Category: Commedia


La nuova famiglia Addams (The New Addams Family) è una serie televisiva canadesestatunitense del 1998. È basata sui personaggi ideati da Charles Addams e sulla serie originale del 1964 La famiglia Addams. La serie, in Italia, è stata trasmessa nel 1999 da Rai Uno. La serie poi fu replicata nel 2010 e nel 2013 sul canale Frisbee.Alcuni particolari sono cambiati rispetto all’originale, come la residenza degli Addams: nell’originale la residenza era 001 Cimitery Lane, mentre ora è 1313 Cimitery Lane. Quasi tutti i 65 episodi sono stati girati a Vancouver, nella Columbia Britannica,in Canada, mentre quelli finali negli Stati Uniti.
La serie televisiva racconta le vicende della Famiglia Addams. La famiglia Addams è una famiglia stravagante e bizzarra, estremamente tetra per certi aspetti quanto comica per altri. I componenti della famiglia sono il padre (Gomez Addams), la moglie (Morticia Addams), lo zio Fester, la nonna Addams, la figlia Mercoledì, il figlio Pugsley e il maggiordomo Lurch. La famiglia abita al 1313 di Cemetery Lane in una specie di castello. Esattamente come in ogni famiglia, ognuno ha il proprio hobby, solamente che quelli della famiglia Addams sono estremamente stravaganti ed agghiaccianti, soprattutto agli occhi delle persone ospiti della famiglia. Gli hobby infatti, possono spaziare dal terrorizzare gli ospiti nel cimitero di famiglia, a cercare di tagliare la testa al fratellino più piccolo utilizzando una ghigliottina. Tuttavia la Famiglia Addams si ripropone di fare umorismo ed ironia su molti aspetti della cultura americana e nella maggior parte delle situazioni la famiglia cerca di esporre concetti ed idee giuste (anche se utilizzando sistemi un po’ estremi).

The New Addams Family (1998) on IMDb

La famiglia Addams è un telefilm comico statunitense andato in onda fra il 1964 e il 1966 sul network statunitense ABC.La serie creata, da David Levy, è ispirata all’omonima striscia a fumetti creata da Charles Addams (19121988), e pubblicata sul New Yorker.
La famiglia in questione è composta da Gomez Addams (John Astin), ricchissimo e distinto gentiluomo amante dei sigari e con l’hobby di far saltare trenini elettrici, da sua moglie Morticia (Carolyn Jones), fascinosa dark lady sempre pallidissima e vestita di nero, e dai loro due figli, la piccola e sadica Mercoledì e il pingue Pugsley. Vivono in una enorme e fatiscente villa di stile vittoriano, decisamente sinistra, che ospita anche lo strampalato zio Fester (l’ex bambino prodigio Jackie Coogan), una non meglio specificata ma altrettanto bislacca nonnina ed un cugino, chiamato Itt, che parla un grammelot incomprensibile e di cui niente si vede a parte un enorme ammasso di capelli che ne copre interamente la figura. La famiglia ha come maggiordomo un gigantesco surrogato del (cinematografico) mostro di Frankenstein, chiamato Lurch (Ted Cassidy), mentre da vari anfratti della casa talvolta esce una Mano (mozza), a cui la famiglia si rivolge col medesimo nome. L’enorme e smisurata ricchezza della famiglia consente ai protagonisti di non lavorare mai e di coltivare le proprie stranezze.

 La famiglia Addams
(1964) on IMDb

Regia di Robert Altman. Un film con Robin WilliamsPaul DooleyShelley DuvallRay WalstonPaul L. SmithRichard LibertiniCast completo Titolo originale: Popeye. Genere Commedia – USA1980durata 114 minuti. – MYmonetro 3,01 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Sweethaven, villaggio ai bordi del mare, giunge il marinaio Popeye alla ricerca del padre. Lì comanda il misterioso Commodoro e si paga una tassa per tutto mentre il minaccioso Brutus sta per sposare la vezzosa Olivia. Tra Popeye e la fanciulla nasce un’affinità che si consolida quando il marinaio inciampa in un cesto in cui si trova un bambino. Ora Popeye si sente madre di colui che chiama Pisellino la cui sicurezza è affidata a lui e ad Olivia, soprattutto quando il piccolo finirà nelle mani del Commodoro.
Nel 1929 Elzie Crisler Segar creava Popeye (da noi trasformato in Braccio di Ferro) che successivamente Dave e Max Fleischer avrebbero portato sullo schermo. Il produttore Robert Evans ha l’idea di trasformare il personaggio disegnato in un eroe in carne ed ossa sulla scia del successo di Superman e Flash Gordon. Lo script viene affidato al corrosivo Jules Feiffer che non trova l’interesse degli interpellati Arthur Penn e Mike Nichols.
Si arriva così a Robert Altman che vede nel soggetto la possibilità di fare della popolazione di Sweethaven una metafora della società americana ormai bloccata in avidi atteggiamenti stereotipati in cui irrompe l’ingenua vitalità del marinaio con un occhio solo.

 Popeye - Braccio di ferro
(1980) on IMDb
Locandina Ro.Go.Pa.G.

Un film di Jean-Luc GodardRoberto RosselliniUgo GregorettiPier Paolo Pasolini. Con Ugo TognazziRosanna SchiaffinoLaura BettiJean-Marc BoryLisa Gastoni. continua» Film a episodib/n durata 110 min. – Italia, Francia 1963MYMONETRO Ro.Go.Pa.G

In quattro racconti, quattro registi di scuole e di esperienze diverse, riflettono sui condizionamenti dell’uomo nella società contemporanea e sull’angoscia di oggi e di domani.
“Il mondo nuovo”, l’episodio firmato da Godard (per l’interpretazione di Jean-Marc Bory e Alexandra Stewart, e con musiche di Beethoven) prospetta un mondo scampato alle radiazioni di un’atomica nel quale gli uomini, svuotati di ogni qualità, esprimono in un linguaggio allusivo la loro disperazione esistenziale. L’olocausto immaginato dal regista francese non reca tracce visibili sulla pelle dell’uomo, ma ne rivela il vuoto interiore e l’impossibilità del sentimento: la società immaginata da Godard è, in definitiva, il ritratto esasperato di quella moderna e la città nella quale si svolge la breve vicenda è Parigi, assunta (come sarà anche in Alphaville) a simbolo di metropoli del futuro. L’episodio è girato in puro stile “nouvelle vague”, con voce fuori campo e inquadrature dal taglio documentaristico. Il titolo con il quale la pellicola è più conosciuta è composto dalle prime sillabe dei cognomi dei registi. Gli altri episodi sono: “Illibatezza” (di Rossellini), “Il pollo ruspante” (di Gregoretti), “La ricotta” (di Pasolini).

Ro.Go.Pa.G. (1963) on IMDb
PANE, AMORE E FANTASIA - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Luigi Comencini. Un film Da vedere 1953 con Marisa MerliniVittorio De SicaGina LollobrigidaMaria Pia CasilioVirgilio RientoCast completo Genere Commedia – Italia1953durata 92 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,03 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Sagliena, paesino dell’Italia centrale, il nuovo maresciallo dei CC mette gli occhi su Maria – orfana e povera, detta la Bersagliera, innamorata di un carabiniere veneto – e fa la corte alla levatrice Anna. Campione d’incassi della stagione 1953-54, Orso d’argento a Berlino 1954, rilanciò De Sica caratterista, sanzionò la Lollobrigida, che ebbe il Nastro d’argento; fu il 1° successo di Comencini. È, insieme, il trionfo dell’Arcadia e della commedia dell’arte con le sue maschere, la versione spuria e furba di Due soldi di speranza (1951) di Castellani con cui ha in comune lo sceneggiatore Ettore M. Margadonna.

Bread, Love and Dreams (1953) on IMDb

Un film di Dino Risi. Con Antonio Cifariello, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Mario Carotenuto, Tina Pica. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 100′ min. – Italia 1955. MYMONETRO Pane, amore e… * * * - - valutazione media: 3,18 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Trasferito a Sorrento, il Maresciallo sottaniere scarta svedesina e vedovella per una pia benestante in vena di accasarsi. 3° della serie, sceneggiato da Ettore G. Margadonna, a colori e in cinemascope. I superstiti sono De Sica e Tina Pica. Risi cerca di ricominciare da zero e in parte ci riesce.

Scandal in Sorrento (1955) on IMDb
Pane Amore E Gelosia: Amazon.it: De Sica,Lollobrigida, De  Sica,Lollobrigida: Film e TV

Regia di Luigi Comencini. Un film con Virgilio RientoVittorio De SicaGina LollobrigidaMaria Pia CasilioMarisa MerliniCast completo Genere Commedia – Italia1954durata 97 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,88 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Per sposare la levatrice, che è una ragazza madre, maresciallo deve dare le dimissioni. Si rifà vivo, però, il seduttore. Intanto la Bersagliera ha un amore contrastato con carabiniere. Seguito, altrettanto fortunato per successo di pubblico, della commedia strapaesana, con risvolti di amarezza e satira sociale, inventata da Margadonna che qui ha l’aiuto di Eduardo De Filippo. 2° campione d’incasso della stagione dopo Ulisse di Camerini.

Frisky (1954) on IMDb

Regia di Peter Segal. Un film con Adam SandlerJack NicholsonMarisa TomeiJohn TurturroJohn C. ReillyLuis GuzmánCast completo Titolo originale: Anger Management. Genere Commedia – USA2002durata 106 minuti. – MYmonetro 2,62 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dave Buznik è un bravo ragazzo, abitualmente mite e pacato. La sua unica colpa è quella di aver perso la pazienza durante un volo aereo. Condannato dal giudice per tentata aggressione, Dave è costretto a sottoporsi ad una terapia comportamentale per un migliore autocontrollo. Purtroppo a sorvegliare i suoi prgressi viene chiamato Buddy Rydell (Jack Nicholson), un terapeuta dai metodi alquanto bizzarri e decisamente inadatto al compito… Da quando Woody Allen ha dato l’esempio, Hollywood si è resa conto delle potenzialità comiche del rapporto psicanalista – paziente. L’ennesima variazione sul tema non è purtroppo tra le più riuscite. Non basta mettere insieme due mostri sacri (almeno per il mercato USA) per ottenere un buon risultato. Specialmente se ai due viene data briglia sciolta per nascondere le carenze di uno script anonimo. Tra continui (e a volte insopportabili)gigioneggiamenti e situazioni per lo più risapute, Terapia d’urto è il classico esempio – ahimè sempre più frequente – di commedia brillante che perde lo smalto appena dopo l’inizio: e 106 minuti diventano lunghi. Cameo per John McEnroe, John Turturro, Woody Harrelson e per l’ex sindaco di NY Rudolph Giuliani.

Anger Management (2003) on IMDb
Locandina Febbre di vivere [1]

Un film di George Cukor. Con Katharine HepburnJohn BarrymoreDavid MannersBillie BurkeMarcello Mastroianni Titolo originale A Bill of DivorcementCommediab/n durata 75 min. – USA 1932.

Reduce da un ospedale psichiatrico, un uomo tenta di ricostruire la propria esistenza accanto alla figlia e alla moglie. Quest’ultima però non intende aiutarlo in alcun modo, mentre la figlia dedica tutta se stessa al reinserimento del padre nella vita normale.

A Bill of Divorcement (1932) on IMDb
Beverly Hills Cop (1984) - IMDb

Un film di Martin Brest. Con John Ashton, Eddie Murphy, Judge Reinhold, Ronny Cox, James Russo Titolo originale Beverly Hills Cop. Poliziesco, durata 105 min. – USA 1984.MYMONETRO Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills * * * - - valutazione media: 3,33 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Eddie Murphy è Alex Foley, poliziotto di Detroit che chiede le ferie per poter cercare gli assassini di un suo amico. La pista lo porta a Beverly Hills e ai traffici illeciti di un potente uomo d’affari responsabile della morte dell’amico. Quando torna al suo distretto Alex si accorge di aver guadagnato la stima dei suoi colleghi. Divertente e ricco di azione, ennesimo successo dell’irresistibile attore di colore “nato” con Una poltrona per due.

Beverly Hills Cop (1984) on IMDb
Risultati immagini per Donne cukor

Un film di George Cukor. Con Norma Shearer, Joan Crawford, Rosalind Russel, Mary Boland, Paulette Goddard. Titolo originale The Women. Commedia, b/n durata 132′ min. – USA 1939. MYMONETRO Donne * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da una commedia (1936) di Clare Boothe Luce: arrivata a Reno (Nevada) per ottenere il divorzio dal marito fedifrago, la ricca Mary Haines fa la conoscenza di diverse signore che vi albergano per la stessa ragione. Da una commedia salottiera, riscritta da due altre donne (Anita Loos, Jane Martin), un film corale piccante, elegante (nella versione originale una sfilata di moda di 5′ a colori) e cattivo che toglie la pelle sorridendo. Soprattutto una parata di attrici dirette al meglio dal più raffinato regista di donne di Hollywood. 135 donne sullo schermo, e nemmeno un uomo. Rifatto con Sesso Debole (1956) di David Miller.

The Women (1939) on IMDb

Regia di Alberto Lattuada. Un film con Catherine SpaakChristian MarquandJean SorelGiacomo FuriaPatrizia BiniGisella ArdenCast completo Genere Commedia – Italia1960durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 7 recensioni.

Francesca è una liceale diciassettenne di buona famiglia. Assistiamo a una sua giornata in cui non entra in orario a scuola per andare a far visita a Enrico, un architetto che ha vent’anni più di lei e l’ha conosciuta bambina. Rientrata in classe assisterà a un conflitto sull’amore tra studentesse e poi trascorrerà il resto del tempo in parte con l’amico Renato nel lussuoso palazzo di una affascinante quanto algida principessa e poi in un antico edificio alla cui ristrutturazione sta lavorando Enrico.
Le cronache di un tempo avrebbero iniziato così: “Correva l’anno…”. È un incipit appropriato per questo film perché ‘correva l’anno 1960’ e Alberto Lattuada si mostrava nettamente in anticipo sui tempi dell’evoluzione della morale sessuale senza per questo rinunciare a una lettura problematica di quanto stava per verificarsi nel tessuto sociale. Lo sguardo in macchina finale di Francesca rimanda a un altro ‘storico’ sguardo in macchina: quello dell’Antoine Doinel de I quattrocento colpi di Truffaut che lo precede di un anno sugli schermi. Certo il contesto socio-culturale dei due film si colloca a distanze siderali ma in entrambi gli sguardi c’è il bisogno di risposte che gli adulti non hanno saputo dare, c’è l’incertezza di un futuro pieno di incognite.

È questo che i censori dell’epoca non compresero fermandosi solo alla superficie di una scena iniziale (il risveglio dopo un sogno erotico) brutalmente mutilata nonché sull’epilogo. Ricorda Lattuada: “La censura fece un massacro perché la ragazza non si pentiva di aver perduto la verginità e non piangeva, non andava dal prete, non andava dalla madre e neanche da un’amica. Si guardava in uno specchio e nasceva sul suo volto un sorriso leggerissimo, pieno d’innocenza, con la coscienza che da quel momento cominciava per lei l’altra problematica, quella dell’amore: ora la partita diventava molto più grossa, era quella dei sentimenti.” La debuttante Catherine Spaak offriva il suo giovane corpo, nascosto da un babydoll e con un solo nudo a mezzo busto di schiena, a una riflessione che, strutturandosi narrativamente nell’arco di un giorno, mostrava un microcosmo vuoto come la casa in cui Francesca abita con la famiglia. Se le figure femminili brillano per la loro vuota apparenza (protagonista esclusa) sono i maschi a risultare psicologicamente irrisolti. Enrico passa dal sottile piacere della seduzione di una vergine all’innamoramento che non sarà corrisposto mentre Renato ha la bellezza del Jean Sorel giovane e una sfrontatezza dietro cui resta ben poco da scoprire. Rimane il fratello Eddy, testimone frastornato della fondamentale fase di passaggio attraversata dalla sorella. Entrambi sono cresciuti in un mondo apparentemente protetto da sommovimenti che però stanno cominciando a presentarsi e Francesca mostra la consapevolezza necessaria per affrontarli da donna libera.

Sweet Deceptions (1960) on IMDb
Locandina Una lezione d'amore

Un film di Ingmar Bergman. Con Eva Dahlbeck, Gunnar Björnstrand, Yvonne Lombard, Harriet Andersson, Ake Gronberg. Titolo originale En Lektion i kärlek. Commedia, Ratings: Kids+16, b/n durata 96′ min. – Svezia 1954. MYMONETRO Una lezione d’amore * * * - - valutazione media: 3,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Una coppia di coniugi _ ciascuno con insoddisfacenti relazioni extraconiugali _ è sull’orlo del divorzio. La figlia adolescente (Andersson) segue il conflitto con l’ansietà di chi sta avvicinandosi per la prima volta all’amore, e ne trae un’amara lezione: l’abitudine, i ricordi in comune, l’egoismo sentimentale sono più tenaci dell’amore e di ogni velleitario tentativo di ribellione. Papà e mamma si riconciliano. 1ª commedia di Bergman: leggera, sorridente, caustica, con punte salaci, dialoghi briosi e 2 protagonisti in gran forma. Nemmeno quando lavora sul registro leggero rinuncia alle sue domande sulla condizione umana. Il vaudeville francese rivisitato con l’ottica del teatro svedese. Girato nel 1953.

A Lesson in Love (1954) on IMDb
Risultati immagini per I Racconti di Padre Brown

I racconti di padre Brown è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla RAI nel 1970 e diretto da Vittorio Cottafavi. La riduzione televisiva, curata da Edoardo Anton, era tratta dagli omonimi racconti dello scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton.

Il formato originario è quello della miniserie televisiva composta da sei puntate, che vennero trasmesse in prima visione dal canale nazionale RAI dal 29 dicembre 1970 al 2 febbraio 1971[1].La fiction incontrò un grande successo di pubblico (una puntata totalizzò circa 21 milioni di spettatori) grazie soprattutto alle qualità dei due attori protagonisti: Renato Rascel, perfetto (anche fisicamente) nel ruolo di padre Brown e Arnoldo Foà, nei panni di Flambeau, l’inafferrabile ladro convertito e riportato sulla retta via da padre Brown fino a diventarne il fidato e validissimo compagno di avventure.

I racconti di Padre Brown (1970) on IMDb
Risultati immagini per Il Diavolo è Femmina

Un film di George Cukor. Con Katharine Hepburn, Cary Grant, Brian Aherne, Edmund Gwenn, Natalie Paley Titolo originale Sylvia Scarlett. Commedia, b/n durata 94 min. – USA 1935.

Da un romanzo di Compton Mackenzie: dopo la morte della madre, Sylvia Scarlett fugge, travestita da ragazzo, dalla Francia in Inghilterra, col padre, un imbroglione ricercato dalla polizia. Si aggregano a uno scalcinato Carro di Tespi e, con un intraprendente giovanotto, commettono varie truffe ai danni dei gonzi. Fiasco al botteghino e poco apprezzata dalla critica del suo tempo, è una commedia insolita, pungente e fantasiosa imperniata sul gioco, la finzione, il travestimento, ricca di malizie e volute ambiguità tanto che fu boicottata dalla Legion of Decency, interpretata benissimo da una squadretta di attori tra cui spicca la Hepburn, magnifica.

Sylvia Scarlett (1935) on IMDb

Regia di Claude Chabrol. Un film con Isabelle HuppertFrançois CluzetMichel Serrault. Titolo originale: Rien ne va plus. Genere Commedia – Francia,1997durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.

Victor e Betty girano la Francia in camper truffando i casinò. Vivono nel lusso e si divertono. Rubare è davvero una grande gioia. Un “divertimento” del grande autore francese, intelligente e sottile come sempre. Premiato al festival di San Sebastiano.

The Swindle (1997) on IMDb


 

Assi alla ribalta (1954)

Un film di Ferdinando Baldi. Con Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Carlo Croccolo, Fausto Guerzoni. Commedia, b/n durata 73′ min. – Italia 1959. MYMONETRO Assi alla ribalta * 1/2 - - - valutazione media: 1,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due squinternati investigatori cercano un ladro di gioielli nel mondo del teatro della rivista: pretesto per riproporre una collana di scenette comiche degli anni ’50. Girato nel 1954 alla ICET di Milano e distribuito soltanto 5 anni dopo, è, come film, inesistente: soltanto pellicola impressionata. Sfilano Raimondo Vianello, Tino Scotti, le sorelle Nava, Bruno Dossena, The Rocky Mountains All Time Stompers.

 Assi alla ribalta
(1954) on IMDb

Regia di Ingmar Bergman. Un film con Bibi AnderssonHarriet AnderssonEva DahlbeckAllan EdwallJarl KulleAxel DübergCast completo Titolo originale: För att inte tala om alla dessa kvinnor. Genere Commedia – Svezia1964durata 80 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Negli anni ’20 Cornelius, vanaglorioso critico musicale, fa visita a Felix, violoncellista di fama mondiale, per completare la sua biografia. Nella grande villa neoclassica, mentre Felix rimane invisibile, ne incontra la moglie e sei donne, tutte innamorate di lui. 26° film di I. Bergman, il 1° a colori (preziosa fotografia di Sven Nykvist), 4ª e ultima delle sue commedie con risvolti di farsa grottesca (l’irresistibile sequenza dei fuochi artificiali). Più che nelle altre, è evidente la contaminazione col teatro: tolti 5 minimi movimenti, la cinepresa è ferma. Nel suo libro Immagini (1990-92) I. Bergman lo sbriga in tre righe, definendolo “completamente artefatto”. Quasi tutti i critici lo maltrattarono, accusandolo persino di cattivo gusto, nonostante l’ineccepibile eleganza stilistica. È sicuramente la sua commedia più acida e sbeffeggiante, un divertito tiro al bersaglio contro i critici, ma non sono risparmiati censori, impresari, artisti. E donne. Da affissione una battuta attribuita a Goethe: “Il genio è colui che riesce a far cambiare idea a un critico”.

All These Women (1964) on IMDb
Locandina Cura la tua destra...

Un film di Jean-Luc Godard. Con Jacques VilleretJane BirkinFrançois Périer Titolo originale Soigne ta droiteCommediadurata 81 min. – Francia, Svizzera 1987.

Un pugno di personaggi vive storie apparentemente indipendenti l’una dall’altra. In realtà ognuno di essi (c’è anche il regista Godard) aspira a trovare il significato della vita (almeno della propria).

Soigne ta droite (1987) on IMDb
Locandina I visitatori [2]

Un film di Jean-Marie Poiré. Con Christian ClavierJean RenoValérie LemercierMarie-Anne ChazelChristian Bujeau. continua» Titolo originale Les visiteursCommediadurata 100 min. – Francia 1993. – Filmauro uscita giovedì 10 novembre 1994. MYMONETRO I visitatori [2] **1/2-- valutazione media: 2,81 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Francia, anno di grazia 1123. Goffredo, nobile cavaliere, uccide incosapevolmente il padre della donna che ama. Avrà la possibilità di rimediare all’errore ingerendo una pozione magica che lo porterà indietro nel tempo quel tanto che gli consenta di rimediare al tragico errore. Per l’eccessiva dose ingoiata il cavaliere si ritrova invece, con il suo scudiero, 900 anni dopo. Di fatto ai nostri giorni. A contatto con la civiltà moderna e le sue storture, il cavaliere avrà più di una sorpresa, ma riuscirà a tornare infine ai suoi bei dì e a salvare in tempo il padre dell’amata. Una trama non originalissima, mutuata da Wells e da un racconto di Mark Twain, che in Francia ha battuto ogni record d’incassi. E per quanto il doppiaggio sottragga al divertimento originale, il successo risulta incomprensibile. Un film baciato dalla sorte, ma che presso il nostro pubblico non ha sortito alcun effetto. La regia non ha ritmo sufficiente e i personaggi sono francamente poco simpatici.

The Visitors (1993) on IMDb