Category: Horror


Audition - Film (1999) - MYmovies.itUn film di Takashi Miike. Con Ryo Ishibashi, Eihi Shiina, Tetsu Sawaki, Jun Kunimura, Miyuki Matsuda. Titolo originale Ôdishon. Horror, durata 111 min. – Giappone, Corea del sud 1999. MYMONETRO Audition * * - - - valutazione media: 2,39 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Takashi Miike, prolifico regista giapponese dalla media di quattro produzioni l’anno, è una mina vagante pronta ad esplodere con violenza pur di comunicare il proprio messaggio. Adattamento di un romanzo di Murakami Ryu, Audition, spesso indicato come capolavoro dell’autore, non fa eccezione rivelandosi un prodotto particolarmente estremo e di difficile catalogazione.
Un produttore cinematografico rimasto vedovo decide, dopo anni di solitudine, di risposarsi. Un suo collega ed amico organizza un’audizione di casting fittizia dove l’uomo, in principio riluttante, incontra una misteriosa giovane di cui si innamorerà follemente: la scelta sfortunamtamente si rivelerà infelice.

Audition (1999) on IMDb

Regia di Kiyoshi Kurosawa. Un film con Tahar RahimConstance RousseauOlivier GourmetMathieu AmalricMalik Zidi. Titolo originale: Daguerrotype. Genere Horror – FranciaBelgioGiappone2016durata 131 minuti.

Dopo la scomparsa dell’amata moglie, il celebre fotografo Stéphane ha cercato di colmare il vuoto realizzando dagherrotipi a grandezza naturale che sembrano quasi avere il dono di trattenere parte del soggetto. Quando l’acerbo Jean ne diventa l’assistente, si trova coinvolto nelle ossessioni di Stéphane e si innamora, ricambiato, di sua figlia Marie, la principale modella delle fotografie. Per vivere il loro amore, però, i due ragazzi dovranno evadere da quel mondo di immagini dalla sorprendente forza vitale.

Daguerrotype (2016) on IMDb

Jean Rollin Anno 1979 Durata 80 minuti Paese Francia Attori:franco maiBrigitte LahaiJean-Marie LemaireFanny MagierMuriel MontosseEveline Thomassophie noëlMyriam Watteau GenereOrrore | erotico

Una strana storia di un ladro che cerca rifugio in un castello di proprietà di due bellissime donne: Eva ed Elizabeth. Entrambi gli aristocratici appartengono a una setta che pratica il culto vampirico. Un piacere visivo di amore lesbico e sanguinario ricreato in un ambiente macabro, ma di oscura e misteriosa bellezza.

Fascination (1979) on IMDb
L'occhio che uccide - cinemaastra

Un film di Michael Powell. Con Anna Massey, Karlheinz Böhm, Moira Shearer, Maxime Audley Titolo originale Peeping Tom. Poliziesco, durata 101 min. – Gran Bretagna 1960. MYMONETRO L’occhio che uccide * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mark Lewis (Carl Boehm) è un operatore-regista ossessionato dall’idea di filmare l’infilmabile: l’espressione intensa che le persone assumono prima di morire sapendo di morire. Per realizzare questa sua ossessione, Mark ha aggiunto un accessorio alla sua cinepresa, dotandola di una sorta di baionetta in una delle gambe del cavalletto. In questo modo, filma e uccide, potendo poi rivedere l’esito delle sue imprese. Introverso e tranquillo nella vita normale, Mark intreccia una relazione – o piuttosto la subisce – con Helen (Anna Massey), colpita dalla sua sensibilità, e cerca diapprofondirne la conoscenza.

Peeping Tom (1960) on IMDb
Locandina Ho camminato con uno zombi

Un film di Jacques Tourneur. Con James EllisonFrances DeeTom Conway Titolo originale I Walked with a ZombieHorrorb/n durata 69 min. – USA 1943.

Classico del terrore anni Quaranta, ispirato alla lontana a Jane Eyre. Una signorina viene assunta come infermiera nella casa di un ricco signore ad Haiti. La moglie di quest’ultimo mostra segni di progressiva follia.

I Walked with a Zombie (1943) on IMDb

IL CASTELLO MALEDETTO (1932) - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmIl castello maledetto è una pellicola americana horror del 1932, diretta da James Whale e interpretata da Boris Karloff, Charles Laughton e Gloria Stuart.
La pellicola venne prodotta un anno dopo la celebre interpretazione di Karloff di Frankenstein, ma a dispetto della presenza di Karloff la pellicola venne ignorata al botteghino, rivelandosi un grosso insuccesso negli Stati Uniti, mentre fu accolto con grosso favore nel Regno Unito dove il distintivo humour nero del regista Whale venne meglio compreso. Per diversi anni la pellicola venne annoverata tra i film perduti fino a quando alla fine degli anni ’60 non ne riemersero i negativi grazie alle ricerche di Curtis Harrington che li recuperò negli archivi della Universal Studios e ne curò il restauro.
Mentre cercano riparo da un tremendo acquazzone in una remota regione del Galles, alcuni viaggiatori vengono accolti in una tenebrosa e sperduta magione appartenente alla oscura casata dei Femm. Cercando di essere gentili con i loro ospiti, i malcapitati dovranno scontrarsi con i modi bruschi e foschi del padrone di casa, il tenebroso Horace Femm e con l’ossessiva e malevola sorella Rebecca. Le cose volgeranno al peggio quando il brutale maggiordomo della casa Morgan, dopo essersi ubriacato, libererà suo fratello Saul, uno psicotico piromane che cercherà di dare fuoco alla magione con tutti i suoi occupanti.

The Old Dark House (1932) on IMDb
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Regia: Kurt Neumann, Edward Bernds, Don Sharp, David Cronenberg, Chris Walas

La trilogia classica degli anni ‘60 (L’Esperimento del Dottor K., La Vendetta del Dottor K. e La Maledizione della Mosca) e gli spettacolari film degli anni ‘80 (La Mosca e La Mosca 2). Cinque film per altrettanti viaggi nella paura in compagnia di scienziati pazzi, mutazioni genetiche ed esseri raccapriccianti.
La saga “body horror” più famosa di tutti i tempi in versione restaurata in un box completo ricco di extra.

Regia di Danny Boyle. Un film Da vedere 2002 con Cillian MurphyChristopher EcclestonNaomie HarrisBrendan GleesonRicci Harnett. Titolo originale: 28 days later. Genere Horror, – Gran BretagnaPaesi Bassi2002durata 112 minuti. Uscita cinema venerdì 13 giugno 2003 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 3,01 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Inghilterra, oggi. Durante un blitz un gruppo di animalisti irrompe in un laboratorio dove alcuni scimpanzè vengono sottoposti alla visione forzata di immagini violente. Il ricercatore che studia le cavie avverte gli attivisti che gli animali sono affetti da un virus sconosciuto e pericoloso. Malgrado ciò, i membri del commando decidono di liberare gli animali, da cui vengono immediatamente attaccati. 28 giorni dopo, Jim si risveglia in una Londra deserta e spettrale. La città sembra deserta e Jim vaga alla ricerca di esseri umani. E’ solo l’inizio di un’avventura dai risvolti terrificanti, dove l’uomo civilizzato si conferma come la belva peggiore… Dopo un paio di film sbagliati, Danny “Trainspotting” Boyle torna a far centro, con un horror a basso costo e girato in digitale che dà punti a molte produzioni miliardarie. Tutto già visto, intendiamoci, con profluvi di citazioni (da Romero alla serie Tv “i Sopravvissuti”) a volte decisamente perdenti rispetto agli originali. Ma almeno c’è un bel senso del ritmo, interpreti funzionali alla narrazione, qualche azzeccata soluzione di montaggio e una notevole colonna sonora. E qualche brivido è assicurato. Piacevole.

28 Days Later (2002) on IMDb
Locandina Pulse

Un film di Kiyoshi Kurosawa. Con Kumiko AsoHaruhiko KatoMasatoshi Matsuo Titolo originale KairoHorrordurata 117 min. – Giappone 2001uscita venerdì 18 agosto 2006. MYMONETRO Pulse ***-- valutazione media: 3,17 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Taguchi, un giovane informatico, viene trovato morto nel suo appartamento. I suoi colleghi cerca di scoprire cosa possa aver spinto il loro amico a compiere un gesto tanto estremo. L’unica pista sembra condurre a un misterioso floppy, trovato nel computer di Taguchi, che contiene un virus pericolosissimo per chi lo utilizza. Altre numerose morti si susseguono, mentre c’è chi, collegandosi a internet, si ritrova su un misterioso sito in cui una voce gli propone di incontrare un fantasma. Gli eventi precipitano, strane presenze si manifestano in stanze sigillate con il nastro rosso, per l’umanità l’apocalisse della solitudine è ormai prossima.
Esaurita la spinta propulsiva iniziale che ha portato sui nostri schermi una quantità industriale di film horror provenienti dall’oriente, rimarranno impressi nella nostra mente una manciata di titoli che, per forza espressiva e capacità di raccontare le paure dell’uomo comune, hanno saputo scalfire l’immaginario occidentale. I vari RingThe GrudgeDark Water, storie di fantasmi così affascinanti e misteriose ma al tempo stesso così lontane dalla nostra cultura, sono stati riadattati da un’Hollywood sempre più a corto d’idee ai gusti del pubblico occidentale, attraverso un processo di mutazione dei geni portatori del virus del terrore.
Tra i titoli citati merita un posto di assoluto rilievo questo Kairo il cui successo di critica internazionale non è figlio di un Demone minore di nome Samara, ma brilla di una luce propria garantitagli da questa spietata analisi della condizione umana che riesce a mettere in campo. Attraverso inquadrature gelide e silenzi assordanti che scavano nell’animo, mette a nudo il male dell’uomo contemporaneo: la solitudine, determinata da una presenza massiccia di tecnologie sempre più invasive che, nel film di Kurosawa diventano sì un tramite, un passaggio (il titolo originale del film significa proprio passaggio) tra il mondo dei vivi e quello dei morti, ma prima di tutto sono un mezzo per entrare in contatto con sé stessi, squarciando quel velo di Maya dietro il quale si nasconde il vuoto assoluto.

Pulse (2001) on IMDb
Freaks (film 1932) - Wikipedia

Un film di Tod Browning. Con Wallace Ford, Roscoe Ates, Olga Baclanova Horror, Ratings: Kids+16, b/n durata 64 min. – USA 1932. MYMONETRO Freaks * * * * - valutazione media: 4,03 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un classico dell’orrore, ritirato quasi subito dopo la prima dal boss della MGM che lo giudicò (dal suo punto di vista non aveva torto) troppo duro per i delicati stomaci degli spettatori del 1932. Browning usò veri nani e veri “mostri” (fra cui due fratelli siamesi) per questa horror story che molti giudicano il suo capolavoro. Protagonista è la bella di un circo, un’acrobata, che acconsente a sposare un nano.

 Freaks
(1932) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film Da vedere 1968 con Mia FarrowJohn CassavetesRuth GordonSidney BlackmerMaurice EvansRalph BellamyCast completo Titolo originale: Rosemary’s Baby. Genere Fantastico – USA1968durata 136 minuti. – MYmonetro 3,92 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rosemary Woodhouse (Farrow) sospetta una congiura demoniaca contro la creatura che porta in grembo, organizzata con la complicità del marito attore (Cassavetes) dagli arzilli Castevet (Gordon e Blackmer), coinquilini-stregoni mimetizzati negli abiti della borghesia di New York. Realtà o psicosi? Il polacco R. Polanski – al suo 1° film made in USA dopo 3 britannici – affascinato dal senso di mistero che serpeggia nel romanzo di Ira Levin, ne cava un memorabile esempio di cinema della minaccia e ripropone il tema dell’ambiguità fino a farne la struttura portante della narrazione. È “un incubo cinematografico dove la possibilità di orientarsi tra fantastico e reale è persa sempre, mentre resta a dominare la scena la sensazione di angoscia ridotta al grado zero e perciò ancor più inquietante” (S. Rulli). Oscar per R. Gordon. Prodotto da William Castle per la Paramount, nel 1976 ebbe un seguito TV di nessun interesse.

 Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York
(1968) on IMDb

Un film di Fritz Lang. Con Peter Lorre, Gustaf Gründgens, Rudolf Blummer, Ellen Widman, Inge Landgut. Titolo originale M. Drammatico, b/n durata 117 min. – Germania 1931. MYMONETRO M – Il mostro di Düsseldorf * * * * 1/2 valutazione media: 4,87 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un ignoto maniaco, che violenta e uccide bambine, semina la paura a Düsseldorf. La polizia ordina retate nell’ambiente della malavita i cui capi, danneggiati negli affari, decidono di reagire organizzando una caccia all’uomo con i mendicanti della città. Catturato, il maniaco viene processato. Lo salva dall’esecuzione la polizia che intanto l’aveva identificato. 1° film sonoro di Lang che ne scrisse la sceneggiatura con la moglie Thea von Harbou ispirandosi a un fatto di cronaca. Esordio di Lorre (vero nome: Laszlo Löwenstein, di origine ungherese), probabilmente nel primo personaggio di deviante sessuale nella storia del cinema. Su una tematica che gli è cara (opposizione tra giustizia ufficiale e giustizia privata, senso della colpevolezza universale), Lang fa un film di taglio realistico che nell’uso della luce (fotografia di F.A. Wagner) non trascura le esperienze espressionistiche, calibrando suspense, cadenze del poliziesco, dramma sociale. Il “tema dell’assassino” (fischiettato dallo stesso Lang) è tratto dal Peer Gynt di E. Grieg; l’idea del tribunale dei criminali deve qualcosa al Brecht di L’opera da tre soldi . Un classico. Rifatto nel 1951 da J. Losey.

 M - Il mostro di Düsseldorf
(1931) on IMDb

IL TESTAMENTO DEL MOSTRO - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Jean Renoir. Con Jean-Louis Barrault, Jean Topart, Michel Vitold, Teddy Billis, Teddy Bilis, Sylviane Margollé, Jacques Dannoville, André Certes, Jean-Pierre Granval, Céline Sales, Ghislaine Dumont, Madeleine Marion. Titolo originale Le testament du Docteur Cordelier. Horror, b/n durata 100′ min. – Francia 1959. MYMONETRO Il testamento del mostro * * * * - valutazione media: 4,08 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Noto psichiatra parigino cerca di ottenere la materializzazione della psiche e trasforma sé stesso, a comando, in Opale, libero dai condizionamenti della morale borghese. Gravi conseguenze. Contrariamente a Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 1886) e alle precedenti trasposizioni filmiche, la simpatia di Renoir va a Opale (come si dice esplicitamente nella bella scena finale della confessione) più che al rispettabile Cordelier di cui, anzi, si sottolinea l’immonda ipocrisia.L’aver risolto in cadenze di pantomima il malefico “doppio” di Cordelier non è soltanto un divertimento in chiave figurativa, ma ha una precisa corrispondenza etica e metaforica: il modo con cui il grande Barrault/Opale esprime la propria emancipazione dalle regole con inquietanti passi di danza e in frenesia ballettistica non manca di ironia e sconfina nel grottesco, evidente anche nel personaggio dello psichiatra ostile (Vitold). Realizzato per la prima volta in Francia in coproduzione con la TV (ORTF) e girato in parte con l’impiego contemporaneo di diverse macchine da presa.

 Il testamento del mostro
(1959) on IMDb

Regia di Alejandro Jodorowsky. Un film Da vedere 1989 con Guy StockwellAlejandro JodorowskyBlanca GuerraSabrina DennisonAdan JodorowskyCast completo Genere Horror – Italia1989durata 110 minuti. – MYmonetro 3,92 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

l piccolo Fenix vive con disagio la sua infanzia nello scalcinato circo guidato dal padre Orgo, dissoluto e ubriacone, nonché lanciatore di coltelli. Concha, la mamma di Fenix, acrobata trapezista, è a capo di una singolare setta religiose dedita al culto di una presunta (la Chiesa ufficiale non la riconosce) santa martire, cui vennero tagliate le braccia dai suoi stupratori perché con esse cercava di difendersi. Gelosa, Concha, dopo aver assistito alla demolizione della sua chiesa da parte delle ruspe del proprietario del terreno, scopre la tresca tra Orgo e la passionale Donna Tatuata. Questa, a sua volta, l’abbiamo vista bistrattare con gusto la figliastra Alma, una gentile sordomuta che con Fenix ha stretto un profondo legame di solidarietà tra disillusi. Furente, Concha getta dell’acido sugli amanti, ma Orgo, reso pazzo dal dolore, usa i suoi coltelli prima per staccare di netto le braccia alla moglie e poi per sgozzarsi. La Donna Tatuata fugge portando con sé Alma, davanti agli occhi disperati di Fenix che in un solo momento ha perso tutto. Diventato adulto, Fenix è rinchiuso in un manicomio dal quale evade quando la mamma sbuca dal nulla per riprenderselo. I due iniziano una nuova vita artistica simbiotica, nella quale Fenix funge da “braccia” della madre in curiosi spettacoli all’interno di un oscuro teatrino. Ma il fragile equilibrio si spezza: sanguinosi delitti cominciano a verificarsi nella città e ricompare anche Alma, alla ricerca del suo Fenix.
Ovvero, uno psycho-thriller alla maniera di Jodorowsky. Gli elementi tipici del genere ci sono tutti – e, a detta di Jodorowsky, infatti, proprio uno psycho-thriller in sostanza gli era stato chiesto di realizzare – a partire dal colpevole mentalmente disturbato con tanto di trauma infantile annesso per arrivare ai delitti truculenti con arma da taglio. Sorta di aggiornamento psicomagico della figura di Norman Bates, il protagonista vive il suo trauma quale tara ereditaria da una madre iperpossessiva ed egoista e da un padre scriteriato e affettivamente assente, tranne quando, anche lì comunque in modo possessivo, pretende di trasmettere al figlio i suoi valori (o disvalori) attraverso un sanguinoso tatuaggio. Ma se gli elementi dell’horror psicologico non mancano, a caratterizzare il film è la cifra autoriale sempre preponderante e originale di Jodorowsky, regista di pochi, ma generalmente indimenticabili, film.
Calato in una realtà messicana trasfigurata dal filtro immaginifico del regista, il film è anche e forse soprattutto un turgido melodramma criminale a tinte forti, ricco di umori e spunti che si affastellano e si accavallano perlopiù mirabilmente su una trama lineare e, nei suoi tratti essenziali, perfino banale, sempre riscattata comunque dalla forza della visione. Alcuni momenti sono di una bizzarria sublime: il funerale dell’elefante è un esempio brillante, con la solennità della commemorazione rotta all’improvviso dalla corsa della moltitudine a fare a pezzi il cadavere dell’animale per cibarsene. Ma anche la simbiosi perfetta delle braccia di Fenix a sostituire quelle mancanti della madre è folgorante per efficacia e significanza.
E c’è spazio anche per un divertito rimando al mondo del wrestling che tanto ha caratterizzato il cinema d’azione messicano: la figura della lottatrice Santa è un’irresistibile parodia di El Santo, eroe di innumerevoli film (molti dei quali diretti da René Cardona, il cui figlio René Cardona jr è qui produttore esecutivo). Ma le citazioni cinematografiche sono svariate, da L’uomo invisibile di James Whale al tema delle mani posseduti che richiamano le molteplici versioni di Le mani di Orlac.
Certe ridondanze e alcuni compiacimenti narcisistici dovuti proprio alla sontuosità iconografica del film rallentano la rappresentazione e la rendono talora meno efficace, ma sono dettagli di imperfezione che non minano la riuscita complessiva di una pellicola che riempie gli occhi raccontando in modo anche struggente la difficoltà per i sentimenti veri e “puri” di sopravvivere alla grettezza umana. I figli di Jodorowsky, Axel e Adan, forniscono una perfetta adesione al personaggio in età diverse e guidano un cast funzionale e a cui di certo non era stato chiesto di recitare sotto le righe.

Santa Sangre (1989) on IMDb

Regia di Gore Verbinski. Un film con Naomi WattsBrian CoxMartin HendersonDavid DorfmanJane Alexander (I)Lindsay FrostCast completo Genere Horror – USA2002durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,21 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Quattro adolescenti muoiono, in luoghi diversi ma alla medesima ora, in circostanze strane. Rachel, zia di una delle vittime, su richiesta della sorella indaga sul mistero, e viene così a scoprire che esiste una videocassetta che, a sette giorni esatti dalla sua visione, porta ad una morte orribile chi la guarda. Nel tentativo di dipanare l’intricata matassa, coinvolge nelle indagini anche il piccolo figlio Aidan e l’ex fidanzato.

The Ring (2002) on IMDb

Regia di Mike Flanagan. Un film con Ewan McGregorRebecca FergusonCarl LumblyAlex EssoeZackary MomohCast completo Titolo originale: Doctor Sleep. Genere Horror, – USA2019durata 151 minuti. Uscita cinema giovedì 31 ottobre 2019 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,57 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Danny Torrance, il bambino con la luccicanza, è cresciuto. Adesso è un uomo che deve fare i conti con la sua particolarità e cercare di conviverci. Nel farlo, si è ridotto a una sorta di relitto umano: alcolizzato e spiantato, senza presente né futuro. Toccato il fondo, Dan decide che è abbastanza e si riposiziona in una serena cittadina, trova l’amicizia del fraterno Bill, si disintossica dall’alcool e si mette a lavorare di buona lena. Niente di eclatante, ma è un sobrio inizio di una vita tranquilla. Però questa sua nuova vita si incrocia con le gesta di un gruppo di strani personaggi – capitanati dalla malefica Rose “Cilindro” – che si nutrono della luccicanza uccidendo i bambini che la possiedono. A essere minacciata è in particolare la giovane Abra che riesce a mettersi telepaticamente in contatto con Dan chiedendo il suo aiuto. Dan è riluttante, ma quando le cose precipitano sa che non può tenersene fuori e intraprende una lotta senza quartiere contro la banda di malvagi soprannaturali.

Doctor Sleep (2019) on IMDb

Regia di Francis Ford Coppola. Un film Da vedere 1992 con Gary OldmanWinona RyderAnthony HopkinsKeanu ReevesCary ElwesBilly CampbellCast completo Titolo originale: Dracula. Genere Horror – USA1992durata 128 minuti. – MYmonetro 4,27 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1480 Vlad Drakul, feroce paladino dell’Europa cristiana contro i turchi invasori, maledice Dio e diventa un vampiro dopo che sua moglie muore suicida, credendo che lui sia morto in battaglia. Nel 1897 a Londra Dracula vede in Mina Murray la reincarnazione della consorte e per amore si rifiuta di farne una sua simile, ma lei, innamorata, beve il suo sangue. In Romania i due si riuniscono. Ridotto a un mostro, Dracula le chiede di dargli pace. Lei obbedisce. Su una sceneggiatura di James Hart – che attinge anche da The Annotated Dracula di Leonard Wolf – e con almeno 40 milioni di dollari della Columbia Tristar (Sony) a disposizione, Coppola dà una struttura epica, romantica e luciferina al personaggio, e continua il suo lavoro di sperimentazione stilistica con una serie di invenzioni narrative, tecniche, cromatiche, figurative. Incorpora nel film la dimensione diaristica del libro. Fa subire a Gary Oldman numerose metamorfosi zoologiche o diaboliche. Ricorre soltanto a effetti speciali di carattere fotografico (e non computerizzato). Fa una puntigliosa ricostruzione della Londra vittoriana del 1897 con qualche civetteria e almeno un anacronismo storico (la sequenza del cinematografo). Riempie il film di rimandi al romanticismo e al simbolismo pittorico dell’Ottocento con curiose escursioni orientaleggianti (i costumi della giapponese Eiko Ishiota), ed espliciti agganci alla più raffinata grafica del fumetto, oscillando dal poetico al ridicolo involontario, dal gratuito al grossolano. È un film senza stile perché ne insegue troppi. È il Dracula di Winona Ryder: la bella parte è la sua, non quella di Oldman, troppo coperto dai trucchi e dai travestimenti. 3 Oscar: costumi, trucco, montaggio della colonna sonora.

Bram Stoker's Dracula (1992) on IMDb

Che fine ha fatto Baby Jane? - Film (1962)Un film di Robert Aldrich. Con Bette Davis, Joan Crawford, Maidie Norman, Victor Buono, Anna Lee.   Titolo originale What ever Happened to Baby Jane?. Drammatico, b/n durata 132′ min. – USA 1962. MYMONETRO Che fine ha fatto Baby Jane? * * * 1/2 - valutazione media: 3,91 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jane Hudson (Davis), ex bambina prodigio frustrata dagli insuccessi, vive da trent’anni in una vecchia casa con la sorella Blanche (Crawford), già diva degli anni ’30, paralitica dopo un incidente d’auto. Tra le due sorelle c’è un perverso rapporto sadomasochistico. Gioco al massacro tra una vittima che diviene carnefice e un carnefice che si trasforma in vittima, in bilico tra il melodramma e l’horror, è un capolavoro del grand-guignol cinematografico, detestato da molti che lo considerano una vetta del Kitsch violento. È difficile, però, non ammirare il linguaggio rigoroso e stilizzato di R. Aldrich, la sapiente sceneggiatura di Lukas Heller (da un romanzo di Henry Farrell del 1960), la straordinaria recitazione del trio principale, la dimensione gotica dell’atmosfera narrativa. 3 nomination agli Oscar: B. Davis, V. Buono, la fotografia di E. Haller. Fu tale il successo del film che ne fu tratto un “musical”.

What Ever Happened to Baby Jane? (1962) on IMDb

Regia di Neil Jordan. Un film Da vedere 1994 con Brad PittTom CruiseKirsten DunstAntonio BanderasChristian SlaterStephen ReaCast completo Titolo originale: Interview with the Vampire; The Vampire Chronicles. Genere Horror, – USA1994durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 16 dicembre 1994 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 3,83 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal primo volume di Vampire Chronicles di Anne Rice che ne ha curato l’adattamento. Storia di due vampiri americani di New Orleans cui s’aggiunge la piccola Claudia (Dunst): sono giovani, belli, omosessuali ma anche bisessuali o pedofili. Un’aura di maledettismo avvolge Lestat (Cruise), condannato da tre secoli a una giovinezza crudele e a un ininterrotto fiume di sangue. Dal 1791 gli è compagno il coetaneo Louis de Pointe de Lac (Pitt) che non sa e non vuole rinunciare a brandelli di umanità. È lui che nel 1991 fa a un giornalista il riepilogo di due secoli di peripezie e orrori. Prodotto di alto costo, realizzato con il concorso di un’agguerrita squadra di tecnici (scene: Dante Ferretti; fotografia: Philippe Rousselot; musica: Elliot Goldenthal), è l’8° film di Jordan: diseguale e ingorgato, troppo affastellato di temi e ossessioni, ora ripetitivo nella sua orgia di sangue e violenza, ora folgorante per ricchezza di invenzioni narrative e figurative, specialmente nel 2° tempo. La lunga sequenza del Théâtre des Vampires a Parigi è un colpo d’ala che trasporta nella sua dimensione fantastica di romanzo popolare un film inquinato da una sorta di malattia febbrile del sentimento poetico e drammatico. Meglio Pitt di Cruise, imposto dalla Rice. Generalmente apprezzato dalla critica europea più che da quella americana.

 Intervista col vampiro
(1994) on IMDb

Un film di Roger Corman. Con Vincent PriceMark DamonMyrna Fahey Titolo originale The Fall of the House of UsherHorrorb/n durata 85 min. – USA 1960.

Il film narra la tragica fine della dinastia degli Usher, destinata a estinguersi per una secolare maledizione.

House of Usher (1960) on IMDb
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