Rinchiuso con i suoi Apaches Chiricahua nella riserva di Turkey Creek, a causa di numerosi soprusi, nel 1885 Geronimo (Studi) si ribella e riprende le armi. La guerra indiana ricomincia ai confini col Messico.
2° western di Hill, cineasta urbano, dopo I cavalieri dalle lunghe ombre. Circoscritto al biennio 1885-86, è la storia di una sconfitta che celebra il vinto e vitupera il vincitore. Non a caso si chiude con le dimissioni dall’esercito del narratore (Damon). Ma l’aspetto più interessante del film sul piano narrativo _ la sua dimensione critica e didattica _ finisce col coincidere con il suo limite. Scritto da John Milius e Larry Gross.
Negli anni Venti e Trenta andava di moda in America una sorta di pugilato sulla strada. Questa è la storia di Shaney, un anziano pugile che vive grazie ai suoi pugni. Ha un impresario disonesto che gliene combina di tutti i colori. Alla fine Shaney si dimostra un vero uomo, generoso e forte, al di là della forza fisica.
Un film di Walter Hill. Con Jami Gertz, Ralph Macchio, Joe Seneca Titolo originale Crossroads. Commedia, durata 96 min. – USA 1986. MYMONETRO Mississippi Adventure valutazione media: 2,83 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Genio della chitarra con il blues nel sangue, il giovane Eugene Martone (nome da bluesman, Talent Boy) vuole a tutti i costi ritrovare l’unica canzone andata perduta del grande chitarrista Robert Johnson. Venuto a conoscenza che nell’ospizio locale, ad Harlem, abita l’ormai ottantenne Willie Brown, l’ultimo ad aver suonato con Robert ancora in vita, si fa assumere come inserviente pur di carpire, dal testardo musicista di colore, il segreto di quelle note. Per i due ha inizio un viaggio che li condurrà da New York a Memphis, e poi sempre più a sud, nello stato del Mississippi, verso quel crocicchio dove, negli anni Trenta, più di un uomo imparò l’essenza del blues dal diavolo in persona. Walter Hill elabora un ritratto dei luoghi e delle leggende attorno ai quali crebbe l’affascinante mito di Robert Johnson, bluesman morto misteriosamente nel 1938 a Greenwood nel Mississippi, e di Willie Brown, che lo accompagnò negli ultimi anni. La musica, costante e avvolgente, è curata da Ry Cooder, che aveva già firmato con i suoi accordi di chitarra molte immagini dei Guerrieri della palude silenziosa, film diretto da Walter Hill nel 1981. La pellicola è il racconto di un viaggio verso sud, ma anche la narrazione del percorso interiore che coinvolge progressivamente i due protagonisti: da una parte il giovane Talent Boy, ostinato e ambizioso, a cui manca però ancora “il chilometraggio”, cioè l’esperienza del musicista on the road e la conoscenza diretta del blues e dei suoi luoghi. Dall’altra, un vecchio che deve fare i conti con la sua vita e con quelle decisioni che un giorno, in piedi fermo a un crocicchio, stabilirono il suo destino. Pur appoggiandosi su alcune curate ed efficaci scelte di stile, il film si eleva soprattutto grazie ai contenuti della storia che racconta, basati sulle vicende e sulle suggestioni (Legba è effettivamente il nome del demone degli incroci) della tradizione americana sudista. E una volta accettati i toni poco drammatici della commedia avventurosa, si possono scorgere e percepire quelle che sono le radici del blues.
Un film di Walter Hill. Con Isabelle Adjani, Bruce Dern, Ryan O’Neal, Ronee Blakley Titolo originale The Driver. Giallo, durata 90 min. – USA 1978. MYMONETRO Driver l’imprendibile valutazione media: 3,31 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Gioco di inseguimento fra il “Driver”, uno spericolato guidatore che si guadagna da vivere facendo l’autista per le rapine, e l’implacabile nevrotico poliziotto che ha giurato di acciuffarlo. Il detective non esita a organizzare una rapina (ricattando alcuni malviventi) all’unico scopo di far uscire il “Driver” allo scoperto.
Benteen, un ranger del Texas deciso a combattere la droga venduta da Cash Bailey, si interseca con un gruppo di reduci del Vietnam che risultano ufficialmente morti, che hanno assunto un’altra identità per dare anche loro la caccia a Bailey.
Walter Hill, maestro dei film d’azione, ricrea i temi e le atmosfere tipiche della “frontiera” trasponendole in un’ambientazione suburbana di imprecisa collocazione temporale. Il suo film è un western post-moderno, dove un eroe solitario armato di Winchester e muscoli (Paré) corre al salvataggio della sua bella (Lane), superdiva rock rapita dalla banda di teppisti motorizzati capeggiata dal cattivissimo Raven (Dafoe, che rivedremo in Platoone L’ultima tentazione di Cristo). Non mancano sparatorie, brutti ceffi, inseguimenti e, naturalmente, il duello finale. Il tutto sottolineato da un’eccellente colonna sonora (Ry Cooder tra gli autori).
Nel Missouri, dopo la guerra di Secessione, i fratelli James, i fratelli Young e i fratelli Miller mettono insieme una banda per rapinare banche. Una saga in chiave sociologica. W. Hill cerca di resuscitare il western con una approfondita ricostruzione storica, ma il suo rimane soprattutto un raffinato esercizio di stile. Da notare che i vari gruppi familiari sono interpretati da fratelli. Musica di Ry Cooder.
Nei primi anni Settanta, nove soldati della guardia nazionale della Louisiana partono per un’esercitazione all’interno di una sterminata palude. Giunti presso un corso d’acqua difficile da superare decidono di appropriarsi di alcune canoe. Gesto che scatena una violenta e improvvisa reazione da parte dei Cajuns, abitanti nascosti di quei luoghi. Dispersi e con poche munizioni, si ritrovano a combattere contro un nemico silenzioso e micidiale. La pellicola di Walter Hill, per le sue atmosfere tese e per la struttura della storia (un incidente scatena la caccia a un manipolo di uomini costretti alla fuga) ricorda molto da vicino I guerrieri della notte, altro importante film del regista californiano. In una messa in scena impeccabile fin dai titoli di testa, alle splendide immagini di un paesaggio labirintico e opprimente, si sovrappongono le calde sonorità blues della chitarra di Ry Cooder, che accompagna il cammino dei soldati dipinti come reazionari psicotici e violenti.
Da un romanzo di Sol Yurick. Nel Bronx, durante un raduno di tutte le bande di New York, il capo della più importante gang è assassinato dal fanatico capo dei Rogues, ma la colpa ricade sui Warriors, banda poco nota di Coney Island. Comincia la caccia. Senza il loro capo, ucciso per ritorsione, gli otto Warriors disarmati devono riattraversare la metropoli, braccati da altre quattro gang e dalla polizia che fa da arbitro. La dinamica geometria della loro attraversata assomiglia a quella di una partita di baseball dove i treni della metropolitana sono le basi. Superbo frutto dell’iperrealismo, è un film fantastico che ha la tensione visionaria di un incubo da droga, la struttura narrativa di un film di guerra e le cadenze, l’artificiosità di un cartoon, l’eleganza grafica e la coreografia di un musical. Non c’è spargimento di sangue né visibili conseguenze fisiche anche negli scontri più violenti in questo film che fu il bersaglio di una durissima campagna contro la violenza al cinema, in seguito ad alcuni incidenti occorsi in alcune sale dove fu proiettato.
In un campo lavoro di una prigione californiana, un detenuto riesce a evadere grazie all’intervento di un alleato indiano. In fuga verso San Francisco, i due si lasciano alla spalle i cadaveri di alcune guardie e di un vecchio socio, prima di minacciare un membro della loro banda e sequestrarne la compagna per cercare di recuperare il mezzo milione di dollari di un vecchio colpo. Nel frattempo, la polizia incrocia per caso il loro percorso nelle stanze di un piccolo albergo della periferia e ne nasce una sparatoria. Fra i poliziotti presenti sul luogo c’è Jack Cates, detective giustiziere nonché bevitore e fumatore compulsivo, che, per un’esitazione di troppo, causa la morte di un agente e la fuga dei due rapinatori. Ormai screditato e colpevolizzato dall’intero dipartimento, Jack decide di agire privatamente coinvolgendo un altro membro della banda finito in prigione: Reggie Hammond, ladruncolo chiacchierone agli ultimi sei mesi di detenzione, cui vengono concesse quarantotto ore di libertà su parola per aiutarlo a trovare i due criminali.
Un capitano della polizia sovietica dà la caccia in America a uno spacciatore di droga russo. Costui, arrestato a Chicago per un reato minore, viene consegnato a Danko (Schwarzenegger) ma fugge con l’aiuto dei suoi complici. Danko deve rimettersi al lavoro, in coppia con un volonteroso agente americano.
Jimmy Bobo è un sicario alla vecchia maniera che non conosce le buone maniere. Dopo aver ucciso su commissione un poliziotto corrotto, Jimmy e collega bevono bourbon e aspettano la diaria. Ma le aspettative concordate vengono disattese da Keegan, un mercenario senza scrupoli che prova a suo modo a ‘liquidarli’.
Johnny, un rapinatore dal volto e dal corpo deformi, rimane ferito nel corso di una rapina alla banca che ha visto anche morire il suo miglior amico, tradito da due complici mascalzoni. Rinchiuso in galera, Johnny non ha altro scopo che la vendetta. E continua ad averlo anche quando il chirurgo del carcere (convinto che a un bell’aspetto corrisponde anche un animo buono), lo rifà completamente con un’operazione di plastica, trasformandolo in un fusto fascinoso.
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