Un film di Michael Lindsay-Hogg. Con Brigitte Nielsen, Julian Sands, Gerald McRaney, Jane Lapotaire, Brian Cox. Titolo originale MURDER BY MOONLIGHT. Fantascienza, durata 96 min. – USA 1989.
Americani e Russi, nel 2015, sono sbarcati sulla Luna, e vi hanno impiantato numerosi insediamenti, cominciando a sfruttare le risorse minerarie del satellite. E proprio in una miniera russa viene commesso un misterioso omicidio. Il KGB incarica dell’indagine il maggiore Kirilenko (Sands), ma la NASA, considerato che la forza lavoro è costituita in gran parte da personale americano, pretende ed ottiene di affiancargli un suo funzionario, la statuaria Maggie Bartok (Nielsen).
Film Tv di discreta fattura, girato – sia pure con le limitazioni proprie dello spettacolo pensato per il piccolo schermo – con ammirevole cura del dettaglio ed attenzione ai particolari. La sceneggiatura mostra invece qualche debolezza, trovando facile rifugio nello scontato coinvolgimento sentimentale tra i protagonisti, comunque bravi. Controcorrente l’assegnazione dei ruoli, con l’inglesissimo Sands (che sarà qualche anno più tardi il Fantasma dell’Opera di Dario Argento) chiamato a fare il sovietico e l’algida Nielsen, russa nell’immaginario collettivo dai tempi di Rocky, che “fa l’americana”. Titolo alternativo: Murder on the Moon. Distribuito come Assassìnio Lunar nei paesi di lingua spagnola e come Tödliche Galaxie in Germania.