Category: Fumetti


La Gazzetta dello Sport in collaborazione con Giunti Editore presenta una collana che ripercorre tutte le avventure dell’amatissimo alter ego di Paperino, a partire dai primi indimenticabili fumetti. 70 uscite settimanali tutte da collezionare, con cover realizzate ad hoc e numerosi contenuti redazionali inediti, nel classico stile Paperinik.

aggiunto numero 30

Topolino, conosciuto negli Stati Uniti d’America, così come in molti altri paesi, come Mickey Mouse, è un personaggio immaginario dei fumetti e dei cartoni animati creato il 16 gennaio 1928 da Walt Disney e Ub Iwerks[2], e successivamente sviluppato da Floyd Gottfredson[3][4], fra i più famosi fumettisti al mondo[3][4] e icona stessa della Walt Disney Company e della cultura popolare mondiale.[5]

Il debutto cinematografico del personaggio avvenne il 18 novembre 1928 nel cortometraggio Steamboat Willie, il quale riscosse un successo notevole grazie anche alla presenza di trovate visive e sonore perfettamente fuse tra loro.[4] Nei fumetti il personaggio debuttò sui quotidiani due anni dopo, il 13 gennaio 1930 con la storia Topolino nell’isola misteriosa.[4] Per la sua creazione Walt Disney vinse un Premio Oscar onorario.[3] Secondo Forbes, i ricavi annuali di Topolino al 2004 erano di 5,8 miliardi di dollari, facendone il personaggio di fantasia più redditizio della storia

Il numero 1370 non è mai uscito a causa di uno sciopero.

Edit 2 Gennaio 2025: Aggiunti numeri 1017, 1046, 1048, 522, 523, 535, 537, 595. La collezione dovrebbe essere completa, se trovate qualche numero mancante segnalatemelo nei commenti o ancora meglio via email, grazie.

Risultati immagini per Martin Mystère 1

Martin Mystère è una serie a fumetti edita dalla Sergio Bonelli Editore dal 1982 ideata da Alfredo Castelli. È incentrata sulle avventure di un professore che indaga su molti misteri non risolti come Atlantide e altri luoghi mitici e leggendari, UFO, parapsicologia, enigmi della storia, dell’archeologia e della scienza.

Il fumetto è considerato il punto di passaggio tra le serie classiche della Bonelli (Tex, Zagor, Mister No) e quelle del nuovo corso (Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never), sia per le tematiche trattate, sia per aver aperto la strada a nuove iniziative di carattere editoriale. Martin Mystère ha messo in crisi la tradizionale divisione della critica tra pubblicazioni cosiddette di prestigio e popolari, tra fumetto d’autore e fumetto seriale.

Edit 26/12/24 Aggiunti numeri da 345 a 406

Hulk, alter ego del dr. Robert Bruce Banner, è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Creato nel 1962 dallo scrittore Stan Lee e dall’artista Jack Kirby, la sua prima apparizione risale a The Incredible Hulk (vol. 1) n. 1 del maggio 1962

In seguito alla sua esposizione accidentale ai raggi gamma mentre salvava la vita di Rick Jones (durante la detonazione di una bomba sperimentale), Banner viene trasformato fisicamente in Hulk, una trasformazione che si verifica, contro la sua volontà, quando è sottoposto a stress emotivo e lo porta spesso a furie distruttive e conflitti che complicano la vita civile di Banner. Il livello di forza di Hulk è generalmente proporzionato al suo livello di rabbia. Comunemente raffigurato come un selvaggio furioso, Hulk può avere anche altre personalità, basate sulla psiche frantumata di Banner, da essere senza cervello dotato di forza distruttiva, a brillante guerriero, o a scienziato geniale.

Leggi note all’interno della cartella.

ALAN FORD collana T.N.T. serie ventennale N.1 IL GRUPPO TNT magnus & bunker  MBP | eBay

Alan Ford è un personaggio immaginario protagonista dell’omonima serie a fumetti ideata da Max Bunker e dal disegnatore Magnus, distribuita per la prima volta nel 1969, edita dall’Editoriale Corno e incentrata sulle avventure a sfondo spionistico/umoristico, con tratti grotteschi e di denuncia sociale, di un gruppo di agenti segreti noto come “Gruppo T.N.T.”. Dopo un inizio non esaltante, la serie raggiunse un considerevole successo di pubblico e di critica, arrivando ad oltre cinquant’anni di vita editoriale con oltre 600 numeri pubblicati. La novità della serie stava nel proporre un fumetto umoristico con elementi satirici e grotteschi nel quale vari sottogeneri come lo spionistico, l’horror e la denuncia sociale trovano spazio fondendosi fra loro, in un periodo nel quale il fumetto si caratterizzava invece per l’appartenenza a uno specifico genere senza contaminazioni. Alan Ford, che dà il nome alla serie, inizialmente ne era l’unico protagonista, ma poi l’attenzione si estese all’intero gruppo di personaggi. Magnus e Bunker sono raffigurati in maniera caricaturale, rispettivamente nei personaggi di Bob Rock e del Conte Oliver.

L’esordio in edicola nel maggio del 1969 non diede i risultati sperati ma l’editore decise di dare fiducia al progetto e, verso il decimo numero, si ebbero i primi segnali di ripresa con un incremento delle vendite lento ma costante che portò al pareggio con il n. 15. Il successo vero e proprio arrivò un anno dopo con il n. 26 nel quale esordì il personaggio di Superciuk che segnò un deciso incremento di copie vendute tale da portare la testata tra i fumetti più conosciuti del periodo e diventando un piccolo fenomeno editoriale e di costume nell’Italia dei primi anni settanta.

Edit 26/12/24 aggiunti numeri da 661 a 663

Thor Odinson (letteralmente Thor figlio di Odino) è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Stan LeeLarry Lieber (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato negli Stati Uniti dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Journey into Mystery (vol. 1[1]) n. 83 di agosto 1962.[6][7]

Ispirato all’omonima divinità della mitologia norrena, Thor, noto come il Dio del Tuono (God of Thunder) o Il Tonante (The Thunderer), è l’erede al trono di Asgard, figlio di Odino e di Gea. Grazie ai poteri derivatigli dal suo doppio retaggio e dal martello incantato Mjolnir, Thor è uno dei più forti e più importanti protettori di entrambi i mondi, un supereroe membro fondatore dei Vendicatori[8] e uno degli esseri più potenti dell’Universo Marvel.

Edit 26 Dicembre 2024: aggiunti numeri da 1 a 30 Ed. Playpress

Risultati immagini per Tex Willer

Tex Willer è un Ranger del Texas non inquadrato formalmente. Come tale si qualifica frequentemente, esibendo, se occorre, la stella simbolo del corpo, ma la sua attività di rappresentante della legge non è a tempo pieno: svolge delle missioni, sia su richiesta del Comando, che spontaneamente. Tex è anche il capo supremo di tutte le tribù Navajos, con il nome di Aquila della Notte. Inoltre assume su di sé anche l’incarico governativo di agente indiano della stessa nazione pellerossa.

Nelle sue avventure è di solito accompagnato dai suoi tre pards[1]: Kit Carson (probabilmente ispirato all’omonimo personaggio del Far West, ma non alla sua biografia, i cui episodi non sono mai citati nel fumetto), anch’esso ranger; Kit Willer, figlio di Tex e di Lilyth, una squaw navajo; Tiger Jack, guerriero navajo e fratello di sangue dell’eroe.

Insieme percorrono le praterie a protezione degli onesti cittadini, qualsiasi sia il colore della loro pelle, contro gli assalti dei fuorilegge, che li considerano puro veleno, dei veri satanassi e dei tizzoni d’inferno con la morte che li accompagna.

Classico esempio di eroe positivo senza macchia e senza paura, pur di far trionfare la giustizia è disposto anche a violare la legge, cosa molto frequente, specie nei racconti del cosiddetto periodo d’oro (all’incirca fino al n. 200 della serie regolare). Anche i suoi rapporti con i tutori dell’ordine (es: sceriffi) e le autorità costituite sono tutt’altro che idilliaci. Tex ha dalla sua una caratteristica precipua: nervi d’acciaio che gli consentono in ogni circostanza e in ogni pericolo di valutare la situazione e trovare una via di uscita. Questa particolare capacità gli permette di mettere in inferiorità psicologica l’avversario di turno, tanto da indurlo a sbagliare mira o, a volte, ad abbandonare la partita. Memorabile la roulette russa da lui ingaggiata in un saloon con il cattivo di turno Oswald Brenton.

Edit 26 Dicembre 2024: aggiunti numeri da 768 a 770 della serie regolare e da 30 a 70 della nuova serie

Collana della Comic Art che raccoglie la serie “The Savage Sword of Conan”. Originariamente la Collana era intitolata semplicemente ‘Conan il Barbaro’, dal numero 27, la serie prende il nome di ‘Conan la Spada Selvaggia’.

Ken il guerriero.jpg

Ken il guerriero (北斗の拳 Hokuto no Ken?) è un manga scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara. È stato serializzato in Giappone sulla rivista Weekly Shōnen Jump dalla casa editrice Shūeisha in 245 capitoli pubblicati dal 1983 al 1988 e poi raccolti in 27 volumi tankōbon.

Ambientata su una Terra post-apocalittica dopo una guerra nucleare, la storia è incentrata su un guerriero di nome Kenshiro, il successore di un’antica arte marziale assassina chiamata Sacra Scuola di Hokuto, che gli dà la capacità di uccidere i suoi avversari colpendo i loro punti vitali segreti e provocandone la morte per esplosione interna. Kenshiro dedica la sua vita alla lotta contro i vari predoni, le bande armate, e i signori della guerra che minacciano la vita degli indifesi e il suo percorso lo porta ad affrontare numerosi artisti marziali rivali.

Napoleone è un personaggio dei fumetti protagonista di una omonima serie a fumetti bimestrale pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore, creato nel 1997 da Carlo Ambrosini e pubblicato fino al 2006.

Napoleone Di Carlo è un albergatore svizzero di Ginevra, ex poliziotto, cresciuto in Etiopia dalla quale è fuggito in seguito alla rivoluzione e al conseguente massacro della sua famiglia. L’amicizia che lo unisce al commissario Dumas lo trascina spesso in indagini strane. Si porta dietro tre allucinazioni di nome Lucrezia, Caliendo e Scintillone. Sono tutti alti una decina di centimetri: Lucrezia è una ninfa molto sensibile e femminile, Caliendo è un maggiordomo serio e molto ligio alle regole, Scintillone è un anfibio parlante insofferente nei confronti delle imposizioni. Ognuno di essi rappresenta un lato della personalità di Napoleone ed egli parla loro come se fossero persone in carne ed ossa. Questi tre proiezioni lo lasciano soltanto per recarsi in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo, dove i sogni e le idee degli uomini trovano posto. Qui trovano un cavallo parlante ed erudito dallo spiccato accento romagnolo. Altri comprimari sono l’ispettore Boulet, che spesso lo accompagna nelle indagini, vestendosi con orribili cravatte stravaganti, Allegra, ragazzina orfana salvata da Napoleone e della quale è tutore e anch’essa con un suo spiritello che l’accompagna chiamato Robespierre; inoltre ha una profonda e tenace cotta per Napoleone. Infine la burbera signora Simenon, governante dell’Hotel Astrid, che si lamenta continuamente di Napoleone ma gli è molto affezionata.

Napoleone è un giallo di tipo introspettivo, che tenta di far emergere le stranezze della personalità umana. Napoleone spesso non condanna i criminali che ferma o che tenta di fermare, ma si limita a cercare di capire che cosa accade nella loro mente.

17/12/24 aggiunto numero 21 mancante

Shawn Thacker tiene un uomo imprigionato in cantina. Il motivo è un terribile segreto: ogni vita tolta dai due li condanna a vagare nel tempo e nello spazio in un ciclo infinito di violenza. Uno scontro titanico che sta per alterare il corso della storia. Un trionfo narrativo della pluripremiata coppia Tomlin-Bermejo!

“Alex l’eroe dello spazio” è una serie a fumetti italiana creata da Guido Buzzelli e pubblicata nel 1952 dalla Diana Edizioni di Roma.
La collana, intitolata “Le nuove avventure”, comprendeva 30 numeri suddivisi in 5 serie da 6 albi ciascuna.
Gli albi erano di formato orizzontale (17,5×12,2 cm) e contenevano 16 pagine in bianco e nero più copertina.
Ogni serie presentava una numerazione doppia: una per la serie specifica e una per l’intera collana.
Le avventure di Alex spaziano tra vari generi, dalla fantascienza all’esplorazione, con trame che coinvolgono viaggi nel tempo, incontri con civiltà aliene e creature misteriose.
La serie è riconosciuta per l’abilità artistica di Buzzelli, che ha saputo creare un universo narrativo avvincente e visivamente affascinante.
La struttura della pubblicazione era la seguente:
– **Prima Serie (1952):** 6 numeri, dal n. 1 (30 agosto) al n. 6 (4 ottobre).
– **Seconda Serie (1952):** 6 numeri, dal n. 1 (11 ottobre) al n. 6 (20 novembre).
– **Terza Serie (1952):** 6 numeri, dal n. 1 (22 novembre) al n. 6 (25 dicembre).
– **Quarta Serie (1953):** 6 numeri, dal n. 1 (1° gennaio) al n. 6 (4 febbraio).
– **Quinta Serie (1953):** 6 numeri, dal n. 1 (11 febbraio) al n. 6 (18 marzo).
Ogni serie era successivamente raccolta in un volumetto che riuniva i sei numeri pubblicati.
“Alex l’eroe dello spazio” rappresenta un’importante testimonianza del fumetto italiano degli anni ’50, evidenziando la versatilità e la creatività di Guido Buzzelli, che in seguito sarebbe diventato uno dei maestri riconosciuti del fumetto europeo.
Il fumetto è pubblicato all’interno della collana Le Nuove avventure dal n9 al 38, nella stessa collana dal 1 al 8 è stato edito Il budda di Giada e dal 39 in poi Bill dei marines.

BONELLI EDITORE - MORGAN LOST BLACK NOVELS 5, Nessun gufo in Alabama

Morgan Lost è un personaggio immaginario ideato da Claudio Chiaverotti e protagonista di una serie e diverse miniserie a fumetti pubblicate in Italia dalla Sergio Bonelli Editore dal 2015. La testata è stata la prima pubblicata in tricromia dalla casa editrice, in scala di grigi e rosso; l’uso del rosso è giustificato con il daltonismo del protagonista.

Il fumetto è ambientato in un mondo alternativo altamente burocratizzato in cui non si è svolta la seconda guerra mondiale, in una New York in cui l’architettura riprende temi ed estetica dell’antico Egitto,[11] rinominata New Heliopolis. I criminali vengono idolatrati e alcuni arrivano a sperare di essere uccisi da uno di loro. L’emittente locale “Jackpoker” offre ai cittadini il notiziario dei serial killer, dove vengono mostrate in successione foto di assassini con la loro rispettiva taglia in eurodollari, moneta corrente del posto. Per abbassare il tasso di criminalità, ci sono i cacciatori di taglie, di cui fa parte anche Morgan Lost, che soffrendo di insonnia ed essendo tormentato dai fantasmi del passato, usa il suo lavoro come sfogo.

Caratteristica dell’albo è di presentare in ogni numero due storie tutte su testi di Tristano Torelli. Il primo ciclo è occupato da “Alcione” disegnato da Aldo Torchio e da Sonia Barovna dovuta a Ferdinando Tacconi; il secondo ciclo, rimasto interrotto, è composto da “Verso la libertà” di Tacconi e “La bella Egiziana” di Aldo Torchio, autore anche delle copertine. L’editore annuncia la sospensione delle pubblicazioni con il n. 24 (28 settembre 1950) e che le storie continueranno su un’altra pubblicazione.

Un giorno, per tutti gli esseri viventi, la gravità del pianeta si inverte. Uomini, animali, acqua, tutto ciò che è vivo “cade” verso l’alto e scompare nel cielo. Dove, nessuno lo sa. Per chi è sopravvissuto, è l’inizio di un terribile incubo.

Un volume sorprendente immaginato da Luca Enoch e visualizzato da Riccardo Crosa, che farà letteralmente girare la testa ai lettori!

La Poliziotta è stata una serie a fumetti per adulti di genere grottesco/poliziesco edita dalla Edifumetto dal 1980 al 1987 per 88 albi più 13 supplementi.

La collana racconta le bizzarre avventure di Star Winder e il suo collega superdotato Silver Bird, costantemente alle prese con bizzarri criminali e con la costante presenza di rapporti sessuali.

Questo è tutto quello che ho trovato, non chiedete altro.

Lando è una serie a fumetti umoristica per adulti pubblicata in Italia dal 1973 al 1986.

Vengono narrate le avventure di Lando, un ragazzo del quartiere Giambellino, a Milano, avventore del Bar Mario, perdigiorno e spaccone, superdotato e con tre testicoli, sempre intento a cercare belle ragazze. Il personaggio, oltre al nome, doveva avere le fattezze di Lando Buzzanca, nonostante le avesse anche Jonny Logan, il protagonista di un altro fumetto. Fu il creatore grafico Giuseppe Montanari a decidere che la fisionomia avrebbe invece dovuto essere quella di Adriano Celentano; ciò avrebbe inoltre invogliato a far parlare il personaggio con gergo ed espressioni giovanilistiche milanesi tipici del molleggiato; rimase comunque il nome Lando.

Il protagonista è spesso accompagnato dal Lardoso, un ragazzotto in carne dalla parlata confusionaria e dalla perenne espressione sgomenta, che sarà anche protagonista di storie e albi spin-off.

ll Tromba è una serie a fumetti umoristica per adulti pubblicata in Italia dal 1975 al 1986.

Il protagonista è un militare di leva di Milano che presta servizio presso una caserma di Roma, Adriano Lentano, detto Il Tromba: di bell’aspetto e aitante, passa il periodo di ferma obbligatoria cercando di evitare compiti troppo gravosi e cercando di conquistare, riuscendoci molto spesso, giovani e belle ragazze. A differenza di altre serie del genere, questa ha un finale pubblicato nell’ultimo numero, il 144 del 1986, nel quale il protagonista conclude il servizio di leva e torna a casa a Milano per iniziare l’attività di pony express.

Ho trovato numeri sparsi, non chiedetemi altri numeri.

Il n. 1 originale di Dylan Dog "L'alba dei morti viventi" 1986 - in asta

Dylan Dog è un personaggio dei fumetti creato da Tiziano Sclavi ed elaborato graficamente da Claudio Villa, protagonista dell’omonima serie di genere horror edita dal 1986 dalla Daim Press che poi divenne la Sergio Bonelli Editore. La serie ha raggiunto presto un successo tale da renderlo uno dei fumetti italiani più venduti, oggetto di numerose ristampe e considerato un cult del fumetto italiano. 

La gestazione del personaggio iniziò nel 1985 quando Sergio Bonelli, proprietario della casa editrice, e Decio Canzio, suo direttore generale, decisero di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali dopo la chiusura dell’esperienza dei fumetti d’autore della “Bonelli-Dargaud”. Sclavi propose quindi un fumetto horror, provvisoriamente chiamato “Dylan Dog”. Il nome derivava da Dylan Thomas, mentre il cognome dal titolo di un libro di Mickey Spillane che Sclavi vide in una libreria (Dog figlio di) ed era il nome provvisorio che dava ai suoi personaggi in fase di creazione per poi cambiarlo una volta completato; l’aveva usato anche come titolo di una breve storia della fine degli anni settanta disegnata da Lorenzo Mattotti.

I grandi classici Disney è un periodico a fumetti pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore dal 1980 al 1988, dalla Disney Italia fino al 2013 e poi dalla Panini Comics

Nei primi anni settanta la Mondadori aveva già proposto una collana nota come I Grandi Classici nella quale vennero ristampate storie a fumetti pubblicate originariamente sul settimanale Topolino e della quale vennero pubblicati sette volumi cartonati privi di numerazione editi da settembre 1971 a settembre 1973; nei volumi vennero riproposte alcune parodie a fumetti in versione rimontata rispetto all’edizione originale[2]. Nel giugno 1980, riprendendone il nome, venne pubblicato, come supplemento al n. 42 della collana Classici di Walt Disney, un albo fuori serie, privo di numero identificativo, nello stesso formato ma con numero di pagine di molto superiore, 448, il quale presentava ristampe di storie già pubblicate su Topolino; in particolare le prime dieci storie costituivano una lunga storia in dieci puntate pubblicate originariamente si Topolino dal n. 906 al n. 916 del 1973[3]. Il successo di vendite dell’albo fece sì che l’esperimento venisse ripetuto nel giugno 1981, questa volta con l’identificazione del numero 2 sulla costina dell’albo[4]; sei mesi dopo venne edito il terzo numero e, dal 1982, la periodicità divenne trimestrale. La testata divenne autonoma dal 1984, mentre dal novembre 1990 divenne mensile. La maggior parte delle storie è di produzione italiana e già apparse in precedenza su Topolino[1]. A dicembre 2015 viene chiusa la prima serie della testata con il n. 350, sostituita da una seconda serie con lo stesso nome con numero di pagine e costo variabili.

Non ho trovato altri numeri oltre questi delle altre case editrici o meglio troppo sparsi e troppo pochi per farne una raccolta.