Category: Commedia


Ho sposato una strega: Amazon.it: Fredric March, Veronica Lake, Robert  Benchley, Susan Hayward, Cecil Kellaway, Elizabeth Patterson, Robert  Warwick, Beverly Andre, Georgia Backus, Charles Bates, Brooks Benedict,  Billy Bevan, Marie Blake, Billy

Un film di René Clair. Con Fredric March, Robert Benchley, Susan Hayward, Cecil Kellaway. Titolo originale I Married a Witch. Commedia, b/n durata 76′ min. – USA 1942. MYMONETRO Ho sposato una strega * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Thorne Smith: nel 1690 a Salem, prima di essere arsi sul rogo, uno stregone e sua figlia Jennifer gettano una maledizione sulla famiglia del giudice Wooley che li ha condannati; due secoli e mezzo dopo si reincarnano per mandare a monte il matrimonio di Wallace Wooley, candidato alla carica di governatore. La strega figlia, però, s’innamora dell’uomo politico. 2° dei 4 film hollywoodiani del francese Clair e, forse, il più delizioso nella sua dosata miscela di fantasia, umorismo e romanticismo fornita da Smith, autore anche di Topper. Efficaci effetti speciali. Fece della Lake un’effimera star e lanciò la moda dei capelli lunghi su un occhio.

 Ho sposato una strega
(1942) on IMDb
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Un film di Marcello Fondato. Con Claudia CardinaleRobert HoffmannCatherine SpaakNino CastelnuovoAntonio Sabato.  Commediadurata 120 min. – Italia 1969.MYMONETRO Certo certissimo… anzi probabile * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Protagoniste sono due amiche, una bonacciona e sentimentale, l’altra calcolatrice e furbetta. La seconda spesso e volentieri ruba gli uomini alla prima. Un giorno la sentimentale si sposa con un giovane e gentile arredatore…

Diary of a Telephone Operator (1969) on IMDb
American Graffiti 2: Amazon.it: Le Mat, Williams, Lucas George, Le Mat,  Williams: Film e TV

Regia di Bill Norton. Un film con Paul Le MatCindy WilliamsCandy ClarkRon HowardBo HopkinsCharles Martin SmithCast completo Titolo originale: More American Graffiti. Genere Commedia – USA1979durata 111 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

John Milner è impegnato per vincere la “Grande corsa” e, per quanto sia il beniamino del pubblico locale, non avrà la vita facile poiché da solo deve competere contro avversari appoggiati da danarose scuderie. Prima di giungere alla vittoria, diviene amico di Eva, una ragazza islandese che gli viene presentata dall’amica Teensa. John morirà investito da un camionista ubriaco, in una notte di capodanno. 2. Terry Fields, detto “il Rospo”, non è riuscito ad evitare la spedizione in Vietnam. Deciso a farsi rispedire a casa, tenta invano di procurarsi una ferita. Un poco alla volta farà amicizia con il tenente Sinclair e gli salverà la vita. Viceversa, verrà perseguitato dal pazzo maggiore Creech e, prima di involarsi disertando, si vendicherà su di lui e su di un politico altrettanto sciocco. 3. Debbie, già fidanzata del lontano Terry, non è molto più fortunata con Lance che vorrebbe sposare e per il quale guadagna del denaro come ballerina. Decisa a fare assumere Lance nel complesso “Electric Hanze”, segue a lungo gli stravaganti Felix e Newt. Finirà per affermarsi come cantante. 4. Laurie e Steve Bollander sono due giovani coniugi in crisi poiché lei vorrebbe lavorare per cooperare al benessere della famigliola (hanno già due gemelli di 4 anni); ma lui, orgoglioso e agente di una assicuratrice, non vuole. Separatisi per ripicca, finiscono casualmente nel bel mezzo di manifestazioni pacifiste e, una volta arrestati, Steve si dimostrerà un rivoluzionario molto intraprendente: impadronitosi del pullman ove sono imprigionate le ragazze arrestate, le condurrà alla libertà.

More American Graffiti (1979) on IMDb
Fantasma Galante (Il) (Restaurato In Hd) (DVD): Amazon.it: Robert  Donat,Elsa Lanchester,Jean Parker, Rene' Clair, Robert Donat,Elsa  Lanchester,Jean Parker: Film e TV

Un film di René Clair. Con Robert Donat, Jean Parker, Elsa Lanchester, Eugene Pallette Titolo originale The Ghost Goes West. Commedia, b/n durata 82′ min. – Gran Bretagna 1935. MYMONETRO Il fantasma galante * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal racconto Sir Tristam Goes West di Eric Keown. Un miliardario americano acquista un castello scozzese, lo smonta pietra su pietra e lo fa trasportare negli Stati Uniti. Con il castello si trasferisce anche un fantasma, condannato dalla maledizione del padre perché era morto in battaglia da codardo. Per ottenere l’eterno riposo ha bisogno di riscattarsi. 1° film in inglese del francese Clair, è anche il suo 1° film in cui il dialogo _ scritto insieme con il commediografo Robert Sherwood _ ha un posto importante, rallentandone il ritmo. Ottenne il Gran Premio del Film Britannico. Ottimo Donat.

 Il fantasma galante
(1935) on IMDb

Regia di René Clair. Un film Da vedere 1930 con Albert PréjeanGaston ModotPola IlleryEdmond T. Gréville. Titolo originale: Sous les toits de Paris. Genere Commedia – Francia1930durata 95 minuti. – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un cantante di strada arrestato per sbaglio fa a pugni con il suo migliore amico che gli ha rubato la donna; poi, vedendo ch’ella lo ama, gliela lascia. Sequenze celebri: la carrellata iniziale, la gazzarra notturna. È il 1° film sonoro di R. Clair, ancora intriso dell’aria del cinema muto, con pochi dialoghi spesso sostituiti da canzoni o cori. Deliziosa storia d’amore e amicizia ambientata in una Parigi da cartolina, tutta ricostruita. Primo esempio di cinema populista poetico: l’umorismo crudele degli anni ’20 diventa tenero. In un primo tempo ebbe più successo a Berlino che a Parigi. Nemo propheta in patria . Tra gli aiutoregisti figurano G. Lacombe e M. Carné.

 Sotto i tetti di Parigi
(1930) on IMDb
Locandina La banda

Un film di Eran Kolirin. Con Sasson GabaiRonit ElkabetzSaleh BakriKhalifa NatourShlomi Avraham. continua» Titolo originale Bikur Ha-TizmoretCommediaRatings: Kids+13, durata 90 min. – Israele, Francia 2007. – Mikado Film uscita venerdì 21 marzo 2008. MYMONETRO La banda ***1/2- valutazione media: 3,49 su 67 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La banda musicale della polizia di Alessandria d’Egitto viene invitata a suonare all’inaugurazione del centro culturale arabo di una cittadina israeliana. All’aeroporto di Tel Aviv non c’è nessuno ad attendere il gruppo di musicisti, così il pragmatico direttore d’orchestra e colonnello Tewfiq decide di raggiungere il luogo con un autobus locale. Arrivato nella remota e desertica cittadina (una sorta di Las Vegas spoglia di luci scintillanti, giochi e schiamazzi) capisce che, per un difetto di pronuncia, ha sbagliato destinazione. Non si trova nella moderna Petah Tikva, bensì nell’arida Bet Hatikva. Poiché non c’è modo di andarsene da lì (c’è una sola corriera che passa una volta al giorno) gli otto egiziani sono costretti ad accettare l’ospitalità di Dina, la bella proprietaria dell’unico ristorante del posto.
Al suo esordio in lungo l’israeliano Eran Kolirin realizza una piccola opera cinematografica, densa di valore, trovando il modo per fotografare e raccontare il suo paese con umorismo, sentimento e nostalgia, utilizzando un linguaggio (e lanciando un messaggio) universale. La banda è una brillante commedia dal retrogusto amaro che parla innanzitutto dell’essere umano. Le inamidate uniformi azzurre della banda celano i disagi esistenziali dei componenti. L’unica voce fuori dal coro è quella di Haled, dongiovanni nell’anima che seduce le fanciulle sussurrando i versi romantici di Chet Baker.
La musica fa da collante tra lo sgangherato gruppo in terra straniera e i loro ospiti. È una canzone jazz israeliana che Dina sceglie per trasmettere a Tewfiq – il suo personale Omar Sharif – il desiderio di dirgli “tante cose”. È la danza delle mani del colonnello, che muove sinuosamente nell’aria per mostrare alla locandiera come si dirige un’orchestra, a creare un momento d’intesa tra l’uomo e la donna. E, infine, intorno alla tavola apparecchiata a festa, nel silenzio imbarazzante e un tantino ostile, basta intonare un’approssimativa “Summertime” per comunicare e azzerare la distanza di due paesi avversi.
Al di là delle divergenze culturali e delle barriere linguistiche c’è la musica, ma c’è anche l’amore. Quello agognato da una giovane che vede la sua vita come un (melodrammatico) film arabo, quello perduto a causa del proprio rigore, quello cercato tra le braccia di uno sconosciuto. Il finale de La banda è preannunciato da una frase di Itzik. È “come un concerto che finisce di colpo, né triste, né allegro”. Un concerto, aggiungiamo noi, da godere fino all’ultima nota.

The Band's Visit (2007) on IMDb
I favoriti della Luna (1984) | FilmTV.it

Regia di Otar Iosseliani. Un film con Katja RupéAlix De MontaiguFrançoise MichelMathieu AmalricPascal AubierCast completo Titolo originale: Les favoris de la lune. Genere Commedia – Francia1984durata 101 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È, nella struttura di un puzzle, un ballo di ladri, un girotondo di destini in cui volteggiano i sentimenti e gli oggetti, rubati e rivenduti, che buone o cattive azioni fanno passare di mano in mano. E una folla di personaggi: mercanti d’armi, bionde ricche d’energia e di amanti, scassinatori romantici, battone dal cuore d’argento, anarchici della terza età, un barbone filosofo, un genio della meccanica, camerieri, manicure, bambini, poliziotte. E un ritratto di una dama dell’Ottocento che diventa a rasoiate sempre più piccolo. 1° film occidentale di un regista georgiano, anarchico sorridente che ha il genio di un’insopportabile leggerezza.

 I favoriti della luna
(1984) on IMDb
Matrimonio Tardivo: Amazon.it: Ashkenazi,Elkhabetz, Ashkenazi,Elkhabetz:  Film e TV

Un film di Dover Koshashvili. Con Lior AshkenaziRonit ElkabetzMoni MoshonovRozina Cambos Titolo originale Hatouna mehuheretCommediadurata 102 min. – Israele, Francia 2001.

Israele. Zaza, ebreo di origine georgiana, ha 32 anni e non è ancora sposato. Questo è un problema per la sua famiglia che vorrebbe per lui una fanciulla vergine, di buona famiglia e ricca. I suoi genitori non smettono di proporgli ragazze da marito ma l’uomo trova sempre una scusa per sottrarsi. Perché lui una compagna ce l’ha già: Judith, divorziata e con una figlia di sei anni. Ma il momento della scelta non può essere ulteriormente procrastinato. Opera prima di un regista anche lui ‘scapolo’ e che ne ammette la ‘semiautobiografia’ Matrimonio tardivo è una commedia che rischia di apparire ‘già vista’ dopo Jalla!Jalla! o Sognando Beckham. Il problema nasce da una distribuzione che si è accorta solo nel gennaio 2003 di un film presentato a Cannes 2001. Il film si segnala per la più lunga e più giocosa scena di sesso vista al cinema che nella copia italiana sembra più corta dell’originale.

Late Marriage (2001) on IMDb

Regia di René Clair. Un film Da vedere 1927 con Albert PréjeanMarise MaiaOlga Tschechowa. Titolo originale: Un chapeau de paille d’Italie. Genere Commedia – Francia1927durata 60 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Per la prima volta alle prese con la comicità realistica del vaudeville omonimo (1851) di Eugène Labiche e Marc Michel, R. Clair ne sposta l’azione al 1895, la serra dentro una giornata di festa per la celebrazione di un matrimonio, scandita dalle tappe dell’affannosa ricerca di un cappello di paglia, la limita nello spazio mobile di cinque ambienti, annullandone la staticità teatrale originaria secondo l’effetto dinamico “a palla di neve”, come lo chiama H. Bergson (nel saggio Il riso ). L’azione – danza di oggetti e di personaggi ridotti a marionette – si svolge al ritmo frenetico di un indemoniato balletto. È la punta alta nel cinema muto di Clair, sostenuta da un impeccabile senso dell’organizzazione farsesca, dalle invenzioni scenografiche di Lazare Meerson e dalla leggerezza di tocco con cui il regista governa un gruppo eterogeneo di attori europei e di immigrati russi. Non a caso il vaudeville di Labiche-Michel ispirò alcuni tra i più importanti musicisti del ‘900 tra cui Jacques Ibert (1929) e Nino Rota che ne compose una felice trasposizione teatrale, messa in scena nel 1955 a Palermo e poi per tre stagioni di seguito al Piccolo Teatro di Milano con la regia di Giorgio Strehler. Le sue musiche, trasposte per pianoforte e eseguite da Angela Annese, accompagnarono la ripresa del film alle Giornate del Muto 2007 a Pordenone. Ebbe altre 3 versioni filmiche in Germania (1939), Francia (1940-44) e Argentina (1946).

 Un cappello di paglia di Firenze
(1928) on IMDb
Locandina Ammutta Muddica al cinema

Con Giovanni Storti, Aldo Baglio, Giacomo Poretti, Silvana Fallisi Commedia, – Italia 2013. – Nexo uscita mercoledì 16 ottobre 2013.

Protagonista di Ammutta Muddica è la vita di tutti i giorni, ricca di personaggi strampalati e situazioni comiche, il tutto, come sempre, ingrandito e deformato dalla lente stravagante e surreale del trio delle meraviglie e dalla regia teatrale di Arturo Brachetti.
“Oggi il cinema non è più un luogo dove si proiettano esclusivamente eventi cinematografici – dichiara il trio – ma un luogo dove si propongono eventi legati alla musica, alla danza, al teatro. Siamo stati i primi a portare uno spettacolo teatrale nelle sale cinematografiche nel 2006 con Anplagghed al cinema e ci è sembrato giusto farlo anche adesso con Ammutta Muddica, per riproporre al nostro pubblico sul grande schermo non solo il meglio dello show teatrale ma anche alcuni sketch inediti girati durante le repliche al Teatro degli Arcimboldi di Milano”.

Ammutta muddica al cinema (2013) on IMDb

Regia di René Clair. Un film con Bruce CabotMischa AuerRoland YoungMarlene DietrichAndy DevineFranklin Pangborn. Titolo originale: The Flame of New Orleans. Genere Commedia – USA1941durata 78 minuti. – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Arrivata nel 1840 a La Nouvelle-Orléans da San Pietroburgo, una donna dal dubbio passato si fa passare per contessa allo scopo di fare un ricco matrimonio. Ci riesce, ma riappare un bel marinaio. Il 1° e il più fiacco dei 4 film diretti a Hollywood dal regista francese. Non più di due o tre trovate intelligenti, molte citazioni, una Dietrich impacciata. Rifatto con Scarlett Angel (1952), ancor più moscio.

 L'ammaliatrice
(1941) on IMDb

Regia di Paolo Mitton. Un film Da vedere 2013 con Daniele SavocaHannah CroftPaolo GiangrassoFabio MarchisioIrene IvaldiCast completo Genere Commedia, – Italia2013durata 89 minuti. Uscita cinema giovedì 26 febbraio 2015 distribuito da Cineama. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,51 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella provincia piemontese Scanio Libertetti ripara macchine del caffè da bar. Lavora da casa per conto di un padrone che lo sfrutta e la sua endemica lentezza non migliora le cose, l’unico parente che gli sta vicino sembra essere un zio panettiere con aiutante mezzo scemo. Attraverso i suoi amici, molto più integrati di lui nella società, entra in contatto con una ragazza inglese con cui inizia un rapporto sentimentale. Tuttavia sembra che ciò che sia dritto per Scanio risulti storto agli altri.

 The Repairman
(2013) on IMDb
La piccola apocalisse (1992) | FilmTV.it

Un film di Costa-Gavras. Con Jirí MenzelPierre ArditiAndré DussollierChiara CaselliJulie Gayet Titolo originale La petite apocalypseCommediaRatings: Kids+16, durata 105 min. – Francia, Italia 1993. – Bim Distribuzione

Uno scrittore polacco che vive a Parigi viene ritenuto erroneamente un aspirante suicida. Due suoi conoscenti, ex sessantottini ora integrati, decidono di organizzargli un suicidio in grande stile. Dovrà darsi fuoco in piazza San Pietro durante una megamanifestazione per protestare contro la politica delle grandi potenze. L’uomo non è per nulla intenzionato a uccidersi anche se intorno a lui si sta costruendo tutta una struttura che dovrà “lanciare” l’evento ricavandone molto denaro. Riuscirà a salvarsi solo all’ultimo momento, mentre altri stanno “veramente” dandosi fuoco. Costa-Gavras ha spiazzato tutti i suoi estimatori con un film che “osa” riflettere sui reduci del Sessantotto per di più facendo uso del grottesco. Successo di pubblico e critica bassissimi per un film che merita invece un’attenta lettura.

The Little Apocalypse (1993) on IMDb
Facciamo Paradiso: Amazon.it: Margherita Buy, Lello Arena, Aurore Clement,  Philippe Noiret, Tigana Camara, Ubaldo Carosi, Dario Cassini, Giovanna  Coletti, Renato Fornasari, Gianfelice Imparato, Moni Ovadia, Victor Kanu,  Elisa Lepore, Barbara Marciano, Gea

Regia di Mario Monicelli. Un film con Philippe NoiretMargherita BuyLello ArenaAurore ClémentMarilù PratiMattia SbragiaCast completo Genere Commedia, – Italia1995durata 115 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 1995 distribuito da Medusa. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Da Una goccia nell’oceano divino , uno dei 18 racconti di Vite di uomini non illustri (1993) di Giuseppe Pontiggia. Claudia Bertelli nasce a Milano nel 1949, studia in Inghilterra, contestatrice e femminista, prima madre nubile con un figlio mulatto, poi sposa, fa il medico e poi la suora, muore nel 2011. Quasi mezzo secolo di vita italiana, e il ritratto di una donna che vive fino in fondo errori, dolori, delusioni, contraddizioni. E che cambia. Un po’ riduttivo il modo con cui si rievocano il ’68 e il movimento delle donne, ma è l’ottica del disincanto di un regista e tre sceneggiatori (Suso Cecchi D’Amico, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi) tra i 70 e gli 80 anni. I meccanismi della commedia italiana si addicono soltanto in parte a una storia come questa che ha al centro una donna. Anche perciò M. Buy rimane talvolta fuori del personaggio. Azzeccati, tra le figure di contorno, il Calabrone di Arena e il filosofo di Ovadia, giocoliere delle parole.

Facciamo paradiso (1995) on IMDb
Chiedo Asilo: Amazon.it: Benigni,De Sapio, Benigni,De Sapio: Film e TV

Regia di Marco Ferreri. Un film con Dominique LaffinRoberto BenigniCarlo MonniChiara MorettiFranco TrevisiCast completo Genere Commedia – Italia1979durata 109 minuti. – MYmonetro 2,34 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Roberto, maestro d’asilo, è accolto bene dalle colleghe, amato dai bimbi, ma ostacolato dai genitori che non capiscono i suoi rapporti con i loro figli. Nasce un legame particolare con un bimbo psichicamente disturbato. M. Ferreri ha fatto un film aperto, una straordinaria favola che va in cerca di sé stessa passando dentro le scene del quotidiano e della finzione e seguendo la non-storia di un Benigni delicato e struggente.

Seeking Asylum (1979) on IMDb
Locandina italiana Saving Mr. Banks

Un film di John Lee Hancock. Con Tom Hanks, Emma Thompson, Colin Farrell, Paul Giamatti, Jason Schwartzman. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 120 min. – USA 2013. – Walt Disney uscita giovedì 20 febbraio 2014. MYMONETRO Saving Mr. Banks * * * - - valutazione media: 3,47 su 43 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Pamela Lyndon Travers è una scrittrice di romanzi per l’infanzia che vive a Londra e fa impazzire il suo editore. Da vent’anni Mr. Russell prova a convincerla a cedere i diritti di “Mary Poppins” a Walt Disney. Ossessionato dalla promessa fatta alle sue figlie, Mr. Disney sogna di realizzarne un musical in technicolor con pinguini animati e spazzacamini volteggianti. Cocciuta e ostinata a rendere la vita un inferno a chiunque, Miss Travers si persuade a partire per la California. Impermeabile agli ossequi e all’amabilità di Walt Disney e dei suoi assistenti, Pamela si siede in cattedra e passa in rassegna lo script e la sua infanzia, sublimata nei suoi romanzi. Cresciuta in Australia da una madre fragile e un padre sognatore, costretto a lavorare in banca e deciso ad affogare la propria vita nell’alcol, Pamela ha inventato Mary Poppins per salvare il suo papà e i Mr. Banks del mondo. Assediata dai ricordi e dal corteggiamento di Disney, che intuisce il dolore radicato nell’infanzia, Pamela dovrà infine decidere del suo futuro e di quello della sua celebre governante.

Saving Mr. Banks (2013) on IMDb
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Un film di Walter Bernstein. Con Tony Curtis, Julie Andrews, Walter Matthau, Brian Dennehy Titolo originale Little Miss Marker. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 102′ min. – USA 1980. MYMONETRO E io mi gioco la bambina * * 1/2 - - valutazione media: 2,98 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Burbero benefico, gestore di una sala per scommesse ippiche, si lascia ammorbidire il cuore da una bimbetta lasciatagli in pegno da uno sfortunato giocatore suicida. Commedia di situazione, affidata ai caratteri più che all’azione, fa perno su un Matthau impareggiabile con la sua camminata curva e l’angoloso istrionismo. È la 4ª versione di un soggetto di Damon Runyon, interpretato la 1ª volta da Shirley Temple.

Little Miss Marker (1980) on IMDb
Locandina Benvenuti al Sud

Un film di Luca Miniero. Con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone. Commedia, durata 102 min. – Italia 2010. – Medusa uscita venerdì 1 ottobre 2010. MYMONETRO Benvenuti al Sud * * 1/2 - - valutazione media: 2,85 su 179 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Alberto è un mite responsabile delle poste della bassa Brianza a un passo dal tanto sospirato trasferimento nel centro di Milano. Quando gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile, Alberto, per non deludere le speranze della moglie e del figlio, decide di fingersi a sua volta disabile. Durante la visita di controllo, commette però un’imprudenza e, come punizione, gli viene imposto un trasferimento in Campania, in un piccolo paese del Cilento. Per un lombardo abitudinario e pieno di preconcetti sul Sud Italia come lui, la prospettiva di vivere almeno due anni in quei luoghi rappresenta un incubo, cui si prepara con un nuovo guardaroba di vestiti leggeri e giubbotto antiproiettile.

Fra l’esagono francese e lo stivale italiano, la cartina socio-culturale del pregiudizio appare specularmente rovesciata. In Francia la commedia popolare brama il sole del Mediterraneo e le palme della Costa Azzurra, mentre teme il freddo della Manica e i cieli grigi delle regioni del Nord; in Italia il sogno dell’uomo padano vive all’ombra della Madunina di Milano e rivolge tutte le possibili stigmatizzazioni verso il Sud pigro e parassitario. Da Giù al Nord a Benvenuti al Sud, l’attraversamento delle Alpi dell'”opera buffa” di Dany Boon ristabilisce una connessione fra discesa geografica e declino civile mediante lo stesso percorso bonario e leggero di sovvertimento dello stereotipo. Il film si presenta infatti come un vero e proprio remake nel senso americano del termine: una replica puntuale degli snodi narrativi e delle principali gag dell’originale francese, adattata al linguaggio partenopeo e allo scontro con la cultura meneghina. Nella “traduzione” va persa molta della comicità surreale e strampalata della mimica e delle boutade di Dany Boon e Kad Merad, a favore di tempi comici più in linea con l’impostazione cabarettistica di Claudio Bisio e Alessandro Siani.
L’adattamento scritto da Massimo Gaudioso ricalca e parafrasa laddove serve, lisciando e addolcendo l’eccessivo schematismo della sceneggiatura originale soprattutto nei rapporti fra i vari personaggi. Per il resto, lo sceneggiatore di Gomorra si limita a convertire i vari elementi che caratterizzavano il Nord-Pas de Calais nel loro diretto corrispettivo cilentano (i formaggi puzzolenti diventano mozzarelle di bufala, i distillati alcolici e le birre corpose diventano caffè e limoncelli, mentre la tradizione dei carillon delle torri campanarie si converte nella pirotecnica barocca del folklore campano) e ad aggiungere qualche lieve elemento caricaturale sul razzismo leghista o di autoironia in merito allo stesso film di Garrone. Da parte sua, Luca Miniero aggiunge alla messa in scena piuttosto basica di Dany Boon un certo virtuosismo tecnico e uno spettro di colori più ampio e caldo, in linea con le tonalità della costa cilentana.
In definitiva, laddove ognuno – protagonisti, comprimari, caratteristi e autori – gioca il proprio ruolo a dovere e gestisce senza falli né malizia il gioco leggero della commedia, resta un dato non troppo confortante: il fatto che anche le idee, per ridicolizzare affettuosamente il nostro piccolo paese, abbiamo bisogno di importarle dall’estero.

Welcome to the South (2010) on IMDb
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Un film di Ron Howard. Con Ron Howard, Michael Keaton, Henry Winkler Commedia, durata 105′ min. – USA 1982. MYMONETRO Turno di notte * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Giovane guardiano di un obitorio si fa coinvolgere dal suo assistente in una lucrosa attività di sfruttamento della prostituzione. È una commedia amara che incuriosisce per il suo mix di ingredienti trasgressivi e antipuritani, ben frullato da una regia agile, dialoghi mitragliati, interpreti che credono nei loro personaggi. Nella colonna sonora c’è “That’s What Friends Are For” di Rod Stewart. Appare anche Kevin Costner. 1° film di Keaton.

Night Shift (1982) on IMDb
Locandina L'erba del vicino

Un film di Joe Dante. Con Tom Hanks, Bruce Dern, Carrie Fisher, Rick Ducommun, Corey Feldman.Titolo originale The Burbs. Commedia, durata 97 min. – USA 1989. MYMONETRO L’erba del vicino* * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ray Peterson si reca a trascorrere un periodo di vacanze in solitudine nell’abitazione che possiede alla periferia della città. Il giovane ambisce alla pace e alla tranquillità, ma ben presto si accorge di strani eventi che avvengono nella casa dei vicini.

 L'erba del vicino
(1989) on IMDb