Category: L


Il Vizio Di Famiglia - CineraglioUn film di Mariano Laurenti. Con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Gigi Ballista, Gastone Pescucci, Juliette Mayniel. Erotico, durata 93 min. – Italia 1975. MYMONETRO Il vizio di famiglia * * * - - valutazione media: 3,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Film ambientato nella campagna veneta con protagonisti infaticabili (a letto). Il regista è specializzato nel genere erotico.

The Family Vice (1975) on IMDb

Un film di Robert Z. Leonard. Con Clark Gable, Franchot Tone, Fred Astaire, Joan Crawford Titolo originale Dancing Lady. Musical, b/n durata 94′ min. – USA 1933. MYMONETRO La danza di Venere * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo di James Warner Bellah: ricco playboy si innamora di bella e brava attrice e, per conquistarla, arriva a “comprarsi” una compagnia teatrale, ma lei gli preferisce il regista scalcagnato. Piacevole commediola semimusicale sull’ambiente del teatro. Gable vivace, la Crawford gli tiene dietro. Debutto al cinema di Astaire come ospite.

Dancing Lady (1933) on IMDb
Sodomia (1978) Poster

Un film di José Ramon Larraz. Con Patricia Lorne, Lidia Machado, Claude Bellot, Enrique Montserrat Erotico, durata 93 min. – Spagna 1978. – VM 18 – MYMONETRO Sodomia – La visita del vicino * - - - - valutazione media: 1,00 su 1 recensione.

Un’inglese, ossessionata da fantasie erotiche, spera che un misterioso gitano che cavalca nudo per la campagna gliele risolva sodomizzandola, ma la sua cameriera, pure gitana, la ucciderà e fuggirà con l’uomo.

The Coming of Sin (1978) on IMDb
Risultati immagini per Tutto o niente leigh

Un film di Mike Leigh. Con Timothy Spall, Lesley Manville, Alison Garland, James Corden, Ruth Sheen. Titolo originale All Or Nothing. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 128 min. – Gran Bretagna 2002. MYMONETRO Tutto o niente * * * - - valutazione media: 3,29 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Con affetto: così Mike Leigh ha scritto e girato Tutto o niente (All or Nothing. L’affetto, tuttavia, non l’ha indotto ad attenuare le molte durezze e le molte miserie che intristiscono le vite di Phil (Timothy Spall) e di Penny (Lesley Manville), dei loro figli Rachel (Allison Garland) e Rory (James Corden), e degli altri che condividono la loro povertà materiale e la loro desolazione. Nessun pregiudizio si frappone fra il suo occhio e i suoi personaggi: il suo cinema non paga il prezzo, sempre esoso, dell’impegno sociale immediato. Certo lo si sente sullo sfondo, quell’impegno. Se ne avvertono la sincerità e la rabbia. Mai però lo si sorprende a sovrapporsi al racconto, alla sua autonomia espressiva e poetica. È doloroso “entrare” nelle immagini di Tutto o niente, nei suoi dialoghi crudelmente umani, troppo umani. Quello che Leigh descrive è (sembra) un paesaggio devastato, un territorio svuotato d’ogni possibilità. Nelle inquadrature d’inizio questo (apparente) deserto morale e affettivo è raccontato per cenni, con riferimenti a personaggi e a situazioni che tornano nell’indifferenza della circolarità narrativa, e di cui non si colgono i legami reciproci.

All or Nothing (2002) on IMDb
Locandina italiana Ninotchka

Un film di Ernst Lubitsch. Con Melvyn Douglas, Alexander Granach, Greta Garbo, Bela Lugosi, Ina Claire. Commedia, b/n durata 110 min. – USA 1939. uscita lunedì 6 gennaio 2014. MYMONETRO Ninotchka * * * - - valutazione media: 3,17 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Tre funzionari sovietici, in missione in Francia per vendere dei gioielli, sono “convertiti” ai piaceri consumistici da un aristocratico, amico intimo dell’ex proprietaria dei monili. Per ricondurli alla retta via arriva dalla Russia l’inflessibile Nina Ivanovna Yakusciova. Tra tensioni politiche e altre discrepanze la forza dell’amore nella Parigi di fine anni 30 avrà la meglio sul resto.
In Ninotchka (sceneggiato tra gli altri da Billy Wilder, prima di diventare regista) a Lubitsch non interessa il risvolto ideologico della storia non attribuendo troppa serietà al manicheo scontro comunismo/capitalismo e prendendosi gioco di una parte e dell’altra. Sono piuttosto la messinscena e l’umorismo sottile delle battute a rilevare in una sapiente compressione di idee e significati in singole sequenze.

Dopotutto il Lubitsch touch, il tocco di Lubitsch o alla Lubitsch ha segnato il cinema. Un regista innovativo in un’epoca in cui la settima arte era standardizzata su cliché fortemente collaudati in relazione alla tradizione dei paesi dove i film venivano realizzati. Raffinato, audace, irriverente, elegante, fascinoso “il suo cinema è il contrario del vago, dell’impreciso, dell’inespresso, dell’incomunicabile, non ammette mai nessuna inquadratura decorativa, messa là per fare bella mostra:  no, dall’inizio alla fine si è immersi nell’essenziale, fino al collo” come disse efficacemente François Truffaut.
Unico ruolo brillante nella carriera della “divina” Garbo, qui al penultimo film e all’ultimo capolavoro. La MGM pubblicizzò il film con lo slogan: “Garbo laughs!” (“La Garbo ride!”) operando una sorta di demolizione del mito, preannunciandone un’umanizzazione. La pellicola è anche nota per essere una delle prime satire politiche alla Russia di Stalin di particolare impatto considerando la data di distribuzione nelle sale in Europa (un mese dopo l’uscita del film la Germania nazista invadeva la Polonia). Vietato in Unione Sovietica e nei suoi stati satelliti nel dopoguerra il film fu proibito anche in altri paesi europei per paura di “turbamenti all’ordine “pubblico” e risultava ancora inedito in Finlandia fino al 1988. Il film è stato candidato a quattro premi Oscar ma senza vittoria: era l’anno del trionfo di Via col vento.

Ninotchka (1939) on IMDb

Un film di Ernst Lubitsch. Con George Raft, Charles Ruggles, Gary Cooper, Jack Oakie. Titolo originale If I Had a Million. Commedia, b/n durata 83′ min. – USA 1932. MYMONETRO Se avessi un milione * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Per deludere i parenti avvoltoi, sul letto di morte rifà il testamento eleggendo a suoi beneficiari otto nominativi scelti a caso dall’elenco telefonico. Arcifamoso e sopravvalutato film a episodi, ciascuno dei quali (o quasi) fondato sul criterio della compensazione. Il migliore, diretto da E. Lubitsch è quello del pernacchio con C. Laughton, seguito da quello con l’impareggiabile W.C. Fields.

If I Had a Million (1932) on IMDb

Le parti in inglese non doppiate hanno i subita

Desiderio (DVD) - DVD - Film di Frank Borzage Commedia | IBS

Un film di Frank Borzage. Con Gary Cooper, Akim Tamiroff, Marlene Dietrich, Ernest Cossart, John Halliday. Titolo originale Desire. Commedia, b/n durata 99′ min. – USA 1936. MYMONETRO Desiderio * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alla dogana di frontiera tra Francia e Spagna ladra internazionale di gioielli nasconde il bottino che scotta nell’auto di un insospettabile turista americano che poi cerca di circuire per riaverlo, ma non è escluso che se ne sia innamorata, come sospettano i suoi complici. Commedia romantica che _ dall’inizio scintillante di brio sino all’ultima parte dove il motore perde più di un colpo anche per la necessità di arrivare alla lieta fine _ è segnata dallo stile inconfondibile di E. Lubitsch che ne fu produttore e supervisore. Secondo G. Fink fa parte _ con Angelo, L’ottava moglie di Barbablù e Ninotchka _ di un piccolo trattato di economia politica che illustra la logica del capitale. Ridistribuito come Canaglie di lusso. La Dietrich canta “Awake in a Dream”. Deriva dalla pièce Die schönen Tage in Aranjuez di Hans Székely e Robert A. Stemmle, già filmato in Germania.

 Desiderio
(1936) on IMDb

Regia di John Carroll Lynch. Un film Da vedere 2017 con Harry Dean StantonDavid LynchRon LivingstonEd Begley Jr.Tom SkerrittCast completo Titolo originale: Lucky. Genere Drammatico, – USA2017durata 88 minuti. Uscita cinema mercoledì 29 agosto 2018 distribuito da Wanted. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,53 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alla soglia dei novant’anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine.
Quando in un film tutto è prevedibile, ma il fatto che lo sia non ha alcuna importanza. Lucky è un film di attori, anzi di attore: un Harry Dean Stanton alle prese con la performance di una vita, in cui infonde elementi autobiografici e schegge delle maschere indossate in passato. Una parabola sulla paura della morte e su come affrontarla per ritrovare interesse e stupore nella vita.

Lucky (2017) on IMDb

Regia di Joaquín CociñaCristóbal León. Un film Titolo originale: La casa Lobo. Genere Animazione – Cile2018durata 75 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13

Maria è una giovane donna che si rifugia in una casa nel sud del Cile dopo essere fuggita da una colonia tedesca. Il processo di produzione del film si svolge durante una serie di mostre in cui León & Cociña hanno spostato il loro studio. In questo modo il pubblico può vedere lo sviluppo della preparazione del film come un lavoro in costante evoluzione.

The Wolf House ( spagnolo : La casa lobo ) è un dramma psicologico d’animazione per adulti sperimentale cileno [1] film d’arte horror surrealista diretto da Cristobal León e Joaquín Cociña e co-scritto con Alejandra Moffat.

Il film utilizza sia l’animazione disegnata che quella in stop motion , che quest’ultima utilizza vari oggetti per formare come argilla, vernice, carta e burattini, oltre a utilizzare una sequenza di inquadrature singola e ininterrotta per sembrare più un film a inquadratura singola (tranne la scena di apertura dal vivo).

The Wolf House (2018) on IMDb

Ho tolto la versione con hardsubeng e ne ho messa una senza hardsubeng ma con gsubita e eng selezionabili. Non credo esista versione in italiano, almeno io non l’ho trovata.

gsubita sta per subita tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Sébastien Lifshitz. Un film con Stéphanie MicheliniYasmine BelmadiEdouard NikitineJosiane StoléruAnohni. Genere Drammatico – Francia2004durata 93 minuti.

A Parigi Stéphanie è una transessuale prostituta; Djamel un omosessuale che occasionalmente si prostituisce; Mikhail un disertore russo, immigrato clandestino che, quando può, lavora come muratore. La prima è innamorata degli altri due che la ricambiano e la seguono in un villaggio del Nord dove sua madre sta morendo. Per Stéphanie non è tanto un ritorno per riconciliarsi quanto, attraverso i ricordi della sua infanzia, per prendere commiato da sé stessa. L’insubordinazione sessuale (transessualità, omosessualità, prostituzione, amore a tre) come rimedio all’alienazione sociale è uno dei tanti temi del 4° lungometraggio di Lifshitz, scritto come i precedenti con Stéphane Bouquet. Nulla di osceno né di scandaloso in questo film intenso, aspro, delicato, svariante nei toni nell’andirivieni tra presente e passato, gravità e leggerezza, sensualità e tenerezza. Lo protegge lo sguardo del regista, impregnato di amore e rispetto verso i personaggi e i loro corpi. E di lontananza dalle provocazioni stilizzate di un Almodóvar come dalla felicità parodistica di tante commedie sulla devianza sessuale. All’insegna bifronte del realismo e del romanzesco, s’iscrive in una tradizione di cinema francese che fa capo “alla delicatezza di un Truffaut ( Jules et Jim ) e all’asprezza di un Pialat ( La gueule ouverte )” (J. Mandelbaum).

 Wild Side
(2004) on IMDb

Regia di Richard Linklater. Un film con Jason LondonJoey Lauren AdamsRory CochraneAdam GoldbergParker PoseyCast completo Titolo originale: Dazed and Confused. Genere Commedia – USA1993durata 102 minuti. – MYmonetro 2,45 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Siamo a metà degli anni Settanta (non per niente il titolo originale cita una canzone dei Led Zeppelin), durante l’ultimo giorno prima delle vacanze. La scuola è ormai finita, ma c’è ancora chi vuole fare dispetti per non pensare alle responsabilità che lo attendono.

Dazed and Confused (1993) on IMDb

Un film di Ernst Lubitsch. Con Merle Oberon, Melvyn Douglas, Burgess Meredith, Sig Ruman. Titolo originale That Uncertain Feeling. Commedia, b/n durata 84 min. – USA 1941. MYMONETRO Quell’incerto sentimento * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jill, giovane moglie del brillante uomo d’affari Larry Baker, si sente trascurata dal marito al punto tale da avere disturbi psicosomatici (il singhiozzo) per i quali ricorre alle cure di uno psicoanalista. Presso lo studio del dottore ella conosce Sebastian, un pianista nevrotico che non riesce ad esibirsi in pubblico, ma che riesce a sedurre la signora attraverso il suo fascino non poco narcisista d’artista e uomo di cultura. Invaghita per Sebastian, Jill chiede il divorzio a suo marito il quale si mostra accondiscendente e deciso a non compromettere la reputazione della donna, assumendosi la responsabilità del divorzio e adottando come causa fasulla una relazione con la sua segretaria. Ma presto il pianista Sebasian ritrova appieno il suo ego d’artista e, sentendosi nuovamente trascurata, Jill decide di tornare da Larry. Quando giunge da lui in albergo, Larry finge di essere in dolce compagnia della segretaria Sally, per far ingelosire la sua vecchia consorte. Ma Jill scopre il trucchetto e Larry diventa di nuovo tenero ed amorevole agli occhi dell’ex moglie. I due tornano a vivere assieme nella loro casa, mentre Sebastian, terzo incomodo tra quelle mura, si vede costretto ad andar via, con i suoi ritratti fotografici sotto il braccio.
Con That Uncertain Feeling Lubistch ripropone la trama del suo Kiss Me Again, muto del 1925, riportando sullo schermo il tema del matrimonio come istituzione scomoda e allo stesso tempo curiosa, all’interno della quale i rapporti tra uomo e donna sono caratteizzati da incomprensioni e piccole intolleranze, spesso alla base di fastidiosi disturbi psichici. Il film propone infatti una leggera e simpatica parodia della psicanalisi e dell’interpretazione un po’ troppo approfonita ch’essa vuol dare di certi fenomeni.

That Uncertain Feeling (1941) on IMDb

Regia di Nanouk Leopold Con Sandra Hüller, Dragan Bakema, Sabine Timoteo, Ryan Brodie, Frieda Pittoors, Nicole Shirer, Ergun Simsek, Kuno Bakker, Gelijn Molier

Charlotte lavora in una clinica di Bruxelles, è felicemente sposata con Max, da cui ha avuto un figlio, ma c’è qualcosa di inspiegabile che la spinge a prendere in affitto uno squallido appartamento, dove comincia a portare alcuni dei suoi più strani e poco attraenti pazienti con cui ha dei rapporti sessuali. Il continuo via vai che si genera non passa inosservato e, scoperta dal marito, la dottoressa è costretta a ricorrere all’aiuto di un terapista ma anche l’analisi non sembra far chiarezza sui suoi confusi pensieri e sul mistero della sua mente.

 Brownian Movement
(2010) on IMDb

Un film di Carlo Lizzani. Con Gina Lollobrigida, Andrea Checchi, Lamberto Maggiorani, Vittorio Duse, Pietro Tordi. Guerra, Ratings: Kids+16, b/n durata 96 min. – Italia 1951.

La guerra partigiana a Genova e nell’Appennino ligure fino al passaggio dei repubblichini tra le file dei partigiani. Realizzato in formula cooperativa, il 1° film di Lizzani è apprezzabile per le intenzioni più che per i risultati. Un po’ troppo didattico, ha qualche momento efficace. Lollo spaesata. Giuliano Montaldo appare nel ruolo del commissario Lorenzo.

 Achtung! Banditi!
(1951) on IMDb
Risultati immagini per La Tigre e il Dragone

Un film di Ang Lee. Con Chow Yun-Fat, Michelle Yeoh, Ziyi Zhang, Chen Chang, Sihung Lung. Titolo originale Crouching Tiger, Hidden Dragon. Avventura, Ratings: Kids+13, durata 119 min. – Taiwan, USA 2000. MYMONETRO La tigre e il dragone * * * - - valutazione media: 3,30 su 35 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Li Mu Bai è un maestro di arti marziali la cui spada viene ritenuta dotata di poteri magici. Li Mu Bai ama la bella e coraggiosa Yu Shu Lien, ma non può rendere espliciti i suoi sentimenti perché la ragazza è stata fidanzata al suo fratello di sangue. Un giorno decide di consegnare la spada a Shu Lien perché la porti al signor Tè che dovrà custodirla. Ma il dignitario se la fa rubare. Shu Lien avrà però la fortuna di incontrare la figlia del governatore Yu, ormai promessa a un futuro sposo e desiderosa invece di percorre i sentieri dell’avventura. Ang Lee torna a casa e al proprio immaginario infantile e ritrova l’originalità che ne aveva contraddistinto gli esordi. A questo regista la trasferta americana non ha fatto bene: si è messo in testa (dopo i piacevolissimi Banchetto di nozze e Mangiare Bere Uomo Donna) di spiegare l’America agli americani e ha realizzato tre film come Ragione e sentimento, Tempesta di ghiaccio e Cavalcando col diavolo che finivano col risultare più manuali di storia e/o sociologia per immagini che film. Molto meglio va quando, come in questo caso, racconta Taiwan agli occidentali con quell’attenzione all’universo femminile che lo contraddistingue e che, anche in questa storia “marziale”, conquista lo schermo unendo agilità ed eleganza.

Crouching Tiger, Hidden Dragon (2000) on IMDb
Locandina The Man From Nowhere

Un film di Jeong-beom Lee. Con Bin Won, Sae Ron Kim, Hyo-seo Kim, Tae-hoon Kim, Hee-won Kim. Titolo originale A-jeo-ssi. Thriller, durata 119 min. – Corea del sud 2010. MYMONETRO The Man From Nowhere * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 1 recensione.

Il noir-thriller coreano è un mirabile esempio di meccanismo perfettamente oliato, capace di riproporsi e rinnovarsi in ogni occasione, con l’aggiunta di elementi che permettono di evitare il prevalere dei cliché sulla volontà di stupire lo spettatore. Lee Jeong-beom, fin qui noto solo per il folgorante debutto di Cruel Winter Blues – malinconica vicenda di piccoli gangster e del bisogno di affetti familiari – ovvero per un taglio originale e collaterale al gangster movie, con The Man from Nowhere rientra con decisione nei canoni consolidati di genere, confezionando un’impressionante vicenda di vendetta. Se nel primo film la manovalanza mafiosa era costituita in fondo da fragili esseri umani, qui sono raffigurati come villain senza se e senza ma.
Traffico di organi, rapimento di minori e loro utilizzo come corrieri della droga, omicidi brutali: si può dire che la coppia di fratelli Man-seok e Jong-seok sia una delle più ripugnanti mai apparsa su grande schermo, così abietta da giustificare qualsiasi tipo di vendetta, anche la più truce ed efferata. L’uomo destinato a metterla in atto è Cha Tae-sik, una macchina da guerra addestrata per uccidere, come in un ideale incrocio tra il Benicio Del Toro di The Hunted, Frank Costello di Melville e gli uomini-belva di Dog Bite Dog di Soi Cheang. The Man from Nowhere riesce in quel che dopo gli exploit di The Chaser e Man of Vendetta pareva impossibile: alzare ulteriormente l’asticella in termini di truculenza ed efferatezza e sfoggiare dei villain così riprovevoli da rendere catartico lo spargimento di sangue finale, cancellando ogni genere di remora riguardo ai metodi dell’angelo vendicatore.
L’esagerazione fumettistica delle sequenze action però non contrasta con l’interpretazione tutt’altro che ovvia dell’idolo delle adolescenti Won Bin, già ammirato in Mother nei panni del figlio ritardato e sempre più desideroso di affrancarsi dal ruolo di pin-up al maschile; non è da meno la piccola Kim Sae-ron – appena undicenne ma già con una carriera folgorante in corso, dopo la prova maiuscola di A Brand New Life – ancora alle prese con un’infanzia tormentata e con la difficoltà di dover mutare più volte registro, passando dalla vivace curiosità delle prime sequenze al necessario annullamento di ogni irrequietezza dovuto alla prigionia. Stratosferico in patria – e per una volta ampiamente meritato – l’incasso al botteghino.

The Man from Nowhere (2010) on IMDb

Regia di Claude Lelouch. Un film con James CaanGeneviève BujoldFrancis HusterSusan TyrrellJennifer WarrenBurton GilliamCast completo Titolo originale: Another Man, Another Chance. Genere Western – USA1977durata 132 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due vite parallele finché non s’incrociano. Lui è un medico del West a cui un gruppo di desperados uccide la moglie. Lei è una francesina che emigra con il marito (destinato anche lui a prematura fine) verso le terre selvagge del Nuovo Mondo. Un giorno s’incontrano…

Another Man, Another Chance (1977) on IMDb

Non ho trovato nè versione in italiano nè sottotitoli sincronizzati.

Risultati immagini per Torino nera

Un film di Carlo Lizzani. Con Bud Spencer, Françoise Fabian, Marcel Bozzuffi, Andrea Balestri. Drammatico, durata 105′ min. – Italia 1972. MYMONETRO Torino nera * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un giovane e coraggioso avvocato decide di aiutare due bambini a dimostrare l’innocenza del loro padre mandato in prigione da un boss mafioso. Dopo intricate e violente vicende si comincia a intravedere la verità. Non convince né come quadro d’ambiente né come film d’azione.

Torino nera (1972) on IMDb

Regia di Chris LofingTravis Cluff. Un film con Reese MishlerPfeifer BrownRyan ShoosCassidy GiffordTravis CluffCast completo Titolo originale: The Gallows. Genere HorrorThriller, – USA2015durata 116 minuti. Uscita cinema mercoledì 19 agosto 2015 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,15 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Gli studenti della Beatrice High School, in Nebraska, sono in fermento alla vigilia della rappresentazione scolastica dell’opera teatrale “L’esecuzione”. Lo spettacolo in preparazione è lo stesso che, vent’anni prima, aveva causato la morte di Charlie, il ragazzo che interpretava il personaggio principale, impiccatosi incidentalmente durante la recita. Spinti dal desiderio di onorare l’anniversario della tragedia, alcuni giovani provano a dare a quello spettacolo un finale migliore. Ma non tutti sono convinti della buona riuscita della rappresentazione. In particolare Reese, promettente giocatore di football che ha accettato la parte principale solo perché ha una cotta per la co-protagonista, Pfeifer, fervida appassionata di teatro. Il migliore amico di Reese, Ryan, uno sbruffone in cerca di bravate, convince il compagno e la sua fidanzatina Cassidy a entrare nella scuola deserta, la notte prima della recita, per danneggiare la scenografia. Ma non tutto andrà come previsto: i tre ragazzi scopriranno di non essere soli all’interno dell’edificio…
A 16 anni di distanza dall’uscita in sala di The Blair Witch Project, il genere del found footage – horror in cui si adopera l’escamotage di ovviare alle pecche di un badget ridotto fingendo che il film sia stato girato con la videocamera di uno dei protagonisti – non è certo una novità. A dare nuova linfa vitale al genere ci ha già pensato, nel 2009, Paranormal Activity, che non ha mancato di inquietare le platee, pur con pecche evidenti. Forti degli incassi consistenti della saga, gli stessi produttori hanno dato credito a The Gallows, frutto della sceneggiatura e della regia degli esordienti Chris Lofing e Travis Cluff. Ma qui gli esiti non sono equiparabili a quelli di Paranormal Activity.
La logica da filmato amatoriale, rigorosamente codificata per l’intero film, non riesce a nascondere i difetti di una sceneggiatura sin troppo scarna. Passi questo, dato che l’opera non ha chiaramente pretese elevate, i registi avrebbero dovuto spingere sull’acceleratore della tensione, provocando continuamente lo spettatore da horror con rumori sinistri e sequenze al cardiopalma. Invece, la prima parte del film si spreca nella presentazione dei personaggi, che ricalcano tutti gli stereotipi del genere “teen movie”, con la cheerleader, il bulletto e la promessa del football. Quando si entra nel vivo delle sequenze da casa infestata, la paura non è mai troppo grande o imprevedibile e l’inquietudine tipica dell’horror – che pure la location notturna e i rimandi alla tragedia di 20 anni prima dovrebbero suggerire – non viene mai evocata con decisione, se non in una sequenza a led rossi e nel colpo di scena finale. Ma ormai è troppo tardi per risollevare le sorti di un film privo di inventiva, che non è aiutato neppure dal giovanissimo cast di attori esordienti, non troppo convinti nell’urlare di terrore.

The Gallows (2015) on IMDb

Locandina CattivaUn film di Carlo Lizzani. Con Milena VukoticErland JosephsonGiuliana De SioJulian SandsDidi Perego.  Drammaticodurata 105 min. – Italia 1991MYMONETRO Cattiva * * * - - valutazione media: 3,00 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo un periodo di silenzio, in cui ha lavorato per il cinema francese, Giuliana De Sio è tornata a recitare in un film italiano. Da questa pausa comunque ha tratto giovamento, perché la donna di Cattiva è forse la sua più bella interpretazione. Per quanto riguarda il film, prende le mosse dalla giovinezza di Carl Gustav Jung, famoso psichiatra secondo, e per alcuni primo, solo a Freud. Si descrive, di quel periodo, il caso di una paziente scioccata dalla morte della figlia e la sua guarigione. Poco cinematografico e molto televisivo, vede la buona recitazione di Erland Josephson e quella mediocre di Julian Sands.

The Wicked (1991) on IMDb