Category: USA


Locandina Hwayi

Un film di Joon-hwan Cho. Con Yun-seok Kim, Jin-woong Cho, Sung-kyun Kim, Jin-goo Yeo Thriller.

Una gang di 5 membri, guidata da Seok-Tae, rapisce un bambino di nome Hwa-Yi e i suoi membri crescono il bambino come loro figlio. Il bambino è ora di 17 anni e si è trasformato in un killer letale. Con la partecipazione all’attività criminale del padre, Hwa-Yi viene a conoscenza del proprio passato. Hwa-Yi mette mano alle proprie armi per scoprire chi è veramente.

 Hwayi: Gwimuleul samkin ai
(2013) on IMDb




Regia di Michael Keaton. Un film con Michael KeatonJames MarsdenSuzy NakamuraJoanna KuligRay McKinnonCast completo Titolo originale: Knox Goes Away. Genere Thriller, – USA2023durata 114 minuti. Uscita cinema giovedì 4 luglio 2024 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,80 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

John Knox è un killer a contratto con due dottorati di ricerca (letteratura inglese e Storia degli Stati Uniti) a cui è stata diagnosticata una forma di demenza chiamata ‘malattia di Creutzfeldt-Jakob che non si può curare e che gli sta facendo perdere rapidamente la memoria. Prende accordi per incassare gli ultimi soldi prima di ritirarsi dall’attività e decide di portare a termine un ultimo lavoro con il suo partner Thomas Muncie. Ma qualcosa va storto.

Knox Goes Away (2023) on IMDb

Regia di Melina Matsoukas. Un film con Daniel KaluuyaJodie Turner-SmithBokeem WoodbineChloë SevignyFleaCast completo Genere Drammatico, – USA2019durata 132 minuti. Uscita cinema giovedì 5 marzo 2020 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,92 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Modesto cassiere di un supermercato lui, ‘eccellente’ avvocato lei, Ernest e Angela cenano insieme quasi per caso. Lui vorrebbe rivederla, lei no. Ma il destino decide altrimenti. Fermati dalla polizia lungo una strada deserta di Cleveland, un controllo di routine degenera.

Queen & Slim (2019) on IMDb


Regia di George Ovashvili. Un film Da vedere 2014 con Ilyas SalmanMariam ButurishviliTamer Levent. Titolo originale: Simindis kundzuli. Genere Drammatico, – Repubblica cecaSpagnaGeorgiaIslandaCorea del sudGran BretagnaTurchiaIsraeleUSA2014durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 20 agosto 2015 distribuito da Cineama. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,44 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il fiume Inguri segna il confine naturale tra la Georgia e la Repubblica di Abkhazia. I secessionisti hanno reclamato questa porzione del paese, cacciando brutalmente i georgiani che la abitavano. Proprio lungo questa tormentata frontiera, in primavera, lo scioglimento del ghiaccio dà vita a piccole isole itineranti, che si fanno e si disfano a seconda delle stagioni e dei capricci della natura. Un vecchio contadino e sua nipote adolescente si installano in questa terra di nessuno, costruendo una precaria baracca di legno, per coltivarvi il necessario per sopravvivere al rigido inverno. Quando sull’isola compare un ribelle ferito, il già fragile equilibrio di questa insolita coppia si spezza pericolosamente.
Quello diretto dal georgiano George Ovashvili è un film che indaga tra le pieghe dei conflitti. In primo luogo, il difficile rapporto tra uomo e natura, cristallizzato nel tentativo ancestrale di dominare, a mani nude, un ambiente riottoso, pronto a sottrarre con violenza ciò che un attimo prima aveva dato. In seconda battuta, c’è la lotta fratricida tra due popoli, che si manifesta nella presenza dei soldati georgiani che pattugliano il confine con le loro barchette, alla ricerca dei ribelli. Sopraggiungono molesti, così come il rumore degli spari nella notte, a turbare la quiete della vita del contadino, scandita solo dai ritmi di un lavoro paziente, in balia della natura. Il terzo contrasto, non meno importante, è quello tra la prudente saggezza dell’uomo anziano e l’incosciente desiderio di emozioni della nipote sulla soglia dell’adolescenza. La routine lenta e faticosa che li unisce, al contempo li divide, determinando il sentore strisciante di una deflagrazione che non si consuma mai veramente. Almeno non a parole, in un’opera dove gli sguardi, le inquadrature – carrellate o movimenti di macchina a mano – e la fotografia in 35 mm – contano molto più dei dialoghi, ridotti all’osso per l’intera durata del film.
Un film da festival, in cui la sceneggiatura è scarna, al pari delle battute, e il ritmo è dilatato. Un film dove l’immagine ha la meglio sulla parola, esibendoci, in tutto il suo crudele splendore, una natura tanto generosa quanto capricciosa. Il regista ce la mostra con estremo realismo, ai limiti del documentario. I due attori protagonisti contribuiscono a rafforzare questa poetica del reale, agendo davanti alla macchina da presa con grande naturalezza, parlando solo con gli occhi: solcato, lui, dalla fatica dell’età e dalle intemperie della vita – ma nonostante tutto determinato e teneramente preoccupato per la nipote – e animata, lei, da un bisogno di vita che la spaventa e la incoraggia al contempo. In questo deserto di comunicazione, non è tanto la parola a mancare, quanto le risposte alle domande che questa storia incompiuta di uomini suscita. Curiosità e desiderio di emozioni più forti che il regista non soddisfa, interessato più ai capricci della natura che a quelli degli uomini.

Corn Island (2014) on IMDb

Regia di Leon Gast. Un film Da vedere 1996 con James BrownSpike LeeMuhammad AlìGeorge ForemanMiriam MakebaNorman Mailer. Titolo originale: When We Were Kings. Genere Documentario, – USA1996durata 88 minuti. distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Ricostruzione dell’incontro di boxe, valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi, tra i pugili neri Mohammed Alì, già Cassius Clay, e George Foreman a Kinshasa (Zaire) il 30 ottobre 1974. Al materiale filmato da Gast nel 1974 a Kinshasa s’aggiungono le interviste allo scrittore Norman Mailer, ai giornalisti Georges Plimpton e Thomas Hauser e al regista Spike Lee che vent’anni dopo commentano l’avvenimento. Più che sul Mohammed Alì della realtà, è un film sul mito, sulla leggenda, sul significato simbolico, sociale e politico di Alì e della sua vittoria sul nero Foreman che paradossalmente nel 1974 incarnò l’odiato zio Sam, quell’America dei padroni bianchi che avevano ridotto i neri a loro immagine e somiglianza. All’origine della sua energia coinvolgente c’è il montaggio (firmato da 4 persone tra cui lo stesso Gast e dal regista Taylor Hackford), a sua volta basato sulla musica e sul canto di B.B. King, James Brown, Spinners, Jazz Crusaders, Miriam Makeba. Premio Oscar per il documentario di lungometraggio.

When We Were Kings (1996) on IMDb

Regia di Babak Jalali. Un film Da vedere 2023 con Anaita Wali ZadaGregg TurkingtonJeremy Allen WhiteHilda SchmellingCast completo Genere Drammatico, – USA2023durata 91 minuti. Uscita cinema giovedì 27 giugno 2024 distribuito da Wanted. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Costretta a lasciare il nativo Afghanistan dopo il ritorno al potere dei Talebani, Donya, che lavorava come interprete per l’esercito americano, si ritrova in California con un impiego presso un’azienda che produce biscotti della fortuna per i ristoranti cinesi della zona. La ragazza cerca di costruirsi una vita lontana da casa, arrivando a ottenere l’incarico di scrivere i bigliettini all’interno dei biscotti e potendo contare su alcuni connazionali e uno sparuto gruppo di amici del luogo. Eppure c’è qualcosa che la tiene sveglia la notte, e la spinge a cercare aiuto nella terapia.

Fremont (2023) on IMDb

Poster Colazione da Tiffany

Un film di Blake Edwards. Con Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal, Buddy Ebsen, Martin Balsam. Titolo originale Breakfast at Tiffany’s. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 115 min. – USA 1961. MYMONETRO Colazione da Tiffany * * * * 1/2 valutazione media: 4,54 su 119 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Holly è una provinciale – ma molto sofisticata – che vive a New York. Ha frequentazioni di gente di ogni tipo: artisti, ricchi, malviventi. Paul è un giovane scrittore protetto… da un’amante più anziana di lui. Holly e Paul abitano nello stesso palazzo. Si conoscono, diventano amici. La ragazza, che mira a sposare un miliardario, passa da una festa all’altra, rincorre il tempo, è fragile, passa da depressioni profonde a esaltazioni sfrenate. Ma non manca mai, la mattina, rientrando da una festa, di far colazione davanti alle vetrine di Tiffany, la leggendaria gioielleria.
Emergono, dal passato di Holly, scheletri e fantasmi, ma sono solo frutto della sua ingenuità. E comunque, sposare un ricchissimo messicano cancellerà tutto. Ma il magnate si tira indietro. A Holly rimane Paul, che l’ama davvero, e forse anche lei contraccambia.

Breakfast at Tiffany's (1961) on IMDb

Alejandro González Iñárritu (Città del Messico15 agosto 1963) è un registasceneggiatore e produttore cinematografico messicano, vincitore di cinque Premi Oscar, quattro Golden Globe, tre BAFTA e due David di Donatello. I suoi film da regista comprendono Amores perros21 grammiBabelBiutifulBirdman e Revenant.
González Iñárritu è stato il primo regista messicano a ricevere una nomination come miglior regista agli Oscar e dalla Directors Guild of America, il secondo a vincerlo dopo Alfonso Cuarón e il primo a vincerne due consecutivamente. È anche il primo e unico regista messicano ad aver vinto il premio per la miglior regia al Festival di Cannes. Nel 2015 vince tre Premi Oscar come miglior filmmiglior regista e migliore sceneggiatura originale per Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza). Nel 2016 il suo Revenant – Redivivo vince tre Golden Globe, due dei quali (miglior film drammatico e miglior regia) vanno a lui, venendo anche candidato ai Premi Oscar 2016 per ben 12 statuette, vincendone tre (a lui va quella per miglior regista). Assieme a John Ford e Joseph L. Mankiewicz, detiene il record di due Oscar per la regia per due anni consecutivi. Nel 2017 vince un Oscar onorario per aver diretto in realtà virtuale il cortometraggio Carne y Arena.

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The Young Pope (TV Mini Series 2016) - IMDb

The Young Pope è una serie televisiva italofrancospagnola di genere drammatico ideata e diretta da Paolo Sorrentino, che ha esordito il 21 ottobre 2016 sul canale satellitare Sky Atlantic.Lenny Belardo è un cardinale giovane, mite e dallo scarso peso politico. Abbandonato in orfanotrofio in tenera età, Lenny è continuamente tormentato da tale abbandono e ha sviluppato un rapporto molto turbolento con la fede e con Dio. Inaspettatamente, Lenny viene eletto pontefice dal collegio cardinalizio, che crede forse di aver trovato una pedina da poter manovrare a piacimento. Tuttavia Lenny, salito al soglio pontificio con il nome pontificale di Pio XIII, si dimostrerà un papa controverso e per nulla incline a farsi comandare, machiavellico e manipolatore.

 The Young Pope
(2016) on IMDb

Locandina italiana 21 grammi

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Sean Penn, Benicio Del Toro, Naomi Watts, Clea Duvall, Danny Huston. Titolo originale 21 Grams. Drammatico, durata 125 min. – USA 2003. MYMONETRO 21 grammi * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su 60 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Middle America. Un ex malavitoso Jack Jordan (Benicio Del Toro) torna a casa in macchina per la festa del suo compleanno. Troppo veloce in una curva investe e uccide un padre con le sue 2 bambine. Nonostante la sua sofferenza, Cristina (Naomi Watts) concede il dono del cuore di suo marito. Il felice beneficiario di questo dono, Paul (il bravissimo Sean Penn) rinasce una seconda volta e si allontana da sua moglie (Charlotte Gainsbourg) per andare alla ricerca della donna che il suo nuovo cuore aveva amato fino all’incidente.
Ecco presentato in lineare la trama di un film denso che ruota, come fa il montaggio, intorno alle vicende devastanti dei 3 protagonisti che provano a ritrovare il senso della loro vita. Scavando profondamente nel dramma, il film tratta di molti (troppi) argomenti: fanatismo religioso, inseminazione artificiale, dono di organi, aborto, vendetta, ingiustizia della sorte, moralità, paura della morte e peso della propria vita: 21 grammi (dicono che sia il peso che perdiamo al momento della morte!) nella bilancia con il peso della vita dei propri cari. Interpretato magistralmente dai 3 protagonisti, questo film ricco di emozioni drammatiche sconcerta di sicuro ma non lascia indifferenti. Resta però una domanda: 21 grammi è (s)montato senza logica temporale per metterci nella stessa confusione mentale dei 3 personaggi principali (come nel film Memento) o per dare un tocco originale ad un film con dei temi che non lo sono più?

21 Grams (2003) on IMDb

Poster Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del KazakistanUn film di Larry Charles. Con Sacha Baron Cohen, Pamela Anderson, Ken Davitian Titolo originale Borat: Cultural Learnings of America For Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan. Commedia, durata 84 min. – USA 2006. – 20th Century Fox uscita venerdì 2 marzo 2007. – VM 14 – MYMONETRO Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan * * - - - valutazione media: 2,33 su 231 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Irriverente, sovversivo, oltraggioso. Borat Sagdiyev è un reporter kazako in viaggio negli Stati Uniti d’America per girare un documentario che riprenda le usanze e i costumi del nuovo mondo, per poi riportare la preziosa e fedele testimonianza al suo paese. Misogino, antisemita e razzista, semina il panico e lascia il segno a ogni suo passaggio, scardinando di volta in volta le certezze e le ipocrisie di una cultura carica di pregiudizi e oscenità. Dal creatore di Ali G., Sacha Baron Cohen, un film che promette di far ridere a crepapelle dall’inizio alla fine della pellicola. Su un carrettino di gelati, insieme al suo goffo collega, Borat viaggia in lungo e in largo negli States alla ricerca di qualcuno che gli indichi le buone maniere, lo stare in società, ma soprattutto la strada per raggiungere il suo obiettivo unico e solo: incontrare l’eroina del suo telefilm preferito.

Borat (2006) on IMDb
Risultati immagini per Il Giuoco Gioco del Pigiama

Un film di Stanley Donen, George Abbott. Con Doris Day, John Raitt, Carol Haney Titolo originale The Pajama Game. Commedia musicale, durata 101 min. – USA 1957. MYMONETRO Il giuoco del pigiama * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una fabbrica di pigiami un’operaia canta e balla così bene da far perdere la testa al direttore. Contrastano questo sentimento rivendicazioni salariali e lotte interne tra i lavoratori e direzione, ma alla fine i buoni sentimenti hanno la meglio, come in ogni favola che si rispetti.

The Pajama Game (1957) on IMDb

Regia di John Patrick Shanley. Un film Da vedere 2008 con Meryl StreepPhilip Seymour HoffmanAmy AdamsViola DavisLloyd Clay BrownCast completo Titolo originale: Doubt. Genere Drammatico, – USA2008durata 104 minuti. Uscita cinema venerdì 30 gennaio 2009 distribuito da Walt Disney. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,19 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1964. Bronx. Il collegio della parrocchia di St. Nicholas ha al suo centro due forti personalità. Padre Flynn, il parroco, è un innovatore che cerca di sostenere gli allievi più in difficoltà e, in particolare, l’unico studente di colore della scuola, Donald Miller. Il ragazzo è stato iscritto dalla madre, contro il volere del marito violento, per sottrarlo ai pericoli della scuola pubblica. L’altro, rigido, pilastro della comunità è Sorella Aloysius Beauvier, la superiora dell’ordine le cui consorelle insegnano nell’istituto. Sorella Aloysius è una strenua conservatrice dell’ordine e del rigore e spaventa a morte tutti gli allievi. Un giorno però, in seguito ad alcune osservazioni sul comportamento di Donald riferitele dalla più giovane e candida delle suore Sorella James, comincia a nutrire il dubbio che le attenzioni di Padre Flynn per il ragazzo non siano solo altruistiche.
Un’avvertenza: chi non ama il buon vecchio cinema di una volta quello, per capirsi, con bravi attori, sceneggiature di ferro e modi di ripresa convenzionali, è pregato di astenersi. Chi poi dà già per scontato che un film con preti e suore non possa trattare altro che argomenti o stucchevoli o fuori tempo massimo farà bene a fare altrettanto. Oppure decida di assumersi il rischio della visione. Potrebbe cambiare opinione.
Perché Il dubbio, pur denunciando la sua origine teatrale, si salva dalle sabbie mobili della trasposizione (considerando che il regista è l’autore della piece) grazie alle prestazioni dei tre protagonisti e a una sceneggiatura che esula (e così facendo se ne avvantaggia) dai richiami all’attualità. Perché la piaga della pedofilia nelle istituzioni religiose non è sicuramente (e purtroppo) circoscritta agli Stati Uniti ma è lì che è esplosa con maggiore virulenza al punto di spingere la Chiesa a fare pubblica ammenda.
Shanley si dimostra però interessato a tematiche diverse e più complesse. Il film non si risolve quindi in una detection sulla colpevolezza o meno di Padre Flynn o sulla forza dei pregiudizi di Sorella Aloysius. Il contrasto e la difficoltà di discernimento stanno soprattutto altrove.
Non a caso la vicenda ha inizio l’anno successivo all’uccisione di John Fitzgerald Kennedy. Il trauma nella società è stato forte ma nel mondo qualcosa sta mutando per sempre. Lo testimonia la foto del ‘papa morto’ (Pio XII) che ormai viene usata per vedere il riflesso della classe quando l’insegnante è voltata verso la lavagna ma che la superiora non ha sostituito con quella del papa del Concilio. Il film non si limita ad affrontare il tema del rinnovamento della Chiesa negli Anni Sessanta ma va oltre affrontando il nodo della complessità della lettura della realtà. È sufficiente essere progressisti per liberarsi d’ufficio da qualsiasi possibilità di errore? Al contrario: chi è favorevole alla conservazione ha il diritto di leggere in chiave solo negativa i comportamenti che non si confanno alla norma e si ispirano invece a un’umanità più vicina agli ultimi?
Sono solo alcuni dei quesiti che il film pone lasciando poi allo spettatore il compito di dare una risposta sulla base delle proprie convinzioni o (perché no?) dei propri dubbi.

Doubt (2008) on IMDb
The Bad Seed (1956) - IMDb

Un film di Mervyn LeRoy. Con Nancy Kelly, Henry Jones, Eileen Heckart, Patricia McCormack Titolo originale The Bad Seed. Drammatico, b/n durata 129 min. – USA 1956. MYMONETRO Il giglio nero * * * - - valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una bambina buona e simpatica nasconde sotto le angeliche apparenze gli istinti di una feroce assassina (la nonna era una maniaca omicida). La piccola uccide un compagno di scuola per rubargli la medaglia e brucia vivo un uomo di fatica che la sospetta del delitto. La madre, sconvolta, medita di eliminarla perché non ammazzi più.

The Bad Seed (1956) on IMDb

Un film di Max Ophüls. Con Joan Fontaine, Louis Jourdan, Mady Christians, Marcel Journet, Art Smith Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 90′ min. – USA 1948. MYMONETRO Lettera da una sconosciuta * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel consacrarsi a una passione che non sarà mai ricambiata, una romantica viennese trasforma la sua infatuazione per un pianista in un’ossessione amorosa che la consuma fino alla morte. Da un racconto di Stefan Zweig uno dei più squisiti “film di donna” della storia del cinema, immerso in un clima magico e, insieme, ossessivo. In mano d’altri poteva uscirne una storia sentimentale strappalacrime. Ophüls ne fa un capolavoro romantico.

Letter from an Unknown Woman (1948) on IMDb

Regia di Alex Gibney. Un film Da vedere 2007 con Brian Keith Allen, Moazzam Begg, Willie Brand, George W. BushDick Cheney, Jack Cloonan, Christopher Beiring, Jack Cafferty, Brian Cammack, William Cassara (II), Doug Cassel, Damien Corsetti, Thomas CurtisCast completo Genere Documentario – USA2007durata 106 minuti. Uscita cinema venerdì 22 maggio 2009

Il lato oscuro è quello degli USA dopo l’11-9-2001, durante le 2 presidenze di Bush Jr. Il taxi è del contadino afghano Dilawar che si era messo a fare il taxista. Nel 2002 fu arrestato dalla Milizia Militare USA e 5 giorni dopo morì per le percosse e le torture subite, nella prigione di Bagram, come sospetto complice terrorista di Al Qaeda e dei talebani. Il ricorso alla tortura negli interrogatori, adottata dalla CIA e dall’esercito USA, è il tema centrale di questo nauseante e impietoso docudrama del documentarista Gibney ( Enron – L’economia della truffa ), frutto di una laboriosa inchiesta che dall’Afghanistan passa all’Iraq (le famigerate fotografie del carcere di Abu Ghraib) e alla sofisticata prigione di Guantanamo. Sfilano soldati che eseguirono gli interrogatori, 2 giornalisti del New York Times che fecero scoppiare lo scandalo, detenuti innocenti torturati, generali che trasmisero o permisero gli atroci abusi, il personale dell’amministrazione Bush, lo stesso Bush e i suoi principali consiglieri legali che riuscirono ad aggirare le regole della Convenzione di Ginevra per la tutela dei diritti dei prigionieri di guerra. Notizie preziose: l’FBI si dissociò dalla CIA; solo il 7% dei presunti terroristi furono catturati da forze USA; tutti gli altri denunciati e consegnati dagli alleati; nel carcere di Bagram la temperatura arrivò a 65 °C. Voce narrante: Luigi La Monica. Oscar 2007 per il documentario. Inosservato in Italia.

Taxi to the Dark Side (2007) on IMDb
Risultati immagini per Venere In Pigiama

Un film di Michael Gordon. Con Kim Novak, James Garner, Tony Randall, Howard Duff, Janet Blair Titolo originale Boys’ Night Out. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 115′ min. – USA 1962. MYMONETRO Venere in pigiama * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uno scapolo impenitente affitta per le scappatelle di tre amici sposati un appartamento nel quale s’installa una bella sociologa che si fa passare per donnina di facili costumi e, tenendoli a bada, li studia. Commedia che vorrebbe essere pepata e cerca in affanno di diventare maliziosa senza riuscirci per colpa di un’inerte e prolissa sceneggiatura contro la quale gli interpreti lottano invano.

Boys' Night Out (1962) on IMDb
Locandina italiana Echi mortali

Un film di David Koepp. Con Kevin Bacon, Kathryn Erbe, Kevin Dunn, Zachary David Cope, Illeana Douglas, Conor O’Farrell. Titolo originale Stir of Echoes. Thriller, durata 110 min. – USA 1999. MYMONETRO Echi mortali * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dal romanzo di Richard Matheson. Chicago: un gruppo di persone che non ha di meglio da fare tiene sedute spiritiche che finiscono per diventare pericolose. Bacon ha strane visioni che parrebbero venire dall’al di là. Al centro c’è il suo bambino. Ecco dunque che il pericolo diventa reale. Qualche discreta tensione.

Stir of Echoes (1999) on IMDb
Risultato immagini per Gli Occhi di Laura Mars

Un film di Irvin Kershner. Con Faye Dunaway, Brad Dourif, Tommy Lee Jones, René Auberjonois Titolo originale Eyes of Laura Mars. Drammatico, durata 103 min. – USA 1978. MYMONETRO Occhi di Laura Mars * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Laura è una fotografa professionista e ha poteri straordinari che le permettono di assistere anche da lontano ad alcuni delitti. “Vede” dunque uccidere molte persone (una scrittrice e tre bellissime modelle). Si offre allora di aiutare la polizia.

Eyes of Laura Mars (1978) on IMDb

Un film di Harold Becker. Con James Woods, John Savage, Ronny Cox, Ted Danson. Titolo originale The Onion Field. Poliziesco, durata 127′ min. – USA 1979. MYMONETRO Il campo di cipolle * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

California 1963. Due delinquenti catturano una coppia di poliziotti e ne uccidono uno. L’altro riesce a fuggire, ma per molti anni sarà ossessionato dal ricordo di quel tragico episodio. Dramma poliziesco insolitamente intenso nel suo realismo sociale senza facili effetti. Sceneggiato da Joseph Wambaugh, autore del romanzo.

The Onion Field (1979) on IMDb