Category: USA


Regia di Mark Robson. Un film con Kim HunterTom ConwayJean Brooks. Titolo originale: The Seventh Victim. Genere Giallo – USA1943durata 71 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una ragazza va a New York a cercare la sorella scomparsa. Scopre che ha ceduto il suo laboratorio cosmetico, è entrata in una setta diabolica ed è perseguitata dai suoi adepti che vogliono eliminarla. Aiutata dal cognato, da uno psicanalista e da un detective, cerca di salvarla. Più che la soluzione dell’intrigo e l’arresto dei colpevoli, contano l’atmosfera gotica e il finale congiungimento con la morte. Fotografia di Nicholas Musuraca. Produzione RKO.

 La settima vittima
(1943) on IMDb


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Regia di Kathryn Bigelow. Un film con Tim ThomersonJenny WrightLance HenriksenAdrian Pasdar. Titolo originale: Near dark. Genere Horror – USA1987durata 95 minuti. – MYmonetro 2,97 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Contagiato da un morso di una succhiatrice di sangue, giovanissimo cowboy si aggrega a una famiglia di vampiri che scorrazza in furgone in cerca di sangue giovane. Allucinante e allucinato, tetramente vampiresco, ricco di preziosismi figurativi, è il bizzarro 2° film a basso costo di una regista che farà strada. Scritto con Eric Red.

 Il buio si avvicina
(1987) on IMDb

Regia di Kathryn Bigelow. Un film Da vedere 1991 con Patrick SwayzeKeanu ReevesLori PettyGary BuseyJohn C. McGinleyJames Le GrosCast completo Titolo originale: Point Break. Genere Avventura – USA1991durata 110 minuti. – MYmonetro 3,35 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Johnny Utah, agente FBI (K. Reeves), s’infiltra in una comunità di surfisti della California meridionale che praticano anche il paracadutismo acrobatico, per identificare un quartetto di rapinatori che, nascosti da maschere di presidenti degli USA, assaltano banche a tempo di primato per pagarsi i due rischiosi giochi di acqua e di aria. 4° film di K. Bigelow, fu aborrito dalla critica benpensante sia per l’improbabilità della vicenda (scritta da W. Peter Iliff) sia per i suoi risvolti parafilosofici di lirico ribellismo anarchico e rischio totale, quelli che, impersonati specialmente in Bohdi (Swayze), capo del gruppetto, attraggono l’agente infiltrato. Il fascino del film è nel modo con cui la cinepresa genera dinamismo invece di limitarsi a registrarlo e traduce in immagini (in termini spaziali) le ossessioni della lotta con l’infinito del mare e del cielo.

Point Break (1991) on IMDb

Regia di Kathryn Bigelow. Un film Da vedere 2017 con Will PoulterHannah MurrayJack ReynorJohn BoyegaAnthony MackieCast completo Titolo originale: Detroit. Genere DrammaticoStorico, – USA2017durata 143 minuti. Uscita cinema giovedì 23 novembre 2017 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,49 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1967, in piena epoca di battaglie per i diritti civili da parte degli afroamericani (Martin Luther King sarebbe stato ucciso nel ’68 sul balcone del Lorraine Motel di Memphis), nel ghetto nero di Detroit ebbe luogo una rivolta scatenata da una retata della polizia in un bar dove si vendevano alcolici senza permesso. Il governatore del Michigan inviò la Guardia Nazionale a sedare la rivolta, e il presidente Lyndon Johnson gli fece dare man forte dall’esercito. L’episodio paradigmatico di quel tumulto fu il sequestro di un gruppetto di giovani uomini neri e di due ragazze bianche all’interno del Motel Algiers: un episodio di brutalità da parte della polizia (con il fiancheggiamento di alcuni militari) che è una ferita nella coscienza dell’America.
Negli Stati Uniti il massacro del Motel Algiers è molto noto, lo è invece molto meno nel resto del mondo. E la scelta di Kathryn Bigelow di concentrare la propria attenzione su quell’evento accaduto cinquant’anni fa è parte della generale riflessione che il cinema americano sta facendo sulla “questione afroamericana”.

Con la sua camera a mano, nervosa e inquieta come il momento storico che racconta, con quella regia muscolare concentrata sull’azione più che sull’introspezione la regista ci ficca in mezzo al clima elettrico dell’epoca, e poi ci chiude tutti in quel motel senza poterci sottrarre a ciò che sta per accadere, come non hanno potuto farlo i diretti interessati. Ciò che succederà è un’escalation di violenza, intimidazione e umiliazione dell’uomo (bianco) sull’uomo (nero) che si protrae per ben 40 dei 143 minuti di durata del film.
Il problema nasce proprio all’interno di quei 40 minuti di puro cinema, perché è lì che la storia che Bigelow racconta, che doveva essere paradigmatica della questione afroamericana, perde la sua specificità e rischia di trasformarsi in Un tranquillo weekend di paura: l’ottusa perfidia dei tre poliziotti bianchi che tengono in ostaggio il gruppetto eterogeneo di uomini neri (fra cui un veterano del Vietnam e un cantante in stile Motown) si scollega a poco a poco dalla motivazione specificatamente razziale e diventa una vetrina dell’umana aberrazione, protratta così a lungo e così cinematograficamente insistita che qualche critico oltreoceano l’ha definita “torture porn”, cioè compiacimento pornografico sulla tortura. Prima ancora che una questione morale, questa insistenza mette in gioco la compattezza narrativa di Detroit perché scollega l’azione dal contesto, e fa apparire la discriminazione contro gli afroamericani e la brutalità della polizia bianca nei confronti della comunità nera meno sistemica di quanto non fosse e ancora oggi sia – e come tale debba essere rappresentata.

Regia di Emerald Fennell. Un film Da vedere 2020 con Carey MulliganBo BurnhamLaverne CoxClancy BrownJennifer CoolidgeCast completo Titolo originale: Promising Young Woman. Genere DrammaticoThriller, – USA2020durata 108 minuti. Uscita cinema giovedì 24 giugno 2021 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,98 su 23 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La trentenne Cassie ha buttato al vento ogni speranza: da quando ha abbandonato gli studi di medicina lavora in un piccolo bar, vive coi genitori e ogni weekend gira per locali facendosi abbordare da sconosciuti. Cassie in realtà ha un piano: fingendosi ubriaca, intende dimostrare come ogni uomo che la abborda nasconda il desiderio di violentarla o possederla con la forza. Nel suo passato c’è un trauma che ha segnato il suo destino, un evento che l’incontro con Ryan, ex compagno del college, riporta a galla. Combattuta fra l’interesse per Ryan e il desiderio di chiudere i conti con il passato, Cassie darà una direzione definitiva alla sua vita.

Promising Young Woman (2020) on IMDb
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Regia di Pete DocterBob Peterson. Un film Da vedere 2009 con Edward AsnerChristopher PlummerJordan NagaiBob PetersonDelroy Lindo.Cast completo Genere Animazione – USA2009durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 15 ottobre 2009 distribuito da Walt Disney. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 3,62 su 150 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una sala cinematografica si proietta un cinegiornale su un esploratore, Charles Muntz, che è tornato dall’America del Sud con lo scheletro di un uccello che la scienza ufficiale qualifica come falso. Muntz riparte per dimostrare la sua onestà. Un bambino occhialuto, Carl, è in sala. Muntz è il suo eroe. Incontrerà una bambina, Ellie, che ha la sua stessa passione. I due cresceranno insieme e si sposeranno. Un giorno però Carl si ritrova vedovo con la sua villetta circondata da un cantiere e con il sogno che i contrattempi della vita non hanno mai permesso a lui ed Ellie di realizzare: una casa in prossimità delle cascate citate da Muntz come luogo della sua scoperta. Un giorno un Giovane Esploratore bussa alla sua porta. Sarà con lui che Carl, senza volerlo, comincerà a realizzare il sogno.

Un film di animazione (targato Disney) ha aperto per la prima volta il Festival di Cannes. Si è trattato di un segnale molto preciso se si considera che la Major americana era assente da 5 anni dalla Croisette (l’ultima volta aveva presentato Ladykillers) e proponeva un film in 3D. La tridimensionalità viene utilizzata in questo film senza le esagerazioni effettistiche che, come sempre,, accompagnano le fasi nodali della storia della settima arte a partire dall’invenzione del sonoro.
Il rischio che la sceneggiatura si mettesse al servizio della tecnologia c’era ma è stato brillantemente evitato. Semmai sussiste la possibilità che Up piaccia più agli adulti che ai bambini i quali dovranno attendere l’arrivo del solerte e tondeggiante Giovane Esploratore per avviare il necessario processo di identificazione nell’avventura. Fino ad allora ci viene narrata la tenera e delicata storia di un venditore di palloncini con la passione per l’avventura condivisa da un’amica e poi compagna per la vita.
La sequenza in cui si narra il percorso di Carl ed Ellie partendo dall’infanzia sino ad arrivare alla morte di lei è di quelle che si fanno ricordare per la divertita sensibilità con cui è costruita. Le citazioni cinematografiche non mancano (a partire dalla somiglianza del protagonista anziano con Spencer Tracy per finire con il vecchio Muntz che ricorda Vincent Price passando per echi spielberghhiani) ma non hanno la pesante insistenza che si può rinvenire in altri film di animazione. Perché questo è un film leggero. Leggero su temi ponderosi come quello dell’invecchiare da soli, dei sogni non realizzati, della memoria viva di chi ci ha lasciati, del rapporto giovani/anziani. Un film leggero come quei palloni che portano magrittianamente nei cieli un’intera casa liberandola da un mondo incapace di comprendere i sogni.

Up (2009) on IMDb
Pelle di serpente. Restaurato in HD (DVD) - DVD - Film di Sidney Lumet  Drammatico | IBS

Un film di Sidney Lumet. Con Anna Magnani, Marlon Brando, Joanne Woodward Titolo originale The Fugitive Kind. Drammatico, b/n durata 135 min. – USA 1959. MYMONETRO Pelle di serpente * * * -- valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo aver vissuto alla giornata per anni, un uomo decide di mettere radici in un piccolo paese. Qui conosce una donna più anziana di lui, maltrattata dal marito infermo, e se ne innamora, ricambiato. Quando il marito scopre la relazione, scoppia il dramma: provoca un incendio nel quale trovano la morte i due sfortunati amanti.

The Fugitive Kind (1960) on IMDb

Regia di Sam Peckinpah. Un film con Burt LancasterJohn HurtRutger HauerCraig T. NelsonDennis HopperChris SarandonCast completo Titolo originale: The Osterman Weekend. Genere Giallo – USA1983durata 102 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da un romanzo di Robert Ludlum, sceneggiato da Alan Sharp e Ian Masters: per vendicarsi di un superiore che ha autorizzato l’assassinio di sua moglie, un agente della CIA fa passare per spie al soldo del KGB sovietico tre amici di un affermato giornalista televisivo che li ospita con le mogli nella sua villa in campagna. Costruito col sistema delle scatole cinesi e reso ancor più complicato da tagli imposti dalla produzione, l’ultimo film di Peckinpah è un pamphlet contro la CIA e il suo potere incontrollabile, un apologo contro l’invadenza perversa della televisione, una parabola sull’ossessione voyeuristica della civiltà elettronica dello spettacolo in cui diventa sempre più difficile distinguere chi guarda da chi è guardato, la realtà dalla sua riproduzione, la verità dalla menzogna. Come macchina spionistica ha qualche ingorgo, ma anche pagine di forza lampeggiante e una parte finale in crescendo, da incubo allucinato.

 Osterman Weekend
(1983) on IMDb
Locandina L'amore sospetto - La moustache

Un film di Emmanuel Carrère. Con Vincent LindonEmmanuelle DevosMathieu AmalricHippolyte Girardot.  Titolo originale La MoustacheDrammaticodurata 86 min. – Francia 2005uscita venerdì 23 giugno 2006MYMONETRO L’amore sospetto – La moustache * * * - - valutazione media: 3,05 su 35 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Marc un giorno decide di tagliarsi i baffi. Niente di eccezionale se non fosse per il fatto che li porta sin da quando era ragazzo. Si aspetta quindi che sua moglie Agnes commenti (positivamente o negativamente) il fatto. Invece nulla. Neppure le altre persone del suo entourage sembrano accorgersi del cambiamento. Nel momento in cui si decide a chiedere un parere gli viene detto che la domanda è assurda: lui non ha mai portato i baffi quindi… Inizia così una spirale di presunta follia che coinvolge in modo particolare la coppia. Agnes vuole farlo visitare da uno psichiatra. Lui si convince sempre più o che sia lei a non essere più in sé o che si tratti di un complotto ordito ai suoi danni. Un viaggio ad Hong Kong dovrebbe aiutarlo a fare chiarezza.
C’è un certo tipo di cinema francese che va consigliato a una ristretta fascia di pubblico. È un cinema che si avvale di attori davvero bravi e capaci di sostenere situazioni che, con altri al loro posto, sfiorerebbero il ridicolo. In questo caso Vincent Lindon ed Emmanuelle Devos appartengono a quel tipo di interpreti. È un cinema che però si avvita in un intellettualismo raffinato che finisce col creare quesiti tra lo psichico e il metafisico senza l’intenzione di risolverli. È un cinema che ha assolutamente bisogno della lingua con cui è stato concepito, cioè il francese. Da noi invece si doppia e l’effetto in gran parte si vanifica. Se poi si aggiunge che il film, dopo un primo tempo che riesce a costruire un buon livello di tensione, si perde in una peregrinazione hongkonghese che sembra essere messa lì solo per allungarne la durata e farlo passare dal medio al lungometraggio, allora la situazione si complica. Se poi ci aggiungete un titolo italiano assolutamente deviante rispetto all’originale (che è anche il titolo del libro che il regista aveva scritto una ventina di anni fa) il gioco è fatto. Portando a una valutazione che dovrebbe essere doppia: 3 stelle per l’interpretazione, 2 stelle per il risultato complessivo. Per rispetto nei confronti degli interpreti che debbono ‘reggere’ la storia opteremo per le 3.

The Moustache (2005) on IMDb
Y tu mamá también - Anche Tua Madre (2001) scheda film - Stardust

Un film di Alfonso Cuaròn. Con Diego Luna, Gael García Bernal, Maribel Verdú, Diana Bracho. Titolo originale Y tu mamá también. Commedia drammatica, durata 105 min. – USA, Messico 2001. MYMONETRO Y tu mama tambien * * 1/2 - - valutazione media: 2,53 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Julio e Tenoch sono due amici diciassettenni che hanno una gran voglia di crescere. Nel corso di una festa conoscono una ventottenne spagnola, Louisa, che corteggiano in coppia.Costei è un misto di vitalità e di tristezza, ma è capace di accettare la proposta di un viaggio in tre verso una spiaggia denominata Boca del Cielo che i due in realtà non sanno dove si trovi. Il viaggio permetterà di verificare come l’erotismo e la gioventù non escludano il dolore. Si tratta di un film che ha un inizio abbastanza greve ma sa poi trovare una sua capacità di lettura dei sentimenti.

 Y tu mamá también - Anche tua madre
(2001) on IMDb

Regia di Otto Preminger. Un film con Peter O’TooleRaf ValloneCliff GormanRichard AttenboroughClaude DauphinCast completo Titolo originale: Rosebud. Genere Drammatico – USA1974durata 126 minuti. – MYmonetro 2,34 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un commando di “Settembre nero” rapisce cinque ragazze ricchissime mentre stanno per prendere il largo a bordo del Rosebud e chiede, in cambio della loro vita, giustizia per i palestinesi. Un agente inglese interviene.

Rosebud (1975) on IMDb

Al momento non ho trovato versione in italiano

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Locandina Killer Joe

Un film di William Friedkin. Con Matthew McConaugheyEmile HirschThomas Haden ChurchGina GershonJuno Temple.  Titolo originale Killer JoeThrillerdurata 103 min. – USA 2011. – Bolero Film uscita giovedì 11 ottobre 2012– VM 14 – MYMONETRO Killer Joe * * * - - valutazione media: 3,28 su 53 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Killer Joe è il poliziotto con l’hobby dell’omicidio a pagamento, assoldato da una famiglia di redneck del Texas per uccidere l’ex moglie ed ex-mamma, da tempo scappata con un altro uomo. Hanno scoperto che la sua morte frutterà 50.000 dollari di assicurazione, soldi con i quali verrà pagato il killer e la famiglia si tirerà fuori da diversi guai. Ma non è mai così semplice uccidere ed incassare e Joe non è il tipo che ammette ritardi o intoppi nel suo lavoro.
Dopo aver firmato almeno una pietra miliare per ogni decennio di attività, William Friedkin arriva alle porte del secondo decennio del nuovo millennio con un film in pieno stile pulp, che lui (e non solo) sembra considerare l’aggiornamento del noir (la doppia indennità della trama fa subito pensare a La fiamma del peccato).Prendendo le mosse dall’omonima opera teatrale di Tracy Letts (riscritta per lo schermo da lui stesso), Killer Joe si assesta dalle parti dello stile tarantiniano, per quanto riguarda l’appeal, l’umorismo e la spiazzante stravaganza dei personaggi, e a quello dei fratelli Coen sul versante dei risvolti di trama e di una più generale visione nichilista del mondo.
Sotto una superficie aliena però batte forte il cuore del regista di Vivere e morire a Los Angeles, che calza i panni di un genere nuovo (per lui) non come un travestimento ma come un buon abito. Lo si vede nel rigore dello stile (estraneo ai registi precedentemente citati), nella sapida asciuttezza dei momenti più determinanti, nella ferma chiarezza d’intenti di un film che corre come un treno verso i suoi cinque minuti finali e soprattutto nel modo in cui, ancora una volta, Friedkin lavora con i suoi attori.
Matthew McCounaghey in un ruolo tra il comico e il terrificante, bello, rassicurante e pronto a diventare disturbante in un attimo, è il capolavoro del regista. Con l’abilità che gli è riconosciuta nel caratterizzare scene e personaggi attraverso i movimenti e l’uso di tutto il loro corpo, spesso con inquadrature a figura intera, spesso con lunghi piani sequenza, Friedkin riesce a trasformare uno degli attori finora meno malleabili. La sorpresa dei protagonisti nel trovarsi preda di quello che doveva essere un loro dipendente è la stessa che lo spettatore prova nel vedere il lento mutamento di un attore che ha la commedia romantica marchiata sui pettorali.
Da quel corpo pulito da bravo ragazzo Friedkin parte e attorno a lui fa ruotare Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Juno Temple e Gina Gershon, i quali, di volta in volta, sembrano guadagnarsi il ruolo da protagonisti. Eppure alla fine sarà McCounaghey a incarnare il senso ultimo di un viaggio nell’America violenta e spietata, una piccola parte di un mondo dominato dal caos.

Killer Joe (2011) on IMDb

Regia di Denis Villeneuve. Un film Da vedere 2017 con Ryan GoslingHarrison FordAna de ArmasSylvia HoeksRobin WrightDave Bautista.Cast completo Titolo originale: Blade Runner 2049. Genere Fantascienza – USA2017durata 152 minuti. Uscita cinema giovedì 5 ottobre 2017distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,27 su 135 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’agente K è un blade runner della polizia di Los Angeles, nell’anno 2049. Sono passati trent’anni da quando Deckart faceva il suo lavoro. I replicanti della Tyrell sono stati messi fuori legge, ma poi è arrivato Niander Wallace e ha convinto il mondo con nuovi “lavori in pelle”: perfetti, senza limiti di longevità e soprattutto obbedienti. K è sulle tracce di un vecchio Nexus quando scopre qualcosa che potrebbe cambiare tutte le conoscenze finora acquisite sui replicanti, e dunque cambiare il mondo. Per esserne certo, però, dovrà andare fino in fondo. Come in ogni noir che si rispetti dovrà, ad un certo punto, consegnare pistola e distintivo e fare i conti da solo con il proprio passato.Ed è certamente sul piano visivo, e delle scelte operate in questo senso, che il film di Villeneuve trova la propria originalità costitutiva: quella di un ibrido tra blockbuster e film personale, specie nella gestione del tempo, che il canadese sottrae alle logiche di mercato e fa proprio nel bene e nel male, lungaggini comprese.
Il disordine e la spazzatura della L.A. Del 2019 sono un ricordo lontano: ora tutto è ordine, K stesso, come gli ricorda il suo capo, è pagato per mantenere l’ordine. Ma non è facile assolvere questo compito quando i ricordi d’infanzia si mescolano agli interrogativi metafisici, proprio come in “Fuoco pallido”, il romanzo di Nabokov che torna a più riprese. Non è facile quando, come nell’archetipo di ogni detection contemporanea, la tragedia di Edipo, cacciatore e cacciato sono la stessa persona. Dice tante cose, il film di Villeneuve, forse troppe, d’altronde fa parte di un processo di espansione, di creazione di un universo Blade Runner. E di certo non le dice sempre nel migliore dei modi: non ha l’asciuttezza dell’originale, stordisce di spiegazioni, arriva persino in ritardo sulle intuizioni dello spettatore, ma la forza interna del racconto, la materia di cui è fatto, è così potente che trascina oltre, come una corrente.

Blade Runner 2049 (2017) on IMDb
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A-Team (The A-Team) è una serie televisiva statunitense trasmessa in prima visione assoluta dal 1983 al 1987 sul canale televisivo NBC.
Creata da Frank Lupo e Stephen J. Cannell, segue il filone del “militarismo buono”, in cui l’uso di armi ingegnose e letali non comporta mai la morte o il ferimento grave dei nemici, secondo un’impostazione tipica dell’intrattenimento popolare negli anni 1980[2]. Il titolo A-Team si riferisce indirettamente agli “A-Teams”, termine con cui si intendono gli ODA, Operational Detachments Alpha (Distaccamenti Operativi Alfa).
Un commando di ex-combattenti della guerra del Vietnam chiamato A-Team (Squadra A), un tempo appartenenti al 5th Special Forces Group dell’esercito degli Stati Uniti, viene accusato ingiustamente di aver rapinato la banca di Hanoi. Evasi in maniera rocambolesca, vivono in fuga, ricercati e braccati dalle autorità militari per un reato che non hanno mai commesso. I componenti della squadra sopravvivono prestando servizio come mercenari e venendo, nella quasi totalità degli episodi, assoldati da persone o da gruppi di persone oppresse da situazioni d’ingiustizia o di pericolo.
Grazie alle qualità militari e umane dell’A-Team, ogni episodio si risolve in maniera definitiva a favore dei più deboli. Pur essendo considerati mercenari dagli altri personaggi della serie, i membri dell’A-Team sono schierati sempre dalla parte del bene. Famoso è il loro furgone GMC Vandura nero e grigio con 2 strisce rosse laterali, che si uniscono sullo spoiler superiore, usato come mezzo principale di trasporto e di azione dell’A-Team.

The A-Team (1983) on IMDb

Un film di Gordon Hessler. Con Vincent Price, Christopher Lee, Rupert Davies, Peter Arne Titolo originale The Oblong Box. Horror, durata 91 min. – USA 1968. MYMONETRO La rossa maschera del terrore * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vittima di un maleficio, Edwards Markham assume mostruose sembianze ed il fratello è costretto a segregarlo. Ritenuto morto e già sepolto, è salvato per puro caso da un medico. Edward si vendica uccidendo molte persone in modo crudele; perirà alla fine per mano del fratello, al quale comunque riuscirà, con un morso, a trasmettere i propri poteri malefici.

The Oblong Box (1969) on IMDb
Passaggio a Nord-Ovest, cast e trama film - Super Guida TV

Un film di King Vidor. Con Robert Young, Walter Brennan, Nat Pendleton, Ruth Hussey, Spencer Tracy. Titolo originale Northwest Passage – Book I, Rogers’ Rangers. Avventura, durata 125′ min. – USA 1940. MYMONETRO Passaggio a Nord-Ovest * * * * - valutazione media: 4,42 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo Roger’s Rangers di Kenneth Roberts _ di cui fu filmata soltanto la 1ª parte _ su sceneggiatura di Lawrence Stallings e Talbot Jannings. Da Portsmouth (Virginia), alla fine del ‘700, il maggiore Robert Rogers organizza un corpo di volontari, i Rangers, per una spedizione verso il Nord. Ha due scopi: trovare e distruggere un villaggio di Irochesi, alleati dei Francesi; cercare un passaggio, attraverso la baia di Baffin, tra l’attuale Canada e la Groenlandia. Girato nell’Idaho e nell’Oregon. Fotografia: Sidney Wagner, William V. Skall e 1° film a colori per K. Vidor e S. Tracy. Il paesaggio _ in uno squillante Technicolor _ ha una funzione importante in questo film d’avventure dove si racconta con rara forza la mistica del militarismo e della violenta conquista coloniale: i pellerossa sono presentati come selvaggi da domare o distruggere alla pari degli elementi naturali da superare nella lunga marcia. Il Rogers di Tracy è visto come un leader col carisma, “l’uomo forte”, ma è tutt’altro che esaltato. Prevale il tono epico, specialmente in 2 sequenze: il trasporto delle imbarcazioni attraverso la montagna (ripresa in altri modi da R.S. Sarafian nel 1971 e da W. Herzog nel 1982) e il passaggio del fiume attraverso una catena umana

Northwest Passage (1940) on IMDb
Locandina Prova a incastrarmi

Un film di Sidney Lumet. Con Vin DieselPeter DinklageLinus RoacheRon SilverAnnabella Sciorra. continua» Titolo originale Find Me GuiltyDrammaticoRatings: Kids+16, durata 125 min. – USA, Germania 2006uscita venerdì 17 marzo 2006. MYMONETRO Prova a incastrarmi  valutazione media: 3,07 su 30 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il più lungo processo per crimini della storia degli Stati Uniti giunge sullo schermo ad opera di un grande Vecchio del cinema americano: Sidney Lumet. Dopo anni di indagini la polizia riuscì a incriminare 20 membri della famiglia Lucchese con 76 capi d’imputazione. Il processo durò 21 mesi (1987-88) in un’aula in cui erano presenti 20 imputati con 19 difensori. Perché questa disparità? Perché il mafioso Jackie Dee DiNorscio (già condannato a 30 anni) non solo rifiutò di collaborare con la Giustizia ma decise di difendersi da solo. La sua incultura mista a uno spirito caustico e a una assoluta identificazione con la lealtà dovuta alla famiglia trasformò questo dibattimento in un evento. Il regista di film che rimangono nella storia del cinema giudiziario e poliziesco, con la libertà che è propria dell’età inoltrata si interessa a questo caso e ne trae una tragicommedia che ribalta i ruoli. Sin dall’inizio si fa il tifo per i cattivi (grazie anche a un Vin Diesel strepitoso nella versione originale) e che questo accada in un “Lumet’s movie” potrà forse indispettire qualcuno. Altri potranno invece (più proficuamente) chiedersi il perché. I tempi cambiano. Al cinema e nella realtà.

Find Me Guilty (2006) on IMDb

Regia di Sam Peckinpah. Un film Da vedere 1972 con Robert PrestonIda LupinoSteve McQueenBen Johnson. Titolo originale: Junior Bonner. Genere western – USA1972durata 103 minuti. – MYmonetro 3,13 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Junior Bonner si guadagna la vita come faceva il vecchio e gagliardo padre, ex campione di rodeo. Il fratello, invece, vuole coinvolgerlo nei suoi affari e nella vita “borghese”. Dopo l’orgia di violenza di Cane di paglia , Peckinpah torna alle sue origini di regista profondamente americano, tradizionalista e rurale. Bravo e credibile McQueen. Qualche momento di lirica malinconia in questa quieta storia su coloro che “devono tener fermi i cavalli”.

 L'ultimo buscadero
(1972) on IMDb

Mrs. Columbo, successivamente Kate ColumboKate The Detective ed infine Kate Loves A Mystery, è stata una serie televisivastatunitense creata da William Link e Richard Levinson per la NBC, trasmessa nel 1979, per la durata di due stagioni[1]. La serie è stata fortemente voluta dall’allora presidente del network Fred Silverman[2]. Entrambe le stagioni della serie sono inedite in Italia.

La serie segue le vicende di Kate Columbo, moglie del famoso tenente Colombo, una reporter che si diletta nella risoluzione dei crimini mentre cerca di crescere la sua piccola figlia.

Mrs. Columbo (1979) on IMDb

Questa serie è inedita in Italia. Non ho trovato sottotitoli, neanche in inglese.

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Regia di Marvin J. ChomskyJohn ErmanDavid GreeneGilbert Moses. Una serie con Olivia ColeLeVar BurtonBen VereenLouis Gossett Jr.Vic MorrowJi-Tu CumbukaCast completo Titolo originale: Roots. Genere Drammatico – USA1977, Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione.

La serie racconta la storia di una famiglia di schiavi negli Stati Uniti a partire dal 1750, nascita in Gambia nel villaggio mandinka di Juffure del capostipite Kunta Kinte, il quale giunto all’età di quindici anni, viene portato con altri coetanei in un luogo per l’iniziazione e la circoncisione, secondo i precetti dell’Islam. Tornato a casa sua nonna Nyo Boto gli comanda di andare nella giungla per procurarsi un tronco di legno per fabbricare un tamburo, ma viene catturato dagli slatì, membri di altre tribù ingaggiati dai taubob, gli europei, per catturare schiavi.

 Radici
(1977) on IMDb