Category: Huston John


Regia di John Huston. Un film con Jacqueline BissetAlbert FinneyAnthony AndrewsSalvador SanchezJames VilliersCast completo Titolo originale: Under the Volcano. Genere Drammatico – USA1984durata 109 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo omonimo di Malcom Lowry. L’ex console britannico in Messico (Finney) è preda di manie autodistruttive da quando la moglie (Bisset) lo ha abbandonato. Pesantemente dedito all’alcol, continua a cercare ostinatamente la fine anche quando la moglie ritorna da lui. Film amaro e visionario, costruito sulla recitazione di uno strepitoso Finney. Nonostante qualche inaspettata caduta di tono, resta comunque l’opera di un grande maestro.

Under the Volcano (1984) on IMDb

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Locandina Giungla d'asfalto

Un film di John Huston. Con Marilyn Monroe, Sterling Hayden, Louis Calhern, Sam Jaffe, Jean Hagen. Titolo originale The Asphalt Jungle. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 112 min. – USA 1950. MYMONETRO Giungla d’asfalto * * * * 1/2 valutazione media: 4,75 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un gruppo di gangster, su commissione di un avvocato in cattive acque, compie una rapina in una gioielleria. Qualcosa non funziona. La banda, malgrado uno dei suoi componenti resti gravemente ferito, porta a termine il colpo. Ma uno degli organizzatori, messo sotto torchio dalla polizia, finisce col confessare. L’avvocato preferirà il suicidio all’infamante arresto. Ad uno ad uno gli uomini della banda vengono catturati o uccisi. Probabilmente il miglior film di gangster mai realizzato, cinematograficamente perfetto. Una visione livida e lucida di una comunità di emarginati, che ha un suo codice e che accetta la propria esistenza senza illusioni. Ogni personaggio ha una logica, anche il più marginale, nel disegno corale di una società che il regista mostra senza il fastidioso realismo poetico di stampo francese. Persino il personaggio del “professore”, il cervello della banda, è disegnato con precisione e senza coloriture dal grande caratterista Sam Jaffe. La perfetta esecuzione tecnica è dovuta probabilmente, oltre che al talento di Huston, al fatto che a produrre il film fosse la M.G.M, garante di una professionalità spesso travisata e giudicata un limite, senza la quale si può essere geni quanto si vuole, ma si finisce irrimediabilmente nella sciateria. Quasi sempre. Un film d’autore resta sempre tale, purché non si abbia la pretesa che ogni essere vivente abbia l’obbligo morale di assistervi e compiacersene. Giungla d’asfalto è un raro esempio di impegno artistico e professionale in perfetto equilibrio di valori. Uno stuolo di caratteristi, quali solo il cinema americano è in grado di sfornare, compongono la galleria di vincitori e vinti. Un gioco delle parti non privo di romanticismo, quello autentico, che scaturisce dalla mancanza di ferocia; un elemento ben presente nella società odierna. Sterling Hayden, che in seguito confermerà di essere come attore un perdente di successo, nel ruolo di Dix Handley ha una ruvidezza che nulla aveva a che fare con lo star system di allora. Né gli è da meno l’elegante e fatalista Louis Calhern, nel ruolo dell’avvocato. E Marilyn Monroe è inconsapevolmente la perfetta incarnazione di tutti i personaggi che avrebbe interpretato in seguito.

The Asphalt Jungle (1950) on IMDb
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Un film di John Huston. Con Richard Harris, Stephen Boyd, George C. Scott, Peter O’Toole, Franco Nero. Storico, durata 174′ min. – Italia 1966. MYMONETRO La Bibbia * * * - - valutazione media: 3,48 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Prodotto da Dino De Laurentiis, diviso in 2 parti, racconta i primi 22 capitoli del Genesi. La parte introduttiva della Creazione è affidata alle immagini del fotografo Ernst Haas. Colosso mitico-religioso hollywoodiano in salsa italiana con alcune sequenze di alta suggestione spettacolare (l’arca di Noè, la torre di Babele). Non è difficile per i fan di Huston individuarvi le costanti tematiche e stilistiche dell’agnostico regista americano; agli altri basta lo spettacolo. “… le autorità ecclesiastiche hanno così paura delle controversie dogmatiche che preferiscono vedere un ateo che filma il Genesi piuttosto che affidarlo a un cattolico. Sono persuaso che se non avessero trovato un ateo si sarebbero accontentati di un ebreo” (J. Huston). Tra gli interpreti spicca la coppia Scott-Gardner. Uno degli sceneggiatori è il raffinato Christopher Fry.

The Bible: In the Beginning... (1966) on IMDb

Un film di John Huston. Con Jeff Bridges, Stacy Keach, Susan Tyrrell Titolo originale Fat City. Drammatico, durata 100′ min. – USA 1972. MYMONETRO Città amara – Fat City * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo di Leonard Gardner: a Stockton, squallida _ e inventata _ cittadina della California, Keach, anziano pugile al tramonto, incontra il simpatico 18enne Bridges, principiante sul ring, e lo raccomanda al suo manager Colasanto che nel ragazzo intravede un talento, ma si sbaglia. È qualcosa di più e di meglio che un ottimo film sulla boxe (sulla faccia in ombra del pianeta del pugilato, quella dei proletari dei guantoni): è una diagnosi lucida e sconsolata (senza romantici vagheggiamenti sul tema del fallimento) sui risvolti desolati e amari dell’America opulenta. Profonda compassione e tenerezza per i personaggi. Asciutto e denso come un buon Hemingway. Fat City (città grassa) è locuzione gergale (boxe, jazz) per dire paradiso in terra, dunque inaccessibile.

Fat City (1972) on IMDb
Agguato ai tropici - DVD - Film di John Huston Giallo | IBS

Un film di John Huston. Con Humphrey Bogart, Mary Astor, Sydney Greenstreet, Monte Blue. Titolo originale Across the Pacific. Spionaggio, b/n durata 97′ min. – USA 1942. MYMONETRO Agguato ai tropici * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Agente del controspionaggio USA s’imbarca su piroscafo dove viaggia professore venduto ai giapponesi. Conclusione nella giungla di Panama. Per la 3ª volta Huston dirige i 3 attori del Mistero del falco. Piatto, enfatico, convenzionale, inverosimile, finale assurdo. Bogart dà qualche zampata.

Across the Pacific (1942) on IMDb
10 secondi per fuggire - Film (1975)

Un film di Tom Gries. Con Charles Bronson, Robert Duvall, John Huston, Jill Ireland, Randy Quaid. Titolo originale Breakout. Drammatico, durata 96′ min. – USA 1975. MYMONETRO Dieci secondi per fuggire * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nick, avventuriero disposto a qualsiasi impresa, riceve da una ricchissima americana l’incarico di far uscire di prigione il marito ingiustamente detenuto in Messico. C’è di mezzo un nonno malefico. Un’ora e mezzo di azione senza pause: suspense, spettacolo (belle le riprese aeree del grande Carroll), risvolti umoristici, bravi attori.

 10 secondi per fuggire
(1975) on IMDb
L'Onore Dei Prizzi [EDITORIALE]: Amazon.it: Kathleen Turner, Jack  Nicholson, Robert Loggia, Anjelica Huston, John Randolph, John Huston, John  Foreman: Film e TV

Regia di John Huston. Un film Da vedere 1985 con Jack NicholsonKathleen TurnerRobert LoggiaJohn RandolphWilliam HickeyCast completo Titolo originale: Prizzi’s Honor. Genere Commedia – USA1985durata 129 minuti. – MYmonetro 3,38 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Charley Partanna, killer di “Cosa Nostra”, prende una sbandata per una bionda misteriosa, che ha conosciuto durante una festa di nozze della “famiglia”. Charley sposa la biondina dopo averla inconsapevolmente resa vedova. E qui la situazione precipita: la bella sposina, che nel frattempo si è scoperto essere a sua volta una professionista dell’omicidio, si è intascata un milione di dollari di proprietà del clan. Per sbrogliare la matassa, Charley si vedrà costretto a far fuori la dolce metà.

 L'onore dei Prizzi
(1985) on IMDb
L'Uomo Dei Sette Capestri (Restaurato In Hd): Amazon.it: Bisset, Perkins,  Newman, Hunter, Gardner, Bisset, Perkins, Newman, Hunter, Gardner: Film e TV

Un film di John Huston. Con Jacqueline Bisset, Anthony Perkins, Paul Newman, Tab Hunter, Ava Gardner.Titolo originale The Life and Times of Judge Roy Bean. Western, durata 124 min. – USA1972. MYMONETRO L’uomo dai sette capestri * * * - - valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alla fine dell’Ottocento, il bandito texano Bean diventa giudice e amministra la giustizia con metodi poco ortodossi, servendosi parecchio della forca. Il magistrato è anche barista e venera l’attrice inglese Lily Langtry che non ha mai visto. La civiltà arriva anche in quelle lande selvagge e il pittoresco personaggio sparisce, ma tornerà verso il 1920 a difendere, pistola in pugno, la propria figlia dalle prepotenze di un avido capitalista rappresentante della nuova America, ancor più spietata della vecchia.

 L'uomo dai 7 capestri
(1972) on IMDb

Un film di John Huston. Con Dana Wynter, George C. Scott, Kirk Douglas Titolo originale The List of Adrian Messenger. Giallo, b/n durata 98′ min. – USA 1963. MYMONETRO I cinque volti dell’assassino * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Funzionario dell’Intelligence Service a riposo indaga su una lista di dodici uomini, morti incidentalmente in cinque anni; scopre che sono tutti delitti perfetti, commessi da un artista del travestimento. In bilico tra il romanzo d’investigazione e il thriller, Huston manipola con distacco ironico ed elegante disinvoltura la vicenda (da un romanzo di Philip MacDonald), diluendone le dosi di umor macabro in un bicchiere d’indifferenza. Difficile riconoscere B. Lancaster, R. Mitchum, T. Curtis, F. Sinatra e soprattutto K. Douglas, che appaiono in piccoli o minuscoli ruoli truccati in modo irriconoscibile. Anche la soluzione di questo enigma è alla fine.

The List of Adrian Messenger (1963) on IMDb
Risultati immagini per L'Anima e la Carne

Un film di John Huston. Con Robert Mitchum, Deborah Kerr Titolo originale Heaven Knows, Mr. Hallison. Avventura, Ratings: Kids+16, b/n durata 107′ min. – USA 1957. MYMONETRO L’anima e la carne * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Rimasti soli su un’isoletta durante la 2ª guerra mondiale, rude marine e gentile suora resistono al clima, ai giapponesi ma soprattutto alle tentazioni dell’amore. Umorismo ben mescolato alla tenerezza in un clima di sterilizzata audacia erotica. Bella coppia. C’è uno spogliarello “teologico”. Tratta da un romanzo di Charles Shaw, la sceneggiatura di John Lee Mahin, ritoccata dal regista, ebbe una candidatura all’Oscar come la Kerr.

Heaven Knows, Mr. Allison (1957) on IMDb

Un film di John Huston. Con Audie Murphy, Burt Lancaster, Audrey Hepburn, Lillian Gish, John Saxon. Titolo originale The Unforgiven. Western, durata 124′ min. – USA 1960. MYMONETRO Gli inesorabili [2] * * * 1/2 - valutazione media: 3,60 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’unica figlia di una famiglia di rancheri bianchi è in realtà un’orfanella pellerossa, ma i suoi tre fratelli lo ignorano. Quando la tribù dei Kiowa la reclama, esplode il dramma. Uno dei due western di Huston che lavorò nelle migliori condizioni possibili: alto costo, due star, uno sceneggiatore d’ingegno (Ben Maddow con cui aveva lavorato in Giungla d’asfalto, 1950), un operatore tedesco di merito (F. Planer), un musicista di successo (D. Tiomkin). In questa vicenda che capovolge quella di Sentieri selvaggi (1956) di John Ford, anch’esso ispirato a un romanzo di Alan Le May, il tema del razzismo è affrontato in modo indiretto, ma efficace: non contano tanto il sangue e il colore della pelle quanto le affinità con una civiltà. La cultura pesa più della natura. Il passar del tempo ha lavorato per il film invece di logorarlo: sono più evidenti le sue ambizioni di tragedia corneilliana (conflitti tra passioni e doveri); la simbiosi tra uomo e natura, specialmente nella 1ª parte; le magnifiche folate di invenzione cinematografica. Parzialmente riuscito e meno vitale di L’uomo dai sette capestri (1972).

 Gli inesorabili
(1960) on IMDb
L'Isola Di Corallo (1948): Amazon.it: Bogart,Robinson,Bacall,  Bogart,Robinson,Bacall: Film e TV

Un film di John Huston. Con Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Edward G. Robinson, Lionel Barrymore. Titolo originale Key Largo. Poliziesco, b/n durata 101′ min. – USA 1948. MYMONETRO L’isola di corallo * * * - - valutazione media: 3,45 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

4ª regia (esclusi i documentari) di Huston, che l’ha scritto con Richard Brooks dal dramma omonimo (1939) di Maxwell Anderson. L’ufficiale in congedo Frank Mc Cloud arriva a Key Largo, isoletta a largo della Florida, a far visita alla vedova e al padre di un commilitone morto a Cassino che gestiscono un alberghetto. L’hotel è occupato da una banda di criminali, guidati da Johnnie Rocco, espulso dagli USA dove sta rientrando illegalmente. Intanto è in arrivo un uragano. La parentela con La foresta pietrificata (1936) è evidente, ma il film ha altri temi: la disillusione postbellica, la corruzione politica, l’analogia tra fascismo e banditismo. Aiutato dalla fotografia in profondità e dai piani sequenza di Karl Freund, Huston riesce a mitigare la verbosità teatraleggiante del testo, a sveltire al montaggio l’azione concentrata quasi sempre su un solo set e a cavare il meglio dagli interpreti: l’istrionismo ben temperato di Robinson, la sobrietà della coppia Bogart-Bacall e su tutti l’umiliata Gaye Down della Trevor, premiata con l’Oscar della non protagonista.

Key Largo (1948) on IMDb
Photobucket Pictures, Images and Photos

Un film di John Huston. Con Elizabeth Taylor, Brian Keith, Marlon Brando, Julie Harris, Robert Foster. Titolo originale Reflections in a Golden Eye. Drammatico, durata 109′ min. – USA 1967. MYMONETRO Riflessi in un occhio d’oro * * * 1/2 - valutazione media: 3,63 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo breve (1941) di Carson McCullers. Groviglio di nevrosi in un campo militare della Georgia: un maggiore adocchia un bel soldato semplice; sua moglie se la fa con un suo collega la cui consorte s’è mutilata con le forbici. Sottovalutato dalla critica e ignorato dal pubblico, l’una e l’altro disorientati da una vena grottesca che fu scambiata per involontaria parodia, è un film inquietante e suggestivo in cui Huston racconta con distacco lucido i personaggi senza dare valutazioni morali né spiegazioni psicologiche. Un quartetto d’attori di prim’ordine e un interessante uso del Technicolor, denaturato in laboratorio per ottenere una dominante di oro-arancio.

Reflections in a Golden Eye (1967) on IMDb
Locandina Stanotte sorgerà il sole

Un film di John Huston. Con Pedro ArmendáizJennifer JonesJohn GarfieldLelia Goldoni Titolo originale We Were StrangersDrammaticoRatings: Kids+13, b/n durata 106 min. – USA 1949.

Negli anni Trenta, un gruppo di patrioti cubani complotta contro il feroce dittatore dell’isola e mette a punto un ambizioso progetto che mira ad eliminare tutta la cricca del tiranno. Il piano fallisce, però scoppia ugualmente la rivoluzione che provoca il tripudio della popolazione, ma l’americano che aveva ideato il piano muore nel momento del trionfo.

We Were Strangers (1949) on IMDb

Un film di John Huston. Con Sean ConneryMichael CaineChristopher PlummerSaeed Jaffrey, Doghmi Larbi, Shakira Caine, Jack May. continua» Titolo originale The Man Who Would Be KingAvventuraRatings: Kids+16, durata 129 min. – USA 1975MYMONETRO L’uomo che volle farsi re ***-- valutazione media: 3,36 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1888 Rudyard Kipling pubblica il racconto “L’uomo che volle farsi re” nella raccolta “Wlee Willie Winkie and Other Stories”, negli anni ’50 il regista John Huston inizia a pensare a un adattamento per il grande schermo, con Clark Gable e Humphrey Bogart come protagonisti. Man mano che la sceneggiatura prendeva corpo i nomi degli attori divennero Burt Lancaster e Kirk Douglas e in seguito Robert Redford e Paul Newman. Fu quest’ultimo a suggerire al regista di scritturare Sean Connery e Michael Caine, e il film viene infine realizzato nel 1975 proprio con Connery e Caine nei panni di due massoni. Daniel Dravot e Peachy Carnehan sono ex-sottufficiali dell’esercito inglese che decidono di conquistare un regno tra le montagne del Kafiristan, regione che più di venti secoli prima era stata dominata da Alessandro Magno. Il film ottiene quattro nomination all’Oscar e l’attore scozzese conquista finalmente il favore della critica.

The Man Who Would Be King (1975) on IMDb
L'Agente Speciale Mackintosh (Restaurato In Hd)

Un film di John Huston. Con James Mason, Paul Newman, Dominique Sanda, Harry Andrews Titolo originale The Mackintosh man. Spionaggio, durata 105 min. – USA 1973. MYMONETRO L’agente speciale Mackintosh * * 1/2 - - valutazione media: 2,88 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mackintosh viene chiamato a far luce su un traffico di diamanti. Lo troviamo a Malta poi in Irlanda. Si fa tre anni di prigione solo per seguire la traccia giusta.

The MacKintosh Man (1973) on IMDb
Locandina Fuga per la vittoria

Un film di John Huston. Con Sylvester Stallone, Michael Caine, Pelé, Bobby Moore, Osvaldo Ardiles. Titolo originale Victory. Guerra, Ratings: Kids+13, durata 116 min. – USA 1981. MYMONETRO Fuga per la vittoria * * * - - valutazione media: 3,48 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Seconda guerra mondiale. In un campo di prigionia tedesco, un gruppo di detenuti allenati da John Colby, famoso giocatore della nazionale inglese, viene sfidato da un ufficiale delle truppe naziste, il Maggiore Karl Von Steiner, a giocare una partita di calcio fra prigionieri alleati e soldati tedeschi. L’idea di una sfida sportiva fra fronti in guerra piace molto ai gerarchi nazisti, che decidono di far giocare la partita in un importante stadio della Parigi occupata e di renderla un grande evento di propaganda. Quando gli uomini interni al campo che lavorano segretamente con le forze della Resistenza francese vengono a sapere dell’evento, iniziano a pianificare, con l’aiuto della rude spia canadese Robert Hatch, un grande piano di fuga.
Anche se lo corteggia molto di frequente, il cinema non ama molto lo sport. Entrambi condividono infatti le potenzialità di un linguaggio semplice, diretto, che gioca su passioni genuine e sull’enfasi del movimento, ma è ovvio che il lavoro sedentario dell’illusione del cinema si adatta con non poche difficoltà alla competizione fisica e al sudore delle pratiche sportive. A fine carriera, John Huston rivolge invece la sua attenzione e l’esperienza di cineasta classico alla retorica sportiva per dare ulteriore ardore all’epica della grande Storia. Cercando di unire assieme la forza di una grande fuga alla John Sturges con la passione sportiva di Momenti di gloria e la carica ironica di Quella sporca ultima meta, Huston drammatizza un episodio realmente accaduto sul fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale per raccontare la più grande vittoria della storia del Novecento: la sconfitta del nazi-fascismo. 

E lo spirito della vittoria è, fin dal titolo stesso, l’obiettivo della glorificazione del film di Huston, che mette in scena lo sport forse meno amato dal pubblico americano, il calcio, e una squadra internazionale piuttosto eterogenea per rendere il concetto più universale possibile. Sylvester Stallone, Michael Caine, Max Von Sydow e un insieme di stelle del calcio degli anni Sessanta e Settanta, fra cui Pelé, vengono così chiamati a ricoprire una specifica zona del campo. Caine e Von Sydow danno vita a un elegante confronto fra icone del cinema europeo, mentre Stallone con la giusta autoironia diventa un rozzo eroe della Resistenza. Sono soprattutto loro tre ad articolare il primo tempo, quello che serve a Huston per costruire un contesto storico e un’efficace atmosfera mista di cameratismo e di tensione. Una volta sviluppato l’intreccio e intessuto i vari nodi narrativi, lascia ai veri giocatori il compito di creare una tensione drammaturgica attraverso la potenza solenne dello sport. Grazie anche all’apporto delle coreografie elaborate dallo stesso Pelé e a un uso metodico del ralenti, è la plasticità delle giocate dei protagonisti a farsi vero emblema della Vittoria. Una vittoria che irrompe in campo cantando La Marsigliese, senza paura di apparire troppo ingenua o troppo romantica, perché sa che il senso della gloria è sia rivoluzionario che retorico, un po’ competizione sportiva e un po’ mito.

Victory (1981) on IMDb
Locandina italiana Gli spostati

Un film di John Huston. Con Clark Gable, Marilyn Monroe, Montgomery Clift, Thelma Ritter, Eli Wallach. Titolo originale The Misfits. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 124′ min. – USA 1961. MYMONETRO Gli spostati * * * - - valutazione media: 3,42 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


A Reno (Nevada) per divorziare, Roslyn, vulnerabile showgirl di Chicago, fa amicizia con un anziano cowboy part-time, un meccanico e pilota di aereo, un cowboy da rodeo che, scandalizzando la sua sensibilità, vanno a caccia di cavalli selvaggi da vendere a peso per farne carne in scatola per cani. Lei s’innamora, ricambiata, del primo dei tre. Unica sceneggiatura scritta dal commediografo Arthur Miller con eccessi di verbosità letterale che Huston traspone in immagini con grande finezza e una sequenza (la cattura dei cavalli) da antologia. È una trenodia sulla fine dei cavalli nell’America che cambia, un ritratto indiretto di M. Monroe, la storia di una piccola comunità di sbandati che s’illudono di essere dei ribelli senza padrone, un’analisi del malessere nella società nordamericana. Ultimo film di Gable che morì il giorno dopo la fine delle riprese e di M. Monroe che, calandosi in un personaggio scrittole su misura, dà una prova del suo potenziale talento drammatico. Male accolto quando uscì, il film è cresciuto col passare degli anni.

The Misfits (1961) on IMDb

Un film di John Huston. Con John Wayne, So Yamamura, Eiko Ando, Sam Jaffe Titolo originale The Barbarian and the Geisha. Avventura, Ratings: Kids+13, b/n durata 105′ min. – USA 1958. MYMONETRO Il barbaro e la geisha valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


1856: Townsend Harris è il primo diplomatico USA mandato in Giappone. Accolto con ostilità, conquista la riconoscenza degli abitanti durante un’epidemia di colera. Intanto la geisha Okichi, messa al suo servizio a far la spia, s’innamora. Scritto da Charles Grayson, da un romanzo di Ellis St. Joseph, è il 2° e il peggiore dei 3 film diretti da Huston per la Fox nel triennio 1956-58. “Prima di diventare un brutto film, era un bel film” (J. Huston). Lo divenne per colpa di J. Wayne che impose al montaggio le sue esigenze divistiche, trascurate durante le riprese dal regista, tra attriti e bisticci.

The Barbarian and the Geisha (1958) on IMDb

Un film di John Huston. Con Deborah Kerr, Richard Burton, Ava Gardner, Sue Lyon, Grayson Hall. Titolo originale The Night of the Iguana. Drammatico, b/n durata 118′ min. – USA 1964. MYMONETRO La notte dell’iguana * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Costretto a lasciare la sua chiesa, un pastore diventa guida turistica in Messico e finisce in un albergo gestito da una rampante avventuriera. Tratto da un dramma (1961) di Tennessee Williams che con una serie di impercettibili tocchi ironici e una lieta fine Huston felicemente tradisce, è un film d’attori in cui i personaggi contano più dell’azione, esaltato dal bianconero “messicano” di G. Figueroa. 2° film _ dopo L’isola di corallo (1948) _ di origine teatrale nella carriera di un regista che raramente ha lavorato su soggetti originali

The Night of the Iguana (1964) on IMDb