ll piccolo caos (Das kleine Chaos) è il secondo cortometraggio di Rainer Werner Fassbinder diretto nel 1966.
Tre giovani ragazzi con il pretesto di vendere abbonamenti di riviste entrano in appartamenti per rubare.
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Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Andréa Ferréol, Dirk Bogarde, Klaus Löwitsch, Adrian Hoven, Ingrid Caven, Peter Kern. Cast completo Titolo originale: Despair – Eine Reise in Licht. Genere Drammatico – Germania, 1978, durata 119 minuti. – MYmonetro 2,54 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Dal romanzo di Vladimir Nabokov, sceneggiato da Tom Stoppard e girato in inglese. Berlino, 1929: un fabbricante di cioccolata, emigrato russo da dodici anni, entra in una crisi d’identità e di sdoppiamento. Incontrato un uomo nel quale crede di vedere il proprio sosia, lo uccide, gli prende abiti e documenti e si rifugia in Svizzera. L’inganno dura poco. Tutto è di prim’ordine, ma è un film nato morto: un Resnais ( Providence ) mescolato con Sternberg e Ophüls e filtrato attraverso un bagno di cattivo teatro dell’assurdo di formalismo baroccheggiante, tedioso nel suo intellettualismo, affliggente nel suo gelido umorismo grottesco.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Vitus Zeplichal, Elke Aberle, Alexander Allerson, Erni Mangold, Johanna Hofer. Titolo originale: Ich will doch nur, daß ihr mich liebt. Genere Drammatico – Germania, 1976
Peter viene condannato per omicidio. Un giornalista indaga il suo passato e scopre un’infanzia percorsa da molta sofferenza e disamore.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Hanna Schygulla, Rainer Werner Fassbinder, Ingrid Caven, Ulli Lommel. Titolo originale: Liebe ist kälter als der Tod. Genere Drammatico – Germania, 1969, durata 85 minuti. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica – MYmonetro 2,71 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Franz (R.W. Fassbinder) che convive con Johanna (H. Schygulla) e la sfrutta, è attratto fisicamente da Bruno (U. Lommel) che lo spia per conto del racket, disposto persino a dividere con lui la donna. Lei rifiuta e informa la polizia di un loro piano per una rapina in banca. Bruno dà ordine di ucciderla. Ritroviamo i due personaggi in Dei della peste , girato pochi mesi dopo, ma distribuito nella primavera del 1970. È il 1° lungometraggio di Fassbinder dopo 2 corti girati nel 1965-66. È già presente, insieme con la struttura triangolare di base (due uomini e una donna), il rapporto di padrone e vittima, tipico del regista. Formalmente è un’ibrida contaminazione tra atmosfere da film nero hollywoodiano (e Melville) e vezzi stilistici in prestito da Godard e Straub.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Klaus Löwitsch, Mascha Raben, Adrian Hoven, Ivan Desny, Barbara Valentin, Margit Carstensen. Cast completo Titolo originale: Welt am Draht. Genere Fantascienza – Germania, 1973, durata 212 minuti.
In un istituto che produce previsioni sull’avvenire attraverso il computer Simulacron-3 il direttore si suicida in circostanze misteriose. Il suo vice inizia un’indagine, tra l’incomprensione di tutti, esclusa la figlia del morto che lo aiuta. Scopre che il mondo in cui crede di vivere è la proiezione di un altro calcolatore. Dal romanzo Simulacron-3 (1964) di Daniel F. Galouye, è un film TV in 2 puntate, uno dei 4 che Fassbinder diresse nel 1973. Ispirato a Il grande sonno (1946) per l’aggrovigliato intrigo, ad Alphaville (1965) per l’uso di scenografie in esterni contemporanei, è fassbinderiano per il sofisticato gioco dei ruoli e delle apparenze e per il riscatto finale in nome dell’amore e della speranza che lo distacca dal pessimismo del romanzo. Trasmesso in Italia da RAI2 nel settembre 1979.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Hanna Schygulla, Ingrid Caven, Margarethe von Trotta, Harry Baer, Gunther Kaufmann. Titolo originale: Gotter der Pest. Genere Drammatico – Germania, 1970, durata 91 minuti. – MYmonetro 2,84 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un melodramma poliziesco del primo Fassbinder. Ci sono quasi tutti i suoi attori preferiti. Franz è stato in carcere. Una volta in libertà decide di riprendere i rapporti con l’assassino di suo fratello. Quest’ultimo aveva tradito e ora Franz ha un piano.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film Da vedere 1972 con Hanna Schygulla, Hans Hirschmuller, Irm Hermann, Ingrid Caven. Titolo originale: Der Händler der vier Jahreszeiten. Genere Drammatico – Germania, 1972, durata 89 minuti. – MYmonetro 3,56 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Considerato un buono a nulla, vessato dalla madre e dalla moglie che lo tradisce, fruttivendolo ambulante si dà all’alcol, va alla ricerca della ragazza amata in gioventù, ora ricca e insoddisfatta, e si suicida bevendo. Ritratto di un patetico perdente, irrecuperabile ai valori della sua classe e ossessionato dal senso di colpa. Percorso da flashback, è un melodramma in cui Fassbinder trasforma in linguaggio personale la lezione di Douglas Sirk.
Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Ingrid Caven, Margit Carstensen Titolo originale Satansbraten. Drammatico, durata 112′ min. – Germania 1976. MYMONETRO Nessuna festa per la morte del cane di Satana valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Walter Kranz, scrittore fallito, sognando di reincarnare un famoso poeta suo compatriota, spende la vita tra amori prezzolati e devozioni pidocchiose. Qua e là questa irridente commedia nera sgangherata fa ghignare, ma più spesso lega i denti e, soprattutto nella 2ª parte, è indifendibile. L’onnivoro e prolifico Fassbinder non fa mai un film eguale all’altro. Si può detestarlo, ma è lui.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Eddie Constantine, Hanna Schygulla, Lou Castel, Ingrid Caven. Titolo originale: Warnung von einer heiligen Nutte. Genere Drammatico – Germania, 1971, durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,09 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
La vicenda si svolge in Italia, d’estate, sulla penisola sorrentina. Jeff, un giovane e tormentato regista, sta cercando di girare un film. La situazione non è delle migliori, claustrofobia e nevrosi avanzano. È un film umorale fatto con le viscere, cui mancano il calore del cuore e la lucidità della testa. Si ha l’impressione di un largo margine concesso all’improvvisazione che accentua i risultati d’impotenza narrativa e di disordine.
Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Günter Lamprecht, Barbara Sukowa, Hanna Schygulla, Karlheinz Braun, Claus Holm. Drammatico, durata 933′ min. – Germania, Italia 1980. MYMONETRO Berlin Alexanderplatz valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dopo Il matrimonio di Maria Braun è il 2° capitolo di Fassbinder sul passato della Germania. Nel romanzo di Döblin trova un tema centrale della sua poetica: il rapporto tra due uomini (Biberkopf e Reinhold) mediato dall’affetto/possesso di una donna. In una intervista il regista dichiarò di essersi proiettato non in uno, ma in 3 personaggi: Biberkopf, Reinhold e la prostituta Mieze. Dopo aver mantenuto le distanze dal primo per 13 puntate, se ne approfitta nell’epilogo onirico… (Il mio sogno da un sogno di Franz Biberkopf): l’allucinazione del personaggio si sovrappone alle ossessioni del regista in un flusso di simboli psicoanalitici e di riferimenti storici. Serial TV in 13 puntate e un epilogo girato in 16 mm negli stabilimenti della Bavaria di Monaco con alcuni esterni a Monaco.
Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Mario Adorf, Barbara Sukowa, Armin Mueller-Stahl, Udo Kier Drammatico, durata 115′ min. – Germania 1981. MYMONETRO Lola valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Lola è l’attrazione di un bordello di provincia il cui padrone è il ricco costruttore Schuckert. Seduce un incorruttibile funzionario, lo sposa e rileva il bordello. Scritto dagli stessi sceneggiatori di Il matrimonio di Maria Braun, è meno riuscito, ma più divertente. Morale: sesso e denaro, strettamente legati, determinano la vita degli uomini. Come in Balzac.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Anna Karina, Margit Carstensen, Ulli Lommel, Brigitte Mira, Alexander Allerson. Cast completo Titolo originale: Chinesisches Roulette. Genere Drammatico – Germania, 1976, durata 86 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
In una villa di campagna si trovano in otto, divisi in due squadre, a giocare alla roulette cinese: un crudele massacro verbale. Nel finale uno sparo. Non importa chi muore. Lo meriterebbero tutti. Comincia come una pochade, passa alla ferocia di Strindberg, termina come un dramma filosofico di Sartre. Tagliente commedia antiborghese dalla recitazione raffreddata. Non è tra i Fassbinder più felici: greve e manieristico.
Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Karlheinz Böhm, Ingrid Caven, Margit Carstensen, Gisela Fackeldey Drammatico, durata 116′ min. – Germania 1973. MYMONETRO Martha valutazione media: 3,63 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Liberamente tratto dal racconto For the Rest of Her Life di Cornell Woolrich. Bibliotecaria trentenne, con madre alcolista e soggiogata dal padre, sposa Helmut Salomon che si rivela un secondo padre-padrone, ma più sadico. Un incidente stradale la lascia su una sedia a rotelle, completamente in sua balia. È uno dei 3 film per la TV che Fassbinder diresse nel ’73, ma per una complicata lite di diritti legali rivide la luce soltanto nel ’94 quando, come evento speciale, fu esposto alla 51ª Mostra di Venezia. Un’altra impietosa analisi del sadomasochismo nei rapporti coniugali, uno dei temi cari a Fassbinder.
Di estrema compattezza, fin troppo schematico come melodramma raffreddato, spiazzante per la atmosfera da romanzo gotico del ‘700 inglese, calato nella traslucida fotografia di Michael Ballhaus, ha la tesa semplicità della traiettoria di una freccia, ma anche una certa ambiguità nel tacito accordo tra i due personaggi. “Martha non è oppressa, ma plasmata… La maggior parte degli uomini non è capace di opprimere le donne in modo così perfetto come esse vorrebbero” (Fassbinder). Unica menda: la Carstersen, memorabile in Le lacrime amare di Petra von Kant, non ha il physique du rôle di Martha.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film Da vedere 1982 con Rosel Zech, Hilmar Thate, Annemarie Düringer, Peter Berling, Volker Spengler. Cast completo Titolo originale: Die Sehnsucht der Veronika Voss. Genere Drammatico – Germania, 1982, durata 105 minuti. – MYmonetro 3,42 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Giornalista incontra una donna spaurita, scoprendo che si tratta di una famosa attrice dell’UFA ormai dimenticata, morfinomane e prigioniera di una donna senza scrupoli. Ispirato ai casi dell’attrice Sybille Schmitz, suicida nel 1955, è il penultimo film di Fassbinder, Orso d’oro a Berlino 1982. Calato in un clima neoespressionista che scenografia e fotografia (ora abbagliante di bianco, ora appoggiata a forti contrasti) sottolineano, è una storia malinconica dove si confondono stereotipi, fantasmi, ombre del passato, paure del presente, echi del cinema muto, tenebre del cinema noir. Chiude la tetralogia sulla Germania postbellica attraverso quattro destini di donne ( Maria Braun , Lili Marleen , Lola ).
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Giancarlo Giannini, Mel Ferrer, Hanna Schygulla, Udo Kier, Barbara Valentin, Adrian Hoven. Cast completo Genere Drammatico – Germania, 1980, durata 115 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Nel 1938 a Zurigo una giovane cantante tedesca ama un musicista ebreo. La guerra li separa. La cantante, tornata in Germania, diventa famosa grazie alla canzone “Lili Marleen”. A guerra finita si reca a Zurigo dove trova l’amato Robert sposato. Ispirato al romanzo autobiografico della cantante Lale Andersen Il cielo ha molti colori , il film apre idealmente la quadrilogia fassbinderiana sulla Germania in forma di un cinemelodramma in cui è difficile distinguere dove finisce il Kitsch nostalgico perseguito con voluttuoso accanimento e dove comincia la bischeraggine invereconda. La vera ragione di vederlo è la Schygulla. La famosa canzone (scritta nel 1916, musicata nel 1930 e registrata nel 1938) ha ispirato altri 3 film: 2 britannici (1952, 1970) e uno tedesco (1956).
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Eva Mattes, Harry Baer, Jörg von Liebenfelß, Hanna Schygulla, Irm Hermann, El Hedi ben Salem. Cast completo Titolo originale: Wildwechsel. Genere Drammatico – Germania, 1972, durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Interno piccoloborghese in una cittadina della cattolica Baviera: padre tassinaro, madre casalinga e figlia sedicenne che si fa mettere incinta da un giovane operaio. Il padre lo denuncia per seduzione di minorenne. La sedotta induce il suo amante a ucciderlo. In secche cadenze da rapporto antropologico, senza demagogia polemica, il ventiseienne R.W. Fassbinder (già con 12 lungometraggi alle spalle) esplora la greve monotonia della banalità del male, di esistenze banali che rimangono intatte persino dentro a un delitto. La sua cinepresa scruta i volti dei personaggi per coglierne i segni di un’interiorità, il segreto di un’anima. La sequenza dell’uccisione è un momento alto di cinema. Da una pièce di Franz Xaver Kroetz. Distribuito in Italia nel 1980.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Margarethe von Trotta, Karl Scheydt, Ingrid Caven. Titolo originale: Der amerikanische Soldat. Genere Drammatico – Germania, 1970, durata 80 minuti. – MYmonetro 3,07 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Tre poliziotti assoldano un reduce dal Vietnam, il tedesco-americano Ricky (K. Scheydt), per eliminare individui socialmente scomodi o emarginati. Ricky esegue i suoi omicidi in piena tranquillità finché, diventato troppo pericoloso, decidono di farlo fuori. E, tra la disperazione di suo fratello (K. Raab), lo ammazzano con il suo amichetto Franz. Uno dei 7 film prodotti e diretti da R.W. Fassbinder nel 1970, e l’ultimo di una trilogia “nera”. “Com’era in Vietnam?” domanda Franz. “Lo stesso che qui” risponde Ricky. È il senso del film, peraltro sciatto e frutto di una cinefilia giovanile.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film Da vedere 1982 con Brad Davis, Franco Nero, Jeanne Moreau, Laurent Malet, Hanno Poschl. Cast completo Titolo originale: Querelle. Genere Drammatico – Germania, 1982, durata 106 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 3,26 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Le peripezie – il calvario? – del marinaio Querelle (Davis) che sbarca a Brest e va incontro al suo destino di contrabbandiere d’oppio, sodomita, assassino. Ultimo film di Fassbinder, in concorso a Venezia nel settembre dello stesso anno e distribuito in Italia (dopo una bocciatura in censura) con 48 m (meno di 2 minuti) in meno e il titolo del romanzo (1947) di Jean Genet da cui è tratto. Sebbene la tematica della violenza e della sopraffazione che dominano i rapporti umani sia costante nel cinema di Fassbinder, anche nei suoi film di taglio omosessuale ( Le lacrime amare di Petra von Kant , Il diritto del più forte ), non sembra felice il suo incontro con Genet che tende a fare un’esaltazione mistica dell’abiezione e del delitto. Fassbinder non è mai stato un mistico. A livello figurativo il fascino del film è innegabile per la glaciale sapienza luministica (giallo, arancio, blu) e la stilizzazione teatrale della scenografia, ma forte è il sospetto che si tratti di un film manieristico e decorativo, sia pur di un manierismo di alta classe. C’è stilizzazione, non stile.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Margit Carstensen, Ulrich Faulhaber, Brigitte Mira, Irm Hermann, Armin Meier, Adrian Hoven. Genere Drammatico – Germania, 1975
Squarcio di vita piccolo borghese in cui Margot, casalinga, moglie e madre, è preda di angosce e paure. Eppure vive, aspettando chissà cosa.
Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Eddie Constantine, Hanna Schygulla, Volker Spengler, Margit Carstensen, Udo Kier. Cast completo Titolo originale: Die dritte Generation. Genere Drammatico – Germania, 1979, durata 110 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un gruppo di terroristi tedeschi sequestra un industriale dell’elettronica senza sapere che è il loro segreto finanziatore e che la polizia ha dato il suo beneplacito. Ignorano di essere le pedine di un gioco industriale-commerciale-poliziesco più grande di loro. Il fascino stridulo di questa “commedia in sei parti” sta nel suo dissonante impasto di sarcasmo e tristezza, di macabra comicità e serietà pietosa, di grand-guignol e tenerezza, di irriverenza beffarda e disperazione.