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Regia di Shôhei Imamura. Un film con Ken OgataMayumi OgawaRentaro MikuniMitsuko Baisho. Titolo originale: Fukushu suru wa ware ni ari. Genere Drammatico – Giappone1979durata 142 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Giapponese di mezza età, mitomane, truffatore e cattolico che ha perso la fede, è ricercato dalla polizia per una serie di omicidi. Regista dallo sguardo freddo di entomologo, Imamura traccia qui lo straordinario ritratto di un criminale attraverso il quale scandaglia l’anima miserabile dell’uomo moderno.

 La vendetta è mia
(1979) on IMDb

Risultati immagini per maurice 1987Regia di James Ivory. Un film Da vedere 1987 con Denholm ElliottHugh GrantJames WilbyHelena Bonham CarterRupert GravesCast completoTitolo originale: Maurice. Genere Drammatico – Gran Bretagna1987durata 140 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,86 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.
Dal romanzo (postumo) di E.M. Forster. Due compagni di università si innamorano tra di loro. Dopo la scuola, uno, timoroso della dura morale vittoriana, si sposa e cerca di dimenticare il suo passato omosessuale. Per l’altro è più difficile. Dopo essersi tormentato a lungo, finisce per accettare la propria identità sessuale. Ivory soddisfa la sua ambizione di portare in cinema il romanzo “proibito” di Forster, ma la tematica ormai suona un tantino scontata (dopo molti film sull’argomento).

Maurice (1987) on IMDb

The Makioka Sisters (Neve sottile) è un film drammatico del 1983 diretto da Kon Ichikawa, basato sul romanzo seriale omonimo di Jun’ichirō Tanizaki

La storia è ambientata in Giappone principalmente alla fine degli anni ’30 ( periodo Shōwa ). Le sorelle vivono nell’area del Kansai ( Kobe / Osaka ) e nel corso del romanzo viaggiano a Tokyo e in altre prefetture.

Nella primavera del 1938, le quattro sorelle, insieme a Teinosuke, il marito di Sachiko, vennero a Kyoto per ammirare la fioritura dei ciliegi. Sachiko è scontenta che la sorella maggiore Tsuruko, che è l’erede del clan Makioka e quindi rappresenta la casa principale del clan, abbia sconvolto la questione con il matrimonio di Yukiko perché è stato scoperto un difetto fatale nel clan dello sposo.

The Makioka Sisters (1983) on IMDb

Regia di Shôhei Imamura. Un film Genere Drammatico – Giappone1966durata 128 minuti.

La vita lavorativa di Ogata presenta diversi problemi, sia con la giustizia, in quanto commerciante di riviste pornografiche, sia con la yakuza, interessata alla barberia della sua compagna Haru, già vedova del suo precedente marito. La vita familiare è ugualmente complicata, a causa della malattia di Haru e del pessimo rapporto che lui ha con i figli di lei Keiko e Koichi. Il giorno in cui Ogata scopre di provare attrazione per la figliastra quindicenne Keiko, la già precaria situazione familiare subisce un duro colpo

The Pornographers (1966) on IMDb

I subita sono stati tradotti da google, potrebbero esserci delle imprecisioni

OFDb - Ikite wa mita keredo: Ozu Yasujirô den (1983)Director: Kazuo Inoue Writers: Kazuo Inoue (screenplay), Kazuo Inoue (structure) | 2 more credits » Stars: Ineko Arima, Chikage Awashima, Shôhei Imamura

An extremely lovely tribute to Ozu, on the 20th anniversary of his death. It uses a combination of footage from vintage films and new material (both interviews and Ozu-related locations) shot by Ozu’s long-time camera-man (who came out of retirement to work on this). Surprisingly (or perhaps not), it focuses less on Ozu’s accomplishments as a film-maker than on his impact on the lives of the people he worked with. One of the best films of this type I’ve ever seen.

 

I Lived, But... (1983) on IMDb

Regia di Shôhei Imamura. Un film Da vedere 1997 con Kôji YakushoMisa ShiminiFujio TsunetaMitsuko Baisho. Titolo originale: Unagi. Genere Drammatico 1997durata 117 minuti.

Dopo otto anni di carcere da detenuto modello, l’uxoricida Takuro, introverso e diffidente barbiere in un villaggio di pescatori popolato da eccentrici emarginati che lo trattano benevolmente, comunica soltanto con un’anguilla in una vasca. Pur filtrato da uno sguardo da entomologo che è anche un antropologo pessimista, è un film che non manca né di una vena satiricamente grottesca né di “compassione verso la dignità dei puri di cuore” (Fabrizio Grosoli). Girato 8 anni dopo Pioggia nera . Palma d’oro a Cannes 1997 ex aequo con Il sapore della ciliegia di Kiarostami.

 L'anguilla
(1997) on IMDb

Regia di Shôhei Imamura. Un film Da vedere 1962 con Sachiki HodariKazuo KitamuraJitsuko YoshimuraSeizaburo KawazuHiroyuki Nagato. Titolo originale: Nippon Konchuki. Genere Drammatico 1962durata 123 minuti.

Cresciuta in una famiglia di miserabili contadini del Nord, dov’è sfruttata sul lavoro e sul piano sessuale (anche in un rapporto incestuoso dal padre), Tome trova la sua autonomia in città, passando da operaia a cameriera, poi prostituta e tenutaria di un giro di “squillo”, irriducibile nella sua lotta per sottrarsi alla sottomissione. Un’altra impietosa eppur appassionata incursione di S. Imamura nella storia del Giappone “basso”, povero, emarginato del Novecento con uno svolgimento cronologico frammentato in una dozzina di capitoli dal 1918 al 1962. Scritto con Keiji Hasebe e fotografato magnificamente in Scope (imposto dalla Nikkatsu) da Shinsaku Imeda, anche con uso di obiettivi anomali (210 mm e persino 700 mm), è un’importante tappa di un cinema corporale ed eterodosso che non fa concessioni al populismo. Il titolo originale significa “Giappone l’insetto”. Proclamato migliore film giapponese del 1963.

 Cronache entomologiche del Giappone
(1963) on IMDb

Locandina italiana Revenant - RedivivoUn film di Alejandro González Iñárritu. Con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck.Titolo originale The Revenant.Avventura, Ratings: Kids+16, durata 156 min. – USA 2015. – 20th Century Fox uscita sabato 16 gennaio 2016. MYMONETRO Revenant – Redivivo * * * 1/2 - valutazione media:3,91 su 230 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratto dal romanzo The Revenant: A Novel of Revenge (2002) di Michael Punke, basato su una storia vera, già trasposta in immagini nel 1971 ( Uomo bianco va’ col tuo Dio ). Nord Dakota, 1823. Nel corso di una spedizione di caccia in territorio pellerossa, il trapper Glass è ridotto in fin di vita da un grizzly. Fitzgerald, suo compagno semiscotennato è lasciato con lui, dietro lauto compenso, per attenderne la morte e seppellirlo. Gli uccide sotto gli occhi il figlio meticcio e scappa. Sceneggiato da Iñárritu (premiato con l’Oscar alla regia) insieme a Mark L. Smith, è un western crudamente iperrealista che intreccia il tema della sopravvivenza estrema con quello della brama di giustizia. La potenza e la magnificenza della forma – regia magistrale, esuberante fotografia di Emmanuel Lubezki (premiata con l’Oscar), musica solenne di Carsten Nicolai e Ryuichi Sakamoto – evidenziano per contrasto la scarsa originalità e il semplicismo del contenuto. Memorabili la travolgente sequenza iniziale dell’attacco pellerossa e quella della lotta con il grizzly, tanto più terrificante quanto più realistica. 3 Golden Globes (film, protagonista, regista) e 12 nomination agli Oscar. Meritato (e finalmente conferito) Oscar a DiCaprio miglior attore protagonista.

 Revenant - Redivivo
(2015) on IMDb
Locandina italiana Biutiful

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Javier Bardem, Maricel Álvarez, Eduard Fernández, Diaryatou Daff, Cheng Tai ShenDrammatico, durata 138 min. – USA 2010. – Universal Pictures uscita venerdì 4 febbraio 2011. MYMONETRO Biutiful * * * 1/2 - valutazione media: 3,52 su 67 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uxbal ha due figli, Ana e Mateo che ama profondamente e una moglie, Marambra, con la quale c’è un rapporto conflittuale che li spinge a separazioni e a tentativi di riappacificamento. Uxbal vive di manodopera clandestina che sopravvive ammassata in tuguri (i cinesi) o cerca di far crescere il proprio figlio in condizioni comunque estremamente precarie come l’africana Ige. Uxbal si trova a confronto con la morte anche di minorenni. Uxbal attende la morte, la sua. Uxbal ha un cancro che gli lascia poco da vivere.
Per Alejandro Gonzales Inarritu è finalmente arrivato il film della maturità. Liberatosi dell’autoimposta necessità di far prevalere gli incastri di montaggio sulla qualità della sceneggiatura si autorizza in Biutiful a portare sullo schermo una storia tanto lineare quanto complessa e profonda. È come se quell’anello che Uxbal dona all’inizio del film (si scoprirà molto più tardi a chi) affermandone l’autenticità a dispetto di quello che ne ha detto la moglie, fosse un patto con lo spettatore. Non si cercherà più di mescolare le carte, di lavorare sulla dimensione degli scarti temporali per occultare eventuali vuoti di scrittura. Grazie al corpo/cinema di Xavier Bardem Inarritu si mette a nudo e ci costringe a ‘guardare’ il dolore, a sentirlo penetrare in noi, a condividerlo. Scegliendo però sin dall’inizio una delle città ‘da cartolina’ per eccellenza: Barcellona.
Se Woody Allen, spinto da esigenze di budget e con una punta di autoironia, ci aveva portato a spasso per i luoghi cari al turismo di massa Innaritu fa l’opposto. La Barcellona di Gaudì sta racchiusa in un lontano panorama. La città di cui percorriamo strade e vicoli è un organismo divorato, come quello del protagonista, da un cancro sociale che ha prodotto metastasi ovunque. Non c’è nulla di ‘biutiful’ se non forse, la speranza che cova nello sguardo di Mateo e in quella sua attesa di un viaggio premio sui Pirenei.
Pochi film hanno saputo far ‘sentire’ in modo così partecipe e lucido il magma ribollente di un animo in cui ai molteplici sensi di colpa sociale si mescola inestricabilmente la mancanza di una figura paterna (che si spera di ritrovare nell’aldilà) e, al contempo, il sentirsi padre fino all’estremo, fino all’ultimo. Fino a oltre la morte.

 Biutiful
(2010) on IMDb
Locandina italiana Babel

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, Kôji Yakusho, Adriana Barraza. Drammatico, durata 144 min. – USA, Francia, Messico 2006. uscita venerdì 27 ottobre 2006. MYMONETRO Babel * * * - - valutazione media: 3,30 su 150 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Individui distanti tra loro migliaia di chilometri incrociano per qualche ora i loro destini sulla Terra, creando un disperato affresco di un’umanità sola e dolente.
Il detonatore che innesca una reazione a catena in questo puzzle composto da tessere fin troppo perfettamente combacianti è il colpo di fucile partito dalle mani di due ragazzini in un paese sperduto del Marocco. Un gesto immotivato, compiuto quasi accidentalmente da due innocenti che, come in un domino, agisce profondamente sulle vite di tre gruppi di persone in diverse zone del pianeta: una coppia di americani lì in vacanza per risolvere una crisi coniugale, una domestica messicana alle prese con i figli dei due nel giorno del matrimonio di suo figlio, e un’adolescente giapponese, sordomuta ed emotivamente emarginata, alla disperata ricerca d’amore in una Tokyo caotica e alienante.

Babel (2006) on IMDb

Frasi del film Quel che resta del giorno

Un film di James Ivory. Con James Fox, Emma Thompson, Anthony Hopkins, Christopher Reeve, Peter Vaughan.Titolo originale The Remains of the Day. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 134 min. – USA 1993. MYMONETRO Quel che resta del giorno ****- valutazione media: 4,31 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 
Stevens (Hopkins) è stato per trent’anni il maggiordomo di Lord Darlington (Fox), gentiluomo formale e ingenuo e molto influente, che prima della guerra stava dalla parte dei nazisti. Quando Darlington muore la tenuta viene acquistata da certo Lewis (Reeve), americano pragmatico, …ma con un suo stile. Stevens si mette così in viaggio per riassumere l’antica governante Sara Kenton (Thompson), che se n’era andata vent’anni prima, per (infelicemente) sposarsi. La ritrova, ma le cose rimangono come sono. Nel frattempo Stevens è stato maggiordomo impeccabile, mancando persino di assistere il padre morente per non compromettere il perfetto servizio di una cena, e ignorando tutto il resto della vita, sentimenti compresi, incapace di giudicare gli errori enormi del suo padrone che, come tale, era sempre dalla parte del giusto. Il maggiordomo sembra vacillare solo quando la governante gli dichiara il suo amore, anche se subito torna formale e non riesce a liberarsi dei lacci. Tratto dal romanzo di Kazuo Ishiguro, il film è indubbiamente seducente. Ambiente, interpretazione, storia, dialogo, tutto perfetto. Del resto il nostro tempo sembra fatto apposta per farsi incantare dall’eleganza, dall’onore, dal senso del dovere, dalla limpidezza dei sentimenti, dalla forma quando aderisce alla sostanza. Efficaci anche le istantanee storiche che mostrano una società inglese snob, distaccata e ingenua e “politicamente dilettante”, capace di credere a un ministro tedesco che definisce Hitler un “uomo di pace”.
The Remains of the Day (1993) on IMDb

Regista: Kon Ichikawa Genere: Drammatico Anno: 1975 Paese: Giappone Durata: 116 min

Tratto dall’omonimo (e bellissimo) romanzo di Soseki, il film mostra alcuni giorni nella vita di un professore e intellettuale del primo novecento giapponese che, con la sua cerchia di amici, disquisisce di tutto, cerca di risolvere problemi di poco conto della vita di tutti i giorni.

Si dice che la letteratura giapponese moderna sia nata con un gatto e il romanzo in effetti è un satira dettagliata, ma divertente e godibile. Il film invece no. Nel libro il gatto del titolo è il vero protagonista e l’io narrante, è un osservatore esterno della realtà che commenta e cerca di capire; nel film il gatto è un personaggio sullo sfondo, una animale senza coscienza di sé (in realtà ha coscienza di sé, ma poco e nel finale); l’io narrante non è presenta e l’osservatore esterno è dato dalla macchina da presa. Ovviamente non ci sono opinioni o incomprensioni (che nel libro erano generate dall’impossibilità del gatto di capire del tutto gli esseri umani) e da affresco ironico e molto chiacchierato sulla società dell’epoca (soprattutto sull’intellighenzia) diventa un filmetto simpatico, una vicenda ironica in costume con una serie di buffi personaggi.
Regia un po rigida con inquadrature ariose, fisse, con un buon uso del montaggio per dare senso a ciò che viene detto a parole (ma non per sostituirlo), per esemplificarlo o sfotterlo; qualche ottima costruzione delle inquadrature.
Purtroppo il ritmo, il tono e l’atteggiamento del film è quello che più mi stimola a fare altro mentre lo guardo quindi è possibile abbia perso alcune sfumature che l’avrebbero reso l’opera migliore di sempre… tuttavia se da un libro con molti dialoghi si fa un film con molto cicaleccio c’è uno sbaglio di fondo nell’adattamento.

I Am a Cat (1975) on IMDb

I sottotitoli in italiano non si trovano, quelli in inglese sono altamente fuori sincro quindi inutilizzabili. Ho dovuto tradurre dei sottotitoli russi in italiano. E’ probabile che non siano perfetti.

Arrapaho (1984) - IMDb

Regia di Ciro Ippolito. Un film con Urs AlthausDaniele PaceTinì CansinoAlfredo CerrutiArmando MarraTotò SavioCast completo Genere Comico – Italia1984durata 98 minuti. – MYmonetro 2,62 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Disavventure e riti sessuali tra le tribù degli Arrapahos e dei Frocehiennes. I nomi delle tribù sono espliciti, in questa commedia comico-demenziale del noto gruppo Gli Squallors, per far capire il contenuto. Spazzatura.

Arrapaho (1984) on IMDb

Risultati immagini per Dünyayi Kurtaran AdamUn film di Çetin Inanç. Con Cüneyt ArkinAytekin AkkayaHüseyin PeydaMehmet UgurFüsün Uçar.  Fantascienzadurata 91 min. – Turchia 1982.
Guerre e devastanti cataclismi hanno sgretolato il pianeta Terra al punto che alcuni suoi frammenti sono andati a disperdersi nello spazio dando forma a nuovi piccoli asteroidi. Su uno di questi mondi sconosciuti precipita il caccia spaziale dei piloti turchi Murat e Ali, danneggiato nel corso di una battaglia contro una flotta di astronavi che muove alla conquista del nostro sistema solare. I due amici, usciti sani e salvi dallo schianto, si ritrovano in un arido tavolato costellato di piramidi e sfingi identiche a quelle dell’antico Egitto e vengono accolti da un popolo che subisce la dominazione di un crudele Signore della guerra desideroso di impadronirsi dell’universo e di scoprire il segreto dell’immortalità. Gli impavidi astronauti si mettono al servizio di una bella principessa, ma Ali troverà la morte nell’epico conflitto contro le forze del Male… Çetin Inanç realizza la versione turca di Guerre stellari, intrisa di propagandistica esaltazione della cultura islamica, sulla base di un raffazzonato canovaccio piratato dalle idee e dalle sequenze del classico di George Lucas e perfino da The Wizard of Oz: uno spericolato affastellamento di avventure che esula da ogni logica narrativa ma che consente di mettere in scena carnevaleschi mostri di cartapesta e di peluche, robot dalle corazze di cartone, esibizioni gladiatorie e combattimenti alle arti marziali accompagnati da un soundtrack che ruba brani da Raiders of the Lost Ark, Moonraker, Flash Gordon, Battlestar Galactica e da altri film americani di successo. Dünyayi kurtaran adam (ovvero “L’Uomo che salvò il mondo”) è un cult del “So Bad It’s So Good”, ma è anche una concreta testimonianza del modo di fare cinema in un paese costretto a barcamenarsi tra mille difficoltà economiche e socio-politiche. Titoli internazionali: The Man Who Saves the World, Turkish Star Wars. Seguìto, nel 2006, da Dünyayi Kurtaran Adam’in oglu.

The Man Who Saved the World (1982) on IMDb

Locandina Zampognaro innamorato
Un film di Ciro Ippolito. Con Annie BelleAngela LuceGiacomo RondinellaCarmelo Zappulla.  CommediaRatings: Kids+13, durata 94 min. – Italia 1983MYMONETROZampognaro innamorato * - - - - valutazione media: 1,00 su 1 recensione

Abbandonata al paesello la fidanzata incinta, un rustico zampognaro va a Napoli in cerca di fortuna e si innamora di una cantante di varietà che lo aiuta a far carriera come disk-jockey in una discoteca.

Zampognaro innamorato (1983) on IMDb

Regia di Joris IvensHenri Storck. Un film Titolo originale: Misère au Borinage. Genere Documentario – Belgio1934durata 28 minuti. – MYmonetro 2,92 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Si tratta di un documentario che mette in evidenza la miseria delle famiglie dei minatori della regione del Borinage. In primo piano anche uno sciopero del 1932. Per la crudezza e la verità del documento ne fu impedita la circolazione. 

Borinage (1934) on IMDb

Locandina Mr. & Mrs. BridgeUn film di James Ivory. Con Paul Newman, Robert Sean Leonard, Joanne Woodward Commedia, durata 124′ min. – USA 1990. MYMONETRO Mr. & Mrs. Bridge * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dai romanzi Mrs. Bridge (1959) e Mr. Bridge (1969) di Evan S. Connell. Itinerario matrimoniale tra gli anni ’30 e ’40 dei coniugi Bridge di Kansas City: Walter G., avvocato di successo, conservatore in tutto, e India che vive all’ombra del marito, dedita ai tre figli, alla casa in ordine, alle buone maniere, al bridge con le amiche finché le affiora il dubbio che forse la vita potrebbe essere diversa. Sebbene la sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala, assidua complice della ditta Merchant-Ivory, ricuce i due romanzi per far posto a Newman (sotto le righe), il film è soprattutto il ritratto di Mrs. Bridge (Woodward, squisita): suo è lo struggente finale. C’è qui qualcosa di nuovo nello splendore, e nei limiti, del calligrafico cinema letterario di Ivory: una dimensione autobiografica che gli dà vibrazioni e trasalimenti proustiani. Come i coniugi Newman, Ivory appartiene alla generazione dei figli di Walter e India: il loro mondo è quello con cui hanno dovuto fare i conti.

Mr. & Mrs. Bridge (1990) on IMDb

Camera con vistaCamera con vista è un film di James Ivory del 1986, con Helena Bonham Carter, Maggie Smith, Denholm Elliott, Julian Sands, Simon Callow, Judi Dench, Daniel Day-Lewis, Rosemary Leach, Rupert Graves. Prodotto in Gran Bretagna. Durata: 117 minuti.

Quando Lucy Honeychurch e sua cugina Charlotte si trovano nel loro albergo di Firenze con delle stanze senza la vista sull’Arno promessa, i signori Emerson, padre e figlio, intervengono ed offrono le loro camere. Per Lucy, che in Inghilterra ha un fidanzato ad attenderla, questo incontro non rimarrà senza conseguenze.
A Room with a View (1985) on IMDb

Regia di Joris IvensMarceline Loridan Ivens. Un film Da vedere 1988 con Joris IvensFu DalinHan ZenkiangLiu GuilianWang LubinLiu ZhongyuanCast completo Titolo originale: Une histoire de vent. Genere Fantastico, – Francia1988durata 80 minuti. Uscita cinema giovedì 26 giugno 1997 distribuito da Istituto Luce. – MYmonetro 3,50 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una didascalia avverte: “Un vecchio riparte per la Cina con una cinepresa, a novant’anni, con un progetto folle: catturare il vento.” Circondato dai tecnici, seduto su una sedia in un deserto della Mongolia, attende che il vento si alzi, galleggiando sulle onde quiete del suo immaginario e dei ricordi. Occorre un intervento magico perché finalmente il vento soffi. Con un piede nel documentario e l’altro nella fiction, quello di Ivens (1898-1989), olandese volante del cinema, è un film epico e lirico di memoria e di speranza, con godibili risvolti di umorismo, una sorta di taccuino di viaggio in cui per la prima volta il cineasta si discosta dal “pubblico” (dal politico) per far posto al “privato” (al personale). Ivens ha realizzato il suo ultimo film con la Loridan, sua assidua compagna nel lavoro e nella vita. Edizione originale con sottotitoli.

Yasagure anego den: sôkatsu rinchi Giappone Genere: Azione durata 86′ Regia di Teruo Ishii

Sequel ancora più trash del cult “Sex and Fury”, “Female Yakuza Tale” vede questa volta la bellissima e letale paladina della giustizia Ochô Inoshika (Reiko Ike) coinvolta accidentalmente in un omicidio di una prostituta manovrata da spietati e lussuriosi spacciatori che nascondono le loro dosi all’interno degli organi genitali delle sfortunate “lucciole”. Sulle tracce della impietosa banda di criminali vi sono l’ex componente della gang Joji (Ryôhei Uchida), pronto a battersi per il suo vecchio boss rimpiazzato dal furfante capo Goda, alleato con l’avversario Big Tiger per espandere il business, e la misteriosa quanto fatale Yoshimi (Makoto Aikawa), anch’essa motivata da uno spirito di ardente rivalsa verso gli aguzzini che sfruttano e torturano le povere ragazze

 Yasagure anego den: Sôkatsu rinchi
(1973) on IMDb