Category: Azione


Oblivion - Trailer italiano ufficiale - YouTube

Un film di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau. Azione, Ratings: Kids+13, durata 156 min. – USA 2013. – Universal Pictures uscita giovedì 11 aprile 2013. MYMONETRO Oblivion * * * - - valutazione media: 3,28 su 146 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Anno 2077. Al solito, il pianeta Terra è stato raso al suolo da una guerra (qui con gli alieni). Jack – cui le autorità hanno cancellato la memoria – è un riparatore di droni che vigilano su enormi macchinari atti a estrarre l’acqua dall’oceano destinata agli umani sopravvissuti, rifugiatisi in una colonia lontana. Tutto procede fino a quando una navicella dalle fattezze antiquate si schianta sulla superficie, con un’unica superstite, che incontra Jack risvegliando in lui dubbi, domande e l’impellente desiderio di trovare una risposta ai suoi incubi notturni. Tutto già visto ma tutto ben fatto in questo equilibrato mix di fantascienza, azione e sentimenti, tratto dalla graphic novel dello stesso Kosinski. Oltre 2 ore di soddisfacente intrattenimento, con grandi effetti speciali, e un Cruise eroe con muscoli ma anche anima.

Regia di Ruben Fleischer. Un film con Tom HardyMichelle WilliamsRiz AhmedScott HazeReid ScottJenny SlateCast completo Titolo originale: Venom. Genere AzioneFantascienzaHorror, – USA2018durata 112 minuti. Uscita cinema giovedì 4 ottobre 2018 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 2,61 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel laboratorio dell’ambigua Life Foundation, Carlton Drake, leader senza scrupoli, tenta di innestare il simbionte che ha riportato da una missione spaziale dentro un organismo umano. Le cavie però muoiono una dopo l’altra. Il giornalista d’inchiesta Eddie Brock, che a causa del suo ultimo incontro con Drake ha perso il lavoro e la fidanzata, non può stare a guardare e s’intrufola nel laboratorio. Ma è proprio in Eddie che il parassita alieno Venom troverà l’ospite perfettamente compatibile di cui andava in cerca. Inizialmente spaventato, Eddie progressivamente impara a convivere con Venom e a formare con lui un unico individuo.

Locandina italiana Vendicami

Regia di Johnnie To. Un film Da vedere 2009 con Johnny HallydaySylvie TestudAnthony Wong Chau-SangLam Ka TungLam SuetCast completoTitolo originale: Fuk sau. Genere Azione – Hong KongFrancia2009durata 108 minuti. Uscita cinema venerdì 30 aprile 2010 distribuito da Fandango. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,25 su 38 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna, un uomo, due bambini. Lei di origine francese, lui cinese. All’improvviso la morte che entra in casa per mano di sicari che compiono una strage. Solo la donna si salva. Suo padre, Costello, raggiunge l’Estremo Oriente con un proposito preciso: vendicare la morte del genero e dei nipoti. Per farlo ingaggia tre killer che ha scoperto in azione mentre eliminavano l’amante infedele di un boss della malavita.. Con il loro aiuto cercherà di portare a compimento la missione che si è prefisso. Johnnie To si è finalmente (e speriamo definitivamente) scrollato di dosso i vincoli narrativi che almeno fino ad Election ne avevano in qualche misura ostacolato la genialità visiva. Sembrava cioè che il regista si sentisse in dovere di giustificare da un punto di vista sociologico l’agire dei suoi personaggi preoccupandosi quindi oltre misura del contesto. Intendiamoci: oltre misura per un regista come lui assolutamente in grado di intervenire sui generi interpolandoli con lo scopo di andare ‘oltre’ la verosimiglianza per puntare dritto al piacere della visione.
Qui, a partire dall’esplicito omaggio a Melville sottolineato nel cognome del protagonista, è un susseguirsi di luoghi del cinema pronti a sottoporsi a reinvenzione. Se dispiace che il ‘samurai’ melvilliano Delon abbia rifiutato il ruolo di protagonista il dispiacere è di breve durata perchè Johnny Hallyday è praticamente perfetto nei panni del vendicatore che pronuncia le battute più improbabili con la stessa determinazione con cui reciterebbe Shakespeare. Con un interprete così To è libero di giocare con le immagini (indimenticabile lo scontro con i contendenti che si proteggono con inusuali barriere individuali) raggiungendo un livello di astrazione che fonde magistralmente cinefilia e spettacolo.

Regia di Johnnie To. Un film con Anthony Chau-Sang WongChun-Yu Ng FrancisNick CheungJosie HoRoy CheungCast completo Genere Azione, – Hong Kong2006durata 110 minuti. distribuito da Ripley’s Film. – MYmonetro 2,72 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Isola di Macao, fine anni ’90, in 3 giorni e 3 notti. 2 sicari devono uccidere Wo, ex compagno da poco rientrato dall’esilio, reo di aver tradito Fay, boss di Hong Kong. S’imbattono in altri 2 killer, accorsi per difendere la vittima. Tutti e 5 sono uniti da una vecchia amicizia. Fay mette una taglia sui 5, decretandone la morte. Il film si apre e si chiude su una sparatoria, ricca di ralenti e iperboli coreografiche che dilatano gli spazi e moltiplicano i punti di vista. Molti debiti verso Peckinpah e Leone. L’azione è contraddistinta da una ripetizione quasi isterica e dall’ironia con risvolti malinconici sull’amicizia virile. Scritto da Szeto Kam-yuen, Yip Tin-shing e il Milkway Team. Montaggio: David Richardson. Brillanti effetti speciali. Distribuito da Ripley. In concorso a Venezia 2006.

Locandina italiana La battaglia dei tre regni

Un film di John Woo. Con Tony Leung, Takeshi Kaneshiro, Zhang Fengyi, Chen Chang, Wei Zhao. Titolo originale Chi bi. Azione, durata 148 min. – Cina 2008. – Eagle Pictures uscita venerdì 23 ottobre 2009. MYMONETRO La battaglia dei tre regni * * * 1/2 - valutazione media: 3,49 su 59 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

III secolo d.C.: il primo ministro Cao Cao muove guerra ai regni del sud della Cina per annetterli all’Impero: questi dovranno unire le loro forze per resistere all’invasore. Sembra che John Woo se ne sia stato assiso su un trono ad osservare una sequela di colleghi (Zhang Yimou, Chen Kaige, Ang Lee, Feng Xiaogang, Ching Siu-tung) che si cimentavano con wu xia pian sempre più imponenti e spettacolari prima di scendere in campo e rimettere ordine nelle gerarchie.
Woo torna a casa, dopo le luci e le ombre di una lunga trasferta hollywoodiana – che in fondo di film davvero destinato a restare, all’altezza dei suoi migliori, ci ha regalato solo Face Off – e lo fa da leader indiscusso.
Il romanzo dei tre regni è uno dei testi fondamentali dell’epos cinese e Woo lo affronta senza badare a spese – ottanta milioni di dollari fanno del film la produzione più costosa della storia del cinema cinese – e cercando di convogliare nel kolossal tutte le sfaccettature di uno stile peculiare, a volte discusso, ma senza dubbio unico. L’edizione internazionale è molto più corta di quella di quasi quattro ore uscita in Cina, ma i pur abbondanti tagli non snaturano il senso profondo dell’opera.
Storia di (super)uomini, di amicizie virili che nascono e si consolidano in breve tempo, eccessi affrontati senza alcun timore (lo zoom per evidenziare i timori dell’Imperatore), i consueti omaggi a Sergio Leone – fino alla goccia d’acqua che indica la direzione del vento – e a John Ford. Ma soprattutto coreografie action (supportate dalla perizia di Corey Yuen) in cui far emergere il dinamismo boccioniano degli eroi e scene di battaglia girate con una perizia e un amore per il dettaglio come non se ne vedevano dal Bondarciuk di Waterloo.
Testuggini da De bello gallico, specchi ustori memori di Archimede, assalti navali degni della flotta ateniese che imbriglia l’Impero di Serse: ovvero il John Woo che da sempre ama iniettare elementi dell’Occidente in un corpus che rimane, e non potrebbe essere altrimenti, figlio dell’Oriente. L’interpretazione dei quattro elementi fondamentali e della loro mutevole natura – uno dei topoi wu xia per antonomasia, da King Hu in poi – gioca un ruolo chiave nell’esito della battaglia, sancendo il trionfo dell’umanità capace di convivere con il mondo circostante e la sua bellezza sulla macchina mortifera del potere e della sopraffazione. E se gli effetti digitali non sempre sono all’altezza, è il fattore umano a colmare ogni lacuna. Anche in virtù di un casting all stars capace di rimettere fianco a fianco Takeshi Kaneshiro e Tony Leung, i due poliziotti innamorati di Hong Kong Express, rispettivamente nella parte dello stratega Zhuge Liang e del vicerè Zhou Yu.
Micidiali in guerra, ma che ad essa ricorrono solo per preservare i piaceri della vita, dell’amore, dell’arte e della natura dalla tirannia violenta dell’usurpatore Cao Cao; uomini che parlano per mezzo della musica o che leggono il futuro nelle nuvole, che combattono ma che pensano solo alla fine della guerra. Si vis pacem para bellum, ancora una volta.

Ovviamente non è il film “proviamo cosi” ma la trilogia prequel del famoso film fantasy vincitore di oscar con Bilbo e Gandalf.

Sono curioso di vedere se lo cancellano anche non mettendo titolo e mettendogli password. Il che vorrebbe dire che c’è qualcuno che viene sul blog e segnala i film.

Buona visione

Locandina La proposta

Un film di John Hillcoat. Con Tom BudgeGuy PearceEmily WatsonRay WinstoneDavid Wenham.  Titolo originale The PropositionAzionedurata 104 min. – Australia, Gran Bretagna 2005MYMONETRO La proposta * * 1/2 - - valutazione media: 2,92 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Fine Ottocento, Outback australiano: il capitano Stanley cattura Charlie e Mike, due dei quattro fratelli Burns, fuorilegge responsabili di stupri e omicidi, e fa un patto con Charlie: la testa di Arthur, il fratello maggiore, principale ideatore ed esecutore delle efferatezze, in cambio della grazia per lui e Mike. Charlie accetta ma la proposta di Stanley non è gradita ai superiori che vogliono, invece, eliminare tutta la banda.
Il film, un western di atipica ambientazione australiana, è ben congegnato ed avvincente. Il suo merito più grande, però, è un altro: offrire uno spaccato di vita dei pionieri australiani. Mostra, infatti, la cocciutaggine e l’ottusità dei coloni inglesi, convinti di appartenere ad una civiltà superiore tanto da poter piegare ai propri ritmi una terra desolata ed inospitale, sottomettendo alle leggi di Sua Maestà la Natura e la popolazione aborigena. 
Allo stesso tempo, il film mette in luce la solitudine e il senso di sconfitta che provano questi uomini nei confronti di una Natura che, al contrario degli inermi aborigeni, non può essere domata. I pionieri sono costretti a vivere in mezzo al nulla, in squallide casupole di lamiera, esposti ad un caldo torrido e a replicare meccanicamente uno stile di vita assurdo a quelle latitudini.
Emerge tra queste figure il capitano Stanley, unico, con la sua “proposta”, ad uscire da schemi predefiniti intuendo che, in un mondo primitivo, lealtà e rispetto della parola data stanno al di sopra di ogni legge.

Locandina Get Rich Or Die Tryin'

Un film di Jim Sheridan. Con Terrence HowardJoy BryantBill DukeAdewale Akinnuoye-AgbajeOmar Benson Miller. continua» Azionedurata 134 min. – USA 2005MYMONETRO Get Rich Or Die Tryin’ ***1/2- valutazione media: 3,69 su 35 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dimenticatevi di 8 Mile: il nuovo lavoro di Jim Sheridan lo batte a tempo di hip-hop e pallottole, e come il suo predecessore trae ispirazione dalla biografia di uno dei protagonisti più discussi della scena.
Marcus Greer è il figlio di una ragazza madre che tenta di proteggerlo dalla violenza delle strade di New York e fargli vivere una vita dignitosa nonostante la mancanza del padre di cui non vuole rivelare l’identità. Quando la giovane signora Greer viene uccisa, il ragazzino dodicenne si trasferisce dai nonni materni ma capisce sin da subito quali sono le dure regole del gioco e per cercare di emergere nel mondo dell’hip-hop e allo stesso tempo diventare un vero gangster si infila in un giro di spaccio dominato da Majestic (Adewale Akinnuoye-Agbaje) da una parte e dai colombiani dall’altra.

Regia di David Fincher. Un film con Sean PennCarroll BakerMichael DouglasArmin Mueller-StahlJames RebhornMark Boone Junior. Titolo originale: The Game. Genere Drammatico – USA1997durata 128 minuti. – MYmonetro 2,84 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ricchissimo e potente consulente finanziario (M. Douglas) a San Francisco riceve in regalo dal fratello (S. Penn), alla vigilia del suo 48° compleanno, la tessera d’iscrizione a un club che organizza giochi personalizzati per animare esistenze monotone. Si mette in contatto con il club e si trova a vivere un incubo, una vita a rischio continuo. Il “gioco” ( game ) è riuscito: suspense, intensità, mistero, sorprese, disavventure ansiogene, invenzioni di regia. Ma riuscito il film non lo è: c’è un eccesso di ingegnosità di intrigo che diventa stravaganza gratuita, senza contare la madornale sproporzione tra i mezzi e il fine. Il difetto, insomma, è nel manico, nella sceneggiatura di John Brancato e Michael Ferris. Tutto è truccato in questa metafora del cinema.

Regia di Herman Yau. Un film Da vedere 2013 con Anthony Chau-Sang WongEric TsangAnita YuenYan-yan HungJordan ChanCast completo Genere Azione – Hong Kong2013durata 102 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Celebrato ripetutamente in questi ultimi anni, tanto da Wilson Yip (Ip Man e Ip Man 2) in chiave romanzata di modello filosofico-spirituale che da Wong Kar-wai come personaggio romantico, tra melò e weltanschaung marziale, Ip Man vive ora il suo momento di gloria assoluta, in cui brillare non più come mero “maestro di Bruce Lee”, ma come eroe a sé stante.
segue cronologicamente la saga di Wilson Yip ma rappresenta una sorta di reboot, di episodio a sé, che riparte dal 1949 in cui il maestro si trasferisce a Hong Kong, rifiutandosi di aprire una scuola ma non disdegnando di offrire lezioni sul tetto di un palazzo. Anni di povertà, dopo il benessere pre-bellico, che non alterano la concezione di vita del maestro.

Regia di Hans Petter Moland. Un film Da vedere 2014 con Stellan SkarsgårdBruno GanzPål Sverre HagenJakob OftebroBirgitte Hjort SørensenCast completo Titolo originale: Kraftidioten. Genere Azione, – NorvegiaSvezia2014durata 118 minuti. Uscita cinema giovedì 29 maggio 2014 distribuito da Teodora Film. – MYmonetro 3,30 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nils guida lo spazzaneve in Norvegia, ha molto lavoro, è un uomo tranquillo e un cittadino esemplare. Quando suo figlio Ingvar, ormai adulto, è trovato morto, la polizia chiude il caso come overdose. Nils si improvvisa detective, scopre che c’è del marcio e risale la filiera malavitosa a partire da chi ha ucciso suo figlio per errore, sino ai boss locali: un indigeno vegano, nevrotico e violento, e un serbo della vecchia guardia. Incosciente e fortunato, Nils scatena una piccola guerra. Il tema del giustiziere da noir nordico è stemperato con battute su welfare e clima, sull’ottima assistenza dei carcerati in Norvegia e soprattutto dai siparietti che scandiscono i morti (e sono molti) con nome, soprannome e religione. Skarsgård convincente nei panni di Nils, mentre Ganz appare a suo agio nel cesellare il vecchio, anacronistico serbo Papa. Distribuito da Teodora Film.

Regia di Guy Ritchie. Un film Da vedere 2005 con Jason StathamRay LiottaVincent PastoreAndré BenjaminTerence MaynardCast completo Genere Azione – FranciaGran Bretagna2005durata 115 minuti. – MYmonetro 3,06 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uscito di prigione dopo sette anni di isolamento Jake Green è deciso a vendicarsi di Dorothy Macha, l’uomo che ha ucciso la moglie del fratello. Umiliato e battuto al tavolo da gioco dal giovane rivale, Dorothy manda i suoi scagnozzi a ucciderlo ma Jake viene salvato da Zach e Avi, due squali del prestito che gli offrono protezione in cambio di denaro e risposte.
Dopo la parentesi greca ambientata nell’azzurro mare d’agosto, che lo ha visto rimettere le mani sulla commedia firmata da Lina Wertmüller e guadagnare un Razzie Award come peggior regista dell’anno, Guy Ritchie torna al cinema che sa fare meglio, quello gangsteristico e vagamente pulp. Assistito nell’adattamento (di un suo soggetto) da Luc Besson, confeziona un film scenograficamente perfetto e narrativamente difficile. L’imminente morte di Mr. Green (Jason Statham) è solo un pretesto per azionare un gioco – che non rivela nell’immediato chi sia la vittima e chi l’avversario – e dare inizio a una partita avvincente, specie quando si sposta sul piano psicologico. Attraverso gli scacchi, che il protagonista ha imparato a conoscere in isolamento grazie agli studi di meccanica quantistica e alle indicazioni di due misteriosi vicini di cella, si snocciola la formula che sta alla base di Revolver: “l’unico modo per diventare più furbi è di giocare con un avversario più furbo”. È solo la prima di una serie di citazioni – sovraimpresse sullo schermo – che infittisce la trama ricca di codici da decifrare. Che Ritchie sia rimasto affascinato dalla cabala è evidente dall’uso che fa di simboli e di riferimenti numerologici, a partire dalla trinità formata da Zach, Jake e Avi e dal numero 32 che torna sovente. I segni occulti disseminati lungo il film sono tutti elementi di una struttura espressiva che replica l’equivoco della realtà, ovvero l’ingannevolezza delle apparenze. A essere importante non è tanto il quadro generale ma i singoli dettagli, gli stessi che appaiono sulla bacheca dell’agente Dave Kujan di Chazz Palminteri e che alla luce dei fatti sono capaci di mostrare una realtà altra e un nemico – o avversario – altro. Sebbene Guy Ritchie non trovi nella narrazione la stessa brillante soluzione de I soliti sospetti, il suo Mr. Gold sembra replicare quel potente criminale di nome Kayser Söze che nessuno ha mai visto. Tuttavia, il male sul quale posa lo sguardo il regista inglese ha tutt’altre sembianze. Incorniciato da un numero di brani classici – tra i quali la sonata “Al chiaro di luna” di Ludovico Van – che accompagnano dolcemente sanguinose sparatorie e i momenti più introspettivi dell’attore feticcio di Ritchie, Revolver rappresenta il primo passo verso la “guarigione” di un autore di culto con il blocco del regista.

Risultato immagini per Perfect Creature

Un film di Glenn Standring. Con Dougray ScottSaffron BurrowsLeo GregoryStuart WilsonScott Wills. continua» Azionedurata 88 min. – Nuova Zelanda, Gran Bretagna 2006. – 20th Century Fox Italia uscita venerdì 4 luglio 2008. MYMONETRO Perfect Creature **1/2-- valutazione media: 2,50 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Siamo in “Nuovo Zelandia” un luogo in cui le ere (quella Vittoriana e una più recente) sembrano essere entrate in commistione. In questo mondo esistono i vampiri, creature originate 300 anni prima da una mutazione genetica. Essi però hanno stretto un patto con gli umani e si sono uniti in una comunità di “Fratelli”.
I vampiri fanno uso delle loro superiori conoscenze e dei poteri attribuiti loro dalla particolare conformazione fisica per aiutare gli esseri umani. I quali li ricambiano con spontanee donazioni di sangue. Tutto è sempre andato per il meglio finché un giorno Edgar, un vampiro, ha iniziato a vedere gli umani come prede. Edgar è figlio del Grande Sacerdote della comunità e fratello di Silus il quale si allea con la polizia umana per metterlo in condizione di non nuocere. Troverà anche un amore non semplice da sostenere.
Chi predilige le storie di vampiri ‘mordi e fuggi’ non apprezzerà questo film neozelandese. Chi invece è interessato a vicende più complesse stile Intervista col vampiro troverà sangue per i suoi denti. Perché oltre all’ambientazione ibrida Perfect Creature recupera con grande abilità l’immagine del Vampiro come ‘male che viene dal di fuori e infetta’ partendo da una premessa in cui il pericolo è stato superato grazie a un patto di mutuo soccorso con l’umanità. Ma il diverso integrato è sempre sul filo del rasoio. Rischia, anche per la colpa di uno solo, di veder rimesso in discussione uno status che sembrava ormai consolidato.
Glenn Standring riesce ad offrire un film raffinato, capace di rivisitare i ‘luoghi’ del cinema vampiresco non limitandosi a una noiosa ripetizione ma cercando di scavare nelle ancora non del tutte esplorate (e sembrerebbe impossibile) potenzialità degli emofagi protagonisti.

Regia di Tim Story. Un film con Ioan GruffuddJessica AlbaChris EvansMichael ChiklisJulian McMahonCast completo Titolo originale: Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer. Genere Azione, – USAGermania2007durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 15 giugno 2007 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 2,91 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il perfido Galactus sta per attaccare la Terra, servendosi di Silver Surfer, temibile uomo d’argento che vola su una tavola da surf (anch’essa d’argento). Le autorità sono costrette a chiedere l’intervento dei Fantastici 4 (due dei quali si stanno sposando). Fonte inesauribile di spunti per il cinema hollywoodiano, il mondo dei fumetti è la patria anche di questo 2° capitolo sui personaggi creati da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni) per la Marvel nel 1961. Non è un sequel ma un’avventura a sé che ha una sola ideuzza (lo scambio di poteri dei 4 personaggi) in un mare di banalità, battutelle e trucchi mal sfruttati. Si capisce chiaramente che T. Story non prende la cosa troppo sul serio, ma riesce perfino a esagerare e mette insieme 92 minuti di solo intrattenimento talmente vacuo che finisce per annoiare. A parte Silver Surfer, l’unico pregio del film è la breve durata.

Regia di Gary Ross. Un film Da vedere 2016 con Matthew McConaugheyGugu Mbatha-RawMahershala AliKeri RussellBrian Lee FranklinCast completo Genere AzioneBiografico, – USA2016durata 139 minuti. Uscita cinema giovedì 1 dicembre 2016 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,29 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Infermiere di trincea nella Guerra di secessione, stremato dalle violenze efferate anche di una parte corrotta dell’esercito che saccheggia le fattorie, il sudista Newton Knight diserta e inizia una vita da ricercato, insieme a ex schiavi neri fuggiti dalle piantagioni. Nelle paludi del Mississippi, novello Robin Hood, alla testa di un piccolo esercito di ribelli, saccheggia i convogli militari. Dopo un’epica battaglia a Ellisville nel 1864, crea la libera contea di Jones, con tanto di Carta dei Diritti, di stampo cristiano/socialista. A tratti ci informano che 85 anni dopo un lontano discendente di Newton (con una percentuale di sangue nero) è condannato per aver sposato una donna bianca. Ross produce, scrive e dirige un lungo film istruttivo e si serve di tutti i mezzi più prevedibili, già visti, retorici. È utile perché la battaglia per i diritti dei neri non è ancora finita, anche se le buone intenzioni – di per sé – non fanno un bel film. Flop in patria.


Regia di Gareth Evans. Un film Da vedere 2011 con Iko UwaisDonny AlamsyahAnanda GeorgeYayan RuhianRay SahetapyCast completo Titolo originale: Serbuan maut. Genere Azione, – IndonesiaUSA2011durata 100 minuti. distribuito da Movies Inspired. – MYmonetro 3,37 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un palazzone, rifugio dei peggiori criminali in circolazione, dove la polizia non mette piede da anni, una retata e un massacro. E la storia principale – quella del poliziotto Jaka che ritrova il fratello, braccio destro del criminale che possiede lo stabile – diventa in realtà una linea secondaria e parallela sopraffatta dall’azione incalzante e interminabile. Come i livelli di un videogioco, si procede di piano in piano con personaggi antagonisti sempre più forti fino al boss finale. Evans è bravo a creare e mantenere la tensione alta, attraverso un montaggio alternato alla cieca. Gioca con luci e ombre, lasciando lo spettatore in una sospensione carica di silenzi e suspense, per poi immergerlo in scontri a fuoco violenti e coreografie di lotte estreme in spazi ristretti, senza risparmio di dettagli truculenti. V.M. 18.

Burst City

Burst City (爆裂都市 BURST CITYバースト・シティBakuretsu Toshi Bāsuto Shiti) is a Japanese dystopianpunk rock musical/action film. Released in 1982, the film was directed by Sogo Ishii. Primarily a showcase for various specific punk rock bands of the time such as The RoostersThe Rockers, and The Stalin, the film is also purely demonstrative of the culture and attitude of the punk rock community of Japan in the mid-to-late 1970s and the early 1980s, and is considered a defining film of that subculture.

The plot is not very complex, as much of the action and drama of the film relies on musical interludes, character interactions, and commentary on the class system in the film’s fictional universe. What plot there is follows two different threads. In the first thread, residents in a dystopia future attempt to rebel against the construction of a nuclear power plant in their part of Tokyo. They race cars, party, and brawl to the music of The Rockers and The Stalin. In the second, a small mute and his hard-core friend ride their bikes around the city, hunting down the person who murdered the mute’s brother. The two are vigilantes. The two threads combine when the bikers meet the power plant construction workers and discover that the oppressive businessman who runs the power plant is the same man which they have been searching for. The bikers, workers, and punks all band together to take on the businessman and his yakuza buddies. The “battle police” arrive, and everything erupts into violence.

NIDO DI VESPE - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Un film di Florent Emilio Siri. Con Samy NaceriBenoît MagimelNadia FarèsSami BouajilaValerio Mastandrea. continua» Titolo originale Nid de guêpesAzionedurata 105 min. – Francia 2002.

E’il 14 luglio, festa nazionale della Francia. Una squadra mista, composta da poliziotti italiani e francesi, e comandata dall’esperta Helène Laborie, sta scortando a Strasburgo su un blindato Abedin Nexhep, un pericoloso esponente della mafia albanese che deve essere processato dal Tribunale per i Diritti Umani. Contemporaneamente, alla periferia della stessa città, cinque ladruncoli stanno rubando centinaia di computer portatili da un deposito. Il blindato, dopo essere sfuggito ad un’imboscata tesa da un esercito di killer assoldati da Nexhep, ripara nel deposito di computer. Attaccati da ogni parte, i ladri e i poliziotti sono costretti ad allearsi per cercare di uscirne vivi. Nonostante punti molto in alto, citando a più non posso Carpenter e Peckinpah (per tacere de I magnifici sette, il cui celebre refrain viene fischiettato dalla banda di ladri prima del colpo), il regista confeziona un ottimo film di genere, cupo, opprimente ma mai banale: basti pensare all’implicita ed ambigua corrispondenza tra le vespe parassite del titolo, su cui viene mostrato in apertura un documentario, e gli albanesi che penetrano in Europa per liberare il loro capo. Politicamente scorretto, certo, ma in ottima compagnia nella migliore tradizione dell’action movie.

Risultati immagini per Milano Calibro 9

Un film di Fernando Di Leo. Con Mario Adorf, Philippe Leroy, Barbara Bouchet, Frank Wolff, Lionel Stander. Poliziesco, durata 101′ min. – Italia 1972. MYMONETRO Milano calibro 9 * * * - - valutazione media: 3,35 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Regolamento di conti all’interno di una banda di criminali italoamericani che agisce a Milano, imperniato su Ugo Piazza (Moschin) che, fatti tre anni di carcere, è sospettato dai suoi compari di avere intascato 300000 dollari. Dal romanzo postumo Stazione Centrale ammazzare subito di Giorgio Scerbanenco (1911-69), sceneggiato da Di Leo, è un film d’azione violenta con risvolti di critica e denuncia sociale e almeno una battuta fatidica (“Se si va avanti così, vedrai che dovranno creare l’antimafia anche a Milano”). Bella compagnia di attori tra cui spiccano Moschin e Wolff.

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Gangs of London è una serie televisiva britannica prodotta da Pulse Films, Sister Pictures e creata da Gareth Evans.[1] La serie segue contese tra bande rivali e altre organizzazioni criminali nella odierna Londra.

Ambientata a Londra, una delle città più dinamiche e multiculturali del mondo, Gangs of London tratta la storia della città dilaniata dagli scontri tra le gang che la controllano e dall’improvviso vuoto di potere causato dalla morte del capo della famiglia criminale più potente di Londra. Per 20 anni Finn Wallace è stato il criminale più potente di Londra. Milioni di soldi sono passati per la sua organizzazione ogni anno. Ma ora è morto e nessuno sa chi abbia ordinato l’esecuzione. Con rivali da ogni parte, è compito dell’impulsivo Sean Wallace prendere il posto del padre, con l’aiuto della famiglia Dumani (controllata da Ed Dumani). Come se la situazione non fosse già abbastanza pericolosa, l’assunzione del potere da parte di Sean causa ripercussioni nel mondo del crimine internazionale tra le strade di Londra (mafia albanese guidata da Luan Dushaj, i combattenti per la libertà curda, il cartello della droga pakistana, nomadi gallesi e altre organizzazioni criminali).