Category: Criterion Collection


Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1955 con Kanu BannerjeeSubir BanerjeeUma Das GuptaChunibala DeviReba DeviCast completo Titolo originale: Pather Panchali. Genere Drammatico – India1955durata 115 minuti. – MYmonetro 3,21 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La dura vita di una povera e decaduta famiglia bengalese, di casta bramina, all’inizio del Novecento, vista con gli occhi del piccolo Apu (S. Bannerjee), l’ultimo nato, e di Durga (Gupta), la sorella più grande che muore mentre un violento monsone spazza il villaggio. Il padre (Kanu Bannerjee), tornato a casa dopo una lunga assenza per lavoro, decide di trasferirsi con la famiglia a Benares. Finanziato con pochi mezzi dal governo del Bengala dell’Ovest, è lo straordinario esordio di Ray che diventerà il n. 1 del cinema indiano, dopo aver continuato questa cronaca familiare con Aparajito (1956) e Il mondo di Apu (1959). Trepida, sommessa, commossa elegia delle piccole grandi cose che costituiscono e riempiono la giornata di una famiglia contadina qualsiasi. Il suo ritmo lento si confà alla natura della storia e dei personaggi; la georgica bellezza delle immagini non è quasi mai un pretesto per l’evasione da una dura condizione umana anche se la povertà, persino la miseria, è rappresentata in quel che può avere di dignitoso e di rispettabile. La musica di Ravi Shankar è controcorrente con le tradizioni del cinema indiano. Premio del Documento Umano a Cannes 1956.

 Il lamento sul sentiero
(1955) on IMDb

Regia di Spike Lee. Un film Da vedere 1992 con Denzel WashingtonAl Freeman jrAngela BassettAlbert HallSpike LeeKate VernonCast completo Genere Drammatico – USA1992durata 195 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,41 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’autobiografia di Malcolm X, redatta con la collaborazione di Alex Haley. Vita e morte dell’afroamericano Malcolm Little (Omaha, Nebraska, 1925 – New York, 1965), ragazzo di strada soprannominato Detroit Red e Satan, convertito all’Islam col nome di Malcolm X dove la “X” sta al posto del cognome perduto nel tempo, ucciso il 21 febbraio 1965 da un commando di 5 sicari. La pista dei mandanti si biforca in 2 direzioni opposte: l’FBI da una parte e l’ala radicale della Nation of Islam dall’altra. Il film di Lee contiene 3 storie: un manifesto per i neri d’America, ossia un film a programma e di propaganda; una biografia agiografica in bilico tra il musical e il gangster movie ; una parabola evangelica su un profeta e martire. A tenere insieme le tre componenti ci sono un attore (Washington con la voce di Francesco Pannofino) e la regia di un direttore d’orchestra che conosce bene la sua musica. Pur con il suo pittoresco stereotipato, i passaggi agiografici, le omissioni strumentali, i manierismi, le astuzie oratorie, è il ritratto di un principe.

 Malcolm X
(1992) on IMDb

Fighting Elegy (けんかえれじいKenka erejii ) , intitolato anche Elegy to Violence e The Born Fighter , è un film drammatico giapponese del 1966diretto da Seijun Suzuki . È basato sul romanzo Kenka Erejii di Takashi Suzuki.

Kiroku Nanbu è un adolescente cattolico che frequenta una scuola media militare nel 1935 a Bizen , Okayama . Vivendo in una pensione, è infatuato della casta figlia della sua padrona di casa, Michiko. Incapace di esprimere i suoi sentimenti o il suo desiderio sessuale, Nanbu adotta un comportamento violento.

Preso sotto l’ala protettrice della compagna di scuola Turtle, a Nanbu viene insegnato come combattere attraverso un elaborato regime di allenamento. Quindi si unisce a una banda scolastica, l’OSMS.

Fighting Elegy (1966) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano

Locandina italiana Tempi moderni

Un film di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman, Tiny Sandford, Allan Garcia.Titolo originale Modern Times. Comico, b/n durata 80 min. – USA 1936. – Cineteca di Bologna uscita lunedì 8 dicembre 2014. MYMONETRO Tempi moderni * * * * 1/2 valutazione media: 4,77 su 46 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Charlot lavora in una fabbrica i cui ritmi disumani lo conducono al ricovero in manicomio. Quando esce si trova coinvolto in una manifestazione sindacale e viene arrestato. Dopo aver sventato un’evasione ritorna in libertà e salva una ragazza di strada dall’arresto innamorandosi di lei. La loro vita non sarà facile ma la speranza in un futuro migliore non verrà a mancare.
Chaplin, nonostante l’avvento del sonoro, rimane legato ai tempi e ai ritmi del cinema muto e anche in questo caso si affida all’audio per l’indimenticabile colonna sonora musicale e per i suoni e i rumori ma evita il più possibile le parole (e quando ne fa uso le assemblea con effetti surreali). In un’intervista rilasciata al “New York World” nel febbraio 1931 aveva affermato: “I macchinari che consentono di risparmiare manodopera ed altre invenzioni moderne non sono stati fatti per ricavare profitto ma per assistere l’umanità nella ricerca della felicità. La speranza per il futuro dipende da cambiamenti radicali per far fronte a questa situazione. I benestanti non vogliono che la situazione presente cambi. Non è certo questo il modo di impedire che si affermino idee bolsceviche o comuniste”. Cinque anni dopo la luce dei proiettori si accendeva su un operaio vittima dell’automatizzazione e su quel gregge di pecore che si sovrapponeva alle masse.
La catena di montaggio, gli scioperi, la povertà che colpiva chi, in seguito alla Grande Depressione, era finito ai margini del sistema produttivo, tutto questo e molto di più entrava a far parte di uno dei capolavori della storia del cinema. Nessun atteggiamento predicatorio inficia la narrazione. Anzi le gag che si susseguono nella prima parte dedicata alla fabbrica sono perfette nei ritmi e nei tempi di esecuzione (prima tra tutte la scena del pasto ‘meccanizzato’).
Charlot sta dalla parte degli ultimi sempre, anche quando fa la guardia notturna, e ciò gli procurò accuse di comunismo che ebbero le loro conseguenze anni dopo quando, ai tempi del maccartismo, fu costretto a lasciare gli Stati Uniti. Questo è anche l’ultimo film in cui compare il personaggio di Charlot. Il suo allontanarsi di spalle verso il futuro a fianco della monella è un addio destinato a rimanere per sempre nella memoria.

 Tempi moderni
(1936) on IMDb
Chimes at Midnight (1966) | The Criterion CollectionFalstaff è un film di Orson Welles del 1965, con Orson Welles, Jeanne Moreau, Margaret Rutherford, John Gielgud, Marina Vlady, Walter Chiari, Michael Aldridge, Tony Beckley, Keith Baxter, Fernando Rey. Prodotto in Spagna, Svizzera. Durata: 120 minuti.
 
In Inghilterra regna il primo dei Lancaster, Enrico IV, salito al trono dopo torbide lotte. Le rivendicazioni sollecitano i tentativi ribelli, di cui si fa portavoce il giovane Enrico Percy, detto Hotspur. Egli giura di vendicarsi, e vorrebbe uccidere il principe ereditario, se non sapesse che questi è inviso al padre, perché preferisce passare il tempo a gozzovigliare con amici, tra i quali l’inseparabile Falstaff, bivaccando in una malfamata locanda. Ma gli eventi precipitano: Hotspur prende la via della ribellione aperta sobillando la gente del suo popolo, mentre Enrico IV manda a chiamare il figlio, affinché assolva gli obblighi militari che gli competono come principe ereditario.
Chimes at Midnight (1965) on IMDb
Locandina Quaranta pistole

Un film di Samuel Fuller. Con Barry Sullivan, Barbara Stanwyck, Dean Jagger, John Ericson Titolo originale Forty Guns. Western, Ratings: Kids+13, b/n durata 80′ min. – USA 1957. MYMONETRO Quaranta pistole * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Jessica Drummond è la più ricca proprietaria di Tombstone e rafforza il suo dominio con la presenza di 40 uomini alle sue dipendenze. Arrivano in paese Griff Bonnell e i suoi due fratelli, agenti federali. Ultimo dei 4 western di Fuller, visionario, originale sino alla stravaganza, “non ha il passo sicuro dei capolavori bensì la succosa consistenza dei modelli di scuola” (C. Caprara). Da mettere vicino a Johnny Guitar, e non solo per le analogie tra Stanwyck e Crawford, ma per l’oltranzismo stilistico che contesta la logica dell’intreccio. Adorato da Godard in procinto di passare alla regia con A bout de souffle.

Forty Guns (1957) on IMDb

Un film di Jean-Pierre Melville. Con Simone Signoret, Paul Meurisse, Jean-Pierre Cassel, Lino Ventura, Claude Mann.Titolo originale L’armée des ombres. Guerra, durata 107 min. – Francia1969. MYMONETRO L’armata degli eroi * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Storia di alcuni resistenti francesi.

Ho cancellato la trama perchè era uno spoiler continuo (Iper)

Army of Shadows (1969) on IMDb
Corea In Fiamme: Amazon.it: Steve Brodie, Gene E, Steve Brodie, Gene E:  Film e TV

Un film di Samuel Fuller. Con Richard Loo, Robert Hutton, Gene Evans, Steve Brodie. Titolo originale The Steel Helmet. Guerra, Ratings: Kids+16, b/n durata 84 min. – USA 1951. MYMONETRO Corea in fiamme * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo aver visto sterminata la sua pattuglia da parte dei nordcoreani, il sergente Zack (Gene Evans), veterano dell’esercito statunitense, si unisce a quella del tenente Driscoll (Steve Brodie). Tra i due le incomprensioni non mancano, ma dopo un durissimo scontro con il nemico, Zack – unico sopravvissuto insieme ad altri tre compagni – finirà per rendere omaggio a Driscoll, morto da eroe. Il primo film di guerra di Fuller, destinato a entrare nella storia, costituì anche il primo film hollywoodiano sulla guerra di Corea, ottenendo un notevole successo di pubblico, pur essendo stato girato in appena 10 giorni con un costo di appena 104.000 dollari. Realizzato in un clima già pesantemente condizionato dalla ‘guerra fredda’ e dal ‘maccartismo’, il film di Fuller – regista in seguito amatissimo da Godard, Truffaut, Wenders, Fassbinder e Scorsese – suscitò violernte reazioni soprattutto in Europa, dove fu bollato come ‘anticomunista’. Solo in seguito ne furono apprezzati la brutale concretezza stilistica, la coinvolgente carica di furiosa energia, la lettura della guerra come metafora antieroica dell’esistenza.

The Steel Helmet (1951) on IMDb

Edit 24/5/24 aggiunta versione 1080p. I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Risultati immagini per il bacio della pantera 1942

Regia di Jacques Tourneur. Un film Da vedere 1943 con Simone SimonKent SmithTom ConwayJack HoltJane RandolphJack Holt.Cast completo Titolo originale: Cat People. Genere Fantastico – USA1943durata 118 minuti. – MYmonetro 3,45 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Una ragazza serba rifiuta qualsiasi rapporto col marito perché così facendo, secondo le superstizioni del suo popolo, si trasformerebbe in una belva assassina. 

Cat People (1942) on IMDb
The Confession (1970) | The Criterion Collection

Un film di Constantin Costa-Gavras. Con Gabriele FerzettiSimone SignoretYves MontandMichel VitoldUmberto Raho Titolo originale L’aveuDrammaticoRatings: Kids+16, durata 140 min. – Francia 1970MYMONETRO La confessione * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E’ la storia di Arthur London, uomo politico cecoslovacco che, dopo la guerra, si prepara a occupare un’importante carica nel governo del suo paese. Incappa però nelle persecuzioni staliniste e finisce in prigione dove rimane per lunghi anni. Intanto anche la moglie è persuasa da alcuni esponenti del partito a testimoniare contro di lui. London, sfibrato, finisce per “confessare” accusandosi di atti mai commessi. Dopo qualche tempo viene liberato e si riunisce alla moglie, pentita. Il film è tratto dall’autobiografia di London e signora e si conclude con un atto di fede: il protagonista dichiara di sentirsi sempre comunista nonostante i torti subiti dai compagni del suo stesso paese. Costa Gavras trasferendo la storia in immagini ci ha dato forse la sua opera più asciutta ed efficace. Ma il film, in genere, è stato amato od odiato per ragioni non estetiche: amato a destra per la sua condanna di un paese comunista, odiato a sinistra perché si rimproverò a Costa Gavras la preoccupazione, da un film all’altro, di dare un colpo al cerchio e uno alla botte.

The Confession (1970) on IMDb

Un film di Yasujiro Ozu. Con So Yamamura, Chishu Ryu, Chiyeko Higashiyama, Kuniko Miyake Titolo originale Tokyo Monogatari. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 136′ min. – Giappone 1953. MYMONETRO Viaggio a Tokyo * * * * - valutazione media: 4,00 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una coppia di anziani (Ryu, Higashiyama) partono dalla cittadina costiera di Onomichi per Tokyo a far una rara visita ai due figli sposati, un medico (Yamamura) e una parrucchiera (Sugimura), che li trattano come estranei e non hanno tempo di stare con loro. Soltanto una nuora vedova (Hara) si dimostra contenta della loro compagnia. I temi cari a Ozu _ l’instabilità della famiglia giapponese dopo la guerra, l’incomunicabilità tra generazioni, l’influenza negativa della vita urbana sui rapporti umani _ sono raccontati con un doloroso pudore, una estrema lucidità, un linguaggio di depurata semplicità che ne fanno uno dei suoi capolavori insieme con Tarda primavera e Il gusto del sakè. Importante è il personaggio della nuora che impersona la morale specifica del film, “mostrando che chi ha meno ricevuto è anche chi darà di più” (J. Lourcelles). Da vedere con i figli, specialmente se sono cresciuti.

Tokyo Story (1953) on IMDb
Risultati immagini per Furyo

Un film di Nagisa Oshima. Con David Bowie, Tom Conti, Jack Thompson, Ryuichi Sakamoto, Hiroshi Mikami. Titolo originale Senjo No Merry Christmas. Drammatico, durata 122′ min. – Gran Bretagna 1983. – VM 14 – MYMONETRO Furyo * * * - - valutazione media: 3,44 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo The Seed and the Sower di Laurens Van der Post. A Giava nel 1942 Yonoi, giovane comandante di un campo di concentramento giapponese per prigionieri britannici, non riesce a sottrarsi al fascino del maggiore Colliers. Interpretato da un magnifico quartetto d’attori, ha per tema centrale il confronto tra due culture, due mentalità, due classi sociali. Ricco di invenzioni figurative, insolito nella struttura narrativa, è sostenuto da un linguaggio sobriamente raffinato, secco, non mai compiaciuto, anche nei momenti di violenza. Sakamoto, famosa rockstar come Bowie e grande talento musicale, ha scritto anche le musiche, di tenera grazia, quasi in contrappunto con la violenza della materia narrativa. Fu premiato con l’Oscar per le musiche, de L’ultimo imperatore di Bertolucci. Altro titolo originale: Merry Christmas, Mr Lawrence

Merry Christmas Mr. Lawrence (1983) on IMDb
Locandina Vita da bohème

Un film di Aki Kaurismäki. Con Jean-Pierre Léaud, Matti Pellonpaa, Evelyne Didi, André Wilms, Kari Vaananen. Titolo originale Scènes de la vie de Bohème. Drammatico, b/n durata 100′ min. – Francia 1992. MYMONETRO Vita da bohème * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sono almeno una diecina, tra muti e sonori, i film ispirati al romanzo (1847-49) di Henri Murger che nel 1896 fu messo in musica (La Bohème) da G. Puccini su libretto di Illica e Giacosa. Il film di Kaurismäki è ambientato in una Parigi dei giorni nostri quasi astratta; i personaggi sono artisti e poveri, ma tra i 40 e i 50 anni, spesso immigrati; invece di Puccini, musica di Mozart, valzerini francesi, voci di Moulodji e S. Reggiani e una triste canzone giapponese per la morte di Mimì. I fatti sono circa gli stessi, ma privi di aura romantica, raffreddati da una recitazione atonale e da un umorismo impassibile. Citazioni a iosa e 2 comparse speciali: i registi Louis Malle e Samuel Fuller. Impregnato di un’allegria da naufraghi che non esclude né dignità né tenerezza

The Bohemian Life (1992) on IMDb

Un film di Alain Resnais. Titolo originale Nuit et brouillardCortometraggiodurata 30 min. – Francia 1956 valutazione media: 3,50 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un breve documentario di Resnais che sfiora il capolavoro. Tra immagini storiche di repertorio e sopralluoghi fatti dal regista, ascoltiamo i versi di un poeta che ha vissuto l’allucinante esperienza dei campi di sterminio nazisti. Un film culto che in Italia è stato possibile vedere solo in televisione. Per non dimenticare.

Night and Fog (1956) on IMDb

I subita nella versione 1080p sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Quel treno per Yuma – Movie Connection

Un film di Delmer Daves. Con Van Heflin, Glenn Ford, Henry Jones, Felicia Farr. Titolo originale 3:10 to Yuma. Western, Ratings: Kids+16, b/n durata 92′ min. – USA 1957. MYMONETRO Quel treno per Yuma * * * - - valutazione media: 3,14 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
I casi della vita obbligano un povero contadino a sostituirsi allo sceriffo per scortare un pericoloso bandito verso il forte di Yuma (Arizona, ai confini con California e Messico). Nonostante i rischi, con intelligenza e tenacia porta a termine la missione. Film a basso costo ma ad alta tensione, in forma di dramma psicologico. Uno dei migliori western degli anni ’50 anche perché implica, tra le righe, una semplice e profonda lezione morale. Scritto da Halsted Welles, da un racconto di Elmore Leonard, fotografia di Charles Lawton Jr., canzone di successo con la voce di Frankie Laine. Non sono pochi i momenti degni di memoria, quelli in cui “l’elegiaco umanesimo di D. Daves riesce a esprimersi nel modo più compiuto e originale” (A. Viganò).

3:10 to Yuma (1957) on IMDb
I classici del cinema – Sfida infernale – Cisl Lombardia

Un film di John Ford. Con Henry Fonda, Linda Darnell, Victor Mature, Cathy Downs, Walter Brennan.Titolo originale My Darling Clementine. Western, Ratings: Kids+16, b/n durata 97 min. – USA1946. MYMONETRO Sfida infernale * * * * 1/2 valutazione media: 4,76 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È il racconto classico della sfida combattuta all’OK Corral di Tombstone il 26 ottobre 1881 tra lo sceriffo Wyatt Earp, i suoi fratelli e il giocatore-beone Doc Holliday da una parte e il clan dei fratelli Clanton dall’altra. Quando John Ford dirigeva i suoi western muti Earp era ancora vivo, capitava sul set e si ubriacava giocosamente con le comparse. Ford gli offriva il caffè e si faceva raccontare la grande sfida. Anni dopo ha riprodotto a memoria quelle schegge di vita di frontiera e la manovra militare che ebbe per teatro il Corral. È un western molto bello, un classico e il più accorato di Ford. I personaggi esprimono una sorta di “gentilezza dei prodi” e vivono nell’atmosfera d’una canzone di gesta carica di nostalgia. Ford è imbevuto dello spirito reale della vita di frontiera, riproduce fedelmente lo stile con cui cowboys e fuorilegge rischiavano l’esistenza in un crogiuolo arroventato come Tombstone.
E il film è la più esatta – se non storicamente, come spirito – ricostruzione tra le molte che sono state fatte sull’episodio. Henry Fonda dipinge Wyatt Earp come un classico westerner onesto e crepuscolare: un personaggio quasi timido, il pistolero convertitosi in tutore della legge. La sua figura suggerisce i momenti più distesi del racconto: il riposo con un piede sulla seggiola inclinata e l’altro sulla balaustra della veranda, i colloqui intensi con Clementine, la memorabile scena del ballo. Ma la grande figura del film, un epico signore della frontiera degno di Francis Bret Harte, è “Doc” Holliday: un sorprendentemente bravo Victor Mature, medico con vocazione alla pistola, tubercolotico come nella miglior tradizione romantica, poeta maledetto che sa a memoria Shakespeare e che completa il monologo dell’ Amleto azzoppato dal patetico vuoto di memoria del vecchio attore. E deliziose, anche se un po’ in ombra, sono le figurine femminili: l’impetuosa, ardente Chihuahua di Linda Darnell, una sanguemisto dalla scollatura densa di profumo, e la magica Clementine, preziosa nella sua sommessa malinconia, tutta giocata su toni grigi poetici. Come quasi sempre in Ford la leggenda del West approda alla poesia e sfavilla in momenti di grande forza, anche se l’azione spesso cede alla descrizione lirico-nostalgica. Tra la storia e la leggenda Ford anche questa volta ha stampato la leggenda. Ma il vigore del sentimento dei personaggi, le figurine disegnate a tutto tondo, la ricchezza del racconto e la splendida descrizione dei paesaggi magistralmente fotografati nell’amata Monument Valley danno al film il tocco più prezioso dell’autenticità.

My Darling Clementine (1946) on IMDb

Samurai (子連れ狼, Kozure Ōkami) è una serie televisiva di enorme successo in Giappone, prodotta dal 1970 al 1976 e poi spesso ripetuta; è stata trasmessa anche in Italia su diverse emittenti televisive, per lo più a ora tarda, data la violenza implicita delle sue scene.
Indistintamente, si usa lo stesso termine (Lone Wolf and Cub Kozure Ōkami) sia per riferirsi ai sei film che alla serie tv, che all’omonimo manga originale creato dallo scrittore Kazuo Koike e dall’artista Goseki Kojima (disegnatore), pubblicato la prima volta nel 1970.
La storia è stata nel complesso riadattata, per:

tutti lavori ampiamente riconosciuti come importanti e influenti nella cultura e nell’identità nazionale del Giappone.

Lone Wolf and Cub (1973) on IMDb
Indagine Su Un Cittadino Al Di Sopra Di Ogni Sospetto: Amazon.it:  Volontè,Bolkan, Volontè,Bolkan: Film e TV

Un film di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Orazio Orlando, Gianni Santuccio, Salvo Randone.Poliziesco, Ratings: Kids+16, durata 118 min. – Italia1970. – Lucky Red uscita lunedì 8 aprile 2013. MYMONETRO Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto * * * * - valutazione media: 4,37 su 56 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il ‘dottore’, appena promosso da capo della Sezione Omicidi a capo della Sezione Politica, uccide, sgozzandola, l’amante con cui aveva un rapporto sadomasochistico e che, come ha scoperto, lo tradiva con uno studente che appartiene alla contestazione attiva. Invece di cercare di occultare le prove le rende sempre più evidenti, convinto come è che il Potere gli può consentire di continuare ad essere al di sopra di ogni sospetto. Premio Oscar al miglior film straniero più che meritato quello andato a un film che, se risentiva a tratti del clima politico del tempo, ha purtroppo assunto una dimensione sempre più profetica nelle cronache politico-giudiziarie dei decenni successivi.

 Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
(1970) on IMDb

Regia di Serge Bourguignon. Un film con Nicole CourcelHardy KrügerPatricia Gozzi. Titolo originale: Les dimanches de Ville-d’Avray. Genere Drammatico – Francia1962durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Colpito da amnesia dopo un mitragliamento a bassa quota durante il quale credette di avere ucciso una bambina, un ex pilota (Krüger) incontra a Ville-D’Avray, dopo la guerra, l’orfanella Françoise (Gozzi), ospite di un collegio di suore, e facendosi passare per suo padre esce con lei tutte le domeniche. Il loro tenero rapporto suscita diffidenza tra la gente e sospetti di pedofilia nella polizia. Dal romanzo Cybèle ou les dimanches de Ville d’Avray di Bernard Eschaseriaux, Bourguignon ha tratto un film – il 2° – in bilico tra poesia e poeticismo, tra delicatezza e assillo di piacere, e di commuovere, a tutti i costi. Pareri discordi anche sulla fotografia (bianconero, Franscope) di Henri Decae, preziosa sino all’estetismo. La piccola Gozzi occhieggia come una Lolita, ma è il regista che la guida in questo film dal sottofondo malato. Maltrattato dalla critica francese, ebbe – con il titolo Sundays and Cybèle – un buon successo sul mercato di lingua inglese tanto da vincere l’Oscar 1962 per il film straniero e due nomination nel 1963 per la sceneggiatura e le musiche di Maurice Jarre.

 L'uomo senza passato
(1962) on IMDb
Rashomon - Wikipedia

Un film di Akira Kurosawa. Con Toshiro Mifune, Machiko Kyô, Masayuki Mori, Takashi Shimura, Minoru Chiaki. Titolo originale Rasho-mon. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 88 min. – Giappone 1950. MYMONETRO Rashômon * * * * 1/2 valutazione media: 4,52 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Kyoto, periodo Heian. Un boscaiolo, un monaco e un vagabondo si interrogano su una vicenda, l’assassinio di un samurai e lo stupro di sua moglie per mano del bandito Tajômaru, che li ha coinvolti come testimoni. Mentre si susseguono le dichiarazioni dei protagonisti davanti a un tribunale sulla loro versione dei fatti, la verità anziché emergere sembra vieppiù allontanarsi.

Rashomon (1950) on IMDb