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Anna (1951) - IMDb

Un film di Alberto Lattuada. Con Vittorio Gassman, Gaby Morlay, Raf Vallone, Silvana Mangano, Jacques Dumesnil. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 108′ min. – Italia 1951. MYMONETRO Anna * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Divisa tra la passione erotica per Walter e l’attrazione sentimentale per Andrea, Anna, ballerina in un night-club di Milano, si fa suora in un ospedale quando il 1° è ucciso dal 2°. Film su commissione, prodotto da Ponti/De Laurentiis per la Lux italo-francese, scritto in 6 (G. Berto, F. Brusati, L. Malerba, I. Perilli, D. Risi, R. Sonego), apre _ preceduto da Catene (1949) e I figli di nessuno (1951) di Matarazzo _ il genere del melodramma contemporaneo nel cinema italiano col retroterra del tema cattolico colpa-redenzione, sebbene l’impegno di Anna non sia la ricerca di Dio, ma l’impegno verso il prossimo come infermiera. L’adesione di Lattuada al progetto è stilistica e figurativa (fotografia: Otello Martelli) nel netto contrasto tra bianchi e neri e nella rinuncia quasi totale agli esterni. 1° film italiano a incassare un miliardo sul mercato interno e a essere distribuito doppiato in USA. Brevi apparizioni di Lamberto Maggiorani e Sophia Loren. Tutti i 6 attori del nostro cast sono doppiati. Musiche: Nino Rota. La canzone “El negro zumbòn” di Trovaioli-Giordano fu venduta in single negli USA in un milione di copie.

Anna (1951) on IMDb
Locandina Il delitto di Giovanni Episcopo

Un film di Alberto Lattuada. Con Yvonne SansonAldo FabriziRoldano LupiNando BrunoGaleazzo Benti. continua» DrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 94 min. – Italia 1947.

Lattuada alle prime armi prende spunto dal romanzo di Gabriele D’Annunzio per narrare le vicende di Giovanni Episcopo che, travolto dagli avvenimenti, sposa per caso Ginevra e si rovina la vita. Il responsabile delle sue disgrazie è Giulio che, tornato dall’estero, vorrebbe portargli via la pur malvagia moglie;

Flesh Will Surrender (1947) on IMDb

Un film di Umberto Lenzi. Con Philippe Leroy, Antonio Sabato, Marisa Mell, Tano Cimarosa, Franco Fantasia. Poliziesco, durata 101 min. – Italia 1973. MYMONETRO Milano rovente * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Ancora una volta Antonio Sabato nella parte d’un gangster milanese d’origine meridionale che, immischiato in una trama d’inganni, perde il controllo sul mercato della prostituzione

Milano rovente (1973) on IMDb

Regia di Alberto Lattuada. Un film con Catherine SpaakChristian MarquandJean SorelGiacomo FuriaPatrizia BiniGisella ArdenCast completo Genere Commedia – Italia1960durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 7 recensioni.

Francesca è una liceale diciassettenne di buona famiglia. Assistiamo a una sua giornata in cui non entra in orario a scuola per andare a far visita a Enrico, un architetto che ha vent’anni più di lei e l’ha conosciuta bambina. Rientrata in classe assisterà a un conflitto sull’amore tra studentesse e poi trascorrerà il resto del tempo in parte con l’amico Renato nel lussuoso palazzo di una affascinante quanto algida principessa e poi in un antico edificio alla cui ristrutturazione sta lavorando Enrico.
Le cronache di un tempo avrebbero iniziato così: “Correva l’anno…”. È un incipit appropriato per questo film perché ‘correva l’anno 1960’ e Alberto Lattuada si mostrava nettamente in anticipo sui tempi dell’evoluzione della morale sessuale senza per questo rinunciare a una lettura problematica di quanto stava per verificarsi nel tessuto sociale. Lo sguardo in macchina finale di Francesca rimanda a un altro ‘storico’ sguardo in macchina: quello dell’Antoine Doinel de I quattrocento colpi di Truffaut che lo precede di un anno sugli schermi. Certo il contesto socio-culturale dei due film si colloca a distanze siderali ma in entrambi gli sguardi c’è il bisogno di risposte che gli adulti non hanno saputo dare, c’è l’incertezza di un futuro pieno di incognite.

È questo che i censori dell’epoca non compresero fermandosi solo alla superficie di una scena iniziale (il risveglio dopo un sogno erotico) brutalmente mutilata nonché sull’epilogo. Ricorda Lattuada: “La censura fece un massacro perché la ragazza non si pentiva di aver perduto la verginità e non piangeva, non andava dal prete, non andava dalla madre e neanche da un’amica. Si guardava in uno specchio e nasceva sul suo volto un sorriso leggerissimo, pieno d’innocenza, con la coscienza che da quel momento cominciava per lei l’altra problematica, quella dell’amore: ora la partita diventava molto più grossa, era quella dei sentimenti.” La debuttante Catherine Spaak offriva il suo giovane corpo, nascosto da un babydoll e con un solo nudo a mezzo busto di schiena, a una riflessione che, strutturandosi narrativamente nell’arco di un giorno, mostrava un microcosmo vuoto come la casa in cui Francesca abita con la famiglia. Se le figure femminili brillano per la loro vuota apparenza (protagonista esclusa) sono i maschi a risultare psicologicamente irrisolti. Enrico passa dal sottile piacere della seduzione di una vergine all’innamoramento che non sarà corrisposto mentre Renato ha la bellezza del Jean Sorel giovane e una sfrontatezza dietro cui resta ben poco da scoprire. Rimane il fratello Eddy, testimone frastornato della fondamentale fase di passaggio attraversata dalla sorella. Entrambi sono cresciuti in un mondo apparentemente protetto da sommovimenti che però stanno cominciando a presentarsi e Francesca mostra la consapevolezza necessaria per affrontarli da donna libera.

Sweet Deceptions (1960) on IMDb

Un film di Angelo Longoni. Con Alessio BoniClaire KeimJordi MollàPaolo BrigugliaBenjamin Sadler. continua» Formato Serie TV, Biograficodurata 129 min.

Luci e ombre di Michelangelo Merisi da Caravaggio, nato lombardo sul finire del sedicesimo secolo e trasferitosi a Roma per amore dell’arte. Affetto da un carattere orgoglioso e irascibile, oltre che da una forma di malaria che lo mina per quasi tutta la vita, Michele sperimenta e registra prima la crudeltà della fame, delle risse nei bordelli, delle impiccagioni pubbliche della città eterna e solo in seguito la magnanimità del cardinal Del Monte, ecclesiastico illuminato, vicino alla nobildonna Costanza Corona (Elena Sofia Ricci), che a sua volta protegge e favorisce il pittore fin da piccolo.

La passione per Fillide (Claire Keim), una cortigiana, lo porta però allo scontro con il suo protettore Ranuccio Tomassoni (Maurizio Donadoni), costringendolo prima alla galera e poi alla fuga per omicidio, nonostante il successo che le sue opere cominciano a ottenere presso ogni corte e mecenate.
Mentre gli amici intercedono presso il papa per fargli avere la grazia del perdono, Michele lascia Napoli e poi Malta per approdare in Sicilia, accolto dall’amico intimo di sempre, Mario Minniti (Paolo Briguglia). Pronto a tornare a Roma con le tele per il Santo Padre, viene invece arrestato per errore nel porto di Palo, tragico capolinea della sua esistenza.
Il Caravaggio della Rai è un’opera dal doppio formato: miniserie in due puntate per la televisione nazionale e riduzione cinematografica pensata per il mercato estero. È anche un’opera di qualità, che schiva la deriva estetizzante e il pamphlet didascalico, e gode dell’illustre collaborazione di Vittorio Storaro, “autore della fotografia” tre volte premio Oscar, che con il pittore ha un debito di gratitudine, essendosi consacrato allo studio della luce e del colore per amor suo.
Diretto da Angelo Longoni, sceneggiato da James Carrington e Andrea Purgatori e musicato da un altro premio Oscar, Luis Bacalov (Il Postino), il film parte dalla nomea di artista maledetto che circonda il mito del protagonista per fare dell’ambivalenza e della contraddizione la propria cifra. Amante onnivoro ma incapace di legarsi, artista sensibile ma uomo iracondo, fermo credente tanto nelle Sacre Scritture quanto nella materia del reale anche nei suoi aspetti più truci, Caravaggio viene ammirato per il suo talento e detestato perché dipinge i santi con i volti degli emarginati, le madonne con i tratti somatici delle meretrici.
Al centro del racconto, l’impossibilità di conciliare la sua natura umana, carnale e instabile, con la prepotenza del suo genio. Al centro della forma, la potenza della luce, che altera ogni forma che investe, fa nascere le figure dall’oscurità, permette l’esistenza del cinema stesso.
Cavaliere dell’impresa è Alessio Boni, “oscurato” nel fisico con alcuni ritocchi che gli appesantiscono gli occhi e ne drammatizzano l’espressione, ma “illuminato” nell’interpretazione: vero e proprio “a solo” d’attore che ben s’intona e si fonde nell’affresco di Longoni e Storaro.

Caravaggio (2007) on IMDb

Grazie all’utente konnikiwa per avermelo passato

Locandina Paranoia

Un film di Umberto Lenzi. Con Carroll Baker, Jean Sorel, Luis Davila, Hugo Blanco, Anna Proclemer. Giallo, durata 93 min. – Italia 1970. MYMONETRO Paranoia * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Hélène viene circuita dalla nuova moglie del suo ex marito che vuole farla sua complice nell’uccisione dell’uomo.

Paranoia (1969) on IMDb
Lontano dal Vietnam (1967) — The Movie Database (TMDB)

Un film di Claude Lelouch, Alain Resnais, Agnès Varda, William Klein, Joris Ivens. Con Bernard Fresson, Valérie Mayoux, Anne Bellec Titolo originale Loin du Viet-Nam. Documentario, b/n durata 111′ min. – Francia 1967. MYMONETRO Lontano dal Vietnam * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Film politico collettivo diviso in 11 sequenze con introduzione ed epilogo: 1) “Bomb Hanoi!”; 2) “A parade is a parade”; 3) “Johnson piange”; 4) “Claude Ridder”; 5) “Flashback”; 6) “Camera Eye”; 7) “Victor Charlie”; 8) “Why We Fight”; 9) “Fidel Castro”; 10) “Ann Uyen”; 11) “Vertigo”. 6 registi e 150 tecnici per un film militante _ girato in 16 e 35 mm, prodotto e supervisionato da Chris Marker _ che sposa esplicitamente una tesi, quella contro gli Stati Uniti e a favore del popolo vietnamita. Fu il preludio agli Stati generali del cinema, creati in Francia durante il maggio ’68, e aprì la strada ad altre esperienze collettive di cinema militante che furono fatte in Francia e in altri Paesi d’Europa dopo il ’68 e negli anni ’70. Le sequenze documentaristiche in senso stretto (portaerei americana, Saigon, la giungla, manifestazioni pro e contro la guerra) sono dovute a Ivens, Lelouch, Klein o ad anonimi operatori di cinegiornali. L’episodio più citato (“Camera Eye”) è la confessione di Godard che _ tra paradossi, sincerità, dubbi, incertezze, esibizionismi _ ricalca la tesi guevarista dei molti Vietnam; il più problematico (“Claude Ridder”) è di Resnais-Sternberg che tenta il ritratto di un intellettuale parigino “di cattiva coscienza e dunque di mala fede”. Come organizzatore e impaginatore, il vero autore del film è Marker con la sua visione terzomondista e la sua appassionata utopistica volontà che il Vietnam parli all’Europa.

Far from Vietnam (1967) on IMDb

Regia di Umberto Lenzi. Un film con Lorraine De SelleJohn BarthaDanilo MatteiVenantino VenantiniZora Kerova. Genere Horror – Italia1981durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,44 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una studentessa americana va in Amazzonia a vedere con i suoi occhi se esistono ancora i cannibali.

Cannibal Ferox (1981) on IMDb

Regia di Umberto Lenzi. Un film con Henry SilvaTomas MilianMario PiaveLaura BelliNello PazzafiniGuido AlbertiCast completo Genere Poliziesco – Italia1974durata 100 minuti. – MYmonetro 2,85 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un bandito, d’una ferocia così esagerata da apparire quasi comica, rapisce una ragazza. Un commissario, altrettanto violento, non riesce ad incriminarlo.

 Milano odia: la polizia non può sparare
(1974) on IMDb
Gatti rossi in un labirinto di vetro: il giallo lenziano sulla scia di  Argento | Recensioni | lipercubo.it

Un film di Umberto Lenzi. Con Martine Brochard, Ines Pellegrini, Joan Richardson, Daniele Vargas. Drammatico, durata 90′ min. – Italia 1975. – VM 18 – MYMONETRO Gatti rossi in un labirinto di vetro * * - - - valutazione media: 2,04 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Umberto lenzi(paranoia,milano rovente,il coltello di ghiaccio)dopo l’enorme successo di MILANO ODIA,torna al giallo,e dirige un ottima pellicola che incolla lo spettatore e lo emoziona ad ogni scena.La storia si svolge a Barcellona,dove un gruppo di turisti si ritrova piano piano ad essere preso di mira da un maniaco che li uccide a poco a poco strappando l’occhio sinistro alle vittime,nel frattempo un uomo raggiunge una delle turiste poiche’ e’ la sua amante ed immagina che dietro tutto questo ci sia lo zampino della moglie gravemente malata di nervi,una cosa e’ certa si sbaglia e l’assassino e’ piu’ vicino di quanto pensa..Lenzi e’ un maestro del genere,e sono molte le scene interessanti,ma quella piu’ suggestiva e’ sicuramente la scena finale con tanto di occhio staccato e incollato all’occhio dell’assassino,anche se la scena della casa dell’orrore al luna park e’ ottima.Buone musiche di nicolai.Per la cronaca i gatti rossi sono i turisti che indossano un impermeabile rosso quando piove e sono come gatti in trappola.Che lo si voglia o meno Lenzi ci sa fare eccome ,e la pellicola e’ forse il suo capolavoro ,soprattutto per il movente finale che spinge l’assassino ad uccidere.

 Gatti rossi in un labirinto di vetro
(1975) on IMDb
Amore e rabbia - Film (1968)

Un film di Carlo Lizzani, Jean-Luc Godard, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini. Con Nino Castelnuovo, Ninetto Davoli, Julian Beck, Tom Baker. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 100′ min. – Italia 1969. MYMONETRO Amore e rabbia * * - - - valutazione media: 2,28 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nato come Vangelo ’70, privato dell’episodio ipertrofico di V. Zurlini che diventò Seduto alla sua destra. Con “L’indifferenza” Lizzani rilegge la parabola del buon samaritano in chiave di neorealismo stradale. In “L’agonia”, con J. Beck e la compagnia del Living Theatre, Bertolucci ribalta la parabola del fico sterile in un originale esercizio stilistico tra cinema, mimo e teatro d’avanguardia. Con “La sequenza del fiore di carta” Pasolini si serve di N. Davoli on the road per una metafora sull’impossibilità dell’innocenza. In “L’amore” di Godard, parafrasi politica alla Brecht della parabola del figliol prodigo, Castelnuovo impersona la Rivoluzione e la Guého la Democrazia: i due si amano, ma non possono convivere. In “Discutiamo, discutiamo…” Bellocchio e un gruppo di studenti dell’Università di Roma dissertano in toni grotteschi sulla scuola di classe e la contestazione studentesca. Finanziata dall’Italnoleggio, è una curiosa operazione di sperimentazione linguistica.

Amore e rabbia (1969) on IMDb
Risultati immagini per 1941 Allarme a Hollywood

Un film di Steven Spielberg. Con Dan Aykroyd, Ned Beatty, Christopher Lee, Toshiro Mifune, John Belushi. Titolo originale 1941. Comico, durata 118′ min. – USA 1979. MYMONETRO 1941 Allarme a Hollywood * * * - - valutazione media: 3,43 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Pochi giorni dopo l’attacco a Pearl Harbor, sulle coste della California infuria la psicosi dell’invasione. È il 13 dicembre 1941. Al largo c’è un sommergibile giapponese. In cielo sfreccia un aviatore pazzo. Il 1° fiasco nella carriera di Spielberg. Fantastoria col piede sull’acceleratore, ma spesso il motore s’imballa. Qua e là geniale, sempre eccessivo. Molte risate e il merito è della squadra degli effetti speciali. Scritto da Bob Gale e Robert Zemeckis, i futuri autori di Ritorno al futuro (1985), doveva essere diretto da John Milius. Su DVD ne esiste una versione più lunga di 26 minuti. Il portaordini in motocicletta è il regista John Landis, in una rara apparizione senza barba.

1941 (1979) on IMDb
L75 LOCANDINA IL GIORNO DEL GRANDE MASSACRO TOM LAUGHLIN THE MASTER  GUNFIGHTER | eBay

Un film di Tom Laughlin. Con Barbara Carrera, Tom Laughlin, Ron O’Neal Titolo originale The Master Gunfighter. Western, durata 101 min. – USA 1975. MYMONETRO Il giorno del grande massacro * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Siamo nella California semiselvaggia. Il figlio di un possidente terriero deruba un vascello americano e uccide un gruppo di indios che hanno assistito al fatto. Suo cognato, testimone volontariamente impassibile, si esilia in Messico; qualche tempo dopo però torna e impedisce una nuova rapina.

 Il giorno del grande massacro
(1975) on IMDb
Risultati immagini per Domani accadrà

Regia di Daniele Luchetti. Un film con Ugo GregorettiPaolo HendelArmando BranciaCiccio IngrassiaGiacomo PipernoCast completo Genere Commedia – Italia1988durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 5 recensioni.


Due butteri maremmani (in fuga dopo una maledetta rapina) vagabondano per la Toscana (siamo negli anni del Risorgimento) facendo strani incontri. Notevole esordio del giovane Lucchetti che realizza un “conte philosophique” alla Voltaire (cioè un discorso serio sotto vesti di favola) ambientato in un’Italia mai esplorata dal cinema.

It's Happening Tomorrow (1988) on IMDb
Ai confini della realtà: Il film - Warner Bros. Entertainment Italia

Un film di Steven Spielberg, John Landis, George Miller (II), Joe Dante. Con Dan Aykroyd, Abbe Lane, Scatman Crothers, Vic Morrow, Cherie Currie.Titolo originale Twilight Zone – The Movie.Fantastico, Ratings: Kids+13, durata 97 min. – USA 1983. MYMONETRO Ai confini della realtà * * * - - valutazione media: 3,00 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1985, Steve Spielberg e altri fortunati cineasti della sua generazione resuscitarono la vecchia serie fantascientifica che li aveva fatti strabiliare nella loro adolescenza. I primi due episodi portarono la firma del master of horror Wes Craven.

 Ai confini della realtà
(1983) on IMDb

Un film di Walter Lang. Con Myrna Loy, Clifton Webb, Jeanne Crain Titolo originale Cheaper by the Dozen. Commedia, durata 85′ min. – USA 1950. MYMONETRO Dodici lo chiamano papà * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


L’eccentrico inventore Frank Gilbreth e sua moglie Lillian hanno 12 figli, circostanza che implica una calibrata organizzazione. Tratto da un libro autobiografico (scritto da Frank B. Gilbreth Jr. e da Ernestine Gilbreth Carey, figli del protagonista), sceneggiato e prodotto per la Fox da Lamar Trotti, è una commedia per famiglie, spiritosa, garbata e sentimentale senza sdolcinature. Webb e Loy perfetti. Seguito da Ragazze alla finestra (1952).

Cheaper by the Dozen (1950) on IMDb

Titolo originale: Black Jack Anno: 1979 Genere: avventura (colore) Regia: Ken Loach Cast: Stephen HirstLouise CooperJean FranvalPhil AskhamPat WallisJohn YoungWilliam Moore,

Nell’Inghilterra di metà XVIII secolo l’amicizia tra l’orfano Tolly, il bandito Jack e la giovane Belle che i suoi vorrebbero relegare in manicomio. Tornato al cinema dopo lungo esilio televisivo, Loach prende le tracce del picaresco romanzo paradickensiano di Garfield senza dimenticare le ragioni sociali del suo fare film (la solidarietà di Jack e dei giostrai permetterà a Tolly di liberare Belle e iniziare una nuova vita). Risultato ibrido, con indubbie cadute di ritmo, ma l’asciutto realismo della rappresentazione, aiutato anche dalla fotografia di Menges, coinvolge e commuove.

Black Jack (1979) on IMDb


I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Pella KagermanHugo Lilja. Un film con Emelie JonssonBianca CruzeiroArvin KananianAnneli MartiniJennie SilfverhjelmCast completo Titolo originale: Aniara. Genere Fantascienza – SveziaDanimarca2018durata 106 minuti.

Un’astronave che trasporta dei coloni su Marte viene buttata fuori rotta, costringendo i passeggeri ossessionati dal consumo a prendere in considerazione il loro posto nell’universo.

 Aniara
(2018) on IMDb
Risultati immagini per Le piace Brahms

Un film di Anatole Litvak. Con Ingrid Bergman, Yves Montand, Anthony Perkins, Jessie Royce Landis, Pierre Dux. Titolo originale Goodbye Again. Commedia, b/n durata 120′ min. – USA 1961. MYMONETRO Le piace Brahms? * * * - - valutazione media: 3,19 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo Aimez-vous Brahms? (1959) di Françoise Sagan, sceneggiato dal commediografo Samuel Taylor. Stanca di un amante infedele (Montand), un’arredatrice parigina quarantenne (Bergman) ha una romantica love story con un giovane e ricco americano (Perkins), ma quando l’amante ricompare, lo lascia. Prolissa commedia sentimentale in cui un bieco patetismo hollywoodiano surroga quel che doveva essere la malinconia di fondo. Sull’orlo del ridicolo i tre protagonisti tra cui il peggiore è Montand. All’attivo soltanto il bianconero di A. Thirard e alcuni caratteristi. Premiato a Cannes.

Goodbye Again (1961) on IMDb
Locandina Il mulino del Po

Un film di Alberto Lattuada. Con Carla Del PoggioJacques SernasIsabella RivaLeda GloriaGiacomo Giuradei. continua» Drammaticob/n durata 106 min. – Italia 1949

Una ricca fanciulla, fidanzata ad un benestante contadino, finisce in miseria, manda a monte il matrimonio e va a lavorare presso gli zii dell’ex innamorato. Intanto si organizzano le prime agitazioni contadine che, portate ai limiti estremi sia da una parte che dall’altra, danno origine a scontri. Durante uno di questi, il fratello della ragazza, a causa di un equivoco, ne uccide il futuro sposo; quindi si costituisce. (Sceneggiatura di Federico Fellini)

The Mill on the Po (1949) on IMDb