascista: eliminati i riferimenti ai fascisti italiani e tolto il personaggio del capitano Tonelli che all’aeroporto fa il saluto romano. Circola in TV anche in edizione colorizzata.

 Casablanca
(1942) on IMDb
Risultati immagini per La mia Via

Un film di Leo McCarey. Con Bing Crosby, Barry Fitzgerald Titolo originale Going my Way. Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 125′ min. – USA 1944. MYMONETRO La mia via * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Assegnato a una difficile parrocchia in un quartiere popolare di New York, un giovane prete portato per la musica ne risolleva le finanze e conquista le simpatie del burbero parroco al quale deve succedere. Campione d’incassi negli USA in guerra, è una commedia imperniata sui buoni sentimenti. Appare oggi sdolcinata e svenevole, ma i duetti tra Crosby e Fitzgerald rimangono deliziosi. Seguito da Le campane di santa Maria. Crosby riprese la tonaca in Dinne una per me. 6 Oscar: film, sceneggiatura e soggetto (McCarey), Crosby (protagonista), Fitzgerald (non protagonista), canzone (“Swinging on a Star” di James Van Heusen e Johnny Burke). Caso unico nella storia degli Academy Awards, Fitzgerald ebbe una nomination anche come attore protagonista.

Going My Way (1944) on IMDb