Category: Criterion Collection


Locandina Il volto dell'altro

Un film di Hiroshi Teshigahara. Con Tatsuya NakadaiMachiko KyôMikijirô HiraKyoko KishidaEiji Okada. continua» Titolo originale Tanin no kaoFantascienzab/n durata 124 min. – Giappone 1966.

Dramma a sfondo fantascientifico che racconta la tragica vicenda di un uomo, Okuyama , rimasto orribilmente sfigurato nell’esplosione accidentale di un laboratorio chimico. Con il volto interamente fasciato dalle bende, egli tenta disperatamente di reinserirsi nella società, ma la sensazione di essere allontanato dai colleghi e la difficoltà di ristabilire una relazione affettiva con la moglie lo spingono a chiedere ad uno psichiatra – che è anche valente chirurgo – di applicargli una nuova faccia. L’operazione, tuttavia, non migliora la sua esistenza poiché l’uomo avverte, in maniera ancor più allarmante, una dissociazione della propria personalità, quasi che il nuovo volto voglia impadronirsi della sua anima. La vicenda di Okuyama si sviluppa parallelamente a quella di una giovane, anche lei deturpata nel viso, che si suicida dopo aver sedotto il proprio fratello in un impeto disperato di vita.
Girato negli stessi anni anni del meno problematico film di Pavel Hobl Ztracena Tvar, Tanin no kao è un’allegoria sui temi dell’alienazione, dell’emarginazione del “diverso”, della dialettica tra realtà e apparenza. Sviluppato su due tragiche storie parallele con tecnica volutamente frammentaria e allusiva, è una delle opere più conosciute del regista Hiroshi Teshigahara, l’acclamato autore della Donna di sabbia (Suna no onna) del 1962.Machiko Kyô – che qui interpreta il ruolo della moglie di Okuyama – è nota al pubblico occidentale come protagonista di Rashômon e della Casa da té alla luna d’agosto.

The Face of Another (1966) on IMDb
L'angelo del male - Film (1938) - MYmovies.it

Regia di Jean Renoir. Un film Da vedere 1938 con Jean GabinGérard LandryFernand LedouxSimone SimonJenny HéliaJean RenoirCast completo Titolo originale: La bête humaine. Genere Drammatico – Francia1938durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 16 – MYmonetro 4,27 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo (1890) di É. Zola. Il macchinista delle ferrovie Lantier, vittima di una pesante ereditarietà etilica, diventa l’amante di Sévérine che vorrebbe indurlo a uccidere il marito, autore impunito di un omicidio per gelosia, ma, in un accesso della malattia, Lantier la strangola e si dà la morte gettandosi dal treno. La dolorosa consapevolezza del proprio destino segna l’interpretazione che dell’onesto Lantier dà Gabin, qui esplicitamente legata all’inevitabilità fisiologica del delitto e della morte. Il determinismo positivista di Zola è la riprova del profondo romanticismo che contraddistingue il romanzo e il film che pure Renoir fa sfociare in un sobrio lirismo tragico. Celeberrima la sequenza ferroviaria d’apertura, capolavoro di montaggio, ma sono diverse le scene memorabili, messe in risalto dall’affascinante bianconero di Curt Courant. Dallo stesso romanzo fu tratto La bestia umana di Fritz Lang.

La Bête Humaine (1938) on IMDb

Risultati immagini per Il Flauto magico bergmanUn film di Ingmar Bergman. Con Ulrik Cold, Josef Kostlinger, Brigit Nordin, Irma Urrila, Elisabeth Eriksson. Titolo originale Troll flöjten. Drammatico, durata 135′ min. – Svezia 1974. MYMONETRO Il flauto magico [1] * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un Egitto immaginario il principe Tamino, scortato dall’uccellatore Papageno, innamorato di Papagena, deve superare molte prove per essere felice con la bella principessa Pamina, la figlia della pericolosa regina della Notte. Bergman porta la cinepresa in teatro e trascrive il celeberrimo capolavoro (1791) di Mozart, cantato in svedese, con intelligenza, reverenza e garbo. Compagnia di interpreti “leggeri”, ma giovani cui il regista spiegò quel che voleva ottenere: “l’intimità, il tono umano, la sensualità, il calore, il contatto” (I. Bergman). Nel 1978 l’opera fu riportata sullo schermo in un film d’animazione di E. Luzzati e G. Gianini con un Papageno in carne e ossa che rende manifesta la morale della favola.

The Magic Flute (1975) on IMDb
CREPA PADRONE, TUTTO VA BENE - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Un film di Jean-Luc Godard, Jean Pierre Gorin. Con Jane Fonda, Vittorio Caprioli, Yves Montand, Cyrille Spiga. Titolo originale Tout va bien. Drammatico, durata 90′ min. – Francia 1972. MYMONETRO Crepa padrone, tutto va bene * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una coppia di intellettuali in crisi , lui regista impegnato, lei giornalista americana, è coinvolta nell’occupazione di una fabbrica di salumi dove si scontrano sindacalisti tradizionali ed estremisti. Curioso tentativo di fare un film marxista sulla lotta di classe con 2 star e una storia d’amore. Didascalico e schematico. Personaggi-simbolo alquanto facili e sessantotteschi. Senza grandi novità formali.

Tout Va Bien (1972) on IMDb
Locandina La farfalla sul mirino

Un film di Seijun Suzuki. Con Jô ShishidoKoji Nanbara, Isao Tamagawa Titolo originale Koroshi no rakuinHard boiledRatings: Kids+13, b/n durata 92 min. – Giappone 1967.MYMONETRO La farfalla sul mirino * * * - - valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Hanada è sicario di un’organizzazione criminale di cui per le sue capacità è considerato il n. 3, ma, quando fallisce una missione (al momento dello sparo una farfalla gli si è posata sul mirino), deve morire. L’incarico viene affidato prima a sua moglie che non ci riesce, poi alla bella Misako che rinuncia per amore. Recatosi dal suo capo per vendicarsi, lo trova morto e capisce che dovrà regolare i conti con il n. 1. È l’ultimo dei 39 film che Suzuki diresse per la Nikkatsu in undici anni, uno dei più originali per la forte coscienza formale e la stilizzazione straniante con cui manipola una materia narrativa da cinema popolare, impregnato di violenza, erotismo, irrealismo. Qui la stilizzazione arriva a toni parodici (specialmente nella colonna musicale) e a prestiti dai film underground. Il titolo giapponese sta per Il marchio dell’assassino , il tatuaggio che i sicari esibiscono prima di colpire il nemico. È l’unico suo film distribuito sul mercato italiano.

 La farfalla sul mirino
(1967) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film con John StrideFrancesca AnnisJon FinchMartin ShawTerence BaylerNicholas SelbyCast completo Titolo originale: Macbeth. Genere Drammatico, – Gran Bretagna1971durata 140 minuti. Uscita cinema giovedì 25 giugno 2015 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,04 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Scozia dell’anno Mille Macbeth prende il posto del sovrano legittimo dopo averlo assassinato. Deve uccidere i testimoni del delitto e poi figli e amici di quanti ha ucciso prima. Con l’aiuto di Kenneth Tynan, Polanski ha avuto due belle intuizioni nella trasposizione di Shakespeare: fare di Macbeth e sua moglie una coppia di giovani mediocri, quasi piccoloborghesi; capire che i re di Scozia erano dei bútteri e vivevano in rustici casolari. C’è la violenza, anche in eccesso, ma non la nera poesia della disperazione del testo. E i due giovani interpreti non sono all’altezza. Fa macchia il McDuff di Bayley. Il dramma fu portato sullo schermo 9 volte all’epoca del muto e 9 volte (comprese le edizioni televisive) nel sonoro.

 Macbeth
(1971) on IMDb

Regia di Jean-Pierre Melville. Un film con Daniel CauchyRoger DuchesneIsabelle Corey, Daniel Canchy, Guy DecombleGerard Buhr. Titolo originale: Bob le Flambeur. Genere Drammatico 1956durata 102 minuti.

Il primo film noir del cineasta Jean-Pierre Melville, basato su un soggetto di Auguste Le Breton. Robert Montagné, giocatore incallito e frequentatore assiduo di ritrovi malfamati, soprannominato “Bob il giocatore” proprio per la sua grande passione verso il gioco d’azzardo, trovatosi al verde, progetta con dei conoscenti una rapina al casinò di Deauville. Preso dal gioco, tuttavia, si dimentica profondamente dell’ora.

Bob le Flambeur (1956) on IMDb
Locandina Diario di un ladro

Un film di Robert Bresson. Con Marika Green, Martin Lasalle, Pierre Leymarie Titolo originale Pickpocket. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 75′ min. – Francia 1959. MYMONETRO Diario di un ladro * * * - - valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Michel, giovane intellettuale parigino, diventa borsaiolo per vizio, passione, orgoglio, gusto del rischio, ma si lascia toccare dall’amore di una ragazza madre. Bresson riprende l’espediente del diario di Il diario di un curato di campagna (1950) per fare un film ancor più ascetico, limpido e misterioso, spoglio eppur prezioso, freddo come un diamante, che lascia libero lo spettatore nell’interpretazione, anche del finale. L’azione è frazionata in piccoli blocchi racchiusi in sé stessi che creano un tempo narrativo speciale, aderente al protagonista e alla sua solitudine, ai confini con misticismo o follia. Straordinarie le sequenze sulla tecnica del borseggio. Musiche di J.-P. Lulli. Corse voce che i dialoghi fossero stati scritti o revisionati da J. Cocteau, ma nessuna prova ha confermato la leggenda. Non distribuito in Italia. Il titolo italiano è quello dell’edizione italiana passata in TV nel 1965.

Pickpocket (1959) on IMDb
Poster Blood Simple - Sangue facile

Un film di Joel Coen. Con Frances McDormand, John Getz, Dan Hedaya, M. Emmet Walsh, Samm-Art Williams, Deborah Neumann, Raquel Gavia. Titolo originale Blood simple. Thriller, durata 99 min. – USA 1984. – VM 14 – MYMONETRO Blood Simple – Sangue facile * * * - - valutazione media: 3,30 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un greco paranoico, che gestisce un bar nel Texas, ha forti dubbi sulla fedeltà della moglie e ingaggia un detective. La signora, in effetti, se la spassa con uno dei dipendenti del locale e il marito tradito decide di farli uccidere entrambi dall’investigatore. Un giallo ingegnoso e un po’ folle, che preannuncia Arizona Junior, opera seconda dello stesso regista.

Blood Simple (1984) on IMDb
Una strana coppia di suoceri - Film (1979) - MYmovies.it

Un film di Arthur Hiller. Con Peter Falk, Alan Arkin, Richard Libertini, Nancy Dussault Titolo originale The In-Laws. Commedia, durata 103′ min. – USA 1979. MYMONETRO Una strana coppia di suoceri * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il matrimonio di Tommy e Barbara rischia di saltare per colpa di uno dei due consuoceri agente della CIA (P. Falk) che coinvolge l’altro (A. Arkin), quieto dentista, in mirabolanti avventure. Tra commedia di carattere e farsa di azione accelerata, garantisce 100 minuti di allegria. I due protagonisti gareggiano in acrobazia comica e A. Arkin vince ai punti. Scritto da Andrew Bergman che 2 anni dopo passò alla regia con Jeans dagli occhi rosa (So fine).

The In-Laws (1979) on IMDb

Regia di Volker Schlöndorff. Un film con Mathieu CarrièreMarian SeidowskyBernd TischerFred DietzLotte LedlJean LaunayCast completo Titolo originale: Der junge Törless. Genere Drammatico – GermaniaFrancia1965durata 87 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tratto dal romanzo di Robert Musil (1880-1942), Il film effettua una minuziosa registrazione dei rituali sadici che scandiscono la convivenza fra studenti, dei meccanismi di sopraffazione e del disprezzo per la libertà dell’individuo, che automaticamente dividono il mondo adolescenziale in carnefici e vittime, legati tra loro da morbose e torbide passioni.. Attraverso il paradigma del collegio, il regista tedesco vuol guardare al baratro nel quale erano sprofondati i popoli di lingua tedesca sotto il nazismo. 

Young Törless (1966) on IMDb
Locandina italiana Il labirinto del fauno

Un film di Guillermo Del Toro. Con Sergi López, Maribel Verdú, Ivana Baquero, Doug Jones, Alex Angulo. Titolo originale El laberinto del fauno. Horror, durata 112 min. – Messico, Spagna, USA 2006. uscita venerdì 24 novembre 2006. MYMONETRO Il labirinto del fauno * * * - - valutazione media: 3,05 su 192 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Spagna 1944. L’esercito franchista sta piegando le ultime frange di resistenza alla “normalizzazione” del paese, ormai quasi totalmente sotto il controllo di Franco. Carmen, una giovane vedova, ha sposato Vidal, un capitano dell’esercito, e lo raggiunge assieme alla figlia dodicenne Ofelia. La bambina soffre per la presenza dell’arrogante patrigno e cerca di aiutare la madre che sta affrontando una gravidanza difficile. Il suo rifugio è costituito dal mondo delle fiabe che si materializza con la presenza di un fauno che le rivela la sua vera identità. Lei è la principessa di un regno sotterraneo. Per raggiungerlo dovrà superare tre prove pericolose.
Guillermo Del Toro lavora ormai stabilmente su due fronti. Su quello hollywoodiano (vedi Blade 2) prova a ‘inserire caviale negli hamburger’, come ama dire. Si permette di rinunciare alla chiamata per Harry Potter e il prigioniero di Azkaban per completare il progetto di Hellboy e poi torna ai suoi amati racconti che rileggono la realtà storica in chiave fantasy-horror. Il franchismo in modo particolare lo appassiona in quanto messicano cresciuto sotto il tallone di una nonna ultraconservatrice in materia religiosa. Senza i mezzi delle megaproduzioni statunitensi ma con un’ accuratezza e sensibilità che spesso a quelle dimensioni produttive finiscono con lo sfuggire, Del Toro ci parla di soprusi e di innocenza, di ricerca di un mondo ‘altro’ in cui trovare la pace senza però rinunciare alla propria integrità di essere umano in formazione. Un film per giovani-adulti e per adulti-giovani il suo, meno facile da ‘vendere’ a un pubblico ben definito ma, anche per questo, più interessante.

Pan's Labyrinth (2006) on IMDb

Regia di Vilgot Sjöman. Un film con Lena NymanBorje AhlstedtPeter LindgrenChris Wahlstrom. Titolo originale: Jag är nyfiken-gul. Genere Commedia – Svezia1967durata 98 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lena Nyman, la protagonista, intervista personalità quali Gustavo di Svezia o Martin Luther King e gente della strada per cogliere i diversi aspetti della società presente e futura e ironizzare sulle contraddizioni della socialdemocrazia, sulla presunta libertà di cui godiamo, sul Terzo Mondo, sui costumi sessuali del suo paese. Tra una considerazione e l’altra, Lena, che si prepara a girare un film, proprio in base a queste interviste, si innamora di un uomo che ha già una compagna e una figlia, lo abbandona e lo riprende. 

I Am Curious (Yellow) (1967) on IMDb
Identificazione Di Una Donna: Amazon.it: Milian/Silverio, Milian/Silverio:  Film e TV

Un film di Michelangelo Antonioni. Con Tomas Milian, Christine Boisson, Daniela Silverio, Marcel Bozzuffi, Veronica Lazar. Drammatico, durata 128′ min. – Italia 1982. MYMONETRO Identificazione di una donna * * 1/2 - - valutazione media: 2,71 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Regista alla ricerca di un personaggio femminile e di una storia ha due rapporti successivi con due giovani donne, l’aristocratica Mavi e la borghese Ida. Ne esce due volte sconfitto. Più che crisi esistenziale, si hanno qui conflitti di sentimenti che hanno radici concrete: differenze di età, di classe, di educazione. È il più concreto film di Antonioni, quello in cui c’è maggiore spazio alle emozioni, al comportamento, alla fisicità. Il più parlato anche (Gérard Brach in sceneggiatura con l’apporto di Tonino Guerra), il più ironico e il più sereno anche se di una contristata serenità, puntato sui personaggi più che sul loro rapporto con l’ambiente e il paesaggio.

 Identificazione di una donna
(1982) on IMDb

Il giardino delle vergini suicide è un film di Sofia Coppola del 1999, con James Woods, Kathleen Turner, Kirsten Dunst, Josh Hartnett, Scott Glenn, Danny DeVito, A.J. Cook, Jonathan Tucker, Hayden Christensen, Giovanni Ribisi. Prodotto in USA

La famiglia Lisbon, composta dai genitori e da cinque ragazze fra i 13 e i 17 anni, vive in una cittadina dell’Oregon. Le cinque sorelle sono tutte molte belle e affascinanti ed esercitano sui ragazzi del vicinato un fascino irresistibile. Tutto cambia quando la più giovane, Cecilia, si suicida buttandosi dalla finestra.

 Il giardino delle vergini suicide
(1999) on IMDb

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film Da vedere 2002 con Adam SandlerEmily WatsonPhilip Seymour HoffmanLuis GuzmánMary Lynn Rajskub. Titolo originale: Punch-Drunk Love. Genere Commedia – USA2002durata 90 minuti. – MYmonetro 3,13 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Con un passato familiare (sette sorelle!) che non passa, il goffo Barry coabita nella San Fernando Valley (California) con una pacata nevrosi che ogni tanto scarica in solitarie esplosioni di violenza. Nell’amore per l’inglesina Lena trova la forza di uscire dalla sua autistica apatia per affrontare dei ricattatori. E la vita. Dopo l’ambizioso, magnificato e sopravvalutato Magnolia P.T. Anderson abbassa la mira sul registro leggero con una commedia “sbilanciata, asimmetrica, deliberatamente obliqua rispetto ai canoni del genere” (P. Cherchi Usai). L’asimmetria non sta nel plot lineare e prevedibile come sono le favole d’amore, ma nel grottesco stralunato della prima mezz’ora e negli incidenti di percorso. Il sospetto di un esercizio di bravura fine a sé stesso è fondato, ma si deve ammirarne il brio intelligente, anche nella direzione della recitazione: riuscire a rendere buffo e godibile Sandler, divo TV espressivo come un paracarro, non è impresa da poco.

 Ubriaco d'amore
(2002) on IMDb

Operazione Diabolica (Restaurato In Hd): Amazon.it: Jerry Goldsmith, Murray  Hamilton, Rock Hudson, Salome Jens, John Randolph, Jerry Goldsmith, Murray  Hamilton: Film e TVUn film di John Frankenheimer. Con Rock Hudson, Will Geer, Salomé Jens, John Randolph, Jeff Corey. Titolo originale Seconds. Drammatico, b/n durata 106′ min. – USA 1966. MYMONETRO Operazione diabolica * * * - - valutazione media: 3,31 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Organizzazione segreta offre, dopo la morte apparente dell’interessato, una nuova vita e una diversa identità. Un industriale insoddisfatto accetta di sottoporsi al trattamento. È, in una certa misura, il patto di Faust aggiornato alla moderna tecnologia. L’idea originale è di un romanzo di David Ely, sapientemente sceneggiato da Lewis John Carlino. Come con la fantapolitica di Va’ e uccidi (1962), Frankenheimer è a suo agio con la fantasociologia; gli dà una mano con un suggestivo bianconero il vecchio James Wong Howe, operatore di merito. Finale allucinante, attaccare le cinture.

 Operazione diabolica
(1966) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film Da vedere 1973 con Barbara ValentinBrigitte MiraEl Hedi ben Salem. Titolo originale: Angst essen Seele auf. Genere Drammatico – Germania1973durata 93 minuti. – MYmonetro 3,21 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un’anziana donna delle pulizie vedova sposa un immigrato marocchino, di vent’anni più giovane. Doppio scandalo. Non è soltanto un film sul razzismo quotidiano e sulla normalità, ma anche sull’amore e la felicità. Il personaggio che più interessa non è Alì, trasparente e monolitico nella sua araba semplicità di cuore e di comportamento, ma Emmi cui l’amore non basta a farle superare i pregiudizi, l’educazione piccoloborghese, l’innata tedescheria. L’impasto di melodramma e di critica sociale funziona perché il primo è al servizio della seconda come la circolazione del sangue alimenta un organismo. Tenero, asciutto, un po’ schematico. Noto anche come Tutti gli altri si chiamano Alì . Premiato a Cannes 1974 da FIPRESCI e OCIC, a Chicago e in Germania (Brigitte Mira).

 La paura mangia l'anima
(1974) on IMDb

Il terzo uomo (DVD) - DVD - Film di Carol Reed Giallo | IBSUn film di Carol Reed. Con Orson Welles, Joseph Cotten, Alida Valli, Trevor Howard, Bernard Lee. Titolo originale The Third Man. Spionaggio, Ratings: Kids+16, b/n durata 104 min. – Gran Bretagna 1949.

Nel 1946 in una Vienna devastata dalla guerra e divisa in quattro zone di occupazione, lo scrittore americano di western Holly Martins (Cotten) assiste ai funerali dell’amico Harry Lime (Welles), ma è veramente morto? Inseguimento finale nelle fogne della città. Scritto da Graham Greene che dalla sceneggiatura trasse un romanzo (1950), è uno di quei film – ormai un classico del cinema britannico – che nascono da uno straordinario concorso di circostanze: un bel copione, un regista quarantenne nella sua stagione di grazia, una tela di fondo – Vienna – di grande suggestione grazie al bianconero di taglio espressionistico di Robert Krasker, il romantico commento musicale su cetra di Anton Karas, interpreti funzionali, un perfetto ingranaggio d’azione in cui la tecnica del giallo si coniuga con una sottile indagine psicologica. Il vero tema del film è la morte, come in La signora di Shangai. E poi Welles: c’è un salto di qualità tra la breve parte che riguarda Harry Lime e il resto. Non sembra dubbio che abbia dato più di un suggerimento a Reed; è certo che collaborò ai dialoghi. Sua è la celebre battuta sull’Italia del Rinascimento e la Svizzera. Per molti anni Lime divenne un sinonimo di Welles che portò il personaggio in una serie radiofonica di 39 puntate: Le avventure di Harry Lime. Palma d’oro a Cannes e Oscar per Krasker. Esiste anche in versione colorizzata. Ridistribuito nel 2000 in edizione originale con sottotitoli italiani.

 Il terzo uomo
(1949) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1959 con Soumitra ChatterjeeSharmila Tagore, Alok Chakravarty. Titolo originale: Apu Sansar. Genere Drammatico – India1959durata 105 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,18 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Calcutta, anni ’30. Squattrinato e senza un lavoro fisso, con ambizioni letterarie ancora insoddisfatte, Apu (Chatterjee) si adatta a un matrimonio di convenienza, sposando la bella Aparna (Tagore), cugina del suo amico Pulu (Mukherjee), promessa sposa di un folle. Dopo qualche mese di felicità, Aparna va a partorire in casa di sua madre, ma muore di parto. Soltanto cinque anni dopo, si decide a far visita al piccolo Kajal (Chakravarty). 5° film di Ray, grande cineasta bengalese, chiude la cosiddetta “trilogia di Apu”, composta da Il lamento sul sentiero e Aparajito ( L’invitto ), tratta dal romanzo Aparajita di Bibhutibhusan Banerjee. In ciascuna delle tre tappe Apu ha perduto o abbandonato le persone più amate: la sua è una saga lirica del dolore e della frustrazione. Influenzato da Jean Renoir, ma anche dai sovietici Dov82 enko e Donskoj (e dalla narrativa russa che è il loro retroterra), Ray sta in bilico tra pessimismo e serenità con una rappresentazione della realtà che è contemplativa, ma attenta ai particolari, al paesaggio e soprattutto agli esseri umani con una maturità che rimanda ai film giapponesi di Ozu e di Mizoguchi.

 Il mondo di Apu
(1959) on IMDb