Un film di Steven Spielberg. Con Robin Williams, Dustin Hoffman, Julia Roberts, Bob Hoskins, Maggie Smith. Titolo originale Hook. Fantastico, durata 144 min. – USA 1991. MYMONETRO Hook – Capitan uncino valutazione media: 3,52 su 39 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un film di Walt Disney, ma fatto con persone vere e non cartoni animati. Ecco una possibile descrizione della pellicola di Spielberg ispirata a Peter Pan. Il regista ha sempre cercato di diventare il nuovo Disney ma, ad esempio, coi cartoni animati come Fievel non è riuscito nell’intento. Forse qui ci è andato molto vicino. Regia di un cast di prim’ordine, in cui su tutti emerge Williams seguito da una grande Maggie Smith, che tutti vorrebbero come nonna, e a pari merito dalla coppia Hoffman-Hoskins, ovvero Uncino e Spugna. Julia Roberts è un “campanellino” piuttosto smorfioso come i bambini quando fingono di recitare. Oltre all’apparizione del cantante-attore Phil Collins ( Buster) nel ruolo di un poliziotto, c’è poi un piccolo cameo di Glenn Close, quasi irriconoscibile, che fa un pirata con tanto di baffi che viene giustiziato. Per quanto riguarda la storia è divisa in due parti: la prima è la vita normale di Peter Banning, avvocato amministrativo, la seconda è incentrata sulla sfida tra Capitan “Hook” Uncino e Peter Banning “Pan”. La molla che fa scattare tutto è il desiderio di Uncino di incontrare ancora il suo nemico, che nel frattempo è “cresciuto”. Alla fine tutti saranno felici e contenti tranne Uncino, ingoiato dal suo alligatore-orologio e la povera Campanellino innamorata di Peter che però è sposato e con prole. Come giocattolo funziona.
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Un film di Elia Kazan. Con James Woods, Steve Railsback, Patricia Joyce, Patrick McVey Titolo originale The Visitors. Drammatico, durata 90 min. – USA 1972.
Un film da un budget irrisorio, meno di duecento milioni di lire, per il grande regista americano. Un soldato in Vietnam accusa due suoi compagni di stupro ai danni di una ragazza vietnamita. Dopo aver scontato la pena i due assassini lo rintracciano in campagna dove abita con la famiglia.
Un film di Jonathan Demme. Con Enzo Avitabile, Eliades Ochoa, Luigi Lai, Trilok Gurtu, Gerardo Núñez. Documentario, durata 80 min. – Italia, USA 2012. – Microcinema uscita lunedì 18 novembre 2013. MYMONETRO Enzo Avitabile Music Life valutazione media: 3,40 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Intercalando film hollywoodiani trionfalmente mainstream (Philadelphia, The Manchurian Candidate) con produzioni ‘minori’ e impegnate su alcune specifiche cause (la lotta contro l’apartheid, la promozione della cultura haitiana, la denuncia delle condizioni di vita nei quartieri afroamericani), il cinema di Jonathan Demme si vuole politico.
Enzo Avitabile Music Life ribadisce questa volontà politica. Muovendo dalla poetica musicale dell’artista napoletano, il documentario di Demme traduce in immagini il suo desiderio in musica di salvare il mondo.
Complice una trasmissione radiofonica, che riversava le note di Avitabile nell’auto di Demme in corsa sul George Washington Bridge, i due artisti si ‘incontrano’ e producono insieme ottanta minuti di note e fotogrammi. In perfetta comunione con la sensibilità di Demme, le partiture di Avitabile, sempre aperte alla contaminazione e alla differenza, esibiscono una solidarietà per gli oppressi e un’empatia per i margini.
Il documentario, alla maniera del disco “Salvamm’o munno”, armonizza la tradizione arcaica contadina della Campania con il suono antico dei Bottari di Portico fino a comprendere stili musicali contemporanei, fino a battere la strada della World music, fino a tuffarsi nel Mediterraneo e nei suoi vivi orizzonti. Italia, Africa, Medio Oriente, la produzione di Avitabile, mane e mane con i Sud del mondo, ospita artisti straordinari, depositari di una precisa identità culturale e di una tradizione artistica millenaria. Tradizione intonata dalla voce ‘vesuviana’ di Zi’ Giannino Del Sorbo e colorata dalla polifonia delle launeddas di Luigi Lai. Una partitura collettiva che canta gli oppressi nelle lingue del Sud e dentro una straordinaria evidenza sonora. Inteso a recuperare il patrimonio musicale partenopeo e a rivelarne la piena bellezza, Avitabile attraversa Napoli e i luoghi della sua musica, chiese, accademie, conservatori, liberando sulla strada la Tradizione sigillata.
Il suono del suo sassofono risale la cantina dell’infanzia (e dell’applicazione) nel quartiere di Marianella rompendo la linearità del racconto e insinuando la vita familiare e amicale di Enzo. Dentro le immagini di Demme, che tradiscono un’aria di sopralluogo e di scoperta, Avitabile mescola i suoni laici con la solennità liturgica, l’anima sinfonica col cuore cameristico, risvegliando il grido popolare.
Un film di George Cukor. Con Jack Lemmon, Peter Lawford, Michael O’Shea, Judy Holliday. Titolo originale It Should Happen to You. Commedia, b/n durata 87′ min. – USA 1954. MYMONETRO La ragazza del secolo valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Una ragazza da un giorno all’altro si trova senza lavoro e ha un’idea: affittare un gigantesco spazio pubblicitario e scriverci il suo nome. Scritta da Ruth Gordon e Garson Kanin, è una commedia che con artigli vellutati graffia amabilmente usi e costumi della società americana, ma che mantiene soltanto in parte il brio satirico della 1ª mezz’ora. J. Holliday è bravissima. 1° film di J. Lemmon (1925-2001)
Un film di Elia Kazan. Con Lee J. Cobb, Dana Andrews, Jane Wyatt Titolo originale Boomerang. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 88 min. – USA 1947.
Un pazzo uccide un vecchio prete. Le indagini sono difficili proprio perché non esiste movente. Ma siamo in un momento elettorale, dunque d’obbligo per la polizia far bella figura e scoprire l’assassino. Viene allora accusato un uomo in base a indizi fasulli. Per fortuna c’è un procuratore al quale sta a cuore soprattutto la verità.
I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.
Regia di Claude Chabrol. Un film con Isabelle Huppert, François Cluzet, Michel Serrault. Titolo originale: Rien ne va plus. Genere Commedia – Francia,1997, durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.
Victor e Betty girano la Francia in camper truffando i casinò. Vivono nel lusso e si divertono. Rubare è davvero una grande gioia. Un “divertimento” del grande autore francese, intelligente e sottile come sempre. Premiato al festival di San Sebastiano.
Un film di Steven Spielberg. Con Haley Joel Osment, Jude Law, Frances O’Connor, Sam Robards, Jake Thomas. Titolo originale A.I. Artificial Intelligence. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 146 min. – USA 2001. MYMONETRO A.I. Intelligenza artificiale valutazione media: 3,26 su 76 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
In un futuro in cui l’umanità ha subito immani cataclismi causati dallo scioglimento della calotta polare, la tecnologia ha compiuto passi da gigante. Si è ormai in grado di riprodurre esseri simili in tutto agli umani. David appartiene all’ultimissima generazione di robot: può anche amare. Viene affidato a una coppia il cui figlio, affetto da un male apparentemente incurabile, è stato ibernato in attesa di una cura. Vinte le resistenze iniziali David riesce a farsi amare da Monica, la sua ‘mamma’. Ma la guarigione del figlio naturale rimette tutto in discussione. David deve essere abbandonato in un bosco per liberarsene e, al contempo, salvarlo dalla distruzione. Per lui comincerà un viaggio, accompagnato da un Lucignolo/Gigolo, in un paese dei balocchi orrorifico alla ricerca della Fata dai Capelli Turchini che lo possa far diventare un bambino vero e, quindi, totalmente amato. Il binomio Spielberg/Kubrick è di quelli da far tremare le vene ai polsi di qualsiasi cinefilo. Il freddo razionalismo kubrickiano, fondendosi con la vocazione al mélo di Spielberg, ha prodotto un film complesso e commerciale allo stesso tempo. Sorprende però il modo in cui Spielberg scrive la sua nuova fiaba e la suggella con un finale destinato inevitabilmente (e consapevolmente) a far discutere. Il lungo epilogo del film è così carico di figure care alla psicoanalisi da poter sembrare banale e semplicistico.
Un film di Roland Emmerich. Con Bill Pullman, Jeff Goldblum, Liam Hemsworth, Jessie Usher, Charlotte Gainsbourg.Titolo originale Independence Day: Resurgence.Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 129 min. – USA 2016. – 20th Century Fox uscita giovedì 8 settembre 2016. MYMONETRO Independence Day – Rigenerazione valutazione media: 1,74 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Vent’anni dopo l’attacco massivo e distruttivo che ha falciato tre miliardi di persone sulla terra, David Levinson, specialista in telecomunicazioni ieri, direttore del settore Ricerca e Sviluppo oggi, scopre la minaccia di una prossima invasione aliena. Non ha bisogno invece di strumenti sofisticati per avvertire il nemico alieno, Thomas J. Whitmore, ex presidente degli States rimpiazzato dal presidente Lanford, una donna strategicamente incapace che si affida ai suoi generali. È Whitmore ad avvisare le nazioni in diretta mondiale e a gettarle nel più totale sconforto. Ma ‘i nostri’ non mancheranno di arrivare coalizzati e muniti di tecnologia extraterrestre, recuperata nella precedente invasione. Contro la monumentale forza dell’avversario si schierano due piloti rivali e un ex presidente eroico, disposto a tutto pur di preservare il suo pianeta e proteggere sua figlia.
Un film di Roland Emmerich. Con Bill Pullman, Jeff Goldblum, Will Smith, Mary McDonnell, Vivica A. Fox.Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 144 min. – USA 1996. – 20th Century Fox uscita venerdì 27 settembre 1996. MYMONETRO Independence Day valutazione media: 2,53 su 49 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
A bordo di un’immensa astronave che si divide in più piccole ma sempre gigantesche (26 km di diametro) basi spaziali semoventi, gli aggressori galattici cominciano a devastare Washington, New York, Los Angeles. Grazie a un giovane scienziato ebreo il 4 luglio, anniversario dell’indipendenza (1776) dagli inglesi, gli americani passano al contrattacco. Fantacolosso manicheo fondato sull’estetica dell’accumulazione e sulla simbiosi di vari generi con 54 citazioni di film di ieri e dell’altroieri. I pacifisti e i mistici dell’ecologia sono derisi. L’ottimismo, il patriottismo, il politicamente corretto, tutti americani a 18 carati, sarebbero nauseanti se non sforassero spesso nel ridicolo involontario. Intermezzi comici tristanzuoli, effetti speciali con poco di speciale. Film americocentrico in cui il resto del mondo sembra Albania. “La tentazione di ribattezzare il film Incontri ravvicinati del Terzo Reich è forte” (P. Cherchi Usai). Costato 70 milioni di dollari (+ 20 per il lancio), fu un successo planetario.
Regia di Tony Scott. Un film con Bruce Willis, Damon Wayans, Chelsea Field, Halle Berry, Frank Collison, Noble Willingham. Cast completo Titolo originale: The Last Boy Scout. Genere Poliziesco – USA, 1991, durata 105 minuti. – MYmonetro 3,20 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un investigatore privato che si crede Philip Marlowe e un ex giocatore di football con la carriera stroncata da una storia di droga si alleano – malvolentieri – per porre fine a un giro di scommesse e di partite truccate. Commedia avventurosa di puro intrattenimento con la violenza corretta dall’umorismo e la tipica coppia bianco-nero (Willis, Wayans) che, a suon di battute spiritose, funziona. Corse voce che Shane Black, autore del soggetto e della sceneggiatura, fu pagato 1 750 000 dollari dalla produzione (Warner-Geffen-Silver).
Un film di John Sturges. Con John Wayne, Eddie Albert, Diana Muldaur Titolo originale McQ. Poliziesco, durata 116 min. – USA 1974.
Un poliziotto, al quale la tattica dei superiori va poco a genio, si dimette e indaga personalmente su un traffico di stupefacenti. Scoperti i responsabili e fuggito su un’auto piena di droga, si fa inseguire in una corsa pazzesca, li elimina e fa arrestare la vedova di un poliziotto complice del losco giro all’insaputa del consorte.
Due sposini (lui è un reduce della guerra mondiale) non riescono a trovare un tetto. Saranno accolti, fortunatamente, nella casa di un vecchio professore, malato di solitudine. Gli sposini gli ridaranno la gioia dell’esistenza. Lui li nutre, li ristora, li protegge.
Mazinga Z (マジンガーZ Majingā Z?) è il primo anime giapponese, in ordine cronologico, basato sulla storia di un grande robot pilotato da un essere umano e costituisce il primo capitolo della saga dedicata a Mazinga nonché il capostipite del genere Super Robot. Fu creato da Gō Nagai nel 1972 come filiazione dell’omonimo manga.
Una seconda versione del manga, meglio curata e diretta a un pubblico più maturo, fu realizzata da Gosaku Ota. In Italia venne trasmesso per la prima volta dal 21 gennaio 1980 da Rai 1 (all’epoca Rete 1) con soli 51 dei 92 episodi. I restanti vanno in onda da settembre 2015 sulla rete a pagamento Man-ga.
La storia narra di un enorme robot costruito dall’anziano scienziato Juzo Kabuto e lasciato in eredità, alla sua morte, al nipote Koji Kabuto (in Italia Ryo in questa serie, poi Koji nel Grande Mazinga e poi Alcor in Goldrake). Compito dell’automa è quello di sventare i piani del malvagio Dottor Inferno (in Italia Dottor Inferno in Mazinga Z e poi Dr Hell nel Grande Mazinga e Mazinkaiser), uno scienziato tedesco che nel 1962 aveva partecipato con Kabuto e altri colleghi a una spedizione archeologica nell’isola greca di Bardos (Rodi nell’adattamento italiano), alla scoperta dei resti della civiltà micenea. Ritrovato l’esercito di mostri meccanici costruiti dai Micenei (Mikenes in originale), il dottor Hell svelava le sue reali intenzioni uccidendo tutti i presenti (tranne Kabuto, che riuscì a fuggire) e impossessandosi dell’antica tecnologia, con lo scopo di far tornare sulla terra i discendenti dell’antico popolo greco (costretti per secoli a rifugiarsi nelle viscere della Terra) e insieme ad essi dominare il mondo.
Il Professor Kabuto, tornato in patria, dirige il centro ricerche per l’Energia Fotoatomica, per lasciarlo al professor Yumi appena scoperta una lega metallica resistentissima, la lega Z, e andare a costruire Mazinga Z. Nell’Istituto viene creata Afrodite A, un robot meno potente, dalle fattezze femminili, costruito dal Professor Yumi e pilotato da Sayaka Yumi, figlia del direttore dell’istituto. Più avanti si unisce a questi il Boss Robot (che Koji nell’originale giapponese prende in giro, chiamandolo col gioco di parole Borot, sinonimo di ferraglia), guidato da Boss, Nuke e Mucha, compagni di scuola di Koji, le cui imprese costituiscono il lato comico della serie.
Il Grande Mazinger (グレートマジンガー Gurēto Majingā?) è una serie televisiva anime mecha creata dall’autore giapponese Gō Nagai. La serie, composta di 56 episodi, si inserisce nello stesso universo narrativo al quale appartengono anche UFO Robot Goldrake e Mazinga Z.
La serie ha praticamente inizio da dove terminava quella di Mazinga Z che si concludeva con una puntata dove il Grande Mazinger veniva in aiuto di quest’ultimo. Esiste inoltre un lungometraggio che fa da ponte tra le due serie (Mazinga Z contro il Generale Nero).
La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, ovvero l’antico popolo greco dei Micenei, che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale. Per questo motivo i loro corpi diventano deboli e malati ed essi devono trasformarsi in cyborg per sopravvivere. In età recente, un gruppo di ufficiali guidati dal perfido Generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce con la forza del regno e ne trasforma la popolazione, parte in soldati robot (tra questi anche il loro monarca, principe Kerubinus, che viene imprigionato) e parte in mostri da combattimento, con l’evidente scopo di iniziare una guerra di conquista.
UFO Robot Goldrake contro il Grande Mazinga (UFOロボグレンダイザー対グレートマジンガー, UFO Robot Grendizer tai Great Mazinger?) è un cortometraggio cinematografico basato sulle serie TV Grande Mazinga e UFO Robot Goldrake, entrambe ideate dal celebre mangaka giapponese Go Nagai. Uscì in Giappone il 20 marzo 1976.
Il malvagio Re Vega invia alla base lunare il comandante Barendos con la missione di distruggere una volta per tutte Goldrake (Grendizer) e conquistare la Terra, missione in cui Gandal e Hydargos (Blaki) hanno sistematicamente fallito. Barendos ammonisce i due Veghiani che, qualora la sua missione fosse coronata da successo, essi saranno immediatamente destituiti.
Mazinga Z contro il Generale Nero (マジンガーZ対暗黒大将軍, Mazinger Z tai Ankoku Daishōgun?), la cui traduzione del titolo corretta sarebbe “Mazinger Zed contro il Gran Generale Oscuro“, è un mediometraggio cinematografico prodotto dalla Toei Animation nel 1974, basato sulla serie TV Mazinga Z e il suo sequel Grande Mazinga, entrambe ideate dal celebre mangaka giapponese Go Nagai.
Uscito nelle sale in Giappone il 25 luglio 1974, esso fa parte di una serie di mediometraggi prodotti dalla Toei tra il 1973 ed il 1976, tutti tratti da anime basati su soggetti di Go Nagai. In particolare, Mazinga Z contro il Generale Nero fu realizzato dalla Toei per presentare in anticipo ai giovani spettatori il Grande Mazinga, successore del loro beniamino Mazinga Z, ed offre un finale parzialmente diverso della stessa serie televisiva, il cui ultimo episodio, il 92°, fu trasmesso successivamente alla distribuzione del mediometraggio.[1]
Mazinga Z contro Devilman (マジンガーZ対デビルマン, Mazinger Z tai Devilman?) è un mediometraggio cinematografico basato sulle due serie anime televisive Mazinga Z e Devilman create da Go Nagai. Uscì in Giappone il 18 luglio 1973. Temporalmente si pone tra l’episodio 33 e 34 della serie regolare di Mazinga Z.
Durante un combattimento contro i mostri meccanici del perfido Dottor Inferno (Dottor Hell), Mazinga Z risveglia accidentalmente dal suo sonno millenario nelle viscere della Terra l’arpia Silen, un essere appartenente alla primordiale stirpe dei demoni. L’evento non sfugge al Dottor Inferno, che è a conoscenza del fatto che numerosi demoni giacciono ibernati sotto i ghiacciai perenni dell’Himalaya. Egli precede quindi Silen nel recesso dove sono sepolti gli altri demoni e li risveglia dal loro letargo sottoponendoli ad un raggio condizionatore per impiegarli nella sua lotta per la conquista del mondo.
Regia di Nicholas Ray. Un film con Robert Ryan, Ward Bond, Ida Lupino. Titolo originale: On Dangerous Ground. Genere Giallo – USA, 1951, durata 82 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,91 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un poliziotto, resosi inviso ai suoi capi per i metodi brutali d’indagine da lui usati, viene trasferito in un paese di montagna. Gli capita di dare la caccia a un giovane accusato di omicidio.
Wacky Races è il titolo di due serie televisive a cartoni animati statunitensi prodotte dalla Hanna-Barbera. La prima debuttò negli Stati Uniti nel 1968, ispirata al film La grande corsa di Blake Edwards, incentrata su un campionato di corse automobilistiche con bizzarre vetture guidate da particolari personaggi.[1][2] Il successo della serie e di alcuni personaggi in particolare portò alla successiva produzione di altre serie a cartoni animati, spin-off della serie principale, come Dastardly e Muttley e le macchine volanti e Le avventure di Penelope Pitstop. La seconda serie è del 2017 ed è il reboot della serie originale.
Un gruppo di coloriti personaggi, ciascuno con una propria particolare autovettura, partecipa a una gara automobilistica a tappe itinerante per gli Stati Uniti d’America. Fra questi il cattivo Dick Dastardly, per riuscire a vincere attua una serie di stratagemmi volti a ostacolare gli altri concorrenti, ma inevitabilmente i suoi progetti gli si ritorcono contro, facendolo arrivare ultimo nonostante le elevate prestazioni della sua automobile. Gli altri piloti sono i fratelli Slag, due cavernicoli alla guida del Macigno-Mobile, Il Diabolico Coupé pilotata dai fratelli Big e Li’l Gruesome, Il professor Pat Pending alla guida della Multiuso, Red Max alla guida dello Scarafaggio Volante, Penelope Pitstop alla guida della vettura 5, il Vezzoso Coupé.
L’Armata Speciale, la vettura 6, è un carro armato guidato dal soldato Meekly agli ordini del sergente Blast, Clyde e la sua banda di gangster alla guida della vettura numero 7, la Macchina Antiproiettile, una vettura d’epoca banda degli anni venti, l’Insetto Scoppiettante, vettura è di legno mossa da una rudimentale caldaia, guidato da Luke con il nervosissimo e freddoloso orso Blubber, Peter Perfect, un damerino sempre galante con Penelope e dotato di un’incredibile forza fisica, alla guida della vettura 9 denominata Sei Cilindri o anche Turbo Terrific, l’unica vera auto da corsa che si riprende da ogni incidente con una semplice scrollata, Rufus Roughcut alla guida della Spaccatutto, vettura 10, occupata da un rude boscaiolo e dal suo castoro Sawtooth. Ogni episodio coincide con la tappa di una gara.
Dastardly e Muttley e le macchine volanti (Dastardly and Muttley in Their Flying Machines), noto anche come Lo squadrone avvoltoi, è una serie televisiva animata prodotta nel 1969 dalla Hanna-Barbera.
Dick Dastardly è a capo di una squadra di piloti che durante la prima guerra mondiale devono fermare un piccione viaggiatore, Yankee-doodle, al fine di evitare che questi consegni la posta al nemico (da qui il titolo della sigla di apertura “Stop the pigeon” – ferma il piccione – cantata dallo stesso Dick Dastardly).