Category: Documentario


Locandina JanisUn film di Amy Berg. Con Janis Joplin, Cat Power, Gianna Nannini Titolo originale Janis. Documentario, Ratings: Kids+13, durata 115 min. – USA 2015. – I Wonder Pictures uscitagiovedì 8 ottobre 2015. MYMONETRO Janis * * * - - valutazione media: 3,17 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Non c’è un solo amante della musica rock che non conosca Janis Joplin, eppure, a ben guardare, la sua figura non ha eguagliato il destino d’icona e l’abuso di tale destino iconografico che è toccato in sorte ad altri talenti del rock bruciati anzitempo. Il documentario che le dedica Amy Berg, colmando un vuoto piuttosto impressionante, arriva in un momento storico in cui il genere è evidentemente più in auge che mai (quello su Amy Winehouse di Asif Kapadia è perfettamente contemporaneo,quello su Kurt Cobain si stacca di pochi mesi), ma ha se non altro il pregio di allinearsi a questa differente dimensione delle cose. Realizzato in accordo e con il supporto della famiglia della cantante, Janis persegue un tono realmente famigliare e intimo, garantendo al ritratto della star scomparsa il massimo rispetto e un briciolo di giustizia che andava fatta.

 Janis
(2015) on IMDb
La Commune, Paris 1871 (2000) ~ Va' e Vedi - Il Cinema dello Sguardo Umano

La Commune (Paris, 1871) è un film del 2000 diretto da Peter Watkins.

Rievocazione storica della Comune di Parigi in stile documentaristico, il film ha ricevuto molti consensi dalla critica, per i suoi temi politici e per la regia di Watkins.

La Commune (Paris, 1871) ha suscitato interesse anche per il suo cast molto grande e principalmente non professionale, e che comprende molti immigrati dal Nord Africa. I membri del cast hanno partecipato e fatta propria la ricerca per l’approfondimento del progetto. Watkins ha detto del film: “La Comune di Parigi è sempre stata seriamente emarginata dal sistema educativo francese, nonostante – o forse perché – è un evento chiave nella storia della classe operaia europea, e quando ci siamo incontrati la maggior parte del cast ha ammesso di conoscere poco o nulla sull’argomento ed è stato molto importante che le persone si siano coinvolte direttamente nella nostra ricerca sulla Comune di Parigi, acquisendo così un processo esperienziale nell’analisi di quegli aspetti dell’attuale sistema francese che stanno fallendo nella loro responsabilità di fornire ai cittadini un processo veramente democratico e partecipativo”.

 La commune
(2000) on IMDb

Director:Michael Glawogger
A look at the people who live precariously, but with an unusual level of resourcefulness and imagination, in four gigantic urban agglomerations: Mumbai, New York City, Moscow and Mexico City.



 Megacities
(1998) on IMDb
Non pensare di aver dimenticato poster.jpg

Don’t Think I’ve Forgotten: Cambodia’s Lost Rock and Roll è un film documentario del 2014 , diretto da John Pirozzi, sulla musica rock cambogiana negli anni ’60 e ’70, prima delregime dei Khmer rossi e del genocidio cambogiano .

L’idea per il film è nata quando il regista americano John Pirozzi era in Cambogia per girare La città dei fantasmi . Gli fu data una copia dell’album Cambodian Rocks , una raccolta di musica senza titolo e non accreditata di artisti presumibilmente uccisi sotto i Khmer rossi, e iniziò a ricercare le storie degli artisti. [1] [2] [3] L’artista e professoressa di sociologia di origine cambogiana Linda Saphan ha agito come produttrice associata e ricercatrice capo per il film. [4] Il film include profili di artisti influenti come Sinn Sisamouth , Ros Serey Sothea , Pen Ran , Baksey Cham Krong , Liev TukHuoy Meas , Yol Aularong , Meas Samon , Pou Vannary e molti altri (tra cui Pen Ram, la sorella di Pen Ran ), la maggior parte dei quali morì durante il genocidio dei Khmer rossi , oltre a interviste con artisti sopravvissuti come Sieng Vanthy e membri di Drakkar . [5] Il film prende il titolo da una canzone di Sinn Sisamouth.

 Don't Think I've Forgotten: Cambodia's Lost Rock & Roll
(2014) on IMDb

Regia di Pascal Plisson. Un film Da vedere 2013 Titolo originale: Sur le chemin de l’école. Genere Documentario, – FranciaCinaSudafricaBrasileColombia2013durata 75 minuti. Uscita cinema giovedì 26 settembre 2013 distribuito da Academy Two. – MYmonetro 3,14 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

4 ragazzini dai 4 angoli del mondo – Jackson in Kenya, Zahira in Marocco, Carlos in Argentina e Samuel in India – devono affrontare un lungo cammino per raggiungere le rispettive scuole. Ore e chilometri macinati a piedi, a cavallo, sulla sedia a rotelle nella speranza di raggiungere un futuro migliore. Plisson documenta la partenza da casa e i percorsi per arrivare a scuola, lo fa con attenzione, empatia e ottimismo. Aggiunge solo qualche drammatizzazione naturale (l’insidia degli elefanti), o accidentale (la foratura di una gomma), che non intaccano l’intensità di fondo. Distribuito da Academy 2.

 Vado a scuola
(2013) on IMDb

Risultati immagini per Whore's' GloryUn film di Michael Glawogger. Documentario, durata 110 min. – Germania, Austria 2011.

Il documentario Whores’ Glory è un trittico cinematografico sul tema della prostituzione: tre paesi, tre lingue, tre religioni. In Thailandia le donne aspettano i clienti dietro pannelli di vetro, fissando la propria immagine riflessa. In Bangladesh gli uomini frequentano i ghetti dell’amore per saziare i propri desideri insoddisfatti con ragazze a pagamento. In Messico, infine, le donne invocano una morte al femminile per sfuggire alla propria realtà quotidiana.

 Whores' Glory
(2011) on IMDb
Amazon.it | Micro Monsters with David Attenborough ( As Seen On Sky )  [DVD]: Acquista in DVD e Blu ray

Andate alla scoperta di un mondo segreto al di sotto di noi, il mondo dei meravigliosi Micro Mostri. Vi ritroverete ridotti alle dimensioni di un insetto e finirete nel loro mondo, emozionante e pericoloso, raccontato da David Attenborough. In cinque episodi, sarete testimoni di conflitti e corteggiamenti delle comunità di questo micromondo. Assisterete alla lotta per la vita tra uno scorpione e un centopiedi, al miracoloso processo di autoclonazione di un afide e a come un esercito di formiche verdi costruisce strutture incredibili. Sfuggirete a stento all’imboscata mortale di un ragno a botola e resterete incantati dalla ninnananna mortale di un ragno Portia. Grazie all’unione di spettacolari primissimi piani e grafica digitale, osserverete la trasformazione di un bruco all’interno del bozzolo e scoprirete l’arma chimica segreta di uno scarafaggio.

 Micro Monsters 3D
(2013) on IMDb

Regia di Michelangelo Frammartino. Un film Da vedere 2010 Genere Documentario, – ItaliaGermaniaSvizzera2010durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 28 maggio 2010 distribuito da Cinecittà Luce. – MYmonetro 3,31 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Premiato alla Quinzaine di Cannes 2010, il 2° film del calabrese Frammartino – girato a Caulonia (RC), antico borgo su un colle vicino alla costa jonica dove aveva già filmato Il dono (2005) – è un poema lirico-sociale in presa diretta sulla realtà e sulla natura. Statico ed estatico, è una compenetrazione della realtà. A modo suo, è un film zen. Talvolta in bilico tra due contrari e sfiorato dall’autoironia, le sue immagini – spesso bellissime, mai estetizzanti (fotografia di Andrea Locatelli) – puntano su una conoscenza del mondo circostante e della sua unità, liberandone una dimensione segreta e personale. Il mondo che racconta è formato da 4 parti: minerale, vegetale, animale e umano razionale. 1) Un vecchio e malato pastore di capre che una notte muore, circondato dalle sue bestie. 2) La nascita di un caprettino irrequieto che si perde nel bosco e si addormenta presso un grande albero. 3) L’albero è trasformato in un lungo tronco e, portato in paese, è il fulcro della festa tradizionale della Pita di Alessandria del Carretto (CS); 4) Diventa poi carbone per l’inverno. Le immagini finali si collegano a quelle dell’inizio: il fumo che si alza e si disperde nell’alto dei cieli. Sapiente montaggio: Benni Atria, Maurizio Grillo. Il sonoro (Paolo Benvenuti e Simone Olivero) vi conta quasi quanto il visivo, ma senza una battuta di dialogo. Da consigliare solo a chi ama il cinema e sa aspettare.

 Le quattro volte
(2010) on IMDb
My Architect: Amazon.it: Louis Kahn, Nathaniel Kahn, Nathaniel KAHN, Louis  Kahn, Nathaniel Kahn: Film e TV

di Nathaniel Kahn

My Architect è una storia d’amore, tradimento e perdono, un’esplorazione unica nel mondo dell’architettura. Un figlio intraprende un viaggio, che durerà cinque anni e toccherà cinque continenti, per ritrovare le tracce di suo padre. Ma il padre, morto quando il regista aveva appena 11 anni, non è un personaggio qualsiasi: è Louis Khan, da molti considerato il più grande architetto del Dopoguerra.

 My Architect
(2003) on IMDb

Locandina italiana Super Size MeUn film di Morgan Spurlock. Con Morgan Spurlock, Daryl M. Isaacs, Lisa Ganjhu, Steven Siege, Bridget Bennett Documentario, Ratings: Kids+13, durata 98 min. – USA 2004. uscita venerdì 8 aprile 2005. MYMONETRO Super Size Me * * * - - valutazione media: 3,07 su 29 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il documentario di Morgan Spurlock traccia una linea di confine tra la cattiva alimentazione e il cittadino che la “subisce”. Il dito viene puntato contro i fast food e l’oggetto d’indagine è l’obesità, non dal punto di vista soggettivo, ma come piaga sociale, come problema mediatico, economico, politico e culturale, come un muro che forse soltanto la medicina può oltrepassare, ma non abbattere. La trama è semplice: Morgan Spurlock si sottopone ad una ferrea dieta a base di grassi. Per tre volte al giorno dovrà consumare i pasti da MacDonald’s, avvalendosi della vasta scelta di percorsi calorici da loro consigliati, sempre in formato “supersize”. Il tutto per un mese. Tre esperti, un cardiologo, un nutrizionista e un gastroenterologo seguono il cammino dietetico del regista, prima, durante e dopo. Le conseguenze mediche, subite dal corpo di Spurlock, sono ciò che il film si propone di dimostrare. Una ricerca stilistica e visiva eccellente per il genere e un ritmo piacevole, divertente, a tratti degno di una commedia, rendono questo documentario di livello mondiale, adatto a tutti, educativo, oltre che manifesto reale di un quadro lucido e cinico della società americana.
Certo è giusto ricordare che qui si parla di multinazionali e non di individui; che se gli intenti narrativi sono quelli di un esperimento scientifico, forse, vengono trascurate un po’ troppe variabili; e ancora, che alcune presunte indagini statistiche risultano un po’ forzate, come ad esempio che i bambini americani possano arrivare a confondere Gesù Cristo con Bush, ma mai nessuno che non sappia chi è Ronald MacDonald. E soprattutto, se interessano le conseguenze distruttive di alcuni cibi sull’uomo, perché il piacere che da esso ne deriva è appena accennato? Forse che il piacere dell’uomo sia la sua autodistruzione

The Beatles: Get Back : Beatles, Jackson, Peter, Kureishi, Hanif, Russell,  Ethan A., McCartney, Linda: Amazon.it: Libri

The Beatles: Get Back è una miniserie televisiva[1] documentario del 2021 diretta da Peter Jackson.

Il documentario sui The Beatles segue la creazione artistica dell’album Let It Be[2] e la pianificazione della prima esibizione dal vivo dopo tre anni.[3] Il documentario contiene il celebre concerto dei Beatles sul tetto.

Il montaggio finale mostra 21 giorni in studio di registrazione con i Beatles mentre questi stanno incidendo il loro prossimo album, unitamente al progetto di un concerto e di un film, e culmina con l’esibizione completa del celebre “rooftop concert” della durata di 42 minuti. Jackson ha descritto la serie “un documentario su un documentario”, ma anche un film più “duro” rispetto a Let It Be – Un giorno con i Beatles, poiché include anche eventi controversi come l’abbandono momentaneo del gruppo da parte di George Harrison, che non veniva mostrato nel precedente film. Con l’eccezione di specifiche inquadrature non reperibili altrimenti, la maggior parte del materiale che era stato presentato in Let It Be non è stato riutilizzato in Get Back, e la serie ricorre principalmente a filmati catturati da angolazioni di ripresa alternative nel caso di sequenze condivise tra i due lavori. Secondo Jackson, questa scelta è stata fatta per “non pestare i piedi a Let It Be in modo che sia ancora un film che ha una ragione di esistere”.

Ben Sisario del The New York Times ha sottolineato la scena di apertura della serie, tratta dal gennaio 1969, dove McCartney crea la canzone Get Back “dal nulla” mentre aspetta Lennon che è in ritardo. Secondo Sisario, l’unico obiettivo di Lennon nel progetto Get Back era “comunicare con il pubblico”; McCartney aveva chiesto alla band di “mostrare entusiasmo per il progetto o abbandonarlo”, e Harrison contemplava apertamente “un divorzio” (dai Beatles), mentre l’intera band era infastidita dalla presenza di Yoko Ono alle sessioni. In altre scene, Ringo Starr offre a Ono un pezzo di gomma da masticare, Linda McCartney e Ono sospirano mentre la band suona Let It Be, Harrison impressiona il resto del gruppo con una cover di un brano di Bob Dylan, McCartney reinterpreta Strawberry Fields Forever con il plauso di Lennon, e McCartney difende Yoko Ono mentre è triste per la fine della band.

Serpenti - Fascino Letale: Amazon.it: Mitch Turnbull: Film e TV

Regia di Mitch Turnbull. Un film Genere Documentario – Gran Bretagna1995durata 55 minuti.

I serpenti popolano quasi tutte le aree del pianeta ad esclusione delle regioni polari e di poche isole, adattandosi ai climi piu’ estremi. Le loro origini risalgono a 100.000 anni fa e ora si contano circa 2.700 specie diverse. Alcune sono innocue, altre letali e il loro fascino nasce dal contrasto tra attrazione e repulsione che esercitano ai nostri occhi e che e’ sintetizzato in modo perfetto dal potere mistico che molte religioni attribuiscono a queste creature. Un’analisi del comportamento di questi rettili confrontando caratteristiche, dimensioni, velocita’ e abilita’ delle diverse specie.

The Miles Davis Story (TV Movie 2001) - IMDb

Regia di Mike Dibb. Un film Genere Documentario – Gran Bretagna2001durata 123 minuti.

Il film-documentario ripercorre la vita e la carriera musicale di uno dei più popolari e influenti jazzisti di tutti i tempi, con testimonianze di musicisti che con lui hanno suonato: Herbie Hancock, Dizzy Gillespie, Ron Carter, Clark Terry, Joe Zawinul, Keith Jarrett, John McLaughlin, Dave Liebman, Marcus Miller e altri ancora. Nel film vengono analizzate le varie fasi del composito percorso artistico di Miles Davis (incluse le collaborazioni con Charlie Parker, Gil Evans e John Coltrane), anche attraverso rare immagini tratte da concerti, raccontando anche gli aspetti umani del personaggio.

Il dono (2003) | FilmTV.it

Regia di Michelangelo Frammartino. Un film con Michelangelo FrammartinoGabriella Maiolo. Genere Documentario – Italia2003durata 80 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 0 recensione.

Arroccato su uno strapiombo, vicino alla costa jonica calabra, Caulonia (RC), paese che nel 1950 contava quindicimila abitanti, oggi ridotti dall’emigrazione a poche centinaia, è l’oggetto del 1° lungometraggio di M. Frammartino che non racconta una storia, ma una situazione, impregnata di inazione, abitata da 2 personaggi (un vecchio, nonno del regista, e una ragazza ritardata), figure di contorno e qualche animale. Film dal titolo enigmatico a ritmo lento, fatto di inquadrature statiche ma forti, rarefatto eppure denso e concreto, dialoghi ridotti al minimo, senza musica. Nel rifiuto, un po’ troppo teorico, di coinvolgere emotivamente lo spettatore è la constatazione fossile e quasi cosmica di una catastrofe avvenuta e irrimediabile, indicata da carcasse di auto abbandonate, carogne di animali, relitti di navi sulla spiaggia. Filmato in 16 mm da Mario Miccoli in 14 giorni di riprese al costo di 5000 euro, escluso il gonfiaggio a 35 mm finanziato dalla RAI. Vincitore di numerosi festival. Distribuito da Lab80.

Soy Cuba: non la solita propaganda – l'Universitario

Un film di Mikhail Kalatozov. Con Betty Luz María Collazo, José Gallaro, Sergio Corrieri, Mario Gonzales Broche, Raúl García Titolo originale Soy Cuba: Ya Kuba. Documentario, b/n durata 141 min. – Cuba, Russia 1964. uscita venerdì 7 ottobre 2005. MYMONETRO Soy Cuba * * * - - valutazione media: 3,25 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Produzione sovietico-cubana che illustra l’evoluzione di Cuba dal regime di Batista alla rivoluzione di Fidel Castro. Girato nel 1964, in piena guerra fredda, questo film di propaganda ferocemente anti-americano denuncia il capitalismo e le sue conseguenze disastrose sull’isola caraibica.

Workingman's Death - Wikipedia

Regia di Michael Glawogger. Un film Da vedere 2005 Genere Documentario – AustriaGermania2005durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 7 luglio 2006 – MYmonetro 3,50 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Documentario sulla classe operaia nel mondo (è quasi scomparsa o è solo invisibile?) in 5 episodi e 1 epilogo: 1) “Eroi” (Ucraina): uomini e donne al lavoro abusivo in miniere di carbone dismesse; 2) “Fantasmi” (Indonesia): lavoratori nelle miniere di zolfo a cielo aperto; 3) “Leoni” (Nigeria): in un mattatoio si lavora con i piedi nel sangue tra teste e budella animali; 4) “Fratelli” (Pakistan): operai addetti al disarmo di una petroliera con la fiamma ossidrica; 5) “Futuro” (Cina): in Anshan gli operai forgiano il metallo con il fuoco, ma non sanno se i loro figli saranno disposti a fare lo stesso lavoro. L’epilogo è a Duisburg (Germania) in una fonderia trasformata in attrazione turistica. Ispirato dai classici sovietici (i lavoratori come icona) Glawogger, attivo dal 1984, riscopre nel rapporto tra uomo e natura “il senso perduto, la dignità, l’eroismo del lavoro manuale, traducendo in immagini magnifiche, in composizioni quasi astratte che catturano, i corpi dei lavoratori, i loro gesti rituali” (M.S. Bazzoli). Con i suoi bagliori il fuoco fa da Leitmotiv di un documentario che, nonostante tutto, titolo compreso, apre uno spiraglio alla speranza. Domanda l’autore: “E allora, incominciate a vederci chiaro?”. Esposto a Venezia.

Regia di Markus Imhoof. Un film Titolo originale: More Than Honey. Genere Documentario, – SvizzeraGermaniaAustria2012durata 90 minuti. distribuito da Officine Ubu. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

“Se le api sparissero dalla Terra, all’umanità resterebbero solo 4 anni di vita”, così disse Albert Einstein, considerando che oltre un terzo della nostra alimentazione deriva dall’impollinazione delle api. Imhoof risale all’attività originaria della sua famiglia, che produceva miele, per raccontare un mistero: negli ultimi 15 anni enormi quantità di api sono morte, ovunque nel mondo. E non se ne conosce la causa, solo il nome: Colony Collapse Disorder . Con immagini prepotenti catturate nei diversi continenti e svelando retroscena ignoti al pubblico, Imhoof realizza un documentario inquietante e fondamentale per comprendere i danni mostruosi che stiamo continuando a compiere sul pianeta. Distribuito da Officine Ubu.

Regia di María Lidón. Un film con Daryl HannahDenise RichardsJoaquim de AlmeidaDanel AserMónica NaranjoCast completo Genere Docu-fiction – Spagna2004durata 87 minuti.

Isabel Pisano conduce un’inchiesta sul mondo della prostituzione, mentre le sue vicine di casa ne sono coinvolte per diversi motivi. A metà tra fiction e documentario.

Locandina italiana Inside gola profonda

Un film di Fenton Bailey, Randy Barbato. Titolo originale Inside deep throat. Documentario, durata 92 min. – USA 2004. uscita venerdì 27 maggio 2005. MYMONETRO Inside gola profonda * * * - -valutazione media: 3,25 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Fenton Bailey, Randy Barbato raccontano in forma di documentario il film che nel 1972 divenne una sorta di icona della rivoluzione sessuale. Costato 25 dollari ne incassò 600 milioni diventando il film di genere erotico più visto di tutti i tempi. Inside gola profonda racconta le vicende produttive, gli aneddoti e soprattutto le conseguenze culturali che questo che può essere definito il primo film hard di tutti i tempi, determinò sulla società del tempo.

Regia di Laura Betti. Un film con Paolo VolponiFrancesca ArchibugiBernardo Bertolucci, Andrea De Sica, Mimmo CaloprestiMario CiprianiCast completo Genere Documentario – ItaliaFrancia2001durata 90 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Carrellata di belle immagini di repertorio rovinate da interventi grafici e nuove riprese video non particolarmente riuscite. L. Betti illustra in maniera fedele i temi di P.P. Pasolini: il conflitto tra lo sviluppo e il progresso, l’omologazione culturale, lo spirito preistorico delle borgate, il cinema come lingua della realtà. Ma non basta averlo conosciuto e amato per aggiungere qualcosa di nuovo.