Il capo di una piantagione del Sudest asiatico s’innamora a poco a poco di una ragazza di piccola virtù condotta nell’azienda da un suo sottoposto. A un certo punto, però, l’uomo s’infatua della distinta moglie d’un tecnico e trascura la ragazza, finché una scenata culminata col ferimento del piantatore non gli farà capire che la piccola prostituta è la donna per lui.
Un medico conosciuto e stimato si trasforma, grazie ad un ritrovato di cui è il solo a conoscere il segreto, in un essere crudele e spietato. In queste vesti tiene segregata una ragazza che ha reso schiava della sua tirannia, mentre come dottor Jekyll è promesso ad un’altra. Dopo qualche tempo si rende conto di non poter più controllare la parte malvagia che è in lui.
Le avventure della piccola Dorothy e del suo cagnolino Totò in un mondo fantastico in cui sono stati trasportati da un ciclone. In compagnia di tre simpatici amici, il leone, lo spaventapasseri e l’omino di ferro.
Un’egocentrica fanciulla del Sud sopravvive alla guerra di Secessione e a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorata. Deve rimandare al domani il proposito di riconquistarlo. Il film-fiume più famoso della storia del cinema, campione assoluto d’incassi in dollari fino agli anni ’70 (ma rimesso poi al 1° posto della classifica per numero di spettatori paganti), girato in Technicolor, melodramma e affresco insieme, firmato da Fleming ma diretto anche dallo scenografo Cameron Menzies con contributi di George Cukor e Sam Wood. Il suo vero autore è il produttore David O. Selznick.Tratto dal best-long-seller (1936) di Margaret Mitchell (più di 60 milioni di copie vendute), ebbe 8 Oscar: film, regia, sceneggiatura (Sidney Howard, postumo, e altri), fotografia (Ernest Haller, Ray Rennahan), attrice protagonista (Leigh), attrice non protagonista (McDaniel, 1° a un’attrice nera), montaggio (Hal G. Kern, James E. Newcom) più un premio speciale a Cameron Menzies. È forse il film che ha dato origine al più alto numero di libri sulla sua lavorazione. Si calcola che sia stato visto almeno una volta dal 90% dei nordamericani. Distribuito in Italia nel 1949, classificato E(scluso) dal Centro Cattolico Cinematografico che modificò il giudizio nel 1953 in Ar (adulti con riserva) e nel 1963 in A(dulti). Ridistribuito nel 1976 con un nuovo doppiaggio. Nei primi anni ’70 ne fu fatta una versione teatrale con musiche di Harold Rome e all’inizio dei ’90 la miniserie TV Scarlett.
Un film di Victor Fleming. Con José Ferrer, Ingrid Bergman Titolo originale Joan of Arc. Drammatico, durata 100 min. – USA 1948. MYMONETRO Giovanna d’Arco valutazione media: 2,50 su 4recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da semplice pastorella analfabeta a condottiera d’un immenso esercito: Giovanna libera la Francia ma il re, temendo che la fama della pulzella minacci il suo trono, la consegna agli inglesi che la processano e la condannano a morte con l’accusa di stregoneria.
Ispirato all’omonimo romanzo di Kipling, il film racconta la storia di un ricco ragazzino, salvato da un pescatore. Il ragazzo passa qualche mese sulla goletta tra marinai rudi, ma di buon cuore. Per lui è una grande lezione di vita. Un buon film, arricchito da uno Spencer Tracy in gran forma: per questa interpretazione si guadagnò l’Oscar.
Dal romanzo (1883) di Robert Louis Stevenson: un tesoro nascosto, una mappa per rintracciarlo, un lungo viaggio in mare, un ammutinamento, un astuto pirata con una gamba di legno, un pappagallo e il giovanissimo Jim coinvolto nell’avventura. Sceneggiato benissimo, un film nella migliore tradizione della M-G-M con un indimenticabile Beery dalla vellutata truculenza. Barrymore non gli è da meno. Già filmato 3 volte nel muto (dopo quelle del 1912 e 1917, notevole la versione del 1920 con la regia di Maurice Tourneur) e seguito da altre versioni. Esiste in edizione colorizzata
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