Category: Cortometraggio


Amor pedestre - Corto (1914) | il DavinottiRegia di Marcel PerezMarcel Fernández Peréz. Un film con Marcel Perez. Genere Muto – Italia1914durata 4 minuti.

L’esistenza di un antecedente non diminuisce il valore del film di Fabre (18??-1929) finalmente restaurato con le colorazioni d’epoca. Che ne riprende la sostanza innovativa e chiave stilistica ma si allinea, satireggiando, alla nascente moda del mélo borghese. Qui gli oggetti in scena sono importanti ma non determinanti, confidando in una mimica sia pur parziale (sempre dalle ginocchia in giù!) per un abbozzo efficace della psicologia dei tre elementi determinanti di un adulterio. Con qualche accenno perfino feticista (l’accarezzamento della scarpa di lei mentre lui ci inserisce il bigliettino per l’appuntamento galeotto) il film scivola felicemente, senza bisogno di parole, verso l’amorale happy end. Precursore elegante di quell’irridente cinismo che continua a riempire i nostri schermi. – CM

 Amor Pedestre
(1914) on IMDb

Ci muoviamo avanti e indietro tra scene di una famiglia a casa e pensieri sulle stelle e sulla creazione. I bambini tengono i polli mentre un adulto tarpa le ali; vediamo una foresta; un narratore parla di stelle, luce ed eternità. Un cane si unisce alle galline e alla famiglia, mentre il narratore spiega i cieli. Vediamo un’ape da vicino. Il narratore suggerisce metafore per i corpi celesti. Le scene sfumano su uno schermo nero o viola tenue; i primi piani della vita familiare possono essere sfocati. Le parole sui cieli, come “Le stelle sono uno stormo di colibrì”, contrastano con immagini e suoni di bambini veri.

 The Stars Are Beautiful
(1974) on IMDb

In questo post ho raccolto diversi corti interessanti passati su raitre.
Casco Blu .ChrisMarker.1995.SubIta.TvRip.mov
Eclisse .ChrisMarker.1999.Subita.TvRip.mov
Gatti Sorridenti .ChrisMarker.2004.Subita.TvRip.mov
L’Ambasciata .ChrisMarker.1973.Subita.TvRip.mov
La Sesta Faccia Del Pentagono .ChrisMarker.1968.Subita.TvRip.mov
Teoria Degli Insiemi .ChrisMarker.1990.Subita.TvRip.mov
Tre Disastri .JLGodard.2015.SubIta.TvRip.mov
Tre Video Haikus . ChrisMarker.1995.Subita.TvRip.mov

 

Questione di gusti (2009) | il Davinotti

Regia di Pappi Corsicato. Un film con Ennio FantastichiniIaia Forte. Genere Cortometraggio – Italia2009durata 12 minuti.

La storia, scritta e diretta da Pappi Corsicato, offre una rivisitazione in chiave paradossale del concetto di gusto. Una coppia di parvenu napoletani, Gemma (Iaia Forte) e Tony (Ennio Fantastichini), decide di organizzare un party per il loro debutto in società. Durante la serata, alla quale partecipa “la crème” della città, si svela una Napoli che rimette continuamente in discussione i classici canoni dell’estetica e dell’etica, creando continue contrapposizioni di quale sia il confine tra eleganza ed ostentazione. Il clima della storia è assolutamente ironico e a forti tinte: dall’arredo agli oggetti di scena, dai costumi alle musiche. Una diatriba Gusto vs Cattivo Gusto ricca di contrasti dai toni giocosi e con finale da contrappasso che svela l’arma letale di chi non conosce la vera classe.

 Questione di gusti
(2009) on IMDb
Akvarel Streaming ITA HD - Film Senza Limiti

Regia Otar Iosselian Sceneggiatura Alexander Grin (short story) Otar Iosseliani Star Gennadi Krasheninnikov Sofiko Chiaureli Otar Iosseliani(non citato nei titoli originali)

In una famiglia russa che vive in una misera casetta, il padre si sveglia un mattino dopo l’ennesima sbornia, ruba i pochi risparmi e scappa inseguito dalla moglie. I due finiscono in una galleria d’arte e si fermano allibiti davanti a un quadro che mostra la loro stessa baracca. Ma le spiegazioni delle guide che accompagnano i visitatori descrivono una realtà ben diversa da quella che loro conoscono. Che effetto avrà l’arte sulla loro vita?

Note

Primo cortometraggio del regista georgiano, realizzato quando era ancora  studente all’Accademia di cinema di Mosca.

 Akvarel
(1958) on IMDb
Nuit noire, Calcutta (Short 1964) - IMDb

Director Marin Karmitz

Storia dello scrittore giunto sulla costa per finire il romanzo sul vice console francese a Calcutta. Affronta un problema: cerca di trovare ovunque parole adeguate per la storia. Convinto di aver detto che queste parole esistono davvero da qualche parte, scrive, cancella offerte, strappa pagine. La storia che scrive si sviluppa nel mondo esterno che sembra parallelo a ciò che inventa anche se non è chiaro quale di esse rifletta cosa.

The Perfect Human (1968) directed by Jørgen Leth • Reviews, film + cast •  Letterboxd

Det perfekte menneske, noto anche con il titolo internazionale The Perfect Human, è un cortometraggio di 12 minuti diretto nel 1967 dal regista danese Jørgen Leth.

Questo cortometraggio è servito come ispirazione per la realizzazione del lungometraggio Le cinque variazioni, diretto da Lars von Trier assieme allo stesso Leth. Nel film, a Leth viene dato il compito di rigirare il suo cortometraggio altre cinque volte, in base ai dogmi imposti da Von Trier.

Attraverso una narrazione che unisce uno stile documentaristico e uno surrealista, il regista vuole descrivere le caratteristiche di due personaggi (uno maschile e l’altro femminile) che dovrebbero incarnare “l’essere umano perfetto”. Dopo una breve introduzione in cui una voce narrante illustra le intenzioni del documentario, vengono mostrate le caratteristiche fisiche dei due personaggi (le loro parti del corpo, i loro abiti ecc…). L’indagine viene condotta attraverso domande a cui non viene data una risposta, ad esempio “come si muove l’essere umano perfetto?” o “com’è la sua pelle?”. L’ambientazione è praticamente assente, poiché i personaggi si muovono in un ambiente completamente bianco (simile a quello di Matrix o 2001: Odissea nello spazio) dove non si ha l’idea dello spazio e della profondità.

Prime Video: Les veuves de quinze ans

The Fifteen-Year-Old Widows è un cortometraggio di finzione scritto e diretto nel 1966 da Jean Rouch , uno degli istigatori, in Francia, delcinema diretto o cinema verite.

Vita quotidiana di due ragazze del 16 ° arrondissement di Parigi che, tra famiglia e amici, cercano felicità e amore. Presentato come un saggio sulle ragazze adolescenti a Parigi, questo film stigmatizza l’incoscienza e la futilità della gioventù borghese negli anni ’60 . È anche, come dice la critica Nathalie Mary nella recensione Bref , “forse il primo film dissacrante sull’adolescenza, uno dei più belli e intelligenti, senza pudore, realizzato dal più rocker dei griot, pochi anni prima di A vera fanciulla di Catherine Breillat ”.

Les maîtres fous (The Mad Masters – 1955) is a short film directed by Jean  Rouch, a well-known French film director an… | Film director,  Documentaries, French films

Les maîtres fous è un film di genere Documentario, Corto del 1955 diretto da Jean Rouch con Jean Rouch. Durata: 36 min. Paese di produzione: Francia.

La documentazione dei rituali Hauka, movimento religioso cresciuto soprattutto nell’Africa Occidentale, presso i popoli Songhai, durante il dominio coloniale francese, diventa occasione per raccontare la storia da un punto di vista differente.

Ballet mécanique Poster | Anthology film, Fantasy posters, Avant garde film

Un film di Ferdinand Leger. Con Kiki da Montparnasse Cortometraggio– Francia 1924.

Unseen Cinema – set di sette DVD con 155 film per una durata complessiva di 1200 minuti (20 ore) – ci fa conoscere le opere finora ignorate di cineasti americani che hanno lavorato negli Stati Uniti e all’estero dall’invenzione del cinema alla seconda guerra mondiale e ci propone un diverso e spesso controverso approccio al cinema sperimentale, visto come il risultato sia collettivo sia individuale dell’attività – ad ogni livello della produzione cinematografica – di artisti d’avanguardia, registi professionisti, cineasti amatoriali. Molti di questi film non sono mai stati disponibili dopo la loro realizzazione, altri non sono mai stati proiettati in pubblico, quasi nessuno si poteva vedere così bene come adesso. Sessanta fra i maggiori archivi cinematografici mondiali hanno collaborato con l’Anthology Film Archives per restituire al pubblico moderno un periodo a lungo trascurato della storia del cinema. Per ulteriori informazioni, si veda il sito www.unseen-cinema.com.

Rabbits

Rabbits (Conigli) è una serie di sette cortometraggi della durata media di circa 6 minuti ciascuno. È stata scritta, diretta e montata da David Lynch nel 2002.

Rabbits narra la storia di 3 conigli antropomorfi (Suzie, Jack e Jane) interpretati da Naomi WattsScott Coffey e Laura Elena Harring (che nel terzo episodio è sostituita da Rebekah Del Rio).[1] Sono questi quattro attori già visti anche in Mulholland Drive (2001). Con Rabbits, Lynch si prende gioco del genere televisivo delle sitcom, il pubblico ride e applaude a comando nei momenti meno opportuni e i conigli antropomorfi conversano disordinatamente. Lynch però vi introduce i temi dell’alienazione e dei rapporti relazionali, che sono il nucleo di questa rappresentazione metafisica della realtà.

Hermitage (1968) — The Movie Database (TMDb)

Regia di Carmelo Bene. Un film Da vedere 1968 con Carmelo BeneLydia Mancinelli. Genere Cortometraggio – Italia1968durata 26 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Nella camera di un hotel un uomo gioca simbolicamente con sé stesso, con gli oggetti e le forme evanescenti che lo circondano fino a formulare quel che è radicato nel suo subconscio, l’identità uomo-donna. Basato su un testo dello stesso Bene, può essere considerato come il manifesto della sua poetica. Il nucleo centrale è l’ossessiva presenza della madre come unica immagine femminile, desiderio di un’identificazione, bisogno di un ritorno all’essere che dà la vita, per ricostituire un’identità originaria, ricomporre la propria esistenza dimezzata (gusto del trasformismo, necessità del travestimento, bisogno del narcisismo). Scrittura barocca, recupero del floreale, ricorso al melodramma e all’enfasi recitativa, usati in modo dissacrante e ironico. Fotografia: Giulio Albonico. Musiche: Vittorio Gelmetti, Giuseppe Verdi.

3.5/5
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Bertrand Mandico
Francia, Belgio, Germania, 2012
16 minuti

“L’animazione è l’illusione della vita”
Ironicamente, è affidandosi a questa massima di Walt Disney che il surrealista francese Bertrand Mandico ci introduce nel suo esuberante universo effuso di macabro lirismo (e di conseguenza, non proprio adatto alle famiglie), mettendo in scena un film che sembra accostare il mito di Frankenstein, alle scenografie più suggestive del cinema di Tarkovskij, e la cui dualità tra distruzione e creazione; morte e vita, ha l’intento di rappresentare/promuovere, la possibilità di riform(ul)azione in un mondo quantomai in difficoltà(o carente d’inventive nell’ambito più prettamente artistico).

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Un film di Aleksandr Sokurov. Titolo originale Elegia dorogiFantasticodurata 47 min.

Il film è la trasposizione di un sogno: per quasi tutta la durata vediamo con gli occhi del protagonista, mentre in alcune scene lo vediamo di schiena. Egli si viene a trovare in diversi ambienti e situazioni, e sentiamo la sua voce che commenta e riflette su ciò che accade.

Inizialmente ci si trova in un ambiente invernale, poi in una chiesa dove avviene un battesimo, in seguito su una nave. Poi il protagonista incontra in un bar un uomo che gli racconta una sua esperienza e gli parla del suo modo di vedere la vita. Infine ci si ritrova in un edificio vuoto e buio ai cui muri sono appesi dei quadri: osservandoli, il nostro uomo fa riflessioni sull’arte, sulla vita, e sul passare del tempo.

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Un film di Aleksandr Sokurov. Titolo originale Vostochnaya elegiyaCortometraggiodurata 43 min. – Russia 1996.

Un uomo (Aleksandr Sokurov) inizia a sognare e si ritrova in un mondo sconosciuto, attraversato dagli spiriti dei morti. Questi raccontano la propria vita ed espongono la propria idea di felicità. Tra le tante elegie che Sokurov ha diretto, questa è una delle più potenti e maestose, tanto dal versante narrativo quando da quello stilistico. Il regista mette in scena un mediometraggio di grande spessore umanista, attraversato da immagini che diventano memoria individuale, sogni che si mescolano a ricordi (anche del passato dell’autore), ombre che si perdono nella luce. C’è un non luogo al centro di Elegia orientale, uno spazio che ne contiene tanti altri, dove la nebbia svela pian piano ciò che si nasconde al suo interno. Pura pittura in movimento, come se ne vede sempre più di rado. A suo modo imprescindibile nella carriera del regista di Madre e figlio (1997) e Arca russa (2002).

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Un film di Albert Lamorisse. Con Pascal Lamorisse, Georges Sellier, Vladimir Popov, Paul Perey, René Marion, Sabine Lamorisse, Michel Pezin, David Séchan Titolo originale Le ballon rougeFantasticodurata 35 min. – Francia 1956.

Il piccolo protagonista trova un palloncino rosso del quale diventa grande amico. Alcuni suoi compagni, però, glielo rubano e lo forano. Il palloncino perde la vita, ma altri palloncini vengono da tutte le parti a consolare il bimbo e a trasportarlo, appeso ai loro fili, in cielo. Palma d’Oro a Cannes per il cortometraggio.

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Risultati immagini per L'Opera-Mouffe

L’Opéra-Mouffe est un court-métragefrançais écrit et réalisé par Agnès Varda et sorti en 1958.

Lo sguardo di una donna incinta sul variopinto mondo di rue Mouffetard, “la Mouffe” come la chiamano i parigini e situata nel Quartiere Latino della Ville Lumière.

Risultati immagini per The Brothers Quay Collection

Made by identical twins who possess a single, and singular, vision, the stop-motion animation of the Quay brothers deserves the “astonishing” tag attached to the title of a new collection of their short films. Though born in Pennsylvania, Timothy and Stephen Quay are best known for the quintessentially European films they created in England. Inspired by Czech surrealist animator Jan Svankmajer, the brothers wear their influences on their sleeves in one of their earliest films, The Cabinet Of Jan Svankmajer, but from there they didn’t take long to refine their style. Street Of Crocodiles (1987) is an early Quay masterpiece, creating a nightmarish dystopia using actors made from found objects, wonderfully evocative miniature sets, and graceful camera techniques. (Consider the implications of performing a tracking shot with stop-motion animation and you have a sense of the craft that goes into the Quays’ work.) When these films work, as in an inexplicably moving video for the His Name Is Alive song “Are We Still Married?” (starring a melancholy, high-strung toy bunny), they work on an almost dreamlike level; trying to figure out a literal interpretation is not only difficult but distracting.

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locandina del film PUNCH AND JUDY

Titolo Originale: RAKVICKARNARegiaJan SvankmajerInterpreti: – Durata: h 0.10 Nazionalità:  Cecoslovacchia1966 Genereanimazione

Divertente e allucinato corto di un maestro della miscellanea fra divertimento e visionarietà. Visivamente perfetto (e ricordiamo che Svankmajer è comunque alle prime armi, siamo nella decade iniziale della sua opera) il film rivela la passione del regista per gli animali e le marionette, lasciando all’Uomo solo un paio di anonime mani.

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Directed by JAN ŠVANKMAJERCzechoslovakia, 1965

A man plays the Bach piece of the title on the organ, accompanied by images of stone walls with cracks and holes that grow and shrink, intercut with images of doors and wire-meshed windows.