La storia è quella di un ricchissimo ebreo che commercia in diamanti, abbandonato dalla moglie. Il riccone riesce a rintracciare la figlia avuta da quel suo matrimonio naufragato tanti anni addietro: è una bellissima ragazza che fa la ballerina in un locale notturno. Non le svela di essere suo padre, ma la ricolma di doni.
Una strana storia di un ladro che cerca rifugio in un castello di proprietà di due bellissime donne: Eva ed Elizabeth. Entrambi gli aristocratici appartengono a una setta che pratica il culto vampirico. Un piacere visivo di amore lesbico e sanguinario ricreato in un ambiente macabro, ma di oscura e misteriosa bellezza.
Da Scaramouche or se vuoi l’assoluzione baciar devi sto… cordone! è un film avventura del 1973 diretto da Gianfranco Baldanello.
Scaramouche, attore della commedia dell’arte e soprattutto uno spadaccino abile, viene incaricato dalla sua amante Margherita, confidente alla corte della granduchessa, di recarsi alla corte degli Estensi per rubare un cofanetto contenente una lettera preziosa che può compromettere la granduchessa. Scaramouche si unisce a due suoi compagni d’arte, Quattropalle e Diarrea, e si mette in viaggio con il loro carrozzone. Dopo una serie di duelli, riesce a mettersi in contatto con la baronessa Bianca e, mentre si trova a letto con lei, Quattropalle si impossessa del cofanetto.
Carlo, giovane emigrato da Rovigo in un Paese nordeuropeo, s’esibisce come “stallone” nei night-clubs. Poiché ha bisogno di molti soldi, si prostituisce occasionalmente anche ai viziosi coniugi Paul e Veronica. Un giorno, però, alla vista della loro figlia Charlotte, se n’innamora e decide di lasciare il mestiere e sposarla: purtroppo si scopre impotente con lei, poiché la propria virilità si manifesta solo davanti agli spettatori. Charlotte gli si offre davanti ai clienti di un night-club, ma poi l’abbandona per sempre.
Ennesima pellicola erotica di Alberto Cavallone di cui già conosciamo Le salamandre, Zelda, L’uomo, la donna e la bestia. Le aberrazioni sessuali sono sottolineate dalla musica di Bach e Offenbach.
Waleryan Borowczyk porta in cinema i poemi di Ovidio visti come un trattato sull’amore. Al centro della vicenda è la love story tra il giovane romano Cornelio e la bellissima Claudia.
Azzurra e Manfredi, cresciuti senza genitori, sono legati da un torbido rapporto. Fumettone decadente e barocco. Più che di amore e morte, è meglio parlare di erotismo e sadismo da fotoromanzo porno.
Ambiguous (曖昧, Aimai ) noto anche come Waisetsu Netto Shūdan Ikasete!! (猥褻ネット集団 いかせて!! ) e Group Suicide: The Last Supper (集団自殺 最後の晩餐, Shūdan Jissatsu: Saigo no Bansan ) è un film giapponese Pink del 2003 diretto da Toshiya Ueno . È stato scelto come miglior film dell’anno allacerimonia del Pink Grand Prix .
Un gruppo eterogeneo di persone, tutte con problemi nella vita quotidiana, si incontra online e decide di suicidarsi insieme. Isolati dalla società in generale, formano un legame fisico con l’avvicinarsi del tempo stabilito.
Una bellissima nera ospite di una coppia durante un viaggio in Africa non si fa scrupoli di offrirsi a chi più le aggrada. Sta per innamorarsi del suo anfitrione, ma gli preferisce la libertà.
La sciamana è un film del 1996, diretto da Andrzej Żuławski e scritto dalla scrittrice Manuela Gretkowska. Il film, presentato e acclamato[1] al Festival di Venezia 1996, è stato pesantemente criticato in patria e divenuto oggetto di scandalo, a causa del contenuto ritenuto oltraggioso verso i valori cristiani[2], estremamente violento e pornografico. Il regista è stato accusato di avere manipolato a suo piacimento l’esordiente Iwona Petry e d’averla costretta a girare le scene più spinte contro la sua volontà.
Una ragazza misteriosa e senza nome, soprannominata l’Italiana, arriva a Varsavia per iscriversi al Politecnico. Michal, docente d’antropologia, le subaffitta un appartamento e fin dal loro primo incontro, quasi posseduti da qualcosa di sovrannaturale, iniziano una rovente relazione sessuale. Il giorno dopo l’incontro con l’Italiana, Michal e alcuni collaboratori rinvengono in un cantiere vicino a Varsavia il corpo mummificato di un uomo, risalente a più di tremila anni fa; dopo attenti studi, Michal si convince che la mummia sia riconducibile a uno sciamano d’un’antica tribù e decide di dedicarsi anima e corpo alla scoperta della cause della morte. Al passare dei giorni e delle settimane, la ricerca della verità si fa sempre più ossessiva e maniacale, trovando sfogo soltanto nel rapporto con l’Italiana, in una relazione fisica sempre più violenta ed eccessiva che sconvolge la mente di Michal, al punto da fargli rompere ogni rapporto con la moglie Anna e gli amici, e rivelerà la vera natura della ragazza.
Due provinciali ventenni, Tina e Lia, giungono in città in autostop. Non sanno nemmeno loro che cosa vogliono e allora si aggregano a una comune dove c’è di tutto: droga, sesso, ragazza-madre con tre gemelli a carico, un confidente della polizia, ecc.
Fronte tedesco, anno 1944. Anche le ragazze vengono arruolate. Il maggiore Felix Khun, medico primario di Berlino, esclude con grande scrupolo le inabili. Questo però non piace ai suoi superiori. Per questo viene spedito in prima linea e le sue due figlie sono forzatamente destinate al fronte russo. Marga capita in un gruppo di radiotelegrafiste, solo bramose di avventure amorose. La sua immediata responsabile alterna discorsi di estremo rigore morale con accoppiamenti di vario genere…
Una facoltosa vedova, che una triste esperienza matrimoniale ha portato a detestare gli uomini, è in Africa con la segretaria Anna con la quale ha una relazione particolare. Poi, però, l’inquieta signora ritroverà la “normalità” tra le braccia di un rude avventuriero.
Ateo e anticonformista, Pino s’innamora di Maria Teresa, timorata di Dio, ma uno zio della ragazza mette fine alla relazione. Crisi di Pino che, incaricato di un attentato, butta la bomba-carta contro zio e nipote, sorpresi in atteggiamenti intimi. La povertà della regia e la banalità della storia impoveriscono qualsiasi ambizione di satira.
Barbara, a Londra col marito, è una donna italiana sessualmente repressa. Se ne accorge attraversando la città e facendo sogni erotici ad occhi aperti per via di un nero che la segue e che le ha scatenato la fantasia. Influenzata dall’atmosfera di libertà di Londra, mette da parte il suo complesso e accetta di andare col nero. Dopo di che torna felice dal marito.
I due aspetti del bene e del male sono qui rappresentati da due sorelle gemelle: una bionda, brava e buona, l’altra bruna, perfida e corrotta. Naturalmente la cattiva tenta di corrompere la buona.
Le voci fuori campo di un uomo e di una donna commentano le abitudini sessuali delle popolazioni dei più svariati angoli della Terra: Polinesia, Copenaghen, Africa, New Jersey, Inghilterra, Messico, Italia e Svezia. A cominciare da titoli di testa che scorrono sull’esposizione di sculture e dipinti a tema erotico, si passa alla rappresentazione di situazioni bizzarre e scabrose, tra cui: indigeni della Polinesia costretti a rapporti sessuali con le proprie conterranee più volte al giorno, negozi di parrucchiere dove si offrono servizi per clienti omosessuali, un’orgia offerta ai giovani ospiti di un lussuoso appartamento, danzatori che si esibiscono sulle tombe dei defunti in Messico, una sfilata di moda con uomini che indossano abiti femminili, un’aula scolastica dove due studenti praticano sesso durante la lezione, servizi sessuali per uomini e per donne prestati a bordo di roulotte.
Femmine infernali è un film del 1980 diretto da Edoardo Mulargia (con lo pseudonimo di Edward G. Muller).
Un campo di prigionia delle donne si trova nel cuore della foresta pluviale tropicale. Guardie sadiche e un operaio dall inferno rendono la vita quasi insopportabile per i detenuti, e ogni infrazione delle regole e’ trattate in maniera rapida e selvaggiamente…