Category: Fantascienza


Locandina La vendetta del mostro

Un film di Jack Arnold. Con John AgarLori NelsonClint Eastwood Titolo originale The Revenge of the CreatureFantascienzaRatings: Kids+13, b/n durata 82 min. – USA 1955

La spedizione scientifica del Prof. Clete Ferguson scopre all’interno di una foresta amazzonica, in una zona paludosa, un essere mostruoso dalle sembianze umane ma ricoperto di squame come un pesce. Ansiosi di catturarlo, gli uomini tendono una trappola alla creatura misteriosa e dopo diversi tentativi riescono a farla prigioniera. Condotto in Florida, l’uomo-pesce viene esposto dentro una piscina dell’acquario di Marine Land alla curiosità della folla. Vittima della crudeltà degli uomini il mostro avverte una specie di comprensione da parte di una dottoressa che sembra l’unica ad accorgersi della sua sofferenza. Elusa la sorveglianza, l’essere anfibio fugge e si allontana verso la riva del mare.
Secondo episodio in 3-D delle avventure del Mostro della laguna nera diretto come il precedente da Jack Arnold. Al mostro sarà dedicato un terzo film, nel 1956, Terrore sul mondo, per la regia di John Sherwood. Clint Eastwood debutta nelle vesti di un assistente di laboratorio.

Revenge of the Creature (1955) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film con Tsuyoshi UjikiTomoro TaguchiShôko NakaharaRen ÔsugiKojii Tsukamoto. Genere Fantascienza – Giappone1997durata 102 minuti.

Il giovane Hagane, recluta inesperta di un clan della Yakuza, muore in uno scontro a fuoco mentre tenta di salvare il suo capo Tosa, caduto in un’imboscata poco dopo essere uscito di prigione. Il dottor Hiraga recupera entrambi i corpi martoriati e, assemblandoli insieme mediante l’impiego di protesi meccaniche, ricompone Hagane e lo fa rivivere come cyborg. Hagane, presa confidenza con il suo nuovo stato, impiega i sovrumani poteri di cui è adesso dotato per mettere in atto una sanguinosa vendetta.
Variazione giapponese sul tema di Robocop, realizzata per il circuito dell’home video, condotta senza risparmio di acrobatici – ma inverosimili – combattimenti alle arti marziali, di atmosfere ispirate alle tendenze del cyberpunk e dei manga, di erotismo proiettato verso il sadismo e la necrofilia. Una miscela di azione e fantascienza volutamente esasperata che, pur lasciando perplessi gli stessi critici i quali hanno poi elogiato le successive opere del prolifico regista Takashi Miike (tra il 2001 e il 2002 ha diretto almeno 14 pellicole), riscuote caldi consensi tra i collezionisti di cult-movies. Nel cast segnaliamo la presenza di Tomorowo Taguchi (lo scienziato pazzo), già protagonista di Tetsuo. Titolo internazionale: Full Metal Yakuza.

 Full Metal Yakuza
(1997) on IMDb

Yattaman – Il film (ヤッターマン Yattāman?) è un film del 2009 diretto da Takashi Miike. La pellicola si rifà alla celebre serie anime Yattaman prodotta dalla Tatsunoko (internazionalmente nota come Yatterman). In Italia il film è stato distribuito nel 2011 al cinema tramite il distributore Officine UBU[1].

Ganchan e la sua ragazza Janet costruiscono straordinari robot e quando il mondo è in pericolo si trasformano in Yatta 1 e Yatta 2, i supereroi Yattaman. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso in Norvegia mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone. Qualcun altro è infatti alla ricerca della mitica Pietra. Si tratta degli acerrimi nemici degli Yattaman: il trio Drombo, composto dalla bellissima e perfida Miss Dronio, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula. I Drombo, con l’aiuto del misterioso Dottor Dokrobei ingaggiano con gli Yattaman una dura battaglia per il possesso della Dokrostone e per il destino del mondo.

 Yattaman - Il film
(2009) on IMDb

Regia di Takashi Miike. Un film Da vedere 2004 con Shô AikawaKyoka SuzukiAtsuro WatabeYui IchikawaKoen KondoNaoki YasukôchiCast completo Genere Commedia – Giappone2004durata 115 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo mediamente infelice, dalla famiglia disastrata e dall’attitudine vittimista ha una sola passione: Zebraman, il supereroe protagonista di una serie televisiva di quart’ordine. Per questo passa tutto il suo tempo libero a cucirsi un costume identico a quello dell’eroe e nel disperato tentativo di vivere, anche per finta, un’identità più soddisfacente comincia a girare di notte indossandolo e atteggiandosi ad eroe. Le conseguenze sono immediatamente nefaste vista l’inettitudine del soggetto, capita però che contemporaneamente alcuni alieni stiano progettando di prendere il controllo della Terra, occasione perfetta per l’inetto di trasformarsi in eroe.

 Zebraman
(2004) on IMDb

Genere:Azione Anno:2010 Regia:Takashi Miike Attori:Shô AikawaTsuyoshi AbeRiisa NakaMasahiro Inoue Paese:Giappone

Quindici anni sono trascorsi dall’epica battaglia tra Zebraman e gli alieni…Nel 2025, Zebra City è una metropoli modello dove si sperimentano riforme politiche. Uno di questi esperimenti è “L’Ora della Zebra”. Ogni giorno alle 5:00 e alle 17:00, per cinque minuti, la legge permette ogni sorta di atto criminale! I potenziali criminali vengono annientati, e insieme a loro, anche i malati e gli anziani… Dall’entrata in vigore dell’Ora della Zebra il tasso di criminalità inizia a diminuire, rendendo Zebra City la metropoli più sicura al mondo – e finalmente il nero e il bianco sono chiaramente distinti! Sulle strade di Tokyo, completamente trasformate, Shinichi si risveglia all’improvviso: ha perso la memoria. Sono esattamente le 5:00 – comincia l’Ora della Zebra! Ed ecco che un poliziotto della Zebra-Polizia apre il fuoco contro di lui.

 Zeburâman: Zebura Shiti no gyakushû
(2010) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Grant Williams, Randy Stuart, April Kent, Paul Langton, Raymond Bailey, William Schallert.Titolo originale The Incredible Shrinking Man. Fantascienza, b/n durata 81 min. – USA 1957. MYMONETRO Radiazioni BX distruzione uomo * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Scott Carey non dà molto peso ad una improvvisa nebbia che per qualche momento lo investe durante una gita in motoscafo. Ma alcuni mesi più tardi scopre che gli abiti gli stanno diventando un po’ larghi e che la statura è leggermente diminuita. E con il passare dei giorni, lo strano fenomeno diventa sempre più avvertibile. Apparentemente la sua salute è buona, gli stessi medici non riescono a trovare una spiegazione scientifica al “rimpicciolimento”. Scott finisce col perdersi in una casa che per lui è diventata un mondo gigantesco ricolmo di trappole, insidie e pericoli mortali. Mentre la moglie lo crede morto, l’uomo, finito dentro la cantina di casa, si industria per sopravvivere combattendo contro un ragno: e in questa lotta per la vita, sente di crescere moralmente e di poter rivendicare di fronte all’universo intero la sua dignità di uomo.
Da uno dei capolavori di Matheson, uno dei più bei film (se non il migliore) di un regista a lungo sottovalutato dalla critica, ma da sempre considerato un maestro dai cultori del genere.Il soggetto ha ispirato nel 1981 una versione al femminile, The Incredible Shrinking Woman.

The Incredible Shrinking Man (1957) on IMDb

Regia di Wolfgang Petersen. Un film con Louis Gossett Jr.Brion JamesDennis QuaidRichard MarcusCarolyn McCormickCast completo Titolo originale: Enemy Mine. Genere Fantastico – USA1985durata 108 minuti. – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Siamo nella seconda metà degli anni Duemila. Il terrestre Davidge, incurante degli ordini, si scaglia con la sua astronave all’attacco di una navetta entrata nell’orbita della stazione spaziale, ma dopo un furibondo scontro, precipita con il suo nemico sul pianeta Fyrine IV, abitato da mostriciattoli carnivori. Il nemico di Davidge è un Dracon, essere unisex proveniente da una lontana galassia: ben presto i due naufraghi dello spazio capiscono che l’unico modo per sopravvivere è cessare le ostilità e allearsi.

Enemy Mine (1985) on IMDb
Il Signore delle mosche - Film (1963)

Regia di Peter Brook. Un film con James AubreyTom ChapinHugh EdwardsRoger ElwinTom GamanNicholas Hammond. Titolo originale: Lord of the Flies. Genere Fantascienza – Gran Bretagna1963durata 90 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,85 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una ventina di ragazzini inglesi dai 7 ai 14 anni, sopravvissuti a un incidente aereo, restano abbandonati a sé stessi su un’isola tropicale. Si organizzano, eleggono come capo il saggio e volitivo Ralph, ma presto la comunità si spacca in due e prende il sopravvento il gruppo dei cacciatori guidati da Jack, che regredisce allo stato tribale e si dedica al culto di un totem, il signore delle mosche. Tratto dal romanzo (1954) di William Golding, adattato dal noto regista teatrale al suo 3° film, girato a Portorico, è un apologo pessimista sulla regressione che si può interpretare con Freud, ma anche con Lévi-Strauss. Pur avendo, specialmente nella 2ª parte, momenti suggestivi, non riesce a diventare – com’è nel romanzo – quella favola atroce che P. Brook voleva. Rifatto nel 1990.

 Il signore delle mosche
(1963) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Richard Carlson, Barbara Rush, Charles Drake, Russell Johnson, Kathleen Hughes. Titolo originale It Came from Outer Space. Fantascienza, b/n durata 81′ min. – USA 1953. MYMONETRO Destinazione … Terra! * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il ricchissimo filone di film fantascientifici prodotti ad Hollywood (ma non solo, si pensi ad esempio al nipponico Godzilla) negli anni ’50 viene generalmente in una ristretta cerchia di capolavori del genere, come Ultimatum alla Terra e Il mostro della laguna nera da una parte, e dall’altra una infinità di piccole produzioni dalla qualità abbastanza scadente, realizzate sfruttando i set precedentemente attrezzati per film più importanti. In realtà, se andiamo a scavare bene a fondo nelle opere uscite al cinema in quel periodo, ci accorgeremo che c’è anche una tendenza “di mezzo”, cioè alcune pellicole che, pur non potendo essere assolutamente considerate artisticamente di livello, si distinguono dalla massa anonima di spettacoloni ingenui per tutta una serie di motivi.

Un esempio classico è proprio Destinazione… Terra!, in cui il regista Jack Arnold, uno dei capisaldi del cinema dell’orrore e della fantascienza insieme a John Carpenter, James Whale e Wes Craven, per la prima volta si cimenta in una produzione di questo genere. L’indiscutibile abilità di Arnold conferisce al film caratteristiche di cui i suoi contemporanei improvvisati sono completamente sprovvisti: prima di tutto l’impeccabile regia, in grado di mostrare ogni elemento dell’inquadratura con una vividezza che sorprende e affascina. I contorni sono marcati ed evidenti, il panorama (il deserto dei western) è qui sfruttato con maestria, a dimostrazione di come un regista capace sia in grado di servirsi con successo anche di materiali di scarto e non propriamente legati al genere di riferimento. Grande trovata anche la soggettiva dagli occhi, anzi dall’occhio, dell’alieno, e superba è la sequenza in cui la creatura esce dalla miniera, rivelandosi in tutto il suo orribile aspetto, emergendo piano piano dalle ombre e materializzandosi come puro incubo visivo. Inoltre va segnalato che Arnold per primo nella storia si servì dell’espediente narrativo, poi reso celeberrimo da Don Siegel ne L’invasione degli ultracorpi, di far assumere agli extratterestri la forma degli uomini con cui erano entrati in contatto. In ogni caso, la sola regia non basterebbe ad elevare questo film una spanna al di sopra di molti suoi simili… la vera genialità di Arnold sta nell’importante riflessione etica che viene proposta, e che in parte ricalca, almeno nella concezione che il regista ha degli alieni, il film di Robert Wise, nel quale, proprio come in questo, gli esseri venuti dallo spazio erano dei “visitatori” e non degli “invasori”; inoltre sono dotati non solo di una tecnologia superiore alla nostra, ma anche di una più profonda capacità di relazionarsi con gli altri, di accettare la diversità e di convivere con essa. Ecco dunque che Arnold cala all’interno di un cinema troppo spesso di mero intrattenimento una discussione intensa che si tramuta anche in denuncia dell’ottusità umana, della sbagliata paura dell’uomo nei confronti dell’ignoto, e del suo impulso istintivo a distruggere tutto ciò che non si può capire e dominare, anzichè cercare di comprenderlo. Gli alieni del film cercherebbero il contatto, ma sono consapevoli che l’umanità non è ancora pronta per un passo del genere. Il finale è un magnifico invito a superare tutti i pregiudizi razziali della nostra epoca, a liberarci dall’infondato e autodistruttivo timore del “diverso”, nella speranza che un giorno sia possibile il ritorno sul pianeta di una specie così superiore che potrà portare soltanto benefici agli uomini. Dunque il film esula dal semplice argomento narrativo per mostrarsi come una preghiera universale di tolleranza, amore e rispetto nei confronti degli altri, e questo è indice di grandezza e valore artistico.

It Came from Outer Space (1953) on IMDb

Regia di Joseph Losey. Un film con Viveca LindforsMacDonald CareyAlexander KnoxShirley Anne FieldOliver Reed. Titolo originale: The Damned. Genere Fantascienza – Gran Bretagna1962durata 87 minuti. – MYmonetro 2,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un teppista in fuga con la sua donna trova rifugio in una grotta abitata da strani bambini

The Damned (1962) on IMDb

Regia di Christopher Nolan. Un film Da vedere 2006 con Hugh JackmanChristian BaleScarlett JohanssonMichael CaineRebecca HallCast completo Genere Azione, – USAGran Bretagna2006durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 2006 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,80 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Londra, fine ‘800. Robert Angier (Jackman) e Alfred Borden (Bale) sono due prestigiatori/illusionisti di successo, specialmente il primo. Da amici com’erano, sono diventati più che rivali: si odiano. Nella loro acerrima competizione sono coinvolti il comune maestro di un tempo (Caine), una giovane apprendista (Johansson) e l’inventore (Bowie) di un marchingegno di teletrasporto. Come si dice nel film, ogni trucco è diviso in tre tempi: la presentazione, il colpo di scena e il prestigio, qualcosa che non si era mai visto prima. Sembra un film da (sullo) spettacolo, un esercizio elegante e sorprendente sull’illusione contrapposta alla realtà. Tratto da un romanzo di Christopher Priest. Grazie alla calibrata sceneggiatura – scritta con il fratello Jonathan – l’inglese C. Nolan va al di là e in profondo su temi gravi: ambizione, inganno, vendetta, ossessione, gelosia, insomma il legno storto dell’umanità. Alla resa dell’ambiente e dell’atmosfera dà molto la fotografia di Wally Pfister. Attori magnetici.

The Prestige (2006) on IMDb

Un film di Sebastián Cordero. Con Karolina Wydra, Michael Nyqvist, Sharlto Copley, Christian Camargo, Daniel Wu. Fantascienza, – USA 2013.

Il film racconta la storia di una squadra di sei astronauti provenienti da varie nazioni che s’imbarcano per la prima missione spaziale verso Europa, la quarta luna di Giove.

Europa Report (2013) on IMDb

Poster InceptionUn film di Christopher Nolan. Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Ellen Page Azione, Ratings: Kids+13, durata 142 min. – USA, Gran Bretagna 2010. – Warner Bros Italia uscita venerdì 24 settembre 2010. MYMONETRO Inception * * * 1/2 - valutazione media: 3,72 su 476 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dom Cobb possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Viene contattato da Saito, un potentissimo industriale di origine giapponese, il quale gli chiede di tentare l’operazione opposta. Non deve prelevare pensieri celati ma inserire un’idea che si radichi nella mente di una persona. Costui è Robert Fischer Jr. il quale, alla morte dell’anziano e dittatoriale genitore, dovrà convincersi che l’unica cosa che può fare è distruggere l’impero ereditato. Saito avrà allora campo libero. In cambio offrirà a Cobb la possibilità di rientrare negli Stati Uniti dove è ricercato per omicidio. Cobb accetta e si fa affiancare da un team di cui entra a far parte la giovane Ariane, architetto abilissimo nella costruzione di spazi virtuali.
In principio era Calderon de la Barca con il suo “La vita è un sogno”. Ma in principio era anche Memento che, visto alla luce diInception può essere riletto come un banco di prova per quell’illusionista ad alto livello (vi dice niente The Prestige?) che risponde al nome di Christopher Nolan. Se, come molti dei film scritti e riscritti per troppo tempo, anche questo rischia a tratti il cerebralismo autoreferenziale, è però indubbio che il triplice salto mortale (tre sono i livelli da esplorare nell’inconscio onirico di Fischer) è perfettamente riuscito.
Nolan affronta le dinamiche della psiche nello stato di sonno con la competenza di un esploratore dotato di mappe sconosciute ai più ma anche con la consapevolezza di chi è altrettanto a conoscenza delle alchimie più segrete della macchina-cinema i cui elementi sa distillare con sapienza, cercando anche di evitare il più possibile il ricorso agli effetti speciali. Perché Inception è al contempo una detection, una riflessione sul funzionamento della psiche, un melodramma, un film d’azione. Il tutto inserito nell’ambigua cornice di quella incapacità di distinguere tra apparenza e realtà che è propria di ogni essere umano quando, nel sonno, crea mondi tanto inesistenti quanto assolutamente ‘reali’. Nolan si concede anche ammiccamenti mitologici (Arianna) e cinefili (ad esempio scegliere “Je ne regrette rien” come canzone in un film che vede presente Marion Cotillard non dev’essere stato propriamente casuale) ma lo fa senza esagerare.
Ci permettiamo di dare qualche consiglio: 1) Non fatevi raccontare (e non raccontate dopo la visione) nulla dello sviluppo delle vicende. Non capireste e/o non riuscireste a spiegare togliendo comunque il gusto della sorpresa. Un sogno raccontato in anticipo si trasforma in un incubo. 2) Diffidate dalle imitazioni che, quasi inevitabilmente, seguiranno. 3) Se amate le trame lineari andate a sognare altrove.

Inception (2010) on IMDb
Howard E Il Destino Del Mondo: Amazon.it: Robbins,Thompson,  Robbins,Thompson: Film e TVHoward e il destino del mondo è un film di Willard Huyck del 1986, con Lea Thompson, Jeffrey Jones, Tim Robbins, Ed Gale, Chip Zien, Timothy M. Rose, Steve Sleap, Peter Baird, Mary Wells, Lisa Sturz. Prodotto in USA. Durata: 109 minuti.
 
Howard è un giovane papero che sta godendo il meritato riposo dopo un’intensa giornata di lavoro nella sua casa nel pianeta dei paperi, davanti alla Tv con una rivista in mano. Improvvisamente una forza incontenibile lo rapisce e lo catapulta nello spazio profondo in un viaggio verso l’ignoto.
 
Howard the Duck (1986) on IMDb
Stazione 3: Top Secret (DVD): Amazon.it: George Maharis, Richard Basehart,  Anne Francis, Dana Andrews, Edward Asner, Richard Bull, Frank Sutton, Simon  Oakland, John Larkin, John Sturges, George Maharis, Richard Basehart: Film e

Un film di John Sturges. Con Dana AndrewsAnne FrancisRichard BasehartGeorge MaharisEdward Asner. continua» Titolo originale The Satan BugFantascienzaRatings: Kids+13, durata 114 min. – USA 1964.

Dalla segretissima base scientifica Stazione 3 vengono sottratte alcune fiale contenenti il pericolosissimo virus denominato “Satan”. L’autore del furto, dopo aver dimostrato ai danni di una cittadina gli effetti devastanti dell’arma ora in suo possesso, ricatta il governo degli Stati Uniti chiedendo la messa al bando di ogni ricerca finalizzata alla guerra batteriologica. Se le autorità non accetteranno il patto, Los Angeles sarà distrutta. Da un romanzo del prolifico MacLean, John Sturges dirige una storia incalzante coadiuvato dalla musica di Jerry Goldsmith e da buoni protagonisti. Il tema fa leva sulle nuove paure che negli anni ’60 si diffondono nell’opinione pubblica riguardo i possibili usi militari (e i conseguenti danni per la popolazione e l’ambiente) delle sperimentazioni biologiche: un argomento svolto qui essenzialmente secondo i tempi del thriller, destinato ad acquistare in seguito forza ben più drammatica.

The Satan Bug (1965) on IMDb

Locandina italiana GravityUn film di Alfonso Cuarón. Con Sandra Bullock, George Clooney, Ed Harris, Orto Ignatiussen, Phaldut Sharma. Fantascienza, Ratings: Kids+13, durata 92 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – Warner Bros Italia uscita giovedì 3 ottobre 2013. MYMONETRO Gravity * * * 1/2 - valutazione media: 3,53 su 147 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gli astronauti Ryan Stone e Matt Kowalsky lavorano ad alcune riparazioni di una stazione orbitante nello spazio quando un’imprevedibile catena di eventi gli scaraventa contro una tempesta di detriti. L’impatto è devastante, distrugge la loro stazione e li lascia a vagare nello spazio nel disperato tentativo di sopravvivere e trovare una maniera per tornare sulla Terra.
Lo spazio non è più l’ultima frontiera, nel nuovo film di Cuaròn non c’è nulla da esplorare, si rimane a un passo dal nostro pianeta ma lo stesso la profondità spaziale continua a non essere troppo distante dalle lande desolate del cinema western, un luogo talmente straniante da confinare con il mistico, l’ultimo rimasto in cui esista ancora la concreta sensazione che tutto possa accadere, in cui si avverte la presenza dell’ignoto e quindi in grado di mettere alla prova l’essenza stessa dell’essere umani.
C’è tutto questo nel blockbuster con Sandra Bullock e George Clooney che Alfonso Cuaròn è riuscito a realizzare senza muovere un passo dalle convenzioni hollywoodiane, quelle che impongono l’inevitabile coincidenza dell’avventura personale con un mutamento interiore e il superamento del solito trauma radicato nel passato. Eppure dietro i dialoghi ruffiani e dietro una tensione obbligatoriamente costante (tenuta con una padronanza della messa in scena, tutta in computer grafica, che ha del magistrale ma non sorprende dall’autore di I figli degli uomini) non è nemmeno troppo nascosto uno dei film più umanisti di un’annata che ha visto il cinema statunitense proporre, a Cannes, anche la straordinaria storia di sopravvivenza individuale contro gli elementi (marittimi) di Robert Redford in All is lost.
La visione prettamente americana dello spazio, un luogo d’avventure in cui l’uomo deve combattere contro ogni avversità naturale, stavolta è fusa con quella promossa dallo storico rivale, il cinema sovietico degli anni ’70, in cui lo spazio è il posto più vicino possibile alla metafisica, terreno di visioni interiori che diventano realtà e di incontro con il sè più profondo, fino a toccare anche l’idea di origine (o ritorno) alla vita di 2001: Odissea nello spazio in un momento di struggente bellezza, in cui il corpo di Sandra Bullock pare danzare con meravigliosa lentezza.
Per Cuaròn lo spazio può essere tutto questo insieme, allo stesso modo in cui il suo film può essere sia un blockbuster sia un’opera che cerca di toccare la profondità dell’animo umano, realizzata con una sceneggiatura densa di dialoghi e molto fondata sulla recitazione (come un film a basso budget) animata da una messa in scena interamente in computer grafica (da grande film di fantasia), un lungometraggio che più che essere di fantascienza pare d’avventura (nel senso classico del termine), in cui l’essere umano lotta in scenari naturali mozzafiato, nel quale anche solo un raggio di sole che entra dall’oblò al momento giusto può far battere il cuore.

Gravity (2013) on IMDb

Regia di Rupert Sanders. Un film Da vedere 2017 con Scarlett JohanssonMichael PittJuliette BinocheMichael WincottPilou AsbækCast completo Titolo originale: Ghost in the Shell. Genere AzioneDrammaticoFantascienza, – USA2017durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 30 marzo 2017 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,98 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il Maggiore è un essere unico nella sua specie, il prototipo di quello che molti potrebbero diventare in futuro, e un’arma potentissima. Recuperato da un terribile incidente, il corpo biologico del Maggiore è stato sostituto con uno interamente artificiale, ma il ghost, cioè l’anima, è rimasta la sua. Da qualche parte, la parte più importante, il Maggiore è ancora umana, anche se (e proprio perché) la sua natura le pone dei dubbi che la tormentano. Li sfrutta Kuze, un misterioso terrorista, che la Section 9, capitanata dal Maggiore e gestita dalla Hanka Robotics ha l’ordine di trovare ed eliminare.
Discutere, o al contrario celebrare, il grado di somiglianza tra “figlio” e “madre”, si tratti della scelta di cast di Scarlett Johansson o del film di Rupert Sanders rispetto al manga di Masamune Shiro, ci sembra un esercizio non fondamentale, che sposta il fuoco altrove rispetto al film in sé, alla sua singolarità o, per restare in tema, alla sua identità.

Ghost in the Shell (2017) on IMDb

Locandina italiana Ex MachinaUn film di Alex Garland. Con Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Sonoya Mizuno, Chelsea Li. Titolo originale Ex Machina. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 108 min. – USA, Gran Bretagna 2014. – Universal Pictures uscita giovedì 30 luglio 2015. MYMONETRO Ex Machina * * * - - valutazione media: 3,41 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tra tutti gli impiegati del grande motore di ricerca per cui lavora, Caleb è stato scelto per il prestigioso invito nella residenza del mitologico fondatore della società e inventore dell’algoritmo di ricerca. Arrivato in una zona a metà tra la magione irraggiungibile (lo porta un elicottero privato che si ferma diversi chilometri prima del primo edificio) e il rifugio zen, Caleb comprende di essere stato scelto da Nathan per un importante esperimento. Da decenni infatti Nathan è al lavoro sulla costruzione di un’intelligenza artificiale e Caleb deve testarla per capire se abbia raggiunto o meno il suo obiettivo. Il modello attuale con cui Caleb si confronta si chiama Ava, ha forma umanoide, pelle e circuiti, ragiona ed è conscia del suo status. Dopo i primi giorni Caleb comprende però che c’è qualcosa che non va, le frequenti ubriacature del capo, i moltissimi luoghi della magione in cui non può entrare e alcune strane confessioni di Ava compongono un mosaico più inquietante di quel che non sembrasse all’inizio.
Ha davvero un’anima molto classica Ex machina e fa di tutto per mascherarla con un efficace maquillage modernista. Questo film di fantascienza psicologica, tutto basato sulla parola e sul ragionamento, è strutturato intorno ad uno scienziato che si spinge oltre quello che dovrebbe essere consentito, dove la scienza sfiora il “disturbante”, e sperimenta nel suo castello remoto ed inaccessibile con quella che chiamiamo vita (una sequenza rivelatrice mostra immagini a circuito chiuso dei passati degli esperimenti di Nathan con il corretto tono gotico/spaventoso). Accanto a lui un più giovane e inesperto ragazzo di scienza che si lascia contaminare troppo da quel che vede. Tra di loro una “creatura” che somiglia più ad un Golem.
Nello scontro di intelligenze a tre del film Nathan, Caleb e Ava combattono tramite la parola (almeno fino a poco dal finale) una guerra di strategia e menzogne in cui, come spesso capita nella fantascienza contemporanea, sembra che solo il video registrato possa rivelare la verità. La realtà guardata con gli occhi è la cosa più ingannevole in assoluto, terreno di mistificazioni, mentre il video è la realtà, lo strumento di conoscenza del mondo per come è realmente, l’arma che svela gli inganni. È quindi tutto ciò che è tecnologico a meritare fiducia mentre l’analogico si dimostra costantemente insufficiente a reggere la pressione del confronto con l’inumano, non fanno eccezione gli uomini.
In questa gothic story ottocentesca modernizzata di uno scienziato impazzito che cerca di giocare a far Dio e delle creature frutto dei suoi esperimenti, il ritmo è rallentato e il passo calmo per cercare una dimensione confortevole per lo spettatore, una in cui possa ridere dei balletti disco di Nathan e intuire la presenza di segreti inconfessabili. Come per il mito di Frankenstein anche qui il punto di tutto sarà chiedersi chi dei personaggi in ballo sia davvero il mostro e chi meriti l’appellativo di essere umano (la risposta purtroppo è abbastanza scontata).
Alex Garland (già sceneggiatore di Sunshine, 28 giorni dopo e The beach per Danny Boyle) torna sui temi di Non lasciarmi (che aveva adattato) immaginando un setting tecnologico più che contemporaneo, spargendo qualche riferimento adeguato alla maniera in cui i padroni dei motori di ricerca hanno, oggi, il mondo e le informazioni di tutti nelle loro mani, per descrivere un’intelligenza artificiale basata proprio su questo, sull’accesso ad ogni informazione tramite il motore di ricerca e i dati sugli esseri umani del pianeta. Infine lentamente si pone dalla parte dell’inumano piuttosto che dell’umano per raccontare nuovamente dell’insopprimibile desiderio di vivere.

Ex Machina (2014) on IMDb

Regia di Dan KwanDaniel Scheinert. Un film Da vedere 2022 con Michelle YeohStephanie HsuKe Huy QuanJames HongJamie Lee CurtisCast completo Genere AzioneAvventuraCommedia, – USA2022durata 139 minuti. Uscita cinema giovedì 6 ottobre 2022 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 13 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,87 su 19 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Evelyn e il marito Waymond sono cinesi americani con una tipica impresa di famiglia: una lavanderia a gettoni. Sono però indietro con le tasse e devono presentarsi presso l’ufficio della IRS con vari documenti che giustifichino la detrazione delle spese. Della famiglia fanno parte anche il nonno materno Gong Gong e la figlia Joy, che è in una relazione lesbica mal digerita dalla madre. Nell’ufficio di Evelyn la banalità della sua vita viene travolta da una sconcertante missione: il multiverso è in pericolo e la donna, assumendo in sé le capacità delle proprie varianti da altri mondi, deve cercare di arrestare una misteriosa entropia cosmica.

 Everything Everywhere All at Once
(2022) on IMDb

Un film di Fred McLeod Wilcox. Con Walter Pidgeon, Anne Francis, Leslie Nielsen, Warren Stevens, Jack Kelly. Titolo originale Forbidden Planet. Fantascienza, durata 98′ min. – USA 1956. MYMONETRO Il pianeta proibito * * * 1/2 - valutazione media: 3,96 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 2200 d.C. un incrociatore spaziale approda sul pianeta Altair 4, dove vent’anni prima s’era perduta la precedente spedizione, e lo trova dominato da Morbius, scienziato megalomane con figlia e robot e abitato da mostruose e aggressive entità, creature nate dall’inconscio dei Krels, precedenti abitanti del pianeta, e del prof. Morbius. È ormai diventato un piccolo classico del cinema di SF. Scritta da Cyril Hume, l’ingegnosa storia è una parafrasi della Tempesta di Shakespeare. Suspense, bizzarria, sorprese ed effetti speciali primitivi ma efficaci. Robby, il piccolo robot, conquistò le simpatie di molti spettatori e riapparve nel film Il robot e lo Sputnik.

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