Category: Fantascienza


Regia di Bitto Albertini. Un film con George Martin (III)Sal BorgeseWilly ColombiniGloria PaulElisabetta WuCast completo Genere Avventura – ItaliaGermania1968durata 105 minuti.

I tre superman volano a Tokyo alla ricerca di un raggio miniaturizzante rubato che però finiscono con il testare su loro stessi

3 Supermen a Tokio (1968) on IMDb

Immortal ad vitam (2004) - Film - Movieplayer.itUn film di Enki Bilal. Con Linda Hardy, Thomas Kretschmann, Charlotte Rampling, Frédéric Pierrot, Thomas M. Pollard. Titolo originale Immortel (ad vitam). Fantascienza, durata 102 min. – Francia, Italia, Gran Bretagna 2004. uscita venerdì 19 novembre 2004. MYMONETRO Immortal (Ad Vitam) * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A New York nel 2095 una misteriosa piramide appare nel cielo di Manhattan. La città è abitata da una comunità multiforme in cui convivono umani, mutanti e divinità extraterrestri. Horus, divinità egizia dalla testa di falco, sta perdendo l’immortalità e ha solo sette giorni per trovare e sedurre una splendida donna predestinata e continuare la sua stirpe divina. Per fare tutto ciò deve incarnarsi nel corpo di un uomo. Sarà Nicopol, un prigioniero politico fuggito dal carcere dopo trent’anni di ibernazione, a ospitare Horus.

 Immortal Ad Vitam
(2004) on IMDb

Locandina italiana MelancholiaUn film di Lars von Trier. Con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Charlotte Rampling, Alexander Skarsgård. Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 130 min. – Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011. – Bim uscita venerdì 21 ottobre 2011. MYMONETRO Melancholia * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su 113 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Justine arriva con il neomarito alla festa delle nozze che il cognato e la sorella Claire le hanno organizzato con un ritmato protocollo. Justine sorride molto ma dentro di sé prova un disagio profondo che la spingerà ad allontanarsi in più occasioni dai festeggiamenti provocando lo sconcerto di molti, marito compreso. Non si tratta però solo di un malessere esistenziale privato. Una grave minaccia incombe sulla Terra: il pianeta Melancholia si sta avvicinando e, benché il mondo scientifico inviti all’ottimismo, il rischio di collisione e di distruzione totale del globo terrestre è più che mai realistico. Tempo dopo, con Melancholia sempre più vicino, sarà Claire a invitare a casa sua la sorella.
Dopo il harakiri a tutto schermo di Antichrist Lars Von Trier decide di rinunciare ai colpi bassi nei confronti dello spettatore offrendogli, in versione apocalittica, la sua visione delle sorti dell’umanità su questa Terra. Lo fa con un prologo wagneriano (“Tristano e Isotta”) di alta e simbolica qualità estetica a cui fa seguire una bipartizione che vede protagoniste le due sorelle (prima Justine e poi Claire). Due sorelle, due donne che il ‘misogino’ per definizione del cinema europeo prende questa volta, in particolare Justine, come rappresentanti di se stesso. Di Justine condivide la sensazione viscontiana di fine di un mondo che merita di dissolversi e, al contempo, il dissacrante e sofferente distacco da tutte le convenzioni. In Claire vede il bisogno (registico) di ‘mettere ordine’, di trovare un senso, di controllare anche l’ineluttabile. Le circonda di una folla vinterberghiana (Festen) ritrovando parte degli stilemi del Dogma, nella prima parte, per poi, progressivamente, lasciarle sole con il figlio bambino della seconda e con la Natura. Una Natura che in Von Trier è sempre ‘avanti’ rispetto all’essere umano sia che avverta i segni di una catastrofe sia che ne anticipi la dissoluzione. Sulla complessità di un mondo che vorrebbe poter amare non riuscendoci, il regista danese fa intervenire il suo amore per l’Arte che si è data il compito di ‘leggere’ per noi la realtà nel profondo. Nel farlo getta un ponte (più o meno conscio non sappiamo) con un Maestro del Cinema come Andrej Tarkovskij. Come non pensare a Lo specchio dinanzi alla doppia proposizione de “Il ritorno dei cacciatori” di Pieter Brueghel il Vecchio? Ma, soprattutto, come non ricordare Sacrificio, l’ultimo film del regista russo che affrontava una tematica analoga partendo da premesse differenti ma con la stessa volontà di messa in gioco di uno sguardo e una ricerca ‘alti’? Uno sguardo e una ricerca che Von Trier vuole condividere con lo spettatore, convinto com’è che “può darsi che non ci sia nessuna verità per cui provare un ardente desiderio ma che il desiderio di per sé stesso è già vero”.

Melancholia (2011) on IMDb

Locandina italiana MonstersUn film di Gareth Edwards. Con Whitney Able, Scoot McNairy, Kevon Kane Drammatico, durata 94 min. – Gran Bretagna 2010. – Onemovie uscita mercoledì 7 dicembre 2011. MYMONETRO Monsters * * 1/2 - - valutazione media: 2,90 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La ricerca scientifica della NASA riesce a trovare le prove dell’esistenza di altre forme di vita. Una navicella spaziale piena di campioni ha un incidente durante la fase di atterraggio: le creature dello spazio cominciano a stabilirsi sulla terra, moltiplicandosi e diffondendo terrore. La zona contaminata, tra il Messico e gli Stati Uniti, diventa così un parco abitato da giganteschi polpi distruttori di città e vite umane, tenuti a bada da un esercito militare violento e impreparato. Un fotoreporter e una giovane turista decidono di viaggiare insieme per raggiungere i territori sicuri oltre il confine della quarantena ma la strada da percorrere sarà ricca di imprevisti. Sembra che i mostri non amino molto la compagnia degli uomini.
Gareth Edwards è un giovane regista inglese dotato di talento e sfacciataggine. In barba alle grandi produzioni americane, ha realizzato, con un budget ridottissimo, uno dei più interessanti film di fantascienza di questi ultimi tempi. Ha creato da solo i ritocchi grafici e gli inserti digitali, si è affidato alla collaborazione dei due attori protagonisti e di pochi aiutanti tecnici. Il risultato? Un piccolo e onesto manifesto di amore per il cinema. Chi adora il gusto del racconto, delle immagini in movimento e di tutti quei trucchi dietro le quinte che permettono di costruire una realtà diversa dalla nostra, sa bene che non servono né miracoli né tanti soldi per fare un buon film.
Monsters conferma e supporta una visione romantica della settima arte. Se all’inizio del Novecento Méliès era capace di portarci sulla luna ‘imbrogliandoci’ con giochi di prestigio e illusioni ottiche, Edwards ci accompagna in un ipotetico futuro sfruttando le potenzialità del computer. Cambiano i modi ma non l’inventiva. L’operazione ha il merito di coniugare impegno e creatività in modo apprezzabile, sia dal punto di vista della sceneggiatura che della regia. E malgrado il plot non sia del tutto innovativo (difficile non pensare a District 9 o ad alcune scene di Jurassic Park), il film riesce ad approfondire l’atavico dilemma del confronto con gli Altri, fuggendo dalla mediocrità di una rappresentazione rigida di bene e male. Il concetto di mediazione/integrazione non vale solo per il rapporto tra umani e mostri. Anche i due protagonisti, donna e uomo, si conoscono piano piano, si odiano per poi riavvicinarsi nuovamente, si addomesticano a vicenda. Tutti i mostri, in fondo, ad osservarli bene, non sono mai così mostruosi.

Monsters (2010) on IMDb
Amazon.it | Star Trek: Enterprise - The Complete First Season [Edizione:  Stati Uniti]: Acquista in DVD e Blu ray

Star Trek: Enterprise è la quinta serie televisiva ambientata nell’universo fantascientifico di Star Trek (la sesta, considerando anche la serie animata).

Le vicende di Enterprise sono ambientate circa un secolo prima di quelle della serie classica, nel momento in cui l’umanità comincia ad esplorare lo spazio.

L’astronave al centro della serie è infatti l’Enterprise NX-01, la prima nave terrestre ad essere costruita al fine di esplorare lo spazio profondo. Questo è reso possibile dal miglioramento del motore a curvatura, fino a raggiungere velocità di curvatura (warp) 5. Il capitano designato per guidare questa nave è Jonathan Archer, figlio di uno dei principali progettisti del suo motore.

Star Trek: Enterprise (2001) on IMDb

Regia di David Semel. Una serie con Jim CaviezelTaraji P. HensonMichael EmersonSusan MisnerCourtenay TaylorCast completo Titolo originale: Person of Interest. Genere Thriller – USA2011,

In seguito agli attentati che colpirono gli Stati Uniti nel 2001, il misterioso genio dell’informatica miliardario Harold Finch ha costruito La Macchina, un’intelligenza artificiale (IA), per un progetto segreto antiterroristico del governo federale chiamato Northern Lights. In base a questo programma, l’IA osserva illegalmente la mole enorme di dati raccolti in tutto il globo dagli impianti di sorveglianza pubblici e privati, e la analizza al fine di prevedere gli eventi criminali definiti “rilevanti” (ovvero gli attacchi alla sicurezza nazionale), consentendo quindi alle autorità di Washington di poterli sventare. La creazione di Finch, inoltre, può predire i reati più comuni, i quali sono catalogati come “irrilevanti” e ritenuti trascurabili dalle istituzioni.[18] Nel 2010, dopo il decesso del suo collega e migliore amico Nathan Ingram, Harold ha utilizzato una backdoor della Macchina per prevenire, all’insaputa di tutti, anche i delitti “irrilevanti”.

Person of Interest (2011) on IMDb

Risultati immagini per Demolition ManUn film di Marco Brambilla. Con Wesley SnipesSandra BullockSylvester StalloneNigel HawthorneBenjamin Bratt.  Fantasticodurata 114 min. – USA 1993.MYMONETRO Demolition Man * * * - - valutazione media: 3,24 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella Los Angeles di fine millennio si scontrano il superpoliziotto John Spartan, ed il supercriminale psicopatico Simon Phoenix. Ne viene fuori una strage, che costa ad entrambi la condanna a 70 anni di ibernazione. Trent’anni dopo, nella megalopoli di San Angeles (costituita dalla fusione di San Francisco e Los Angeles) Phoenix viene risvegliato da un gruppo di potere che crede di poterlo controllare usandone a proprio vantaggio le capacità criminali. Ma il bandito, in una società che ha dimenticato persino il concetto di violenza, dove una imbelle polizia è in grado al massimo di elevare una contravvenzione per turpiloquio, si scatena come un lupo in un gregge indifeso.Per il governo, esterrefatto ed incapace di opporsi al criminale, è giocoforza perciò risvegliare anche Spartan, l’unico in grado di contrastarlo. Si rinnova così il duello senza esclusione di colpi: da una parte Phoenix, imbaldanzito e convinto di poter disporre a suo piacimento della città, dall’altra Spartan che vuole chiudere la partita iniziata tanti anni prima e che gli è costata una condanna che ritiene immeritata. Con l’aiuto di Lenina Huxley, una agente di polizia che guarda romanticamente ai (bei?) tempi andati, il poliziotto avrà infine la meglio.

Demolition Man (1993) on IMDb

Regia di Danny Cannon. Un film con Armand AssanteMax von SydowDiane LaneSylvester StalloneJürgen ProchnowCast completo Titolo originale: Judge Dredd. Genere Fantascienza, – USA1995durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 settembre 1995 distribuito da Buena Vista International Italia. – MYmonetro 2,66 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Mega City Four il crimine è tenuto a bada dai Giudici, che sono contemporaneamente poliziotti, giudici ed esecutori. Il più spietato e freddo è Dredd, muso da mastino, modi ancor più brutali. Per lui rispettare la legge è tutto ciò che conta (il suo motto è leggenda: “Io sono la legge”). Finché non viene accusato di omicidio e condannato all’ergastolo. Dietro all’infondata accusa c’è un complotto, che vede coinvolto anche Rico, un vecchio nemico di Dredd che gli somiglia moltissimo…
Dai fumetti di John Wagner e Carlos Esquerra un film su misura per Sylvester Stallone nel ruolo di Dredd. Va detto che quando i due lo crearono, decenni fa, si ispirarono nelle fattezze proprio al giovane e promettente Sly. Il cerchio si chiude con un film che perde gran parte del fascino malato del fumetto, un capolavoro fanta-sociologico intriso di sangue e cinismo (Dredd è stato spesso accusato di essere di stampo nazista) che ha fatto la fortuna della britannica casa editrice 2000AD e resiste ancor oggi in vetta alle classifiche di vendita di fumetti nel mondo.
Il film si lascia guardare, ma per chi conosce il fumetto è solo un’occasione mancata. Un esempio per tutti: nei comics, in 30 anni di pubblicazioni, non è mai stato dato di vedere che faccia avesse Dredd – eccezion fatta per la mascella di marmo; nel film, dopo mezzo minuto già ci tocca sorbirci l’occhio da triglia dello stallone italiano. Che delusione.

Judge Dredd (1995) on IMDb

Risultati immagini per Codice 46Un film di Michael Winterbottom. Con Tim RobbinsSamantha MortonOm PuriJeanne Balibar Titolo originale Code 46Fantascienzadurata 92 min. – USA 2003MYMONETROCodice 46 * * * - - valutazione media: 3,20 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il futuro secondo Winterbottom: si è autorizzati a procreare solo se i due partner hanno la giusta compatibilità genetica; si è autorizzati a passare le frontiere solo con il permesso giusto; si è autorizzati ad entrare nelle città solo se dotati di adeguata copertura assicurativa. Chi non è autorizzato, è fuera.
Avevamo lasciato il cineasta inglese ad un bivio difficile: come andare avanti, nel suo percorso di ricerca di un realismo poetico, dopo Cose di questo mondo? Cosa c’è dopo un film che rappresenta un vertice stilistico che appare impossibile da superare o bissare? Cosa si racconta dopo aver narrato una vicenda di tragicità tanto insostenibile da ammettere il silenzio come unico commento possibile? Come uscirne? Chiudendo gli occhi e cominciando a sognare il mondo che verrà. A Winterbottom, sensibile verso il dramma dell’umanità come pochissimi altri, deve esserci voluto poco perché i sogni si trasformassero in incubi e generassero questo delicato affresco di un’apocalisse minore. Nessuna meteora dall’iperspazio, niente maremoti né bombe atomiche: quando non saremo più liberi di amare chi vogliamo e come vogliamo, sarà l’Inferno sulla Terra. E, anche peggio, saremo tanto malati da non rendercene conto. Tutto in Codice 46, dalla fotografia alla recitazione, dalle musiche alle scenografie naturali, è talmente superlativo da rendere sminuente qualsiasi commento. Solo un’imperfezione, forse: una voce fuori campo spiega cose che in certi momenti non sarebbe necessario spiegare. La stessa imperfezione che aveva Blade runner. Sarà un caso?

Code 46 (2003) on IMDb

Risultati immagini per Doppia Immagine nello SpazioUn film di Robert Parrish. Con Patrick Wymark, Ian Hendry, Roy Thinnes, Lynn Loring, Loni von Friedl, Franco Derosa. Titolo originale Doppelganger. Fantascienza, durata 99′ min. – USA, Gran Bretagna 1969. MYMONETRO Doppia immagine nello spazio * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Astronave esplode su un pianeta ruotante in un’orbita simmetrica rispetto a quella della Terra. L’unico superstite è sicuro di ritrovarsi sulla Terra. Fantasioso science fiction che ha il merito, in un genere assai ripetitivo, di essere piuttosto insolito. Gli sviluppi non sono sempre chiari ma il film vale per la sua spettacolarità. Bello il gran finale. Altro titolo originale: Journey to the Far Side of the Sun.

Journey to the Far Side of the Sun (1969) on IMDb

L'ASTRONAVE DEGLI ESSERI PERDUTI - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Roy Ward Baker. Con Duncan Lamont, James Donald, Andrew Keir, Barbara Shelley, Julian Glover. Titolo originale Quatermass and the Pit. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 97′ min. – Gran Bretagna 1967. MYMONETRO L’astronave degli esseri perduti * * * 1/2 - valutazione media: 3,53 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Durante gli scavi per la metropolitana a Londra emergono teschi preistorici che una forza malefica usa per scatenare un’epidemia che travia le anime. Scritto da Nigel Kneale, autore di 3 serie TV (1953, 1955 e 1960) di grande successo popolare, è il 3° e il migliore del ciclo del dottor Quatermass (qui con Keir al posto di Donlevy). “… riesce a fondere le vecchie angosce suburbane con concezione ‘metafisica’ dell’orrore” (E. Martini). Titolo USA: Five Millions Years to Earth. Seguito da Quatermass Conclusion: la Terra esplode (1979) con John Mills.

Quatermass and the Pit (1967) on IMDb

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Hardware Wars  è un  cortometraggio del 1978  parodia  di un  teaser  trailer  del  film di fantascienza  Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza . Il film di tredici minuti, uscito quasi 18 mesi dopo  Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza , consisteva in poco più che  battute interne  e  giochi di parole visivi  che dipendevano fortemente dalla familiarità del pubblico con l’originale. La sigla è  la famosa ” Cavalcata delle Valchirie ” di Richard Wagner .

Il film inizia con il testo “Nel frattempo, in un’altra parte della galassia, più tardi quello stesso giorno”. Un ferro da stiro a vapore domestico vola nello spazio, fuggendo da un tostapane, che gli spara dei toast. Due robot chiamati 4-Q-2 (che assomiglia all’Uomo  di Latta  del film  Il mago di Oz del 1939 ) e Arty-Deco (un  aspirapolvere a contenitore ), fuggono dall’Impero del male. Dopo il lancio dalla nave (un  lettore di cassette ) in una capsula di salvataggio (una  cassetta ), atterrano su un pianeta deserto (un’anguria). Vengono trovati dal giovane Fluke Starbucker (interpretato dal futuro produttore musicale  pluripremiato  Scott Mathews) che trova un videomessaggio salvato su Arty-Deco. È un loop della Principessa Anne-Droid che dice “Aiutami, Augie Ben Doggie, sei la mia unica speranza”. Dopo aver incontrato Augie “Ben” Doggie (dei venerabili Cavalieri dagli occhi rossi), Fluke riceve la spada laser di suo padre (una torcia elettrica). Dopo aver ingannato le guardie degli Steam Trooper imperiali (cabine a vapore) per farli entrare in città, raggiungono una cantina, che Fluke descrive come “troppo strana”. La cantina è un bar country-western, dove incontrano il rinnegato dello spazio Ham Salad e Chewchilla the Wookiee Monster (un pupazzo che assomiglia a  Cookie Monster  di  Sesame Street). Nel frattempo, il malvagio Darph Nader sta interrogando la principessa. Quando lei si rifiuta di parlare (principalmente perché non riesce a capirlo; il suo discorso è attutito dalla maschera da saldatore), lui distrugge il suo pacifico pianeta natale, Basketball.

Hardware Wars (1978) on IMDb

Un film di Val Guest. Con Edward Judd, Janet Munro, Leo McKern, Arthur Christiansen, Michael Goodlife. Titolo originale The Day the Earth Caught Fire. Fantastico, Ratings: Kids+13, b/n durata 99′ min. – Gran Bretagna 1961. MYMONETRO … e la Terra prese fuoco * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A causa di esperimenti nucleari americani e russi ai due poli, la Terra esce dalla sua orbita e comincia ad avvicinarsi pericolosamente al sole. Urge un’attiva solidarietà tra tutte le nazioni con l’accordo tra politici e scienziati. In un quotidiano di Londra si preparano due titoli: “Il mondo è condannato” e “Il mondo è salvo”. Prolifico regista inglese, famoso per la serie del dr. Quatermass, Guest si è impegnato più del solito in questo film pacifista di SF, scritto con Wolf Mankowitz, girato in uno spiccio e nervoso stile semidocumentaristico, in bianconero con filtri e Dyaliscope. Effetti speciali poveri, ma personaggi schizzati con efficacia. Il vigile che dirige il traffico è Michael Caine.

The Day the Earth Caught Fire (1961) on IMDb

Risultati immagini per Space BallsUn film di Mel Brooks. Con Mel Brooks, John Candy, Rick Moranis, Stephen Tobolowsky, Bill Pullman. Titolo originale Spaceballs. Comico, durata 97′ min. – USA 1987. MYMONETRO Balle spaziali * * * - - valutazione media: 3,04 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sperperata l’atmosfera del pianeta Spaceball, il torvo presidente Skroob cerca d’impossessarsi di quella del vicino Druidia. Discontinuo fuoco d’artificio di trovate comiche. La sua debolezza deriva dal modello parodiato: Guerre stellari era già (in modo latente) una parodia.

Spaceballs (1987) on IMDb

Un film di Harry Bromley Davenport. Con Bernice Stegers, Philip Sayer, Simon Nash, Danny Brainin, Maryam D’Abo. Titolo originale XTRO. Fantascienza, durata 82 min. – Gran Bretagna, USA 1982.

Un uomo scompare in circostanze misteriose. Tre anni dopo fa ritorno a casa ma il suo comportamento fa pensare che potrebbe essere stato rapito dagli alieni…

Xtro (1982) on IMDb

Il Risveglio Del Dinosauro (1953): Amazon.it: Hubschmid,Raymond,Kellaway,  Hubschmid,Raymond,Kellaway: Film e TVUn film di Eugène Lourié. Con Paula RaymondPaul HubschmidCecil KellawayKenneth TobeyDonald Woods.  Titolo originale The Beast from 20 000 Fathoms.FantasticoRatings: Kids+13, b/n durata 80 min. – USA 1953MYMONETRO Il risveglio del dinosauro * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

All’ora “H” del “giorno X”, presso una base americana al Polo Nord, si svolge un esperimento nucleare. Più tardi, due scienziati vanno sul posto a prelevare campioni da esaminare, ma sorpresi da una improvvisa tempesta di neve, assistono a qualcosa che ha dell’incredibile: tra i crepacci ghiacciati si aggira la mole maestosa di un animale preistorico. Uno dei due uomini muore sepolto da una slavina provocata dal mostro, l’altro, Tom Nesbitt, viene portato in salvo dai soldati e ricoverato in stato confusionale all’ospedale. Nessuno dà credito alla sua testimonianza, ma il mostro esiste davvero e quando provoca l’affondamento di una nave, Nesbitt si mette in contatto con un marinaio sopravvissuto che conferma quanto lui stesso ha visto e sottopone la faccenda ad un anziano paleontologo (Cecil Kellaway). Questi, superate alcune perplessità, accetta di iniziare le ricerche e poichè al naufragio della nave segue la distruzione di un faro, azzarda l’ipotesi che il mostro, risvegliato dall’esplosione atomica, si muova in mare seguendo una corrente fredda che scende verso New York. La teoria ha fondamento, ma il professore che si è immerso all’interno di una sonda marina nelle profondità degli abissi, una volta incrociato il mostro che identifica in Redosauro, non non avrà tempo di riemergere per confermarla. Mentre militari e scienziati si scambiano opinioni sulla veridicità della storia, l’animale preistorico fa la sua spaventosa apparizione nel porto di New York e, tra un fuggi-fuggi generale, comincia ad aggirarsi indisturbato, schiacciando macchine e divorando qualche poliziotto, tra le strade della città. Il pericolo è più grande di quanto previsto: non solo il mostro non soffre granché delle fucilate e dei colpi di bazooka, ma diffonde intorno a sé germi sconosciuti che provocano febbri altissime. Nella notte, il Redosauro viene localizzato all’interno del luna park di Coney Island, e lì, un tiratore scelto (l’attore Lee Van Cleef) guidato da Nesbitt riesce ad ucciderlo sparandogli una granata radioattiva. Il gigantesco animale crolla tra le impalcature in fiamme delle montagne russe e mentre Nesbitt si abbraccia con la giovane assistente del paleontologo – l’unica che fin dall’inizio aveva creduto in lui – sullo schermo appare la scritta “THE END”.
Il risveglio del dinosauro nonostante sia un film fatto in economia riscosse un buon successo. I trucchi di Harryhausen non sono dei migliori, ma si inseriscono dignitosamente nella tradizione del suo maestro O’Brien. Tra gli attori, vale la pena di sottolineare la presenza dell’ottimo Cecil Kallaway dall’aspetto angelico e pacioso (già marito tradito di Lana Turner nel Postino suona sempre due volte) e di due caratteristi, l’uno visto spesso nei film di John Ford – il granitico Jack Pennick -, l’altro, futuro divo dei western di Sergio Leone – un Lee Van Cleef ancora senza baffi ma con ancora una folta capigliatura. Il titolo originale è mutuato dall’omonimo racconto (in Italia noto come “La Sirena”) di Ray Bradbury, del quale Harryhausen, a sceneggiatura già completata, convinse la Warner ad acquistare i diritti. La scena in cui il mostro è attirato dalla luce del faro e lo distrugge è, appunto, un richiamo alle pagine di Bradbury.

The Beast from 20,000 Fathoms (1953) on IMDb

Star Trek: Short Treks, nota nel fandom anche con la sigla ST,[1] è una serie televisiva antologica creata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman per CBS All Access (in seguito ribattezzata Paramount+). Originariamente pensata come serie affiancata a Star Trek: Discovery, composta da cortometraggi che utilizzano i set e i personaggi di Discovery e di altre serie attuali di Star Trek, quali Picard e Strange New Worlds. I cortometraggi durano tra i 10 e i 20 minuti.

Ogni episodio di Star Trek: Short Treks racconta una storia autoconclusiva a sé stante che serve come “opportunità per approfondire la narrazione, i personaggi e i temi chiave di Star Trek: Discovery e dell’universo espanso di Star Trek

 Star Trek: Short Treks
(2018) on IMDb
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Locandina EmbryoUn film di Ralph Nelson. Con Rock Hudson, Roddy McDowall, Barbara Carrera, Diane Ladd, Anne Schedeen. Fantastico, durata 104 min. – USA 1976. MYMONETRO Embryo * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il dottor Hollinston (Rock Hudson) è un genetista vedovo e solitario, che riesce a sviluppare un cane manipolandone i geni, partendo dal feto di una cagna che ha trovato morente. Il successo lo spinge a fare lo stesso con gli esseri umani e, quando gli capita il feto di una donna morta per un incidente, ci prova. Il risultato è Victoria (Barbara Carrera), che in pochi giorni si sviluppa sino a diventare donna. Hollinston si innamora di lei, ma Victoria non si dimostra in grado di condurre una vita normale, con conseguenti terribili complicazioni. Rielaborando il tema di #Vedi#Frankenstein, l’esperto Ralph Nelson (Soldato blu) riesce a dare un sincero senso di tragedia alla vicenda, caratterizzando in modo umano lo scienziato protagonista – non un pazzo, ma un individuo segnato dalla sorte – e la sua creatura. Questa uccide, ma è un’incolpevole disadattata. Il clima plumbeo e triste che, un po’ alla volta, prende il sopravvento sulla positività dell’inizio è appropriato per accompagnare i protagonisti verso il loro destino. Rock Hudson non è mai stato un attore particolarmente sottile, ma qui è bravo nel dare umanità al suo personaggio, mentre Barbara Carrera, ex modella, destinata a una lunga e poco appariscente carriera, colpisce per l’algida bellezza in tono con il personaggio. Qualche momento di stanca mina la narrazione

Embryo (1976) on IMDb

Locandina La vendetta di GwangiUn film di James O’Connolly. Con James FranciscusRichard CarlsonGila Golan, Dennis Kilbane, Laurence NaismithGustavo Rojo.  Titolo originale The Valley of GwangiFantascienzadurata 95 min. – Gran Bretagna, USA 1968MYMONETRO La vendetta di Gwangi * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

Una notte, uno zingaro fa irruzione nell’accampamento di un circo itinerante. L’uomo è agonizzante. Mormora qualche frase sconnessa a proposito di una vendetta di Gwangi e muore lasciando cadere un sacco in cui si agita qualcosa di vivo. Il sacco contiene un heoippus, un minuscolo cavallo preistorico incredibilmente vivo e vegeto, e gli uomini del circo pensano subito di farne l’attrazione principale per i loro spettacoli. Alcuni zingari, spaventati da una maledizione che incomberebbe sulla valle dalla quale l’animale è stato sottratto, lo rapiscono con l’intenzione di liberarlo. Kirby ed i suoi cowboys si mettono sulle sue tracce, si addentrano nella valle proibita e scoprono che è abitata da gigantesche creature preistoriche. Dopo avere assististo ad una tremenda lotta fra due giganteschi animali, i cowboys manovrano con abilità i lazos e fanno prigioniero un dinosauro-tirannosauro, già pregustando il momento in cui lo esibiranno nel loro spettacolo. Ma Gwangi – questo è il nome del mostro preistorico – al momento di “debuttare” sulla scena, fugge dalla gabbia e scatena paura e caos tra gli abitanti della cittadina accorsi a vederlo. Gwangi è una vera e propria furia: nulla sembra fermarlo. Insegue i fuggitivi in lungo e in largo fino a restare prigioniero all’interno di una chiesa in riparazione. Nell’edificio Kirby cerca di abbatterlo. Nell’impari lotta l’uomo sembra avere la peggio, ma cadendo sulla tastiera di un organo scopre che il suono stordisce l’animale. Approfittando della circostanza, il cowboy ferisce Gwangi e mentre l’animale urlante e furioso cerca una via d’uscita, dà fuoco all’edificio. Il film nasce da un progetto accarezzato da Willis O’Brien nel 1942 e che nel 1950 aveva trovato forma, con la collaborazione di Harryhausen, nel soggetto “The Valley of the Mist”. In questo senso, la pellicola è un omaggio al grande maestro della stop-motion. Il Gwangi di O’Brien doveva essere una sorta di gigantesco scorpione. Harryhausen preferice trasformarlo in un dinosauro per giocare più liberamente con i trucchi e per rendere più movimentata la storia. Il film è spesso considerato minore e convenzionale, ma ad un esame più attento ci si accorge che questo giudizio è poco fondato. La sceneggiatura presenta i personaggi e il mostro come simboli della eterna lotta tra l’eroe, la bella e la furia cieca del male primordiale: una caratterizzazione che volutamente trascura il ritratto psicologico dei protagonisti. Anche l’uso del colore è concepito per avvalorare il significato della favola, con una predominante del rosso a significare di volta in volta il mistero (gli zingari), la sensualità (una scatenata danzatrice), la vittoria del bene (le fiamme che bruciano la bestia). Una impostazione lineare che viene imprevedibilmente ribaltata nella sequenza finale dove un bambino piange la morte del mostro e che suggella, in definitiva, il trionfo dell’ordine sulla libertà della natura, e quindi della fredda razionalità sulla spontanea innocenza della fantasia. Nonostante la qualità del lavoro di Harryhausen, La vendetta di Gwangi non riscosse il successo sperato. Forse perché già estraneo in un cinema che cominciava ad essere permeato dalla contestazione giovanile o forse perché anacronistico in un genere, proprio in quell’anno, segnato dalle riflessioni filosofiche e dalle sbalorditive soluzioni di 2001: Odissea nello spazio.

The Valley of Gwangi (1969) on IMDb

QUANDO I MONDI SI SCONTRANO - 1951Dir RUDOLPH MAT?Cast: RICHARD DERRBARBARA  RUSHPETER HANSENJOHN HOYTLARRY KEATINGITALIA - -100X140-Cm.-40X55-INCHES-2  SH.POSTER 2 SH: (1951) Arte / Stampa / Poster | BENITO  ORIGINAL MOVIE POSTERUn film di Rudolph Maté. Con Barbara Rush, Peter Hanson, Richard Deer, Richard Derr, Larry Keating. Titolo originale When Worlds Collide. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 81′ min. – USA 1951. MYMONETRO Quando i mondi si scontrano * 1/2 - - - valutazione media: 1,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Astronomo sudafricano scopre che due pianeti stanno entrando nell’orbita della Terra: nel giro di un anno la distruggeranno. Si provvede alla costruzione di un razzo che porterà nello spazio un gruppo di persone destinate alla ripopolazione del pianeta. Da un romanzo di Philip Wylie e Edwin Balmer, prodotto da George Pal per la Paramount, un verboso e inetto film di SF che si riscatta un po’ nell’ultimo quarto d’ora per la sequenza di New York inondata che gli valse l’Oscar per gli effetti speciali (Gordon Jennings).

When Worlds Collide (1951) on IMDb