Category: Estevez Emilio


Regia di Emilio Estevez. Un film con Emilio EstevezLeslie HopeCharlie SheenKeith David. Titolo originale: Men at Work. Genere Giallo – USA1990durata 99 minuti. – MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tandem non molto riuscito questo con i due fratelli Emilio Estrevez e Charlie Sheen, entrambi figli di Martin Sheen. Il primo, oltre che attore, firma la sua seconda regia e il secondo si accontenta del ruolo di protagonista. La storia vede due lavoratori della nettezza urbana rinvenire il cadavere del sindaco di Las Plaias. Una donna misteriosa e il dirigente di un’industria chimica sono gli altri personaggi dell’intrigo. Tra i tentativi di far ridere o di emozionare alla fine non rimane che il banale e la noia. 

Men at Work (1990) on IMDb
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Un film di Emilio Estevez. Con Martin Sheen, Emilio Estevez, Deborah Kara Unger, Yorick van Wageningen, James Nesbitt. Titolo originale The Way. Azione, durata 94 min. – USA 2010. – 01 Distribution uscita mercoledì 27 giugno 2012. MYMONETRO Il cammino per Santiago * * * - - valutazione media: 3,25 su 31 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tom è un medico americano di successo, che passa la sua terza età tra lo studio dove lavora e il campo da golf, dove si distrae con i colleghi. Qui un giorno viene raggiunto dalla notizia che suo figlio Daniel, quarantenne, è rimasto ucciso da un temporale sui Pirenei. Giunto in Europa per recuperare le spoglie del figlio, Tom scopre che Daniel aveva intrapreso il Cammino di Santiago de Compostela, un sentiero di 800 chilometri tra Francia e Spagna che i pellegrini percorrono a piedi, tappa dopo tappa, mossi da motivazioni personali anche molto diverse fra loro. Con la scatola delle ceneri nello zaino, Tom decide di camminare al posto di Daniel e di portare a termine il suo viaggio. Lungo la via, l’incontro con tre inattesi compagni di strada lo strapperà alla solitudine e lo costringerà all’esperienza, perché “la vita non si sceglie, si vive”.

Tom è un oftalmologo e come tale si occupa dello specchio dell’anima, gli occhi. Ma ci sono cose che sfuggono all’evidenza e trovarne il senso, l’anima, richiede un percorso più lungo e faticoso, senza l’ausilio di macchine. Il film di Emilio Estevez, che vede protagonista assoluto suo padre Martin Sheen, sulla carta sembrava possedere l’evidenza del trattatello in laude del viaggio spirituale, per il quale restava solo da capire se il pragmatismo americano avrebbe spinto verso l’avventura scoutistica o se invece a primeggiare sarebbe stata la formula contemplativa, con o senza temutissima voice over filosofeggiante. Niente di tutto questo o, forse, questo è molto altro: il film in ogni caso va oltre le ipotesi pregiudiziali e ci offre tanto di più lavorando tuttavia di sottrazione.
Pur essendo scritto dalla prima scena all’ultima (ed è una scrittura che si fa sentire, l’aspetto più fragile e rischioso dell’impresa), si respira ugualmente una freschezza da documentario, al punto che, come avviene solo per i film più coinvolgenti e appassionanti, si ha l’impressione che da qualche parte debba esistere un girato molto più esteso, sul quale il regista ha operato una spietata selezione. Merito della recitazione intensa e naturalissima di Martin Sheen, che fa rimpiangere il tempo trascorso dal suo ultimo ruolo di altrettanta importanza, ma soprattutto del voto di sobrietà a cui si è sottoposta la regia. Nessuna ricerca esasperata del metafisico, nel testo, e nessuna ricerca sognante o poetica nell’immagine: Estevez sta bene attento a non fare cartoline, nemmeno dei paesaggi più belli; la fotografia si direbbe quasi dimessa e corrisponde al punto di vista di chi sperimenta la fatica ben più della beatitudine estetica.
Come il cammino per il protagonista, il film non fa miracoli e non nasconde le sue debolezze, ma è una visione che merita e commuove, anche grazie alla compagnia di un inglese di nome James Nesbitt, della canadese Deborah Kara Unger e di un pittoresco olandese (Yorik Van Wageningen).

The Way (2010) on IMDb

Regia di Emilio Estevez. Un film Da vedere 2006 con Harry BelafonteJoy BryantNick CannonLaurence FishburneBrian GeraghtyCast completo Genere Drammatico, – USA2006durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 19 gennaio 2007 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,27 su 29 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Le ultime ore di Robert Kennedy all’Ambassador Hotel di Los Angels. Dopo la mezzanotte del 5 giugno 1968 fu ferito da un colpo di pistola del giovane palestinese Shiran Bishara Shiran. Aveva da poco vinto le elezioni primarie della California e pronunciato un importante discorso politico. Morì poche ore dopo. Scritto e diretto da E. Estevez, figlio di Martin Sheen, non è una ricostruzione dell’omicidio. Alla maniera del vecchio Grand Hotel (“Gente che viene, gente che va”), l’azione, tutta in una notte, si snoda nelle vicende private di 22 personaggi. In alcuni momenti le immagini autentiche di repertorio si mescolano con quelle della fiction. A far da tessuto connettivo sono le parole e il carisma di Kennedy che, suscitando un comune senso di appartenenza, offrono “a ognuno una speranza di futuro” (G. Bozza). È un film corale che – in altalena tra nostalgia, amarezza, disincanto – parla del passato per far riflettere sul presente, su uno stato di cinismo o di rassegnazione in cui i cittadini USA si sono rifugiati, come disse il regista al Festival di Venezia dove il film fu presentato e applaudito in concorso come work in progress.

Bobby (2006) on IMDb