Un film di Lucio Fulci, Leandro Lucchetti. Con Peter Hinz, Louise Kamsteeg, Nubia Martini Horror, durata 90 min. – Italia 1989.
Il film si apre con la scritta “Lucio Fulci presenta” e si dipana poveramente raccontando la vicenda del dottor Vogler (Peter Hinz), un pranoterapeuta con capacità extrasensoriali, che, chiamato a curare una benestante paralitica nel suo castello, è attirato dalla vicenda di presunti fantasmi che abiterebbero un’ala dismessa del medesimo. Aiutato da una giornalista locale, Vogler rintraccia la bambina, ora ragazza, la cui bambola gli è stata data da un misterioso vagabondo ubriacone (Vassili Karis) e la riconosce per la bambina che lui, in vacanza nei luoghi tanti anni prima, aveva salvato dall’investimento di un’auto, lasciando però che sotto le ruote dell’auto finisse la bambola. Sostanzialmente, la ragazza è la figlia della proprietaria del castello, che, paralitica, era morta in seguito alla caduta accidentale della carrozzella provocata dalla bambina. Motivi oscuri spingono la fantasmatica signora a vendicarsi anche di chi non le aveva fatto nulla (come il derelitto avvocato interpretato da Paul Muller) in un crescendo di violenza che porta a un colpo di scena non prevedibile. Caratterizzato da qualche eccesso di gore tipicamente anni ’80 inserito in un contesto telefilmico e ultrapoveristico, il film cerca qualche difficile suggestione rivisitando vecchie ossessioni spettrali, ma ha tutta l’aria d’essere stato girato in due giorni e non riesce né a coinvolgere né a convincere. Vassili Karis e Paul Muller sono gli unici nomi noti di un cast poco ispirato