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Regia di Ugo Tognazzi. Un film con Ugo TognazziMarisa MerliniMario CarotenutoAldo BertiIlaria OcchiniPinuccia NavaCast completo Genere Commedia – Italia1961durata 98 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Onesto travet si occupa, come componente della commissione interna di un’azienda farmaceutica (composta in prevalenza di donne), di problemi sindacali e viene scambiato per uno sfruttatore di donnine degli amori a pagamento. È diffusa nel film un’aria misogina che potrebbe anche incuriosire se non fosse assolutamente immotivata ed espressa in modi triviali da mediocre teatro di rivista. Trito esordio di U. Tognazzi nella regia con una sceneggiatura scritta da troppi.

 Il mantenuto
(1961) on IMDb

Regia di Mario Monicelli. Un film Da vedere 1981 con Alberto SordiCaroline Berg, Andrea Bevilacqua, Flavio BucciGiorgio GobbiCochi PonzoniCast completo Genere Commedia – ItaliaFrancia1981durata 133 minuti. – MYmonetro 3,67 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il marchese del Grillo e duca di Bracciano, cameriere segreto di papa Pio VIII, semi-immaginario nobile di mezza età, respira male nella Roma papalina. Combina beffe e scherzi e ha un sosia nel popolano Gasparino. A Roma era un personaggio molto popolare; a 50 km nessuno sa chi è. Scritto su misura per Sordi in doppia parte, con l’azione spostata agli inizi dell’Ottocento con episodi storici poco noti. L’attore, tenuto a bada dal regista, lo interpreta in sagace equilibrio tra cinismo e intelligenza. 2° premio a Berlino. 3 Nastri d’argento: attore non protagonista (Stoppa come papa Pio VIII), scene (Lorenzo Baraldi), costumi (Gianna Gissi). Scritto con Zapponi, Benvenuti, De Bernardi, Pinelli e Sordi. Distribuzione Gaumont.

Il marchese del Grillo (1981) on IMDb

Regia di Peter Greenaway. Un film con Ralph FiennesJulia OrmondPhilip StoneDon Henderson. Genere Drammatico – Gran Bretagna1993durata 112 minuti. – MYmonetro 2,75 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1659 uno spettacolo teatrale rievoca quel che è accaduto a Mâcon, vicino a Lione: un’anziana donna partorisce un bambino che la sorella, vergine 18enne, dichiara suo, facendone un oggetto di culto redditizio. Poi lo uccide. Viene violentata a morte da 208 soldati. Il cadaverino del bambino è fatto a pezzi dalla folla. Gli attori ringraziano, il pubblico applaude. Definito una messa nera lunga 2 ore, è il film più blasfemo, violento e provocatorio di Greenaway che contamina il masque barocco con le moderne esperienze teatrali di A. Artaud e P. Brook. Per la 1ª volta Greenaway mette il suo cinema baroccheggiante e grandguignolesco al servizio di una tesi, una denuncia contro ogni forma di sfruttamento e di finzione dove i principali bersagli sono la Chiesa della Controriforma e la Famiglia. Il forte impianto teatrale soffoca il suo gusto per la manipolazione elettronica dell’immagine.

 Il bambino di Mâcon
(1993) on IMDb
Locandina La noia [1]

Un film di Damiano Damiani. Con Catherine SpaakBette DavisHorst BuchholzIsa MirandaLea Padovani. continua» Drammaticob/n durata 100 min. – Italia 1963.

Un giovane intellettuale romano va in crisi. Inutilmente la madre cerca di risollevarlo spingendogli donne facili fra le braccia. Lui si scuote solo quando si innamora sul serio di una piccante ragazzina. Ma questa ha un passato burrascoso con uomini anziani. Quando il protagonista lo viene a sapere, si disamora.

The Empty Canvas (1963) on IMDb
Poster Michael Clayton

Regia di Tony Gilroy. Un film Da vedere 2007 con George ClooneySydney PollackTilda SwintonTom WilkinsonAustin WilliamsCast completoGenere Drammatico – USA2007durata 125 minuti. Uscita cinema venerdì 5ottobre 2007 distribuito da Medusa. – MYmonetro 3,06 su 122 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Michael Clayton è un ex pubblico ministero che lavora da anni per un importante studio legale. Il suo compito è quello di ‘aggiustare’ la verità coprendo i guai dei clienti più facoltosi. La falsificazione dei fatti è la sua specialità. Pur lavorando per lo studio da 15 anni non ne è diventato socio ma è legato a filo doppio al suo impiego a causa anche della sua passione per il gioco d’azzardo e dei debiti che deve saldare per un investimento nel settore della ristorazione fallito non per colpa sua. 
Il giorno in cui si trova a dover affrontare il caso di una grossa società che opera nel settore dei prodotti chimici, che è stata chiamata in causa per l’immissione sul mercato di un prodotto altamente cancerogeno, per lui giunge la resa dei conti con se stesso.
Michael Clayton è l’opera prima di uno degli sceneggiatori più in vista di Hollywood. Solo per citare alcuni titoli ricordiamo i tre film dedicati alle vicende di Jason Bourne, L’avvocato del diavolo e Armageddon. Una garanzia quindi sulla pagina scritta che trasferisce le proprie credenziali dietro la macchina da presa.
Ne nasce un film dall’impianto estremamente classico: l’eroe stufo del proprio lavoro sporco che cerca un’occasione di riscatto e, forse, la trova. Potrebbe trattarsi dell’ennesimo deja vu. Ma ha due frecce al suo arco che lo rendono un’opera interessante. Innanzitutto lo sfruttamento della documentazione (anche aneddotica o rivelata da ‘gole profonde’) raccolta da Gilroy mentre preparava lo script per il già citato L’avvocato del diavolo. Il regista ha toccato con mano vicende processuali in cui l’occultamento di documenti compromettenti è stato fondamentale per far vincere cause a grandi corporation. Se a questo si aggiunge la presenza di Clooney il gioco è fatto.
Dopo questo film ci sentiamo di poter affermare che solo un attore come lui può affrontare il ritorno del legal thriller più ancorato a schemi talvolta abusati (che le serie tv hanno ampiamente destrutturato e ricomposto in nuova veste) offrendogli una credibilità da altri non raggiungibile. 
Godetevi il lungo piano sequenza che accompagna parte dei titoli di coda. È bloccato su un suo primo piano. Nei piccoli mutamenti del suo volto si condensano i pensieri non detti che attraversano la sua mente. Clooney in quell’epilogo condensa tutto il crescendo di umanizzazione che ha offerto al suo personaggio, trasformandolo, step by step, in un essere umano con le sue sofferenze e i suoi dubbi. Sul fronte dei ‘cattivi’ trova una Tilda Swinton altrettanto efficace: questa volta alla strega di Le cronache di Narnia, nel momento in cui deve assumere decisioni ‘pesanti’, sudano le ascelle.

Michael Clayton (2007) on IMDb
Locandina italiana Frost/Nixon - Il duello

Un film di Ron Howard. Con Frank Langella, Michael Sheen, Kevin Bacon, Rebecca Hall, Toby Jones. Titolo originale Frost/Nixon. Drammatico, durata 122 min. – USA 2008. – Universal Pictures uscita venerdì 6 febbraio 2009. MYMONETRO Frost/Nixon – Il duello * * * - - valutazione media: 3,38 su 58 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

1974. Il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon si dimette dalla carica in seguito all’inchiesta sullo spionaggio condotto ai danni del partito democratico in campagna elettorale, il cosiddetto ‘Watergate’.
1977. Dopo tre anni di silenzio Nixon accetta di farsi intervistare, dietro lauto compenso, da David Frost, giornalista britannico. Per l’uomo politico e il suo staff l’occasione è straordinaria. Frost ha fama di abile intervistatore ma è considerato più affine al mondo dell’entertainment che non a quello di cui Nixon ha fatto parte. Il giornalista è invece così convinto della possibilità di sfondare sul piano della notorietà mondiale, grazie a questa occasione, che è pronto ad intervenire con i propri fondi per coprire le spese. Il rapporto tra i due si rivelerà complesso e non sempre facile ma le loro conversazioni rimarranno nella storia della televisione e non solo.
Ron Howard si dimostra, ancora una volta, in grado di fare spettacolo partendo da una materia che sulla carta non si dimostra particolarmente adatta. Perché lo script del film è di Peter Morgan, il quale ha portato la vicenda sui palcoscenici di Broadway e di Londra con successo grazie ai due protagonisti (Langella premiato anche con un Tony Award). Ma, appunto, di teatro si tratta. Trasformare delle interviste televisive, per quanto storiche, in cinema non è un’impresa facile ma Howard ha centrato il bersaglio. Lo fa grazie a una struttura narrativa che fa tesoro di Cinderella Man e con la consapevolezza che la figura di Nixon ha già goduto del ritratto in nero realizzato da Oliver Stone (un regista esperto in presidenti) grazie alla performance di Anthony Hopkins.
Howard non si concentra solo sui due protagonisti ma costruisce il film su ciò che sta intorno a un’intervista importante. Ecco allora che Frost/Nixon assume le connotazioni di un match di pugilato ad alto livello. A partire dagli allenamenti (la documentazione da una parte, le precauzioni dall’altra) passando per il peso (il primo incontro tra i due in cui iniziano a scrutarsi) fino ai round. Frost apre con un colpo basso a cui Nixon, dopo un attimo di smarrimento, reagisce in modo efficace. Non andrà sempre così e il giornalista dallo sguardo sempre all’erta riuscirà alla fine a mettere alle corde l’avversario a cui gran parte del popolo americano aveva imputato il fatto di essersi dimesso senza ammettere la propria colpa e fare ammenda. Howard però, senza ombre di giustificazionismi a posteriori o di falso pietismo, è interessato non solo ai ruoli e alle dinamiche della politica e dei mass media ma anche all’umanità dei suoi protagonisti. A cui regala un’uscita di scena che si fa ricordare.

Frost/Nixon (2008) on IMDb
Risultati immagini per I Picari

Un film di Mario Monicelli. Con Giancarlo Giannini, Enrico Montesano, Giuliana De Sio, Vittorio Gassman, Nino Manfredi. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 128 min. – Italia 1987. MYMONETRO I picari * * * - - valutazione media: 3,27 su 19 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mario Monicelli cerca di ritrovare il momento magico dell’ Armata Brancaleone portando sullo schermo i personaggi dei romanzi picareschi del secolo XVI. Lazarillo de Tormes e Guzman de Alfarache sono due vagabondi che battono le contrade di Spagna, incontrando ogni tipo di personaggi: mendicanti, pirati, nobili spilorci e crudeli, fanciulle avventurose. Guzman sta per finire sul patibolo, ma Lazarillo fortunosamente riesce a salvarlo. E l’avventura ricomincia.

The Rogues (1987) on IMDb
L'inferno di cristallo - Film (1974) - MYmovies.it

Un film di John Guillermin. Con William Holden, Fred Astaire, Faye Dunaway, Paul Newman, Steve McQueen. Titolo originale The Towering Inferno. Avventura, durata 165′ min. – USA 1974. MYMONETRO L’inferno di cristallo * * * - - valutazione media: 3,45 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La sera dell’inaugurazione, scoppia un incendio in un grattacielo di 138 piani. C’è sotto una squallida speculazione. La tensione dello spettacolo è attutita dalle storie private dei vari protagonisti, un folto cast di buoni attori. Nel filone catastrofico degli anni ’70 è uno dei migliori. Combina le ambizioni (e i costi) spettacolari della serie A con una galleria di personaggi di film della serie B. Oscar per la fotografia (Fred Koenekamp, Joe Biroc) e la canzone. Prodotto dalla Fox e dalla Warner e tratto _ caso raro _ da due romanzi, di Richard Martin Stern, uno, e di Thomas M. Scortia e Frank M. Robinson, l’altro. Sceneggiato da Stirling Stilliphant.

The Towering Inferno (1974) on IMDb

Regia di Eran Riklis. Un film Da vedere 2008 con Hiam AbbassAli SulimanDoron TavoryRona Lipaz-MichaelTarik KoptyCast completo Titolo originale: Lemon Tree. Genere Drammatico, – IsraeleGermaniaFrancia2008durata 106 minuti. Uscita cinema venerdì 12 dicembre 2008 distribuito da Teodora Film. – MYmonetro 3,18 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La palestinese Salma, vedova con un figlio in America, vive sola nella casa di famiglia in Cisgiordania, sul confine israeliano, occupandosi dei suoi alberi di limoni ereditati dal padre. Il ministro della Difesa di Israele diventa suo vicino di casa e, ossessionato dagli attentati, vede nell’agrumeto il nascondiglio ideale per i terroristi e pretende che tutti gli alberi vengano sradicati. Salma si oppone e si fa aiutare da un giovane avvocato ambizioso. Anche la moglie del ministro, muta testimone di quel che sta accadendo, è dalla sua parte. Autore e produttore del film è l’israeliano 54enne Riklis, già ammirato per La sposa siriana , che compone una soave fiaba quasi biblica, un piccolo, bellissimo apologo sul conflitto arabo-israeliano, dove l’affascinante Hiam Abbass (che illumina la scena e la vita di Jenkins in L’ospite inatteso ) difende la terra, le sue radici e i suoi ricordi con dolce determinazione e si lascia anche andare a sommessi palpiti d’amore quando apre il suo cuore al giovane avvocato. Piccola opera che dà un piccolo contributo alla causa della possibile convivenza pacifica di Israele e Palestina.

Lemon Tree (2008) on IMDb

Regia di Sydney Pollack. Un film con Nicole KidmanSean PennYvan AttalTsai ChinJesper ChristensenCurtiss CookCast completo Genere Thriller – USA2005durata 128 minuti. Uscita cinema venerdì 28 ottobre 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,06 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nuovo thriller politico per Pollack in odore dell’Hitchcock dell’ Uomo che sapeva troppo , anche se qui si tratta di una donna: Silvia Broome, bionda, algida e un po’ misteriosa interprete alle Nazioni Unite, ascolta per caso una conversazione in cui si parla dell’uccisione di un leader africano. Denuncia la cosa e le affibbiano un agente FBI per proteggerla. Passato e presente s’incrociano fino alla non banale soluzione finale. Per la prima volta l’ONU ha autorizzato riprese nel vero Palazzo di vetro (gli esterni africani sono stati girati in Sudafrica) e la scena finale – con il Palazzo delle Nazioni Unite da una parte e il vuoto del World Trade Center dall’altra – è l’emblematica, efficace chiusa di un thriller elegante e ben costruito, dove la suspense politica funziona, la tensione psicologica dei personaggi è resa mirabilmente da un cast di star liberal (Kidman bella e brava, ottimo Penn, Keener perfetta), il “messaggio” ideologico arriva, semplice e cristallino, e la componente spettacolo è salvaguardata. Inspiegabilmente snobbato in USA, accoglienza tiepida anche in Italia.

 The Interpreter
(2005) on IMDb

Regia di Sydney Pollack. Un film Da vedere 1969 con Susannah YorkJane FondaGig YoungMichael SarrazinBonnie BedeliaRed ButtonsCast completo Titolo originale: They Shoot Horses, Don’t They?. Genere Drammatico – USA1969durata 129 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,47 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal breve romanzo Ai cavalli si spara (1935) di Horace McCoy, pubblicato (1956) in Italia da Einaudi con Avrei dovuto restare a casa nel volume Le luci di Hollywood , e sceneggiato da James Poe e Robert E. Thompson. Nel 1932, durante la grande depressione, a Los Angeles si svolge una maratona di danza dov’è in palio un premio di 1500 dollari. Sagra di sadomasochismo, claustrofobica fino all’angoscia, impressionante ricostruzione d’epoca con dialoghi crepitanti, è una sola, grande metafora sull’America amara che si slarga ad allegoria sul destino. Ottimo gioco di squadra tra gli attori. Ebbe 6 nomination ai premi Oscar (regia, sceneggiatura, Fonda, York, musiche) e una statuetta a Young come attore non protagonista.

 Non si uccidono così anche i cavalli?
(1969) on IMDb

Regia di Peter Greenaway. Un film Da vedere 2014 con Elmer BäckLuis AlbertiMaya ZapataRasmus SlätisJakob ÖhrmanLisa OwenCast completo Titolo originale: Eisenstein in Guanajuato. Genere Sentimentale, – MessicoFinlandiaBelgioFranciaPaesi Bassi2014durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 4 giugno 2015 distribuito da Teodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,49 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1931. In Messico per girare un film, grazie a un permesso temporaneo di Stalin e a finanziatori americani, il regista lettone, ancora imbevuto dell’ideale rivoluzionario ma estroso e sconsiderato come un clown, giunge nella città di Guanajuato e si abbandona alla sua prima esperienza erotica con un giovane professore, che gli fa da guida, per avvicinarsi alla sconvolgente cultura messicana intrisa di sesso e morte. Perde il finanziamento ed è obbligato a tornare in URSS. Il 14° film di Greenaway è un’opera d’arte di assoluta originalità, classica e barocca, contenuta e strabordante, che riesce a fondere: 1) il racconto – erotico, drammatico, comico, grottesco, satirico – di una conversione esistenziale all’amore che passa per l’accettazione della morte; 2) la biografia di un genio artistico, con foto e filmati d’epoca di lui e della sua troupe; 3) un inquietante documentario storico-antropologico sul Messico; 4) una magistrale videolezione di storia del cinema, con spezzoni dei primi film di Ejzenštejn. Stile sublime, caratterizzato da una continua variatio e dall’uso perfetto e personalizzato di raffinate tecniche di ripresa, da fotografia (Reinier Van Brummelen) e montaggio (Elmer Leupen), ma anche da invenzioni di potenza visionaria pari a quella dei disegni di Escher. È più di un film, è un viaggio psichedelico.

 Eisenstein in Messico
(2015) on IMDb
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Un film di Damiano Damiani. Con Giorgia MollPierre BricePietro GermiLaura VivaldiNino Marchetti. continua» Drammaticob/n durata 94 min. – Italia 1960.

Un giovane rappresentante scontento e arrivista ha un’amante. Un giorno la uccide e involontaria testimone è una tredicenne che si innamora del giovane. Costui riesce in un primo tempo a far sì che la piccola non parli. Ma il commissario (Germi) ha capito tutto, fa parlare la bambina e va ad arrestare l’assassino a casa della sua ricca fidanzata.

Lipstick (1960) on IMDb
Fuoco Assassino - E adesso parliamo di cinemaE adesso parliamo di cinema

Un film di Ron Howard. Con Scott Glenn, Kurt Russell, Robert De Niro, William Baldwin, Val Kilmer. Titolo originale Backdraft. Avventura, durata 135′ min. – USA 1991. MYMONETRO Fuoco assassino * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due vicende complementari si intrecciano: il rapporto conflittuale di due fratelli, entrambi pompieri sulla scia del padre morto giovane in un incendio, e l’inchiesta su una serie di incendi dolosi a scopo omicida che si riveleranno collegati tra loro. Un colosso della pirotecnica condito di suspense con agganci un po’ pretestuosi di critica verso i politici che riducono i finanziamenti pubblici ai vigili del fuoco. De Niro e Sutherland offrono due caratterizzazioni che lasciano il segno. Howard rimane un regista indecifrabile e inclassificabile che lascia incerti nel giudizio. Il titolo originale, Backdraft, significa in gergo “fiammata di ritorno”.

Backdraft (1991) on IMDb
Una Rosa per tutti - Film (1967) | il Davinotti

Un film di Franco Rossi. Con Nino Manfredi, Mario Adorf, Claudia Cardinale, Lando Buzzanca. Commedia, durata 110 min. – Italia 1965. MYMONETRO Una rosa per tutti * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Rosa, infermiera a Rio de Janeiro, ha sette amanti ai quali è equamente legata. Quando uno di questi, il barista italiano, comincia a dimostrarsi eccessivamente geloso, lo lascia. La donna inizia poi un rapporto con un dottore, anch’esso italiano (Manfredi), che, con discorsi persuasivi, le dà un certo equilibrio. Ma le successive incertezze del dottore la risospingono gradatamente al suo precedente sistema di vita.

A Rose for Everyone (1967) on IMDb
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Regia di Marco Righi. Un film Da vedere 2010 con Lavinia LonghiMarco D’AgostinGian Marco TavaniMaurizio TabaniClaudia BottiCast completo Genere Drammatico – Italia2010durata 80 minuti. Uscita cinema venerdì 24 febbraio 2012 – MYmonetro 3,09 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1984 Elia s’impegna nella vendemmia dei vigneti del padre in provincia di Reggio Emilia. Trova un inatteso aiuto nell’arrivo della cittadina Emilia che, alla vigilia della laurea, cerca di pagarsi almeno le spese del soggiorno. Da Londra arriva poi un suo fratello maggiore che provoca scompigli nella quiete campestre della famiglia. All’inizio la sequenza della masturbazione di Elia, di spalle accostata all’immagine di un crocifisso casalingo vicino al titolo, fa sospettare che questa opera prima rientri nel filone di un maledettismo infrancesato all’emiliana. L’esordiente Righi, invece, si ispira semmai alla lezione del bolognese Valerio Zurlini. Lo si sente sia nel lirismo con cui descrive la natura, sia nel riserbo sui sentimenti dei personaggi, affidati ai gesti e agli sguardi più che ai dialoghi, riserbo che un po’ si disperde nell’accelerazione narrativa dopo l’arrivo del fratello. Azzeccate la scelta e la direzione dei giovani protagonisti D’Agostin e Longhi. Produzione di Simona Malagoli per Ierà/Indiosmundo. Distribuisce Ierà.

Days of Harvest (2010) on IMDb

Regia di Ciro De Caro. Un film Da vedere 2013 con Valerio Di BenedettoCristian Di SanteSara TostiRossella d’AndreaDeng XueyingCast completo Genere Commedia, – Italia2013durata 83 minuti. Uscita cinema giovedì 19 dicembre 2013 distribuito da Distribuzione Indipendente. – MYmonetro 3,52 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Valerio è un aspirante attore ventinovenne che non riesce a sbarcare il lunario e nei momenti di sconforto fissa il suo trenino elettrico. L’amico d’infanzia Christian è un pusher (ma lui precisa: “rivenditore al dettaglio”) che fa affari con la mala cinese. Valerio vive con Serena, che persegue un dottorato grazie ad una borsa di studio e comincia a sentir ticchettare l’orologio biologico. Christian invece vive con la nonna che ha visioni della Madonna e aggredisce chiunque entri in casa. Infine Giovanna, sorella di Valerio, fa la fisioterapista e mantiene il fratello, invitandolo ripetutamente a crescere e a prendersi le sue responsabilità nei confronti di Serena. Cosa che, a modo suo, fa anche il pragmatico Christian, convinto che le donne non vadano capite ma protette.
Nel panorama della commedia italiana contemporanea, in cui hanno la meglio (produttivamente e distributivamente parlando) le messinscene paratelevisive popolate da giovani gaudenti e senza un problema al mondo, l’esordiente trentenne Ciro De Caro racconta il mondo dei suoi coetanei in modo totalmente realistico, a cominciare dai dettagli di ambiente e dalla descrizione della realtà (non) lavorativa dei giovani.

Spaghetti Story (2013) on IMDb
Caro Michele - Film (1976) - MYmovies.it

Un film di Mario Monicelli. Con Mariangela Melato, Delphine Seyrig, Lou Castel, Aurore Clément, Adriana Innocenti. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 110′ min. – Italia 1976. MYMONETRO Caro Michele * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo le rivolte studentesche del ’68, Michele è esiliato a Londra, ma si mantiene in contatto epistolare con la madre e le sorelle. Un giorno arriva la notizia che Michele è morto. Tratto dal romanzo (1973) di Natalia Ginzburg, sceneggiato da S. Cecchi D’Amico e Tonino Guerra e diretto da un Monicelli maturo e impegnato, è un buon film, insolito e intelligente.

Caro Michele (1976) on IMDb

Un film di Robert Wise. Con David Wayne, Arthur Hill, James Olson, Kate Reid, Paula Kelly. Titolo originale The Andromeda Strain. Fantascienza, durata 130′ min. – USA 1971. MYMONETRO Andromeda – Il film * * * 1/2 - valutazione media: 3,57 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Michael Crichton: un satellite artificiale precipita in un villaggio del Messico, provocando un’epidemia che uccide quasi tutti tranne un vecchio e un bambino. Buon film di fantascienza con effetti speciali, rumori speciali, parole speciali e l’intento di fare una piccola lezione di morale. Film solenne, attento ai dettagli, efficace nel sostenere la suspense.

The Andromeda Strain (1971) on IMDb
Capricorn One - Film (1978) - MYmovies.it

Un film di Peter Hyams. Con Brenda Vaccaro, James Brolin, Sam Waterston, Elliott Gould, Telly Savalas. Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 124′ min. – USA 1978. MYMONETRO Capricorn One * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La NASA sta per lanciare verso Marte navicella spaziale. Per un guasto la spedizione viene simulata, ma non tutti credono all’inganno. Tipico frutto della paranoia americana dopo lo scandalo Watergate, acquista nella 2ª parte la sua vera fisionomia di apologo contro il potere, pur mantenendo le cadenze di un thriller d’inseguimento. Nel 1975 era uscito il best seller Non siamo mai andati sulla Luna di Bill Kaysing.

 Capricorn One
(1977) on IMDb

I subita sono tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni. I subita presenti in rete non erano sincronizzati.