Category: Svezia


Regia di Roy Andersson. Un film con Jessica LundbergElisabeth HelanderBjörn EnglundOllie OlsonKemal SenerCast completo Titolo originale: Du levande. Genere Commedia, – SveziaGermaniaFranciaDanimarcaNorvegia2006durata 94 minuti. Uscita cinema venerdì 19 ottobre 2007 distribuito da Lady Film. – MYmonetro 3,02 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È il film più raffinato, in tutti i sensi, dello svedese Andersson (1943), che dal 1970 ha diretto 4 lungometraggi e due corti, campando con la pubblicità. I suoi film precedenti sono rimasti tutti inediti in Italia (ma non al Bergamo Film Meeting). Un film che ai suoi pochi spettatori chiede attenzione e pazienza per non perdere il finale di rara magia (minacciosa?) con gli aerei che si moltiplicano in cielo su Parigi. Si compone di una cinquantina di segmenti (da ½ minuto a 2 o 3), quadri con la cinepresa immobile con due eccezioni (lente carrellate avanti e indietro al 30° e al 45° minuto) e un bizzarro, ingannatore movimento diagonale di una stanza che si sposta in diagonale come un treno in partenza. Ogni quadro racchiude una microstoria, ciascuna dentro un luogo circoscritto che talvolta continua nei segmenti successivi. Sono frammenti di storie di comune vita quotidiana ora esplicite ora enigmatiche, spesso tristi o sordide di solitudine, depressione, frustrazione, mortificazione, qua e là anche tragiche, ma percorse dalla brezza leggera di un umorismo sottile, congelato e fulmineo. “Amo confrontarmi – dice Andersson – con le domande esistenziali attraverso il prisma della banalità… Dopo il neorealismo e il cinema dell’assurdo, cerco oggi di proporre il trivialismo”. Basta la gag del mazzo di fiori rifiutato che rimane appeso tra lo stipite e il battente di una porta chiusa a far scattare una risata, ma subito ci si pente e verrebbe voglia di piangere. È un film senza il primo piano di un volto in cui i viventi guardano spesso in alto: curiosità o paura di una catastrofe? Andersson conosce l’arte ambigua della leggerezza tragicomica che indica, suggerisce e non dimostra. Programmato a “Un Certain Regard” di Cannes 2007. Distribuito da Lady Film.

 You, the Living: Gioisci dunque o vivente!
(2007) on IMDb

Poster PersonaUn film di Ingmar Bergman. Con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Gunnar Björnstrand, Margaretha Krook, Jorgen Lindström Drammatico, b/n durata 85 min. – Svezia 1966. MYMONETRO Persona * * * * - valutazione media: 4,14 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Considerata la pellicola più matura di Bergman, l’economia intera del film gioca sulla trasversalità dei temi portanti della filmica bergmaniana. ll risultato è l’epifania di un’opera omnia, la proiezione di una lunga seduta di auto maieutica: il regista, nello scriverlo scelse persino di ritirarsi nella solitudine riflessiva di un isola deserta, scenografia della sceneggiatura di Persona.
Onnipresente è il tema della fede. Alma, nel parlare difatti di “grida della fede e del dubbio nell’oscurità e nel silenzio” sembra rimandare a quei primissimi fotogrammi del Vangelo recitato nella chiesa scandalosamente vuota di Luci d’Inverno o al rifiuto del silenzio di Dio urlato nel segreto del macabro confessionale de Il Settimo Sigillo. L’incipit di Persona, invece, è una sequela di fotogrammi apparentemente privi di senso, percepibili dal sonno o dall’inconscio. La pellicola ha il pregio di mantenere un’intensità perpetua per l’intero girato, mentre si ravvisa una contaminazione dapprima a latere ma sempre più insistentemente morbosa che porterà l’io delle due donne a decomporsi. Il dissolversi l’una nell’altra avviene come nell’eterno risucchio tra luci ed ombre, così magistralmente reso da Bergman in questa pellicola, dove, lo scambio delle confessioni finali delle protagoniste in un rapporto intimista con la macchina da presa, diviene metafora realistica dello stesso cinema, in cui l’interlocutore della presunta dialogicità filmica, si insinua sempre fuori campo, al di qua dello schermo, agevolando l’unico continuum della propria stessa carne, così come nella fusione stessa del volto delle due donne.
La stessa inquietante dissolvenza e coincidenza di due nuclei umani sarebbe stata tratteggiata diversi decenni dopo nell’indimendicato Mulholland Drive di David Lynch (in cui, non a caso, una delle due protagoniste è un attrice). Qui la dissolvenza è scambio sin dal principio e il dipanarsi successivo della sinossi disvela la schizofrenica commistione di Anna tra l’essere e il sembrare d’essere. Elizabeth, l’attrice di Persona, sceglie il silenzio così come sceglie di non amare il proprio bambino, arrivando, nell’intento registico, ad emulare il Dio muto di Bergman. L’assenza di certezze di contorno delle due donne incarna il naufragio del credo dell’autore e la promiscuità dei valori di cui è preda l’Io contemporaneo.

Persona (1966) on IMDb

Risultati immagini per Passione bergmanUn film di Ingmar Bergman. Con Max von SydowLiv UllmannBibi AnderssonErland JosephsonErik Hell.  Titolo originale En passionDrammaticodurata 101 min. – Svezia1969MYMONETRO Passione * * * * - valutazione media: 4,34 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Come L’ora del lupo e La vergogna, girati negli stessi anni, anche questa pellicola si svolge in un’isola del Baltico dove i personaggi si torturano psicologicamente a vicenda. I protagonisti principali sono un artista di mezza età e una donna che forse è stata responsabile d’un incidente in cui hanno perso la vita il marito e il figlio. I due provano a vivere insieme, ma il tentativo finirà in un disastro.

The Passion of Anna (1969) on IMDb
Locandina italiana Sugar Man

Un film di Malik Bendjelloul. Con Stephen Segerman, Dennis Coffey, Steve Rowland, Mike Theodore, Dan Dimaggio. Titolo originale Searching for Sugar Man. Documentario, durata 86 min. – Svezia, Gran Bretagna 2012. – I Wonder e Unipol Biografilm Collection uscita giovedì 27 giugno 2013. MYMONETRO Sugar Man * * * * - valutazione media: 4,33 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


I primi anni ’70 del rock americano sono una stagione che definire memorabile è riduttivo, per quantità e qualità di offerta musicale: l’onda lunga dei ’60 mescolata alle diramazioni rivoluzionarie che verranno, l’album che si afferma definitivamente sul singolo, i generi che cominciano a mescolarsi in ibridi sempre più suggestivi. Una stagione talmente aurea da costare il semi-anonimato per talenti tutt’altro che trascurabili: gente come Bruce Palmer, Shuggie Otis o Sixto Rodriguez. La parabola di quest’ultimo, però, è così carica di curiosità e sfortunate vicissitudini da meritare un discorso à rebours, che porta a un documentario che diviene dapprima un caso e in seguito un Oscar (per una volta) indiscutibile.

Searching for Sugar Man (2012) on IMDb

Sussurri e grida (1972) scheda film - StardustUn film di Ingmar Bergman. Con Harriet Andersson, Ingrid Thulin, Erland Josephson, Liv Ullmann, Kari Sylwan.Titolo originale Viskningar och rop. Drammatico, durata 91 min. – Svezia 1973. MYMONETRO Sussurri e grida * * * * - valutazione media: 4,33 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Agnes è ormai prossima a morire. In casa, ad assisterla, ci sono le due sorelle Karin e Maria oltre alla domestica Anna. Ognuna di loro ha delle memorie che riaffiorano progressivamente e riportano in superficie dei ricordi non piacevoli. Agnes pensa alla madre morta con la quale aveva un rapporto non facile. Maria non ha ancora del tutto spenta la passione adulterina per il medico di famiglia mentre Karin ripensa alla freddezza del rapporto con il marito. Anna ogni mattino prega per la figlia morta bambina. La scomparsa di Agnes inciderà sulla vita di tutte.
Realizzato nonostante notevoli difficoltà produttive (il regista dovette impegnare quasi tutti i suoi averi e chiedere agli interpreti principali di coprodurre il film) Sussurri e grida è, senza ombra di dubbio, uno dei capolavori bergmaniani. 

Cries & Whispers (1972) on IMDb

Au hasard Balthazar - Film (1966) - MYmovies.itUn film di Robert Bresson. Con Anne Wiazemsky, Walter Green, François Lafarge, Jean-Claude Guilbert Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 90′ min. – Francia, Svezia 1966. MYMONETRO Au hasard Balthazar * * * * - valutazione media: 4,32 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vita, patimenti e morte dell’asino Balthazar, vittima della malvagità umana nella campagna francese, in parallelo con l’esistenza, altrettanto infelice, di Maria, sua prima padroncina. Una delle vette del cinema e della visione pessimistica del mondo e dell’umanità di Bresson, che ha come punti di riferimento letterario Bernanos e Dostoevskij: è un mondo senza la Grazia osservato dall’occhio obiettivo di un asino; una riflessione cristiana (giansenista?) sull’esistenza del male; un viaggio sconvolgente attraverso i vizi umani narrato con un linguaggio spoglio e una concretezza che lascia parlare la realtà (le sue immagini) senza emettere giudizi. Lo scrittore Klossowski interpreta il mercante di grano. Esordio di A. Wiazemsky.

 Au hasard Balthazar
(1966) on IMDb

Locandina Luci d'invernoUn film di Ingmar Bergman. Con  Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Gunnel Lindblom, Allan Edwall. Titolo originale Nattvardsgästerna. Drammatico, b/n durata 80 min. – Svezia 1961. MYMONETRO Luci d’inverno * * * * - valutazione media: 4,38 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Morta la moglie, il pastore protestante di uno sperduto villaggio della Dalecalia, all’estremo Nord della Svezia, ha perso la fede. Respinge le profferte d’amore di una donna atea, non sa consolare un parrocchiano nevrotico che s’ucciderà, né sua moglie. Un altro rigoroso, impietoso dramma da camera, chiuso tra una chiesa e poche case di un villaggio, quasi privo, tolta la scena del passaggio a livello, di momenti “fortissimi”, ma sotto la sua semplicità c’è una complessità non facile da cogliere. La critica ne fa una trilogia con Come in uno specchio (1960) e Il silenzio (1962): è il migliore dei 3. “Dà soddisfazione rivederlo dopo un quarto di secolo. Constato che nulla si è corrotto o si è rotto” (I. Bergman). Il titolo originale significa “i comunicandi”.

 Luci d'inverno
(1963) on IMDb

Regia di Nikolaj Arcel. Un film Da vedere 2012 con Alicia VikanderMads Mikkelsen, Mikkel Følsgaard, Trine DyrholmDavid DencikCyron Bjørn MelvilleCast completo Titolo originale: En Kongelige Affair. Genere Drammatico, – DanimarcaSveziaRepubblica cecaGermania2012durata 128 minuti. Uscita cinema giovedì 29 agosto 2013 distribuito da Academy Two. – MYmonetro 3,29 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Danimarca, seconda metà del XVIII secolo. Il re 17enne Christian VII sposa la cugina Carolina Matilde, sorella di Giorgio III. Il giovane monarca ha problemi di ordine psicologico (e sessuale) e il vero potere è appannaggio dei conservatori del Consiglio di corte. Arriva Johann Friedrich Struensee, medico personale del re e convinto assertore dei valori dell’Illuminismo, lassù assolutamente invisi. Da un lato aiuta il re a trovare maggiore equilibrio ma dall’altro lo influenza, diventando il reggente e intrecciando una relazione con la trascurata regina. Ritratto storicamente accurato e spettacolarmente avvincente che non riesce a catturare l’attenzione del pubblico italiano. Racconta un momento della storia danese conosciuto solo in patria. Nominato miglior film straniero agli Oscar e al Golden Globe, premiato al Festival di Berlino per la miglior sceneggiatura e il miglior attore (Følsgaard). Distribuito da Academy 2.

 Royal Affair
(2012) on IMDb

Locandina italiana MelancholiaUn film di Lars von Trier. Con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling, Alexander Skarsgård. Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 130 min. – Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011. – Bim uscita venerdì 21 ottobre 2011. MYMONETRO Melancholia * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su 113 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Justine arriva con il neomarito alla festa delle nozze che il cognato e la sorella Claire le hanno organizzato con un ritmato protocollo. Justine sorride molto ma dentro di sé prova un disagio profondo che la spingerà ad allontanarsi in più occasioni dai festeggiamenti provocando lo sconcerto di molti, marito compreso. Non si tratta però solo di un malessere esistenziale privato. Una grave minaccia incombe sulla Terra: il pianeta Melancholia si sta avvicinando e, benché il mondo scientifico inviti all’ottimismo, il rischio di collisione e di distruzione totale del globo terrestre è più che mai realistico. Tempo dopo, con Melancholia sempre più vicino, sarà Claire a invitare a casa sua la sorella.
Dopo il harakiri a tutto schermo di Antichrist Lars Von Trier decide di rinunciare ai colpi bassi nei confronti dello spettatore offrendogli, in versione apocalittica, la sua visione delle sorti dell’umanità su questa Terra. Lo fa con un prologo wagneriano (“Tristano e Isotta”) di alta e simbolica qualità estetica a cui fa seguire una bipartizione che vede protagoniste le due sorelle (prima Justine e poi Claire). Due sorelle, due donne che il ‘misogino’ per definizione del cinema europeo prende questa volta, in particolare Justine, come rappresentanti di se stesso. Di Justine condivide la sensazione viscontiana di fine di un mondo che merita di dissolversi e, al contempo, il dissacrante e sofferente distacco da tutte le convenzioni. In Claire vede il bisogno (registico) di ‘mettere ordine’, di trovare un senso, di controllare anche l’ineluttabile. Le circonda di una folla vinterberghiana (Festen) ritrovando parte degli stilemi del Dogma, nella prima parte, per poi, progressivamente, lasciarle sole con il figlio bambino della seconda e con la Natura. Una Natura che in Von Trier è sempre ‘avanti’ rispetto all’essere umano sia che avverta i segni di una catastrofe sia che ne anticipi la dissoluzione. Sulla complessità di un mondo che vorrebbe poter amare non riuscendoci, il regista danese fa intervenire il suo amore per l’Arte che si è data il compito di ‘leggere’ per noi la realtà nel profondo. Nel farlo getta un ponte (più o meno conscio non sappiamo) con un Maestro del Cinema come Andrej Tarkovskij. Come non pensare a Lo specchio dinanzi alla doppia proposizione de “Il ritorno dei cacciatori” di Pieter Brueghel il Vecchio? Ma, soprattutto, come non ricordare Sacrificio, l’ultimo film del regista russo che affrontava una tematica analoga partendo da premesse differenti ma con la stessa volontà di messa in gioco di uno sguardo e una ricerca ‘alti’? Uno sguardo e una ricerca che Von Trier vuole condividere con lo spettatore, convinto com’è che “può darsi che non ci sia nessuna verità per cui provare un ardente desiderio ma che il desiderio di per sé stesso è già vero”.

Melancholia (2011) on IMDb
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Regia di Joachim Trier. Un film Da vedere 2017 con Eili HarboeOkay KayaHenrik RafaelsenEllen Dorrit PetersenGrethe EltervågCast completo Titolo originale: Thelma. Genere ThrillerFantascienza, – NorvegiaFranciaDanimarcaSvezia2017durata 116 minuti. Uscita cinema giovedì 21 giugno 2018 distribuito da Teodora Film. – MYmonetro 3,54 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Thelma ha ricevuto un’educazione rigidamente cristiana: quando finalmente si affaccia al mondo degli uomini l’impatto è complicato. Dopo aver subito una violenta crisi, apparentemente epilettica, Thelma è avvicinata dalla bella e spigliata Anja, che la aiuta a integrarsi con i propri coetanei.
L’approdo al soprannaturale non corrisponde a un mutamento di pelle per Joachim Trier. Benché Thelma mostri abbastanza presto che qualcosa di strano si nasconde sotto le pagine della sceneggiatura, i temi rimangono quelli cari al regista norvegese. A partire dalla difficile adolescenza e altrettanto ardua integrazione nella società di Thelma, cresciuta in un isolamento tale da rendere ogni approccio con altri esseri umani un azzardo, basato su un fragile equilibrio.

Thelma (2017) on IMDb
The Ape (2009 film) - Wikipedia

Un film di Jesper Ganslandt. Con Lennart AnderssonLena CarlssonThore FlygelNiclas GillisSamuel Haus. «continua Anders JohannissonFrançoise JoyceSean PietrulewiczEva RexedOlle Sarri Titolo originale ApanDrammaticodurata 70 min. – Svezia 2009.

Krister si sveglia un mattino nella propria abitazione con gli abiti sporchi di sangue. Dopo essersi cambiato si reca al lavoro. È un istruttore di scuola guida che cerca di mascherare la propria tensione non riuscendovi fino in fondo. Lo stesso accadrà al campo di tennis dove uno dei compagni di doccia mostrerà il risentimento che prova nei suoi confronti. Finalmente il protagonista torna a casa e lì scopriremo che cosa è veramente accaduto.

The Ape (2009) on IMDb

Regia di Hannes Holm. Un film con Rolf LassgårdBahar ParsIda EngvollFilip BergChatarina LarssonCast completo Titolo originale: A Man Called Ove. Genere Commedia drammatica, – Svezia2015durata 116 minuti. Uscita cinema martedì 31 ottobre 2017 distribuito da Academy Two. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,81 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il signor Ove ha 59 anni e non sopporta molte cose della vita moderna a partire dai burocrati di stato, fino a quelle offerte per cui se compri una cosa ha un prezzo, ma se ne prendi due pezzi è scontata. Ove è stato presidente di una comunità di villette e come tale ha imposto un ordine ferreo a tutti insieme all’amico Rune, ma i condomini si sono stancati di lui e gli hanno tolto il titolo. Ora anche la Saab, presso a cui ha lavorato per molti anni e a cui è sempre stato fedelissimo, ha deciso di poter fare a meno di lui, che si fa mandare in pensione. Indesiderato da tutti e senza alcun desiderio che non sia la perfetta cura della comunità, decide di togliersi la vita, ma i suoi piani vanno a rotoli per una serie di circostanze, su tutti l’arrivo della nuova vicina Parvaneh, di origini iraniane e con un marito svedese piuttosto imbranato.

Rifatto nel 2023 con il titolo “Non Così Vicino” con Tom Hanks

A Man Called Ove (2015) on IMDb

Regia di Veiko Õunpuu. Un film con Taavi EelmaaRavshana KurkovaTiina TauraiteSten LjunggrenDenis LavantCast completo Titolo originale: Püha Tõnu kiusamine. Genere Drammatico – EstoniaFinlandiaSvezia2009durata 110 minuti.

Tony, un uomo sulla quarantina, manager benestante con un bel lavoro e una bella moglie, si ritrova ad affrontare i misteri della mezza età e della moralità, perdendo improvvisamente la comprensione di ciò che una volta era la sua tranquilla esistenza, circondato da una crudeltà generalizzata.

The Temptation of St. Tony (2009) on IMDb

Regia di Thomas Vinterberg. Un film con Oliver Møller Knauer, Thomas Bo Larsen, Ronja Mannov Olesen, Helene Reingaard NeumannMorten GrunwaldKaren Lise Mynster. Titolo originale: En Mand kommer hjem. Genere Commedia, – DanimarcaSvezia2007durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 30 aprile 2009 distribuito da Teodora Film. – MYmonetro 2,96 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ormai seppellito il Dogma 95, di cui fu con von Trier uno dei promotori, il danese Vinterberg riprende a raccontare legami e conflitti familiari, ma in chiave di commedia comico-ironica. Al centro c’è il giovane, bello e balbuziente Sebastian, cresciuto con mamma e zia. Fa l’aiutocuoco nel migliore hotel di una cittadina danese dove si celebra il 75° anniversario della fondazione. Il giovanotto sta per sposare la borghese Claudia, ma si fa prendere da Maria, vecchio amore e cameriera nell’hotel dove è ospitato il concittadino Schmidt, famoso cantante d’opera, che la seduce. Cacciato di casa, Sebastian scopre di essere figlio di Schmidt che trova nella paternità un motivo per uscire dalla depressione. Pur meno riuscito di Festen , il film vanta una certa grazia, è sorretto da un’efficace direzione degli attori e, soprattutto nei momenti lirici, dalla fotografia di Anthony Dod Mantle (premio Oscar per The Millionaire di Boyle). Distribuito da Teodora.

 Riunione di famiglia
(2007) on IMDb

Regia di Tarik Saleh. Un film Da vedere 2017 con Fares FaresMari MalekYasser Ali MaherSlimane DaziAhmed SelimMohamed YousryCast completo Titolo originale: The Nile Hilton Incident. Genere Thriller, – SveziaDanimarcaGermaniaFrancia2017durata 106 minuti. Uscita cinema giovedì 22 febbraio 2018 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,32 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il Cairo, Egitto, gennaio 2011. Nouredin è un ufficiale della polizia corrotto come tutti i suoi colleghi. Chiede denaro per proteggere i commercianti da attacchi delle stesse forze dell’ordine di cui fa parte. Per le strade intanto iniziano ad avvertirsi i primi segnali di quella rivolta che avrà il proprio fulcro in piazza Tahrir. Nouredin si trova però impegnato nel caso dell’omicidio, in un hotel di lusso, di una cantante che gode di una certa notorietà. Una cameriera ha visto tutto e per questo rischia la vita.

 Omicidio al Cairo
(2017) on IMDb

Locandina italiana Dopo il matrimonioUn film di Susanne Bier. Con Mads Mikkelsen, Sidse Babett Knudsen, Rolf Lassgård, Stine Fischer Christensen, Christian Tafdrup. Titolo originale Efter brylluppet. Drammatico, durata 120 min. – Danimarca, Svezia 2006. – Teodora Film uscita venerdì 22 dicembre 2006. MYMONETRO Dopo il matrimonio * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jacob vive da molti anni in India, dove ha iniziato e abbandonato diversi progetti di volontariato, è stato lasciato dalla donna che amava e ha disperatamente tentato di sfuggire alla sua condizione di alcolizzato e dimenticarsi della sua anima perduta. Costretto a tornare in patria per ottenere una cospicua donazione che gli permetta di continuare a occuparsi dell’orfanotrofio dove si è ritagliato il ruolo di buon samaritano, Jacob ritroverà un pezzo del suo passato che inevitabilmente gli cambierà la vita.

 Dopo il matrimonio
(2006) on IMDb

Storie di cucina - Kitchen Stories - Film (2003) - MYmovies.itUn film di Bent Hamer. Con Joachim Calmeyer, Tomas Norström, Reine Brynolfsson, Bjørn Floberg Titolo originale Salmer fra kiøkkenet. Commedia, durata 92 min. – Norvegia, Svezia 2003. MYMONETRO Storie di cucina – Kitchen Stories * * 1/2 - - valutazione media: 2,85 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Negli anni ’50 l’Istituto Svedese per la Ricerca Domestica promosse uno studio col fine di ottimizzare l’economia dei movimenti delle casalinghe. L’assurda realtà diventa ora un film, e l’indagine sociologica si sposta in Norvegia, in un paesino abitato solo da maschi single. Kolke, uno degli studiosi, segue la vita domestica di Isak dall’alto di un seggiolone, per evitare di condizionarlo. Il loro rapporto, all’inizio pressoché inesistente, comincia a stringere e ben presto i due capiscono che è impossibile capirsi senza comunicare.
Racconti di cucina inizia scoppiettante, forte di un soggetto tanto assurdo da esseredivertente ancor prima che il film inizi davvero. Ed è questo forse il suo tallone d’Achille: la storia infatti non decolla mai del tutto, e il plot (quasi inesistente) non si rivela all’altezza delle aspettative. Un film piuttosto insolito, comunque, che getta un’inquietante luce sulle origini della catena Ikea.

 Kitchen stories - I racconti di cucina
(2003) on IMDb

Regia di Ruben Östlund. Un film Da vedere 2011 con Anas AbdirahamSebastian BlyckertYannick DiakitéSebastian HegmarAbdiaziz HilowleCast completo Genere Drammatico – SveziaFranciaDanimarca2011, – MYmonetro 3,23 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un centro commerciale di Gothenburg, cinque ragazzini di colore approcciano tre coetanei bianchi con la scusa di voler sapere l’ora ma con l’intento di rubare loro il cellulare. Senza violenza, ricorrendo alla minaccia che la loro semplice apparenza è in grado di suscitare per ragioni di diffuso pregiudizio, i cinque imbarcano gli altri tre in un viaggio lungo un giorno fino ai margini della città, sfruttando l’incredibile incapacità degli adulti di comprenderli e di essere d’aiuto.

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(2011) on IMDb

Regia di Roy Andersson. Un film con Ann-Sofie Kylin, Rolf Sohlman, Anita Lindblom, Bertil Norström, Lennart Tellfelt, Margreth Weivers. Titolo originale: En kärlekshistoria. Genere Drammatico – Svezia1970durata 115 minuti.

Per è un ragazzino educato e intraprendente. Aiuta il padre nella sua officina, è cordiale con tutti e va spesso a trovare il nonno in ospedale dove, un giorno, incontra Annika. I due iniziano a frequentarsi regolarmente, si innamorano e trascorrono insieme tutta l’estate.

 Una storia d'amore
(1970) on IMDb

Regia di Roy Andersson. Un film con Lars NordhStefan Larsson (II)Bengt C.W. CarlssonTorbjörn FahlströmSten AnderssonCast completo Genere Drammatico – SveziaNorvegiaDanimarca2000durata 98 minuti.

Strani eventi in una città: macchine imbottigliate in un traffico infernale, un imprenditore che dà fuoco alla sua ditta, funzionari pallidi come cenci, case che si muovono, fantasmi che tornano alla vita, e una bambina sacrificata per il bene della popolazione. Curiosissima visione, opera per certi tratti apocalittica firmata dallo svedese Roy Andersson che suggerisce attraverso la sua declinazione sarcastica della realtà un percettibile stato di malsana inquietudine.

 Canzoni del secondo piano
(2000) on IMDb
Credo che l’audio sia difettoso però sono all’estero e potrei sbagliarmi, me lo confermate?