







Regia di Giuseppe Tornatore. Un film Da vedere 2021 con Ennio Morricone, Quentin Tarantino, Clint Eastwood, Oliver Stone, Wong Kar-wai. Cast completo Genere Documentario, – Italia, Belgio, Cina, Giappone, 2021, durata 150 minuti. Uscita cinema giovedì 17 febbraio 2022 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 4,17 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro – definizione per una volta appropriata – in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent’anni. Nel 2018 ha scritto “Ennio. Un maestro” (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all’unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni.
Un film di Giuseppe Tornatore. Con Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Marco Leonardi, Jacques Perrin, Agnese Nano.Commedia, durata 157 min. – Italia 1988. MYMONETRO Nuovo Cinema Paradiso
valutazione media: 4,32 su 81 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Salvatore Di Vita, regista affermato a Roma, torna dopo 40 anni nel natio paese siciliano per i funerali del proiezionista Alfredo che gli insegnò ad amare il cinema. Il ricordo del passato lo aiuta a ridefinire il presente. Oscar 1989 per il film straniero e 2° premio a Cannes. È un’elegia sulla morte del cinema in sala nelle cadenze di un melodramma popolare, ma rivisitato con l’ottica scaltra di un cineasta di talento, europeo e, insieme, profondamente siciliano. Tornatore fa un cinema della ridondanza, ma anche di una forza generosa di cui l’anemico cinema italiano degli anni ’80 aveva bisogno. L’edizione premiata è frutto del radicale taglio eseguito dal regista con il produttore Franco Cristaldi (fu tolto un blocco di 25 minuti, eliminando il personaggio della Fossey), dopo le prime presentazioni nelle sale. Distribuito all’estero come Cinema Paradiso . 5 premi della British Academy: film straniero, sceneggiatura, Noiret, Cascio, musiche di Ennio e Andrea Morricone.
Un film di Paolo Taviani, Vittorio Taviani. Con Marcello Mastroianni, Lea Massari, Mimsy Farmer, Laura Betti, Claudio Cassinelli. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 115′ min. – Italia 1974. MYMONETRO Allónsanfan
valutazione media: 3,13 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nel 1816, dopo il congresso di Vienna e durante la Restaurazione, Fulvio Imbriani, patrizio lombardo, ex giacobino, ex ufficiale di Bonaparte, tradisce i compagni di lotta e la causa di una minoranza rivoluzionaria e velleitaria. Ricorrendo a Visconti e al melodramma per travisarlo criticamente, i Taviani rimescolano ancora le carte della narrazione tradizionale e continuano la loro riflessione sulla sinistra politica. Il film alterna pagine assai belle ad altre squilibrate od opache. Gli splendori della regressione sono descritti meglio che la dialettica della rivoluzione. Inventiva colonna musicale di Ennio Morricone e un bel reparto femminile.
Regia di Luciano Salce. Un film Da vedere 1961 con Ugo Tognazzi, Gianni Agus, Georges Wilson, Gianrico Tedeschi, Leopoldo Valentini. Cast completo Genere Commedia – Italia, 1961, durata 100 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.
Abruzzo, 1944. Fascistello diventa gerarca proprio quando il fascismo sta per cadere e fa un viaggio in sidecar con professore antifascista, da lui arrestato, che cerca di educarlo alla libertà. Per la prima volta dopo 43 film, Tognazzi lascia le macchiette per un personaggio a tutto tondo. Film di ottimo brio satirico, scritto da Castellano & Pipolo in vena e diretto con garbo da Salce.
Regia di Luciano Salce. Un film con Ugo Tognazzi, Umberto D’Orsi, Donatella Turri, Luigi Tenco, Giulio Calì, Vittorio Duse. Cast completo Genere Commedia – Italia, 1962, durata 95 minuti. – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Una ragazza si allontana dalla famiglia che l’opprime. Gli impieghi che trova non fanno che peggiorare la sua situazione; ben che vada il suo titolare vuol portarsela a letto. La conoscenza di un ragazzo tetro e insoddisfatto le crea altri problemi. I due predispongono addirittura un suicidio, che poi non realizzano perché tutto sommato è meglio restar vivi e volersi bene.
Regia di Luigi Comencini. Un film con Ugo Tognazzi, Philippe Leroy, Mariangela Melato, Dalila Di Lazzaro, Aldo Reggiani. Cast completo Genere Giallo rosa – Italia, 1977, durata 115 minuti. – MYmonetro 3,38 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un vecchio e decrepito palazzo romano a fitto bloccato è di proprietà di Amedeo Pecoraio e di sua sorella Ofelia, maturi zitelli. Una società immobiliare offre loro una grossa somma a condizione che tutti gli inquilini siano sfrattati. La morte per veleno del loro soriano offre ai due proprietari il pretesto per spiare la vita degli inquilini resistenti. Come in Lo scopone scientifico , soggetto e sceneggiatura (con Augusto Caminito) sono di Rodolfo Sonego: il tono generale è più cupo e crudele, ma eccede nella tensione verso la metafora a scapito della verosimiglianza. È uno dei film degli anni ’70 che segnano, all’insegna del pessimismo, la fine della commedia italiana, egemone nel decennio precedente. Infallibile duo Tognazzi-Melato. Musica: Ennio Morricone. Prodotto da Sergio Leone.
Regia di John Carpenter. Un film con Kurt Russell, Wilford Brimley, T.K. Carter, David Clennon, Keith David, Richard Dysart. Cast completo Titolo originale: The Thing. Genere Fantascienza – USA, 1982, durata 109 minuti. – MYmonetro 3,61 su 85 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
La vita di 12 scienziati in una base militare in Alaska è in pericolo. Le radiazioni hanno dissepolto un essere mostruoso che assume sembianze animali e umane. Ad uno ad uno muoiono tutti e anche gli ultimi due superstiti sperano, terrorizzati, che i soccorsi arrivino prima della “cosa”. Remake di La cosa da un altro mondo (’51) con musiche di Morricone.
Un film di Liliana Cavani. Con Britt Ekland, Tomas Milian, Delia Boccardo, Marino Masé, Pierre Clémenti. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 95 min. – Italia 1969. MYMONETRO I cannibali [1]
valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Le strade di una metropoli moderna (Milano) sono sparse dei cadaveri di una rivolta giovanile; la gente, indifferente e frettolosa, cammina tra loro evitando di toccarli; la legge dello Stato lo proibisce, pena la morte. La giovane Antigone decide di dar sepoltura al fratello, contro il parere dei familiari e del fidanzato Emone, figlio del primo ministro. La aiuta Tiresia, giovane straniero che parla in una lingua sconosciuta e disegna sui muri un paese. Ispirato all’Antigone (441 a.C. ca) di Sofocle. Mitico più che politico, onirico più che realistico, qua e là ridondante nel macinio dei suoi simboli, impregnato di un raro sentimento di pietà e di dolore misti a rabbia civile, ha forse il torto di aver contrapposto alla fiera ostinazione di Antigone non l’empietà dello Stato moderno in generale, “bensì una specie di orwelliano 1984 capitalista.” (Alberto Moravia). Fotografia (Techniscope): Giulio Albonico; musiche: Ennio Morricone. Gianni Amelio aiutoregista.
Regia di Giuseppe Tornatore. Un film Da vedere 1994 con Gérard Depardieu, Roman Polanski, Nicola Di Pinto, Sergio Rubini, Paolo Lombardi. Cast completo Genere Drammatico, – Italia, 1994, durata 110 minuti. Uscita cinema lunedì 8 agosto 1994 distribuito da Penta Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,64 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Storia di un incubo in forma di interrogatorio al quale lo scrittore Onoff (Depardieu), apparentemente in preda all’amnesia, è sottoposto da parte di un commissario di polizia (Polanski). Fin dal titolo il 4° film di Tornatore è sotto il segno dell’ambiguità: oltre al suo significato di gergo burocratico-poliziesco, potrebbe essere letto come un esercizio di pura forma, ossia di stile, che mette in discussione lo statuto di credibilità delle immagini: qual è il confine tra fantasia e realtà? tra falso e vero? Allucinato dramma notturno di nordico onirismo, giocato sulla corda pazza dell’assurdo, è un film da prendere o lasciare, senza vie di mezzo. Chi prende ne gusterà la sagacia della costruzione, l’alta tenuta figurativa e sonora (fotografia di Blasco Giurato, musiche di Ennio Morricone), l’ammirevole concertazione degli attori: oltre a Depardieu e Polanski (doppiati da Corrado Pani e Leo Gullotta), c’è un incisivo S. Rubini come poliziotto che verbalizza.
Un film di Ricardo Blasco. Con Richard Harrison, G.R. Stuart Western, durata 92 min. – Italia 1964. MYMONETRO Duello nel Texas
valutazione media: 2,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Gringo è stato adottato da una famiglia di messicani. Quando una banda di ladri deruba il padre adottivo di tutto l’oro che era riuscito a mettere insieme in anni di fatiche, parte per vendicare il sopruso. Scopre che i capi della banda sono proprio le persone più in vista del paese. Da solo riesce a batterli, liberando così la propria famiglia e la comunità.
Un film di Lee W. Beaver. Con Thomas Hunter, Henry Silva, Dan Duryea, Nando Gazzolo. Western, durata 93′ min.
Dopo un grosso colpo Jerry si lascia arrestare per permettere al socio di dileguarsi con il bottino. Quando esce dal carcere scopre che l’amico l’ha tradito. Western all’italiana denso di fatti basati su una trama che non ha niente di originale. Dietro allo pseudonimo di L.W. Beaver si nasconde Carlo Lizzani come dietro al creatore della colonna musicale Leo Nickols c’è Ennio Morricone.
Qualcuno mi conferma che è il film corrispondente alla trama. Non ho trovato nè titoli di testa nè titoli di coda.
Regia di Elio Petri. Un film con Gian Maria Volonté, Franco Citti, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Mariangela Melato. Cast completo Genere Drammatico – Italia, 1976, durata 130 minuti. Uscita cinema lunedì 13 aprile 2015Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmonetro3,30 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Mentre nel Paese dilaga un’epidemia che causa numerose vittime nella casa per esercizi spirituali Zafer retta da gesuiti si radunano uomini politici, affaristi, banchieri tutti legati al partito dominante la Democrazia Cristiana. A condurre gli esercizi che dovrebbero far meditare gli intervenuti sui peccati commessi a causa di una distorta concezione dell’attività politica è Don Gaetano e al centro delle attenzioni di molti si trova il Presidente. Ben presto però la morte inizia a seminare la paura tra i convenuti e non si tratta delle conseguenze dell’epidemia ma di omicidi.
Al termine dei titoli di coda del film si legge “Gli avvenimenti e i personaggi di questo film sono immaginari. Ogni riferimento alla realtà è da ritenersi puramente casuale”. Raramente una dichiarazione simile è stata così lontana dalla verità dei fatti e dalla volontà stessa del regista e degli attori. Come lo stesso Petri ricordava: “Quando girammo Todo modo, Volonté divenne evanescente, camminava come se fosse sulle nuvole, parlava a bassa voce, non ti guardava negli occhi, tutto preso com’era dal personaggio di Moro. Il suo fu uno sforzo di concentrazione eccezionalmente intenso. (…) Per quel personaggio, Volonté e io ci servimmo molto della moviola. Avevamo radunato molti pezzi di repertorio su Moro”. Nel momento in cui il film esce (30 aprile 1976) Aldo Moro è Presidente del Consiglio e il film suscita un’infinità di polemiche (cosa che peraltro era il suo fine) tanto da portare al sequestro nel giro di un mese. Meno di due anni dopo, il 16 marzo del 1978, Moro veniva rapito dalle BR per essere poi ucciso. Ciò decretava la definitiva scomparsa del film. Il quale non ha ovviamente alcuna responsabilità nell’accadimento dei fatti successivi perché Petri, adattando liberamente il romanzo omonimo di Sciascia, esaspera i piani conducendoli progressivamente su un livello grottesco finalizzato alla denuncia di un sistema politico in cui la corruzione dilaga e che vede ormai prossimo alla fine.
Sarà, su questo versante, uno sguardo anticipatorio di quanto accadrà nel 1992 con Mani Pulite ma qui la forza sta nella messa in scena a cui offrono un determinante contributo non solo gli attori ma anche la scenografia cupa e simbolicamente efficace di Dante Ferretti e la musica di Ennio Morricone. Marcello Mastroianni nei panni del gesuita dalla doppia anima sferza gli astanti e, al contempo, li blandisce nel segreto. I gesuiti, costituendo uno degli ordini più strutturati della Chiesa, sono finiti più di una volta nel mirino del cinema anche se poi nella realtà hanno dato origine a personalità come Pedro Arrupe, Carlo Maria Martini e Jorge Mario Bergoglio di cui non si può negare la matrice progressista.
E’ pero Gian Maria Volonté a reggere sulle sue spalle il peso di un “j’accuse” a un’intera classe politica attraverso la rappresentazione di un personaggio-simbolo di coloro che fanno della mediazione lo strumento di mantenimento di un potere che ha alla propria base la corruzione. Sarà lo stesso Volonté a tornare ad indossare i panni dell’uomo politico in Il caso Moro di Giuseppe Ferrara nel 1986 e lì la lettura sarà diversa perché il Moro sequestrato e ucciso dalle BR, con quanto scrive nelle sue lettere, non sarà più l’accusato ma l’accusatore del Sistema.
Regia di Luciano Salce. Un film Da vedere 1962 con Ugo Tognazzi, Catherine Spaak, Gianni Garko, Franco Giacobini, Luciano Salce, Fabrizio Capucci. Cast completo Genere Commedia – Italia, 1962, durata 105 minuti. – MYmonetro 3,63 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un industriale milanese quarantenne, mentre sta recandosi a visitare il figlio in collegio, si imbatte in un gruppo di studenti diretti al mare. L’industriale accetta di accompagnarli e di trascorrere con loro il week-end. Messo alla berlina con una serie di scherzi, si invaghisce di una ragazzina che per qualche momento lo fa illudere di essere di nuovo ventenne. Ma, terminata la giornata festiva, la ragazzina se ne va coi suoi compagni e l’industriale deve rendersi conto che indietro non si torna.
Un film di Samuel Fuller. Con Paul Winfield, Kristy McNichol, Burl Ives, Paul Bartel Titolo originale White Dog. Drammatico, durata 89′ min. – USA 1982. MYMONETRO Cane bianco
valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dal romanzo Chien blanc (1970) di Romain Gary, cui è dedicato. Un’attrice prende in casa un cane bianco dopo averlo investito, scoprendo che è stato addestrato ad attaccare i neri. Apologo antirazzista quasi ingenuo nel suo schematismo senza sfumature, appeso a una suspense sottile ma assidua, con 2 o 3 sequenze notevoli tra cui quella del nero sgozzato in chiesa. Notevole fotografia di Bruce Surtees, meno la musica di E. Morricone. La Paramount non lo distribuì negli USA, ritenendolo politicamente scorretto.
Regia di Sergio Sollima. Un film con Luisa Rivelli, Lee Van Cleef, Tomas Milian, Walter Barnes, José Torres, Nello Pazzafini. Cast completo Genere Western – Italia, 1967, durata 108 minuti. – MYmonetro 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Il cacciatore di taglie Jonathan Corbett (L. Van Cleef) ha l’incarico di catturare Cuchillo (T. Milian), giovane messicano accusato di omicidio con stupro. Durante la lunga caccia viene a sapere che il vero colpevole è il figlio del ricco che l’ha assunto. Scritto da Franco Solinas, è uno dei non pochi “spaghetti-western” politicizzati di ambiente messicano. Qua e là qualche traccia di Sergio Leone. Musiche di Ennio Morricone che trascrive per chitarra Per Elisa di Beethoven. Titolo spagnolo: El halcón y la presa .
La cosiddetta Trilogia del dollaro, altrimenti conosciuta come Trilogia dell’uomo senza nome, comprende i tre primi film western diretti dal regista romano Sergio Leone e aventi per protagonista un giovane Clint Eastwood, con le colonne sonore di Ennio Morricone.
Benché non fosse nelle intenzioni di Sergio Leone i tre film vennero considerati parte di una trilogia grazie al successo della figura enigmatica dell’Uomo senza nome (Clint Eastwood, che indossa gli stessi abiti e recita con la stessa mimica in tutti e tre i film). Il buono, il brutto, il cattivo viene considerato da molti un prequel, poiché il personaggio di Eastwood trova gradualmente gli abiti che indossa negli altri due film. Inoltre, nell’ultimo film la Guerra di secessione americana è in pieno svolgimento, mentre nel secondo probabilmente è già conclusa. In realtà Sergio Leone non ha mai dato ulteriori informazioni sull’argomento. Leone, probabilmente, non rinuncia a scherzare e la questione dell’antefatto non va presa alla lettera: è uno dei tanti modi che il regista usa per giocare con i personaggi e con il pubblico. Secondo i ricordi di Carlo Verdone, che nel 2009condusse uno speciale su Sky dedicato alla carriera di Sergio Leone dal titolo Verdone racconta Leone, il regista aveva chiesto alla produzione americana attori di spicco come Charles Bronson ed Henry Fonda. Essi, non conoscendo Leone, chiesero molti soldi pur di non fare i film. Al regista fu allora suggerito un giovane Clint Eastwood, reduce del successo della serie televisiva Rawhide.
All’interno della trilogia si sviluppa anche il personaggio caratteristico dell’Uomo senza nome: il protagonista è sempre lo stesso uomo, con gli stessi atteggiamenti e vestito sempre dello stesso sarape e dello stesso cappello. Occasionalmente il personaggio ha un nome. Per esempio, nella sceneggiatura de Il buono, il brutto, il cattivo viene chiamato Joe, anche se nel film quel nome non viene mai pronunciato. Gli altri personaggi lo chiamano semplicemente “il biondo”. Nel primo dei tre film viene chiamato Joe per tre volte, mentre nel secondo è conosciuto come “il monco”, per via dell’utilizzo della mano destra unicamente per sparare. Nella trilogia del dollaro la voce italiana di Clint Eastwood era di Enrico Maria Salerno.
Regia di Gillo Pontecorvo. Un film Da vedere 1966 con Yacef Saadi, Jean Martin, Fawzia El Kader, Ugo Paletti, Tommaso Neri, Mohamed Ben Kassen. Cast completo Genere Drammatico – Italia, 1966, durata 123 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,51 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Nell’ottobre 1957, mentre i paracadutisti del colonnello Mathieu rastrellano la Casbah, Ali La Pointe, uno dei capi della guerriglia algerina, rievoca il passato, l’organizzazione dell’FLN (Fronte di Liberazione Nazionale), gli attentati, gli scioperi, le delazioni. Ali La Pointe è ucciso, ma tre anni dopo, in dicembre, il popolo algerino scende in piazza, proclamando la propria volontà di indipendenza. Sobria rievocazione di taglio documentaristico sulla base di una solida sceneggiatura di Franco Solinas che, con forte coralità e qualche dilatazione nelle fasi degli attentati, mostra una guerra di popolo, spiegando anche le ragioni del “nemico”, i francesi. Leone d’oro a Venezia, il film ebbe vasta risonanza internazionale, soprattutto sui mercati di lingua inglese, diventando, fra l’altro, un film di studio per le Black Panthers. Musica di E. Morricone e splendido bianconero scope di Marcello Gatti.
Regia di Lina Wertmüller. Un film Da vedere 1963 con Stefano Satta Flores, Antonio Petruzzi, Rosanna Santoro. Genere Drammatico – Italia, 1963,durata 84 minuti. – MYmonetro 3,88 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
È un bozzetto della vita in un paese del Meridione disegnato attraverso la figura di due ragazzi, uno studente svogliato e un ragioniere. I due trascorrono le giornate negli stessi luoghi, facendo i medesimi discorsi, preferendo la monotonia quotidiana a qualunque altro possibile sbocco. Primo lungometraggio della brava regista televisiva che dimostra mano sicura e approfondisce l’indagine psicologica e sociale della realtà meridionale. La Wertmüller era partita bene, piena di rigore e di propensione alla verità. Non ha poi mantenuto le promesse, anche lei catturata dalla tentazione del cinema dai grandissimi mezzi.
Regia di Roland Joffé. Un film Da vedere 1986 con Robert De Niro, Jeremy Irons, Ronald Pickup, Liam Neeson, Aidan Quinn. Cast completo Genere Drammatico – Gran Bretagna, 1986, durata 125 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,35 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Nel 1750 il capitano Mendoza, mercenario e mercante di schiavi, dopo aver ucciso il fratello in duello si fa gesuita, va in una missione del Sudamerica, riprende la spada per difenderla da una spedizione militare. Cinema spettacolare ad alto livello che ha tutte le carte per piacere a pubblico e critica: nobili temi e forti conflitti drammatici, una star (De Niro), un ottimo attore (Irons), bravi caratteristi, musiche di Ennio Morricone. Scritto da Robert Bolt, prodotto dall’italiano Fernando Ghia, costato 22 milioni di dollari. Qua e là irritante per il suo tragicismo programmatico. Oscar alla fotografia di Chris Menges. Palma d’oro a Cannes.