Category: Germania


Regia di Gaspar Noé. Un film con Nathaniel BrownPaz de la HuertaCyril RoyOlly AlexanderMasato TannoCast completo Genere Drammatico – FranciaGermaniaItalia2009durata 154 minuti. Uscita cinema venerdì 9 dicembre 2011 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 2,03 su 43 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il ventenne Oscar e la sorella minore Linda arrivano a Tokyo. Oscar vende droga per vivere, mentre la diciottenne Linda lavora come spogliarellista in un nightclub. Una notte Oscar si reca in un locale per concludere un affare, ma gli agenti di polizia lo stanno aspettando per arrestarlo e nella colluttazione che ne segue parte accidentalmente un colpo. Oscar muore ma riemergono le memorie del passato, tra queste spiccano la morte dei genitori avvenuta in un incidente d’auto quando aveva solo cinque anni e la promessa fatta alla sorella di non abbandonarla mai.
Gaspar Noé ha colpito ancora. Uno dei più supponenti e narcisistici registi del cinema non solo francese ma mondiale, dopo lo scandalo annunciato di Irreversible torna a provocare in maniera totalmente sterile. Non avendo una storia degna di questo nome a cui affidarsi e non essendo uno di quei Maestri del Cinema in grado di trasformare un’assenza di soggetto in un’esperienza artistica di alto livello, il regista francese torna ad applicare le regolette che presiedevano alla realizzazione del suo precedente lungometraggio. Musica pulsante, luci al neon, acrobatici movimenti di macchina e scene che vorrebbero provocare sconcerto e muovono invece solo al riso o allo sbadiglio.
Perché la ripetizione del già detto protratta per la durata di 150 minuti si traduce in un’autoreferenzialità iperbolica a cui nulla, neppure alcune inquadrature ad effetto, possono porre rimedio. Noé, pretendendo anche di farci la morale, si ammira nello specchio del suo cinema. Rischia di ritrovarcisi sempre più solo

Enter the Void (2009) on IMDb

Un film di Denis Héroux. Con Ely Galleani, Mathieu Carrière, Christine Boisson, Carole Laure. Titolo originale Née pour l’enfer. Drammatico, durata 92 min. – Italia, Francia, Germania, Canada 1976. MYMONETRO …E la notte si tinse di sangue * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Un americano reduce dal Vietnam, complessato e pieno di tare psicofisiche, viene sbarcato a Belfast. Per racimolare qualche soldo, decide di derubare certe infermiere che alloggiano in una pensioncina, ma viene colto da raptus e, anziché depredare le fanciulle, le sevizia e le uccide. Una gli sfugge: fornirà un elemento utile alla sua cattura.

Born for Hell (1976) on IMDb
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Un film di Friedrich Wilhelm Murnau. Con Emil Jannings, Maly Delschaft, Emil Kurz Titolo originale Der lezte Mann. Drammatico, – Germania 1924. MYMONETRO L’ultima risata * * * 1/2 - valutazione media: 3,95 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il protagonista è il portiere del Grand Hotel Atlantic di Berlino, dapprima rispettato e riverito, e che in secondo tempo, viene degradato e confinato dalla direzione a sorvegliare i gabinetti, situati giù in basso, nel sottosuolo. Il portiere si sente crollare il mondo addosso anche perché l’ambiente in cui vive impietosamente lo deride.

The Last Laugh (1924) on IMDb

Regia di Wim Wenders. Un film con Bruno GanzPeter FalkNastassja KinskiHorst BuchholzSolveig DommartinRudiger VoglerCast completo Titolo originale: In weiter Ferne, so nah!. Genere Fantastico, – Germania1993durata 145 minuti. Uscita cinema giovedì 4 agosto 1994 distribuito da Penta Distribuzione. – MYmonetro 3,40 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Berlino ci sono due angeli, Cassel e Raffaela (Sander e Kinski), pieni di buone intenzioni nei confronti degli umani. Vorrebbero aiutarli, alleviare le loro sofferenze. Gli altri personaggi sono: un pizzaiolo che canta Funiculì Funiculà (Ganz), il vecchio autista di un gerarca nazista, un gangster americano che vende armi e pornografia (Bucholz), due bambine molto sensibili, un gruppo di acrobati, un investigatore privato troppo contorto (Vogler), un altro angelo “nero” e cinico che forse rappresenta il destino (Dafoe), Peter Falk e Lou Reed che fanno se stessi. Cassel compie un’azione anomala e si trova a essere un umano, e da quel momento comincia a non capirsi. Gli piace bere, gli piacciono i soldi, insomma va alla deriva. Certo, gli uomini sono strani e hanno smarrito il senso di tutto, del bene e del male. Il senso generale della vita.

Faraway, So Close! (1993) on IMDb

Locandina Cristiana F. - Noi i ragazzi dello zoo di BerlinoUn film di Ulrich Edel. Con Natja Brunckhorst, Thomas Haustein, Jens Kuphal, David Bowie, Rainer Woelk. Titolo originale Christiane F. wir Kinder von Bahnhof Zoo. Drammatico, durata 124′ min. – Germania 1981. – VM 14 – MYMONETRO Cristiana F. – Noi i ragazzi dello zoo di Berlino * * * - - valutazione media: 3,29 su 55 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Storia vera di Christiane F. berlinese che diventò eroinomane a 13 anni e della sua caduta graduale agli stadi più bassi della tossicodipendenza. Tratto da un libro ricavato da 45 ore d’intervista con C.F., il film ha 2 difetti: eccesso di curiosità e distacco moralistico. Interessante come documento e testimonianza.

 Cristiana F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
(1981) on IMDb

Locandina Temporale RosyUn film di Mario Monicelli. Con Faith Minton, Gérard Depardieu, Roland Bock, Gianrico Tedeschi Commedia, durata 118 min. – Italia, Francia, Germania 1979. MYMONETRO Temporale Rosy * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Grande amore tra l’ex pugile Raoul “Spaccaporte” e la campionessa di catch Temporale Rosy. La gelosia di lui e gli intrighi dell’impresario di lei li separano. Scritto da Age & Scarpelli da un romanzo breve di Carlo Brizzolara, ambientato tra i panorami urbani della Francia del nord e del Belgio, fu un fiasco commerciale, ma rimane uno dei più felici film di Monicelli per ricchezza di gag, disegno dei personaggi, finezza di particolari in sagace equilibrio tra comico e patetico.

 Temporale Rosy
(1980) on IMDb

Regia di Lars von Trier. Un film con Willem DafoeCharlotte Gainsbourg. Titolo originale: Antichrist. Genere Horror, – DanimarcaGermaniaFranciaItaliaSveziaPolonia2009durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 maggio 2009 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 2,48 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Poiché von Trier ha tra i suoi modelli Bergman, oltre a Tarkovskij cui dedica il film, diciamo che questo suo Scene da un matrimonio è discutibile sin dal titolo. Diviso in 6 capitoli: “Prologo”, “La paura”, “La pena”, “La disperazione”, “I 3 mendicanti”, “Epilogo”. L’ha ideato, scritto e diretto come terapia per uscire da una grave depressione. 2 personaggi in scena (anzi nel bosco) più 1. Lei è fuori di testa dopo aver visto, durante un coito, il suo piccolo Nic cadere dalla finestra della loro casa in città. Per curarla il marito psichiatra la porta in una capanna in mezzo a una foresta. Oltre a quella del sesso, esistono altre 2 pornografie, fondate sulla violenza e sull’imbecillità. Qui sono caoticamente fuse tutte e 3. Che cosa si proponeva l’autore con questo eurofilm dell’horror genitale, osceno e ossessivo, iperbolico e monocorde: scandalizzare il pubblico borghese? Spacciare il proprio forsennato formalismo per un discorso etico, simbolico, allegorico? Ostentare la propria misoginia? Sadicamente sottoporre a una performance estrema i 2 attori che, d’altronde, gareggiano in ardimento mimico-recitativo? Musica: G.F. Händel. Distribuzione: Lucky Red.

Antichrist (2009) on IMDb

Locandina Le luci della seraUn film di Aki Kaurismäki. Con Janne Hyytiäinen, Maria Heiskanen, Maria Järvenhelmi, Ilkka Koivula Titolo originale Laitakaupungin Valot. Drammatico, durata 78 min. – Finlandia, Germania, Francia 2006. – Bim uscita venerdì 12 gennaio 2007. MYMONETRO Le luci della sera * * * - - valutazione media: 3,33 su 42 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Koistinen, guardiano notturno di un importante centro commerciale, conduce una vita solitaria. Non ha mai avuto una compagna e quindi il giorno in cui una bionda avvenente lo avvicina e sembra interessata a lui se ne innamora. La donna è però solo un’esca per consentire una rapina a una gioielleria di cui Koistinen sarà involontario complice. Kaurismaki torna a fare l’unico cinema che sa fare. Il suo è uno sguardo costantemente alla ricerca di solitudini che cercano di colmare il vuoto della vita non sapendo mai bene da che parte cominciare. Lo fa con quello stile rarefatto che ne connota lo stile e con un’attenzione al cinema del passato che trasuda da ogni fotogramma. Alcune sue inquadrature in dettaglio (ci si perdoni il paragone azzardato) potrebbero provenire direttamente da un film di Chaplin tanto sono precise e cariche al contempo di segni emotivi. Ancora una volta poi il regista finlandese si conferma (anche se non vi riveleremo nulla per rispetto nei vostri confronti) l’unico regista al mondo capace di realizzare happy end tristi. La storia finisce bene ma è un ‘bene’ profondamente condizionato da un profondo malessere esistenziale di cui la cosiddetta civiltà occidentale sembra non volersi accorgere. Kaurismaki periodicamente ce ne ricorda magistralmente l’esistenza.

Lights in the Dusk (2006) on IMDb

Regia di Volker Schlöndorff. Un film con Rainer Werner FassbinderSigi GraueMargarethe von TrottaGunther NeutzeMiriam SpoerriCast completo Genere Drammatico – Germania1969durata 85 minuti.

Tratto dall’omonima pièce di Bertold Brecht, un film per la televisione in cui Schlondorff tematizza la ribellione, aderendo in tal modo all’ideologia (sessantottina) che imperversava a quel tempo in Europa.

Baal (1970) on IMDb

Lulù (1928) | FilmTV.itUn film di Georg Wilhelm Pabst. Con Francis Lederer, Louise Brooks, Fritz Kortner, Carl Goetz, Krafft Raschig.Titolo originale Die Büchse der Pandora. Drammatico,Ratings: Kids+16, b/n durata 131 min. – Germania 1928. MYMONETRO Lulu * * * 1/2 - valutazione media: 3,92 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo aver costretto il proprio amante a rompere il fidanzamento con un’altra, una ragazza lo sposa. La sera stessa delle nozze egli le chiede di ucciderlo.

 Il vaso di Pandora
(1929) on IMDb

Locandina italiana Il regno d'inverno - Winter SleepUn film di Nuri Bilge Ceylan. Con Haluk Bilginer, Melisa Sozen, Demet Akbag, Ayberk Pekcan, Serhat Mustafa Kiliç. Titolo originale Kis uykusu. Drammatico, durata 196 min. – Turchia, Francia, Germania 2014. – Parthenos uscita giovedì 9 ottobre 2014. MYMONETRO Il regno d’inverno – Winter Sleep * * * 1/2 - valutazione media: 3,94 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un villaggio sperduto dell’Anatolia, in cui giungono turisti interessati alla struttura di antiche abitazioni che formano un tutt’uno con la roccia, Aydin è il proprietario di un piccolo ma confortevole albergo, l’Othello. L’uomo è anche il padrone di diverse case i cui inquilini non sono sempre in grado di pagare l’affitto e vengono puniti con il sequestro di televisore e frigorifero. Aydin vive con la giovane moglie Nihal e con la sorella Necla che li ha raggiunti dopo il divorzio. L’uomo è stato attore e ora sta pensando di scrivere un libro sulla storia del teatro turco.
Nuri Bilge Ceylan ancora una volta riesce ad emozionare con un’opera che sfida la lunga durata uscendone vincitrice assoluta. Il regista turco realizza una sintesi del proprio cinema dimostrando una libertà creativa che lo affranca dalla ripetitività. Dopo il successo dei film precedenti (e in particolare di C’era una volta in Anatolia) sarebbe stato facile tornare a proporre atmosfere e tempi rarefatti. Ceylan opta invece per una sceneggiatura in cui la parola domina integrandosi con un paesaggio e con interni che riflettono e, al contempo, determinano gli stati d’animo. Se il rimando a Shakespeare è in questa occasione palese (dal nome dell’hotel al manifesto di un “Antonio e Cleopatra” fino a una diretta citazione) l’amato Cechov torna a innervare l’opera del regista. Perché il film è pervaso da una sensazione di resa alla fragilità dei rapporti mentre al contempo se ne cerca una ragione e una soluzione (magari nella Istanbul che sostituisce come meta desiderata la Mosca del Maestro russo). Ceylan però si impadronisce di questo mood per operare una lettura delle relazioni uomo/donna che, portata sullo schermo grazie ad attori straordinari, ne fa emergere le pieghe e le piaghe più nascoste. Aydin è un possidente: possiede edifici, possiede la cultura, possiede sua moglie o, meglio, crede di possederla. Ha costruito intorno a lei una gabbia di attenzioni che è si è trasformata in una prigione che lo ha isolato a sua volta. A poco valgono le riflessioni sull’arte e sulla scrittura di quest’uomo apparentemente bonario (il lavoro sporco tocca al suo braccio destro).

 Il regno d'inverno
(2014) on IMDb

Regia di Josef Rusnak. Un film con Armin Mueller-StahlVincent D’OnofrioGretchen MolCraig BierkoDennis HaysbertCast completo Titolo originale: The Thirteenth Floor. Genere Fantastico – USAGermania1999durata 100 minuti. – MYmonetro 3,20 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Anni ’30. A causa di un’amara scoperta Hannon Fuller sa che la sua vita d’ora in poi sarà in grave pericolo. Per questo motivo scrive una lettera a Douglas Hall, suo fedele amico, nella quale gli spiega tutta la verità. Torna a casa si mette a letto e si ritrova in un altro mondo, nel mondo reale. Qui tenta nuovamente di mettersi in contatto con Hall, ma viene massacrato prima di riuscirci. Douglas Hall viene svegliato dalla polizia e invitato a fare il riconoscimento del corpo, da questo punto tanti punti interrogativi costelleranno la sua vita. Tra questi la comparsa della misteriosa figlia di Fuller, di cui lui non aveva mai sentito parlare.
Il tredicesimo piano è arrivato in Italia nello stesso anno di Matrix, ma non ha riscosso il medesimo successo. Anche se è da prediligere il meno noto. Il perché è semplice: questo film è complesso come il primo ma non ha bisogno di una trilogia per offrire una spiegazione razionale e credibile.
È un ottimo thriller fantascientifico, senza tempi morti e con una trama complessa ma che appare del tutto chiara quando i fili della matassa (o quelli dei circuiti) si sbrogliano. Il regista ha svolto un ottimo lavoro e i protagonisti non sono stati da meno forse, in questo caso, la colpa è attribuibile interamente al marketing.

The Thirteenth Floor (1999) on IMDb

Regia di Richard Curtis. Un film Da vedere 2009 con Philip Seymour HoffmanBill NighyRhys IfansNick FrostKenneth BranaghCast completo Titolo originale: The Boat That Rocked. Genere Commedia, – Gran BretagnaGermania2009durata 135 minuti. Uscita cinema venerdì 12 giugno 2009 distribuito da Universal Pictures. – MYmonetro 3,62 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto e diretto da Curtis, sceneggiatore di commedie romantiche di successo, alla sua 2ª regia, è un film lungo ma non prolisso perché vivace nel ritmo, sceneggiato con perizia, interpretato da una squadra di attori vispi che il regista lascia a ruota libera. Si rievoca un episodio storico degli anni ’60: da una nave corsara ancorata nel Mare del Nord, un gruppo di disc-jockey trasmette rock per la gioia di milioni di radioascoltatori. Dalla parte del potere e delle istituzioni c’è un ministro che ricorre a ogni mezzo per far tacere la radio sovversiva. Nonostante gli sfarinamenti nella struttura narrativa, il film funziona: gag abbondanti, dialoghi scoppiettanti, divagazioni spiritose e, ovviamente, la musica: Who, Stones, Jimi Hendrix, Dusty Springfield, Procol Harum. La moltiplicazione dei finali? In linea col disordine creativo del resto.

 I Love Radio Rock
(2009) on IMDb

Un film di Wolfgang Petersen. Con Jürgen ProchnowKlaus WennemannHerbert GrönemeyerUwe OchsenknechtHeinz Hoenig. continua» Titolo originale Das BootGuerradurata 140 min. – Germania 1981MYMONETRO U-Boot 96. valutazione media: 3,93 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un film di guerra dove il regista Petersen ( La storia infinita) trae ottimo partito dai grandi mezzi messigli a disposizione. È la storia, vera, di un sottomarino tedesco incaricato di dar la caccia nell’Atlantico ai convogli di rifornimento diretti in Inghilterra

The Boat (1981) on IMDb

Un film di Leni Riefenstahl. Con Leni Riefenstahl, Mathias Wieman, Max Holboer, Beni Führer, Franz Maldacea Titolo originale Das blaue Licht. Drammatico, b/n durata 84′ min. – Germania 1932. MYMONETRO La bella maledetta * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Soltanto la bella e selvaggia Junta, tenuta per strega dai valligiani, riesce a scalare una montagna da dove, nelle notti di luna piena, emana una misteriosa luce blu. Girato sulle Dolomiti del Brenta e sui monti del Canton Ticino, opera prima dell’attrice L. Riefenstahl, ha un indubbio fascino visivo, una sorta di magia fantastica cui non è estranea la lezione del cinema espressionista. Legato all’ideologia völkisch (popolare) e al suo dubbio misticismo nazionalistico, è di un’ingenuità enfatica che sfiora il ridicolo. Alla sceneggiatura, da un racconto di Gustav Renker, collaborò Béla Balász, scrittore e teorico del cinema; al montaggio Arnold Fanck, noto regista di film di montagna.

The Blue Light (1932) on IMDb

Regia di Rainer Werner FassbinderVolker SchlöndorffAlexander KlugeBernhard SinkelEdgar ReitzAlf BrustellinHans Peter CloosMaximiliane MainkaKatja Rupé. Un film con Rainer Werner FassbinderHelmut GriemKatja RupéAngela WinklerMario AdorfCast completo Genere Drammatico – Germania1978durata 116 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Radiografia collettiva della Germania nell’autunno 1977 dopo il sequestro e l’uccisione dell’industriale Hans-Martin Schleyer; il dirottamento di un Boeing della Lufthansa a Mogadiscio con l’intervento di reparti specializzati che liberano gli ostaggi; la morte, nel carcere di Stammheim, dei terroristi Andreas Baader, Gudrun Esslin, Jan Carl Raspe e Ulrike Meinhof. Realizzato a ridosso della cronaca e già pronto nel febbraio 1978, mescola spettacolo e ideologia, analisi critica e indignazione civile, finzione e documentario. I racconti simbolici o metaforici si alternano con le testimonianze di taglio documentario. Per i temi che affronta – terrorismo, involuzione dello stato di diritto, crisi della sinistra, comportamento dell’opinione pubblica – riguarda anche gli italiani. Mandato in onda su RAI2 nel 1980.

 Autunno in Germania
(1978) on IMDb
Anni di piombo - recensioni del pubblico | MYmovies

Regia di Margarethe von Trotta. Un film Da vedere 1981 con Barbara SukowaRudiger VoglerJutta LampeFranz RudnickJulia BiedermannCast completo Titolo originale: Die bleierne Zeit. Genere Drammatico – Germania1981durata 109 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Figlia di un pastore protestante, la terrorista Marianne muore in carcere in circostanze dubbie; sua sorella Juliane, progressista e femminista, indaga sulla sua morte, dopo averne preso in custodia il figlio. Su un tema che le è caro (il rapporto tra due sorelle), Trotta ha fatto un film di alta tensione morale il cui tema centrale non è tanto il terrorismo nella Germania Federale quanto la presenza del passato e la rimozione che ne hanno fatto i tedeschi per cancellare i loro sensi di colpa. Nella collisione tra il “dentro” privato e commosso di questo rapporto e il “fuori” accidentato della Storia trova momenti in cui etica ed estetica, passionalità e dialettica, commozione e lucidità coincidono senza neutralizzarsi. Ispirato alla storia vera di Christiane Ensslin e di sua sorella Gudrun che nel ’77, dopo 4 anni di carcere, trovò la morte per impiccagione nel carcere di Stammheim. Leone d’oro a Venezia.

Marianne & Juliane (1981) on IMDb

Un film di Richard Linklater. Con Jack BlackMike WhiteJoan CusackSarah SilvermanJoey Gaydos jr..  Titolo originale School of RockCommediaRatings: Kids+13, durata 108 min. – USA, Germania 2003MYMONETRO School of Rock * * * 1/2 - valutazione media: 3,93 su 58 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E zitta zitta, arrivò anche la commedia dell’anno.
Mettete da parte ogni paragone con L’Attimo fuggente, od il Club degli imperatori. Ok, ci sono i bambini/ragazzi che non sanno di avere talento e invece ne possiedono a iosa, ok, c’è l’insegnante focoso e antieroico, ok, ci sono preside e familiari degli studenti conservatori ed irreprensibili. Ma siamo su un altro pianeta. Immaginate una jam session di 110 minuti in cui l’intera storia del rock viene rivisitata, reinterpretata ed utilizzata per dare nerbo ad una storia già vista e stravista ma sempre efficace: ecco School of Rock. Il plot ricalca perfettamente i classici canovacci del tema. Il musicista, bravo ma incontrollabile, viene cacciato dalla band da lui stesso creata e, grazie ad un inganno, si sostituisce all’amico professore nella scuola più prestigiosa e politically correct dello stato; seguono varie peripezie che lo portano a far scoprire negli annoiati studenti l’amore per la musica ed il senso della vita. Tutto visto e già visto in salsa drammatica, poetica, razionale. Stavolta però, la forma sorpassa il contenuto e la messa in scena non si perde in pistolotti morali per andare dritta al cuore (e al senso del ritmo) degli spettatori. School of rock è uno dei film più genuinamente spassoso. Solo la sequenza con la quale Jack Black introduce se stesso ed il suo “programma scolastico” agli attoniti studenti, vale il prezzo del biglietto. Linklater, noto fine intellettuale e amante dei ricami formali e stilistici, trova incredibilmente i tempi comici esatti e grazie ad un cast straordinario ed ad una colonna sonora semplicemente epocale (poteva essere altrimenti?), realizza un film di straordinaria banalità che riesce al contempo ad essere irresistibile e perfetto nell’intento per il quale è stato pensato: divertire.
Jack Black è semplicemente immenso. Lui stesso musicista e cantante in un gruppo semi-amatoriale, interpreta il protagonista con una partecipazione ed una intensità encomiabili .Scatenato, senza freni, riesce ad essere al contempo svitato, rigoroso, brillante: raramente in altre pellicole si è vista una tale aderenza tra l’attore ed il personaggio che interpreta. Già ottimo nel film dei Farrelly, Amore a prima svista, ottiene con School of rock, la sua definitiva consacrazione.
I ragazzi della classe, anzi della scuola del rock, sono assolutamente strabilianti sia dal punto di vista musicale (tutti i pezzi sono “in presa diretta”) che di presenza scenica e danno un plus di vitalità e freschezza al film. Niente male nemmeno Joan Cusak nella parte della etilica e frustrata preside e fate attenzione all’inconsistente Mike White alias Ned Schneebly, l’amico di Black…il film l’ha scritto lui!
School of Rock supera i confini della commedia tradizionale, diventa un romanzo formativo, un pazzo helzapoppin di situazioni, scene e gag, mescolate a tempo di rock da un Linklater lontano dall’etichetta di radicale sperimentatore ed innovatore a tutti i costi, e finalmente libero di parlare un linguaggio cinematografico diretto e schietto, seppur inevitabilmente meno raffinato e formalmente convincente. I binari percorsi dal film, portano ad una morale semplice ed essenziale:mai mollare, ma, al contrario di tante pellicole in cui questa risulta un fardello politacally correct appiccicato, giusto per dare senso a trame banali e scontate, in School of Rock è il giusto collante di una storia semplice e genuina. Da vedere e… “occhio al potente!”

School of Rock (2003) on IMDb
Locandina La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler

Regia di Oliver Hirschbiegel. Un film Da vedere 2004 con Bruno GanzAlexandra Maria LaraCorinna HarfouchUlrich MatthesJuliane KöhlerCast completo Titolo originale: Der Untergang. Genere Drammatico, – Germania2004durata 150 minuti. Uscita cinema venerdì 29 aprile 2005 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,28 su 23 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dodici anni di regime nazionalsocialista riassunti, dopo un prologo nel ’42, in dodici giorni, dal 20 aprile, 56° compleanno di Hitler, al 2 maggio 1945, giorno della resa tedesca. Scritto da Bernd Eichinger, dai libri La caduta: dentro il bunker di Hitler, Gli ultimi giorni del Terzo Reich di Joachim Fest e Fino all’ora finale di T. Junge e M. Müller. Il racconto è condotto in parte dal punto di vista di Junge, segretaria personale del Führer che sopravvisse all’incubo del bunker. Accanto a Hitler, la morte è la vera deuteragonista del 2° film tedesco sulla fine di Hitler dopo L’ultimo atto (1955). Tutto è già accaduto: alle spalle c’è la storia di 5 anni di guerra e orrori e quella personale di Hitler. Nella scena più angosciosa di uno spettacolo che forse non merita il titolo nobile di tragedia tant’è sprofondato nell’assurdo, Magda Göbbels narcotizza e avvelena a uno a uno i suoi sei figli. Le polemiche che in Germania hanno accolto il film (compreso un ottuso e fazioso attacco di Wim Wenders) perché avrebbe mostrato un Hitler “troppo umano” sono il frutto insensato di pregiudizi ideologici o di retroterra psicologici personali. Finale consolatorio e inverosimile. Fotografia: Rainer Klausmann. Scene: Bernd Lepel. Musica: Stephan Zacharias.

 La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
(2004) on IMDb

Regia di Edward Berger. Un film Da vedere 2022 con Daniel BrühlSebastian HülkAlbrecht SchuchAnton von LuckeDevid StriesowCast completo Titolo originale: All Quiet on the Western Front. Genere DrammaticoStorico, – GermaniaUSA2022durata 127 minuti. Uscita cinema mercoledì 12 ottobre 2022 distribuito da Lucky Red. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,49 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Paul Bäumer, giovane studente galvanizzato dal discorso patriottico del suo professore, si arruola volontariamente nell’esercito imperiale tedesco. Insieme a un pugno di compagni parte per il fronte occidentale. In trincea l’euforia iniziale volge in disperazione e il primo bombardamento manda in frantumi gli ideali che gli avevano inculcato. Paul scopre l’orrore della Prima Guerra Mondiale e perde le sue illusioni con i compagni, falciati uno dopo l’altro.

All Quiet on the Western Front (2022) on IMDb