Uno studioso porta dall’Egitto un sarcofago contenente una mummia e lo sistema in un museo. Un giorno, leggendo la preghiera scritta su un papiro che si trovava nel sarcofago, egli ridà vita alla mummia.
Un film di John Gilling. Con André Morell, John Philips, David Buck, Tim Barrett Titolo originale The Mummy’s Shroud. Horror, durata 84 min. – Gran Bretagna 1966. MYMONETRO Il sudario della mummia valutazione media: 2,04 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Scoperta la tomba di un faraone morto giovanissimo, una spedizione archeologica ne trasporta i resti in un museo. Il guardiano del sepolcro si impossessa invece del sudario e provoca il risveglio della mummia del fedele schiavo del faraone, ordinandole di uccidere i profanatori della tomba.
In Egitto nel 1925 un’antiquaria (R. Weisz) assolda il capitano Rick O’Connell (B. Fraser) della Legione Straniera francese per trovare Hamunaptra, la leggendaria Città dei Morti. Quando ci arrivano fanno i conti con Imhotep (A. Vosloo), sacerdote egizio che da tremila anni è un vendicativo morto vivente. Scritto dal regista S. Sommers ( Deep Rising ), è un film truculento senza mistero in forma di dispendiosa baracconata, più vicina al cinema d’azione che all’horror, all’insegna di una stupidità diffusa a tutti i livelli – storia, intreccio, personaggi, dialoghi – e programmata con scientifico scrupolo per compiacere i gusti deteriori di tutte le fasce di pubblico. Fotografia di Adrian Biddle, scene di Allan Cameron e soprattutto effetti speciali dell’Industrial Light & Magic. Girato in esterni a Marrakech. Le rovine di Hamunaptra ricostruite nel cratere di un vulcano spento, vicino alla cittadina sahariana Erfoud, ai confini con l’Algeria.
Un film di Mike Newell. Con Susannah York, Charlton Heston, Jill Towsend Titolo originale The Awakening. Horror, durata 105 min. – Gran Bretagna 1980. – VM 14 – MYMONETRO Alla trentanovesima eclisse valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Mentre in Egitto l’archeologo Matthew Corbeck (Charlton Heston), accompagnato dall’assistente Jane Turner (Susannah York), scopre la tomba della regina Kara, sua moglie Ann (Jill Townsend) dà alla luce la piccola Margaret. Parecchi anni dopo, Ann si è stabilita negli Stati Uniti e Margaret (Stephanie Zimbalist) decide di raggiungere il padre, risposato con Jane, a Londra. Corbeck è ancora ossessionato dai suoi studi relativi alla regina Kara e al rituale che dovrebbe riportarla in vita. Si scopre che la coincidenza tra la scoperta della tomba e la nascita di Margaret ha qualche significato e che la relazione tra Margaret e il padre ne ha qualcun altro, in un torbido insieme che porta alla possessione di Margaret da parte dello spirito dell’antica regina egizia. È tratto dal romanzo Jewel of the Seven Stars di Bram Stoker, che aveva già fatto da base a #Vedi#Exorcismus – Cleo, la dea del’amore, prodotto dalla Hammer otto anni prima. Con un budget adeguato e un cast notevole, il film non riesce però a convincere e anche il confronto con il pur travagliato film hammeriano è perdente. Gli esterni egiziani cercano di dare respiro avventuroso, ma contrastano con il tono cupo e ossessivo della storia e l’intreccio tra il velato rapporto incestuoso e la possessione non risulta approfondito, rendendo poco motivata la vicenda. Inoltre, il film si dilunga un po’ troppo e procede a ritmo blando. Gli interpreti svolgono professionalmente il loro lavoro, ma Charlton Heston trasuda troppa integrità per convincere come archeologo ossessionato e attratto dalla figlia. Mike Newell (1942) non è adatto alla materia, ma si farà valere in altri ambiti (Quattro matrimoni e un funerale)
In Egitto, Wendland, un giovane pittore, vuole a tutti i costi vedere una mummia che terrorizza tutti quelli che vanno a visitare la sua tomba. Dalle bende, sembra che due occhi vivi scrutino i visitatori.
Nick e Chris sono militari che, tra una missione e l’altra in Medio Oriente, trafugano reperti archeologici per denaro. Finché incappano nella tomba egizia sbagliata e fanno tornare in vita la principessa Ahmanet, sepolta viva per la sua amicizia con il dio del male Seth. La principessa vuole far rivivere Seth, servendosi del corpo di Nick e schierando un esercito di mummie/zombie. Ma si mette in mezzo anche una squadra, la Prodigium, capitanata dal Dottor Jekyll (quello famoso, che diventa Mr. Hyde). Monster Movie della Universal che inaugura il progetto Dark Universe, una serie di film interconnessi che avranno come protagonisti la moglie di Frankenstein, il Mostro della Laguna Nera, Van Helsing, l’Uomo invisibile e l’Uomo lupo. Produttore di successo al 2° lungometraggio come regista, Kurtzman rimaneggia senza prendersi sul serio, il classico del ’32 e lo riambienta ai nostri giorni, tra Iraq e Londra, in stile supereroistico, con tanti spettacolari colpi di scena per un’atmosfera duellante che non sa scegliere tra il macabro e il fantastico. Cruise sembra di gomma e corre molto.
Mud Creek, Texas. Elvis Presley è vivo, ma non sta per niente bene: fiaccato da vari malanni, vegeta in una casa di riposo sotto falso nome: per sfuggire alle costrizioni del suc-cesso e riprendersi una vita libera, ha scambiato la sua identità molti anni prima con quella di Sebastian Huff, un suo imitatore, e ora nessuno gli crede quando dice d’essere il vero Elvis e che a morire nel 1977 è stato Huff. L’unico che gli dà retta è un altro ospite della casa di riposo: il fatto che si tratti di un anziano di colore, Jack, che pensa di essere John Fitzgerald Kennedy – anche lui sopravvissuto all’attentato di Dallas – non aiuta la credibilità complessiva dei due nei confronti degli altri. Qualcosa sta però per turbare la senile rassegnazione di Elvis e Jack: un’anziana residente della casa muore in seguito all’attacco di un gigantesco scarafaggio. Tutti pensano si sia trattato di un incidente. Elvis però si trova alle prese con lo stesso scarafaggio la notte dopo e riesce a friggerlo. Ma è solo l’inizio: Jack ed Elvis si ritrovano da soli ad affrontare la minaccia di una mummia egizia vendicativa.
Una spedizione geologica porta alla luce il sarcofago di un faraone assassinato oltre 3000 anni fa dal fratello e lo espone a Londra. Ma il sarcofago è vuoto. La mummia, tra lo zombie e il vampiro, è tornata in vita e compie i suoi crimini di vendetta. 6° o 7° film sull’argomento, è una minestra riscaldata che si salva solo per gli ultimi 20 minuti che hanno un certo swing. L’attore che fa la mummia è D. Owen. Henry Younger, sceneggiatore, è uno pseudonimo del regista.
Dal romanzo Jewel of the Seven Stars di Bram Stoker. Vent’anni dopo che una mummia femminile è stata trasportata in Inghilterra dall’Egitto, i componenti della spedizione sono uccisi a uno a uno, mentre lo spirito della principessa defunta s’è impossessato della figlia dell’archeologo capo. Intelligente tentativo di proseguire la saga fantastica della mummia senza farla deambulare, in una miscela accorta di horror ed erotismo. Il regista Holt morì durante le riprese e fu sostituito dal produttore Michael Carreras della Hammer. Rifatto nel 1980 con Alla trentanovesima eclisse .
Tre archeologi penetrano nella tomba della principessa egiziana Ananka, sfidando un antico interdetto. Tre anni dopo giunge in Inghilterra un egiziano con la mummia di un sacerdote. Remake britannico del celebre film del ’32 con Boris Karloff. Inizio lento, ma poi il racconto cambia marcia e l’ultima mezz’ora è mozzafiato.
Deserto dell’Arizona. Un furgone su cui viaggiano alcuni detenuti ha un incidente: approfittando dell’imprevisto, i criminali riescono a liberarsi, uccidendo una delle due guardie di sicurezza e prendendo in ostaggio l’altra. Cercando di raggiungere il confine con il Messico, s’imbattono prima in un medaglione d’oro, poi in un misterioso indiano, che, vedendo il gioiello, comincia a raccontare ai fuggiaschi l’antica leggenda di una città edificata sopra un tesoro nascosto e protetto da una maledizione.
Per il 118° compleanno dell’adorata figlia Mavis, il conte Dracula organizza una mega festa nel maniero inaccessibile, inespugnabile, gigantesco (costruito proprio in funzione di tenere lontani i “maschi” dalla fanciulla). Tra gli invitati – la Mummia, l’Uomo Invisibile, il Lupo Mannaro, Frankenstein e così via – si infila un autostoppista con sacco a pelo e iPod che s’innamora del posto e, contraccambiato, della ribelle Mavis. Vani i tentativi di Dracula di eliminarlo. 3D insoddisfacente e buio per uno spunto buono realizzato con prolissità e gag che non fanno ridere, troppo rumore e troppe urla. Cast di stelle per le voci originali, da noi si distinguono Bisio e la Capotondi.
La mummia, l’uomo lupo, il mostro della laguna nera e Frankenstein tornano nella propria città in cerca di un amuleto vitale per loro. Li fronteggiano ragazzini svegli e appassionati di horror. Riuscendo a regredire all’età mentale di 12 anni, ci si diverte.
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