Category: Italia


Regia di Sergio Rubini. Un film Da vedere 1990 con Sergio RubiniEnnio FantastichiniMargherita BuyPietro GenuardiMichel RocherCast completo Genere Commedia – Italia1990durata 93 minuti. – MYmonetro 3,17 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una piccola stazione del Sud, di notte arriva una ragazza in attesa di un treno. La raggiunge il fidanzato e litigano. Giovane impiegato interviene in suo aiuto. È l’adattamento di una commedia di Umberto Marino da lui sceneggiata con Rubini e Filippo Ascione, replicata sulle scene per 3 anni con gli stessi interpreti. Ha funzionato a teatro, funziona anche al cinema in una nuova, suggestiva dimensione. C’è atmosfera e tensione.

 La stazione
(1990) on IMDb

Violent City - WikipediaUn film di Sergio Sollima. Con Charles Bronson, Telly Savalas, Michel Constantin, Umberto Orsini. Giallo, durata 104′ min. – Italia 1970. MYMONETRO Città violenta * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uscito dal carcere, uccide l’uomo che l’aveva tradito, perdona la sua donna che s’è sposata a un boss della malavita, è ricattato, reagisce. Sulla scia del cinema americano di azione violenta S. Sòllima non va al di là di un robusto mestiere, ma il sapore del surrogato è inconfondibile.

 Città violenta
(1970) on IMDb

Regia di Sergio Rubini. Un film con Sergio RubiniFabrizio BentivoglioMargherita BuyGiovanna MezzogiornoMariangela MelatoCast completo Genere Drammatico – Italia2004durata 110 minuti. – MYmonetro 2,99 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Noto attore di cinema, Luca Florio è colto da un grave malore. Ricoverato, riceve le visite di parenti, amici, colleghi e si rende conto che quell’ambiente non gli basta più. Sente il bisogno di ricongiungersi con la terra d’origine e la sua cultura del Sud. Un Rubini 8½ ? 7½, semmai, e con una marcata connotazione teatrale. La malattia come occasione di autoanalisi e di bilancio, ma anche di una possibile svolta. Rimane da stabilire non quanto sia autobiografico, ma se la sua sia un’autocritica personale o abbia anche un significato collettivo. Il fatto che S. Rubini si sia sdoppiato in F. Bentivoglio, suo evidente alter ego, riservando a sé stesso la parte dell’amico medico, farebbe propendere alla seconda ipotesi. Come il solito, comunque, tutti recitano con garbo intelligente. Scritto con Domenico Starnone e Carla Cavalluzzi, è probabilmente il suo film più maturo, sicuramente il più sincero. Nastro d’argento a G. Mezzogiorno non protagonista.

 L'amore ritorna
(2004) on IMDb

Regia di Sergio Martino. Un film con Luc MerendaSilvano TranquilliRichard ConteMartine BrochardSteffen ZachariasCast completo Genere Poliziesco – Italia1973durata 104 minuti. – MYmonetro 3,29 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il commissario Caneparo, sospeso per i suoi metodi violenti, decide di vendicare un collega ucciso perché era su una pista giusta. Si naviga nell’immenso mare della banalità. Idee poche, azione inverosimile, in bilico sul ridicolo.

 Milano trema: la polizia vuole giustizia
(1973) on IMDb

Regia di Sergio Corbucci. Un film con Peppino De FilippoWalter ChiariGino CerviTotòFranca ValeriAgostino SalviettiCast completo Genere Commedia – Italia1963durata 106 minuti. – MYmonetro 3,24 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sono in cinque – una donna per la DC, quattro uomini per il PCI, PLI, MSI e monarchici – a presentarsi candidati alle elezioni. Ciascuno ha i suoi trucchi, fa le sue promesse, ma tutti falliscono. Film a episodi camuffato. La satira è di grana qualunquista, ma certe stoccate arrivano al bersaglio. Totò si candida per il Partito della Restaurazione (monarchica).

 Gli onorevoli
(1963) on IMDb

Regia di Sergio Corbucci. Un film con TotòGianni AgusVittorio De SicaArturo BragagliaOlimpia CavalliFranco GiacobiniCast completo Genere Commedia – Italia1961durata 92 minuti. – MYmonetro 3,00 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È l’8 settembre 1943. Mentre un maresciallo dei Carabinieri (De Sica) si traveste da prete, un falso prete (Totò) indossa la sua divisa. Equivoci e disavventure a catena. Il difetto di questa commedia grottesca sta nella sceneggiatura. Per due terzi sta in piedi, in chiave di farsa, per merito di un ottimo Totò e di un funzionale De Sica nel suo flautato gigionismo, ma verso la fine si appesantisce nel patetico. Si ride, ma spesso a spese del buon gusto e del buon senso

 I due marescialli
(1961) on IMDb

Regia di Sergio Citti. Un film con Giancarlo GianniniHarvey KeitelElide MelliAnnalisa SchettinoLarissa VolpentestaCast completo Genere Drammatico – Italia2001durata 90 minuti. – MYmonetro 2,77 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dolorosa istoria della dodicenne sicula Rosa, figlia di un maniscalco alcolista: violentata da un gerarca fascista, finisce in riformatorio; maggiorenne, ritrova la madre fedifraga, la “vipera” del titolo, e forse il figlio che le fu tolto di forza e che fa il cantastorie. Il più anomalo e marginale dei cineasti italiani ha fatto il suo film più freak e meno consolatorio con 2 novità: l’ambientazione siciliana ai tempi di un’Italia ormai dimenticata, ma storicamente connotata e asse portante della nerissima favola, la maternità. La 1ª parte – la migliore – coincide con un soggetto ( La pietà di una cosa ) pubblicato nel 1989; nella 2ª si ha “l’impressione di assistere a un discorso privato, che segue una logica sua, lasciando in campo solo simboli che faticano a comunicare” (A. Pezzotta). Nemmeno l’esperta mano del cosceneggiatore V. Cerami v’ha posto rimedio. Melli, la “vipera”, è anche produttrice.

 Vipera
(2000) on IMDb

Regia di Sergio Corbucci. Un film con Vittorio CaprioliAdriano CelentanoMaurizio ArenaNinetto DavoliClaudia MoriCast completo Genere Commedia – Italia1971durata 108 minuti. – MYmonetro 3,24 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Roma del 1900 “Er più” è il bullo più svelto, popolare e temuto del quartiere, costretto a battersi con vari pretendenti per sposare la bella Rosa. Film confezionato per il clan (settentrionale) di Celentano. Discutibile l’ambientazione romanesca, ma la storia funziona, la compagnia degli attori è affiatata, i dialoghi senza sguaiataggini.

 Er più: storia d'amore e di coltello
(1971) on IMDb

Regia di Sergio Corbucci. Un film con Vittorio GassmanPaolo VillaggioEduardo FajardoLeo AnchorizRiccardo GarroneCast completo Genere Commedia – Italia1972durata 103 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Capocomico di una compagnia di guitti, in tournée in Messico, fa amicizia con un prete, segretario di un cardinale in missione, ed entrambi si fanno coinvolgere dalla rivoluzione. Commedia umoristica incline alla farsa, incentrata sul duo Gassman-Villaggio che funziona in modo sorprendente.

 Che c'entriamo noi con la rivoluzione?
(1972) on IMDb

Regia di Sergio Castellitto. Un film con Penélope CruzEmile HirschAdnan HaskovicPietro CastellittoSaadet AksoyCast completo Genere Drammatico, – Italia2012durata 127 minuti. Uscita cinema giovedì 8 novembre 2012 distribuito da Medusa. – MYmonetro 2,44 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal regista con Margaret Mazzantini, sua moglie, dal suo romanzo omonimo (2008). Come per Non ti muovere , è lecito preferire la scrittura registica allo script , zeppo di fatti, peripezie, passioni, sentimenti: un vero “melodrammore” come e più degli altri. Scandito in 3 tempi (1984, 1992, 2011), ambientato tra Sarajevo e Roma, è il più internazionale dei film di Castellitto (solo 3 italiani tra i 10 attori principali), il più storico (l’assedio serbo di Sarajevo, 1992-95, ormai dimenticato dai media di questa Italia dalla memoria corta) e, secondo noi, il migliore. La storia fa capo anche alla sterilità di Gemma. Non riuscendo ad avere un figlio dall’amato Diego, lo induce a far l’amore con la bella Aska e si appropria del bambino che nascerà, ignara del terribile segreto che sta a monte di quella gravidanza. Doloroso happy end . Bravi e diretti bene gli attori, bravissima la Cruz che, nonostante le difficoltà temporali del ruolo, risulta attendibile.

 Venuto al mondo
(2012) on IMDb


Risultati immagini per MortacciUn film di Sergio Citti. Con Vittorio Gassman, Mariangela Melato, Malcolm McDowell, Galeazzo Benti, Livia Venturini. Commedia, durata 102′ min. – Italia 1989. MYMONETRO Mortacci * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Prima di entrare nell’Aldilà, i morti stanno in un limbo dal quale si dipartono solo quando, tra i vivi, non c’è più nessuno che li ricordi. Scritta con David Grieco e Vincenzo Cerami, è una collana di storie cui fa da mastice il trucido, affabile, cinico custode del cimitero Gassman che fa il verso a un samurai povero. La Melato in una doppia parte briosa ed energica.

 Mortacci
(1989) on IMDb

Regia di Sergio Castellitto. Un film con Sergio CastellittoPenélope CruzClaudia GeriniAngela FinocchiaroMarco GialliniCast completo Genere Drammatico – Italia2004durata 125 minuti. – MYmonetro 3,23 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Quando la 15enne Angela va in coma dopo una brutta caduta, per suo padre Timoteo, affermato medico-chirurgo di origine proletaria e tiepido marito della giornalista Elsa, è l’occasione di fare i conti col passato e soprattutto di rievocare la passione miserabile e i rimorsi per la dolce, derelitta, patetica Italia. Il passato è un precipizio e il futuro una montagna. Il 2° film di Castellitto regista – tratto dal romanzo della moglie Margaret Mazzantini, premio Strega 2002, sceneggiato da entrambi – costringe a distinguere tra la scrittura registica e la materia narrativa fin troppo densa di fatti e di sentimenti. Si possono avere molte riserve sulla sceneggiatura e, insieme, ammirare la regia? Per la direzione degli attori (specialmente della Cruz), l’energia febbrile della messinscena, le invenzioni plastiche (fotografia: Gianfilippo Corticelli), la scansione ritmica del montaggio (Patrizio Marone). Rimangono i dubbi su questo ritratto di maschio codardo e padre distratto. Prodotto dalla Cattleya di Riccardo Tozzi & C. 2 premi David (Castellitto, Cruz), Nastro d’argento alla sceneggiatura; Globo d’oro. Ciak d’oro e Premio Flaiano.

 Non ti muovere
(2004) on IMDb

Regia di Sergio Castellitto. Un film Da vedere 2015 con Riccardo ScamarcioJasmine TrincaAnna GalienaMarina RoccoMassimo BonettiCast completo Genere Drammatico, – Italia2015durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 5 marzo 2015 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,93 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un ristorante dove si incontrano per decidere le vacanze dei figli, i separati Gaetano e Delia ricostruiscono in flashback la loro storia. Si parte da quando lei, giovanissima e afflitta da problemi con il cibo, lui assetato di affermazione, s’incontrano e nasce una grande passione. Matrimonio, figli e, dopo una prima fase di affievolirsi dei rispettivi disturbi, l’esplosione di tutto in un inesorabile peggioramento individuale e di coppia. Che cosa è rimasto? Rancore, rabbia più o meno repressa, insofferenza: lei rigida, aggressivamente sulla difensiva; lui più accomodante, ma incapace di autocritica. Sarà la loro ultima cena o c’è la possibilità di ricominciare? Castellitto dirige, sua moglie Margaret Mazzantini adatta il proprio romanzo in questo melodramma molto gridato, ricco di luoghi comuni anche se veritieri, povero di approfondimento psicologico ma capace di portare lo spettatore a identificarsi ora nell’uno ora nell’altra, nessuno simpatico, nessuno dalla parte della ragione. Il meglio? Roberto Vecchioni nei panni del saggio vicino di tavolo.

 Nessuno si salva da solo
(2015) on IMDb

Regia di Sergio Citti. Un film con Silvio OrlandoRolf ZacherPatrick BauchauGastone MoschinLaura BettiFranco CittiCast completo Genere Commedia – Italia1996durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 20 gennaio 2006 – MYmonetro 2,89 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Indossati i panni dei Re Magi in una recita parrocchiale in un paesino del Sud, tre saltimbanchi da circo attraversano mari e monti, guidati da una cometa, sempre delusi e mazziati, alla ricerca del Bambin Gesù. Incontrano varie Marie e altrettanti Giuseppe e concludono che forse è Gesù ogni bambino che nasce. 8° film di Citti, nato da una costola di un vecchio progetto di Pier Paolo Pasolini ( Porno-Teo-Kolossal ), “sembra un film speditoci dal passato, con l’intenzione di farci da monito per il futuro” (F. Chiacchiari), frutto della strenua fedeltà di Citti a un antico cinema rapsodico e popolare di raffinata ingenuità e di comicità beffarda ma non cattiva, “bassa” ma non triviale. Tocca molti temi – egoismo, razzismo, familismo, violenza, avidità di denaro, televisione, mancanza di futuro, incapacità di immaginare o desiderare qualcosa di diverso – con una leggerezza che approda a esiti di magica serenità.

 I magi randagi
(1996) on IMDb

Regia di Saverio Costanzo. Un film con Alba RohrwacherLuca Marinelli, Martina Albano, Arianna NastroTommaso Maria NeriVittorio LomartireCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFranciaGermania2010durata 118 minuti. Uscita cinema venerdì 10 settembre 2010 distribuito da Medusa. – MYmonetro 2,23 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal regista con Paolo Giordano, autore del fortunato romanzo, e spinto da un produttore lungimirante che ne aveva comprato i diritti prima che diventasse un bestseller, è il 3° film di Costanzo e il 1° su commissione, frutto di una operazione difficile e ambiziosa: farne qualcosa di nuovo e diverso. Costanzo ne ha fatto “un horror sentimentale sulla famiglia” (parole sue) e la sua impossibile emancipazione, citando Bava, Argento e Kubrick (con occhiate a Polanski e Bellocchio) e circondandosi di collaboratori affidabili o di moda tra cui il poliedrico musicista californiano Mike Patton, ma anche i Goblin nelle sequenze iniziali. Del romanzo ha ingarbugliato i fili, alternando le vicende dei 2 protagonisti e i 3 livelli temporali (bambini, adolescenti, adulti), cercando al montaggio (Francesca Calvelli) di far emergerne i temi latenti delle vite (quasi) parallele di Alice e Mattia, sconvolti nell’infanzia da dolorosi eventi. S’incontrano, si sfiorano, forse si amano nell’incertezza, ma si trovano sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. Cercano di riconciliarsi col passato: l’uno con l’altra? Finale aperto.

 La solitudine dei numeri primi
(2010) on IMDb

Regia di Saverio Costanzo. Un film Da vedere 2006 con Christo JivkovFilippo TimiMarco BalianiAndré HennickeFausto Russo AlesiCast completo Genere Drammatico, – Italia2006durata 115 minuti. Uscita cinema venerdì 9 marzo 2007 distribuito da Medusa. – MYmonetro 3,01 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 30enne Andrea si sottopone a un periodo di esercizi spirituali in preparazione al sacerdozio nel convento sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Tra padri superiori esigenti, anziani preti diffidenti, novizi incerti o ansiosi, scopre un mondo diverso ma altrettanto complesso e difficile. Grande è la tentazione di rinunciare. Messa in sottordine l’omosessualità, tema centrale nel romanzo Un gesuita perfetto (1960, ripubblicato nel 1999 come Lacrime impure ) di Furio Monicelli da cui prende spunto, Costanzo ha fatto un film più rigoroso e coraggioso del suo esordio nel superpremiato e sopravvalutato Private (2004). Definito un thriller dell’anima, è piuttosto la storia di un’indagine alla ricerca della verità (spirituale o concettuale?), “un vero e proprio giallo della comprensione” (P.M. Bocchi). C’è, però, il sospetto che sia un esercizio stilistico sotto il segno dell’indecisione. Pencola tra il saggio filosofico-teologico (Agostino d’Ippona o Tommaso d’Aquino?) e la denuncia del dogmatismo vaticano, l’analisi della prassi gesuitica di meditazione e proselitismo e la critica a una tecnica puntata alla conquista di potere e di influenza sul mondo. Il difetto è di sceneggiatura, non di regia, e rischia di far scivolare il rigore nella rigidità. Ingombrante colonna musicale degli Alter Ego e Carlo Crivelli. Fotografia: Mario Amura.

 In memoria di me
(2007) on IMDb

Regia di Saverio Costanzo. Un film Da vedere 2014 con Adam DriverAlba RohrwacherRoberta MaxwellAl RoffeGeisha OteroJason SelvigCast completo Genere Drammatico, – Italia2014durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 15 gennaio 2015 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,59 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella New York dei giorni nostri, Jude, newyorkese, e Mina, italiana, entrambi orfani di uno dei due genitori, s’innamorano – galeotto fu il w.c. di un ristorante cinese, in una iniziale scena di dubbio gusto – si sposano e concepiscono un figlio. Lo svezzamento del neonato li risucchia in un gorgo di incomprensione, diffidenza e odio che uccide il loro amore. E non solo. Al suo 4° film, Costanzo, anche sceneggiatore, rimaneggia il romanzo Il bambino indaco (2012) di M. Franzoso e sembra volersi servire di una situazione-limite come di una lente d’ingrandimento per osservare le emozioni conflittuali che la nascita di un figlio suscita in una coppia. Ma l’eccesso iperbolico ben presto travalica il realismo, e con esso la possibilità di un’immedesimazione riflessiva, a favore di un compiaciuto manierismo espressionista e sensazionalista che flirta con l’horror e ammicca al noir. Coppa Volpi per i 2 protagonisti al Festival di Venezia 2014.

 Hungry Hearts
(2014) on IMDb

Regia di Roberto Benigni. Un film con Roberto BenigniNicoletta BraschiWalter MatthauStefania SandrelliFranco FabriziCast completo Genere Commedia – Italia1988durata 110 minuti. – MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un sacerdote americano che vive in Italia viene chiamato per esorcizzare una parrucchiera posseduta dal demonio. Dopo l’esorcismo, il diavoletto decide di non tornare all’inferno. È un film irresistibile nei dialoghi (la strana coppia Benigni-Matthau funziona a meraviglia), ma carente nella costruzione narrativa (ora gratuita, ora irrisolta). Non sempre il regista controlla l’attore, e W. Matthau appare un po’ sacrificato, quasi intimidito. Scritto con Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami. 3ª regia di Benigni, 3° posto nella classifica degli incassi della stagione 1988-89.

 Il piccolo diavolo
(1988) on IMDb

Regia di Sandro Franchina. Un film con Karen BlanguernonFranco AngeliIsabel D’AvilaMario Pisu. Genere Drammatico – Italia1968durata 87 minuti.

«Morire gratis è morire per niente ma io non ho paura della morte… artista delegato, impotente, alcolizzato». Sono le parole di Franco Angeli, nella vita come nel film artista romano di piazza del Popolo, in viaggio on the road da Roma a Parigi in compagnia della sua ultima creazione artistica: una lupa capitolina. In netto anticipo rispetto a Easy Rider (la droga viene nascosta nel ventre della scultura, nel film statunitense veniva collocata nel serbatoio delle motociclette), Morire gratis è l’unico lungometraggio, mai distribuito, di Sandro Franchina, rosselliniano nell’ascendenza (interpretò il bambino di Europa ’51), amico di Jean Rouch, di Bellocchio e di Rohmer, collaboratore di Langlois alla Cinémathèque Française. Il film è uscito solo di recente dall’ oblio.

 Morire gratis
(1968) on IMDb

Adua e le compagne - Film (1960)Un film di Antonio Pietrangeli. Con Claudio Gora, Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Marcello Mastroianni. Commedia, Ratings: Kids+16, b/n durata 106′ min. – Italia 1960. MYMONETRO Adua e le compagne * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo la chiusura delle case di tolleranza (Legge Merlin: 20-09-1958) 4 prostitute si associano per aprire una trattoria in campagna. Ma l’ex cliente borghese che le ha aiutate le ricatta, obbligandole a riprendere il vecchio mestiere. Scritto con Ruggero Maccari, Ettore Scola e Tullio Pinelli, il 5° film di Pietrangeli ha 3 componenti che non sono ben fuse, lo rendono turgido e, insieme, fragile: il verismo della 1ª parte, la commedia di costume, l’istanza sociale e moralistica. Le parti più deboli sono la 1ª e la 3ª in cui si accavallano più finali per ribadire lo stesso concetto. Le doti del regista/sceneggiatore risaltano nella parte centrale col graduale trapasso psicologico delle 4 donne. Con una sorpresa nella recitazione: la Milo e la Rovere sono meno brave delle due francesi, ma più vere.

 Adua e le compagne
(1960) on IMDb