Category: Francia


Regia di Ritesh Batra. Un film Da vedere 2013 con Irrfan KhanNimrat KaurNawazuddin SiddiquiDenzil Smith, Bharati Achrekar, Nakul Vaid, Yashvi Puneet Nagar, Lillete Dibey, Lillete Dubey. Titolo originale: Dabba. Genere Drammatico, – IndiaFranciaGermaniaUSA2013durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 28 novembre 2013 distribuito da Academy Two. – MYmonetro 3,41 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Mumbai, dal 1890, ogni giorno circa 5.000 fattorini recapitano in lunchbox presso uffici e scuole 200.000 pasti provenienti da cucine private o da pubblici ristori. Il pranzo che Ila prepara ogni giorno per il marito viene consegnato per errore a un’altra persona, il vedovo Saajan. Non solo il marito non si accorge di ricevere cibi cucinati da un’altra, ma Saajan inizia a rispondere ai biglietti che Ila scrive in accompagnamento al pasto. La relazione si approfondisce, sempre e solo per via epistolare, e Ila scopre un uomo stanco della vita ma pieno di possibilità, e soprattutto capisce che lei stessa, forse, ha bisogno di cambiare qualcosa nella sua esistenza. Non è un prodotto bollywoodiano né una commedia romantica commerciale: è un piccolo film, leggero ma non superficiale, a tratti spiritoso e arguto, imbevuto di cultura indiana e nello stesso tempo attraversato, più con le immagini che con le parole, da una vena critica sulla pesantezza della società che impone austeri limiti e silenziose ma violente repressioni alle relazioni. 2 buoni interpreti e una regia esordiente da tenere d’occhio.

 Lunchbox
(2013) on IMDb

Regia di Paolo TavianiVittorio Taviani. Un film Da vedere 2017 con Luca MarinelliLorenzo RichelmyValentina BellèFrancesca AgostiniJacopo Olmo AntinoriCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFrancia2017durata 84 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 novembre 2017 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,06 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tornando alla villa dove ha conosciuto l’amata Fulvia, il partigiano Milton scopre che forse fra lei e il suo migliore amico Giorgio, anche lui combattente, potrebbe essere nata una storia d’amore. Nel tentativo di ricevere da Giorgio un chiarimento, Milton intraprende un viaggio attraverso il paesaggio verde e nebbioso delle Langhe che è anche un percorso di conoscenza: di se stesso, dell’animo umano e della barbarie insensata della guerra.

Rainbow: A Private Affair (2017) on IMDb

Regia di Giuliano Montaldo. Un film con Ben GazzaraBurt LancasterErland JosephsonIngrid ThulinWilliam BergerFlavio BucciCast completo Genere Drammatico – ItaliaFranciaCanada1986durata 107 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Siamo a Francoforte. Il prof. Monroe desidera sperimentare le reazioni di un gruppo di uomini e donne chiusi in un bunker antiatomico. Si offrono quindici volontari. Michael, un ingegnere, funge da capo. Inizia una serie di guai che getta nella più nera disperazione i quindici che inoltre scoprono che “fuori” è in atto una guerra atomica che ha gettato nel panico la popolazione.

Control (1987) on IMDb
Poster Copia conforme

Regia di Abbas Kiarostami. Un film Da vedere 2010 con Juliette BinocheWilliam ShimellJean-Claude CarrièreAgathe NatansonGianna GiachettiCast completo Titolo originale: Copie conforme. Genere Drammatico – ItaliaIranFrancia2010durata 106 minuti. Uscita cinema venerdì 21 maggio 2010 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,48 su 31 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

James Miller, un noto saggista, presenta a Firenze il suo ultimo libro intitolato «Copia conforme» nel quale sostiene che le copie abbiano un valore intrinseco superiore all’originale. Lei, una piccola mercante d’arte, assiste con il figlio alla presentazione e poi fa in modo di conoscere l’autore per fargli firmare alcune copie. Il giorno successivo, domenica, lo accompagnerà a Lucignano per ‘mostrargli una sorpresa’. Mentre i due si trovano in un piccolo locale e lui è uscito per rispondere a una telefonata, la proprietaria allude a loro come a una coppia sposata e Lei sta al gioco. Gioco che proseguirà anche al rientro di James.
Alla non più tenera età di 70 anni (portati peraltro benissimo) è nato un nuovo Kiarostami. Se ne era avuta una prima avvisaglia nell’incerto episodio di Tickets ma oggi, dopo il teorico Shirin , ne abbiamo una piacevolissima conferma. Intendiamoci: il pluripremiato e osannato dalla critica (che a Cannes è sembrata oltremisura spiazzata) non ha affatto smesso di interrogarsi sulla natura umana e non ha neppure rinunciato a una ricerca stilistica. Ha però scelto una modalità diversa di approccio. Ha deciso cioè di compiere ancora, come spesso è accaduto nel suo cinema, un viaggio che comportasse non solo uno spostamento fisico nello spazio ma un percorso, talvolta doloroso, nelle psicologie dei personaggi. È quanto accade anche questa volta ma con una leggerezza e una voglia di ‘giocare’ (non dimentichiamo mai che in francese e in inglese recitare diventa ‘to play’ e ‘jouer’) con un doppio livello di rappresentazione.

Nel film si recita ovviamente (brava, ça va sans dire, Juliette Binoche ma altrettanto efficace il baritono prestato al cinema William Shimell) ma gli stessi personaggi, da un certo punto in avanti ‘recitano’ il ruolo di una coppia sposata da quindici anni. Ne nasce un’ analisi di speranze, illusioni e disillusioni che attraversano tante ‘cop(p)ie conformi’ sullo sfondo di una Toscana che diviene a sua volta protagonista. Kiarostami ha deciso di girare un film non ‘alla Kiarostami’. Viva Abbas

Certified Copy (2010) on IMDb
Leon Morin Prete - Jean-Pierre Melville | Dvd A & R Productions 09/2019 -  HOEPLI.it

Un film di Jean-Pierre Melville. Con Jean-Paul BelmondoEmmanuelle RivaIrène TuncPatricia GozziMarielle Gozzi. continua» Titolo originale Léon Morin, prêtreDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 130 min. – Francia 1961.

Dal romanzo di Beatrix Beck. Una donna, vedova e madre, rivela in confessione di aver perso la fede. Il sacerdote con cui parla, però, la persuade a riflettere; lei si ricrede e riesce anche a superare il momento di abbandono durante il quale aveva creduto di amare il religioso

Léon Morin, Priest (1961) on IMDb

Regia di Tsai Ming-liang. Un film Da vedere 2013 con Lee Kang-ShengLu Yi-ChingYi-cheng LeeYi-chieh LeeChen Shiang-Chyi. Titolo originale: Jiaoyou. Genere Drammatico – FranciaCina2013durata 138 minuti. – MYmonetro 3,46 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo, una donna, due figli e le loro difficoltà economiche. Dormono dove capita, si lavano nei bagni pubblici, vivono come possono, ai margini della metropoli di Taipei.
Sempre più rarefatto, tanto nella frequenza delle sue opere che nella successione di avvenimenti all’interno delle opere stesse, Tsai Ming-liang muta con il mutare dello Zeitgeist. Inevitabile, forse, ma uno dei registi-chiave del passaggio di millennio può permettersi di togliere le briglie residue della propria poetica e lasciarsi andare alla libertà dell’astrazione, come se dalla provocazione delle bandiere invertite di Johns si passasse alle bicromie imperscrutabili di Rothko. Il cinema del regista taiwanese era iniziato sotto le luci al neon di Rebels of the Neon God o nella sessualità scandalosa de Il fiume: oggi, benché ancora contraddistinto dal volto di Lee Kang-shek e da un inconfondibile e ineguagliabile gusto per l’inquadratura perfetta e per i silenzi di Antonioni, Tsai è quasi irriconoscibile. Il regista si spoglia di ogni orpello e di ogni riferimento esterno: niente più strizzate d’occhio al musical (The Hole), alla cinefilia (Goodbye Dragon Inn), alla nouvelle vague (Che ora è laggiù?) o al porno (Il gusto dell’anguria). Cinema come inevitabilità della messa in scena, autosufficiente e incontaminato. Stanco del cinema a parole, Tsai ne è più che mai posseduto nei fatti. Forse
Stray Dogs è l’epilogo e l’atto definitivo di una carriera, forse il suo film più libero e puro nella matta disperazione con cui racconta la Ferocia della miseria, di una vita ai margini che spegne lentamente ogni residuo di umanità.

 Stray Dogs
(2013) on IMDb

Regia di Eric Rohmer. Un film con Philippe MarlaudMarie RivièreAnne Laure MeuryMathieu CarrièrePhilippe CaroitCast completo Titolo originale: La femme de l’aviateur. Genere Commedia – Francia1981durata 104 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 5 recensioni.

François, che ha una relazione con Anne, vede un mattino un uomo che esce con lei dalla sua abitazione. Non sa che si tratta di un aviatore, suo ex, che le ha annunciato che il loro rapporto è definitivamente chiuso. François si ritiene tradito e cerca una spiegazione che Anne rinvia ma incontra casualmente l’uomo con una donna e si mette a pedinare la coppia. Li segue su un autobus dove conosce la quindicenne Lucie alla quale dice di essere un detective incaricato di verificare la fedeltà della donna. Lucie decide di affiancarsi a lui nel pedinamento.

The Aviator's Wife (1981) on IMDb
Locandina Le jene del quarto potere

Un film di Jean-Pierre Melville. Con Pierre GrassetJean DarcanteJerry Mengo Titolo originale Deux hommes dans ManhattanDrammaticob/n durata 84 min. – Francia 1959

Il giornalista Moreau e il fotografo Delmas apprendono che un noto uomo politico misteriosamente scomparso è morto d’infarto. Delmas non conosce scrupoli davanti alla possibilità di realizzare un servizio eccezionale.

Two Men in Manhattan (1959) on IMDb

Un film di Jean-Pierre Melville. Con Jean-Paul BelmondoSerge ReggianiJean DesaillyFabienne DalíMichel Piccoli. continua» Titolo originale Le doulosPoliziescob/n durata 108 min. – Francia 1962

Un gangster, serio “professionista”, è amico di un balordo che ha fama d’essere confidente della polizia. Quando il bandito viene arrestato, crede d’essere stato tradito dall’altro e incarica un sicario di punirlo con la morte.

Le Doulos (1962) on IMDb

Regia di Oliver Laxe. Un film con Amador AriasBenedicta SánchezInazio AbraoElena Mar FernándezDavid de PosoCast completo Titolo originale: O que arde. Titolo internazionale: Fire Will Come. Genere Drammatico – SpagnaFranciaLussemburgo2019durata 85 minuti.

Ramon è un famigerato piromane galiziano che è stato accusato di aver provocato un nuovo incendio. Lois, un giovane vigile del fuoco, esplora le profondità di una foresta in fiamme. I loro destini sono legati dal potere di un fuoco misterioso.

Fire Will Come (2019) on IMDb

Regia di Claude Lelouch. Un film Da vedere 1973 con Lino VenturaFrançoise FabianCharles GérardAndré FalconMireille MathieuCast completo Titolo originale: La bonne année. Genere Commedia – Francia1973durata 115 minuti. – MYmoro 3,72 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Pregiudicato decide di rapinare in una gioielleria sulla Croisette di Cannes. S’innamora di un’antiquaria e si camuffa da vecchio e ricco uomo d’affari. Ventura e la Fabian hanno preso un premio per il miglior attore e attrice al Festival di San Sebastian. È uno dei film più maturi e completi di Lelouch proprio perché non ha troppe pretese: una storia d’amore movimentata da un pizzico di giallo.

Arabian Nights (1974) on IMDb

Regia di Claude Lelouch. Un film con Johnny HallydaySandrine BonnaireEddy MitchellIrène JacobPauline LefèvreCast completo Titolo originale: Salaud, on t’aime. Genere Commedia, – Francia2014durata 124 minuti. Uscita cinema giovedì 22 giugno 2017 distribuito da Altre Storie. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 2,76 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Fotografo “d’assalto”, Jacques Kaminski ha viaggiato molto e amato molte donne, dalle quali ha avuto 4 figlie che ha sempre trascurato per lavoro e viaggi. Passati i 70, è in montagna con l’ultima compagna quando riceve la visita delle ragazze. Loro sanno il motivo di questa riunione di famiglia, lui no. Uscito in Italia con 3 anni di ritardo, è forse il più autobiografico dei film del francese Lelouch (che ha 7 figli da 5 donne diverse) e che dà a Hallyday (troppo dedito a chirurgie plastiche facciali) l’onore e l’onere di mettere a nudo la sua dimensione più intima e personale. Come sempre ci mette il carico di citazioni cinefile e autocitazioni, di tante musiche (quelle che ama di più), di eccessi qua e là di zucchero e buoni sentimenti familiari. Risultato abbastanza noiosamente egoriferito, ma con eleganza.

Salaud, on t'aime. (2014) on IMDb
Locandina I parenti terribili

Un film di Jean Cocteau. Con Josette DayJean MaraisGabrielle DorziatLea Padovani Titolo originale Les parents terriblesDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 97 min. – Francia 1948.

Una donna non più giovane ha negato l’amore al marito e l’ha concentrato sul suo unico figlio, Michel, che è la sua unica ragione di vita. Il giovane si innamora di una ragazza che ha un protettore maturo: proprio il padre di lui. Finale drammatico.

The Terrible Parents (1948) on IMDb

Regia di Claude Lelouch. Un film con Annie GirardotSerge ReggianiGérard LanvinPatrick ChesnaisVincent LindonCast completo Titolo originale: Il y a des jours… et des lunes. Genere Commedia – Francia1990durata 117 minuti. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Ci sono giorni in cui tutto va storto… e notti di luna piena malefiche: s’intrecciano gli itinerari di tredici personaggi che il destino riunisce a Marne-la-Coquette. Il tappeto è tessuto bene, gli attori sono bravi per brio e naturalezza, i dialoghi funzionano, i piccoli drammi quotidiani sono gonfiati a misura di tragedia per rotocalchi rosa.

There Were Days... and Moons (1990) on IMDb
Locandina italiana L'impero dei Lupi

Un film di Chris Nahon. Con Jean Reno, Arly Jover, Jocelyn Quivrin, Laura Morante, Philippe Bas. Titolo originale L’empire des loups. Azione, durata 128 min. – Francia 2005. uscita venerdì 30 settembre 2005. MYMONETRO L’impero dei Lupi * * - - - valutazione media: 2,43 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La prima informazione utile per lo spettatore è che questo NON è il seguito de Il Patto dei lupi, sgangherata ma divertente pellicola di qualche anno fa. Altra informazione utile è che questo L’Impero dei Lupi è altrettanto sgangherato ma meno divertente. Scritto da Jean-Christophe Grangé, autore dei due I Fiumi di Porpora e di Vidocq, L’impero dei lupi è il classico thriller/action/horror in salsa transalpina, che nulla aggiunge e nulla toglie alla pluralità di generi cui appartiene. La regia di Chris Nahon è tutto sommato valida, il ritmo ed il montaggio serrati, ma la storia pecca di credibilità e pathos, ricorrendo troppo spesso a soluzioni grandguignolesche per distrarre il pubblico da carenze gravi riscontrabili sia in sede di dialoghi (banali) che di sceneggiatura (poco credibile). Il cinema francese dà il peggio di sé quando cerca di imitare Hollywood e non riesce nemmeno ad ottenere gli stessi, scarsi, risultati: le scene action tendono ad essere davvero troppo “finte” e coreografate e la disamina del mondo dell’immigrazione clandestina è troppo superficiale e frettolosa.
A salvare il film dalla totale insufficienza ci sono le performances dei tre protagonisti, in modi diversi, tutte positive: Reno è oramai “lo sbirro” per antonomasia, ma è sempre gradevole a vedersi, la Morante, dotata di indiscusso fascino, per una volta non è in lacrime, ma volitiva e tenace, e Arly Jover rappresenta una piacevole sorpresa di cui sentiremo ancora parlare. Film di genere, come il cinema italiano non sa o non vuole più fare da anni, è consigliabile solo per una serata di intrattenimento “a cervello spento”.

Empire of the Wolves (2005) on IMDb

Regia di Luigi Comencini. Un film con Bernard BlierDalila Di LazzaroFrancesco BonelliDina SassoliGisella SofioCast completo Genere Drammatico – ItaliaFrancia1980, Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Giancarlo (Marconi) e Fernanda (Di Lazzaro) si sono conosciuti e innamorati nel ’68, subito è arrivata una gravidanza e la decisione di tenere questo bambino, poi l’amore è finito e il piccolo Eugenio (Bonelli, nipote del regista) è amato, ma ingombrante, sballottato tra i nonni, sempre più solo e legato al suo cane. La 1ª parte – in continua altalena tra tenerezza e furbizia, comico e drammatico – gira a pieno regime. Poi il film s’ingolfa. La responsabilità è degli attori, ma anche dell’impaccio di Comencini con questi figli del ’68 che sembrano a lui estranei e indecifrabili. Buone caratterizzazioni di M. Perlini e dei nonni, Gisella Sofio, Blier e Dina Sassoli.

Voltati Eugenio (1980) on IMDb

Regia di Paolo TavianiVittorio Taviani. Un film con Stefania RoccaTimothy PeachMarie BäumerCécile BoisEva ChristianSonia GessnerCast completo Genere Drammatico – ItaliaFranciaGermania2001durata 180 minuti.

A Mosca, sul finire del XIX secolo, il principe Dimitri Nechljudov viene chiamato dal tribunale in qualità di giurato popolare. Tra gli imputati c’è Katjuscia Màslova, prostituta che verrà ingiustamente condannata ai lavori forzati in Siberia per l’omicidio di un prepotente cliente. Il principe ricorda di averla sedotta, anni prima, nella casa delle zie, dove lei lavorava, e in preda al senso di colpa decide di cambiare radicalmente il proprio stile di vita, seguendola in Siberia con l’intenzione di sposarla. Ma ecco che tutto si stravolge quando sopraggiunge un altro carcerato, Simenon…

Resurrection (2001) on IMDb

Regia di Claude Lelouch. Un film con Fabrice LuchiniAlessandra MartinesBernard TapiePierre ArditiTicky HolgadoCast completo Titolo originale: Hommes, femmes: mode d’emploi. Genere Commedia – Francia1996durata 122 minuti. – MYmoro 3,25 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È la storia di due destini che s’incrociano: un spregiudicato industriale sottaniere (Tapie) e un attore frustrato (Luchini) che fa il poliziotto hanno disturbi di stomaco ed entrambi fanno una Tac. Per vendicarsi dell’industriale infedele, una bella dottoressa (Martines, moglie di Lelouch) scambia i referti, cambiando la vita a entrambi. 35° film di Lelouch: divertente, spiritoso, ben recitato, infarcito di un’overdose di aforismi da Baci Perugina. Ottima A. Aimée come vedova in gramaglie che accalappia al cimitero vedovi benestanti. Imprenditore ingegnoso e discusso uomo politico, ex ministro con conti da regolare con la giustizia, noto in Francia quasi quanto Silvio Berlusconi in Italia, Tapie se la cava bene anche come attore.

Uomini e donne (1996) on IMDb
Poster La terra dei morti viventi

Un film di George A. Romero. Con Asia Argento, Dennis Hopper, John Leguizamo, Simon Pegg, Simon Baker. Titolo originale Land of the Dead. Horror, durata 93 min. – Canada, Francia, USA 2005. uscita venerdì 15 luglio 2005. MYMONETRO La terra dei morti viventi * * 1/2 - - valutazione media: 2,65 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Romero, colui che attraverso una figura irreale, lo zombie, aveva negli anni ’70 demolito certezze e instillato dubbi più che concreti, torna a criticare aspramente la civiltà moderna con un film romanticamente crepuscolare e ben riuscito, per quanto non privo di insospettabili difetti.
Che Land of the Dead sia un film politico è palese: meno palese (e prevedibile) è il fatto che sia “solo” un film politico. La trama: i morti viventi vagano in una terra disabitata, mentre gli esseri umani si sono rifugiati in una città-fortezza per poter continuare a vivere le proprie vite. Ma al di fuori delle mura l’esercito dei morti viventi sta diventando sempre più numeroso
Tensione, suspance e colpi di scena sono quasi completamente assenti e poco riescono le ottime caratterizzazioni dei personaggi a supplire alle mancanze di una sceneggiatura che, se presa come pamphlet sociale risulta essere perfetta (e condivisibile, almeno da un punto di vista proletario), mostra invece le corde sia come elemento portante di uno zombie-movie classico, che come base per un film capace di regalare emozioni forti.
Romero è ancora capace di grandi suggestioni e immaginifiche trovate (i fuochi d’artificio la cui visione stordisce e ammalia per un attimo le menti ottenebrate degli zombie), ma oggettivamente qui è poco a suo agio con l’azione vera e propria. Non c’è apparizione zombesca che non appaia telefonata, non c’è personaggio che non abbia già scritto in faccia il suo destino fin dalla prima inquadratura. Sembra quasi che, troppo concentrato sull’inserire messaggi e intra-lettura nella pellicola, Romero si sia scordato la parte relativa all’intrattenimento.
L’America, che ha sostenuto ben poco il film, è distante e, probabilmente, lo è anche il resto del mondo cinematografico e non.
C’è ancora posto per il cinema di Romero nel 2005?
Forse, o forse no, sta di fatto che La Terra dei Morti Viventi è un bel film, anche se la sensazione dominante è che, anche per gli zombie, dopo notti, albe e giorni, sia arrivato davvero il tramonto.

Land of the Dead (2005) on IMDb
Vajont - Film su Google Play

Un film di Renzo Martinelli. Con Michel Serrault, Daniel Auteuil, Laura Morante, Jorge Perugorría, Leo Gullotta. Drammatico, durata 98 min. – Italia, Francia 2001. MYMONETRO Vajont * * 1/2 - - valutazione media: 2,91 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Era il 9 ottobre del 1963 quando 260 milioni di metri cubi di terra e rocce del monte Toc si staccarono e franarono nel lago artificiale della diga del Vajont. L’anomala, immensa onda relativa sommerse Longarone. Morirono oltre 2000 persone. Si parlò si fatalità, ma non era così. C’era stato chi aveva previsto la tragedia essendo la diga costruita su un terreno inadatto. La giornalista Tina Merlin cercò di portare alla luce la verità, indagando fra omertà e scarichi di responsabilità. Un funzionario si tolse la vita. Il processo, durato decenni, produsse solo condanne ridicole. Martinelli racconta tutto questo cercando di mediare lo spettacolo (troppi effetti speciali e addirittuta “esagerati”) e l’inchiesta. La Morante è brava ma fin troppo aggressiva. La vera Merlin non era così. Ma, si sa, il cinema ha le sue licenze. Film, comunque, benemerito.

 Vajont - La diga del disonore
(2001) on IMDb