Category: Makhmalbaf Mohsen


Pane e fiore (1996) - Streaming, Trailer, Trama, Cast, Citazioni

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film Da vedere 1996 con Mirhadi TayebiAli BakhshiAmmar TaftiMohsen Makhmalbaf. Titolo originale: Nun va goldun. Genere Psicologico, – IranFrancia1996, durata 77 minuti. Uscita cinema mercoledì 4 giugno 1997 distribuito da Sacher. – MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un ex poliziotto si presenta a Teheran al regista Makhmalbaf: vorrebbe recitare nel suo prossimo film. I due si erano incontrati 20 anni prima: il regista, allora estremista diciassettenne, aveva accoltellato lui, guardia dello Scià, ed era finito in prigione. Il film in cantiere rievoca proprio quell’episodio. Ciascuno dei due sceglie “la sua giovinezza”, cioè l’interprete dei propri vent’anni. Ma durante le riprese le cose si svolgono in modo diverso. Anziché colpi di coltello e di pistola, i due ragazzi si scambiano il pane e il fiore del titolo. Fotogramma fisso e fine: un geniale coup de théâtre nel cuore. Film straordinario in cui la semplicità diventa stile e coincide con un’intensità ricca di echi e di riflessioni. Nel cinema iraniano non c’è soltanto Kiarostami. Il titolo originale significa “un istante di innocenza”.

A Moment of Innocence (1996) on IMDb

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film con Shaghayeh DjodatBehzad DoraniFeizola GashghaiMaryam KeyhanMohsen MakhmalbafCast completo Genere DocumentarioCommedia drammatica – Iran1995durata 75 minuti.

Il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf mette un annuncio sul giornale in cerca di interpreti per il suo prossimo film: ai provini si presenteranno migliaia di aspiranti attori e attrici. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 1995 per celebrare i cento anni dalla nascita del cinema.

Hello Cinema (1995) on IMDb

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film Da vedere 2001 con Ike OgutNelofer PaziraHassan TantaiSadou TeymouriHoyatala HakimiCast completo Titolo originale: Safar e Ghandehar. Genere Drammatico, – FranciaIran2001durata 90 minuti. distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,93 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Giornalista afghana esule in Canada, Nafas decide, passando dal confine con l’Iran, di tornare a Kandahar. Il suo difficile viaggio nel deserto ha per tappe principali un campo profughi, una scuola coranica talebana, la dimora di un medico afroamericano, un centro di assistenza della Croce Rossa. Il caso ha voluto che le immagini di un film di finzione (girato in Iran) dessero finalmente significato, concretezza e verità all’irrealtà retorica delle vacue immagini televisive “dal vero” che per mesi, dopo l’11 settembre 2001, furono trasmesse in mezzo mondo. Tra finzione e realtà, mostra e racconta come il fondamentalismo islamico abbia umiliato la dignità delle donne, cercato di livellare la diversità degli uomini e di indottrinare i bambini col Corano, ridotto a strumento di propaganda. Intriso di dolore, descrive fino a che punto una lunga guerra possa devastare un Paese. Nonostante un’eclisse, chiara metafora dell’oscuramento della ragione, e il buio indotto dal burqua, è ricco di luce e di colori. Ingiustamente accusato di estetismo e di speculazione sui mutilati dalle mine da chi non capisce come la bellezza delle immagini possa essere un’apertura verso la speranza.

Kandahar (2001) on IMDb

Regia di Mohsen Makhmalbaf. Un film con Daler NazarovMariam GaibovaFarzona BeknazarovaTahmineh EbrahimovaMalohat Abdulloeva. Titolo originale: Sex and Philosophy. Genere Commedia, – TajikistanFranciaIran2005durata 102 minuti. Uscita cinema venerdì 14 aprile 2006 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,95 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una città del Tajikistan, festeggiato da solo il 50° compleanno, un maestro di danza (Nazarov, musicista tajiko, Luna Papa ), convoca nella sua scuola quattro donne – tre tajike e una russa – del suo passato amoroso e, analizzando il decorso delle quattro storie, ragiona sui meccanismi del sesso e dei sentimenti. Quanto dura la felicità? E l’innamoramento? Il film può tutt’al più incuriosire uno spettatore occidentale cui appare anacronistico o esotico o diverso, ma il risultato complessivo è di un’inerzia prolissa, qua e là rinfrescata da invenzioncelle bizzarre come le 50 candele accese sul cruscotto dell’automobile del protagonista.