Un film di Bernard Girard. Con Christopher Walken, Ralph Meeker, Joss Ackland, Ronny Cox, Marco St. John. continua» Titolo originale The Happiness Cage. Thriller, durata 90 min. – USA 1973.
Il caporale James Reese, di stanza in Germania Ovest, noto per i suoi atti di insubordinazione, viene alle mani con alcuni poliziotti e, riportando la frattura di un braccio, è condotto nella clinica del dottor Frederick per un periodo di riabilitazione. L’ospedale è lussuoso e confortevole, ma i suoi pazienti – tutti soldati incappati nel codice militare o veterani del Vietnam, malati terminali – sono come prigionieri. La stretta sorveglianza esterna e il periodico viavai di alti ufficiali e scienziati americani insospettiscono il caporale il quale, curiosando qua e là, scopre che il dottor Frederick lavora sulla possibilità di stimolare il cervello per indurre comportamenti e riflessi condizionati. Apparentemente, la sua cavia è una scimmia tenuta in una gabbia del laboratorio, ma i suoi soggetti sono in realtà gli stessi ospiti della clinica. Dopo che il sergente Miles, sottoposto ad un’operazione sperimentale al cervello, impazzisce, Reese tenta di ostacolare il lavoro del primario, ma costretto a subire un analogo trattamento viene trasformato in una creatura docile e remissiva pronta ad ubbidire a qualsiasi comando: insomma, in un soldato modello.
Bernard Girard costruisce una severa denuncia delle possibili manipolazioni della scienza da parte del potere sviluppando un fanta-horror nel quale tutti i protagonisti sono, in ultima analisi, dei perdenti. Gli ospiti della clinica, sono individui sacrificabili perché ritenuti psicologicamente instabili, ribelli alle regole della società o, più semplicemente, inutili perché incurabili. Lo stesso dottor Frederick ci viene presentato come un geniale ricercatore che avrebbe voluto contribuire al progresso dell’umanità ma che ha ceduto alla logica del potere. Ben diretto e bene interpretato, il film anticipa in maniera più modesta ma comunque agghiacciante gli argomenti di Qualcuno volò sul nido del cuculo.Il soggetto è tratto dalla rappresentazione teatrale “The Happiness Cage” di Dennis Reardon e come questa si ispira agli esperimenti condotti, negli anni ’60, sul cervello delle scimmie per ottenere una determinata varietà di reazioni mediante una particolare gamma di stimolazioni elettriche.