Category: Kieslowski Krzysztof


Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film Da vedere 1984 con Grazyna SzapolowskaMaria PakulnisAleksander BardiniJerzy RadziwilowiczArtur BarcisCast completo Titolo originale: Bez Konca. Genere Drammatico 1984durata 107 minuti.

Morto d’infarto da quattro giorni, Antony Zyro, avvocato difensore degli affiliati a Solidarno47 &3 (vittime della legge marziale del governo guidato dal generale Wojciech Jaruzelski) assiste non visto alle azioni della moglie Ursula, del figlio Jacek, degli avvocati che si occupano dell’operaio Dariusz, accusato di aver organizzato uno sciopero non autorizzato. 1° lungometraggio di Kieslowski scritto con Krzysztof Piesiewicz, suo coautore per Decalogo , e con le musiche di Zbigniew Preisner, è un amarissimo film di costruzione spiraliforme che cerca di coniugare un appassionato e dialettico impegno civile con una quieta tenerezza sul versante dei sentimenti e un’incursione nel territorio dello spirito. Com’è evidente nel personaggio della moglie e nel finale, qui la morte diventa “l’espressione concreta di ciò che è senza fine , e del fermarsi del tempo nell’eternità affettiva della memoria” (S. Murri). Sotto il segno di un onirismo funebre, è una storia d’amore attraversata dalla continua presenza di una casualità enigmatica, premonizioni, gesti fortuiti. In Polonia uscì nel 1986: fu attaccato dalla Chiesa cattolica per motivi etici, dal Partito e dall’opposizione per ragioni politiche.

No End (1985) on IMDb

Dal punto di vista di un portiere notturno (Z punktu widzenia nocnego portiera) è un cortometraggio documentario del 1977 diretto da Krzysztof Kieślowski.

l portiere notturno di una fabbrica è un fanatico sostenitore della disciplina e della repressione, sia sul lavoro che sulla vita privata, e nel tempo libero fa il guardiapesca.

From a Night Porter's Point of View (1979) on IMDb
Destino cieco - LongTake - La passione per il cinema ha una nuova regia

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film con Tadeusz LomnickiBorguslaw LindaZbigniew ZapasiewiczBoguslawa PawelecMarzena Trybala. Titolo originale: Przypadek. Genere Drammatico – Polonia1982durata 120 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Storia divisa in 3 parti che corrispondono a 3 diversi itinerari nella vita del giovane polacco Witek, nato a Poznan nel 1956: nella prima diventa un funzionario di partito, nella seconda un dissidente, nella terza un medico che vuole starsene fuori dalla politica. Le varianti sono la conseguenza del caso, di un banale incidente in stazione. Ciascuna delle 3 varianti offre uno spaccato diverso della società polacca alla fine degli anni ’70: in ciascuna c’è un’evidente simmetria. Interessante, ma rigido e troppo dimostrativo nel suo determinismo. Kieslowski era già Kieslowski nel 1981 (ma il film fu distribuito solo nel 1987), ma gli mancava ancora Piesiewicz, il suo sceneggiatore da Senza fine (1984) in poi. Conosciuto anche come Il caso .

Blind Chance (1987) on IMDb
Stampa su Tela, Lodz Polonia Mappa della Città Pittura Nero Bianco Arte  Semplice Poster Murale Senza Cornice Immagine, Pittura Verticale  Decorazioni per La Casa da Ufficio,30 * 40cm : Amazon.it: Casa e

Dalla città di Łódź è un film cortometraggio documentario polacco girato nel 1968 da Krzysztof Kieślowski.

Con questo film, finanziato dalla scuola, dalla WFD e supervisionato da Kazimierz Karabasz, Kieslowski consegue il diploma ed entra ufficialmente nel mondo lavorativo del cinema. Il film è tutto ambientato a Lodz ed è una bellissima panoramica su questa misteriosa e affascinante città che il regista ha vissuto intensamente negli anni dei suoi studi. Kieslowski ci parla di una città dalle caratteristiche crudeli e insolite, una città cadente e pittoresca, dagli edifici fatiscenti e dagli abitanti strambi o mutilati. Lo stesso regista racconta di macabri giochi che era solito fare con i suoi compagni di corso: nel percorso che compivano ogni mattina per andare a scuola si imbattevano spesso in persone mutilate, a ognuna delle quali corrispondeva un certo punteggio calcolato sulla base del tipo di mutilazione. Chi otteneva il punteggio più alto era il vincitore del giorno. Un gioco inquietante, ma forse necessario a sdrammatizzare e a mantenere un certo distacco da un mondo che Kieslowski non aveva mai conosciuto e che su di lui ha avuto sicuramente un forte impatto.

From the City of Lodz (1969) on IMDb

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film con Jerzy StuhrMalgorzata ZabrowskaEwa PokasStefan CzyzewskiJerzy NowakCast completo Titolo originale: Amator. Genere Commedia 1979durata 112 minuti.

Il giorno in cui diventa padre Filip (J. Stuhr), impiegato in un’azienda di stato, compra una piccola cinepresa per filmare la figlia. Scopre la passione per il cinema che gli cambia la vita, specialmente quando vince un premio in un concorso per dilettanti, con un documentario. 3° lungometraggio di K. Kieslowski che riesce a coniugare con sapida efficacia una riflessione sul mestiere del cineasta con un’acida critica satirica della censura ideologica in un paese socialista, grazie anche a un’ottima interpretazione di J. Stuhr. Distribuito a stento in Italia nel circuito d’essai in edizione originale con sottotitoli.

Camera Buff (1979) on IMDb
Coffret kieslowski : la cicatrice / l'amateur / la hasard / sans fin:  Amazon.it: Franciszek Pieczka, Mariusz Dmochowski, Maria Pakulnis,  Aleksander Bardini, Jerzy Stuhr, Malgorzata Zabkowska, Ewa Pokas, Stefan  Czyzewski, Boguslaw Linda,

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film Titolo originale: Blizna. Genere Drammatico – Polonia1976durata 106 minuti.

1970. Dopo accese discussioni e trattative poco chiare, si decide dove costruire una nuova grande fabbrica chimica. Bednarz, onesto uomo di partito, che vive nella cittadina dove la fabbrica dovrà sorgere, viene incaricato della costruzione. Ma la sua fedeltà a regole e principi gli creerà ben presto molti problemi.

The Scar (1976) on IMDb
X-Ray (Short 1974) - IMDb
  • Documentario
  • Produzione:Polonia
  • Anno di produzione:1974

DirezioneKrzysztof Kieslowski

I pazienti con gravi malattie polmonari, che ora si trovano in un sanatorio, ci raccontano i loro pensieri e sentimenti.

X-Ray (1974) on IMDb
La tranquillità (1980) | FilmTV.it

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film con Jerzy StuhrIzabella OlszewskaJerzy TrelaMichal SulkiewiczDanuta Ruksza. Titolo originale: Spokój. Genere Drammatico – Polonia1980durata 81 minuti.

Antek Gralak appena uscito di prigione e non vuole avere problemi con nessuno. Desidera solo un lavoro, una casa, una moglie, dei bambini. Con queste intenzioni, lascia la città d’origine, Cracovia, per andare in Slesia, dove inizia a lavorare in un cantiere. Tutto va per il verso giusto. Finché un giorno non scompare del materiale dal cantiere…

The Calm (1980) on IMDb
Personnel (1975) directed by Krzysztof Kieślowski • Reviews, film + cast •  Letterboxd

Il personale (Personel) è un film per la televisione del 1975 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Romek, un ragazzo idealista di 19 anni, trova lavoro come sarto nel reparto costumi di una compagnia teatrale di Varsavia dove il suo nuovo collega, Sowa, è costretto a realizzare un costume per un solista prepotente, di nome Siedlecki, che non piace il risultato finale e porta i suoi problemi su Sowa e Romek che lo difende.

Personnel (1975) on IMDb

Le teste parlanti (Gadajace glowy) è un cortometraggio documentario del 1980 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Interviste fatte da Kieslowski a 79 polacchi, di età dai 7 ai 100 anni. Le tre domande dell’inchiesta sono: In che anno sei nato? Che cosa fai? Che cosa desideri di più e chi è più importante per te?

Talking Heads (1980) on IMDb

Regia: Krzysztof Kieslowski. Durata: 10 minuti. Origine: Polonia, 1972.

Routine lavorativa di un’impresa di pompe funebri, alternata ad immagini di gente che passa nella strada di fronte. Immagini finali di neonati di un ospedale, ognuno contrassegnato dal proprio numero d’ordine.

Bricklayer (Short 1973) - IMDb

Murarz è un cortometraggio documentario del 1973 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Un muratore ed ex funzionario del partito comunista ripercorre la sua vita, mentre partecipa a una parata del 1° maggio.

Sette donne di età diversa (Siedem kobiet w róznym wieku) è un cortometraggio documentario del 1978 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Ogni giorno della settimana è rappresentato da una ballerina che inizia con un bambino e termina con un insegnante di danza più anziano.

Zdjęcie è un cortometraggio documentario polacco diretto nel 1968 da Krzysztof Kieślowski.

La fotografia, girato in coincidenza con il film per il diploma “Dalla città di Lodz”, è il primo vero lavoro realizzato da Kieslowski per conto della televisione polacca ed è stato mostrato in televisione una volta sola. Andato perduto per ben due volte, oltre ad essere uno dei più cari all’autore, è probabilmente quello che meglio raggiunge lo scopo del suo primo documentarismo, sempre alla ricerca dell’evento, di un inaspettato moto della realtà. L’idea nasce da una fotografia mostratagli dal suo insegnante Kazimierz Karabasz, che ritrae due fratelli rispettivamente di quattro e di sei anni, in posa con berretto e mitragliatore in un cortile di via Brzeska, nel quartiere Praga di Varsavia da poco liberato dai russi. Era il 1944. Il giovane regista si propone di ritrovarli e insieme al suo maestro si mette sulle loro tracce, passando per vari uffici anagrafici e per i portoni di via Brzeska, ovviamente sempre seguito dalla macchina da presa.

Risultati immagini per Decalogo Krzysztof Kieslowski

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film con Henryk BaranowskiMaja KomorowskaArtur BarcisMaria GladkowskaWojciech Klata. Genere Cofanetto 2002,

Decalogo (Dekalog) è una serie di 10 mediometraggi prodotti dal 1988 al 1989 e diretti da Krzysztof Kieślowski. Ogni episodio, di circa 55 minuti, è indipendente dagli altri e racconta una storia di vita quotidiana ispirata, talora vagamente, talora in modo più esplicito, a uno dei dieci comandamenti biblici.

 Decalogo
(1989) on IMDb
Ero un Soldato - So War Der Deutsche Landser | Original Vintage Poster |  Chisholm Larsson Gallery

Byłem żołnierzem (Ero un soldato) è un cortometraggio documentario di Krzysztof Kieślowski del 1970.

Il film è incentrato sul racconto di un gruppo di soldati che hanno perso la vista a causa dell’esplosione di una mina. Gli orrori della guerra vengono descritti dalle parole di chi ne è tornato riportando non solo danni fisici permanenti, ma soprattutto traumi e ferite interiori che il tempo non riesce a cancellare. Ogni voce aggiunge particolari, opinioni, esperienze, sprazzi di storie personali che tracciano un quadro sempre più preciso degli avvenimenti accaduti. Nel corso della narrazione l’eroismo sbiadisce di fronte alla forza distruttrice della guerra che annichilisce l’uomo, privandolo della speranza e della possibilità di decidere della propria vita. La modalità scarna, essenziale del racconto è un gesto di accusa contro gli inganni della retorica patriottica.

I Was a Soldier (1971) on IMDb
Breve film sull'uccidere (1989) | FilmTV.it

Un film di Krzysztof Kieslowski. Con Krzysztof GlobiszMiroslaw Baka Titolo originale Krótki film o zabijaniuDrammaticodurata 85 min. – Polonia 1987.

Un giovane sbandato uccide un tassista in modo atroce e senza un apparente motivo. È condannato a morte e impiccato. La costruzione narrativa segue parallelamente i percorsi di tre personaggi (il ragazzo, il tassista e il giovane avvocato difensore). Versione più lunga destinata alle sale del Decalogo 5. Pur osteggiato all’epoca in patria, permise a Kieslowski (che vinse il Premio Speciale della Giuria a Cannes) di farsi conoscere a livello internazionale.

A Short Film About Killing (1988) on IMDb

La doppia vita di Veronica è un film di Krzysztof Kieslowski del 1991, con Irène Jacob, Philippe Volter, Claude Duneton, Sandrine Dumas, Louis Ducreux, Aleksander Bardini. Prodotto in Francia, Norvegia, Polonia. Durata: 98 minuti.

Una ragazza polacca, Weronica, e una francese, Vèronique, pur non avendo nessun legame, sono uguali come gocce d’acqua, hanno lo stesso amore per la musica e la stessa malformazione al cuore. Per una misteriosa corrispondenza, la francese farà tesoro della tragica esperienza dell’altra.
The Double Life of Véronique (1991) on IMDb

Un film di Krzysztof Kieslowski. Con Zbigniew Zamachowski, Julie Delpy, Janusz Gajos, Jerzy Stuhr, Aleksander Bardini. Titolo originale Trois couleurs: blanc. Commedia, durata 92′ min. – Francia, Svizzera, Polonia 1994. MYMONETRO Tre colori – Film bianco * * * - - valutazione media: 3,04 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Costretto al divorzio dalla moglie Dominique (Delpy), parrucchiera francese, perché non consuma più il matrimonio, il polacco Karol (Zamachowski) deve rientrare da Parigi in Polonia dove, dopo essersi arricchito, architetta un perverso marchingegno per vendicarsi della donna. 2° film della trilogia sui colori della bandiera francese (bianco = uguaglianza), scritta, come Dekalog, con Krzysztof Piesiewicz (vi hanno collaborato anche la regista Agnieszka Holland, Edward Zebrowski e il direttore della fotografia Edward Klosinski), a differenza degli altri due film di timbro drammatico, è una commedia crudele che inclina al grottesco. A un livello di logica psicologica, appare qua e là sforzata e artificiosa con qualche espediente facilmente romanzesco. Si vuole suggerire che l'”egalité” _ tema nascosto più che implicito _ si ottiene a caro prezzo? Può anche essere interpretato come una metafora amara sul rapporto tra Est e Ovest, tra socialismo fallito e capitalismo vittorioso. Zamachowski è straordinario, ma gli altri personaggi, moglie compresa, sono di debole spessore. I tanghi di Zbigniew Preisner sono deliziosi. Orso d’argento a Berlino per la regia.

Three Colors: White (1994) on IMDb

Un film di Krzysztof Kieslowski. Con Irène Jacob, Jean-Louis Trintignant, Fréderique Feder, Samuel Le Bihan, Marion Stalens. Titolo originale Trois couleurs: Rouge. Drammatico, durata 100 min. – Francia 1994. MYMONETRO Tre colori – Film rosso * * * * 1/2 valutazione media: 4,50 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Con Film blu è il più riuscito della triologia di Kieslowki. Se in quello prevalevano la fotografia e le tinte forti, qui fanno da padroni la semplicità e il quotidiano. Anche se nel finale il regista cade nei simbolismi e nelle metafore. Una modella salva la vita a un cane, investito da un’auto. Il padrone dell’animale è un giudice in pensione, cinico, che ascolta le telefonate dei vicini. Se prima usava lo spionaggio telefonico (già esplorato da Coppola in La conversazione) per lavoro, ora lo fa per vizio. La ragazza è disgustata dal comportamento dell’uomo, ma allo stesso tempo non può fare a meno di frequentarlo. Il giudice, comunque, si costituisce e instaura un rapporto di confidenza con la ragazza. Quando i due si lasceranno amichevolmente la ragazza conoscerà uno studente in legge, che prende idealmente il posto del giudice. Irene Jacob, come già in La doppia vita di Veronica, ha una bella presenza ma sul piano recitativo è ancora acerba, nonostante gli affrettati consensi della critica. Trintignant invece dà un’altra grande prova della sua scioltezza e avrebbe meritato un premio al Festival di Cannes.

Three Colors: Red (1994) on IMDb