Un film di Abel Ferrara. Con Benedetto Sicca, Luigi Maria Burruano, Salvatore Ruocco, Peppe Lanzetta, Luca Lionello. continua» Docu-fiction, durata 102 min. – Italia 2010.
Nato dall’incontro tra Abel Ferrara e Gaetano di Vaio, ex microcriminale napoletano, impegnato da tempo a fermare la criminalità giovanile, che ha fondato la sua associazione Figli del Bronx, nel tentativo di aiutare i ragazzi di strada attraverso l’utilizzo dell’arte in tutte le sue forme, Napoli, Napoli, Napoli è “un film che esprime, soprattutto, la volontà di narrare la vita, anche in sella a una vespa, catturando le vere sfaccettature della città”, così dichiarava Abel Ferrara due anni fa al Giffoni Film Festival.
Prodotto da Minerva Pictures, Pier Francesco Aiello, Figli del Bronx, Massimo Cortesi, Luca Liguori e Pietro Pizzimento, l’ultima fatica del regista nativo del Bronx e di lontane origini campane, è un docu-fiction, un ritratto della città e delle sue zone d’ombra. A partire da alcune interviste a un gruppo di donne recluse nel carcere di Pozzuoli, la struttura narrativa del film poggia sulla costruzione di tre diverse narrazioni, sceneggiate da Peppe Lanzetta, Maurizio Braucci e Gaetano Di Vaio, dove realtà e finzione si intrecciano in un mosaico articolato.
Il risultato è un film forse non del tutto riuscito, forse proprio per i continui cambi di registro, in quell’alternarsi tra “trascrizione” di una realtà e la sua rielaborazione, che tuttavia ha il dono di non lasciare indifferenti. Un documentario impressionista, dove certamente restano impressi soprattutto il fatalismo, l’amarezza e la rassegnazione di quelle detenute e alcune loro dichiarazioni.
A una di loro, il regista chiede cosa pensi della camorra: “La camorra siamo noi”… “Hai mai letto un libro?”, chiede a un’altra: “Sì, ne ho letto uno sulla camorra, si chiama… Go… Gomorra”
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