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La collana ripropone in volumi brossurati alcuni classici del fumetto italiano già apparsi su testate periodiche.

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Billy Bat (ビリーバット Birī Batto?) è un mangaseinen disegnato da Naoki Urasawa, che ne ha curato anche la sceneggiatura assieme a Takashi Nagasaki[2]. Il fumetto è stato serializzato a partire da ottobre 2008 sulla rivista contenitore Weekly Morning, ed è degno di nota per la trama complessa e intricata (come tipico di Urasawa) che si dipana tra realtà, finzione e realtà storica.

Il manga si apre con una serie di pagine a colori in stile comics che narrano un’avventura di Billy Bat, un pipistrello antropomorfo che vive in una città di animali similmente umanizzati, e che svolge la professione di detective. A Billy viene assegnato un caso d’infedeltà coniugale da investigare, ma, come da miglior tradizione hard boiled, la situazione sfugge presto di mano al detective che si trova a dover fuggire per la vita assieme alla donna che doveva sorvegliare.

La scena si trasferisce poi nella realtà (rappresentata in stile manga, in bianco e nero), dove il fumettista nippo-americano Kevin Yamagata sta avendo problemi nel terminare il capitolo di Billy Bat da consegnare all’editore. Durante una perquisizione della polizia nel suo studio, un detective gli fa notare come il personaggio di Billy Bat sia identico a quello di un manga visto in Giappone qualche anno prima. Terrorizzato dalle possibili implicazioni di plagio, sia pure inconsapevole, Yamagata si reca a Tokyo e scopre non solo che effettivamente esisteva già un manga simile, ma che esso stesso si basa sulla figura di un pipistrello legata a un’antica e misteriosa cospirazione che attraversa tutta la storia dell’umanità.

Bone – cbr

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Bone è una serie a fumetti scritta e disegnata da Jeff Smith.

Pubblicato negli Stati Uniti d’America tra il 1991 e il 2004, narra delle avventure di tre bone (creature bianche, antropomorfe e dal lungo naso): Fone Bone e i suoi due cugini Phoney Bone (diminutivo di Phoncible P. Bone) e Smiley Bone; i quali, in fuga da Boneville, la loro città, si perdono in un deserto pietroso e raggiungono infine una vallata sconosciuta. Qui vengono coinvolti nello scontro in atto tra gli esseri umani e delle creature pelose note come “creature ratto” (in originale «rat creatures», precedentemente resi con «Rattodonti»)[1], comandati da un misterioso personaggio chiamato l’Incappucciato.


daniel (scritto in minuscolo) è un fumetto italiano di genere giallo-poliziesco, creato negli anni settanta dall’autore Max Bunker (Luciano Secchi) e dal disegnatore Frank Verola. Edita dall’Editoriale Corno con periodicità mensile, la serie è iniziata a maggio 1975 per interrompersi nel luglio del 1978, dopo 30 numeri.

Daniel Kendrew è un tenente di polizia di New York che muore carbonizzato in una clinica in fiamme dove si era recato per arrestare un pregiudicato, nell’intento di salvare la vita a William Hicok, ricoverato per un intervento di chirurgia plastica al volto. Questi è un ex-galeotto condannato per errore alla sedia elettrica e salvato in extremis poco tempo prima dallo stesso Daniel: distrutto dalla terribile esperienza, ha deciso di cambiare il proprio volto e la propria vita. Dopo l’intervento, per un’incredibile coincidenza Hicok si ritrova ad avere lo stesso volto del tenente Daniel e decide pertanto di prendere l’identità dell’uomo che gli ha salvato due volte la vita, sacrificando la propria. Se il vero Daniel era un tipo misurato e rispettoso della vita umana, Hicok invece non esita a uccidere, pur senza essere un giustiziere maniacale. Tuttavia, tale trasformazione nel suo comportamento viene intesa da tutte le persone che lo conoscono (colleghi; amici; fidanzata) come conseguenza del trauma subito nell’incendio: Hicok è ormai diventato Daniel.

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Watchmen è una miniserie a fumetti scritta dall’autore britannico Alan Moore e illustrata dal suo connazionale Dave Gibbons. È stata pubblicata in dodici albi mensili dalla statunitense DC Comics tra il 1986 e il 1987. La serie mette in scena dei personaggi originali in una realtà ucronica esterna all’universo DC. L’opera è ambientata negli Stati Uniti del 1985, un paese in cui i supereroi sono realtà e hanno operato a servizio della legge come avventurieri in costume, prima di essere dichiarati fuorilegge da un decreto amministrativo che prendeva atto del crescente malcontento popolare nei loro confronti.

La particolarità innovativa che differenzia Watchmen dai fumetti di genere che lo hanno preceduto è quella di presentare i supereroi nel loro aspetto umano e quotidiano — con i loro problemi etici e personali — piuttosto che in quello straordinario e avventuroso, “decostruendo” l’archetipo del supereroe convenzionale.

L’opera è considerata un titolo di riferimento del fumetto nordamericano: ha introdotto approcci e linguaggi nuovi, oltre a temi più maturi rispetto alla maggior parte delle storie a fumetti tradizionali pubblicate fino ad allora. Il successo di critica e pubblico di cui godette contribuì a diffondere il genere del romanzo a fumetti e ad aumentare la considerazione del valore dei fumetti come forma d’arte. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, Watchmen è a oggi l’unico fumetto ad aver vinto un premio Hugo e a essere inserito nella lista di Time dei cento migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 a oggi.

ASTEROIDE ARGO N.9 "IL MISTERO DEI TERRESTRI" - Nerdgate

Asteroide Argo, altro spin-off a uscite irregolari, presenta le avventure dell’equipaggio dell’Asteroide Argo, apparso nella serie Agenzia Alfa, con storie più ispirate alla space opera che non alla fantascienza tipica delle altre testate.

L’ambientazione è quella di un gruppo di umani a bordo dell’Asteroide Argo (controllato dal supercomputer Eloisa), che si trovano catapultati in una galassia dove, su numerosi pianeti, si sono sviluppate civiltà aliene che hanno raggiunto un altissimo grado di tecnologia. Una di queste civiltà aliene, quella della razza Kungdinas, era già apparsa su Martin Mystère.

Sette, serie che ogni mese presenta un nuovo team creativo, una nuova avventura, una nuova squadra formata da sette persone. Dopo i primi 7 numeri viene proposta la seconda stagione di altri 7 numeri da parte della RW lion

Alexander Helix è un cittadino romano di origine greca, che a Ostia gestisce una “caupona”, sorta di osteria dell’antica Roma, a cavallo tra l’età della Repubblica e quella dell’Impero. Alexander, però, è stato anche un gladiatore, sa quindi battersi e viene talvolta pagato per svolgere incarichi pericolosi, come ritrovare bambini rapiti e proteggere donne indifese. Ma non è il tema avventuroso l’aspetto più interessante di questo fumetto, bensì quello storico. Senza alcuna pesantezza didascalica, i dettagli del passato emergono precisi e realistici. Le vie e i palazzi di Ostia, le terme, gli anfiteatri, le campagne romane, le navi compaiono con discrezione nelle vignette, portati sulla carta con un tratto spesso, ricco di tratteggi e neri. Un disegno che dà vita a personaggi vividi e a luoghi che riprendono vita dal lontano passato, senza enfatizzazioni eroiche, ma con una forte attenzione agli aspetti quotidiani.

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Gundam Origini (機動戦士ガンダム: THE ORIGIN Kidō Senshi Gandamu: The Origin?) è un manga, adattamento originale della serie televisiva anime Mobile Suit Gundam, scritto e disegnato da Yoshikazu Yasuhiko, il character designer della serie TV, e da Kunio Ōkawara, che anche qui si occupa del mecha design. Esso è stato serializzato dalla Kadokawa Shoten sulla rivista Gundam Ace dal 1º ottobre 2004 al 24 maggio 2012 e in seguito raccolto in 23 volumi tankōbon. L’edizione italiana è stata pubblicata da Star Comics tra il 2004 e il 2012.

Per risolvere il problema del sovraffollamento e della carenza energetica sulla Terra, l’umanità ha iniziato a colonizzare lo spazio, creando un numero di insediamenti denominati Side, e dando così inizio all’epoca conosciuta come Universal Century. Nell’anno U.C. 79 la colonia di Side 3, Zeon, dichiara la sua indipendenza dalla Federazione Terrestre, segnando il debutto della guerra di un annoAmuro Ray è un ragazzo che vive a Side 7, una colonia fino a quel punto risparmiata dalla guerra, ma scelta dalla Federazione per svolgere un programma militare segreto. Quando le forze di Zeon vengono a sapere delle intenzioni dei federali, inviano una squadra di robot da combattimento mobile suit per intralciare i loro piani. Nei combattimenti che seguono su Side 7, Amuro scopre il prototipo di mobile suit terrestre RX-78 Gundam e riesce istintivamente a pilotarlo per distruggere gli attaccanti.

Top 10", il poliziesco seriale secondo Alan Moore - Fumettologica

Top 10 è una serie a fumetti creata da Alan Moore e Gene Ha per l’universo America’s Best Comics della Wildstorm (una divisione della DC Comics).La prima serie è durata 12 numeri, seguita poi dalla miniserie Smax, dalla graphic novel Quelli del quarantanove e da un’altra miniserie, Top 10: Beyond the Farthest Precinct.Probabilmente verrà pubblicata una seconda serie di Top 10, ad opera di Zander Cannon e Gene H

La serie descrive le vite e il lavoro della forza di polizia di Neopolis, una città in cui chiunque, dalla polizia ai criminali ai civili, bambini e perfino i cuccioli, possiede dei superpoteri, costumi sgargianti e identità alternative.

Rivista Linus. Ottobre 2019 - Libro - Baldini + Castoldi - | IBS

linus è una storica rivistaitaliana mensile di fumetti, fondata da Giovanni Gandini e pubblicata inizialmente dalla casa editrice Figure nell’aprile del 1965.[1][2][3] Fu la prima rivista italiana dedicata esclusivamente ai fumetti[2][4], destinata a un pubblico adulto e con una spiccata caratterizzazione politica[5]. Il nome si riferisce all’omonimopersonaggio dei fumetti della celebre serie a striscePeanuts pubblicata sulle pagine del periodico.[6] Viene pubblicata da oltre 50 anni e nel 2015, per il cinquantesimo, le sono state dedicate varie mostre commemorative[7][8] oltre che una ristampa anastatica dei primi numeri

Il fortunato riscontro a due volumi che proponevano per la prima volta in Italia i fumetti dei Peanuts – Arriva Charlie Brown! (1963) e Il secondo libro di Charlie Brown (1964), editi da una casa editrice fondata appositamente per pubblicarli e che fino al 1968 continuerà a chiamarsi Figure s.r.l per poi prendere il nome dalla libreria di Gandini, la Milano Libri Edizioni[10] – convinse della buona idea di realizzare una rivista nella quale proporre fumetti analoghi e, a seguito di contatti con il distributore United Feature Syndicate, vengono acquisiti i diritti di altre importanti serie di fumetti a strisce americane[1][11] e, nell’aprile 1965, la nuova testata esordì pubblicata in un formato spillato di grandi dimensioni (20,5×27 cm); nel tempo il formato cambierà più volte diventando tascabile nel 1979 (15,5×21 cm) e dal 1981 brossurato a parità di formato fino al 1992 quando si ritorna al formato grande spillato.[3][6] Il nome della testata venne scelto riferendosi a uno dei personaggi principali dei Peanuts, celebre striscia a fumetti, in quanto «è un personaggio pieno di fantasia, è simpatico e ha un nome facile da dire e da ricordare».[6] Nel primo numero della rivista, l’editore Gandini così presentò la testata: «Questa rivista è dedicata per intero ai fumetti. Fumetti s’intende di buona qualità, ma senza pregiudizi intellettualistici. Accanto alle storie e ai personaggi più moderni e significativi come i “Peanuts” (…), la rivista intende presentare fumetti di avventura, classici per l’infanzia, inediti di giovani autori. L’unico criterio di scelta di questa “letteratura grafica” è quello del valore delle singole opere, del divertimento che ne può trarre il lettore, oggi; non quello di un interesse puramente documentario o archeologico. I classici della storia del fumetto che pubblicheremo saranno solo quelli veramente originali e ancora validi oggi, verificati a una lettura il più possibile disinteressata, scevra di mitologie. Cercheremo poi di presentare al pubblico italiano quei fumetti che ancora non conosce, di rivelargli tempestivamente le nuove scoperte di tutto il mondo, di tenerlo informato su quanto avviene e si dice in questo campo.»[6][12] Nel primo numero compariva anche, nella prima pagina, un’intervista di Umberto Eco a Elio Vittorini e Oreste del Buono fatta presso la libreria della moglie di Gandini, incentrata su «una cosa che riteniamo molto importante e seria, anche se apparentemente frivola: i fumetti di Charlie Brown».

Collana pubblicata dalla Panini dedicata a Jean Giraud, in arte Moebius. La collana è composta da dieci volumi a colori in grande formato (21,30 x 29 cm) piu uno speciale, che presentano le opere che hanno reso Moebius un maestro del fumetto riconosciuto a livello internazionale.

Totem – da 1 a 39 – cbr

Totem, la rivista del fumetto fantastico anni ottanta.

Totem è stata una rivista di fumetti e satira per lo più storie a fumetti brevi e complete pubblicata dal 1980 al 1998 in tre serie dalle Edizioni Nuova Frontiera.[1][2] “Perché tanto odio?”, frase isolata da una tavola di fumetti di Edika,[3] uno dei più rappresentativi disegnatori ospitati sulla pagine di Totem, si trasforma nel motto della rivista, entrando per un certo periodo nel lessico giovanile

La rivista iniziò le pubblicazioni nel febbraio 1980 e proseguì con cadenza mensile per 39 numeri fino all’ottobre 1984. A questa prima serie seguirono testate dal titolo e dalle tematiche trattate molto simili: Totem nuova serieTotem Magazine e Totem Comic[5] che continuò le pubblicazioni fino al 1998[1]. La prima serie venne diretta da Arturo G. Bernacchi fino alla chiusura nel 1984; all’esordio della seconda serie nel 1985 venne diretta da Alvaro Zerboni e poi da Francesco Rocca negli anni novanta.[1][2] Si ispirava nelle tematiche alla rivista francese Métal Hurlant che di lì a poco ebbe anch’essa un’edizione italiana, pubblicando autori come CazaPhilippe Druillet, Garcia, Enki Bilal, Ivà (con le sue “Storie della Maledetta Naja”) Enric SiòMilo ManaraLuca BoschiWillem, Viuti, PalomoJ. L. Martín, Lluïsot, HovivFontanarrosaSandro PaneiPinellono, Leandri, HerléMaëster, Tronchet, Aragones, Vuillemin.[1][6] Le storie a fumetti pubblicate erano in larga parte di origine francese anche molto importanti come Moebius che esordisce sulla rivista con la storia breve “La torta di mele” ma anche americano, seppur più raramente, come Richard Corben mentre quello italiano è meno presente ma con autori come Milo Manara con opere come alcuni episodi della serie Le avventure di Giuseppe Bergman.

BONELLI EDITORE - GEA , SERIE COMPLETE BONELLI 40, GEA serie completa da 1  a 18

Gea è una serie a fumetti creata da Luca Enoch, pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore dal 1999 al 2007.

È la prima serie Bonelli completamente realizzata nei disegni e nella sceneggiatura da un unico autore (la seconda è Lilith, realizzata dallo stesso autore), che ha previsto anche di dare una conclusione definita alla propria storia (secondo la filosofia narrativa dei manga), avvenuta con il numero 18. Ciascuna storia è comprensibile a sé stante, ma la trama è una struttura narrativa unitaria che si sviluppa di albo in albo.

Gea è una ragazza adolescente che rimasta orfana vive in un loft da sola (se si esclude la compagnia sfuggente di tre folletti), frequenta la scuola pubblica, suona il basso in una banda di coetanei, pratica il kendō e la scherma e soprattutto difende l’equilibrio del pianeta Terra (del suo universo e di tutti quelli che lo compenetrano) respingendo le creature di altre dimensioni che pericolosamente passano la soglia tra il loro mondo e quello “umano”.

Cybersix è un fumetto di fantascienza creato nel 1991 dagli autori argentini Carlos Meglia (disegno) e Carlos Trillo (sceneggiatura).

Cybersix nasce dagli esperimenti genetici del terribile dottor Von Reichter, ex scienziato nazista, ed è l’unica superstite dei bambini della serie cyber, distrutta dal suo creatore perché capace di un pensiero autonomo e di disobbedire.

Wisher 1: Nigel: Amazon.it: Latour, Sébastien, De Vita , Giulio: Libri in  altre lingue

Nigel Grey è un mercante molto particolare. Infatti, oltre a trafficare in opere d’arte è in grado di recuperare qualsiasi cosa gli venga chiesta. Dall’introvabile biglietto di un concerto a un falso d’autore Nigel è grado di esaudire qualsiasi desiderio. Nigel non lo sa, ma lui è un djinn, o genio della lampada se preferite, e sta per essere messo al centro di un drammatico conflitto che vede contrapporsi la centenaria congrega di S. Giorgio alle creature dei miti e delle leggende di tutto il mondo. Rifugiatesi nel sottosuolo di Londra, al seguito di mago Merlino, le creature magiche sono alla disperata ricerca dell’ultimo genio, il più potente tra gli esseri fatati che, con l’esaudimento di un solo desiderio potrebbe mettere fine alla sanguinosa guerra che li sta decimando.

Immagine 1 - BALBOA #1 del APRILE 1989 - LOGICA DI UN OMICIDIO, EDIZIONI PLAY PRESS

Ronny Ross (prima Ronny Balboa) è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti pubblicata in Italia dalla Play Press dal 1989 al 1996.[1] La serie ha generato uno spin-off, Sonny Stern

Il personaggio venne ideato da Sauro Pennacchioli su richiesta dell’editore il quale gli disse che aveva intenzione di pubblicare una serie di tascabili a fumetti di genere giallo senza personaggi fissi; su consiglio di Pennacchioli stesso, si optò poi per il formato bonellide, all’epoca quello di maggior successo nella pubblicazione delle serie a fumetti. L’editore stesso decise il nome della serie, Balboa, e che il protagonista sarebbe dovuto essere un ricco avvocato.[2] La serie esordì ad aprile 1989 e venne pubblicata fino al 1996; la testata venne modificata dal n. 45 in Ronny Balboa e, dal n. 67, in Ronny Ross. Sempre nel 1994 nacque una serie spin-offSonny Stern, incentrata su un comprimario della serie; venne pubblicata bimestralmente per dieci numeri, scritti da Caterina Mognato e Pierfrancesco Prosperi.

Le storie si svolgono nella San Francisco contemporanea, tra le aule di tribunale, la villa di Ross e soprattutto la strada. Le storie sono dense di azione e suspense, e sparatorie e combattimenti sono piuttosto frequenti.

Gilgamesh - Scheda Gilgamesh - uBC Fumetti

Gilgamesh è una serie a fumetti argentina di genere fantascientifico ideata da Lucho Olivera esordita nel 1969. La storia si ispira liberamente al mito sumero di Gilgameš

La storia venne ideata da Lucho Olivera ed esordì nel 1969 come storia unica conclusiva ma, grazie al successo riscontrato e alle richiesta dei lettori ne venne realizzata una serie. È stato pubblicato in italiano dall’Eura Editoriale sulla rivista Skorpio, in episodi da dodici pagine, a partire dal numero 49 del dicembre 1983. Gli episodi sono stati raccolti successivamente in dodici volumi, pubblicati sia indipendentemente sia come sotto-serie della collana Euracomix

CYBORG LO SHOCK DEL FUTURO #01 STAR COMICS

Rivista mensile, in bianco e nero, che proponeva sia fumetti che racconti ispirati al mondo cyberpunk; nacque nel 1991 da un’idea di Daniele Brolli. La prima serie, pubblicata dalla Star Comics, si inturruppe al settimo numero; la Telemaco Comics riprese la pubblicazione nel 1992 con altri otto numeri. Sulla rivista videro la luce alcune importanti storie italiane come Helter Skelter di Francesca GhermandiFondazione Babele di Semerano e NizzoliCybernauta di Onofrio CatacchioEuropa di Semerano e Menotti, la serie Ramarro – Seconda pelle di Brolli Palumbo, ma anche i primi episodi di Concrete di Paul ChadwickThe One di Rick Veitch, e racconti di fantascienza di Kurt Vonnegut Jr.William Gibson e Fritz Leiber.

Le più belle storie a fumetti Disney e i più curiosi temi della scienza e della tecnologia in una collana inedita e divertente, tutta da collezionare. In ogni volume tante storie e una sezione dedicata sempre a un nuovo argomento scientifico. 30 volumi.