Demon Hunter è una serie a fumettihorror pubblicata in Italia dalla Xenia Edizioni dal 1993 al 1996.[1] Venne ideata da Gino Udina e realizzata dagli allievi di una scuola del fumetto; la serie è un bonellide, ovvero una pubblicazione stampata nel cosiddetto “formato Bonelli” che rientra nel novero degli epigoni di Dylan Dog, una serie horror che nei primi anni novanta ebbe un clamoroso successo editoriale che spinse diversi editori a proporre serie a fumetti con caratteristiche simili.
Michael Sloane, il protagonista, è un ispettore di polizia dell’ottavo distretto di Manhattan abilissimo nelle arti marziali. Grazie a una misteriosa pietra magica fusa nella carne della sua mano sinistra, Sloane poteva anche trasformarsi in pochi secondi in un mostruoso giustiziere, Demonhunter, un potente essere sovrannaturale praticamente invincibile.
Lei ha trascorso tutte le sue vite precedenti impalando vampiri. Lui è Donald Sutherland che, con un impermeabile di bogartiana memoria, fa il suo istruttore. Il vampiro è l’ormai perso alla causa Rutger Hauer che si butta via in B-movie come questo. Ennesima rivisitazione del genere con la figlia di Natalie Wood in una particina.
Da tre racconti di Richard Matheson(che sceneggia),il classico film a episodi di stampo televisivo senza infamia nè lode,che però fece parecchio successo all’epoca,ed è finito col diventare presto un cult(anche in Italia,dove arrivò nel’78).A colpire il pubblico,fu principalmente l’ ultimo episodio.Meno convenzionale dei primi due e con un bel finale beffardo,ma ugualmente modesto nella fattura
Quentin e Tracy, marito e moglie, prendono una vacanza in un castello solitario e mal gliene incoglie. Lì, infatti, due secoli prima, visse un nobile impazzito di dolore quando la sua amante fu fatta impiccare come adultera per le accuse di sua moglie. Ora il suo spirito si impossessa di Quentin, che naturalmente riversa ogni violenza addosso a Tracy.
Un ragazzo si ritrova nel futuro a combattere contro un gruppo di vampiri che vogliono togliere la luce dal mondo utilizzando una bomba alimentata dalla vita di una donna.
L’intero franchise presenta il personaggio David Dunn . La serie è stata notata per le sue differenze rispetto ai film di supereroi più tradizionali, con il lavoro di Shyamalan definito “il primo universo di supereroi condiviso d’ autore “. È il primo franchise di supereroi scritto e diretto da una persona, rispetto ad altri film popolari del genere. [3] Shyamalan ha notato che sebbene sia basato sui supereroi dei fumetti e si riferisca ai fumetti, in realtà non è derivato dal materiale dei fumetti stesso. [4] In contrasto con la maggior parte dei film sui supereroi, la serie è anche generalmente radicata nella realtà, [5] ed è vista come una decostruzione del genere dei supereroi. [6]La serie è quindi considerata una versione unica del genere dei supereroi. [7]
Il regista ha affermato che i film sono storie di origini di persone con doni unici, con l’intento di riconoscere che ogni persona ha qualcosa di speciale in loro. Unbreakable è stato etichettato come il primo film di supereroi con i piedi per terra , [8] mentre Split è stato definito la prima storia di origine di un supercriminale solista , [9] e il primo sequel stealth di Hollywood.
American Horror Story è una serie televisivastatunitense di genere horror trasmessa dal 5 ottobre 2011 sulla rete via cavoFX. Richiamando caratteristiche delle serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo debutto, la serie raccolse un’accoglienza positiva dalla critica[1] e un ottimo riscontro di pubblico; la première risultò la più vista di sempre sulla rete FX[2]. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, la serie vanta sedici Emmy Awards e due Golden Globe. 2011: lo psichiatra Ben Harmon, sua moglie Vivien e la loro figlia adolescente Violet sono alla ricerca di un nuovo inizio dopo un aborto e un tradimento alle spalle, così si trasferiscono da Boston a Los Angeles dove comprano una stupenda casa fatta costruire nel 1922 dal Dr. Charles Montgomery. In seguito agli aborti praticati dal medico nello scantinato, l’abitazione prese vita nel 1926 e, dopo aver resuscitato il figlio deforme del dottore, iniziò a intrappolare le anime di coloro che vi morivano. Tra queste anime figurano: lo stesso Dr. Charles e la moglie Nora Montgomery vittime di un omicidio-suicidio nel 1926…. Continua su wikipedia
Dracula si trasferisce in Inghilterra e miete le prime vittime. A poco a poco i sospetti si accentrano su di lui ed egli torna precipitosamente in Ungheria, inseguito da due uomini che tenteranno di ucciderlo.
Angst è un film del 1983 diretto da Gerald Kargl. Unico lungometraggio realizzato dal regista austriaco, è stato sceneggiato dallo stesso Kargl insieme al polacco Zbigniew Rybczyński, il quale si è occupato anche della fotografia e del montaggio.
Il film è interpretato dall’attore austriaco Erwin Leder e la sua trama è liberamente ispirata alla storia del serial killer Werner Kniesek.
Uno psicopatico, appena rilasciato dal carcere, si introduce in una villa isolata e inizia a dare sfogo al suo inguarito sadismo sulla famiglia che la abita, composta da una giovane donna, dal fratello ritardato e dall’anziana madre.
In seguito alla misteriosa scomparsa di una ragazza, il sergente Howie arriva su un’isola remota per indagare, ma la comunità pastorale guidata dallo strano Lord Summerisle non è ciò che sembra.
Nei territori Comanche del 1719, la giovane Naru cerca di dimostrarsi una cacciatrice al pari dei giovani maschi della comunità, guidati da suo fratello Taabe. Ha la sua occasione quando, seguendoli di soppiatto, si unisce a una spedizione di caccia al leone. Strada facendo incontra le tracce di un altro più pericoloso predatore, ma non riesce a convincere nessuno che non si tratti di un semplice orso.
Un film di Michael Reeves. Con Vincent Price, Rupert Davies, Ian Ogilvy, Hilary Dwyer Titolo originale The Witchfinder General. Horror, durata 98′ min. – Gran Bretagna 1968. MYMONETRO Il grande inquisitore valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nel 1645, sullo sfondo delle guerre civili che in quel periodo opposero i realisti di Carlo I ai puritani di Oliver Cromwell, il perverso inquisitore Matthew Hopkins va in giro a rintracciare e processare streghe e rovina la vita a un giovane ufficiale di Cromwell. 3° e ultimo film di Reeves (1943-69), morto suicida, è un’opera straordinaria che, nelle sue apparenze di horror duro e violento, apre scorci terrificanti sulla storia e l’immaginario inglesi e vanta una grande interpretazione di Price. “Con la sua acuta sensibilità paesaggistica, riporta l’horror a radici ancestrali, connaturate alle stesse caratteristiche fisiche e psichiche del paese, a Stonehenge, ai celti, alle zone oscure dei cicli cavallereschi” (E. Martini). Una ballata macabra di allucinata forza metaforica. Altro titolo originale: Conqueror Worm.
Un film di Wes Craven. Con Virginia Vincent, Susan Lanier, Martin Speer Titolo originale The Hills Have Eyes. Horror, durata 89 min. – USA 1977. – VM 14 – MYMONETRO Le colline hanno gli occhi valutazione media: 2,26 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un capofamiglia, poliziotto in pensione, durante una gita con la famiglia in roulotte decide di abbandonare l’autostrada per avventurarsi verso le colline dove si possono trovare le miniere d’argento degli antichi apaches. Ma i gitanti vengono assaliti da una famiglia di selvaggi famelici e sanguinari. Intrappolati dai bestiali abitatori delle colline, i poveri cittadini devono difendersi disperatamente. Riusciranno ad avere la meglio, ma a prezzo di morti e feriti.
In una città della Nuova Inghilterra una ragazza cerca di riattivare un albergo semidistrutto che ha ricevuto in eredità. Ma l’albergo è costruito su una delle sette porte dell’inferno. Gli abitanti dell’aldilà non gradiscono molto questa convivenza e mandano un esercito di zombi a invadere la città. A cavallo tra i ’70 e gli ’80 Fulci si avvicina al genere horror e dopo il successo di Zombi 2 comincia una prolifica produzione di titoli più o meno interessanti. Come spesso accade a chi è costretto a girare diversi film in un anno, anche L’aldilà è un film ambivalente, pervaso da una poderosa ventata di ispirazione e vitalità, ma al tempo stesso incoerente, altalenante e non sempre “a fuoco”. Un minestrone in cui trova posto un po’ di tutto: esagerazioni e ingenuità a palate, certo, ma anche alcuni lampi di genio che in molti all’estero prenderanno a modello negli anni seguenti.
Romanziere americano giunto a Roma per presentare il suo best seller, è coinvolto in una serie di delitti che un maniaco esegue ispirandosi al suo romanzo. Se esistesse l’Oscar della macelleria, questo 8° film di D. Argento se lo aggiudicherebbe facilmente. Si lavora con rasoio e scure. “Il parallelismo metalinguistico fa perciò nascere l’ipotesi metaforica secondo la quale, come lo scrittore di Tenebre, anche Argento si consideri in realtà subliminalmente l’unico, autentico assassino dei suoi film” (R. Pugliese).
Un uomo nero (Englund) con un guanto munito di lame entra nei sogni dei ragazzi di una cittadina americana, e da lì può uccidere. È il film più famoso di Craven, che l’ha anche diretto, un vero caso nella storia dell’horror in bilico sullo splatter . Intessuto “di riferimenti simbolici alle paure dell’infanzia, alle difficoltà di crescere in comunità basate sull’ipocrisia, la falsità, l’odio […]. Il sogno americano è diventato (definitivamente) un incubo” (F. Cacchiari). 1° film del 21enne Depp.
Un Lord appena risposato è sospettato dalla polizia d’essere l’assassino della prima moglie, del padre e della cognata, dovrà dimostrare la sua innocenza.
Un grande pianista riesce ancora a suonare con la sola mano destra (l’altra è paralizzata). L’uomo muore lo stesso giorno in cui ha fatto testamento a favore della bella Giulia, una semplice infermiera. Da quel momento succede di tutto: muore il notaio che ha redatto il testamento, si sente suonare nella notte il piano, viene amputata la mano destra al cadavere del pianista.
The Stand è una miniserie televisivastatunitense formata da 9 episodi. La serie è in uscita in Italia il 3 gennaio 2021 su Starzplay.
The Stand è l’adattamento televisivo del popolare romanzo di Stephen King L’ombra dello scorpione, scritto per CBS All Access da Ben Cavell (SEAL Team) e Josh Boone (Colpa delle stelle). La miniserie è ambientata in un futuro post-apocalittico in cui la popolazione mondiale è stata decimata da un’arma batteriologica, un virus conosciuto a tutti con il nome di Progetto Azzurro o Capitan Trips, mutazione letale dell’agente eziologico dell’influenza. Il destino della razza umana è nelle fragili mani dell’ultracentenaria Abagail Freemantle (Whoopi Goldberg, Ghost), divenuta la guida spirituale di un gruppo di sopravvissuti che tenta di ricreare una società democratica nella città di Boulder, in Colorado. Tra questi ci sono la studentessa universitaria incinta Frannie Goldsmith (Odessa Young, Looking for Grace), lo studente represso e insicuro Harold Lauder (Owen Teague, Black Mirror), che ne è segretamente innamorato, il tecnico di un’azienda del Texas che produce calcolatrici Stuart Redman (James Marsden, Dead to Me), il musicista pop Larry Underwood (Jovan Adepo, The Leftovers), il sordomuto Nick Andros (Henry Zaga), l’anziano professore di sociologia Glen Bateman (Greg Kinnear, House of Cards), l’insegnante vergine dal misterioso passato Nadine Cross (Amber Heard, Aquaman), il socievole agricoltore Ray Brentner (Irene Bedard, FBI: Most Wanted) e il bonaccione Tom Cullen (Brad William Henke, Orange Is the New Black). Purtroppo, le loro buone intenzioni si scontrano con quelle di un altro gruppo di sopravvissuti, guidato da un demonio con poteri soprannaturali conosciuto come Randall Flagg (Alexander Skarsgård, Big Little Lies), e di cui fanno parte tra gli altri l’ex delinquente Lloyd Henreid (Nat Wolff) e la teenager ninfomane Julie Lawry (Katherine McNamara, Shadowhunters). Le leggi del tiranno Randall Flagg sono molto severe: chiunque non lo segua viene torturato e crocifisso. Quando i due campi profughi vengono a conoscenza l’uno dell’altro, il conflitto tra bene e male diventa inevitabile. Nel cast anche Heather Graham (Law & Order: True Crime), nei panni di Rita Blakemoor, una donna benestante che, malpreparata alla fine del mondo, cerca di fuggire da una New York infestata.
Graziosa e abile suonatrice d’organo sembra essere l’unica sopravvissuta di un incidente d’auto in cui muoiono annegate due sue amiche. Dopo essersi ripresa, abbandona la cittadina in cui vive, accettando un lavoro presso la parrocchia di un altra città dove inizia a soffrire di strane e terrificanti visioni ed avvertire una misteriosa attrazione per i vicini ruderi di un’antica fiera circense abbandonata.
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