Category: Corea del Sud


Regia di Jo Sung-hee. Un film Da vedere 2012 con Young-nam JangHyang-Gi KimPark Bo-yeongJoong-ki SongYeon-Seok Yoo. Titolo originale: Neuk-dae-so-nyeon. Genere Drammatico – Corea del sud2012durata 126 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Un bel mattino, mentre si prepara a fare colazione con tutta la famiglia, Sun-i, una signora d’origine coreana che vive da anni negli Stati Uniti, riceve un’inaspettata chiamata dalla Corea. Parte quindi con la giovane nipote alla volta di una vecchia magione di campagna dove trascorse un periodo della sua adolescenza negli anni Sessanta. A quell’epoca, la malaticcia Sun-i s’era trasferita in campagna con la madre e la sorella e lì aveva fatto il più sorprendente degli incontri, quello con un misterioso ragazzo selvaggio che viveva nei boschi.
Da una premessa che avrebbe potuto essere quella di un semplice horror o thriller fantastico, il giovane regista Jo Sung-hee (qui al suo primo film mainstream dopo aver firmato un corto premiato a Cannes, Don’t Step Out of the House, e un lungo promettente, ma un po’ irrisolto, End of Animal) realizza invece con Werewolf Boy un’opera al crocevia dei generi, imprevedibile e talora sconcertante, che rivitalizza, fortunatamente!, una felice tendenza creativa del cinema coreano che pareva essersi spenta.

A Werewolf Boy (2012) on IMDb

Regia di July Jung. Un film con Doona BaeHie-jin JangSae Ron KimSeong-kun MunSae-Byeok Song. Titolo originale: Dohee-ya. Genere Drammatico, – Corea del sud2014durata 119 minuti. distribuito da Fil Rouge Media. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

La poliziotta Young-nam viene trasferita da Seoul alla stazione di una provincia remota. In paese ci sono solo anziani, pescatori e Jong-ha, un balordo che fa il bello e il cattivo tempo. Jong-ha ha una figlia, la piccola Dee-ho, solitaria e misteriosa, che picchia ogni volta che rincasa ubriaco. Finché non interviene Young-nam in difesa della ragazzina.
Se il circuito dei principali festival cinematografici europei è caratterizzato spesso da racconti di crisi, di disagio, di violenza e abusi domestici, che dividano e facciano discutere, ancor più questo discorso vale per il cinema d’autore della Corea del Sud, dopo che l’apripista Kim Ki-duk ha scioccato le platee con L’isola e in seguito ha continuamente alzato l’asticella del filmabile. Una connotazione che rappresenta anche un limite, un’etichetta forse ingombrante, che accompagna l’opera prima di July Jung, ma che le ha permesso di guadagnare immediatamente uno spazio nel circuito dei festival, agevolato dalla presenza di due volti noti presso il pubblico cinéphile come quello di Bae Doo-na (The HostCloud Atlas) e della piccola Kim Sae-ron (A Brand New Life), bambina-prodigio abbonata a ruoli di infanzia difficile e ora divenuta teenager. 

A Girl at My Door (2014) on IMDb
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Fighter in the Wind ( coreano : 바람의 파이터 ) è un film sudcoreano del 2004 . 

È basato sul libro giapponese Karate Baka Ichidai, che è un racconto romanzato del concorrente di karate Choi Yeung-Eui (최영의, 崔永宜) che andò in Giappone durante la seconda guerra mondiale per diventare un pilota di caccia, ma trovò invece una strada molto diversa. Questo film si concentra sul periodo in cui è ancora giovane e sullo sviluppo del suo famoso stile di karate, Kyokushin . [1] Il film è stato il settimo film coreano di maggior incasso del 2004 con 2.346.446 spettatori venduti a livello nazionale.

Fighter in the Wind (2004) on IMDb

Regia di Young-Seok Noh. Un film con Kim Kang-heeSong Sam-dongYuk Sang-yeop. Titolo originale: Not sool. Genere Drammatico – Corea del sud2008durata 116 minuti.

Hyuk-jin è un giovane schivo dal cuore spezzato: è appena stato lasciato dalla fidanzata. Durante una classica sbronza a base di soju – alcol coreano ottenuo dal riso o dalle patate dolci – il suo amico Gisang, per strapparlo a quel disperato torpore, gli propone di prendere il largo e raggiungere suo fratello, proprietario di una pensione poco lontano dal mare. Hyuk-jin, che passa le giornate a contemplare la fotografia digitale della sua bella, si sente in dovere di accettare e i due si danno appuntamento il giorno successivo in quel luogo di villeggiatura. Ma quando Hyuk-jin giunge sul posto, ad aspettarlo non c’è nessuno e tutti i negozi sono chiusi. I suoi amici l’hanno dimenticato, e passerà del tempo prima che lo raggiungano; è l’inizio di un viaggio dalla meta mutevole che porterà il giovane a prendere coscienza della propria vita, delle proprie amicizie e della propria ingenuità. Scombussolato, incapace di prendere una decisione e di attenercisi, Hyuk-jin si lascia continuamente travolgere dalla speranza di assaporare nuovi piaceri: dal soju al whisky, passando per degli alcolici ancora più esotici, il suo viaggio si trasforma in un’ubriacatura infinita

Nat-sool (2008) on IMDb

Regia di Lee Yoon-ki. Un film con Hyun BinHa Jung-wooHye-ok KimJi-su KimJung-ki KimSu-jeong LimCast completo Titolo originale: Saranghanda, Saranghaji Ahnneunda. Genere Drammatico – Corea del sud2011durata 102 minuti. – MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lei sta per partire e Lui l’accompagna all’aeroporto. Sono una giovane coppia sposata da pochi anni. Lungo il percorso, a Lui che le annuncia di voler lasciare lo studio in cui lavora per ricavarsi uno spazio in cui operare da casa e starle così più vicino, Lei replica dicendo che intende lasciarlo. C’è un altro nella sua vita. Lui non sembra sapere cosa risponderle. Qualche giorno dopo Lei sta mettendo via le sue cose. C’è chi sta per venirla a prendere. Lui aggiunge a ciò che Lei ha già messo via delle stoviglie a cui sa che Lei tiene in modo particolare. Piove però a dirotto e il nuovo compagno che dovrebbe raggiungerla non arriva. Lei si rivela sempre più frustrata perché Lui la tratta con la usuale gentilezza senza mostrare la benché minima alterazione per quanto sta avvenendo. E’ dai tempi di This Charming Girl che lo fece conoscere a livello internazionale nel 1994 che Lee Yoon-ki scruta nell’intimo delle psicologie di persone che fanno sì che il loro sentire più profondo venga alla superficie solo con grande difficoltà. In questo suo quinto lungometraggio la vocazione si fa ancora più estrema riducendo l’ambito di osservazione a due personaggi senza nome a cui solo occasionalmente e per breve tempo finisce per fare da specchio una coppia di vicini alla ricerca del loro gattino smarrito. Come accade nella realtà a tante coppie, a qualsiasi latitudine si trovino, chi prende la decisione di lasciare il proprio partner di vita non si aspetta (e non desidera) che la separazione venga accolta con pacatezza. Finisce con il prevalere il bisogno inconscio di essere messi sotto accusa per poter scatenare la frustrazione a lungo covata sotto le ceneri oppure si desidera che l’altro si accorga di quanto sta perdendo e soffra di conseguenza. Lui invece in questo film per lungo tempo, mentre fuori si scatena il diluvio, mette in scena la calma più olimpica e la macchina da presa segue, all’interno di una scenografia dalle geometrie definite, gli impercettibili mutamenti di umore, le incertezze, i gesti dettati dalla convenzione sociale ma che nascondono (o si spera nascondano) intenzioni e pulsioni diverse. Il tutto con uno stile ben definito anche se con tempi decisamente dilatati.

Come Rain, Come Shine (2011) on IMDb

Bleak Night ( coreano :  파수꾼 ; RR :  Pasukkun ; lett . “The Lookout”) è un film drammatico di formazione sudcoreano del 2010 scritto e diretto da Yoon Sung-hyun.

Ancora sconcertato dalla morte del figlio, il padre ( Jo Sung-ha ) dello studente delle superiori Ki-tae ( Lee Je-hoon ) cerca di rintracciare i suoi due migliori amici, i compagni di classe Hee-joon ( Park Jeong-min ) e Dong- yoon ( Seo Jun-young), per cercare di trovare una spiegazione. Attraverso il compagno di classe di Ki-tae, Jae-ho, il padre incontra Hee-joon, che dice di non poter essere d’aiuto perché ha cambiato scuola “settimane prima di quello che è successo a Ki-tae”. Successivamente, Hee-joon rimprovera Jae-ho per aver dato il suo numero di telefono al padre di Ki-tae, ma Jae-ho gli dice che Ki-tae “è impazzito” dopo che si è trasferito. Hee-joon riesce a rintracciare Dong-yoon e lo esorta a contattare il padre di Ki-tae e fornire alcune risposte. Parallelamente, i flashback del tempo rivelano gradualmente ciò che è realmente accaduto, a partire dalle punture e dal bullismo di Ki-tae nei confronti di Hee-joon e dalla risposta di quest’ultima.

Bleak Night (2010) on IMDb

Regia di Kim Yong-Hoon. Un film Da vedere 2020 con Jeon Do-yeonWoo-sung JungYuh Jung YounSeong-woo BaeHyeon-bin ShinCast completo Titolo originale: Beasts Clawing At Straws. Genere Drammatico, – Corea del sud2020durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 15 settembre 2022 distribuito da Officine Ubu. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,64 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Attorno a una borsa Louis Vuitton piena di denaro, scoperta casualmente dall’impiegato di un hotel gravato dai debiti, ruota l’interesse di una serie di personaggi: una tenutaria seduttiva e letale, un assassino, un detective con una linea di condotta singolare e altri ancora. Tra doppiogiochismi e inganni a ripetizione, il sangue scorrerà copioso.

Beasts Clawing at Straws (2020) on IMDb

Regia di Hun Jang. Un film Da vedere 2017 con Song Kang-hoThomas KretschmannHae-jin YooJun-yeol RyuPark Hyuk-kwonCast completo Titolo originale: Taeksi woonjunsa. Genere AzioneDrammatico – Corea del sud2017durata 137 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,30 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Seoul, 1980. Kim è un tassista vedovo, indebitato e con una figlia da mantenere. I tumulti che caratterizzano il clima politico di quegli anni in Corea del Sud non scalfiscono i suoi valori da uomo medio. Finché un giorno Kim non si appropria di un cliente destinato a un altro autista: un fotoreporter tedesco, disposto a spendere 100 mila won pur di essere portato a Gwang-ju, nel sud del Paese, per filmare la repressione della protesta studentesca da parte dei militari e far sapere al mondo costa sta succedendo in Corea. Il viaggio cambierà i valori di Kim per sempre.

Al cinema commerciale sudcoreano si imputano da sempre la troppa retorica e l’eccesso di finali e contro finali, che protrae oltre il lecito il minutaggio dei film.

Altresì, sono altrettanto innegabili la sua perizia tecnica, la capacità di avvincere sul piano narrativo eseguendo i medesimi schemi alla perfezione e l’impatto emotivo, che rappresenta l’altra faccia della suddetta retorica.

A Taxi Driver è talmente sovraccarico di questi pro e di questi contro da risultare quasi esemplare per comprendere di cosa parliamo quando parliamo di un blockbuster sudcoreano. Dove nessuno avvertirebbe l’urgenza di mescolare la commedia grossolana alla tragedia di una nazione, Jang Hoon non esita a farlo, dedicando la prima mezzora scarsa di film a illustrarci la personalità di Kim – al solito straordinario Song Kang-ho, alle prese con una delle sue tipiche maschere – un “tassinaro” qualunquista e attento al soldo, al pari di quello immortalato da Alberto Sordi. Un riferimento, quest’ultimo, che non sembra del tutto estraneo al background di Jang, visto che la commedia agrodolce dell’Italia del boom pare il modello più plausibile a cui si ispira il primo segmento, “nazionalpopolare”, del film.

Quando la tragedia si avvicina, lo stile di Jang Hoon cambia invece drasticamente: la prevalenza di primi piani lascia spazio a plongée e panoramiche dall’alto, che illustrano con spietata crudezza le malefatte dell’esercito regolare, inviato dai generali di Seoul per mettere fine alle dimostrazioni con ogni mezzo. A Taxi Driver assume qui le sembianze di un action-thriller degno di Ryoo Seung-wan, con dei militari in borghese sguinzagliati per le strade a caccia del fotoreporter tedesco e delle prove che inchioderebbero il regime di fronte all’opinione pubblica internazionale.

A Taxi Driver (2017) on IMDb

Regia di Park Chul-Soo. Un film con Suh JungShim Ji-hoOh Yun-hong. Titolo originale: Nok-sek-ui-ja. Genere Sperimentale – Corea del sud2005durata 98 minuti. – MYmonetro 2,84 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Prodotto dalla casa indipendente fondata dallo stesso regista Park Chul-Soo, Green Chair ha partecipato al Sundance ed al festival di Berlino per poi approdare al Far East di Udine, senza ancora aver trovato una distribuzione in Corea, colpevole un concorso di censura e presunta inadeguatezza alle richieste di mercato.
Quest’opera pare ripercorrere la strada segnata da tanti titoli coreani snobbati o rifiutati in patria, primo su tutti Lies di Jang Sun-Woo, costretti a fare la giostra tra i festival internazionali prima di trovare finanziatori disposti a sfruttarne la fama così acquisita. Mun-Hee, trentenne divorziata, viene arrestata perché colpevole di aver fatto sesso con un minorenne, Hyun. Una volta uscita di prigione, la donna incontrerà nuovamente il ragazzo e i due passeranno diversi giorni in un albergo fuori mano. Colta da insicurezza Mun-Hee tenterà di troncare la relazione, ma la determinazione di Hyun decreterà un ulteriore sviluppo del rapporto.

 Noksaek uija
(2005) on IMDb

Regia di Park Chan-wook. Un film Da vedere 2009 con Eriq EbouaneySong Kang-hoShin Ha-kyunOh Dal-sooOk-bin KimMercedes Cabral. Titolo originale: Bak-Jwi. Genere Thriller – Corea del sud2009durata 133 minuti. – MYmonetro 2,99 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sang -hyun, un sacerdote devoto e rispettato, decide di sottoporsi volontario ad un esperimento che mira a trovare un vaccino per il nuovo e terribile Emmanuel virus, ma viene infettato dal virus stesso e muore. Una trasfusione di sangue di provenienza ignota, però, lo riporta in vita come vampiro. Si sparge la voce che faccia miracoli e i bisognosi accorrono al suo letto d’ospedale.

 Bakjwi
(2009) on IMDb
Locandina The Man From Nowhere

Un film di Jeong-beom Lee. Con Bin Won, Sae Ron Kim, Hyo-seo Kim, Tae-hoon Kim, Hee-won Kim. Titolo originale A-jeo-ssi. Thriller, durata 119 min. – Corea del sud 2010. MYMONETRO The Man From Nowhere * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 1 recensione.

Il noir-thriller coreano è un mirabile esempio di meccanismo perfettamente oliato, capace di riproporsi e rinnovarsi in ogni occasione, con l’aggiunta di elementi che permettono di evitare il prevalere dei cliché sulla volontà di stupire lo spettatore. Lee Jeong-beom, fin qui noto solo per il folgorante debutto di Cruel Winter Blues – malinconica vicenda di piccoli gangster e del bisogno di affetti familiari – ovvero per un taglio originale e collaterale al gangster movie, con The Man from Nowhere rientra con decisione nei canoni consolidati di genere, confezionando un’impressionante vicenda di vendetta. Se nel primo film la manovalanza mafiosa era costituita in fondo da fragili esseri umani, qui sono raffigurati come villain senza se e senza ma.
Traffico di organi, rapimento di minori e loro utilizzo come corrieri della droga, omicidi brutali: si può dire che la coppia di fratelli Man-seok e Jong-seok sia una delle più ripugnanti mai apparsa su grande schermo, così abietta da giustificare qualsiasi tipo di vendetta, anche la più truce ed efferata. L’uomo destinato a metterla in atto è Cha Tae-sik, una macchina da guerra addestrata per uccidere, come in un ideale incrocio tra il Benicio Del Toro di The Hunted, Frank Costello di Melville e gli uomini-belva di Dog Bite Dog di Soi Cheang. The Man from Nowhere riesce in quel che dopo gli exploit di The Chaser e Man of Vendetta pareva impossibile: alzare ulteriormente l’asticella in termini di truculenza ed efferatezza e sfoggiare dei villain così riprovevoli da rendere catartico lo spargimento di sangue finale, cancellando ogni genere di remora riguardo ai metodi dell’angelo vendicatore.
L’esagerazione fumettistica delle sequenze action però non contrasta con l’interpretazione tutt’altro che ovvia dell’idolo delle adolescenti Won Bin, già ammirato in Mother nei panni del figlio ritardato e sempre più desideroso di affrancarsi dal ruolo di pin-up al maschile; non è da meno la piccola Kim Sae-ron – appena undicenne ma già con una carriera folgorante in corso, dopo la prova maiuscola di A Brand New Life – ancora alle prese con un’infanzia tormentata e con la difficoltà di dover mutare più volte registro, passando dalla vivace curiosità delle prime sequenze al necessario annullamento di ogni irrequietezza dovuto alla prigionia. Stratosferico in patria – e per una volta ampiamente meritato – l’incasso al botteghino.

The Man from Nowhere (2010) on IMDb
Barbie (2011) | FilmTV.it

Regia di Sang-woo Woo. Un film con A ron KIMSae Ron KimCat TeboChun-hee Lee. Genere Docu-fiction – Corea del sud2011durata 97 minuti.

Meglio conosciuto per i suoi successi Father is a Dog e Mother is a Whore, Lee Sang-woo dirige questo grande ritratto della Corea con circa 100.000 dollari, un dramma familiare che guarda all’immagine del paese come ad un grande centro di esportazione di bambini.

Barbie (2011) on IMDb
Locandina R-point

Un film di Kong Soo-Chang. Con Kam Woo-seongSon Byung-hoOh Tae-kyungPark Won-sang Horrordurata 106 min. – Corea del sud 2004.

Verso la fine del conflitto del Vietnam, un ridotto plotone di soldati Coreani viene inviato ad investigare sul luogo della scomparsa in circostanze misteriose di una nutrita squadra dello stesso esercito. Una volta giunti al punto denominato R-Point, secondo le coordinate giunte dalle ultime segnalazioni radio dei dispersi, i militari si stabiliranno in uno spettrale caseggiato in rovina circondato dalle tombe dei soldati morti nei pressi. In un’atmosfera carica di oscuri presagi, alla sparizione di un membro del gruppo seguirà la scoperta che lo stesso fosse in realtà tra gli scomparsi della precedente spedizione. Le fila del gruppo si sfilacceranno e, sotto i colpi di una tensione crescente, altri soldati moriranno in condizioni misteriose. Alla decisione dei superstiti di fare ritorno seguirà il comando, proveniente dagli alti vertici, di attendere fino al mattino seguente la squadra di recupero: sarà una lunga notte.

R-Point (2004) on IMDb
Locandina Ebbro di donne e di pittura

Un film di Im Kwon-Taek. Con Ye-Jin Son, Sung-Ki Ahn, Ho Jeong You Titolo originale Chih wa seon. Drammatico, durata 117′ min. – Corea 2002. MYMONETRO Ebbro di donne e di pittura * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratta dal romanzo (Colpi di fuoco) di Ming Pyong-sam, adattato da Kim Yong-oak col regista, è la biografia di Jang Seung-ub detto Oh-won (1843-1897), famoso pittore coreano (sconosciuto in Occidente). Nell’ultima parte rievoca di scorcio le burrascose vicende sociopolitiche del paese. 19° film d’autore di Im Kwon-taek, il n. 1 del cinema sud-coreano, che dal 1962 al 1973 fu di una prolificità spropositata, dirigendo altri 79 film commerciali. Stilisticamente fondata sul movimento _ e l’azione _ all’interno di inquadrature ferme, di raffinata composizione pittorica sia nei suggestivi esterni naturali sia negli interni casalinghi e urbani (fotografia di Jung Il-sung) e su una svelta struttura espositiva, ricca di ellissi e sintesi narrativa, la scrittura registica di Im trova il suo motore nell’energia forsennata del protagonista, affidato a Choi Min-shik, l’attore più popolare nella Corea del Sud: il romantico binomio “genio e sregolatezza” ha in questo personaggio stravagante e anarchico un’espressione originale. Premio della regia a Cannes 2002.

Painted Fire (2002) on IMDb
Locandina H

Un film di Jong-hyuk Lee. Con Yum Jung-ahJin-hee JiJi-ru SungCho Seung-wooWoong-ki Min. continua» Thrillerdurata 106 min. – Corea del sud 2002.

Un serial killer si costituisce alla polizia confessando di aver commesso una terribile catena di omicidi che hanno come vittime unicamente donne. L’uomo viene arrestato, in attesa della sentenza di morte per i suoi crimini. Ma i delitti non cessano e portano evidenti indizi che fanno pensare allo stesso assassino. Le indagini sono affidate a due detective, molto diversi e spesso in conflitto tra loro.

H (2002) on IMDb

Regia di Jee-woon Kim. Un film Da vedere 2008 con Byung-Hun LeeSong Kang-hoWoo-sung JungOh Dal-sooLee Chung-ahUhm Ji-WonCast completo Titolo originale: Joheunnom nabbeunnom isanghannom. Genere Avventura, – Corea del sud2008durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 18 novembre 2011 distribuito da Tucker Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,10 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Manciuria, anni ’30. Chang-yi, raffinato sicario dandy, è assoldato a caro prezzo per recuperare una mappa in mano a un banchiere giapponese. A sua insaputa, intanto, lo stesso incarico è affidato dall’esercito indipendentista coreano a Do-won, famoso cacciatore di taglie. È un film avventuroso che in Italia può attirare 2 tipi di spettatori: la piccola schiera di conoscitori del cinema asiatico e un gruppo di spettatori più ignoranti, magari vecchi estimatori di western americani (o di Sergio Leone), che vogliono passare 2 ore abbondanti di un cinema d’azione ricco di sequenze mirabolanti alla King Hu, traiettorie visive ubriacanti, inseguimenti, cavalli a iosa, treni. Un film di puro godimento, insomma, senza problemi aggiunti.

The Good the Bad the Weird (2008) on IMDb

Regia di Yong-ki Jeong. Un film con Yu-mi KimEun-kyeong LimJi-young OkYu-mi JeongHyeong-tak ShinCast completo Genere Horror – Corea del sud2004durata 90 minuti.

In un’antica magione isolata nel bosco, sede di un museo di bambole fatte a mano, si ritrovano cinque sconosciuti: una scultrice, una studentessa, una riservata scrittrice, un esuberante fotografo e un modello. Sono stati convocati dal curatore del museo per conto della proprietaria, l’anziana signora Im. Quello che doveva essere un viaggio divertente per posare per la nuova collezione di bambole, presto si trasformerà in un incubo…

The Doll Master (2004) on IMDb

Regia di Byung-gil Jung. Un film Da vedere 2017 con Kim Ok-VinShin Ha-kyunSung JoonOk-bin KimJun SungSeo-hyeong KimCast completo Titolo originale: Aknyeo. Genere Drammatico – Corea del sud2017durata 143 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Rapita in tenera età per essere addestrata a uccidere, Sook-hee vive di crimini finché non le si presenta un’occasione per cambiare vita. Lavorare per dieci anni per l’Intelligence sudcoreana come cellula dormiente e, alla fine del percorso, tornare in libertà con la sua bambina. L’identità che assume è quella di Chae Yeon-soo, attrice teatrale. Ma la vita normale non si rivela una scelta semplice per Sook-hee.

The Villainess (2017) on IMDb

Regia di Joon-Hwan Jang. Un film Da vedere 2003 con Shin Ha-kyunBaek Yun-shikJeong-min HwangJae-yong LeeJu-hyeon LeeJu-bong Gi. Titolo originale: Ji-goo-leul Ji-kyeo-la. Genere Fantascienza – Corea del sud2003durata 118 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Lee Byung-goo ha avuto in sorte una vita terribile. Convinto che la madre sia oggetto di esperimenti alieni, rapisce il CEO della Yuje Chemical, convinto di poter così sventare un complotto per distruggere l’umanità. Ma uno stralunato detective sembra poter ricomporre le tessere dello stranissimo puzzle.

Save the Green Planet! (2003) on IMDb

Regia di J.Q. LeeKim Nam-Soo. Una serie Da vedere 2022 con Lee Yoo-miByeong-cheol KimKyoo-hyung LeeBae-soo JeonChan-Young YoonCast completo Titolo originale: Jigeum Uri Hakgyoneun. Genere Azione – Corea del sud2022, – MYmonetro 3,17 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari. STAGIONI: 1 – EPISODI: 12

In una scuola superiore sudcoreana, in una cittadina non troppo lontana da Seoul, dilaga il bullismo. Una vittima dei prepotenti è incapace di difendersi e preside e docenti non sono riusciti ad aiutarlo. Suo padre, professore nello stesso istituto, disperato per l’impotenza decide di sperimentare su di lui un siero che ne aumenti l’aggressività. Il risultato lo trasforma però in zombie e presto l’esperimento sfugge al controllo dell’uomo, infettando una studentessa che diffonde la piaga non solo a scuola ma pure in città…

All of Us Are Dead (2022) on IMDb