Category: Horror


Regia di Takashi Shimizu. Un film con Shin’ya TsukamotoTomomi MiyashitaKazuhiro NakaharaMiho NinagawaShun Sugata. Genere Horror – Giappone2004durata 92 minuti. – MYmonetro 2,67 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Soggetto: un cameraman, all’ossessiva ricerca della comprensione del significato della paura, vive una simbiosi morbosa con la sua telecamera e finisce per dare di matto e ammazzare della gente.
Film: se vi chiamate Michael Powell, passate il soggetto al fido e geniale Leo Marks, gli fate scrivere una sceneggiatura che è un trattato di psicologia da pubblicazione, mettete su una troupe e girate un capolavoro che si chiama L’occhio che uccide (Peeping Tom); se invece vi chiamate Takashi Shimizu, vi fate aiutare da uno dei maggiori sceneggiatori della serie animata Digimon a scrivere il film, date la parte del protagonista a Shinya Tsukamoto (hai visto mai che non vi dà una mano nella regia…), fate una scorpacciata di peperoni e ve ne andate a nanna con la certezza che gli incubi saranno quanto mai d’ispirazione per dare al film un’evoluzione assurda.
I primi venti minuti di Marebito, infatti, fanno urlare al plagio nei confronti del grande cineasta inglese. Poi, in perfetto stile nipponico, il film prende una china del tutto inattesa che rasenta, quindi sconfina, infine straripa ne la follia.

 Marebito
(2004) on IMDb
Silent Hill - Film (2006) - MYmovies.it

Un film di Christophe Gans. Con Radha Mitchell, Laurie Holden, Sean Bean, Deborah Kara Unger, Kim Coates. Horror, durata 120 min. – Giappone, USA, Francia 2006. uscita giovedì 6 luglio 2006. MYMONETRO Silent Hill * * 1/2 - - valutazione media: 2,89 su 207 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Rose ha una figlia, Sharon, che sta morendo per una terribile malattia. L’ultimo tentativo per salvarla è portarla da un guaritore, e, contro la volontà del marito, Rose fugge con la bambina. Direzione: Silent Hill. Ispirarsi a un videogioco, per il cinema, non è mai stata una cosa semplice. Le trame dei game sono studiate a livelli, a crocevia, mentre una sceneggiatura cinematografica deve essere scorrevole, dettagliata, seguire una “consecutio temporum”. C’è però un elemento che i due mondi hanno in comune, ovvero l’opportunità di creare atmosfere, visive e sonore.

 Silent Hill
(2006) on IMDb

Regia di Woo-Sung Jeon. Una serie con Ju-Young LeeWayne LeGetteJong-seo JunJin Sun-gyuJoo-young LeeCast completo Titolo originale: Bargain. Genere Drammatico – Corea del sud2023

Alcuni uomini vengono attirati in un hotel isolato con la scusa di un incontro sessuale, per poi essere coinvolti in un traffico di organi che vengono venduti all’asta al miglior offerente. Dopo un terremoto catastrofico, le vittime, i trafficanti e gli acquirenti rimangono intrappolati nell’edificio in rovina. Tagliati fuori dal mondo esterno, devono lottare per sopravvivere ad ogni costo.

Bargain (2022) on IMDb
Locandina Hwayi

Un film di Joon-hwan Cho. Con Yun-seok Kim, Jin-woong Cho, Sung-kyun Kim, Jin-goo Yeo Thriller.

Una gang di 5 membri, guidata da Seok-Tae, rapisce un bambino di nome Hwa-Yi e i suoi membri crescono il bambino come loro figlio. Il bambino è ora di 17 anni e si è trasformato in un killer letale. Con la partecipazione all’attività criminale del padre, Hwa-Yi viene a conoscenza del proprio passato. Hwa-Yi mette mano alle proprie armi per scoprire chi è veramente.

 Hwayi: Gwimuleul samkin ai
(2013) on IMDb




The Bad Seed (1956) - IMDb

Un film di Mervyn LeRoy. Con Nancy Kelly, Henry Jones, Eileen Heckart, Patricia McCormack Titolo originale The Bad Seed. Drammatico, b/n durata 129 min. – USA 1956. MYMONETRO Il giglio nero * * * - - valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una bambina buona e simpatica nasconde sotto le angeliche apparenze gli istinti di una feroce assassina (la nonna era una maniaca omicida). La piccola uccide un compagno di scuola per rubargli la medaglia e brucia vivo un uomo di fatica che la sospetta del delitto. La madre, sconvolta, medita di eliminarla perché non ammazzi più.

The Bad Seed (1956) on IMDb
Gun Woman [Edizione: Stati Uniti]: Amazon.it: Asami, Kairi Narita, Matthew  Floyd Miller, Dean Simone, Noriaki Kamata, Kurando Mitsutake, Asami, Kairi  Narita: Film e TV

Gun Woman è un film del 2014 diretto da Kurando Mitsutake. Pellicola di produzione giapponese, di genere thriller con delle sfumature da horror.

Uno spietato assassino, contatta un uomo per farlo diventare il suo guidatore, mentre lui uccide vari bersagli. Dopo l’uccisione di una donna, i due si dirigono a Las Vegas. Per ingannare il tempo, viene raccontata la storia di Hamazaki, un assassino della mafia giapponese. Quando egli morì, lasciò una grande eredita al figlio, a costo che quest’ultimo lasciasse per sempre il Giapponese. Il figlio fece come richiesto, ma essendo più spietato e perverso del padre, uccise tutte le donne che poteva, lasciando scie di cadaveri in Asia, Europa e Negli Stati Uniti.

Gun Woman (2014) on IMDb

Regia di David Cronenberg. Un film con Frank MooreMarilyn ChambersHoward RhyspanJoe SilverHoward RyshpanCast completo Titolo originale: Rabid. Genere Horror – Canada1976durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 2,70 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Chirurgo senza scrupoli raccoglie ragazza in fin di vita per un incidente in moto e le pratica un innesto cutaneo di nuovo tipo. Nell’ascella della ragazza si forma un pungiglione in forma di pene con cui perfora i disgraziati che incontra, succhiandogli il sangue e trasformandoli in vampiri. Il contagio si diffonde per tutta Montréal. Al suo 2° lungometraggio D. Cronenberg aggiorna e declina al femminile il tema del vampirismo, facendone un atto di accusa contro i soprusi della scienza che pretende di ricreare artificialmente l’uomo. Anche a livello stilistico il film “assomiglia a un melodramma più che a un horror tradizionale” (G. Canova). È diventato un film di culto anche per la presenza della pornostar canadese M. Chambers, imposta al regista dal produttore Ivan Reitman, non ancora passato a Hollywood.

Rabid (1977) on IMDb

Un film di Mario Bava. Con Telly Savalas, Elke Sommer, Sylva Koscina, Alessio Orano Horror, durata 95 min.

Durante un viaggio in Spagna Lisa, una turista americana, incontra in uno strano negozio di oggettistica il Diavolo sotto le spoglie di un maggiordomo. Incantato per l’incredibile somiglianza di Lisa con una nobildonna morta decenni prima, riesce ad attirarla nel palazzo dove, apparentemente, presta servizio. Qui Leandro (il Diavolo-maggiordomo), manovrando bizzarri manichini, si diverte a tormentare i vecchi abitanti facendo loro rivivere i momenti della morte.

Lisa and the Devil (1973) on IMDb
Dark water: Amazon.it: Fumiyo Kohinata, Hitomi Kuroki, Rio Kanno, Mirei  Oguchi, Asami Mizukawa, Hideo Nakata, Fumiyo Kohinata, Hitomi Kuroki: Film  e TV

Regia di Hideo Nakata. Un film Da vedere 2002 con Hitomi KurokiRio KannoMirei OguchiAsami MizukawaFumiyo KohinataYu TokuiCast completo Titolo originale: Honogurai mizu no soko kara. Genere Horror – Giappone2002durata 101 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In seguito al divorzio dal marito, Yoshimi si trasferisce con la figlioletta Ikuko in uno scalcinato palazzo di periferia. Strani rumori provenienti dall’appartamento superiore disabitato, uno zainetto che continua a comparire nei luoghi più inusuali, una macchia d’umido che trasuda innaturalmente dal soffitto: tutto apparirà legato alla scomparsa di una bambina, avvenuta tempo prima in circostanze misteriose. Dark Water rappresenta la consacrazione di Hideo Nakata all’horror: dimostrando capacità evolutiva e coerenza stilistica, il regista conferma reali doti di story-telling e gestione della tensione. La plumbea cortina degli esterni e la implacabile cappa di condensa degli interni delineano un’ atmosfera fitta, generando un contesto fertile per lo sviluppo di una ghost-story doc, che sfrutta appieno il fascino spettrale degli immobili nipponici. Il risultato è un horror d’ambiente attento alle caratterizzazioni, dove la coralità compositiva si mescola all’ intuizione registica, in un fluire continuo verso territori inquieti. Un’opera diretta, pullulante di simboli e temi assurti a veri e propri leit-motiv dell’horror orientale, che trova nella semplicità, senza troppi sbalzi di volume, la propria validità espressiva. 

Dark Waters (2019) on IMDb
Locandina Il rosso segno della follia (Un'accetta per la luna di miele)

Un film di Mario Bava. Con Femi Benussi, Dagmar Lassander, Laura Betti, Steve Forsyth. Horror, b/n durata 88 min. – Italia 1970. MYMONETRO Il rosso segno della follia (Un’accetta per la luna di miele) * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

John Harrington (Stephen Forsyth) uccide con una mannaia una coppia in treno in viaggio di nozze. Harrington è consapevole di essere pazzo, ma sa anche che nessuno se ne è accorto: non la moglie Mildred (Laura Betti), né gli impiegati della sua casa di mode. John è lucido e continuerà a uccidere fin quando non scoprirà la verità.  L’ambientazione in una casa di mode ricorda il famoso thriller di Bava, Sei donne per l’assassino, precursore del giallo all’italiana, ma qui l’impostazione è più delirante e horror, con uno psicopatico semilucido, un’ossessione allucinante e assurda, una seduta spiritica, un’apparizione spettrale e altre piacevolezze del genere. Lo stile inconfondibile di Mario Bava tiene a bada tutto questo e lo trasforma in uno spettacolo imperdibile.Disseminato di ricercatezze e finezze visive, il film è solo in parte appesantito da una trama che, pur con momenti di originalità, è sostanzialmente prevedibile, finale compreso. Alcune sequenze sono magistrali: l’omicidio di Laura Betti e quanto avviene subito dopo è realizzato con grande fantasia e astuzia visuale. Non mancano tocchi di assoluta bizzarria, come l’abito da sposa indossato per l’occasione dall’assassino. Il cast è variamente efficace, ma non trascendentale: Stephen Forsyth è solo adeguatamente atono nel ruolo del killer, Laura Betti è perfetta nel ruolo di moglie antipatica e Dagmar Lassander irradia splendore

Hatchet for the Honeymoon (1970) on IMDb
Zombi" di G. Romero è l'horror sociale definitivo · Recensione

Regia di George A. Romero. Un film con David EmgeKen ForeeScott H. ReinigerGaylen RossTom SaviniGeorge A. Romero. Genere Cofanetto 1978, Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18

Una misteriosa epidemia che resuscita i morti trasformandoli in mostri affamati di carne umana dilaga negli Stati Uniti senza che militari e scienziati possano opporvi rimedio. Francine, una ragazza incinta che lavora presso un’emittente televisiva di Philadelphia, insieme all’amico Stephen e ai poliziotti Peter e Roger, tenta di mettersi in salvo raggiungendo in elicottero un grande centro commerciale che potrebbe offrire sicuro rifugio e abbondante scorta di viveri ed armi. Dopo aver eliminato gli zombi che si trovano all’interno (i mostri muoiono se colpiti al cervello) Francine, Stephen e Roger (Peter è stato ucciso dopo che il morso di uno zombi lo ha irrimediabilmente contaminato), devono fronteggiare l’improvvisa irruzione di un banda di teppisti motorizzati che vogliono saccheggiare le provviste di cibo.Durante il concitato scontro, gli ingressi del supermercato restano incustoditi e ciò permette ai morti viventi di riversarsi a frotte nei magazzini. Stephen cade vittima degli invasori, ma Francine e Peter riescono avventurosamente a raggiungere l’elicottero e prendono il volo verso un incerto destino.
La critica ha privilegiato come chiave di lettura del film quella della metafora del consumismo imperante (autodistruttivo e, insieme, autorigenerantesi) nel mondo contemporaneo, trovando un evidente riscontro nell’ambientazione del quasi avveniristico “shopping mall” nel quale vivi e morti viventi convergono e famelicamente si combattono e si contendono la sopravvivenza. Nelle intenzioni del regista c’è comunque anche l’accento posto sul problema razziale (la famiglia di portoricani che rifiuta di consegnare alla polizia i suoi morti) e sulla violenza istituzionalizzata, cinica, drastica e impietosa nell’uso delle armi contro i nemici della società. L’impianto orrorifico – scandito dai sanguinolenti effetti speciali di Tom Savini, solo in parte mitigati da qualche slittamento verso l’autoironia o il surreale -, e la cornice apocalittica da fine del mondo sono però gli elementi che più si impongono nella memoria dello spettatore, complice anche lo sviluppo stesso della storia che, rinunciando a qualsiasi premessa esplicativa (il film si riallaccia idealmente ma non necessariamente alla Notte dei morti viventi realizzato da Romero 10 anni prima), è tutto compresso nel racconto di una battaglia da incubo.Dario Argento, oltre ad esserne il produttore, è anche coautore della colonna sonora.

Zombie (1979) on IMDb
Locandina Gli orrori del castello di Norimberga

Un film di Mario Bava. Con Joseph Cotten, Elke Sommer, Massimo Girotti, Antonio Cantafora, Umberto Raho.Horror, durata 92 min. – Italia 1972. MYMONETRO Gli orrori del castello di Norimberga * * 1/2 - - valutazione media: 2,97 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Peter Von Kleist discende da un crudele e sadico barone vissuto nel XVII secolo. Incuriosito dalle sue origini e in possesso di una magica pergamena si reca in visita a Norimberga, ospite dello zio. Qui conosce una studentessa che lo aiuta ad entrare nel castello dell’avo per pronunciare la formula scritta sulla pergamena. Ma non fanno altro che risvegliare lo spirito del barone Von Kleist che ricomincia ad uccidere. Sarà solo la comparsa di una misteriosa bambina a dar loro la possibilità di salvarsi e rispedire il sanguinario nell’oltretomba.
In questo film tutta la grandezza di un regista che ha saputo dare una svolta all’horror tricolore, Mario Bava è il maestro del genere. Riesce abilmente a coniugare storia e ambientazioni, infatti il castello del titolo non è solo una location ma soprattutto uno dei protagonisti della pellicola, per non dire il migliore. Il film è una continua fuga verso la speranza di non essere uccisi, lungo tetri corridoi e polverose segrete. E come in ogni horror che si rispetti la soluzione è sempre nelle mani di un innocente.

 Gli orrori del castello di Norimberga
(1972) on IMDb
Zombie Ass - DVD: Amazon.it: Arisa Nakamura, Mayu Sugano, Asana Mamoru,  Yûki, Danny, Kentaro Kishi, Noboru Iguchi, Arisa Nakamura, Mayu Sugano:  Film e TV

Noboru Iguchi è un nome assai caro agli amanti di quel cinema folle ed eccessivo di marchio strettamente nipponico. E’ infatti a lui che negli anni recenti dobbiamo il merito di aver realizzato due titoli di culto quali The Machine Girl e Robogeisha, veri e propri concentrati di nonsense e divertimento esagerato che hanno ottenuto imperituro alloggio nel Valhalla dei trash movie. Ma se una ragazza “meccanica” intenta a vendicarsi per la morte della propria famiglia e una geisha “robotizzata” alle prese con la sua personale e particolare ribellione, potevano apparire già come personaggi assurdi inseriti in contesti ancora più ironicamente surreali, la protagonista e l’ambientazione di Zombie Ass – Toilet of the Dead (che già dal titolo annuncia la sua più “pura essenza”…) varcano un nuovo limite del buon gusto, andando a rivoluzionare in chiave farsesca un filone sempre sulla cresta dell’onda come quello dei film di zombi.
L’inizio è sui generis per le produzioni sui morti viventi. Un gruppo di amici -tre ragazze e due ragazzi- si perdono in una foresta. Tra di loro vi è Megumi (Arisa Nakamura), studentessa di karate, che nasconde un drammatico segreto nel suo passato scolastico. All’improvviso i giovani vengono attaccati da uno zombi, e si avviano in una precipitosa fuga, soltanto per ritrovarsi accerchiati da altre orde di non morti. Quest’ultimi hanno però una differenza dai classici topoi del genere, e come arma per stordire le loro vittime hanno dei potentissimi… peti (!!), nonché dei lunghi vermi che escono dai loro orifizi pronti ad aggredire i malcapitati di turno. Megumi e i suoi compagni pensano di aver trovato un alleato in un mite professore e sua figlia, ma in realtà coloro che apparivano come salvatori si rivelano dei sadici assassini, loro stessi creatori del morbo zombificante.

Zombie Ass: Toilet of the Dead (2011) on IMDb

La sciamana è un film del 1996, diretto da Andrzej Żuławski e scritto dalla scrittrice Manuela Gretkowska. Il film, presentato e acclamato[1] al Festival di Venezia 1996, è stato pesantemente criticato in patria e divenuto oggetto di scandalo, a causa del contenuto ritenuto oltraggioso verso i valori cristiani[2], estremamente violento e pornografico. Il regista è stato accusato di avere manipolato a suo piacimento l’esordiente Iwona Petry e d’averla costretta a girare le scene più spinte contro la sua volontà.

Una ragazza misteriosa e senza nome, soprannominata l’Italiana, arriva a Varsavia per iscriversi al Politecnico. Michal, docente d’antropologia, le subaffitta un appartamento e fin dal loro primo incontro, quasi posseduti da qualcosa di sovrannaturale, iniziano una rovente relazione sessuale. Il giorno dopo l’incontro con l’Italiana, Michal e alcuni collaboratori rinvengono in un cantiere vicino a Varsavia il corpo mummificato di un uomo, risalente a più di tremila anni fa; dopo attenti studi, Michal si convince che la mummia sia riconducibile a uno sciamano d’un’antica tribù e decide di dedicarsi anima e corpo alla scoperta della cause della morte. Al passare dei giorni e delle settimane, la ricerca della verità si fa sempre più ossessiva e maniacale, trovando sfogo soltanto nel rapporto con l’Italiana, in una relazione fisica sempre più violenta ed eccessiva che sconvolge la mente di Michal, al punto da fargli rompere ogni rapporto con la moglie Anna e gli amici, e rivelerà la vera natura della ragazza.

She-Shaman (1996) on IMDb

Regia di Akio JissojiSuguru TakeuchiHisayasu Sato. Un film con Tadanobu AsanoMikako IchikawaHanae KanKaiji Moriyama. Titolo originale: Ranpo jigoku. Genere Horror – Giappone2005durata 134 minuti.

Edogawa Rampo (all’anagrafe Hirai Taro, 1894-1965) è uno dei massimi punti di riferimento della letteratura moderna giapponese; fortemente influenzato dalla narrativa poliziesca anglosassone di Arthur Conan Doyle ed Edgar Allan Poe (a cui è ispirato il suo nome d’arte), ha progressivamente creato un proprio riconoscibilissimo stile narrativo in cui ai “topoi” propri della “detective story” si mescolano elementi come l’erotismo ed il bizzarro.
L’interesse del cinema giapponese nei confronti degli scritti di Edogawa Rampo è sempre stato altissimo; nomi più o meno noti (Shin’ya Tsukamoto, Toshiyuki Mizutani, Tai Kato, Yasuzo Masumura)si sono confrontati con i suoi scritti, traendone riduzioni filmiche di diverso valore, a volte altissimo e personale, altre volte mediocre.
L’idea di un film collettivo ispirato ai racconti brevi di Rampo non può non portare alla mente un’operazione analoga effettuata nel 1968, in cui tre dei registi più importanti del periodo (Federico Fellini, Louis Malle e Roger Vadim) rivisitano attraverso la propria sensibilità altrettanti racconti di Edgar Allan Poe; ma se in quel caso i risultati erano stati alterni (ottimo l’episodio felliniano, tiepidini gli altri due), i quattro episodi che compongono questa pellicola funzionano a meraviglia, nonostante le differenze stilistiche che li caratterizzano o, forse, proprio grazie ad esse.

Ranpo jigoku (2005) on IMDb
Amazon.it | Devilman Complete Tv Series (5 Dvd) [Edizione: Stati Uniti]:  Acquista in DVD e Blu ray

Devilman (デビルマン, Debiruman?) è un celebre manga di Go Nagai, poi trasposto anche in diversi anime. E’considerato uno dei pilastri della storia dei manga.

La serie tv di Devilman racconta la storia di un giovane demone spedito sulla terra per sconvolgere il genere umano e far trionfare il regno delle tenebre. Per realizzare il suo proposito Devilman si impossessa del corpo di un ragazzo, Akira Fudo, ucciso insieme a suo padre dallo stesso Devilman, mentre i due si trovavano in montagna durante un’escursione. Tornato a casa nelle sembianze di Akira, Devilman viene adottato dai Makimura, amici dei suoi genitori, e si innamora della loro figlia, la giovane e carina Miki. L’amore verso una fanciulla umana rappresenta un torto che il regno dei demoni, che aveva spedito Devilman sulla terra per annientare il genere umano, non può tollerare. Inizia così una terribile guerra tra Devilman e i suoi ex-alleati.

Devilman (1987) on IMDb

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Regia di Kathryn Bigelow. Un film con Tim ThomersonJenny WrightLance HenriksenAdrian Pasdar. Titolo originale: Near dark. Genere Horror – USA1987durata 95 minuti. – MYmonetro 2,97 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Contagiato da un morso di una succhiatrice di sangue, giovanissimo cowboy si aggrega a una famiglia di vampiri che scorrazza in furgone in cerca di sangue giovane. Allucinante e allucinato, tetramente vampiresco, ricco di preziosismi figurativi, è il bizzarro 2° film a basso costo di una regista che farà strada. Scritto con Eric Red.

 Il buio si avvicina
(1987) on IMDb
Ultimo rifugio: Antartide - LongTake - La passione per il cinema ha una  nuova regia

Un film di Kinji Fukasaku. Con Glenn Ford, Chuck Connors, Bo Svenson, Olivia Hussey, George Kennedy.Titolo originale Day of Resurrection. Fantascienza, durata 93 min. – Giappone 1980. MYMONETRO Virus * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Da un centro di ricerche per la guerra batteriologica situato a Leipzig, nella Germania dell’Est, si disperde, accidentalmente, il terribile virus classificato “MM88”, che provoca la morte nel tempo di appena tre giorni. La scienza è impotente di fronte al pericolo e l’epidemia dilaga dalla Siberia a Washington, da Parigi a Tokyo… Una sola regione del pianeta, l’Antartide, grazie al rigidissimo clima, sembra immune al virus. Lì, in alcune basi scientifiche e militari sperdute tra i ghiacci, si contano gli ultimi sopravvissuti, di nazionalità diverse: 863 persone… delle quali soltanto 8 sono donne!I comandanti delle varie stazioni concordano un ferreo regime di disciplina per garantire una parvenza di ordine e di civiltà, ma non possono evitare che la tensione si acuisca fino a sfociare in rivalità interne, scoppi di follia e violenze di ogni genere. A complicare le cose c’è anche un sottomarino, con a bordo un equipaggio in parte contagiato, che chiede di approdare per avere una speranza di salvezza. E a precipitare la situazione c’è un imprevisto tilt che manda all’aria gli abbandonati sistemi di difesa nucleare americani facendo sì che le testate atomiche puntino direttamente proprio verso l’Antartide…
Kinji Fukasaku, regista del Fango verde e di Message from Mars, questa volta fa le cose in grande. Mobilitate le risorse della casa di produzione “Haruki Kadokawa” e acquistati i diritti per la trasposizione cinematografica di un romanzo di successo, riesce a coinvolgere nell’operazione grossi nomi del mondo hollywoodiano. Più che nella storia, l’originalità del film sta, tuttavia, nella rilettura in chiave fantascientifica del fortunato filone dei film “catastrofici” che in quegli anni riempivano ancora le sale di tutto il mondo.La pellicola è stata girata in Canada e in Alaska. Sul mercato americano è stata distribuita in versione accorciata di circa 50 minuti.In USA ha per titoli: Day of Resurrection, Virus.

Virus: The End (1980) on IMDb

Un film di Gordon Hessler. Con Vincent Price, Christopher Lee, Rupert Davies, Peter Arne Titolo originale The Oblong Box. Horror, durata 91 min. – USA 1968. MYMONETRO La rossa maschera del terrore * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vittima di un maleficio, Edwards Markham assume mostruose sembianze ed il fratello è costretto a segregarlo. Ritenuto morto e già sepolto, è salvato per puro caso da un medico. Edward si vendica uccidendo molte persone in modo crudele; perirà alla fine per mano del fratello, al quale comunque riuscirà, con un morso, a trasmettere i propri poteri malefici.

The Oblong Box (1969) on IMDb

Regia di Peter Newton – pseuJoe D’Amato. Un film con Annie BelleCharles BorromelKatya BergerEdmund PurdomGeorge Eastman (II)Cast completo Genere Horror – USAItalia1981durata 80 minuti. – MYmonetro 2,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo in fuga (Montefiori), inseguito da un prete (Purdom), si ferisce gravemente mentre cerca di scavalcare il cancello di una villa abitata da una ragazza semiparalitica, dal suo fratellino, dalla baby-sitter e da qualche domestico. Condotto in ospedale, i medici disperano di salvarlo, ma, incredibilmente, le ferite si rimarginano e l’uomo, uccisa un’infermiera, elude la sorveglianza. Il prete spiega alla polizia che l’assassino è uno psicopatico al quale, tempo prima in Grecia, uno scienziato ha inoculato un siero che rigenera le cellule: praticamente indistruttibile e immensamente forte, può essere annientato soltanto con una pallottola nel cervello.

Absurd (1981) on IMDb