Le vicende di Enterprise sono ambientate circa un secolo prima di quelle della serie classica, nel momento in cui l’umanità comincia ad esplorare lo spazio.
Nel 1994 le avventure della serie Star Trek: The Next Generation sarebbero finite (dopo sette stagioni) e quindi Star Trek: Deep Space Nine era destinata a restare l’unica serie di Star Trek in televisione. Fu allora che la Paramount si domandò se sarebbe stato possibile replicare il successo di TNG con una nuova serie ambientata su una nave stellare. Anziché navigare nello spazio federale, ormai fin troppo conosciuto, questa nuova nave avrebbe navigato in uno spazio più remoto, il Quadrante Delta.
Fu così che nacque la USS Voyager (“viaggiatrice”, riprendendo anche il nome delle celebri sonde spaziali del programma Voyager, già citate fin dal primo film della saga cinematografica). Si poté così tornare a raccontare avventure di un’astronave in missione nello spazio profondo, riprendendo lo spirito pionieristico della serie classica.
L’astronave della Federazione USS Voyager, comandata dal capitano Kathryn Janeway, viene inviata in missione alla cattura di un gruppo di Maquis, ribelli di confine che lottano contro i Cardassiani e non riconoscono i trattati di pace stipulati tra questi e la Federazione. Durante la missione, la Voyagerviene trasportata nel quadrante Delta della Galassia, a più di 70.000 anni luce dalla Terra dal Custode, un’entità aliena che muore prima di poter rimandare la nave indietro; per sopravvivere i due equipaggi, dei Maquis e della Flotta, che hanno subito gravi perdite, devono unirsi per affrontare il viaggio che si stima possa durare anche più di 70 anni.
Durante il viaggio la Voyager viene attaccata da un gran numero di specie ostili (tra cui i Kazon, i Borg e la Specie 8472), ma riesce a trovare anche degli alleati.
Le pellicole cinematografiche di Star Trek sono tredici, prodotte dal 1979 al 2016. Il cast protagonista dei primi sei film è quello della serie classica, capitanato da Kirk.[73] Nei quattro film successivi l’equipaggio di Kirk lascia posto a quello della “Next Generation” comandato da Picard. Il settimo film, Generazioni, costituisce il “trait d’union” tra i due differenti cast e li vede entrambi presenti.[74] L’undicesimo, il dodicesimo e il tredicesimo film, del 2009, 2013 e 2016, rappresentano invece un reboot della serie classica ambientati in una nuova linea temporale, con un cast completamente rinnovato (tranne Leonard Nimoy che interpretò nei primi due film un cameo nei panni di uno Spock anziano).
Ogni episodio ha inizio con il diario di un ufficiale dell’Enterprise, non sempre con il diario di bordo del capitano, ed esplora la psicologia e il background dei singoli personaggi. Christopher Pike è tormentato dalla visione avuta, grazie al contatto con il cristallo temporale sul pianeta klingon Boreth, del suo incidente nel futuro[8] e deve fare i conti con la consapevolezza del futuro che l’aspetta alla fine di questa missione.
Star Trek è una serie televisivastatunitense di fantascienza ideata da Gene Roddenberry nel 1964 e prodotta a partire dal 1966. È l’opera prima con cui nasce l’universo fantascientifico di Star Trek, alla quale hanno fatto seguito altre serie televisive, film e opere letterarie.
Esordì negli Stati Uniti, paese di produzione, l’8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC.[1] Trasmessa per tre stagioni televisive successive, si concluse, dopo 79 episodi, il 3 giugno 1969.[2] Fu una delle poche serie americane che ha avuto due episodi pilota, Lo zoo di Talos (The Cage) e Oltre la galassia (Where No Man Has Gone Before).
Girata con un “budget” limitato, ebbe tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson. Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presentava estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico.
La serie non riscosse subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, divenne un “cult” e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.[3][4][5]
Per distinguerla dalla serie televisiva animata del 1973 e dalla prima pellicola cinematografica del 1979, che presentano il medesimo titolo, in Italia viene indicata con Star Trek – La serie classica o Star Trek – La serie originale, oppure con la sigla ST:TOS o TOS (da Star Trek: The Original Series, il nome con cui viene indicata nei Paesi di lingua inglese sempre per distinguerla dalle altre opere con il medesimo titolo).
La serie è ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti residenti nella Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione Unita dei Pianeti.
La serie narra le avventure della nave stellare federale USS Enterprise (NCC-1701) e del suo equipaggio, nella sua missione quinquennale di esplorazione nel cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, “fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima” (“To boldly go where no man has gone before”).
Ogni episodio di Star Trek: Short Treks racconta una storia autoconclusiva a sé stante che serve come “opportunità per approfondire la narrazione, i personaggi e i temi chiave di Star Trek: Discovery e dell’universo espanso di Star Trek“
Nel 1986, vent’anni dopo la prima serie di Star Trek, Roddenberry decise che era il momento di riprovare a creare una serie che ne fosse il seguito, ambientandola però a distanza di 78 anni nel futuro e con personaggi completamente nuovi. Nacque così Star Trek: The Next Generation. Le avventure si sono sviluppate in 178 episodi per la televisione, per poi proseguire con quattro pellicole cinematografiche. Il successo della serie è stato talmente grande da creare una nuova generazione di appassionati, che hanno allargato la cerchia dei milioni di fan di Star Trek già sparsi in tutto il mondo.
La serie è ambientata nell’anno 2380, 16 anni dopo l’inizio delle missioni dell’Enterprise D e un anno dopo gli avvenimenti di Star Trek – La nemesi. Narra le avventure dell’astronave della Flotta StellareUSS Cerritos, un’astronave di minore importanza rispetto alle altre apparse nelle serie di Star Trek, destinata a operazioni di routine come il “secondo contatto” con nuove specie incontrate dalle altre astronavi della Federazione. La storia si concentra principalmente non sulle figure che occupano il ponte di comando dell’astronave, che appaiono come personaggi di secondo piano, ma su quelle di quattro membri dell’equipaggio dei “ponti inferiori” (in ingleseLower Decks), i guardiamarina: Beckett Mariner, Brad Boimler, D’Vana Tendi e Samanthan Rutherford.
Star Trek: Picard, nota nel fandom anche con l’acronimo PIC,[1] è una serie televisivastatunitense del 2020 distribuita negli Stati Uniti sul canale CBS, in Italia su Amazon Prime Video.
Nel 2399[8], vent’anni dopo La nemesi e gli avvenimenti che hanno portato al sacrificio del tenente comandante Data per salvare il capitano Picard dall’esplosione dell’astronave romulana Scimitar, tornano protagoniste le vicende dell’ormai anziano ammiraglio Jean-Luc Picard.
Picard si è dimesso da diversi anni dalla Flotta Stellare, in conseguenza al ritiro dell’aiuto della Federazione unita dei pianeti promesso ai profughi romulani, in seguito alla distruzione del loro pianeta natale Romulus da parte della supernova di Hobus; decisione presa anche a causa dell’attacco alla colonia terrestre di Utopia Planitia, sul pianeta Marte da parte di un gruppo di androidi ribelli, avvenimento accaduto il 5 aprile 2385[8] che ha portato poi al bando delle forme di vita artificiali all’interno della Federazione.
Picard indaga sulla creazione da parte di Bruce Maddox dell’Istituto Daystrom, da sempre interessato al lavoro del dottor Noonien Soong e con la volontà di emularlo, di due androidi organici femmine, le gemelle Dahj e Soji, la cui rete neurale è stata clonata da quella di Data. Per farlo intraprende un viaggio nello spazio coadiuvato dalla dottoressa Agnes Jurati, dagli ex membri della Flotta Raffi Musiker e Cristobal “Chris” Rios, dal romulano Elnor e dall’ex drone borg Sette di Nove.
Star Trek: Phase II, già nota col nome di Star Trek: New Voyages, è una webserie di fantascienza ambientata nell’universo di Star Trek interamente girata e prodotta dai fan e distribuita su Internet.
La serie è stata ideata da James Cawley e Jack Marshall nell’aprile 2003[1] ed è pensata come una prosecuzione della serie originale Star Trek (1966-1969), iniziando nel quarto e penultimo anno della “missione quinquennale” della nave stellareEnterprise. Il primo episodio della serie fu distribuito nel gennaio 2004, con nuovi episodi distribuiti con cadenza grossomodo annuale, benché i produttori abbiano espresso il desiderio di accelerare la produzione.
La CBS (e in precedenza la Paramount Pictures), che possiede i diritti del franchise di Star Trek, consente la distribuzione del materiale ideato dai fan fintantoché non vi sia alcun tentativo di ricavarvi un profitto senza autorizzazione ufficiale.[2]
Star Trek: Deep Space Nine (abbreviato in DS9) è la terza serie televisiva ambientata nell’universo fantascientifico di Star Trek (la quarta se si considera anche la serie animata). È stata messa in onda per la prima volta il 3 gennaio 1993 negli Stati Uniti, due anni dopo la morte di Gene Roddenberry, l’ideatore di Star Trek, avvenuta nel 1991. Deep Space Nine è stata prodotta in sette stagioni e trasmessa in prima visione negli USA dal 1993 al 1999, per lasciare il testimone alla serie parallela Star Trek: Voyager iniziata nel frattempo nel 1995. In Italia è stata trasmessa per la prima volta dalla RAInell’estate 1995.
Deep Space Nine è stata l’unica serie di Star Trek a essere ambientata non a bordo di un’astronave ma all’interno di una stazione spaziale.
La base Deep Space Nine è situata nell’orbita del pianeta Bajor, ai turbolenti confini tra lo spazio della Federazione Unita dei Pianeti e quello dell’Unione Cardassiana. La stazione, costruita su progetto cardassiano (il suo nome originale cardassiano era Terok Nor), è stata ceduta al controllo della Federazione con un trattato a seguito della fine di una sanguinosa guerra e della brutale occupazione del vicino Bajor.