Category: USA


Locandina Io... e il ciclone

Un film di Charles Reisner. Con Buster KeatonErnest TorrenceMarion Byron Titolo originale Steamboat Bill Jr.Comicob/n durata 70 min. – USA 1928.

Novelli Giulietta e Romeo, Marion e Willie si amano anche se i rispettivi padri si detestano per motivi di lavoro. Dopo fratture, riconciliazioni e colpi di scena gli innamorati potranno coronare il loro sogno alla fine di un ciclone durante il quale Willie avrà modo di dimostrare il suo eroismo. Uno dei capolavori assoluti di Buster Keaton, pieno di scene pericolosissime girate senza l’uso di stuntmen.

Steamboat Bill, Jr. (1928) on IMDb
Jeeg robot d'acciaio, compie 40 anni il mito dei cartoon anni '80 - Foto -  Giornale di Sicilia

Jeeg robot d’acciaio (鋼鉄ジーグ Kōtetsu Jīgu?) è un manga giapponese a tematica mecha, pubblicato per la prima volta su una rivista dalla Kōdansha nell’aprile del 1975. Gō Nagai si occupò del soggetto e Tatsuya Yasuda dei disegni. La storia tratta del risveglio dal sonno millenario dell’antico popolo Yamatai, governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg.
Dal manga è stata tratta una serie televisiva anime di 46 episodi, prodotta dalla Toei Animation sempre nel 1975. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979[1][2], dove ha riscosso un notevole successo, paragonabile solo a quello di altre serie del genere, come UFO Robot Goldrake e le serie di Mazinga. Nel 2007 è uscito in Giappone l’anime Shin Jeeg Robot d’acciaio che riprende la trama del manga di Nagai e che vede un nuovo protagonista, insieme a diversi personaggi storici.
Il professor Shiba, noto scienziato giapponese, durante una ricerca archeologica, scopre una antica campana di bronzo appartenuta all’antico popolo Yamatai, soggetto alla malvagia regina Himika. Una popolazione che ha sempre fatto come regola di vita la sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Il popolo Yamatai non si è estinto, si è ibernato nella roccia in attesa di ritornare in vita: solo la magica campana di bronzo gli permetterebbe di conquistare il mondo: per questo il professore decide di nascondere la campana e approfittando di un grave incidente di laboratorio in cui viene disgraziatamente coinvolto suo figlio Hiroshi, gli salva la vita trasformandolo in cyborg e gli miniaturizza nel petto la campana, rendendolo invulnerabile.

 Jeeg - Robot d'acciaio
(1975) on IMDb
Zerocalcare

Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech (Cortona12 dicembre 1983), è un fumettista italiano.

Il nome d’arte “Zerocalcare” nacque quando, dovendo scegliersi un nickname per partecipare ad una discussione su Internet, s’ispirò al ritornello dello spot televisivo di un prodotto anti-calcare che stava andando in onda in quel momento[1][2][3]. Aderisce allo stile di vita straight edge (particolare filosofia di vita generatasi nell’ambiente hardcore punk), che prevede l’astinenza dal consumo di tabaccoalcool e droghe[4]. Alla fine del 2019 ha raggiunto il traguardo del milione di copie vendute dei suoi libri.

Amistad [Edizione: Stati Uniti]: Amazon.it: Hopkins/Freeman/Mcconaughey:  Film e TV

Un film di Steven Spielberg. Con Morgan Freeman, Matthew McConaughey, Anthony Hopkins, Djimon Hounsou, Stellan Skarsgård. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 155′ min. – USA 1997. MYMONETRO Amistad * * * 1/2 - valutazione media: 3,60 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ricostruzione di uno di quegli episodi storici di cui i libri non parlano: nel 1839, 53 schiavi neri del vascello spagnolo “Amistad”, in viaggio verso Cuba, riescono a liberarsi e fanno rotta verso l’Africa, ma sono bloccati da una nave americana e mandati sotto processo per pirateria e l’assassinio dell’equipaggio. Parte come un film d’avventure e diventa un dramma giudiziario: si scopre che i rivoltosi non sono nati schiavi e quindi, secondo la Costituzione degli Stati Uniti, avevano il diritto di lottare per la loro libertà (abolita nel Regno Unito nel 1772, la schiavitù esisteva ancora nel Nordamerica). Appassionata lezione sulla democrazia nordamericana, sul colonialismo e la schiavitù, ma S. Spielberg non sale in cattedra, scende tra gli spettatori e li coinvolge emozionandoli come aveva già fatto con Il colore viola, L’impero del sole, Schindler’s List. 

 Amistad
(1997) on IMDb
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Regia di Andrea Arnold. Un film Da vedere 2016 con Sasha LaneShia LaBeoufMcCaul LombardiArielle Holmes, Crystal Ice, Veronica Ezell, Chad Cox (II), Garry Howell, Kenneth Kory Tucker, Raymond Coalson, Isaiah StoneCast completo Genere Commedia drammatica – USA2016durata 158 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Star, adolescente senza stelle in cielo e un padre abusante in terra, trova in Jack, un ragazzo più grande e (in)sicuro di lei, la spinta per andare, lasciandosi dietro una madre assente e due fratellini innocenti. Reclutata per vendere abbonamenti porta a porta, sale sul furgone di Krystal, ‘titolare’ in costume del business e amante incostante di Jack. Lungo le strade del Midwest, tra una sigaretta, una canna e una canzone di Rihanna cantata a squarciagola, Star e Jack si innamorano. Lei ha un sogno, lui un capitale per comprarlo ma il viaggio è ancora lungo e probabilmente non porta da nessuna parte.

American Honey (2016) on IMDb
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Un film di George Sidney. Con Clark Gable, Loretta Young, James Gleason, Frank Morgan Titolo originale Key to the City. Commedia, b/n durata 101′ min. – USA 1950. MYMONETRO La chiave della città * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un racconto di Albert Beich. Durante un convegno a San Francisco Clarissa e Steve, entrambi sindaci, fanno conoscenza, danno scandalo con alcune scappatelle in comune, rischiano di perdere il posto. Commedia romantica di ordinaria amministrazione, basata su un copione mediocre. Minestra riscaldata. Bravi professionisti C. Gable e L. Young; ottimi i caratteristi di contorno.

Key to the City (1950) on IMDb

Regia di Taylor Sheridan. Un film Da vedere 2017 con Jeremy RennerElizabeth OlsenJon BernthalKelsey AsbilleJulia JonesCast completo Titolo originale: Wind River. Genere Thriller, – USA2017durata 111 minuti. Uscita cinema giovedì 5 aprile 2018 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,39 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cory Lambert è un cacciatore di predatori nella riserva indiana di Wind River, perduta nell’immensità selvaggia del Wyoming. Sulle tracce di un leone di montagna che attacca il bestiame locale, trova il corpo abusato ed esanime di una giovane donna amerinda. Il crimine prolunga il dolore di Cory che ha perso tre anni prima una figlia in circostanze altrettanto brutali. Per fare chiarezza sul caso, l’FBI invia Jane Banner, una recluta di Las Vegas senza esperienza. Tosta e disposta ad imparare, Jane chiede a Cory di affiancarla nell’indagine. Fortemente legato alla comunità indiana, è l’uomo giusto per aiutarla.

 I segreti di Wind River
(2017) on IMDb
Arriva John Doe

Un film di Frank Capra. Con Edward Arnold, Barbara Stanwyck, Walter Brennan, Gary Cooper, James Gleason. Titolo originale Meet John Doe. Commedia, b/n durata 132 min. – USA 1941. MYMONETRO Arriva John Doe * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una città americana, il caporedattore di un giornale appena acquistato dall’editore D. B. Norton, fa licenziare numerosi impiegati per “fare pulizia” di personale. Tra questi c’è Ann Mitchell (Barbara Stanwyck) che, prima di lasciare il posto, fa pubblicare per la sua rubrica la falsa lettera di un disoccupato disperato che minaccia di gettarsi dal palazzo del municipio a mezzanotte della vigilia di Natale. La lettera crea subito scalpore, i centralini del municipio vengono inondati di telefonate da parte di cittadini e datori di lavoro pronti ad “adottare” il misterioso John Doe. Attorno a quest’uomo così determinato nella sua disperazione cresce l’interesse della gente. 

Meet John Doe (1941) on IMDb

Regia di Mike Figgis. Un film con Nicolas CageJulian SandsElisabeth ShueValeria GolinoDanny HustonXander Berkeley. Titolo originale: Leaving Las Vegas. Genere Drammatico – USA1995durata 110 minuti. – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ben, alcolizzato quasi terminale, giustamente licenziato, va a Las Vegas per suicidarsi con l’alcol. Incontra Sara, prostituta disperata e masochista. Le loro miserie sono un ottimo collante. Si frequentano, si sostengono, stanno male insieme, non “consumano”, perché lui proprio non ce la fa. Buon film enfatizzato dagli americani, immeritatamente. Va detto che l’interpretazione di Cage, che gli ha dato addirittura l’Oscar, è il solito esercizio accademico e non difficilissimo di un attore in una parte sopra le righe, un ruolo che gli americani hanno sempre preso molto sul serio (basti ricordare Ray Milland, premio Oscar in Giorni perduti). C’è anche qualche punta di sesso verbale

Leaving Las Vegas (1995) on IMDb
So Che Mi Ucciderai (1952): Amazon.it: Crawfors,Palance,Grahame,  Crawfors,Palance,Grahame: Film e TV

Un film di David Miller. Con Gloria Grahame, Jack Palance, Joan Crawford, Bruce Bennett, Mike Connors Titolo originale Sudden Fear. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 110′ min. – USA 1952. MYMONETRO So che mi ucciderai * * * - - valutazione media: 3,04 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Edna Sherry. Ereditiera di San Francisco e commediografa sposa un attore. Scopre che lui progetta con una ex amante di ucciderla. Decide di escogitare un contro piano, ma avrà abbastanza sangue freddo? Nero di buon artigianato, con una bella colonna sonora di Elmer Bernstein e una suggestiva fotografia di Charles Lang Jr. Entrambi nominati agli Oscar, J. Crawford e J. Palance sono assai efficaci nel rendere con ambiguità la perversità del rapporto tra i loro personaggi, ma anche G. Grahame scava in profondità nel masochismo del suo.

 So che mi ucciderai
(1952) on IMDb

Regia di Roland Joffé. Un film con Paul NewmanJohn CusackNatasha RichardsonClark GreggDwight SchultzCast completo Titolo originale: Fat Man and Little Boy-Shadow Makers. Genere Guerra – USA1989durata 121 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Siamo durante la seconda guerra mondiale, alle prese con la costruzione della bomba atomica da parte di un gruppo di ricercatori, fra i quali il celeberrimo Robert Oppenheimer. Leslie Groves è il generale che conduce l’operazione denominata Progetto Manhattan. Dal regista di Mission Urla del silenzio,un film un po’ prolisso anche se in parte risulta interessante. Controllata l’interpretazione di Paul Newman. 

Fat Man and Little Boy (1989) on IMDb
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Chernobyl è una miniserie televisiva statunitense e britannica, creata e scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck.I cinque episodi raccontano la storia del Disastro di Černobyl’ a oltre 30 anni dall’accaduto, e seguono gli uomini e le donne che si sono sacrificati per salvare l’Europa da un disastro nucleare.Le vicende raccontate si basano, in gran parte, sui resoconti degli abitanti di Pripyat, raccolti dalla scrittrice Premio Nobel per la letteratura Svetlana Alexievich nel suo libro Preghiera per Černobyl’

La miniserie si concentra sulla portata devastante del disastro di Černobyl’ che si verificò nell’Ucraina sovietica il 26 aprile 1986, rivelando come e perché è accaduto, e raccontando le vicende degli eroi che hanno combattuto a costo della loro vita.

Chernobyl (2019) on IMDb

Il Grinta - Film (1969)Un film di Henry Hathaway. Con John Wayne, Glen Campbell, Kim Darby, Jeremy Slate, Robert Duvall. Titolo originale True Grit. Western, durata 128′ min. – USA 1969. MYMONETRO Il grinta * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vecchio sceriffo monocolo è assoldato da giovane proprietaria per catturare l’assassinio del padre. Dal romanzo Un vero uomo per Mattie Ross di Charles Portis, un western consueto in funzione del gigionismo di Wayne che, infatti, ebbe un Oscar. Verboso, godibile quando schiaccia il pedale al grottesco. “Lo sceriffo che ammazza senza preavviso stabilisce una continuità storica tra la bandiera nera di Quantrell e i berretti verdi nel Vietnam” (T. Kezich). Idealmente seguito da Torna il Grinta. Il personaggio del guercio Rooster Cogburn fu ripreso da Warren Oates in un film TV del 1978. Rifatto nel 2010 dai fratelli Coen.

True Grit (1969) on IMDb
Locandina italiana Il grinta

Un film di Ethan Coen, Joel Coen. Con Jeff Bridges, Matt Damon, Josh Brolin, Hailee Steinfeld, Barry Pepper. Titolo originale True Grit. Western, Ratings: Kids+16, durata 110 min. – USA 2010. – Universal Pictures uscita venerdì 18 febbraio 2011. MYMONETRO Il grinta * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 139 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mattie Ross è una quattordicenne fermamente intenzionata a portare dinanzi al giudice, perché venga condannato alla pena capitale, Tom Chaney l’uomo che ha brutalmente assassinato suo padre. Per far ciò ingaggia lo sceriffo Rooster Cogburn non più giovane e alcolizzato ma ritenuto da tutti un uomo duro. Cogburn non vuole la ragazzina tra i piedi ma lei gli si impone. Così come, in un certo qual modo, gli verrà imposta la presenza del ranger texano LaBoeuf. I tre si mettono sulle tracce di Chaney che, nel frattempo, si è unito a una pericolosa banda.
“I malvagi fuggono quando nessuno li insegue”. Con questo passo dal Libro dei Proverbi si apre il film che rappresenta l’ennesima sfida dei Coen. Questa volta i due registi decidono di confrontarsi al contempo con un genere che hanno (seppure a modo loro) già esplorato (il western) e con un’icona del cinema di nome John Wayne. Non era un’impresa facile realizzare un remake del film di Henry Hathaway che fece vincere l’Oscar al suo protagonista. Ma, come sempre, i Coen riescono a costruire un’opera totalmente personale pur rispettando (più dell’originale) lo spirito del romanzo di Charles Portis a cui la sceneggiatura si ispira.
Già la citazione biblica ne è un segno. Mattie è spinta a cercare giustizia da un carattere assolutamente determinato e lontano dall’iconografia della donna del West (Calamity Jane, Vienna/Joan Crawford e pochi altri esempi a parte) ma anche da un fondamentalismo che ha radici religiose. I Coen eliminano visivamente il prologo proponendo la vicenda come un flashback della memoria della donna Mattie. Una donna divenuta troppo precocemente tale perché nata in un mondo in cui dominano l’ignoranza (“Mia madre sa a malapena fare lo spelling della parola cat”) e la morte.
È un film sul distacco, sulla perdita, sulla separazione Il Grinta. Mattie non bacerà il cadavere del padre (per quanto sollecitata) ma assisterà all’impiccagione di tre condannati due dei quali potranno esprimere il loro pentimento o la loro rabbia. Il terzo non potrà farlo: è un nativo pellerossa. La stessa Mattie però dormirà nella stanza mortuaria accanto ai cadaveri degli impiccati. Da quel momento avrà inizio un lungo percorso in cui Rooster Cogburn, detto Il Grinta, sarà una sorta di disincantato ma al contempo dolente Virgilio pronto a raccontare di sé e del suo confronto quotidiano con una morte inferta o subita. Mattie lo vedrà per la prima volta non mentre arriva in città con i malfattori catturati (come nel film del 1969) ma emergere progressivamente alla visione mentre in tribunale gli viene chiesto conto degli omicidi (a favore della Legge certo ma sempre omicidi) compiuti. Jeff Bridges è perfetto nel rendere quasi tangibile questa figura di uomo della frontiera cinematograficamente in bilico tra la classicità e lo spaghetti-western.
Si lascia The Duke Wayne alle spalle e affronta un viaggio in un genere destinato a proporre, incontro dopo incontro e scontro dopo scontro, una riflessione su un modo di concepire il confronto sociale non poi troppo distante da quello in atto in questi nostri difficili tempi. Perché, non dimentichiamolo, anche il più apparentemente astratto film dei Coen morde sempre (e con grande lucidità) sul presente.

True Grit (2010) on IMDb

Edit 4 Agosto 2024: sostituita versione 480p solo ita con ottima 1080p ita/eng

Un film di Steven Spielberg. Con Richard Dreyfuss, François Truffaut, Teri Garr, Melinda Dillon, Bob Balaban.Titolo originale Close Encounters of the Third Kind. Fantascienza, durata 135 min. – USA 1977. MYMONETRO Incontri ravvicinati del terzo tipo * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo due contatti (avvistamento, reperimento di tracce) con gli UFO si aspetta il loro arrivo in una zona del Wyoming. Un padre di famiglia, una donna il cui bambino è misteriosamente scomparso e uno scienziato francese stanno all’erta. E l’UFO atterra. La componente tecnica è straordinaria: fotografia di Vilmos Zsigmond (unico premio Oscar su 4 candidature), effetti speciali di Douglas Trumbull, i pupazzi semoventi di Carlo Rambaldi, il più grande set (l’interno di una vecchia aviorimessa per dirigibili) mai usato, la sapiente costruzione drammatica in due tempi affidata alla suspense, tipica del cinema spielberghiano. Ma c’è qualcosa di più: una indubbia carica mitica di timbro junghiano, un discorso sulla pace e l’amicizia con razze extraterrestri. È l’opera di un sognatore per sognatori. Nel 1980 Spielberg mise sul mercato un’edizione di 152 minuti con sequenze all’interno dell’astronave.

 Incontri ravvicinati del terzo tipo
(1977) on IMDb
Ai confini della realtà: Il film - Warner Bros. Entertainment Italia

Un film di Steven Spielberg, John Landis, George Miller (II), Joe Dante. Con Dan Aykroyd, Abbe Lane, Scatman Crothers, Vic Morrow, Cherie Currie.Titolo originale Twilight Zone – The Movie.Fantastico, Ratings: Kids+13, durata 97 min. – USA 1983. MYMONETRO Ai confini della realtà * * * - - valutazione media: 3,00 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1985, Steve Spielberg e altri fortunati cineasti della sua generazione resuscitarono la vecchia serie fantascientifica che li aveva fatti strabiliare nella loro adolescenza. I primi due episodi portarono la firma del master of horror Wes Craven.

 Ai confini della realtà
(1983) on IMDb
I quattro cavalieri dell'Apocalisse - Film (1921)

Un film di Rex Ingram. Con Rodolfo Valentino, Alice Terry, Pomeroy Cannon, Wallace Beery Titolo originale The Four Horsemen of the Apocalypse. Drammatico, durata 132′ min. – USA 1921. MYMONETRO I quattro cavalieri dell’apocalisse [1] * * * 1/2 - valutazione media: 3,67 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo la morte del latifondista argentino Madariaga (Cannon), i suoi due generi portano le famiglie in Europa: i Desnoyers a Parigi, i von Hartrott a Berlino. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Julio Desnoyers (Valentino), pur pacifista e dedito alla dolce vita, si arruola e muore da coraggioso, colpito dal cugino (Holmes) al comando di un reparto tedesco. Tratto dal romanzo Los quatro jinetes del Apocalipsis (1916) di Vicente Blasco Ibáñez, prodotto con larghi mezzi dalla Metro Pictures Corp., non ancora Metro-Goldwyn-Mayer, sceneggiato da June Mathis (1892-1927) che si può considerare la vera autrice del film: fu lei ad averne l’idea, scegliere R. Ingram per la regia, imporre Valentino (che aveva 21 film alle spalle) come protagonista, seguire con puntiglio le riprese, curare il montaggio, scrivere le didascalie. È un melodramma di amore e di guerra la cui azione si sposta dall’Argentina (con Julio in divisa da gaucho che balla il tango) a Parigi, dai campi di battaglia della Marna a Lourdes (con Julio che incontra l’amata Marguerite in divisa da crocerossina col marito cieco). Citazione obbligatoria: la visione dei quattro cavalieri dell’Apocalisse (Guerra, Carestia, Conquista, Morte) virata in blu e rosso. Fu un grande successo internazionale, contribuì a promuovere la Metro tra le majors e a fare di Valentino un divo cui “vengono concessi momenti di Kitsch sublime che andranno a fondare, tra gli altri, l’immagine dell’amante immortale” (P. Cristalli). Giustamente elogiata la fotografia di John F. Seitz. Rifatto, controvoglia, da V. Minnelli nel 1962 per la M-G-M.

 I quattro cavalieri dell'Apocalisse
(1921) on IMDb
I Quattro Cavalieri Dell'Apocalisse: Amazon.it: vari, vari: Film e TV

Un film di Vincente Minnelli. Con Paul Lukas, Lee J. Cobb, Charles Boyer, Paul Henreid, Ingrid Thulin. Titolo originale The Four Horsemen of the Apocalypse. Drammatico, durata 153′ min. – USA 1962. MYMONETRO I quattro cavalieri dell’apocalisse [2] * * * - - valutazione media: 3,33 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mentre suo cugino diventa un ufficiale nazista, il nipote di un ricco ranchero argentino fa una doppia vita nella Parigi occupata: apparentemente snob, milita nella Resistenza antitedesca. Rifacimento del film muto con Rudy Valentino, quest’aggiornamento alla seconda guerra mondiale dell’indigesto romanzo di Vicente Blasco Ibañez è elegante, ma senza cuore. Può piacere a chi ama il melodramma irrealistico qui al culmine del suo raffinato decorativismo.

The Four Horsemen of the Apocalypse (1962) on IMDb
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Una serie con David DuchovnyGillian AndersonMitch PileggiWilliam B. DavisNicholas LeaCast completo Titolo originale: The X-Files. Genere Thriller – USA1993, Valutazione: 4 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

The X-Files ha rappresentato una delle serie tv di culto degli anni 90. Nata dalla fantasia dello sceneggiatore Chris Carter, ha debuttato nel 1993 per poi concludersi nel 2002. Nel 2016, la serie è tornata in tv per due nuove stagioni ottenendo un discreto riscontro. Oltre al prodotto televisivo, The X-Files ha generato due film, due serie spin-off, libri, videogiochi e fumetti. Un fenomeno mediatico che, al culmine della sua popolarità fra il 1994 e il 1998, ha rappresentato un unicum nel panorama televisivo mondiale.

Le avventure degli agenti FBI Fox Mulder e Dana Scully, interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson, sono riuscite a sdoganare la fantascienza in tv dopo anni di magra. Precursori delle ondate complottiste che, grazie a internet, sono tornate di gran moda hanno attinto da un immaginario smisurato dandogli nuova linfa. Nel corso della sua storia, The X-Files ha conquistato cinque Golden Globes e 16 Emmy Awards, trasformandosi in uno dei maggiori successi per la Fox. I suoi due protagonisti sono diventati personaggi noti anche a chi non avesse mai visto un episodio, vere figure iconiche del mondo della serialità. A distanza di alcuni anni, cerchiamo di analizzare attraverso la nostra recensione questo fenomeno televisivo e capire quanto davvero abbia inciso sul mondo televisivo.

 X-Files
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Rapporto confidenziale - Film (1955) | il Davinotti

Un film di Orson Welles. Con Michael Redgrave, Akim Tamiroff, Mischa Auer, Patricia Medina, Orson Welles. Titolo originale Confidential Report. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 99 min. – USA 1955. MYMONETRO Rapporto confidenziale * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Arkadin, un miliardario magnate della finanza, assume avventuriero per ritrovare vecchi complici dei suoi delitti e ammazzarli a uno a uno. Come summa dei più eterogenei motivi wellesiani è esemplare: c’è il barocco più sfrenato e il gotico più allucinato, il romanticismo nero inglese e l’espressionismo tedesco. E il consueto repertorio di alta acrobazia stilistica con una memorabile galleria di personaggi. Conosciuto anche come Mr. Arkadin , 1° titolo originale. O. Welles curò anche i costumi e doppiò alcuni degli attori tra cui M. Auer. Fu girata anche una versione spagnola con un altro montatore e qualche attore diverso.

 Rapporto confidenziale
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