Locandina The Rolling Stones Crossfire Hurricane

Un film di Brett Morgen. Con Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ron Wood, Bill Wyman. Documentario, – USA 2013. – Microcinema uscita lunedì 29 aprile 2013. MYMONETRO The Rolling Stones Crossfire Hurricane * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 1 recensione.


Dal 1963 al 2013, i Rolling Stones compiono 50 anni di attività e si celebrano in un documentario che racconta i loro primi 30 anni. A partire dalla prima formazione, le cover blues e il successo devastante e immediato, passando poi per le prime canzoni originali, la scoperta come autori, i guai legali e un’immagine da ribelli continuamente rinforzata da media e polizia, il documentario racconta con rapidità anche la morte di Brian Jones e i fatti di Altamont.
I Rolling Stones secondo i Rolling Stones. Crossfire hurricane è un progetto prodotto da Mick Jagger in cui Charlie Watts, Ron Wood e Keith Richards hanno preso parte come produttori esecutivi, di fatto un ricamino su misura per l’immagine che la band oggi vuole veicolare di sè. Impossibile quindi attendersi qualcosa di interessante o anche solo di audace.
Brett Morgen mette la voce fuoricampo dei membri (presenti e passati) sopra il più classico materiale di repertorio: concerti, foto, apparizioni televisive, in modo che le prime aiutino nella lettura e nell’interpretazione delle seconde e le poche volte che si concede dei tocchi personali la sensazione è che siano fuori luogo. Non solo la storia della genesi e della maturazione del gruppo è raccontata senza una vera chiave e senza un atteggiamento realmente appassionato ma anche idee come le immagini raddoppiate, sfocate e al ralenti mentre si parla di un trip sotto acidi o le variazioni di montaggio, forzano la messa in scena canonica del documentario con risultati fastidiosi e puerili.
Molto più interessante allora è guardare la lettura che gli Stones hanno voluto operare di se stessi e della propria storia. Crossfire hurricane non si fa problemi ad omettere, sorvolare ed attutire conflitti ed asperità del gruppo ma soprattutto si concentra più sulla loro immagine mediatica che sulla musica, tanto che anche i brani scelti per fare da sottofondo, o per i brevi segmenti live, sono i più noti e utilizzati. L’obiettivo è grandissima apologia della prima fase della loro carriera, quella in cui erano percepiti, raccontati e mostrati sempre come i “cattivi ragazzi”. Con le loro voci fuoricampo Jagger e soci cercano un’impossibile rilettura della storia attraverso le immagini di repertorio, tentando di mutarne senso e significato con il senno di poi e un bonario atteggiamento paternalistico verso se stessi.
Sfruttando oltre alle immagini di repertorio quelle di qualità più elevata provenienti da One plus One, Gimme shelter e poi anche Shine a light (l’unico momento in cui i membri sono mostrati per come sono ora) Crossfire hurricane cancella tutto il brutto, l’opaco e l’appassito per celebrare i 50 anni della band ricordandone solo l’epoca d’oro (il racconto si ferma agli anni ‘80 con l’arrivo di Ron Wood), lucidata per apparire ancor più dorata.
Se è vero che l’effetto nostalgia e l’epica che il materiale di repertorio ben aggregato e ben messo in prospettiva storica sa indurre è una panacea per qualsiasi documentario mal concepito, questa volta appare come l’unica possibile salvezza di un progetto maldestro e autocelebrativo.

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