
Regia di Aleksey Fedorchenko, Harmony Korine, Jan Kwiecinski. Un film con Val Kilmer, Darya Ekamasova, Tomasz Tyndyk, Igor Sergeev, Andrzej Mastalerz, Troy Duff. Cast completo Titolo originale: The Fourth Dimension. Genere Avventura – Polonia, 2012, durata 105 minuti. – MYmonetro 3,02 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Uno speaker motivazionale che parla ad una folla di disoccupati e senzatetto, uno scienziato russo che costruisce una macchina del tempo nel suo appartamento e un gruppetto di amici avventurosi che si imbatte in un villaggio sperduto della campagna polacca. Cosa accomuna questi personaggi? La ricerca, non sempre consapevole, della quarta dimensione, stato esistenziale nel quale il dolore viene accettato e la gioia ha il dolce sapore dello zucchero filato.
Alla regia dei tre episodi di The Fourth Dimension ci sono due nomi importanti del panorama cinematografico internazionale: Aleksei Fedorchenko (The Lotus Community Workshop) e Harmony Korine (Chronoeye). Al loro fianco si impone anche il più giovane Jan Kwiecinski (Fawns). Tutti e tre cercano, con un’originale e ammirevole voglia di sperimentare, di superare i limiti della narrazione classica, riflettendo su una dimensione spazio-temporale, solo apparentemente, inesistente. La quarta dimensione, da sempre oggetto di indagine da parte del mondo scientifico, ha rappresentato, anche per il cinema, una corposa fonte di ispirazione (l’eccentrico Doc della saga di Ritorno al futuro invitava il suo giovane Marty a “pensare quadrimensionalmente”). Il tempo, nella sua indefinibilità, lascia spazio a riflessioni filosofiche su ciò che si può toccare e cogliere e ciò che la mente umana fa fatica a raggiungere.
Nel primo episodio (il più riuscito dal punto di vista visivo), che vede un trascurato Val Kilmer, in calzoncini e sgualcita camicia colorata, interpretare un maestro motivazionale, la narrazione non segue il filo cronologico dello scorrere del tempo. I ricordi si intrecciano con il presente, mentre sullo sfondo si sente una musica elettronica che dà ritmo e senso poetico a una vicenda intrisa di uno slancio verso il trascendentale. La sua contraddizione è quella di cercare di trascinare gli altri in una dimensione migliore e poi, a meeting concluso, perdersi a ingozzarsi di snack, per poi correre senza meta in bicicletta e sprofondare in un divano ad uccidere in un videogioco virtuale i “freak”, ovvero gli strani, gli stessi che aveva incontrato prima e che aveva trattato come pazienti in cerca di cura. I ragazzi di Fawns invece sono un gruppo affiatato che si immerge in un luogo di desolazione e lì trova la capacità di andare oltre alle cose solide del mondo. Lo scienziato del secondo episodio invece che, rinchiuso nella sua stanzetta, cerca di fuggire altrove (con la mente), mostra i suoi limiti umani nel momento in cui, con metodo rigoroso e fermo, intraprende il suo viaggio verso la quarta dimensione. Non si rende conto di essere troppo lontano da tutti e di aver perso, forse per sempre, un contatto con gli altri esseri umani.


Film introvabile che ho scovato su sito russo, purtroppo non esistono subita. Ho tradotto in italiano i subeng con google ma in alcune parti inspiegabilmente sono rimasti in eng. Il file è in ita ma quando vado a ripparlo rimangono in eng. La maggior parte del film ha subita comunque.