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Risultati immagini per Un tranquillo Week-end Weekend di Paura

Un film di John Boorman. Con Jon Voight, Ned Beatty, Burt Reynolds, Ronny Cox, Bill McKinney. Titolo originale Deliverance. Drammatico, durata 109′ min. – USA 1972. MYMONETRO Un tranquillo week-end di paura * * * - - valutazione media: 3,23 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Quattro amici di Atlanta (Georgia) decidono di passare un weekend discendendo in canoa il fiume Chattooga che attraversa la valle della Cahula, prima che il paesaggio sia sconvolto dalla costruzione di una diga. La gita si trasforma in un incubo di violenza e di morte. Tratto da un romanzo di James Dickey che l’ha sceneggiato e che compare nel film nella piccola parte di uno sceriffo, il film svolge i temi del confronto tra natura e civiltà, tra mondo urbano e mondo rurale e della necessità della violenza individuale a contatto con la natura selvaggia. Quello dei quattro cittadini è un viaggio negli inferi dell’inconscio, del pre-storico, del mito in un contesto di dolore e di morte. Tra le diverse scene memorabili da citare almeno il duetto di banjo e chitarra all’inizio. Ottima fotografia di V. Zsigmond.

Deliverance (1972) on IMDb
Risultati immagini per L'Amore Fugge

Regia di François Truffaut. Un film con Marie-France PisierJean-Pierre LéaudClaude Jade, Julien Dubois, Daniel Mesguich. Titolo originale: L’amour en fuite. Genere Commedia – Francia1979durata 94 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.

Antoine Doinel ha pubblicato il libro “Insalate d’amore” e ha una relazione con Sabine, commessa in un negozio di dischi. Intanto deve occuparsi del divorzio dalla moglie Christine. Accompagnando il figlio alla stazione incontra coleì che aveva corteggiato da giovane, Colette. Decide di saltare sul suo treno senza biglietto e di raccontarle le sue vicende amorose. Colette però avverte quanto Antoine sia autoreferenziale e lo allontana da sé il che lo spinge a tirare il freno a mano e scendere precipitosamente dalla vettura. Incontrerà successivamente colui che era stato un amante della madre di cui finalmente visiterà la tomba. Intanto Sabine ha deciso di chiudere con lui.
Il ciclo di Antoine Doinel giunge alla sua conclusione grazie a una suggestione che a Truffaut giunge da lontano: “Un giorno Henning Carslen mi raccontò una cosa interessante (…) Carlsen aveva ereditato un cinema che Carl Theodor Dreyer aveva gestito fino alla morte, il Dagmar Theater, a Copenaghen (…) e aveva proiettato tutto Doinel sotto forma di ciclo (…) C’erano giovani che avevano guardato tutto il giorno Doinel crescere, amare e invecchiare: è stato quando ho sentito questo racconto che mi è venuta voglia di fare un ultimo Doinel”. Truffaut non vuole ‘chiudere’ in modo banale il percorso e non rinuncia a pensare al pubblico. Quindi si impegna in una rivisitazione dei film precedenti senza però abbandonare a se stesso l’eventuale spettatore che non li ricordasse o che addirittura non li avesse visti, L’alter ego di Truffaut resta identico a se stesso. Invecchia ma sembra fare fatica a maturare sul piano dei sentimenti.

L’amore fugge e Antoine si identifica in questa fuga. Ma Truffaut va oltre tarando l’obiettivo della macchina da presa su due soggetti. Da un lato, molto più personale, su un rapporto molto difficile di Antoine/François con la figura materna grazie al personaggio del signor Lucien che lo accompagna al cimitero di Montmartre (dove oggi il regista è sepolto). Questa visita fa da cerniera con l’altro soggetto: il rapporto tra narrazione, invenzione e realtà. Perché così come la foto strappata e ricomposta di una donna alla fine risulta non solo il frutto di una fertile fantasia dello scrittore Doinel, nel cimitero c’è la tomba di Margherita Gauthier, la Signora delle camelie che ispirò più di un autore. Truffaut chiude il cerchio. Non solo su Antoine Doinel ma sul rapporto tra la creazione artistica e la realtà.

Love on the Run (1979) on IMDb
La calda amante - Film (1964) - MYmovies.it

Regia di François Truffaut. Un film Da vedere 1964 con Françoise DorléacDaniel CeccaldiJean DesaillyNelly Benedetti. Titolo originale: La peau douce. Genere Drammatico – Francia1964durata 116 minuti. – MYmonetro 3,34 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Pierre Lachenay è direttore di una rivista letteraria e gode di una certa notorietà. Ha una bella moglie, Franca, e una bambina. Un giorno si reca a Lisbona per tenere una conferenza e conosce Nicole, una giovane hostess. Tra i due inizia in breve tempo una relazione inframezzata dai reciproci impegni. Invitato a Reims per presentare un film di Yves Allegret su André Gide, Pierre porta con sé Nicole ma è poi costretto a starle lontano non potendo rendere palese la sua presenza. Sarà però proprio questo viaggio a far scoprire a sua moglie che lui le mente e questo spingerà i due a decidere di separarsi. Ma la vicenda avrà ben altro epilogo.
Truffaut scrive con Jean-Louis Richard questo film in attesa di poter realizzare Fahrenheit 451 ma ciò non significa che ci troviamo di fronte ad un’opera intermedia. Anche se la critica lo trattò severamente in occasione della sua proiezione al Festival di Cannes La peau douce (dimentichiamo l’assurdo e del tutto non corrispondente titolo datogli dalla distribuzione italiana) è un’opera importante all’interno della filmografia del regista. Truffaut decide di continuare a sperimentare sul cinema e, al contempo, su se stesso. Sul cinema perché dopo aver raccontato la vitalità del triangolo amoroso in Jules e Jim qui ribalta la situazione.Non solo per quanto riguarda il sesso dei protagonisti (là due uomini e una donna, qui due donne e un uomo) ma anche e soprattutto per il segno decisamente opposto che viene dato alla materia. Rispetto agli stereotipi narrativi dell’epoca (e non solo) la moglie si rivela più interessante dell’amante e l’uomo è di una mediocrità imbarazzante anche per se stesso. Qui Truffaut si prende anche gioco degli intellettuali del suo tempo: Lachenay è noto (è stato in televisione) sa tenere dotte conferenze su Balzac e Gide, dirige una rivista letteraria importante. Avrebbe potuto essere un burocrate, un funzionario governativo con quel suo modo di vestire tanto anonimo quanto abitudinario. Invece no. L’ambito in cui il regista decide di collocarlo è quello dello sfoggio di una cultura che sicuramente (almeno in questo caso) non accresce la qualità dell’esperienza di vita e non rende migliori. La sequenza del viaggio a Reims rende con chirurgica abilità la dimensione di una personalità che in pubblico riesce ad occultare il proprio grigiore esistenziale.
L’idea che costituisce la fonte d’ispirazione per Truffaut è quella di due persone viste baciarsi in un taxi (mentre il finale si riferisce a un fatto di cronaca che lo aveva colpito per la sua dinamica).. La scena del taxi nel film non c’è così come viene rapidamente abbandonata l’intenzione di trattare, in fase di sceneggiatura, tutti e tre i personaggi allo stesso modo, senza giudicarli. Il giudizio invece c’è ed è severo in un’opera in cui la dimensione temporale si fa stile narrativo e dichiarazione di stati d’animo. Si pensi, a puro titolo d’esempio, alla salita in ascensore in hotel con la presenza di Nicole e alla discesa dopo che la donna ne è uscita. Per quanto riguarda invece la dimensione di vita personale di Truffaut va tenuto presente che tutte le scene di casa Lachenay sono state girate non in studio ma nell’appartamento che all’epoca il regista abitava con la moglie Madeleine e le due figlie. Alla fine delle riprese Truffaut scrive ad Helen Scott: “Madeleine e io ci separiamo. Girare La peau douce è stato duro, e adesso, a causa della storia stessa che il film racconta ho orrore dell’ipocrisia coniugale: è un momento in cui sono davvero esasperato”. Nel corso delle riprese era iniziata una relazione con Françoise Dorleac. Questo non è gossip. Per Truffaut era l’inestricabile rapporto tra la vita e il cinema.

The Soft Skin (1964) on IMDb

Fahrenheit 451 - Film (1966)Un film di François Truffaut. Con Cyril Cusack, Julie Christie, Anton Diffring, Oskar Werner, Alex Scott. Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 112′ min. – Francia, Gran Bretagna 1966. MYMONETRO Fahrenheit 451 * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da Gli anni della Fenice (1953) di Ray Bradbury: in una società del Medioevo prossimo venturo, condannata all’ignoranza da un potere dispotico che condanna i libri al rogo, il pompiere incendiario Montag incontra Clarissa che ama la lettura, comincia a leggere per curiosità e non smette più, diventando un fuorilegge. Drammaturgicamente fiacco, poco convincente come ambientazione, fredda meditazione sulla passione del fuoco e sulla contrapposizione tra gli uomini schiavi del Moloch televisivo e i liberi uomini-libro, è il film poco riuscito di un F. Truffaut che cerca di forzare i propri limiti, ma, comunque, un commosso omaggio ai libri, alla letteratura, al potere della scrittura

Fahrenheit 451 (1966) on IMDb
Locandina La camera verde

Un film di François Truffaut. Con François TruffautNathalie Baye Titolo originale La chambre vertDrammaticoRatings: Kids+16, durata 94 min. – Francia 1978MYMONETRO La camera verde ***1/2- valutazione media: 3,52 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Julien, giornalista di provincia, è riuscito a superare il dolore per la perdita della moglie solo onorandone in modo morboso e assurdo la memoria. Presto il suo culto si estende a quanti, fra i suoi amici, sono scomparsi nel frattempo. La sua mania gli aliena ben presto le simpatie di tutti, e alla fine anche di una fanciulla che con il suo amore lo avrebbe riportato alla vita, facendogli chiudere una volta per sempre la porta sul passato. Autore che spesso si è rivolto a personaggi afflitti da monomanie ( Adele H, La sposa in nero), François Truffaut, questa volta, ha voluto raccontare la vicenda di una danza di morte servendosi di due racconti di Henry James (e delle lettere di James alla fidanzata defunta). Il film si fa apprezzare per il gusto e la misura (non scade mai nell’horror né, come era possibile, nella macchietta jettatoria) ma spesso si riduce a una prova di equilibrismo: far sembrare interessante un personaggio che lo è solo per cinquanta minuti al massimo, perché privo di spessore psicologico.

The Green Room (1978) on IMDb
Mica scema la ragazza! - Film (1972)

Regia di François Truffaut. Un film con Claude BrasseurCharles DennerBernadette LafontPhilippe LéotardGuy MarchandCast completo Titolo originale: Une belle fille comme moi. Genere Commedia – Francia1972durata 98 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Dal romanzo Such a Gorgeus Kid Like me (1967) di Henry Farrel, sceneggiato da Truffaut con Jean-Louis Dabadie. Parabola ascendente di Camille, sgualdrinella che possiede una sua allegra e vitalissima amoralità. A suo carico esiste una serie di crimini che scarica sulle spalle di uno sprovveduto sociologo. Sfonda come cantante e conquista ricchezza e popolarità. Non mancano invenzioni spiritose e figure azzeccate ma gira un po’ a vuoto. Più farsesco che satirico il sarcasmo dà nel gratuito.

A Gorgeous Girl Like Me (1972) on IMDb
Risultati immagini per Artisti e Modelle

Un film di Frank Tashlin. Con Shirley MacLaine, Dean Martin, Jerry Lewis Titolo originale Artists and Models. Commedia, durata 109′ min. – USA 1955. MYMONETRO Artisti e modelle * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Basata su una commedia di Michael Davidson e Norman Lessing, la sceneggiatura _ scritta dal regista con Hal Kanter e Herbert Baker _ subì molte correzioni dalla commissione di autocensura per i suoi sottintesi erotici. Anche perciò risulta un po’ squinternata pur nella ricchezza delle sue gag comiche. Al suo 2° film S. MacLaine tiene testa a J. Lewis sul suo stesso terreno, specialmente nello sketch della scala dove gli fa la corte, cantando Enamorada, già eseguita prima da Dean Martin. 14° film della coppia Lewis-Martin, è uno dei più pimpanti. 1° film in Vistavision di Tashlin che ne fa un uso magistrale nella definizione del Technicolor (Daniel Fapp).

Artists and Models (1955) on IMDb

Regia di Kenneth Lonergan. Un film Da vedere 2016 con Casey AffleckMichelle WilliamsKyle ChandlerLucas HedgesGretchen MolCast completo Genere Drammatico, – USA2016durata 135 minuti. Uscita cinema giovedì 16 febbraio 2017 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,89 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo la morte del fratello che lo ha nominato tutore di suo figlio, Chandler, idraulico di Boston dal passato tormentato, è costretto a ritornare nella cittadina da cui era fuggito anni prima, dopo la tragedia che aveva anche causato la separazione dalla moglie Randy. Messo di fronte a una responsabilità per la quale si sente inadeguato, è costretto a rimettere in discussione la sua vita. La sceneggiatura (scritta dal regista e premiata con l’Oscar) – che al racconto preferisce la malinconica rappresentazione di dolorosi paesaggi dell’anima – affronta molti temi: il senso di colpa, l’inadeguatezza esistenziale, il dovere nei confronti degli altri. La sua carta vincente è lo svolgimento lento, ammantato di una tristezza plumbea che avvolge tutti i personaggi. Bravi gli attori, seppure al servizio di un volutamente laconico Affleck, vincitore di 1 Oscar e 1 Golden Globe.

Manchester by the Sea (2016) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1983 con Woody AllenMia FarrowGale HansenGarrett M. BrownJohn RothmanEmma CampbellCast completo Genere Commedia – USA1983durata 79 minuti. – MYmonetro 3,86 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita di Leonard Zelig detto il “camaleonte”, campione di conformismo. Talmente conformista da assumere ogni volta sembianze, modi, anche professione simili a quelli dell’interlocutore del momento (diventa nero in mezzo ai neri, un medico in mezzo ai medici e così via). Di lui si prende cura una psichiatra che presto s’innamora… Satira al vetriolo di Allen che vince una bella scommessa tecnica (saldare senza apparente soluzione di continuità i brani di cinegiornale con quelli ricostruiti).

Zelig (1983) on IMDb

Regia di Garth Davis. Un film Da vedere 2016 con Dev PatelRooney MaraNicole KidmanDavid WenhamNawazuddin SiddiquiCast completo Titolo originale: Lion. Genere Drammatico, – USAAustraliaGran Bretagna2016durata 129 minuti. Uscita cinema giovedì 22 dicembre 2016 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,98 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1986, bimbo indiano di 5 anni si addormenta in una stazione e poi, cercando il fratello maggiore che sta lavorando, sale su un treno che percorre 1600 km prima di fermarsi a Calcutta. Il piccolo non sa dove viveva, non parla bengalese e non sa dare indicazioni sulla sua famiglia. Dopo vane ricerche, è adottato da una coppia australiana. 25 anni dopo, sulla base di vaghi ricordi, si mette in cerca della sua famiglia. Sembra incredibile, ma è una storia vera e Davis la racconta con emozione e senza facili stratagemmi strappalacrime, coinvolgendo lo spettatore, portandolo a riflettere sulle problematiche dell’adozione (e a conoscere meglio come funziona) e sull’incontro di 2 culture tanto diverse.

 Lion - La strada verso casa
(2016) on IMDb

Regia di Zhang Yimou. Un film Da vedere 1999 con Ziyi ZhangSun HongleiZheng HaoZhao Yuelin. Titolo originale: Wo dofu quin mu quin. Genere Drammatico – Cina1999durata 100 minuti. – MYmonetro 3,85 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Luo Yusheng ritorna al villaggio natale nel nord della Cina, per l’improvvisa morte del padre avvenuta durante la sua permanenza in città. Lo zio e il capo del villaggio lo informano delle ultime volontà del padre e dei funerali che dovranno essere celebrati, secondo la madre, osservando le antiche tradizioni rituali: la donna affranta da quella perdita desidera che il marito venga ricondotto a “braccio” sulla strada verso casa e che un drappo tessuto di sua mano ne avvolga le spoglia. A Luo tutto questo sembra, in principio, irragionevole, ma la memoria dell’amore straordinario che unì indissolubilmente la madre e il padre lo convincerà a raccontarla e a onorarla come si onora un “testamento”. E così se il presente si scolora in un bianco e nero raffreddato dalla neve, il passato si dipinge dei colori dell’amore. E nella lunga “strada verso casa” la storia individuale di due maestri diventa la Storia di un popolo che può pensare il futuro solo celebrando il passato. Allora il regista reintegra ciò che la Rivoluzione culturale aveva “ricordato” di dimenticare: la Tradizione e l’Individualità.

The Road Home (1999) on IMDb

Regia di Werner Herzog. Un film Da vedere 1977 con Bruno S.Eva MattesClemens ScheitzWilhelm von HomburgPitt BedewitzEly RodriguezCast completo Titolo originale: Stroszek. Genere Drammatico – Germania1977durata 108 minuti. – MYmonetro 3,84 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un giovane sbandato, Bruno Stroszek, accoglie a casa propria una prostituta, Eva. Ma le difficoltà economiche e le minacce dei protettori della ragazza inducono Bruno, Eva e il padrone di casa, Scheitz, a emigrare in America del Nord dove lavora un nipote di Scheitz. Eva si mette a fare la cameriera, Bruno diventa meccanico. Coi primi soldi comprano una lussuosissima roulotte, ma pagarne le rate diviene ben presto problematico.

Film assai importante, soprattutto per la problematica che pone riguardo all’America. È un lavoro di estrema sensibilità per il quale il trentacinquenne Herzog ha voluto far tutto da solo: regia, soggetto e sceneggiatura.

Stroszek (1977) on IMDb
La leggenda del santo bevitore (1988)

Un film di Ermanno Olmi. Con Anthony Quayle, Rutger Hauer, Sandrine Dumas, Dominique Pinon, Cécile Paoli. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 125′ min. – Italia, Francia 1988. MYMONETRO La leggenda del santo bevitore * * * 1/2 - valutazione media: 3,89 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ricevuti misteriosamente in prestito 200 franchi, barbone alcolizzato fa molti incontri d’amore e d’amicizia finché s’avvia, in una ventosa mattina, a saldare il debito. A livello stilistico è forse il film più maturo di Olmi, certamente il più raffinato: la sua Parigi, paesaggio dell’anima, è straordinaria. Ha una splendida 1ª parte, una zona centrale un po’ ripetitiva e prolissa, riprende quota nella conclusione. Non c’è più, forse, la leggerezza delle sessanta stringate pagine del racconto lungo Die Legendevom heiligen Trinker (1939) di Joseph Roth, ma, dopo averlo visto, nessuno lo leggerà o rileggerà come prima. Olmi ci aiuta a capirlo meglio, a penetrarlo in profondità. L’interpretazione dell’olandese Hauer è una delle sue carte vincenti. Sceneggiato da Olmi con Tullio Kezich. Leone d’oro a Venezia.

La leggenda del santo bevitore (1988) on IMDb
Risultati immagini per Poster Il dottor Jekyll e Mr. Hyde

Un film di John Stuart Robertson. Con John Barrymore, Nita Naldi, Martha Mansfield, Brandon Hurst, Charles Lane.Titolo originale Dr. Jekyll and Mr. Hyde. Fantastico,b/n durata 80 min. – USA 1920. MYMONETRO Il dottor Jekyll e Mr. Hyde [1] * * * - - valutazione media: 3,08 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il dottor Henry Jekyll, filantropo e uomo integerrimo, divide il suo tempo tra poveri bisognosi di cure ed un’estenuante ricerca scientifica. Suggestionato dalle insinuazioni di Sir George Carew, padre della sua futura sposa Millicent, circa la vera natura della rettitudine umana, il giovane sperimenta in laboratorio una serie di droghe e di preparati convinto di poter separare il bene dal male nella personalità di ciascun individuo.

Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1920) on IMDb

Edit: aggiunta versione 720p, peccato sia senza subita

Regia di Claude Miller. Un film Da vedere 1983 con Isabelle AdjaniMichel SerraultGuy Marchand. Titolo originale: Mortelle Randonnée. Genere Giallo – Francia1983durata 120 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un eccentrico detective è incaricato da una ricca famiglia di indagare sull’amante del figlio, una bella bruna dalla dubbia fama. Il detective scopre presto che la ragazza non è affatto una prostituta come credono i suoi datori di lavoro. 

Deadly Circuit (1983) on IMDb

I subita nella versione 720p sono tradotti dall’inglese con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Walerian Borowczyk. Un film con Howard VernonMarina PierroUdo KierPatrick MageeGérard ZalcbergClément HarariCast completo Titolo originale: Docteur Jekyll et les femmes. Genere Horror – FranciaGermania1981durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alla vigilia delle nozze tra il dottor Jekyll e Fanny Osborne viene rinvenuto il cadavere di una bambina violentata e massacrata a bastonate da un misterioso uomo in frac. Non è che il primo di una lunga serie di delitti, compiuti naturalmente dallo stesso dottore sotto le mentite spoglie di Mister Hyde. A un certo punto la fidanzata scopre tutto e a sua volta sperimenta un diabolico sdoppiamento di personalità.

The Strange Case of Dr. Jekyll and Miss Osbourne (1981) on IMDb

Regia di Stephen Frears. Un film con Julia RobertsJohn MalkovichGeorge ColeMichael GambonKathy StaffCast completo Genere Drammatico, – USA1996durata 108 minuti. Uscita cinema venerdì 22 marzo 1996 distribuito da Sony Pictures Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,98 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il romanzo di Stevenson portato per l’ennesima volta sullo schermo. Mary (Roberts) è la cameriera del dr. Jekyll e al principio non sa della nota trasformazione. Poi ne sarà dolorosamente coinvolta. Così la doppia anima di Jekyll- Hyde diventa tripla. Chissà se ce n’era proprio bisogno. Nel frattempo Frears, che ha talento, ci spiega la Gran Bretagna (siamo a Edimburgo) vittoriana e non dimentica di esibire il suo riconosciuto talento per l’ambiente e la scenografia.

Mary Reilly (1996) on IMDb
Locandina italiana Harry a pezzi

Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Judy Davis, Mariel Hemingway, Billy Crystal, Kirstie Alley. Titolo originale Deconstructing Harry. Commedia, durata 96′ min. – USA 1997. MYMONETRO Harry a pezzi * * * 1/2 - valutazione media: 3,86 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tre mogli, sei analisti, molte amanti e innumerevoli scopate randagie, Harry Block è uno scrittore sessantenne ebreo che cerca di mettere ordine nel caos della propria vita, raccontandola nei suoi libri. Nel suo 28° film Allen si è scritto addosso il personaggio più sgradevole della sua carriera, come se fosse modellato su quel che il perbenismo yankee pensa di lui. Oltre ai difetti che ha, Block si dichiara in bancarotta spirituale e in fase di blocco creativo. Uomo deplorevole è, come intellettuale laico, una persona seria: dichiara il suo agnosticismo in materia religiosa e denuncia ogni forma (anche quella ebraica) di integralismo, fondamentalismo, vittimismo, tradizionalismo fanatico. Personaggio rischioso in un film a rischio: decostruito, senza una vera trama, frantumato in ritorni all’indietro, invenzioni surreali, variazioni sul tema del doppio, deviazioni farsesche o oscene, parentesi drammatiche, omaggi ai suoi idoli (Kafka, Proust, Bergman, Fellini) e almeno due prestiti. È anche molto divertente, non soltanto per il fuoco di fila delle battute, ma per le invenzioni di regia tra cui quella geniale di Williams “fuori fuoco”. Onore anche a Carlo Di Palma che forse ha messo lo zampino nella discesa agli inferi, ispirata a Maciste all’inferno (1926), film muto italiano. E onore alla Davis, la migliore dei 19 attori del cast: il dialogo con la sorella è da antologia.

 Harry a pezzi
(1997) on IMDb
Locandina italiana Una separazione

Un film di Asghar Farhadi. Con Sareh Bayat, Sarina Farhadi, Peyman Moadi, Babak Karimi, Ali-Asghar Shahbazi. Titolo originale Jodaeiye Nader az Simin. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 123 min. – Iran 2011. – Sacher uscita venerdì 21 ottobre 2011. MYMONETRO Una separazione * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 42 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Nader e sua moglie Simin stanno per divorziare. Hanno ottenuto il permesso di espatrio per loro e la loro figlia undicenne ma Nader non vuole partire. Suo padre è affetto dal morbo di Alzheimer e lui ritiene di dover restare ad aiutarlo. La moglie, se vuole, può andarsene. Simin lascia la casa e va a vivere con i suoi genitori mentre la figlia resta col padre. È necessario assumere qualcuno che si occupi dell’uomo mentre Nader è al lavoro e l’incarico viene dato a una donna che ha una figlia di cinque anni e ed è incinta. La donna lavora all’insaputa del marito ma un giorno in cui si è assentata senza permesso lasciando l’anziano legato al letto, un alterco con Nader la fa cadere per le scale e perde il bambino.
Asghar Faradhi conferma con questo film le doti di narratore già manifestate con About Elly. Non è facile fare cinema oggi in Iran soprattutto se ci si è espressi in favore di Yafar Panahi condannato per attività contrarie al regime. Ma Faradhi sa, come i veri autori, aggirare lo sguardo rapace della censura proponendoci una storia che innesca una serie di domande sotto l’apparente facciata di un conflitto familiare. Il regista non ci offre facili risposte (finale compreso) ma i problemi che pone sono di non poco conto per la società iraniana ma non solo. Certo c’è il quesito iniziale non di poco conto: per un minore è meglio cogliere l’opportunità dell’espatrio oppure restare in patria, soprattutto se femmina? Perchè le protagoniste positive finiscono con l’essere le due donne. Entrambe con i loro conflitti interiori, con il peso di una condizione femminile in una società maschilista e teocratica ma anche con il loro continuo far ricorso alla razionalità per far fronte alle difficoltà di ogni giorno. Agghiacciante nella sua apparente comicità agli occhi di un occidentale è la telefonata che la badante fa all’ufficio preposto ai comportamenti conformi alla religione per sapere se possa o meno cambiare i pantaloni del pigiama al vecchio ottantenne che si è orinato addosso. Sul fronte opposto della barricata finiscono per trovarsi gli uomini che, o sono obnubilati dalla malattia oppure finiscono con l’aggrapparsi a preconcetti che impediscono loro di percepire la realtà in modo lucido. Ciò che va oltre alla realtà iraniana è l’eterno conflitto sulla responsabilità individuale nei confronti di chi ci circonda. Ognuno dei personaggi vi viene messo di fronte e deve scegliere. Sotto lo sguardo protetto dalle lenti di una ragazzina.
Una nota a margine: il cinema iraniano è veicolo stabile di una falsificazione narrativa che sta a priori di qualsiasi sceneggiatura. Sussistendo il divieto per le donne di mostrarsi a capo scoperto in pubblico i registi sono obbligati a farle recitare con chador o foulard vari anche quando le scene si svolgono all’interno delle mura domestiche narrativamente in assenza di sguardi estranei stravolgendo quindi la rappresentazione della realtà.

A Separation (2011) on IMDb

So che è facile sottovalutare questo film ma non lasciatevelo scappare.

Regia di Asghar Farhadi. Un film Da vedere 2016 con Shahab HosseiniTaraneh AlidoostiBabak KarimiFarid Sajadi HosseiniMina SadatiCast completo Titolo originale: Forushande. Genere Drammatico – IranFrancia2016durata 124 minuti. Uscita cinema giovedì 5 gennaio 2017 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,53 su 30 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Emad e Rana sono due coniugi costretti ad abbandonare il proprio appartamento a causa di un cedimento strutturale dell’edificio. Si trovano così a dover cercare una nuova abitazione e vengono aiutati nella ricerca da un collega della compagnia teatrale in cui i due recitano da protagonisti di “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller. La nuova casa era abitata da una donna di non buona reputazione e un giorno Rana, essendo sola, apre la porta (convinta che si tratti del marito) a uno dei clienti della donna il quale la aggredisce. Da quel momento per Emad inizia una ricerca dell’uomo in cui non vuole coinvolgere la polizia.

The Salesman (2016) on IMDb