Category: Thriller


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Regia di Brian De Palma. Un film Da vedere 1978 con Andrew StevensKirk DouglasCharles DurningCarrie SnodgressJohn Cassavetes.Cast completo Titolo originale: The Fury. Genere Drammatico – USA1978, durata 118 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Una ragazza adolescente, Gillian Bellaver scopre di avere dei poteri psichici, quali telecinesi e percezioni extrasensoriali, che causano emorragie nelle persone che la toccano. Lei si offre per un controllo medico in una clinica, che il direttore, il Dott. McKeever, fa funzionare grazie ad un supervisore chiamato Childress. Childress ha tradito il suo amico Peter Sandza e utilizza il figlio di Sandza per ricercare le sue potenziali armi di medium, facendogli credere che il padre sia morto. Intanto Peter, sopravvissuto all’attentato ordito da Childress, cerca suo figlio. Con l’aiuto di Gillian e con quello della sua fidanzata Hester rintraccia il ragazzo, ma gli esperimenti spietati di Childress hanno fatto diventare pazzo il giovane e lui e Peter muoiono durante la loro riunione. Negli ultimi istanti di vita, il ragazzo ha un contatto psichico con Gillian e ne accresce i poteri.

Fury (2014) on IMDb
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Un film di Camillo Teti. Con Mariangela D’AbbraccioGiovanni VisentinRiccardo PerrottiBruno MinnitiFrancesco Capitano Thrillerdurata 100 min. – Italia 1985. – VM 14 –MYMONETRO L’assassino è ancora tra noi * - - - - valutazione media: 1,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un assassino psicopatico sevizia e uccide coppiette appartate in auto. Una giovane criminologa si mette sulle sue tracce finendo naturalmente in un sacco di guai.

The Killer Is Still Among Us (1986) on IMDb
Poster Drive Angry 3D

Un film di Patrick Lussier. Con Amber Heard, Nicolas Cage, Billy Burke, William Fichtner, Wanetah Walmsley, Christa Campbell. Thriller, Ratings: Kids+16, durata 104 min. – USA 2010. – Warner Bros Italia uscita venerdì 8 aprile 2011. VM 14 MYMONETRO Drive Angry 3D * * - - - valutazione media: 2,23 su 32 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Fuggito dall’inferno per tornare sulla Terra e salvare il proprio nipote, John Milton è a caccia di satanisti. Sul suo cammino incontra una ex cameriera di tavola calda, che ha appena mollato il marito e che potrà aiutarlo. A dare la caccia a lui invece è “il contabile”, un distinto inviato degli inferi, incaricato di riportare all’ordine il fuggitivo d’eccezione. Il tutto, per quanto è possibile, in macchina.
Drive angry 3D dunque è un film che inizia con una panoramica dell’Inferno, una voce fuoricampo che racconta di una fuga e un’automobile americana dal design anni ’70 che scappa sfondando i cancelli in volo (sic!). Questo per dire che bisogna avvicinarsi al film con lo spirito giusto e che se lo si fa ci si può davvero divertire.
Patrick Lussier non si prende mai sul serio, in nessun momento, gira un film che vuole essere l’equivalente moderno e molto autoironico dell’exploitation anni ’70 “macchine e donne”. Per fare queste guarda molto al referente contemporaneo più immediato, Quentin Tarantino, da cui prende le donne forti, le macchine di stuntman Mike, il culto dei piedi, i personaggi ad effetto e da cui cerca di trarre quel senso globale di coolness, che è uno dei pallini dell’autore di A prova di morte.
Quello che di certo non si trova in Drive angry 3D è una lettura che vada più in profondità di un’esplosione, un nudo o un sano inseguimento davanti a un green screen. Quello che si trova è tanta onestà e voglia di divertirsi assieme allo spettatore. In questo è perfettamente funzionale l’uso di un 3D barocco che spara in faccia allo spettatore una miriade di oggetti lungo tutto il film.
Benchè sia un film teoricamente serio, Drive angry 3D sembra infatti prendersi in giro volutamente in ogni momento, calcando la mano nella maniera più ironica su tutti i grandi luoghi comuni di un genere (l’action di serie C americano) fondato sulla ripetizione e riproposizione di personaggi e situazioni risapute.
Se la parodia classica, quella di Mel Brooks, si basa sull’esposizione della demenzialità insita in alcuni topoi filmici, questo tipo di film finge la massima serietà e la massima aderenza a quel genere che prende in giro con lo scopo di ottenere il massimo della parodia.
In tutto questo appare perfetta la scelta di un protagonista come Nicolas Cage, attore che dalla metà degli anni ’00 ha cominciato a moltiplicare le sue apparizioni e i suoi ruoli, prestandosi a tali e tanti film di serie B da essere, lui e le sue mille diverse parrucche, ormai il simbolo contemporaneo di quel tipo di produzione.
Peccato soltanto che il divertimento non duri quanto la pellicola. Dopo una prima mezz’ora di indubbio coinvolgimento, si comincia ad avvertire la stanchezza della formula e la continua esagerazione. Il permanente eccesso senza la benchè minima sostanza possono generare un po’ di noia nello spettatore meno avvezzo.

Drive Angry (2011) on IMDb
La Porta Sul Buio (Box 4 Dvd Dario Argento): Amazon.it: Betti, Regiani,  Cerusico, Tedesco, Tolo, Salvino, Venier, D'Angelo, Betti, Regiani,  Cerusico, Tedesco, Tolo, Salvino, Venier, D'Angelo: Film e TV

La porta sul buio è una miniserie televisiva antologica formata da quattro episodi gialli di circa un’ora, curati e prodotti da Dario Argento e trasmessi dalla RAI per quattro settimane nel settembre 1973 sul Programma Nazionale (l’odierna Rai 1).Ogni episodio viene presentato da Dario Argento, che firmò la regia del secondo episodio con lo pseudonimo Sirio Bernadotte e subentrò a Roberto Pariante nella regia del quarto.
Reduce dai successi dei primi tre film, Dario Argento cura e produce per la RAI una serie di quattro mediometraggi della durata di circa un’ora ciascuno. Oltre a presentare ogni episodio, il regista ne dirige personalmente uno, Il tram, subentrando inoltre a Roberto Pariante nella direzione di Testimone oculare, mentre gli altri due film sono affidati a Luigi Cozzi, collaboratore di Argento, e a Mario Foglietti. Si trattava di un team già collaudato, in quanto in Quattro mosche di velluto grigio Pariante era stato aiuto regista di Argento e Cozzi assistente alla regia e coautore del soggetto con Foglietti ed Argento.Fondamentale apporto alla confezione della serie fu dato dalle musiche, opera di Giorgio Gaslini, pianista e compositore jazz. La serie fu trasmessa dal primo canale in prima serata, ma, non essendo i telespettatori dell’epoca avvezzi a scene “forti” in televisione, Argento e colleghi dovettero contenersi nella rappresentazione di scene cruente e di terrore, come fino ad allora il regista aveva abituato le platee cinematografiche. Non per questo gli autori delle quattro storie rinunciarono ad imbastire delle trame dalle tinte fosche, atmosfere stranianti e con una sufficiente dose di suspense. Argento in particolare cercò di trasferire in queste brevi storie le sue idee, già proposte sul grande schermo, rappresentando la mini serie un’occasione per il regista di sperimentare nuove tecniche di ripresa e di esplorare nuovi linguaggi cinematografici adatti al thriller.

La porta sul buio (1973) on IMDb
Locandina italiana Il cigno nero

Un film di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder. Titolo originale Black Swan. Thriller, durata 110 min. – USA 2010. – 20th Century Fox uscita venerdì 18 febbraio 2011. – VM 14 – MYMONETRO Il cigno nero * * * - - valutazione media: 3,05 su 268 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nina è una ballerina del New York City Ballet che sogna il ruolo della vita e un amore che spezzi l’incantesimo di un’adolescenza mai finita. Incalzata da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy. Coreografo appassionato e deciso a farne una fulgida stella, Leroy le assegna la parte della protagonista nella sua versione rinnovata del “Lago dei cigni”. Sul palcoscenico Nina sarà Odette, principessa trasformata in cigno dal sortilegio del mago Rothbard, da cui potrà scioglierla soltanto il giuramento di un eterno amore.

Black Swan (2010) on IMDb
Locandina italiana Gangster Squad

Un film di Ruben Fleischer. Con Ryan Gosling, Emma Stone, Sean Penn, Anthony Mackie, Josh BrolinThriller, Ratings: Kids+16, durata 113 min. – USA 2013. – Warner Bros Italia uscita giovedì 21 febbraio 2013. MYMONETRO Gangster Squad * * - - - valutazione media: 2,43 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Los Angeles, 1949. Mickey Cohen, pugile ebreo col vizio della vittoria, risale la gerarchia della criminalità a colpi di pistola e crimini efferati. Padrone superbo e incontrastato della città, compra tutto e tutti deciso a superare i confini di Los Angeles e a ‘occupare’ Chicago. Giudici e agenti, corrotti dal suo denaro e dalla sua avidità, sono testimoni passivi e agevolatori attivi. Soltanto John O’Mara, reduce della Seconda Guerra Mondiale e marito di una moglie incinta, resiste al fascino e all’ascesa di Mickey, boicottando le sue attività criminali.

Gangster Squad (2013) on IMDb
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Un film di Lucio Fulci. Con Gabriele Ferzetti, Evelyn Stewart, Marc Porel, Jennifer O’Neil, Jenny Tamburi. Drammatico, durata 95′ min. – Italia 1977. MYMONETRO Sette note in nero * * 1/2 - - valutazione media: 2,71 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Scopre di avere doti di chiaroveggenza e fa arrestare il colpevole di un omicidio avvenuto tempo prima, non rendendosi conto subito di vedere anche i pericoli cui sta andando incontro, ma senza riuscire a stabilirne la data. Un bel cast _ tra cui spiccano J. O’Neill e G. Ferzetti _ per un thriller parapsicologico non sottile e inquietante come dovrebbe, ma apprezzabile per la rinuncia agli effettacci più facili del grand-guignol e una certa sagacia nella costruzione narrativa.

The Psychic (1977) on IMDb
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Un film di Steven Spielberg. Con Tom HanksMark RylanceAmy RyanSebastian KochAlan Alda. Titolo originale Bridge of SpiesThrillerRatings: Kids+16, durata 140 min. – USA 2015. – 20th Century Fox uscita mercoledì 16 dicembre 2015MYMONETRO Il ponte delle spie * * * 1/2 - valutazione media: 3,76 su 115 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Brooklyn, 1957. Rudolf Abel, pittore di ritratti e di paesaggi, viene arrestato con l’accusa di essere una spia sovietica. La democrazia impone che venga processato, nonostante il regime di guerra fredda ne faccia un nemico certo e terribile. Dovrà essere una processo breve, per ribadire i principi costituzionali americani, e la scelta dell’avvocato cade su James B. Donovan, che fino a quel momento si è occupato di assicurazioni. Mentre Donovan prende sul serio la difesa di Abel, attirandosi l’incomprensione se non il disprezzo di sua moglie, del giudice e dell’opinione pubblica intera, un aereo spia americano viene abbattuto dai sovietici e il tenente Francis Gary Powers viene fatto prigioniero in Russia. Si profila la possibilità di uno scambio e la CIA incarica Donovan stesso di gestire il delicatissimo negoziato. 
L’intro hitchcockiano cede man mano il passo ad uno svolgimento sempre più letterario, dove il racconto è già leggenda e ancora incertissimo presente, come esemplifica l’immagine tombale del muro di Berlino; e dove il Donovan di Tom Hanks sembra rispondere al paradigma dell’everyman, cappotto cappello ombrello, se non fosse che, nel cinema di Spielberg più che mai, l’apparenza in qualche modo inganna.
Donovan è infatti qualcuno che incarna il mestiere che fa, lo onora come una “professione”. Non si occupa di giustizia, è un giusto. Se a lui appare incredibile che il suo assistito non si preoccupi visibilmente del suo destino, all’altro appare inizialmente inverosimile che l’avvocato non voglia sapere la verità sulla sua colpevolezza o innocenza. “Servirebbe?” No. Per lui, che ha già fatto il proprio dovere in Normandia (salvando il soldato Ryan), ogni uomo è importante, ogni vita. Donovan non vede Abel innanzitutto come una spia, un russo, un nemico: sceglie di guardarlo come una persona. Man mano che lo conosce, gli darà un colore e una profondità, fors’anche quella dell’amicizia o dell’ammirazione, ma la scelta riguardo allo sguardo da adottare l’ha fatta in partenza. Come il regista.
Lo dice bene la prima inquadratura, nella quale Abel sta dipingendo il suo autoritratto, con l’ausilio di uno specchio. L’immagine nello specchio e quella sulla tela sono immagini della stessa persona, ma non sono identiche. La prima riflette una superficiale obiettività, la seconda reca traccia del tempo e dei pensieri intercorsi nelle ore del fare, e soprattutto reca traccia del suo autore. Non conta quello che di te penseranno gli altri, dirà Donovan al soldato Powers, ma “quello che sai tu”. Consegnando all’avvocato il dono del finale, Abel gli sta dunque dicendo: “ti conosco, so chi sei”, ed è questo il riconoscimento che più può soddisfare uno come Donovan; di quello pubblico, teletrasmesso, può fare anche a meno, può dormirci su.
In un’epoca come la nostra, di sospetti quotidiani, intercettazioni isteriche, identificazioni affrettate di un uomo col suo credo, il suo abito o la sua provenienza, Il ponte delle spie è un film di bruciante attualità, profondamente consapevole della dignità della professione artistica e della sua funzione sociale

Bridge of Spies (2015) on IMDb

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Inside Man è un film di Spike Lee del 2006, con Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Willem Dafoe, Christopher Plummer, Chiwetel Ejiofor, Carlos Andrés Gómez, Kim Director, James Ransone. Prodotto in USA. Durata: 129 minuti. Distribuito in Italia da UIP a partire dal 07.04.2006.
 
Quattro persone vestite da imbianchini entrano nell’affollata hall del Manhattan Trust, una succursale di un’istituzione finanziaria internazionale a Wall Street. Nel giro di pochi secondi, i rapinatori mascherati mettono la banca sotto un assedio pianificato con chirurgica precisione, e i 50 tra clienti e impiegati diventano involontari ostaggi di un furto inattaccabile. I negoziatori degli ostaggi della Polizia di NY, i Detective Keith Frazier e Bill Mitchell vengono mandati sul luogo con l’ordine di stabilire un contatto con il capo dei rapinatori, Dalton Russell, e di assicurare il rilascio degli ostaggi. Ma le cose non vanno come previsto.
 Inside Man
(2006) on IMDb

Regia di Barry Levinson. Un film con Annette BeningHarvey KeitelBen KingsleyWarren BeattyElliott GouldJoe MantegnaCast completo Genere Avventura – USA1991durata 135 minuti. – MYmonetro 3,11 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ha avuto dieci nominations per l’Oscar e ne ha vinti solo due minori (direzione artistica e costumi). Beatty e Keitel, pur non avendo l’Oscar per l’interpretazione sono i migliori sul campo. Infatti la regia di Levinson, brillante ma anche plateale, ha solo qualche vero sprazzo: come un dialogo tra Beatty e la Bening creato con le ombre cinesi. L’immagine poi di questo gangster assassino è troppo ambigua. Troppo simpatico, eppure sanguinario, troppo romantico nel suo sogno di creare Las Vegas ma al tempo stesso pronto a uccidere un grande amico con le lacrime agli occhi. E come le “prime” delle opere di Puccini, l’anteprima della Città del gioco è un fiasco per poi esplodere commercialmente una volta che il creatore è morto. Garbata la musica di Morricone, candidato all’Oscar.

Bugsy (1991) on IMDb

I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Joseph Losey. Un film con Alexander KnoxAlexis SmithDirk Bogarde. Titolo originale: The Sleeping Tiger. Genere Drammatico – Gran Bretagna1954durata 89 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un giovane delinquente, ricercato dalla polizia, viene accolto in casa da un famoso scienziato e ricambia l’ospitalità continuando a commettere furti e insidiando la moglie del suo benefattore. Quest’ultimo, rendendosi conto che il giovane è vittima di un trauma infantile, continua ad aiutarlo e a trarlo dai guai.

The Sleeping Tiger (1954) on IMDb

Regia di Aaron Sorkin. Un film Da vedere 2020 con Sacha Baron CohenJoseph Gordon-LevittFrank LangellaEddie RedmayneMark RylanceCast completo Titolo originale: The Trial of the Chicago 7. Genere DrammaticoStoricoThriller, – USA2020durata 129 minuti. Uscita cinema mercoledì 30 settembre 2020 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,44 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vari esponenti della controcultura giovanile di sinistra vengono scelti, letteralmente, come capro espiatorio per la violenta repressione delle proteste avvenute durante la convention democratica di Chicago del 1968. Con loro viene incredibilmente accusato anche Bobby Seale, co-fondatore del movimento delle Pantere Nere, che a Chicago era stato solo per quattro ore quel giorno. Grazie alle testimonianze di un gran numero di infiltrati nella protesta, si cerca di pilotare il processo verso la condanna, ma il giudice è così di parte e propenso a bizzarre decisioni da sollevare sempre più dubbi sulla regolarità del processo.

The Trial of the Chicago 7 (2020) on IMDb
8MM-DELITTO A LUCI ROSSE-dvd: Amazon.it: NICOLAS CAGE, JOEL SCHUMACHER:  Film e TV

Un film di Joel Schumacher. Con Nicolas Cage, James Gandolfini, Joaquin Phoenix, Peter Stormare, Anthony Heald Titolo originale 8 MM. Drammatico, durata 124 min. – Germania, USA 1998. MYMONETRO 8 mm – Delitto a luci rosse * * * - - valutazione media: 3,00 su 19 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il detective Welles, uomo integro la cui unica trasgressione consiste nel fumo clandestino di qualche normale sigaretta, riceve un incarico particolare. Deve scoprire se il film trovato nella cassaforte di un riccone deceduto da poco sia o meno uno snuff movie, cioè un film in cui le sevizie e gli omicidi non sono simulati ma veri. Da qui parte un’indagine che lo porterà a visitare un inferno reale difficilmente immaginabile. Cage calca i toni sin dall’inizio rendendo risibile un soggetto che, in altre mani, avrebbe potuto denunciare un fenomeno dolorosamente reale.

 8mm - Delitto a luci rosse
(1999) on IMDb
Locandina italiana Dheepan - Una nuova vita

Un film di Jacques Audiard. Con Vincent Rottiers, Marc Zinga, Jesuthasan Antonythasan, Kalieaswari Srinivasan.Titolo originale Dheepan. Thriller, Ratings: Kids+13, durata 109 min. – Francia2015. – Bim Distribuzione uscita giovedì 22 ottobre 2015. MYMONETRO Dheepan – Una nuova vita * * * - - valutazione media: 3,25 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dheepan deve fuggire dalla guerra civile dello Sri Lanka e per farlo si associa con una donna e una bambina. I tre si fingono una famiglia e riescono così a scappare e rifugiarsi nella periferia di Parigi. Anche se non parlano francese nè hanno contatti. Trovati due lavori molto semplici (guardiano tuttofare e badante) i due scopriranno la vita da periferia, le bande e le regole criminali che vigono nel posto che abitano. Quando arriverà inevitabile lo scoppio della violenza e degli spari occorrerà prendere una decisione, se rimanere insieme o separarsi.
Qualsiasi storia nel cinema di Audiard per raggiungere il paradiso del sentimentalismo, quella punta emotiva che suscita nello spettatore l’irrazionale sensazione di partecipazione alle vicende dei personaggi, deve passare per l’inferno della violenza. Come se le due forze fossero inscindibili nei suoi film si attraggono a vicenda: gli atti violenti o criminali chiamano amore e ogni amore per concretizzarsi prima o poi richiede di essere legittimato dalla violenza, altrimenti sembra non poter essere davvero tale.
Destinato a mettere a confronto e a sovrapporre questi due estremi, questa volta Audiard decide di eliminare ancora più del suo solito il primo livello di comunicazione. I protagonisti di Dheepan fanno molta fatica a parlarsi, non solo spesso non si capiscono per problemi di lingua ma anche quando parlano lo stesso idioma è come se non riuscissero ad essere chiari gli uni con gli altri. In un cinema in cui l’unica legge che conta è quella dei corpi, strusciati o impattati, non sarà mai con le parole che si potrà risolvere qualcosa, in storie in cui l’unica verità è quella espressa dagli istinti non è con il ragionamento che si può cambiare la propria vita.
I protagonisti di Dheepan hanno solo i fatti e le azioni per spiegarsi ma per Audiard bastano e avanzano. Il regista non teme di scrivere una scena di dialogo, forse la più bella ed intensa del film, tra due persone che parlano ognuno una lingua che l’altro non conosce, eppure sembrano stranamente sulla stessa lunghezza d’onda. Si tratta forse dell’unico momento nel film in cui si intravede un lampo della capacità quasi ottocentesca che quest’autore ha di raccontare gli uomini attraverso lo stordimento.
Questa volta la riluttanza con cui il protagonista cerca di non farsi trascinare in un mare di efferatezza e di scegliere di costruire il suo opposto con una donna sembra però meno potente del solito. Coadiuvato da due interpreti decisamente meno abili e virtuosi di quelli cui Audiard ci ha abituato e caratterizzati con molta meno umanità del solito, il suo ultimo film appare come il più lieve, quello che con più difficoltà riesce ad accendere un fuoco sfregando i legnetti del suo arsenale.
Dall’altra parte però Dheepan involontariamente conferma cosa sia ad attirarci verso questa storia e questo stile di racconto, anche quando meno riuscito. Si tratta della continua esistenza di un rumore di fondo tetro, la netta sensazione che in ogni momento emotivo esista una sottile paura della morte, la consapevolezza che tutta la passione mostrata possa prendere la strada del sangue come quella dell’amplesso e forse non esiste differenza.
Del resto nell’inferno del palazzone grigio e indifferente in cui si svolge il film si consumano sparatorie e guerre fra bande nelle quali striscia la possibilità di tramutare una famiglia finta in famiglia vera. L’ultima possibile eredità del cuore pulsante del noir (inseguire un amore nei luoghi e nelle situazioni che rendono più difficile rimanere vivi) è forse davvero questa.

Dheepan (2015) on IMDb
Tuono blu (1983) - Streaming, Trailer, Trama, Cast, Citazioni

Un film di John Badham. Con Warren Oates, Roy Scheider, Candy Clark, Malcolm McDowell, Daniel Stern. Titolo originale Blue Thunder. Avventura, durata 108′ min. – USA 1983. MYMONETRO Tuono blu * * * - - valutazione media: 3,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Los Angeles nella lotta contro il crimine si usa un mostro volante che spia, controlla e uccide. È un sofisticato elicottero che potrebbe servire per altri e più loschi scopi. Pilota democratico si oppone. Stringato e avvincente nella 1ª parte, si dilata poi in fanfaronate spettacolari. Personaggi a due dimensioni, ma affascinante come flipper altisonante e multicolore

 Tuono blu
(1983) on IMDb
Riflessi In Uno Specchio Scuro (Restaurato In Hd) - Sidney Lumet | Dvd  Sinister Film 03/2021 - HOEPLI.it

Un film di Sidney Lumet. Con Sean Connery, Trevor Howard, Ian Bannen, Vivien Marchant Titolo originale The Offence. Drammatico, durata 112′ min. – Gran Bretagna 1973. MYMONETRO Riflessi in uno specchio scuro * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una cittadina britannica _ che da qualche tempo vive l’incubo di una serie di stupri ai danni di bambine sole _ si arresta il sospetto pedofilo Baxter, sposato con figli. A un 1° interrogatorio normale subentra, di nascosto, il sergente Johnson che, sicuro della sua colpevolezza, lo maltratta così violentemente da mandarlo all’ospedale dove muore. Johnson espone la sua versione dei fatti, diviso tra l’indignazione e il desiderio di aiuto di chi scopre in sé stesso preoccupanti segni di collasso mentale. Sottovalutato o ignorato dai critici, pochi spettatori, e riserve da parte di Lumet che lo definì un film “voluto da Connery, non veramente soddisfacente da cui si esce un po’ frustrati”. Forse avevano torto tutti. Sceneggiato da John Hopkins e basato sul dramma This Story of Yours, è fin dalla prima sequenza un film insolito (per Lumet e per Connery), originale e intenso. Johnson non è un indemoniato giustiziere né un angelo vendicatore, ma un disturbato mentale. Lo si deduce dai confronti con il sospettato, la moglie e il superiore, con gli SOS d’aiuto che invia ai suoi interlocutori. Sulla fondatezza dei sospetti su Baxter _ e sullo stesso Johnson _ “il film è reticente, ambiguo, o meglio aperto” (Mario Molinari). Non è l’ultima delle ragioni del suo complesso fascino.

The Offence (1973) on IMDb

Barton Fink - È successo a Hollywood - Film (1991) - MYmovies.it

Un film di Joel Coen, Ethan Coen. Con Michael Lerner, John Turturro,John Goodman,JudyDavis, John Mahoney.Drammatico, durata 114 min. – USA 1991. MYMONETRO Barton Fink – È successo a Hollywood * * * 1/2 - valutazione media: 3,58
 
Vincitore a Cannes, unico nella storia del Festival, di tre premi: miglior film, migliore regia e migliore attore. John Turturro, qui nella sua più significativa interpretazione, è un commediografo piuttosto presuntuoso che vive a New York. Se ne infischia delle critiche benevole e si sente rappresentante dei bassi ceti sociali. Viene scritturato ad Hollywood per scrivere un film sulla lotta libera interpretato da Wallace Beery (siamo negli anni Trenta). Dapprima è restio, ma poi accetta e viene alloggiato in un albergo, un tempo rinomato, ormai in disfacimento. Conosce così il vicino di stanza che dice di essere un rappresentante e poi uno scrittore che ammira. Quest’ultimo però deve molto alla sua assistente che passerà una notte con il commediografo. Con molto sarcasmo e bravura formale i fratelli Coen firmano il loro miglior lavoro assieme al precedente Crocevia della morte. Grande anche l’interpretazione di John Goodman ( True Stories e Arizona Junior), dall’enorme mole.
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Locandina Schiava del male

Un film di Jacques Tourneur. Con Paul LukasGeorge BrentHedy Lamarr Titolo originale Experiment PerilousDrammaticoRatings: Kids+13, b/n durata 91 min. – USA 1944

Il regista d’origine francese specializzato in film di suspense racconta la storia di un medico che scopre che un distinto signore è in realtà un pazzo criminale. Cercherà di sottrarre alla sua influenza la moglie di cui si è innamorato.

Experiment Perilous (1944) on IMDb

La trilogia Unbreakable , [1] conosciuta anche come la trilogia di Eastrail 177 , è un thriller di supereroi americani e una serie di film horror psicologici . [2] I film sono stati scritti, prodotti e diretti da M. Night Shyamalan . La trilogia è composta da Unbreakable (2000), Split (2016) e Glass (2019).

L’intero franchise presenta il personaggio David Dunn . La serie è stata notata per le sue differenze rispetto ai film di supereroi più tradizionali, con il lavoro di Shyamalan definito “il primo universo di supereroi condiviso d’ autore “. È il primo franchise di supereroi scritto e diretto da una persona, rispetto ad altri film popolari del genere. [3] Shyamalan ha notato che sebbene sia basato sui supereroi dei fumetti e si riferisca ai fumetti, in realtà non è derivato dal materiale dei fumetti stesso. [4] In contrasto con la maggior parte dei film sui supereroi, la serie è anche generalmente radicata nella realtà, [5] ed è vista come una decostruzione del genere dei supereroi. [6]La serie è quindi considerata una versione unica del genere dei supereroi. [7]

Il regista ha affermato che i film sono storie di origini di persone con doni unici, con l’intento di riconoscere che ogni persona ha qualcosa di speciale in loro. Unbreakable è stato etichettato come il primo film di supereroi con i piedi per terra , [8] mentre Split è stato definito la prima storia di origine di un supercriminale solista , [9] e il primo sequel stealth di Hollywood.

 Unbreakable - Il predestinato
(2000) on IMDb

Un film di Francis Ford Coppola. Con Gene Hackman, Robert Duvall, Frederic Forrest, John Cazale, Harrison Ford. Titolo originale The Conversation. Drammatico, durata 113′ min. – USA 1974. MYMONETRO La conversazione * * * 1/2 - valutazione media: 3,52 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Specialista in intercettazioni, che ha sempre vissuto immerso nel lavoro, scopre di avere una coscienza, di essere responsabile di quello che fa, di essere prima complice e poi vittima. Palma d’oro a Cannes e designato agli Oscar (film, regia), è un thriller che anticipa i tempi (Watergate) e le mode, rimanda al cinema di Antonioni (fotografia funzionale di Bill Butler), ma anche agli incubi allucinati di un Kafka tecnologicamente aggiornato. Uno dei migliori film USA degli anni ’70 con un G. Hackman perfetto come antieroe dell’era elettronica. Apparizione non accreditata di Robert Duvall.

 La conversazione
(1974) on IMDb