Category: Germania


Regia di Sergei Bodrov. Un film Da vedere 2007 con Tadanobu AsanoHonglei SunKhulan ChuluunOdnyam OdsurenAliyaBa SenCast completo Genere Storico, – KazakhistanRussiaGermaniaMongolia2007durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 9 maggio 2008 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,13 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1ª parte di una trilogia diretta dal 60enne russo Bodrov, in bilico tra storia e leggenda, sulla vita di Gengis Khan (1155 o 1167-1227), principe mongolo. Riconosciuto nel 1206 capo delle tribù tartare, le organizzò in un potente esercito col quale creò un impero dalla Cina settentrionale al Mar Caspio. Nella 1ª metà del film Temugin – il suo vero nome – è un ragazzo che, ucciso il padre da una tribù nemica, è ridotto in schiavitù. Evaso, vive miseramente con la madre e i fratelli in attesa di sposarsi. Girato tra le steppe senza fine dell’Asia centrale (Kazakistan e Cina occidentale), quest’inizio è affascinante, in chiave di heroic fantasy , per la rievocazione della vita nomade, la brutalità delle situazioni, la colonna sonora e musicale in una lingua sconosciuta. Nella 2ª parte del film comincia l’ascesa al potere di Temugin, mentre si dà spazio a Borte, la sposa scelta quand’era ragazzino. Emerge la personalità del futuro Gengis Khan: energia, astuzia, crudeltà ma anche un innato senso di giustizia. Col ricorso agli effetti digitali diventa spettacolare e cala il suo fascino. Imponente la battaglia contro la tribù dei Merkit che combattono col volto coperto da maschere spaventose. Scritto dal regista con Sergej Aliyev.

 Mongol
(2007) on IMDb

Regia di Semih Kaplanoglu. Un film con Melih SelcukBasak Köklükaya. Genere Drammatico – TurchiaFranciaGermania2008durata 102 minuti. – MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un piccolo villaggio della Turchia, in provincia di Smirne, il giovane Yusef aspira a diventare poeta. La madre, rimasta vedova troppo giovane, lo rimprovera di avere la testa fra le nuvole e di spendere i soldi che servono a mandare avanti la casa – guadagnati con la sua attività di lattaia – in libri, matite e quaderni. Diplomato da poco e in attesa della chiamata alle armi, Yusef vive come sospeso nella sua età informe e pratica la poesia nella speranza di riuscire a trovare la propria identità di giovane uomo.
Süt costituisce il secondo capitolo di una trilogia che racconta, a ritroso, la storia di Yusef. Se in Yumurta il protagonista è rappresentato nell’età adulta, in Süt lo ritroviamo nella sua giovinezza e ne vediamo la persona a metà fra due strade, tra il ragazzo e l’uomo. Mettendo in scena i dolori del giovane Yusef, Semih Kaplanolu trova nella stasi poetica, nel meriggiare assorto, nei brevi e radi dialoghi e nella flemma tipica del cinema mediorientale una cifra stilistica per mettere in scena il rapporto madre-figlio e fare luce sulla figura genitoriale femminile, che nella società turca rappresenta qualcosa di sacro, attraverso lo sguardo languido del figlio.

 Süt
(2008) on IMDb

Regia di Semih Kaplanoglu. Un film con Erdal BesikçiogluTulin OzenAlev Uçarer. Genere Drammatico – TurchiaGermania2010durata 103 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Yusuf è un bambino solitario che vive con i genitori in una zona isolata di un bosco di montagna. Il padre alleva api e il bambino prova una grande ammirazion e per lui con il quale condivide segreti. Yusuf, che a casa sa leggere correntemente, a scuola si blocca e non riesce ad ottenere la targhetta rossa che il maestro dà in premio a chi legge bene. Il diminuire della presenza delle appi costringe i genitore a cercare di porre le arnie in luoghi più lontani e ad altezze più elevate. Un giorno l’uomo non farà ritorno e mentre la moglie si metterà alla sua ricerca il bambino si sentirà spinto a sperare in una sua prossima riapparizione da una lettura sacra.
Il cinema di Semih Kaplanoglu non appartiene alla categoria di quelli destinati ad attarre il grande pubblico. Il regista turco procede, sostenuto dal consenso ottenuto in importanti festival internazionali, nel suo percorso autoriale con il terzo capitolo della storia del suo protagonista Yusuf. Dopo averlo presentato nel suo periodo di studi universitari in Milk e seguito in quello dell’età adulta in Egg ora il regista ce ne presenta l’infanzia.
Il miele del titolo è quello delle api che costituiscono l’elemento che consente la vita della famiglia ma diverranno anche l’occasione della sua disgrazia. Il film procede con grande lentezza facendoci percepire il tempo dilatato che avvolge la vita del bambino modificato solo dalla vita scolastica alla quale però partecipa con fatica e dolore senza inserirsi nei giochi dei compagni. Va quindi rispettato il lavoro di ricerca che il regista compie su aspetti di vita appartati della realtà sociale turca.
Resta però il dubbio di un eccesso di compiacimento nei confronti di un estetismo che in più di un’inquadratura prolungata finisce con il risultare fine a se stesso indebolendo così la tenuta complessiva di un film che ha nella straordinaria bravura del piccolo protagonista un elemento di indubbia forza.

 Bal
(2010) on IMDb

Regia di Sebastian Schipper. Un film Da vedere 2015 con Laia CostaFrederick LauFranz RogowskiBurak YigitMax MauffNadja Laura Mijthab. Genere Drammatico, – Germania2015durata 140 minuti. Uscita cinema giovedì 23 marzo 2017 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,17 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Victoria, una ventenne spagnola che vive da qualche tempo a Berlino, incontra fuori da un locale notturno Sonne e i suoi amici. Sono berlinesi ‘veri’, così si definiscono e possono mostrarle la città ignota agli stranieri. Victoria li segue divertita fino a quando qualcuno si fa vivo per esigere dal gruppo un credito: devono compiere una rapina all’alba in una banca. Cosa deciderà di fare la ragazza?

 Victoria
(2015) on IMDb

Regia di Saverio Costanzo. Un film con Alba RohrwacherLuca Marinelli, Martina Albano, Arianna NastroTommaso Maria NeriVittorio LomartireCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFranciaGermania2010durata 118 minuti. Uscita cinema venerdì 10 settembre 2010 distribuito da Medusa. – MYmonetro 2,23 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal regista con Paolo Giordano, autore del fortunato romanzo, e spinto da un produttore lungimirante che ne aveva comprato i diritti prima che diventasse un bestseller, è il 3° film di Costanzo e il 1° su commissione, frutto di una operazione difficile e ambiziosa: farne qualcosa di nuovo e diverso. Costanzo ne ha fatto “un horror sentimentale sulla famiglia” (parole sue) e la sua impossibile emancipazione, citando Bava, Argento e Kubrick (con occhiate a Polanski e Bellocchio) e circondandosi di collaboratori affidabili o di moda tra cui il poliedrico musicista californiano Mike Patton, ma anche i Goblin nelle sequenze iniziali. Del romanzo ha ingarbugliato i fili, alternando le vicende dei 2 protagonisti e i 3 livelli temporali (bambini, adolescenti, adulti), cercando al montaggio (Francesca Calvelli) di far emergerne i temi latenti delle vite (quasi) parallele di Alice e Mattia, sconvolti nell’infanzia da dolorosi eventi. S’incontrano, si sfiorano, forse si amano nell’incertezza, ma si trovano sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. Cercano di riconciliarsi col passato: l’uno con l’altra? Finale aperto.

 La solitudine dei numeri primi
(2010) on IMDb

Photobucket Pictures, Images and PhotosUn film di Victor Frivas, Victor Trivas. Con Michel Simon, Horst Frank, Karin Kernke, Helmut Schmid, Paul Dahlke. Horror, b/n durata 85 min. – Germania 1961. MYMONETRO Al di là dell’orrore * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Il professor Abel ha inventato il “siero Z” che può mantenere in vita organi di animali morti collegandoli ad una macchina avveniristica. Sofferente di crisi cardiache, l’uomo ordina al dottor Ood di trapiantare il suo cuore in caso di un attacco mortale e quando il temuto evento si verifica, l’assistente segue scrupolosamente le indicazioni del maestro, ma con intenti “leggermente” diversi: di Abel sopravvivono, infatti, soltanto il cervello e la testa amputata. Reso folle dall’ebbrezza del successo e sapendo di poter costringere quanto resta di Abel (…la parte più geniale) a collaborare, il dottore continua altri spaventosi esperimenti che culminano nel trapianto della testa di Irene – infermiera dal viso bellissimo ma dal corpo sgraziato – sulle membra perfette di Lilly, splendida spogliarellista. Come è prevedibile, le sparizioni delle ragazze insospettiranno ben presto la polizia che non tarderà a ricollegarle al laboratorio del dottor Ood.
La presenza del “mostro sacro” Michel Simon (nel ruolo del professor Abel) e le scenografie di Hermann Warm (che al suo attivo ha il celebre Gabinetto del dottor Caligari) conferiscono al film le giuste atmosfere per farlo apprezzare. Il personaggio di Irene richiama, forse, la figura di Nina, infermiera bella ma deforme nel corpo, di House of Dracula (da noi giunto con il titolo La casa degli orrori).Ultimo film di Victor Trivas (già sceneggiatore di El Moderno Barba Azul), conosciuto negli Stati Uniti con i titoli: A Head for the Devil, The Head, The Screaming Head.

 Al di là dell'orrore
(1959) on IMDb

Regia di Sacha Polak. Un film con Barry AtsmaEva DuijvesteinWaléra KanischtscheffSascha Alexander GersakTristan Göbel. Genere Drammatico – GermaniaPaesi BassiBelgio2015durata 86 minuti.

Quando l’amore della sua vita Boris, un camionista di 44 anni dalla personalità forte e accattivante viene ucciso in un incidente, Luna scopre che lui ha condotto una doppia vita da sempre.

 Zurich
(2015) on IMDb

Regia di Robert Wiene. Un film con Fern AndraAlbert BennefeldLewis BrodyJohn Gottowt. Genere Horror – Germania1920durata 105 minuti.

Genuine è una sacerdotessa sanguinaria che viene comperata in un mercato orientale di schiavi da un vecchio Pigmalione moderno, il quale però se ne innamora al punto di rinchiuderla in una strana gabbia di vetro inaccessibile ai visitatori. La donna riesce a convincere un giovane barbiere a tagliare la gola al padrone e, una volta libera, diventa una temibile supervamp che porta alla rovina tutti gli uomini che incontra.

 Genuine
(1920) on IMDb

Regia di Rose Bosch. Un film Da vedere 2010 con Jean RenoMélanie LaurentGad ElmalehRaphaëlle AgoguéHugo LeverdezCast completo Titolo originale: La Rafle. Genere Drammatico, – FranciaGermaniaUngheria2010durata 115 minuti. Uscita cinema giovedì 27 gennaio 2011 distribuito da Videa. – MYmonetro 3,27 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 16 luglio 1942, durante l’occupazione tedesca, la polizia francese sequestra nelle loro case 13 151 ebrei e per 2 giorni li ammassa al Vélodrome d’Hiver, prima di trasferirli nel campo di Beaune-La Rolande da dove partiranno per i lager dell’est. Solo 25 ne usciranno vivi, nessuno tra i 4051 bambini. (Si calcola che tra i 6 milioni di morti – 70 000 ebrei francesi – 1 milione e mezzo fossero minorenni). Sorretta dal marito produttore Ilan Goldman, l’ex giornalista e sceneggiatrice Bosch dedica 3 anni di lavoro (consulente storico Serge Klarsfeld) a preparare La rafle (retata), 1° film su questo tragico evento di cui, prima e dopo il 1945, le autorità francesi avevano con scrupolo eliminato ogni traccia. Azione in 3 parti alternata: la retata; discussioni tra il generale Petain e il 1° ministro Laval sui rapporti con la Gestapo; Hitler e i suoi in vacanza a Berghof. Lo scrupoloso impegno documentaristico (che non esclude innesti romanzeschi né salti nella cronologia), l’ambizione etica e pedagogica, la sincerità degli intenti sono indiscutibili. Lo è anche l’efficacia spettacolare e dinamica. Alcune riserve, però, sono doverose. Oltre alla troppa carne narrativa al fuoco (Hitler è superfluo), il grande spettacolo e la Shoah (catastrofe) non vanno d’accordo. La Bosch sostiene di aver tenuto la giusta distanza: voleva raccontare la vita non la morte, parlare del futuro non del passato. Costo: 20 milioni di euro. Spettatori francesi: 2 800 000. Titolo italiano assurdo e sviante.

 Vento di primavera
(2010) on IMDb

Regia di Rolf Thiele. Un film Da vedere 1958 con Peter Van EyckNadja TillerCarl Raddatz. Titolo originale: Das Mädchen Rosemarie. Genere Drammatico – Germania1958durata 100 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ispirato a un fatto di cronaca (l’1-11-1957 la polizia di Francoforte scopre il cadavere di Rosemarie Nitribitt, una call-girl strangolata in casa sua), è la storia di una bella ragazza, dirozzata da un avventuriero lorenese (Van Eyck) che vuol farne la sua informatrice. Diventa una cortigiana d’alto bordo. I suoi potenti clienti le fanno compromettenti confidenze che lei registra. Nel rivelare con graffiante critica satirica i risvolti del “miracolo” economico tedesco, R. Thiele e il suo sceneggiatore Eric Kuby (da un suo romanzo del 1956) ricorrono a una felice contaminazione tra apologo espressionista e ballata alla Brecht con canzoni che fanno da coro alla vicenda. Grande successo internazionale e trampolino di lancio per N. Tiller, Miss Austria 1949, prima vamp germanica del dopoguerra.

 La ragazza Rosemarie
(1958) on IMDb

Regia di Adina Pintilie. Un film con Laura BensonTómas LemarquisDirk Lange (II)Hermann MuellerChristian BayerleinCast completo Titolo originale: Nu ma atinge-ma. Genere Drammatico – RomaniaGermaniaRepubblica cecaBulgariaFrancia2018durata 125 minuti. Uscita cinema giovedì 14 febbraio 2019 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,00 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Laura non può sopportare di essere toccata. Prova anche con un giovane che si prostituisce ma non riesce a superare il suo problema. Christian soffre di una disabilità grave e parla con grande sincerità dei propri desideri in campo sessuale e dell’amore per la sua compagna. I due partecipano a un workshop in cui sono presenti persone di varia età e a cui é presente anche Tudor che appare molto vulnerabile ma accetterà di condividere le proprie sensazioni.

 Ognuno ha diritto ad amare - Touch Me Not
(2018) on IMDb

Amazon.com: Olimpia / Apoteosi Di Olimpia : Movies & TVUn film di Leni Riefenstahl. Titolo originale Olympia. Documentario, Ratings: Kids+16, b/n durata 217 min. – Germania 1938. MYMONETRO Olimpia * * * - - valutazione media:3,33 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il film è il documentario delle Olimpiadi di Berlino del 1936 ed è composto da: Festa di popoli (Fest der Völker)e Festa di bellezza (Fest der Schönheit).

 Apoteosi di Olympia
(1938) on IMDb

Regia di Richard LaGravenese. Un film Da vedere 2007 con Hilary SwankPatrick DempseyImelda StauntonScott GlennApril Lee HernandezCast completo Genere Drammatico, – USAGermania2007durata 123 minuti. distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,16 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Erin Gruwell è una giovane insegnante di lettere al suo primo incarico in un liceo. Siamo a Los Angeles nel 1992, poco dopo gli scontri razziali che avevano messo a ferro e fuoco la città. Erin si vede affidare una classe composta da latinoamericani, cambogiani, afroamericanie un unico bianco. Provengono tutti da realtà sociali in cui il degrado e la violenza costituiscono parte integrante della vita quotidiana. Le istituzioni li vedono come un peso morto da “parcheggiare” in attesa che tornino nella strada. “La Gruwell” (così prenderanno a chiamarla i ragazzi) non si arrende né di fronte all’istituzione né di fronte agli allievi che inizialmente la respingono convinti che sia l’ennesima insegnante disinteressata al loro vissuto. Riuscirà a convincerli ad uscire dalla gabbia delle gang e a guardarsi dentro scrivendo dei diari che diverranno un libro.

 Freedom Writers
(2007) on IMDb

Regia di Ralph Habib. Un film con Gino CerviPeter Van EyckFranco FabriziDawn AddamsMarcello GiordaHerbert WilkCast completo Titolo originale: R.P.Z. appelle Berlin. Genere Drammatico – FranciaGermaniaItalia1959durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un agente segreto tedesco emissario di Canaris, capo dello spionaggio tedesco, cerca di impedire l’entrata in guerra di Germania e Italia. La missione, è ovvio, fallisce.

 I sicari di Hitler
(1959) on IMDb

La storia infinita - Film (1984) - MYmovies.itUn film di Wolfgang Petersen. Con Barret Oliver, Noah Hathaway, Tami Stronach Titolo originale Die unendliche Geschichte. Fantastico, Ratings: Kids, durata 92′ min. – Germania 1984. MYMONETRO La storia infinita * * * 1/2 - valutazione media: 3,67 su 73 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il piccolo Bastian che ha da poco perso la mamma, si rifugia nella soffitta della scuola a leggere un vecchio libro che si rivela magico; così Bastian “entra” nella storia e combatte contro il Nulla per difendere il mondo di Fantasia con l’aiuto di un drago volante e di un fanciullo guerriero.Tratto dalla prima parte del romanzo (1979) di avventure fantastiche di Michael Ende che, furioso dopo aver visto il film, fece togliere il suo nome dai titoli: “auguro la peste ai produttori. M’hanno ingannato. Quello che mi hanno fatto è una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico”. Costato 25 milioni di dollari _ la più costosa produzione del cinema tedesco _ è un film fantastico con messaggio: se la gente smette di sognare, non può sopravvivere. Trionfo degli effetti speciali, pachidermica macchina di spettacolo, sfilata di mostri, ma senza violenza e nemmeno orrore. Manca di tensione drammatica e di ritmo avventuroso.

 La storia infinita
(1984) on IMDb

Regia di Philip Gröning. Un film Da vedere 2013 con Alexandra FinderDavid ZimmerschiedPia KleemannChiara KleemannHorst Rehberg. Titolo originale: Die Frau des Polizisten. Genere Drammatico, – Germania2013durata 175 minuti. Uscita cinema lunedì 25 novembre 2013 distribuito da Satine Film. – MYmonetro 3,25 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un poliziotto, sua moglie, la loro bimbetta, la loro vita quotidiana, all’inizio apparentemente felice, in realtà in un crescendo sempre più claustrofobico e violento: i due non si parlano mai se non attraverso giochi e filastrocche; lei non lavora, non ha amici, non esce mai dalla casa o dallo stretto cortiletto in cui gioca con l’adorata figlia; lui inizia a maltrattarla, poi a picchiarla. Lento, freddo, angoscioso: ma la scelta di dividere il film in 59 capitoli interrotti da una scritta su schermo nero che annuncia l’inizio e la fine di ogni sequenza debitamente numerata (ogni volta circa 10 secondi di pausa), frantumando la narrazione in modo logorante, disturba, infastidisce e allontana il pubblico. Premio speciale della Giuria a Venezia.

 La moglie del poliziotto
(2013) on IMDb

Regia di Phil Davis (II). Un film con Reece DinsdalePerry FenwickRichard Graham. Genere Drammatico, – GermaniaGran Bretagna1995durata 107 minuti. Uscita cinema lunedì 4 settembre 1995 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,04 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un poliziotto si infiltra in una banda di hooligans per individuarne i capi. Progressivamente si lascia prendere dal clima di machismo diffuso e di riti di gruppo. I tifosi esasperati sostituiscono pian piano i compagni di lavoro. Alla fine c’è un hooligan in più. Il cinema inglese riesce ad offrire un ritratto credibile di un mondo che va studiato per poterne comprendere le dinamiche.

 Hooligans
(1995) on IMDb
Berlin-Alexanderplatz (1931 film) - Wikipedia

Regia di Piel Jutzi. Un film Da vedere 1931 con Heinrich GeorgeMaria BardBernhard Minetti. Genere Drammatico – Germania1931durata 80 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo omonimo (1929) di Alfred Döblin, anche sceneggiatore. Uscito di prigione, Franz Biberkopf riprende il suo lavoro di venditore ambulante sull’Alexanderplatz, ma, coinvolto in una rapina, perde un braccio e ritorna alla sua misera vita. È, con M (1931) di F. Lang, il miglior film sonoro della Germania prenazista. Da un romanzo polifonico e sperimentale, Jutzi ha tratto un dramma cupo ma non disperato in cui, attorno al suo roccioso protagonista e alle sue donne, sta una Berlino rumorosa e ostile. Di tutti i film della corrente di sinistra, è il meno segnato dalla latente influenza sovietica.

 Berlin Alexanderplatz
(1931) on IMDb
Scene di caccia in bassa Baviera: Amazon.it: Hanna Schygulla, Angela  Winkler, Martin Speer, Else Obnecke, Peter Fleischmann, Hanna Schygulla,  Angela Winkler: Film e TV

Regia di Peter Fleischmann. Un film Da vedere 1968 con Angela WinklerMartin SpeeElse Quecke. Titolo originale: Jagdszenen aus Niederbayern. Genere Drammatico – Germania1968durata 85 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un villaggio bavarese torna Abram, malvisto dai compaesani per la sua fama di omosessuale. Le circostanze lo portano a uccidere in un impeto d’ira Hannelore, domestica del borgomastro e ritenuta di dubbia moralità (sessuale), l’unica adulta che s’è comportata con lui amichevolmente. Gli danno la caccia e lo catturano. Il giorno dopo è la festa del patrono, tutto è scordato. Dal dramma di Martin Sperr, collaboratore alla sceneggiatura e interprete principale, un duro, asciutto Heimatfilm di taglio naturalistico che diventa apologo sul “fascismo ordinario”, il farisaismo, l’intolleranza, l’ignoranza della gente di campagna. Girato in dialetto bavarese, contribuì alla nascita del Nuovo Cinema Tedesco. Fu visto e apprezzato all’estero più che in patria. In Baviera ebbe precaria distribuzione.

 Scene di caccia in bassa Baviera
(1969) on IMDb

LA TORTURA DELLE VERGINI - - MANIFESTO CINEMA | eBayUn film di Michael Armstrong. Con Herbert Lom, Udo Kier, Herbert Fux, Olivera Vugo Titolo originale Hexen. Erotico, durata 90 min. – Germania 1969. MYMONETRO La tortura delle vergini * - - - -valutazione media: 1,00 su 1 recensione.
Con la scusa della caccia alle streghe, un giudice inglese imprigiona molte ragazze per appagare i propri vizi. Il suo assistente apre gli occhi e libera l’innamorata; la folla non crede alla sua buona fede e lo lincia.

 La tortura delle vergini
(1970) on IMDb