Category: Germania


Regia di Michael Haneke. Un film Da vedere 2009 con Christian FriedelLeonie BeneschUlrich TukurUrsina LardiBurghart KlaußnerCast completo Titolo originale: Das Weiße Band. Genere Drammatico, – AustriaFranciaGermania2009durata 144 minuti. Uscita cinema venerdì 30 ottobre 2009 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,40 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Intorno al 1913 la quieta vita di Eichwald, paese della Germania del Nord, è turbata da una serie di strani e crudeli incidenti, all’apparenza privi di spiegazione. Non si riesce a individuare i responsabili. Il maestro della scuola locale – anche voce narrante – riunisce i fili degli eventi finché raggiunge una terribile verità che potrebbe essere il frutto di un’interpretazione paranoica. Il pastore protestante si rifiuta di credergli. Lo scoppio della guerra 1914-18 porta il maestro a non tornare più nella comunità. 1° film in lingua tedesca dal 1997 del regista austriaco “al quale preme rappresentare l’impossibilità di fare i conti con la realtà, oggi come ieri” (P.M. Bocchi) che ne fa il resoconto di un orrore a macchia d’olio inconcepibile più che inammissibile. È un film in bianco e nero (più bianco che nero) che lascia libero lo spettatore di decifrare i misteri della vicenda. Chi sono i colpevoli: i bambini o gli adulti? Senza quasi mai usare il primo piano, Haneke si pone di fronte alla realtà illeggibile di un panorama umano di vizi privati e pubbliche virtù sotto la coperta pesante del perbenismo. Suggerisce che potrebbe essere il terreno di cultura e la massa acritica del futuro nazismo. Palma d’oro al Festival di Cannes 2009. Distribuito da Lucky Red. Scritto da Haneke con Jean-Claude Carrière.

The White Ribbon (2009) on IMDb

Regia di Emir Kusturica. Un film Da vedere 1995 con Predrag ‘Miki’ ManojlovicMirjana JokovicLazar RistovskiSlavko StimacBora TodorovicCast completo Genere Fantastico, – JugoslaviaGermania1995durata 170 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 1995 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. – MYmonetro 3,58 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1941, dopo il primo raid aereo tedesco su Belgrado, comincia l’ascesa del compagno Marko (Manojlovic), partigiano e borsanerista. In due anni lui e il suo amico Nero (Ristovski) accumulano una fortuna e la fama di eroi della resistenza finché convincono il loro clan a rifugiarsi in un sotterraneo e a fabbricare armi e altri prodotti per il mercato nero. Fa credere a tutti che la guerra continua, e intanto diventa un pilastro del regime socialista di Tito.

È difficile stringere in una definizione di genere un grande film visionario come il 5° lungometraggio del serbo Kusturica, che fa pensare ad Alice nel paese delle meraviglie riscritto da Kafka, con Hyeronimus Bosch come scenografo e Francis Bacon direttore della fotografia. È una tragicommedia musicale con le musiche tzigane di Goran Bregovic che di un racconto straripante di feste nuziali, riti collettivi e baccanali sono il filo conduttore e gli danno il ritmo. “C’era una volta un paese…” è il sottotitolo. La Iugoslavia, naturalmente. Kusturica dice che non è un film nostalgico, ma un necrologio. Forse il Paese di cui ha cercato di raccontare 40 anni di storia non è mai esistito. Underground è il sogno di un incubo, quello della Storia e del suo tempo sporco. 2ª Palma d’oro a Cannes dopo quella del 1985. Presentato come film della Comunità Europea. Esiste un’edizione di 7 ore, vista per la 1ª volta al Torino Film Festival.

Underground (1995) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Margit Carstensen, Ulrich Faulhaber, Brigitte MiraIrm HermannArmin MeierAdrian Hoven. Genere Drammatico – Germania1975

Squarcio di vita piccolo borghese in cui Margot, casalinga, moglie e madre, è preda di angosce e paure. Eppure vive, aspettando chissà cosa.

 Angst vor der Angst
(1975) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Eddie ConstantineHanna SchygullaVolker SpenglerMargit CarstensenUdo KierCast completo Titolo originale: Die dritte Generation. Genere Drammatico – Germania1979durata 110 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un gruppo di terroristi tedeschi sequestra un industriale dell’elettronica senza sapere che è il loro segreto finanziatore e che la polizia ha dato il suo beneplacito. Ignorano di essere le pedine di un gioco industriale-commerciale-poliziesco più grande di loro. Il fascino stridulo di questa “commedia in sei parti” sta nel suo dissonante impasto di sarcasmo e tristezza, di macabra comicità e serietà pietosa, di grand-guignol e tenerezza, di irriverenza beffarda e disperazione.

 La terza generazione
(1979) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Hanna SchygullaMichael KönigGunther KaufmannKatrin SchaakeHarry Baer. Genere Commedia – Germania1971durata 84 minuti.

Gunther e Michael rincorrono l’utopia di partire per il Perù in cerca di un tesoro nella zona del Rio Das Mortes. Ma la fidanzata di Michael, si oppone.

 Rio das Mortes
(1971) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Brigitte MiraIngrid CavenArmin MeierIrm HermannGottfried JohnKarlheinz BöhmCast completo Titolo originale: Mutter Küsters’ Fahrt zum Himmel. Genere Drammatico – Germania1975durata 120 minuti.

Il melodramma di una madre di famiglia il cui marito, improvvisamente, diventa un assassino. “Il viaggio in cielo di mamma Kusters” è un film freddo e gelido sui rapporti umani, che vengono descritti con cinismo ma anche con un po’ di pietà da parte di R. W. Fassbinder, che riesce a creare un personaggio reale, vivido e intenso.

 Mutter Küsters' Fahrt zum Himmel
(1975) on IMDb

Regia di Sebastián Lelio. Un film Da vedere 2017 con Daniela VegaFrancisco ReyesLuis GneccoAline KüppenheimAmparo NogueraCast completo Titolo originale: Una mujer fantástica. Titolo internazionale: A Fantastic Woman. Genere Drammatico, – CileGermania2017durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 19 ottobre 2017 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,19 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Santiago del Cile. Orlando, un ultracinquantenne imprenditore tessile, ha una soddisfacente relazione con Marina e intende festeggiarne il compleanno con un viaggio alle cascate di Iguazu. La sera della ricorrenza ha un malore in seguito al quale cade dalle scale di casa. Marina lo porta all’ospedale e avvisa il fratello che sopraggiunge. Orlando è deceduto e Marina viene invitata dalla ex moglie a tenersi lontana dalle esequie e dalla sua famiglia. Non perché sia l’amante ma perché è una transgender.

A Fantastic Woman (2017) on IMDb
Locandina L'uomo di Londra

Un film di Béla Tarr. Con Miroslav KrobotTilda SwintonÁgi SzirtesJános DerzsiErika Bok.  Titolo originale A Londoni FerfiDrammaticodurata 139 min. – Francia, Germania, Ungheria 2007MYMONETRO L’uomo di Londra * * * - - valutazione media: 3,47 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mainon conduce una vita semplice e priva di prospettive ai bordi del mare. Quasi non si accorge della realtà che lo circonda e ha ormai accettato la solitudine in cui è immerso. Finché un giorno diviene testimone di un omicidio. La sua vita subisce uno sconvolgimento. È costretto a chiedersi cosa separi il bene dal male e quale sia la sottile linea che divide l’innocenza dalla complicità. Progressivamente è costretto a porsi domande, che aveva sempre rimosso, sul senso ultimo della vita. Il film è tratto da un romanzo di Georges Simenon. Il figlio dello scrittore ha detto in proposito: “Le vite di alcuni personaggi creati da mio padre non sono facili da trasporre in un film o in televisione. Questo vale anche per L’Homme de Londres perché la macchina da presa aspira a seguire la suspense che ha luogo nella mente del protagonista e l’impresa sembra impossibile. Bela Tarr ne ha fatto un esercizio di stile che mi ha toccato nel profondo”. In effetti tutti i film del regista ungherese sono esercizi di stile. Primo fra tutti Satantango, suo capolavoro della durata fiume di 7 ore e mezzo. Ma lì, come in altre sue opere, era presente una ricerca cinematografica destinata a un ristretto pubblico di cinefili ma ricca di creatività e di senso. In questo The Man from London c’è invece la sterile applicazione di uno stile a un testo altrui. Si ammirano pertanto i lentissimi movimenti di macchina da un punto di vista estetico, ma ci si chiede se siano funzionali alla narrazione. La risposta è spesso negativa.

The Man from London (2007) on IMDb

Regia di Bobby FarrellyPeter Farrelly. Un film con Gwyneth PaltrowJack BlackJason AlexanderSusan Ward, Anthony Robbins, Joe ViterelliCast completo Titolo originale: Shallow Hal. Genere Commedia, – USAGermania2001durata 113 minuti. Uscita cinema venerdì 12 aprile 2002 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 2,59 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hal ha dovuto promettere al padre in punto di morte che non avrebbe mai avuto una ragazza che non fosse bella. E così si è procurato una serie di avventure con donne belle ma che non gli interessavano granché. Un giorno però resta bloccato in ascensore con un ipnotista che gli impone di guardare all’interiorità delle donne. Così si innamora di Rosemary e dei suoi 120 chili. I Farrelly colpiscono ancora avvalendosi della disponibilità della Paltrow pronta a sottoporsi a 4 ore di trucco per assumere le ‘dimensioni’ richieste. Nella loro voglia di trasgredire i due fratelli si dimostrano ancora una volta (e nonostante le apparenze) più ‘moralisti’ di altri. 

Shallow Hal (2001) on IMDb
Nowhere in Africa (2001) - IMDb

Regia di Caroline Link. Un film Da vedere 2001 con Juliane KöhlerMerab NinidzeMatthias HabichSidede OnyuloKaroline EckertzCast completo Titolo originale: Nirgendwo in Afrika. Genere Drammatico – Germania2001durata 140 minuti. Uscita cinema venerdì 12 novembre 2004 – MYmonetro 2,79 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vincitore di 5 premi del cinema tedesco e dell’Oscar quale miglior film straniero il film di Caroline Link si ispira a un romanzo autobiografico di Stefanie Zweig il cui padre nel 1938 dovette lasciare la Germania per sfuggire alla persecuzione degli ebrei trovando rifugio in Kenya. La storia di questo esilio forzato e’ vista attraverso gli occhi di Regina, 9 anni. La bambina entra nel mondo africano con grande partecipazione anche se non tutti gli adulti che ha intorno condividono questo suo sentire. La Link manca un po’ di quelle doti di sintesi che favorirebbero la visione del film ma si tiene assolutamente lontana da tutti gli stereotipi che spesso accompagnano i film ‘esotici’ in Africa.

Nowhere in Africa (2001) on IMDb

Regia di Stefan Ruzowitzky. Un film Da vedere 2007 con Karl MarkovicsAugust DiehlDevid StriesowMartin BrambachAugust ZirnerCast completo Titolo originale: Die Fälscher. Genere Drammatico, – AustriaGermania2007durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 1 febbraio 2008 distribuito da Lady Film. – MYmonetro 3,12 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ispirato al libro The Devil’s Workshop (2006) di Adolf Burger e sceneggiato dal regista. Storia vera di Salomon Smolianoff (nel film Sorowitsch), ebreo di origine russa e rinomato falsario nella Berlino degli anni ’30, e di altri 140 ebrei (stampatori, tipografi, grafici). Trasferiti nel 1942 nel lager di Sachsenhausen, bene alloggiati e ben nutriti, produssero fino al 1945 134 milioni di sterline false, oltre a documenti e passaporti, anch’essi falsi, per i servizi segreti tedeschi. Un’analoga operazione in dollari riuscì meno bene: lo scopo era quello di indebolire le economie dei Paesi nemici. È la storia di una lotta per la sopravvivenza che pone più di un problema di ordine etico: per scampare alla morte, le vittime dovevano fare un lavoro – e farlo bene – al servizio dei loro carnefici e soffocare la vergogna di essere ancora vivi. È anche il caso interessante di un film che si cimenta, aggirandola, con la irrappresentabilità audiovisiva dei campi nazisti di sterminio. La rossa D. Chaplin è figlia di Michael e nipote di Charlie S. Chaplin.

 Il falsario - Operazione Bernhard
(2007) on IMDb

Regia di Volker Schlöndorff. Un film Da vedere 1979 con Mario AdorfAngela WinklerDavid BennentCharles AznavourAndréa FerréolTina EngelCast completo Titolo originale: Die Blechtrommel. Genere Drammatico – GermaniaFrancia1979durata 142 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,17 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un bimbo prodigio, che possiede inspiegabili poteri, decide di non crescere per reagire all’insulso mondo degli adulti. Ridicolizza una parata nazista antecedente allo scoppio della guerra; poi vive i momenti tragici del conflitto in cui perde un cugino, la madre e il padre (lui stesso ne ha provocato la morte all’invasione sovietica).

The Tin Drum (1979) on IMDb

Risultati immagini per Crash - Contatto FisicoUn film di Paul Haggis. Con Sandra Bullock, Don Cheadle, Matt Dillon, Jennifer Esposito, William Fichtner. Titolo originale Crash. Drammatico, durata 113 min. – USA, Germania 2004. uscita venerdì 11 novembre 2005. MYMONETRO Crash – Contatto fisico * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 93 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Visto che Robert Altman si è preso una vacanza dopo gli ultimi, deludenti film realizzati, a raccogliere il testimone del genere “pellicola corale impregnata di pessimismo diffuso”, ci pensa lo sceneggiatore dello splendido Million dollar baby, Paul Haggis, qui anche nelle vesti di regista, che ci racconta, in una pellicola appassionante e vibrante, le vite di numerosi personaggi in cerca d’autore, alle prese con i problemi di tutti i giorni, dovuti all’ignoranza, al razzismo, alla ostentata misantropia che uno dei protagonisti ritiene causa principale del dissesto di una Los Angeles cupa e oscura, spettro di un paese, l’America, il cui sogno pare essere svanito nel nulla. Eccezionale il cast: è davvero difficile decidere quale dei numerosi attori di talento emerga rispetto agli altri. Triste, pessimista, a volte persino senza speranza, Crash mostra in maniera evidente il grande paradosso del mondo contemporaneo: abbiamo tantissimi strumenti per comunicare, ma non ne utilizziamo nessuno e, soli, sprofondiamo nell’abisso. Un film a volte brutale, ma allo stesso tempo pudico ed etico, da vedere, pensare e ripensare.
Crash (2004) on IMDb

Regia di Gianni Amelio. Un film Da vedere 2004 con Kim Rossi StuartCharlotte Rampling, Alla Faerovich, Pierfrancesco Favino, Manuel Katzy, Michael Weiss (II), Ingrid Appenroth, Dimitri Süsin, Thorsten Schwarz, Eric Neumann, Dirk Zippa, Barbara Koster-Chari, Anita Bardeleben, Ralf Schlesener, Andrea Rossi. Genere Drammatico, – ItaliaFranciaGermania2004durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 10 settembre 2004 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,69 su 28 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Gianni, impiegato trentenne che vive a Milano con moglie e figlio, non ha mai visto Paolo, altro suo figlio, nato da un parto traumatico costato la vita alla giovanissima madre e affidato agli zii materni di Roma. A distanza di anni lo raggiunge su un treno diretto a Berlino dove Paolo, quindicenne con gravi disturbi psicomotori, è sottoposto alle terapie di una clinica specializzata. Il racconto si conclude in Norvegia con un abbraccio tra padre e figlio. Un finale che è un inizio, quello di una vita insieme da condurre nei fastidi e nella fatica di ogni giorno. Come dire che l’amore non basta, che “nun se fa così”, se non c’è un’assunzione costante di responsabilità. Come altri di Amelio, è un film di viaggio, sostenuto da “una morale della necessità nella quale non si può distinguere il fatto dalla forma ” (M. Grande). Ispirato a Nati due volte (2000) di Giuseppe Pontiggia, scritto dal regista con Rulli e Petraglia, è il film più semplice, lineare, ellittico di Amelio che lo chiama, paradossalmente ma non a torto, il suo film più allegro. Forse, però, è il film più pessimista di un cineasta oggi così sfiduciato nei rapporti tra realtà e cinema. Ne fa un film depurato e intenso alla soglia del sociale: l’handicap – la diversità – non è il tema del film, ma il film stesso. A. Rossi/Paolo gli dà l’acqua della vita. K. Rossi Stuart, bello da copertina, è perfetto, mentre C. Rampling è una mater dolorosa inquietante. Fotografia: Luca Bigazzi. Musica: Franco Piersanti. David di Donatello a Alessandro Zanon (presa diretta). 3 Nastri d’argento: regia, fotografia, fonico.

The Keys to the House (2004) on IMDb

Regia di Wim Wenders. Un film con Rudiger VoglerHanna SchygullaMarianne HoppeNastassja KinskiIvan DesnyHans Christian BlechCast completo Titolo originale: Falsche Bewegung. Genere Drammatico – Germania1974durata 102 minuti. – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Wilhelm compie un viaggio attraverso la Germania meridionale e durante il tragitto incontra molti personaggi che lo ispirano per un libro che intende scrivere. Fare lo scrittore sarebbe il suo più grande desiderio. Siamo agli albori del cinema di Wenders, che è aiutato alla sceneggiatura dall’amico scrittore Peter Handke. C’è qualche ingenuità, ma anche un’originale forma espressiva che avrebbe dato maggiori frutti in seguito. È l’esordio al cinema per Nastassja Kinski, accreditata col suo cognome originario. 

Wrong Move (1975) on IMDb
Risultati immagini per dune il destino dell'universo

Un film di John Harrison. Con William HurtAlec NewmanIan McNeiceGiancarlo GianniniSaskia Reeves. continua» Fantascienzadurata 273 min. – USA, Canada, Germania 2000.

Nell’anno 10191 la galassia è completamente popolata dall’uomo, che si sposta da un pianeta all’altro grazie alle facoltà psicocinetiche dei piloti della Gilda spaziale, sviluppate da una droga, il melange, che può essere raccolta su un solo pianeta in tutto l’universo: l’arido e sabbioso Arrakis, soprannominato “Dune”. In un complesso gioco di potere, l’imperatore Shaddam IV alterna la concessione dello sfruttamento di Arrakis tra le varie casate della sua corte. Quando nel controllo di Dune subentra il duca Leto il giusto, capo della famiglia Atreides, il crudele barone Harkonnen, con il segreto appoggio dall’imperatore, trama la sua rovina. Un attacco a tradimento stermina il clan ed all’eccidio scampa soltanto Paul, il figlio di Leto. Fuggendo nel deserto di Arrakis, il giovane si imbatte nei Fremen, reietto popolo delle sabbie, che vive nell’attesa di un misterioso salvatore, preannunciato da una profezia. Col nome di Muad’Dib, Paul assume il comando dei Fremen, guidandoli alla vittoria nella lotta contro gli Harkonnen, che si sono impadroniti di Dune, e finirà per rivelarsi il Kwisatz Haderach delle profezie, l’essere supremo cui tutti, compreso lo stesso imperatore, dovranno inchinarsi.

Nuova trasposizione del bestseller di Herbert, che gode del vantaggio di svilupparsi nell’arco di tre puntate Tv, di circa un’ora ciascuna. La maggiore lunghezza ha permesso un approccio più razionale ed approfondito alle tematiche del ponderoso romanzo, consentendo di rappresentare più compiutamente il quadro politico, economico e sociale in cui si snoda la vicenda, rendendola in definitiva più comprensibile a quella parte di pubblico che non conosce l’opera letteraria. Splendida la fotografia di Vittorio Storaro e molto curate le scenografie, considerato anche il budget a disposizione. Improponibile invece il confronto con il cast assolutamente stellare del Dune di Lynch, eccezion fatta per William Hurt/Duca Leto, e Giancarlo Giannini/ Padisha Shaddam IV, nei ruoli che furono rispettivamente di Jürgen Prochnow e José Ferrer. Distribuito anche con il titolo Frank Herbert’s Dune, e in Germania come Frank Herbert’s Dune – Der Wüstenplanet.

Dune (2000) on IMDb

Regia di Volker Schlöndorff. Un film con Mathieu CarrièreMarian SeidowskyBernd TischerFred DietzLotte LedlJean LaunayCast completo Titolo originale: Der junge Törless. Genere Drammatico – GermaniaFrancia1965durata 87 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tratto dal romanzo di Robert Musil (1880-1942), Il film effettua una minuziosa registrazione dei rituali sadici che scandiscono la convivenza fra studenti, dei meccanismi di sopraffazione e del disprezzo per la libertà dell’individuo, che automaticamente dividono il mondo adolescenziale in carnefici e vittime, legati tra loro da morbose e torbide passioni.. Attraverso il paradigma del collegio, il regista tedesco vuol guardare al baratro nel quale erano sprofondati i popoli di lingua tedesca sotto il nazismo. 

Young Törless (1966) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film Da vedere 1973 con Barbara ValentinBrigitte MiraEl Hedi ben Salem. Titolo originale: Angst essen Seele auf. Genere Drammatico – Germania1973durata 93 minuti. – MYmonetro 3,21 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un’anziana donna delle pulizie vedova sposa un immigrato marocchino, di vent’anni più giovane. Doppio scandalo. Non è soltanto un film sul razzismo quotidiano e sulla normalità, ma anche sull’amore e la felicità. Il personaggio che più interessa non è Alì, trasparente e monolitico nella sua araba semplicità di cuore e di comportamento, ma Emmi cui l’amore non basta a farle superare i pregiudizi, l’educazione piccoloborghese, l’innata tedescheria. L’impasto di melodramma e di critica sociale funziona perché il primo è al servizio della seconda come la circolazione del sangue alimenta un organismo. Tenero, asciutto, un po’ schematico. Noto anche come Tutti gli altri si chiamano Alì . Premiato a Cannes 1974 da FIPRESCI e OCIC, a Chicago e in Germania (Brigitte Mira).

 La paura mangia l'anima
(1974) on IMDb
No quarto da Vanda

Regia di Pedro Costa (II). Un film con Vanda DuarteLena DuarteZita DuarteManuel Gomes Miranda. Genere Drammatico – PortogalloGermaniaSvizzera2000durata 170 minuti.

Secondo film della trilogia di Fontainhas (il terzo è Juventude em marcha) e primo passo verso un cinema sempre meno estetizzante, che qui si immerge – camera e cuore – nelle pieghe dolorose della desolazione delle vite di Vanda e dei suoi vicini.

 Nella stanza di Vanda
(2000) on IMDb
Locandina Un anno con 13 lune

Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Ingrid Caven, Volker Spengler, Gottfried John Titolo originale In einem Jahr mit 13 Monden. Drammatico, durata 124′ min. – Germania 1978. – VM 14 – MYMONETRO Un anno con 13 lune * * * - - valutazione media: 3,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Gli ultimi 5 giorni prima del suicidio del transessuale Elvira/Erwin che rievoca il suo passato. Colpito dal suicidio, avvenuto nell’estate del ’78, dell’amico/amante Armin Meier, Fassbinder lo girò in 25 giorni, curandone anche la fotografia. Meditazione sulla liceità del suicidio, è uno dei suoi film più sconsolati, personali e aspri contro la società. Da citare almeno la sequenza del mattatoio e quella in cui la protagonista è costretta a parodiare un film di Jerry Lewis. Il titolo si riferisce alla credenza che negli anni lunari con 13 lune (tra cui il 1978) le persone molto sensibili sono soggette a profonde depressioni.

In a Year with 13 Moons (1978) on IMDb